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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Nuove tecnologie e diffusori largabanda
  2. Tweaking di un giradischi e tanti dubbi
  3. Migliorie nell'amplificazione
  4. Dubbi sui cavi
  5. Appassionato musicofilo nell'HiFi...
  6. Consigli per un nuovo impianto
Nuove tecnologie e diffusori largabanda
Gent.le Sig. Lucio,
sono un nuovo lettore (da qualche anno appassionato di vera HI FI)che desidera porle due domande:

P.S.: Semplicemente bellissima l'idea di questa "rivista" (non si arrabbi....non so come definirla). I migliori Complimenti.
Stefano Franchini - E-mail: moba@moba.it

LC
Carissimo Stefano,
effettivamente Marco e Giuseppe (Manunta e Rampino) sono rimasti un po' "abbottonati" sull'argomento DAC di potenza...speravo dicessero qualcosa di più. Cercherò, nel modo che mi è solito, di spiegare in due parole semplici semplici (e quindi imprecise ed inesatte) cosa sia un DAC di potenza. Non è altro che un convertitore D/A che, anzichè produrre in uscita una tensione di pochi volts (quelli all'uscita di ogni lettore CD), riesce a generare tensioni più elevate che, con qualche accorgimento, possono essere usate per pilotare direttamente un altoparlante.
I vantaggi teorici sono enormi: si eliminerebbe di fatto un intero stadio ed il percorso del segnale sarebbe molto più breve. A quanto si dice, siffatti dispositivi dovrebbero avere anche un'elevata efficienza e quindi occuperebbero meno spazio a parità di potenza erogata. I problemi sono tanti ma già alcuni prototipi (o anche apparecchi "finiti") sono stati prodotti dalla Wadia e dalla Tact. I costi sono elevati e siamo ancora molto lontani dall'ottimizzare il tutto.

Per quanto riguarda i largabanda, è vero che l'assenza di crossover è un grande vantaggio ma poi ci si va a scontrare con altri problemi ben più rilevanti: linearità della risposta in frequenza, dispersione etc. Tant'è che, a mio parere (ed anche di Thorsten Loesch), sono davvero pochi i progetti che riescono ad aggirare molti dei limiti di tali altoparlanti.
Per i Lowther, gli unici "progetti" che ho sentito suonare davvero bene sono la tromba Hedlund e la Carfrae. Entrambi sono progetti molto impegnativi e piuttosto ingombranti....purtroppo non si può avere tutto dalla vita!
È sempre una questione di compromessi: dobbiamo essere sempre pronti a sacrificare qualche aspetto della riproduzione. Ecco che quindi entrano la sensibilità ed il gusto personali a motivare fortemente una scelta...

Infine grazie per i complimenti, sempre graditissimi, specie di questi tempi quando un paio di audiofili (???) stanno dicendo di TNT-Audio tutto il male possibile sul newsgroup it.hobby.hi-fi, senza aver neppure capito che non si tratta di una rivista "commerciale": non si vende (e non vende niente) e non ha pubblicità...ma certa gente è proprio di coccio. Che tristezza, però.
A presto!
Lucio Cadeddu

Tweaking di un giradischi e tanti dubbi
Caro Lucio,
è da poco che vi seguo e devo dire che mi avete risvegliato una passione adolescenziale. Ma di dubbi ne ho a vagoni, non vorrei strafare quindi comincio con poco (almeno spero che lo consideriate tale anche voi!!).

Innanzitutto un consiglio, riorganizzate meglio i volumi delle lettere passate; per argomenti, magari, altrimenti rischiate solo che la gente non si gira tutti e 90 (!!!) i volumi per vedere se è già stato chiesto ciò che interessa, ci si perdono ore !!!

Durante questa mia ti parlerò di componenti decisamente vecchi e neanche troppo buoni, spero che tu mi risponda lo stesso nonostante si e no si possa parlare di Hi-Fi, escludendo categoricamente la definizione High-End.
Cominciamo con il motivo principale per cui ti scrivo: ho un giradischi che ronza in modo insopportabile.
La massa è collegata (facendolo si migliora di poco). Scollegando il giradischi dall'ampli il ronzio cessa, da cui deduco (sbaglio ??) che la colpa è proprio del giradischi. Quel piatto ha sempre ronzato, anche in altre condizioni ambientali (altre case). Vorrei quindi metterci pesantemente le mani.
La marca è un Sanyo a trazione diretta ma non ricordo il modello, se importa. La testina è nuova, della Audio Tecnica, una MM.
Il cavo di segnale, decisamente scadente, esce dal piatto a mò di "coda" e vorrei amputarlo ai minimi termini (addirittura dentro il giradischi e sostituirlo ???). Ma ti espongo i dubbi.
Ovviamente la massa del piatto sta su un cavo a parte (pensavo di sostituire anch'esso) mentre le masse dei segnali stanno ovviamente sulle calze (sbilanciato). Come mi conviene rifare il collegamento visto che ho intenzione di realizzare comunque qualcosa di semi-bilanciato?
Considera che il fine è principalmente la totale eliminazione dei ronzii.

Ok, i due cavetti interni devono essere segnale e relativa massa, mentre la calza potrebbe essere collegata sia alla massa del piatto che, in alternativa, a quella del segnale, secondo il classico schema del semibilanciato, solo dalla parte del giradischi.
Nel caso di collegamento della calza alla massa del giradischi, mi conviene attaccare poi questa anche alla massa dell'ampli (diventerebbe un vero collegamento bilanciato ???) ? ed eventualmente, in alternativa o insieme al suo cavo di massa?
Ma le masse degli apparecchi, non vanno collegati anche a terra ?!?!?! Hanno tutti spine a due contatti.....

Un accenno agli altri dubbi: Ok, non ti piace parlare di masterizzazione, ma ho un dubbio concettuale: tra un CD masterizzato ed uno originale, come fanno a suonare diversamente contenendo entrambi "la descrizione" della musica e non la musica stessa ??? I bit sono bit...... se li leggi da qui o da li sempre lo stesso devono tirar fuori, no? È come dire che contengono DATI diversi !!! Ipotizziamo che in entrambi i casi gli errori di lettura stiano a zero.... il discorso cambia ? Le differenze sono date solo dal maggior numero di errori?
Se si, allora cosa può cambiare tra posare qualcosa sul lettore e non posarlo (gli errori sono gli stessi, con lo stesso CD e lo stesso lettore !!!). Non me lo spiego....

Sono poi molto scettico sui reali cambiamenti che si possano sentire cambiando cose come il cavo di alimentazione.....qualsiasi cosa entra passa sempre per un trasformatore, per un ponte, per dei condensatori. Alla fine quello che ne esce, sempre continua è, no ???

A questo punto sta cominciando a trasparire il mio scetticismo.....farei dei tentativi per smentirmi da solo, ma secondo te vale la pena provare con un vecchio impianto ? Ammesso che il mio orecchio sia in grado, secondo te potrei sentire la differenza per esempio usando un cavo serio tra un ampli Akai AM 2400 e delle casse AR-17 (brrrrrr....posate a terra !! ma la libreria.....non c'è !!!) ???
O spreco solo tempo e soldi perchè il mio impianto è da buttare ??

Mi dispiace ma del piatto, della testina e del lettore non ho i dati appresso, sono in ufficio, ma se può cambiare qualcosa te li posterò in seguito.
E questi sono solo alcuni dei dubbi, mi sto forzando a chiudere questa mia, credimi, con te penso che discuterei per ore; approfitterò sicuramente in seguito cercando sempre di moderarmi.
Ciao e grazie
PS: Continuate cosi !!!
Sergio Raspaolo - E-mail: raspaolo@mail.eng.it

LC
Caro Sergio,
ti ringrazio per il consiglio di riorganizzare per argomenti i volumi della posta. Fortunatamente ho modi migliori per impiegare le mie giornate...per cui, se saltasse fuori il solito VOLONTARIO (tu, per esempio), ben venga, altrimenti resta tutto così com'è.
Per cercare un argomento c'è un motore di ricerca che naviga solo dentro TNT, non credo sia un grande sforzo usarlo. Dov'è? Il link, come al solito, è nella prima pagina.

Problema ronzii: apri il giradischi e verifica dove va a fissarsi il cavo di massa. Può semplicemente darsi che sia staccato o non sia in contatto con qualcosa di metallico. In tal caso connetti tu stesso, tra loro, le parti metalliche del giradischi (dove non ci passa ne' il segnale, ne' la massa del segnale ne' la corrente a 220, ovvio!) e vedrai che i ronzii spariranno.
Non sono spariti? Cambia giradischi! Se ne trovano usati anche per 50 mila lire. Fai prima a comprarne un'altro che a perder tempo dietro a questo.
Un'ora di lavoro di un professionista costa minimo 100 mila lire, pensaci :-)
Se i tuoi apparecchi non hanno pin di terra pazienza, significa che sono costruiti per funzionare così. È tutto normale.

Niente da fare sul discorso della masterizzazione. Non se ne parla nemmeno. Anzi, colgo l'occasione per ribadire di...non provarci neppure a chiedere.
Cavi di alimentazione ed altre cose...Non devi essere scettico, devi provare, magari con un impianto sistemato come si deve. Io molte volte non vi capisco: hai le casse per terra e ti preoccupi del cavo d'alimentazione??? Sarebbe come se uno girasse con le gomme a terra e si preoccupasse invece delle frecce che non funzionano!!!! Mah.
Magari ci sentiamo nuovamente quando avrai almeno messo i diffusori ad altezza d'uomo, OK?
Ciao!
Lucio Cadeddu

Migliorie nell'amplificazione
Salve,
complimenti per il vs sito, semplice e chiaro e con articoli che ben illustrano le varie tematiche trattate. Credo che in Italia non esistano proprio dei siti così ben strutturati.
Se avesse 1 minuto vorrei chiedere un consiglio sul mio impianto che è così composto:

Avrei intenzione di cambiare l'ampli (per guadagnare in profondità e delicatezza).
Che consigli mi può dare, per accoppiare sorgenti e diffusore?
Ringrazio in anticipo
Saluti
Peter Rey - E-mail: peterrey1@yahoo.com

LC
Senza sapere quanto hai intenzione di spendere viene difficile dare un consiglio. Evidentemente non hai letto le istruzioni per l'uso della rubrica della posta. Vabbè, cercherò comunque di esserti utile. Una accoppiata forse banale ma molto ben riuscita è Concertino + Audio Analogue Puccini SE (sul milione e mezzo), in alternativa puoi vedere il Rotel 971 (o simili) oppure qualcosa in casa NAD.
Non li hai menzionati ma pensa anche ai cavi, sia di segnale che di potenza, magari sperimentando qualche nostro progetto da autocostruirti in casa con poca spesa.
Infine grazie per i complimenti, sempre utilissimi per capire se stiamo andando sulla strada giusta oppure no.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Dubbi sui cavi
Carissima redazione di TNT,
ho scoperto da poco questa vosta rivista che ho apprezzato moltissimo e vi faccio i migliori complimenti. Ho letto con attenzione gli avvertimenti e le raccomandazioni su cosa NON fare nella posta, e spero di non fare errori. Se li farò, cestinate la lettera ma non arrabbiatevi: non l'ho fatto apposta.

Mi sono avvicinato da poco al mondo dell'hi-fi, che mi interessa moltissimo. Dopo molti risparmi, prove e consigli, dispongo del seguente impianto:

Non so se si tratta di un buon abbinamento, ho fatto tutto a orecchio e a me piace abbastanza, ma sarei curioso di un vostro parere o consiglio.
Il motivo principale della mia lettera è però un altro, e riguarda i cavi. Al momento ho un cavo di segnale MIT Terminator 5 che collega CD e amplificatore. L'ho preso più che altro trascinato dall'entusiasmo (l'ho pagato credo poco grazie ad un'offerta). Attualmente sto usando dei cavi di potenza scarsissimi e vorrei cambiarli.
  1. È vero che sarebbe bene usare lo stesso tipo di cavo per segnale e potenza (nel mio caso MIT Terminator 5)?
  2. Ho letto una vostra rubrica su come costruire degli ottimi cavi. Io in passato ho provato a costruire dei cavi audio (a dir la verità per la chitarra elettrica), ma anche utilizzando componenti di qualità non ho mai ottenuto molto, penso per colpa delle mie saldature casalinghe (non molto belle a dire il vero). Il cavo da voi consigliato costa intorno ai 75 dollari. Mi conviene rischiare l'autocostruzione o comprare direttamente il MIT 5?
  3. Il MIT 5 costa, a mio giudizio, un patrimonio (250000 per 3,5 metri). Li vale? Sentirò la differenza (non posso provare prima di acquistare)? Vale la pena per il mio stereo?
Vi ringrazio moltissimo anticipatamente
Alberto Vanolo - E-mail: vanvanolo@yahoo.com

LC
Caro Alberto,
la tua lettera va benissimo, fossero tutti attenti e scrupolosi come te!
Il tuo impianto mi sembra ben assortito e, in verità, manca solo di buoni cavi di potenza per essere ottimizzato al meglio. Non è strettamente necessario che siano di marca uguale a quelli di segnale.
Per cominciare io ti consiglio di costruirti i nostri
TNT FFRC, ormai dei veri e propri best-seller presso gli audiofili di tutto il mondo. Stiamo parlando di 75 dollari per una coppia stereo BIWIRING (quindi 4 cavi) da 5 metri ciascuno!!!! Questo significa che se hai bisogno di lunghezze inferiori (normalmente 2 metri e mezzo bastano) spendi la metà! Credimi, a meno di così non c'è davvero nulla, se non, forse il nostro cavo super-entry-level TNT Star che tuttavia è inferiore come qualità al blasonato FFRC.
Tale cavo so che è usato da fior fiore di audiofili in impianti di alto livello e suona meglio di molti cavi commerciali costosi. Secondo me devi provare.
Il tuo impianto merita certamente un cavo del genere.
L'importante è che tutto il resto dell'impianto sia a posto. Con questo intendo dire che le casse devono essere correttamente posizionate in ambiente e su supporti adeguati.
Infine, la sigla misteriosa mk2 o mkII significa che si tratta di una seconda versione "migliorata" di quel particolare apparecchio (letteralmente mk sta per MARK). Credo di aver visto sigle fino a mkV. Dopo questo, l'apparecchio cambia nome :-)
Spero di esserti stato d'aiuto! Se costruirai l'FFRC tienici al corrente!
Lucio Cadeddu

Appassionato musicofilo nell'HiFi...
Caro Direttore,
sono un appassionato di musica classica (con tanto di conservatorio alle spalle) e prima di leggervi convivevo con un impianto formatosi per ... stratificazioni geologiche progressive, come può dedursi dall'età dei componenti:

Pur percependo le limitazioni dell'impianto non sapevo da dove cominciare per migliorarlo. Nella mia zona i pochi negozi che vendono (anche) hi-fi sanno dare i consigli di cui sopra, fanno ascoltare elementi anche di pregio in locali ignominiosi, figuriamoci se sono disposti a fare prove a domicilio (prima si paga, poi si porta via!).

Poi ho casualmente trovato TNT: chiarezza, competenza, semplicità anche per i non "addetti ai lavori", senza le dubbie sviolinate di qualche patinata rivista che avevo provato a consultare, e per di più gratis!
Non posso che ripetere i ringraziamenti e i complimenti di tanti altri, più competenti di me!
Così, verificata "sul campo" la lampante esattezza dei vostri suggerimenti, con il rimorso delle molte ore trascorse ad ascoltare Musica in condizioni inadeguate, ho cominciato:

Un netto miglioramento c'è stato ma, risvegliate dalla fase di letargica rassegnazione, le mie orecchie non si accontentano più.
Volendo procedere per gradi, mi sembra che il collo di bottiglia dell'impianto sia ora costituito dal Kenwood che, per la verità, non mi è mai sembrato molto consono ai miei gusti musicali.
Mi piacerebbe un ampli più "musicale", magari a valvole, ma mi frena, oltre al costo (non vorrei superare il milione e mezzo), il dubbio che questa soluzione si adatti: - alle casse, che -almeno per ora- mi sembrano l'unico componente ancora valido (che ne pensa?);
- all'ambiente, un 7x4x3,20 regolare, con le casse disposte sul lato lungo (come da voi consigliato) discretamente arredato (per quanto riguarda l'aspetto acustico) ma con un pavimento in legno, sostenuto da travi pure di legno, molto elastico, che a mio parere tende a fare da cassa armonica, enfatizzando la gamma medio-bassa. Cosa ne pensa, al riguardo, di sostituire in un secondo tempo le casse con dei piccoli diffusori a baffle infinito (tipo Quad 10L) da agganciare alle pareti con delle staffe?

Per l'amplificatore ho trovato una casa americana, (la AS.USA, il nome lo metto tra parentesi se non vuole citarlo) i cui finali valvolari, di costo molto, molto interessante hanno il controllo del livello di ingresso (in pratica la manopola del volume), così -dicono- si possono collegare direttamente al lettore, senza preamp. C'è un modello di 10+10 watts che mi sembrerebbe sufficiente alle mie esigenze.
Per il phono occorre ovviamente un preamp, ma per questo ci sono molti modelli, anche di costo ragionevole (la stessa marca ne propone due valvolari).
Detta così, sembra l'uovo di Colombo, economico (non occorre comprare un preamplificatore) e tecnico (si salta un passaggio nella catena del suono). Le chiedo aiuto per valutare questa soluzione, che non ho trovato proposta da nessun altro (e un motivo ci sarà). Premetto che non mi interessa registrare, mixare, ecc. voglio solo ascoltare Musica.
Sul punto, salvo errori, non ho trovato lumi neanche in "Adeste Fideles". Servirebbe senza dubbio un selettore (meccanico?) a monte dell'ampli per evitare di dover ogni volta cambiare i collegamenti.
Avrei un amico radiotecnico disposto a montarmi un kit, ma le valutazioni di Giorgio Pozzoli sull'Edison 60 mi hanno un po' spaventato.
In alternativa ho pensato a una soluzione più tradizionale tipo Rotel o (meglio) Audio Analogue Puccini, magari SE.
Spero di essere stato chiaro e non troppo lungo (ho dubbi sul secondo punto).
Ancora qualche riga però per sottolineare, a costo di sembrare retorico, che quello che state facendo con TNT mi sembra vada oltre il mero ambito tecnico. Difendere la corretta riproduzione della Musica (senza Mega Bass ecc.) è anche difendere la Musica stessa, che è comunque storia e cultura. Grazie anche di questo.
Marco Casonato - E-mail: Marco.Casonato@ftcoop.it

LC
Caro Marco,
intanto benvenuto nel nostro grande (ormai) club di appassionati di Musica. Come dico sempre, chi ama la Musica per davvero dovrebbe cercare di riprodurla al meglio possibile.
Questa è la missione che ci proponiamo con TNT-Audio...un po' ambiziosa...ma spesso colpisce nel segno.
Cominciamo coi tuoi quesiti. Intanto fammi premettere che la scelta del lettore CD è buona, visto che partivi da una situazione davvero infelice: i lettori portatili sono generalmente un vero disastro.
I diffusori sono ancora buoni, l'ampli è decisamente da cambiare, come tu stesso hai osservato.
I kit AS.USA di cui parlavi nella tua lettera dovrebbero essere presto in prova su TNT ma non ti consiglio di aspettare. Nella tua situazione meglio un prodotto commerciale particolarmente ben riuscito ed affidabile come uno dei soliti integrati a transistors che consiglio sempre: partendo dall'Audio Analogue Puccini SE, passando per qualche modello Rotel o NAD, fino ad arrivare ad Arcam o AMC.
La ragione è presto detta: le RS 2 non sono diffusori particolarmente efficienti ed hanno quindi bisogno di un buon numero di watts per esperimersi al meglio. Se a questo aggiungi il tuo salone di grandi dimensioni...la conclusione è ovvia: buon integrato di media potenza, affidabile, facilmente rivendibile ed "assistibile" in caso di guasti e dal prezzo proporzionato al resto dell'impianto. A naso, tenendo conto che ascolti principalmente classica, direi che alla fine sceglierai, dopo averne ascoltati un paio, l'italiano Puccini, dal suono abbastanza tendente al morbido, contrariamente ai vari NAD e Rotel che tendono ad essere un po' più carichi di swing e cattiveria (ottima con la Musica elettrificata). Si tratta comunque di sfumature lievissime, non credere alle favole per le quali un componente suona bene solo la classica, l'altro il rock etc.

Per i diffusori, io ti consiglio di tenerti i tuoi RS 2, magari accoppiali coi piedistalli in alluminio della stessa Acoustical (se riesci ancora a trovarli) oppure, se riesci a convivere con l'estetica un po' "particolare", prova coi nostri TNT Akropolis, rigidissimi e stabili come pilastri di cemento armato.
Lascia perdere, infine, la malsana idea della casse appese alle pareti. Sarebbe un vero disastro sonoro.

Chiudo ringraziandoti per i complimenti e l'apprezzamento, particolarmente significativi quando arrivano da veri appassionati di Musica che con l'HiFi hanno magari avuto un rapporto un po' conflittuale. Significa che il nostro scopo di comunicare l'Amore per la buona Musica riprodotta ha attraversato anche questo gelido mezzzo di trasmissione.
Non dimenticarti di tenerci informati sui futuri miglioramenti!
Lucio Cadeddu

Consigli per un nuovo impianto
Caro Lucio,
sono un "vecchio" appassionato di HI-FI (da quando avevo 15 anni, ora ne ho 33) ma solo da qualche tempo mi sono riavvicinato un po' più ad essa grazie sia a maggior tempo libero a disposizione sia anche al sito TNT (splendido! – serio e competente – al giorno d'oggi tutto ciò che sia te che i tuoi collaboratori fate...pare un miracolo!).

Ti scrivo perchè avrei deciso di cambiare il mio impianto, un vecchio coordinato Pioneer. Dato il budget (limitato... tanto per cambiare) sarei per ora propenso ad acquistare un ampli NAD C340 (800.000 lire) un buon (spero) lettore CD Denon DCD 1550 R (870.000 lire) e casse Indiana Line Arbour 5.2 (850.000 lire).
Ho ascoltato l'ampli ed il lettore CD assieme alle Sonus Faber Concertino ed il tutto mi è piaciuto molto. Preferirei comunque acquistare non le sopra citate Concertino ma le Indiana Line in quanto diffusori a torre (la stanza dove installerò l'impianto è di circa 35 mq., arredata sufficientemente – potrei quindi ben "sfruttarle"), con bassi più marcati pur mantenendo, secondo me, un giusto equilibrio sonoro, buona dinamica ed immagine oltre che un prezzo credo proprio imbattibile! (ho avuto modo di ascoltare le IL però con un altro amplificatore e lettore CD).

Ora ti domando: cosa ne pensi? Mi consigli eventuali alternative motivandomele? Inoltre: quale cablaggio (segnale e potenza - eventualmente anche biwiring con le IL) potrei utilizzare secondo te?
Tieni presente che ascolto un po' di tutto ma in maniera particolare musica fusion (Pat Metheny e sim.).
Ti ringrazio anticipatamente e ti saluto.
Andrea Bassi – E-mail: abassi@freemail.it

LC
Caro Andrea,
ti ringrazio per le gentili parole per questa piccola TNT-Audio, sono sempre molto gradite e nostra unica remunerazione.
Le tue scelte mi paiono ottime, in particolare mi pare azzeccata l'idea di una torre da pavimento per un salone non proprio piccolo come il tuo. Ho grande stima per i prodotti Indiana Line (ed ho avuto modo più volte per dirlo) considerato il rapporto qualità prezzo davvero stellare. Ti sono piaciute, non vedo perchè dovrei consigliarti altri modelli. Idem dicasi per l'ampli (ottima scelta) e per il lettore. Mancano a questo punto i cavi. Sarò noioso ma ti consiglio di cominciare coi nostri progetti da autocostruirti in casa, ad esempio l'eccellente
TNT FFRC per quanto riguarda il collegamento ampli-casse.
Tenendo conto del biwiring e del costo complessivo dell'impianto, un cavo commerciale di buona qualità inciderebbe molto sulla spesa finale: per una distanza di 3+3 metri, in biwiring, hai bisogno di 12 metri di cavo. Tenendo conto che un cavo di potenza di buon livello lo paghi tra le 15 e le 20 mila lire al metro, siamo tra le 180 e le 240 mila lire per il solo cavo di potenza. Prima comincia a costruirti l'FFRC (facilissimo) poi semmai si vedrà un upgrade.
Se proprio non avessi voglia di costruire il cavo, sul mercato trovi molte alternative, Van Den Hul, Supra, Monster etc. La scelta è un fatto molto personale (vedi sotto).
Per l'interconnessione, a meno di non intraprendere la difficile strada dei cavi di segnale del nostro Thorsten Loesch, puoi andare sul commerciale ed investire una cifra intorno alle 150/200 mila lire. Potresti prendere o Audioquest o Monster o MIT, tanto per citare tre marchi molto diffusi che fanno cavi anche in quella fascia di prezzo. Oppure acquistare il cavo Silver Tef mkII presso la rivista FdS...ho sentito dire da alcuni lettori di TNT che tale cavo è nuovamente disponibile (costo irrisorio paragonato al suono).
Un consiglio: non comprare i cavi prima di aver sistemato tutto il resto dell'impianto (acustica ambientale compresa), solo così potrai capire quale cavo si interfaccia meglio coi tuoi componenti e, perchè no, coi tuoi gusti.
Facci sapere!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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© Copyright 1999 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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