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Quanto al discorso dei troppi tweakings, scusa ma dissento. Penso che ognuno
possa, ovviamente entro i propri limiti tecnici e di sicurezza elettrica,
cercare di rendere il suono del suo impianto più rispondente possibile ai
propri gusti ed alla propria sensibilità personale.
Se poi l'ampli o il CD o i diffusori vengano "snaturati", avrei grosse difficoltà a distinguere il limite dello "snaturamento". Che sia l'utilizzo di un cavo dal prezzo
superiore a quello del componente a cui è attaccato? O l'uso di una lacca
per capelli per migliorare i contatti o di una polverina magica da spargere
sui cd? Bah, si va nel difficile.
L'importante, secondo me, è che la riproduzione sonora riesca a darti delle emozioni forti, a darti, almeno a tratti, l'illusione di stare in presenza di chi suona se solo chiudi gli occhi e presti attenzione alla musica.
Comunque, a scanso di equivoci, ribadisco di essere piuttosto soddisfatto
del suono attualmente raggiunto col mio impianto. Sempre disponibile a
fartelo sentire, se capiti a Roma ...
Ciao e tieni duro!
Fabio Barbato - E-mail: barbatof@casaccia.enea.it
LC
Caro Fabio,
sono sostanzialmente d'accordo con te sul problema cavi, ma comprenderai che è materialmente impossibile fare prove come le intendi tu, già con un paio di diffusori e qualche cavo diverso ci vuole un tempo infinito...figurati se le combinazioni dovessero aumentare.
Un fatto però deve essere chiaro: l'apparecchio deve fornire il suo carattere con cavi strettamente di serie (es. alimentazione) e non deve essere forzato da abbinamenti particolari a suonare come non sarebbe nella sua natura.
E così arriviamo al problema tweaking. Modificare è una cosa, cercare di far suonare in modo completamente diverso un apparecchio è un'altra.
Per "snaturamento" intendo cercare di ottenere i bassi dove non ce n'è (per progetto!), velocità al posto di lentezza e così via. Tutto qua.
Ciao!
Lucio Cadeddu
30mq sono pochi, sono troppi?
Al momento dell'acquisto avevo sentito anche le Sonus Faber Signum
che mi avevano stupefatto, ma poi (idiota!!) ho preferito la cassa da
pavimento per partito preso.
LC
Progetto diffusori TNT MUNIS
LC
Viceversa, se non hai tempo/voglia di mettere mano al legname ed agli altoparlanti, orientati verso diffusori intorno alle 700.000 lire la coppia, lasciando le restanti 300.000 per un lettore CD entry-level (il Teac 1120, ad esempio) ed un cavo di segnale decente. So di qualche lettore di TNT-Audio che ha trovato il suddetto CD player a meno di 250.000 lire.
Redento sulla via di TNT
LC
The Dark "bit" of the CD...
Da alcuni anni a questa parte noto che complessivamente le registrazioni
pop/rock sono migliorate rispetto a quelle di 10 e più anni fa, questo perchè i musicisti di tale genere, poco avezzi all'audiofilia e alla pazienza di avere a che fare col fonico, nonchè le major discografiche si sono piano piano convertite alla qualità e a registrare con risoluzioni e apparati audio più raffinati?
Questa è tutta la confusione che avevo in testa e che nessuno, nonostante
le mie domande, ha saputo spiegare.
LC
Suggerimenti per TNT-Audio
LC
Per quanto riguarda la Musica, forse ti sei perso la nostra rivista gemella musicale (linkata proprio dalla prima pagina alla voce Recensioni di dischi), ovvero Music on TNT.
Il forum invece va benissimo così com'è, non ho alcuna intenzione di "aprirlo" in stile newsgroup. Le mailing list sono, secondo me, il metodo migliore per lo scambio delle informazioni tra appassionati, un sistema facile, veloce, economico e sicuro, spesso al riparo da intrusioni nefaste di cui troviamo ampia traccia sui newsgroups e forums di varia natura.
ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
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© Copyright 2000 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
Caro Lucio,
vengo subito al dunque. Ho un sistema composto da Thorens/Stanton, CD Sony 930, finale Am Audio M-120, casse Dynaudio Audience 70, un integrato Cyrus III usato come pre in attesa di scegliere altro. Tutto ciò funziona in una stanza di 30 mq.
Il suono è molto esteso, molto analitico, ma manca di "pasta" per
intenderci. Inoltre i tweeter suonano spesso troppo pungenti e uso gli appositi tappi di spugna per il condotto d'accordo, sennò i bassi decollano.
Insomma mi ritrovo un suono molto hi-fi e poco godibile.
Ascolto ogni genere musicale. Le domande.
Il punto debole del mio impianto (il Cyrus III usato come pre) è il
colpevole principale dell'asprezza del segnale?
30mq sono oggettivamente troppo pochi per un diffusore come l'Audience 70?
In certi casi passare a un diffusore tipo Signum (cioè più piccolo, meno esteso ma più controllato) può essere la soluzione dei problemi?
grazie e complimenti per tutto
Matteo Bordone - E-mail: matbor@tin.it
Caro Matteo,
molta della raffinatezza di un impianto è data proprio dal preamplificatore. Detto questo, passerei all'ambiente: non è un problema di metri quadri (30 vanno benissimo) ma di acustica della stanza. Se l'ambiente è troppo riflettente sentirai un suono sgraziato, aggressivo sul medio-alto ed incontrollabile sul basso.
Se l'ambiente fosse "innocente" penserei ai cavi, che possono aggiungere molta raffinatezza a qualunque impianto HiFi (non "aggiungono", mascherano di meno, diciamo così).
Le Signum in ambiente così grande le vedo un po' sottodimensionate, magari provale prima di decidere per un acquisto così importante. Prima di questo, comunque, ti serve un pre di qualità. Decidi la cifra, dai un'occhiata al mondo dell'usato e vedrai che il salto di qualità sarà sensibile.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu
Caro Lucio
io mi chiamo Franco e mi sono avvicinato al mondo dell'hi-fi solo da
pochissimo tempo, ma ne sono rimasto letteralmente affascinato.
Per questo motivo ho deciso di mettere su un "piccolo" impianto hi-fi
(viste le mie scarse possibilità economiche) ed eccomi qui per chiederti
dei consigli.
Il mio budget è di 1.000.000 (lo so è molto poco). Ho già acquistato
un amplificatore Rotel 931 (2x30W) seminuovo per L. 350.000.
Per i diffusori sono estremamente indeciso; mi sono recato in diversi
negozi di hi-fi ed ho ascoltato alcuni diffusori della fascia economica
tipo B&W 302, Canton, Wharfedale 7.2 ma non sono rimasto completamente
soddisfatto.
Da qui è nata l'idea di autocostruirmi i diffusori MUNIS (per i quali
occorreva una spesa da me sostenibile) che credo dovrebbero avere una resa
superiore ai diffusori suddetti.
Io vorrei da te un consiglio :
Aspetto con ansia una tua risposta e ti ringrazio.
Franco Nieddu - E-mail: f.nieddu@consob.it
Caro Franco, se hai voglia (e tempo) di autocostruirti qualcosa le nostre TNT Munis sono un'eccellente scelta: economiche ma con altoparlanti di qualità, facili da costruire e ben suonanti, come molti dei nostri lettori che le hanno in casa possono confermare.
Un modo per contattarli è anche questo della Rubrica della Posta e se qualche Munis-costruttore fosse in lettura, è pregato di dare una mano al nostro nuovo amico Franco (di Roma). Un altro sistema è quello di iscriversi alla nostra mailing list di discussione, dove puoi trovare la maggior parte dei più fedeli lettori di TNT-Audio (è stata superata quota 400 iscritti).
Con 700 mila lire i diffusori validi sono vari e quelli che hai ascoltato tu sono in una fascia di prezzo (e di qualità) nettamente inferiore, più vicina alle 400 mila lire.
Una cosa è certa: con le Munis risparmi parecchio, a parità di qualità, inutile negarlo.
Spero di averti aiutato nella scelta!
Lucio Cadeddu
Innanzitutto complimenti,
ho scoperto questo sito alcuni mesi fa, e sinceramente, non passa
giorno che non ci do un'occhiata, diventando per me, un vero punto di
riferimento.
Dico questo non per compiacervi, ma perchè ho trovato il
vostro sito uno strumento di informazione, in questo settore, davvero
unico ed efficace. Le vostre rubriche, prove, consigli e suggerimenti
mi sono state di grande aiuto.
Ho gettato via il compattone, regalato il vecchio rack Akai; ho acquistato (quelle che mi piacevano di più come suonavano) un paio di B&W dm601 nuove, un integrato usato Audiolab 8000A a poche lire (mi accontento), ora non mi rimane che la "sorgente", operazione non molto facile visto il mio modesto budget (sotto le 500.000 mila).
Ho letto e riletto le vostre prove sulle "sorgenti" ma
alla fine il dubbio è rimasto, lettore cd si ma quale, meglio il
Marantz o il Teac, quale modello può completare ottimamente il mio
modesto impianto?
Un consiglio gradirei, altrimenti grazie lo stesso e buon lavoro! Un affezionato lettore.
Maurizio Pierbattisti - E-mail: batmizio@libero.it
Caro Maurizio,
intanto complimenti a te per esserti liberato di oggetti che con la buona Musica hanno molto poco a che spartire e complimenti doppi per le scelte effettuate. Tra i due acquisti, l'integrato Audiolab è quello che mi piace di più, davvero un buon amplificatore.
Per la sorgente, oltre ad un pensierino sull'usato RECENTE, potresti pensare ad un Marantz CD 67 "fondo di magazzino". Se ne trovano ancora nei negozi e li danno a prezzi molto bassi, tenuto conto che è uscito il sostituto CD 6000. Il 67 è un'ottima macchina, facilmente migliorabile con piccoli interventi, come da consigli sul nostro sito.
In alternativa, un lettore Rotel. Il Teac (1120, immagino) è un buon prodotto ma nella fascia di prezzo sotto le 300.000 lire...se puoi spendere un po' di più, tanto meglio.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu
Gentile Direttor Cadeddu,
leggendo diverse riviste di settore, osservando le caratteristiche dei
lettori CD e di tali supporti fisici, mi sono interrogato
più volte sul concetto di risoluzione audio, cosa che ha iniziato a crearmi
dei dubbi e una gran voglia di sapere come stanno le cose. La (le) domanda
(e) è questa:
Parallelamente ci sono in commercio lettori cd con caratteristiche varie; dal semplice
commerciale con DAC a 16 bit 44 Khz al 20 bit ecc., fino ai potenti 24bit/96Khz, compresi quelli con filtro HDCD a 20 bit, ora anche 24 bit.
I CD in commercio sono masterizzati tutti a 16 bit x una questione di
compatibilità, o ci sono cd effettivamente masterizzati a 20-24 bit (con tracce fisiche, campioni a tale risoluzione)?
È possibile che registrino anche loro con sistemi a 20/24 bit?
Sulle riviste non ho trovato sufficienti spiegazioni, forse xchè danno già
per scontato che il lettore lo sappia.
Se può essere un argomento tale da meritare spiegazione x me e per
altri, ne sarei lieto.
Cordialmente
Vincenzo Mancini - E-mail: vmanci@tin.it
Caro Vincenzo,
fotunatamente la maggior parte delle tue innumerevoli domande hanno risposta immediata grazie ad una semplice osservazione: i Compact Disc sono incisi a 16 bit e 44 kHz. Punto. Non esistono CD con risoluzioni superiori o FS più elevate. Lo standard CD IMPONE i 16/44, tutto il resto è marketing dei produttori di CD players o poco più.
D'altra parte, può darsi che un lettore con circuiti a 20/44 o 24/96 o qualunque combinazione di questi, possa in qualche modo suonare "meglio" di quelli 16/44 ma ciò non dovrebbe dipendere in modo pesante dal tipo di conversione usata quanto dalla cura che è stata posta nella realizzazione del DAC e del lettore stesso.
Idem dicasi per il sistema HDCD. Posto che il software disponibile è scarsissimo come quantità, è chiaro che con decodificatore HDCD il risultato è superiore se il disco è HDCD...ma se il lettore CD non ha la decodifica HDCD credo che si scenda comunque a livelli più "normali".
Inutile, secondo me, acquistare una macchina HDCD, vista la scarsità dei titoli disponibili in questo "formato".
In definitiva, le registrazioni che vantano risoluzioni superiori ai canonici 16 bit sono state realizzate con nastri master digitali in tale formato. Quando il tutto si riversa sul dischetto, lo standard deve essere portato a 16/44. Ci sono vantaggi? Può essere...è difficile stabilirlo con certezza.
Per quanto riguarda invece la qualità delle registrazioni, trovo perfettamente normale che la "media" si sia elevata, visto che gli studi di registrazione dispongono oggi di apparecchiature sempre più sofisticate e, soprattutto, i tecnici del suono hanno imparato un po' di più (ma non tanto) a realizzare una buona registrazione digitale.
Spero di averti chiarito le idee, se così non fosse, riscrivimi pure...ma ricordati!!!! I CD sono TUTTI a 16/44. Non c'è scampo.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Caro direttore,
sono un musicofilo-audiofilo-giornalista-graficoeditoriale (in ordine
decrescente dal piacere alla pagnotta) e vorrei muovere un piccolo
appunto alla veste grafica della rivista o meglio alla veste
tipografica: se si mantiene la finestra in orizzontale per visualizzare
la Home, le pagine seguenti sono composte da righe di testo troppo
lunghe per invogliare e velocizzare la lettura. Se, viceversa, si
stringe la finestra, la Home va scandagliata per trovare le voci in
sommario.
Consiglierei, se possibile, di verticalizzare il tutto, a partire dalla
Home, creando tra l'altro quel feeling che sorge spontaneo di fronte
alla verticalità di una pagina di Rivista che, invece, attualmente pare
più un vecchio albo del Grande Black (...il fondo nero).
Direi anche che una maggiore sintesi negli articoli non guasterebbe (ad
esempio 500/1000 battute a sommarione seguite poi da un approfondimento
"linkato" visitabile a piacere) e qualche fotina qui e là non sarebbe
male (seguire le istruzioni di assemblaggio del cavo di potenza
schermato è un vero rompicapo).
Continuate a difendere l'ascolto della Musica, eventualmente introducendo un elenco delle manifestazioni musicali "dal vivo" o link ai siti appositi.
Per il resto vi faccio i miei complimenti e spero che il forum di discussione diventi "aperto" stile Madisound, anche se so che l'italiano non è ancora in grado di autogestirsi e lo trasformerebbe in breve tempo in un "porcaio".
Filippo Punzo - E-mail: filpunzo@tin.it
Caro Filippo, grazie per l'apprezzamento e per i consigli.
Capisco il tuo punto di vista "professionale" sulla veste di TNT-Audio e non posso darti torto, ma alcune considerazioni a mia discolpa devo farle.
Ho voluto mantenere tutto il più semplice possibile, sia per semplificarmi la vita, sia per far pagare meno bolletta a chi visita il sito. Si possono pensare molte vesti grafiche più efficaci (graficamente) ma la struttura di TNT-Audio è imbattibile per leggerezza e velocità di download.
Gli articoli sono talvolta lunghi, è vero, ma sono DENSI di informazione, non ci troverai le divagazioni che continuano a riempire le riviste specializzate cartacee che hanno bisogno di fare "volume".
Spezzare l'articolo in due parti com suggerisci tu può essere terribilmente scomodo per chi li legge off-line, cioè per chi salva il file senza neanche leggerlo per poi aprirlo con comodo una volta che è sconnesso dalla Rete. Stesso discorso per chi vuole stampare.
Ora con un solo comando fai tutto (save as oppure print), nella tua soluzione ciò comportebbe un raddoppio delle operazioni, col rischio di download più lento (più volte chiami il server e più lento è il download, in media, e più tempo stai connesso...più paghi).
Le foto credo siano sufficienti, tranne in qualche vecchio articolo quando ancora la grafica era per noi vero tabù :-)
Scherzo, alcune immagini aiuterebbero a capire come fare i cavi, è vero, ma ci vuole tempo per farle...e francamente preferiamo il massimo risultato col minimo sforzo (il nostro :-)).
Se questo impone un po' di sforzo in più al lettore per capire, pazienza, secondo me nella società moderna siamo troppo abituati alla "pappa pronta". Mettere in funzione i neuroni barbituricizzati dalla TV non è poi un male :-)
Infine, non dimenticare che le regole della editoria "commerciale" mal si applicano ad un prodotto come TNT-Audio che non deve ne' compiacere i suoi lettori ne' conquistarsi gli inserzionisti, ne' tantomeno vendere.
Come vedi, nonostante questa filosofia in controtendenza con ciò che suggerirebbe anche il più scalcinato esperto di marketing, TNT-Audio si è conquistata un posto di rilievo assoluto in Italia ed è annoverata tra le prime 5 riviste online internazionali.
Tu credi che tutto questo sia un caso? O forse la veste stile "Grande Black" (ma io direi "Gruppo T.N.T") non è del tutto casuale??? Che ci sia qualcosa di più rispetto a quello che si vede che ci fa stare sempre tra i primi dieci risultati dei principali motori di ricerca per le keywords più rilevanti per questo settore?
Vedi, caro Filippo, fare un sito bello è una cosa e lo sa fare anche il ragazzino "smanettone", avere successo richiede qualcosina in più. Non tutto quel che vedi è casuale. Anzi, direi che NULLA di quel che appare qui è casuale, sia per contenuti che per forma. TNT-Audio funziona...e per davvero, ma non per caso.
Continua a seguirci, ti sorprenderemo, ma non con gli effetti speciali :-)
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!
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