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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Condizionatore di rete
  2. Problemi con centrale...
  3. Dynaudio misteriose - seconda parte
  4. Risposta in frequenza
  5. Nuovo lettore CD?
  6. Nuovo lettore CD - 2
  7. Nuove tendenze progettuali
  8. Un mercato da smuovere con nuove idee?
  9. Passione per l'HiFi
Condizionatore di rete
Gentile Direttore,
essendo un suo lettore ed appassionato HI-END, le ripropongo un quesito di estema importanza "il corretto condizionamento sull'Alimentazione per i nostri fedeli Impianti HI-FI", penso che tale argomento, non le sia nuovo !!, anche perchè io lo reputo di estrema importanza, egli rimane il centro vitale per un buon ascolto realistico.
Nel mio attuale impianto a monte dell'amplificazione, ho inserito da pochi mesi un tale apparecchio, che si è dimostrato un vero toccasana, l'impianto ha letteralmente cambiato il suono generale di tutta la catena audio, che prima era già ottima.
Il mio impianto è composto da:
Meccanica di trasporto cd LUXMAN D-375, abbinata al convertitore Musical Fidelity hdcd X-DAC, con cavi di segnale Audio Research LINZ LINK 2; Secondo Lettore cd-Player: LINN MIMIK2 con cavi segnale Nordost FLAT LINE Blue Heaven, le 3 sorgenti sono filtrate da uno apparecchio della NEXT; l'amplificatore integrato LUXMAN A-384 (ibrido), con uso differito di pastiglie Combak Harmonix RF56 antirisonanti, sia sull'ampli che sui mid-woofer delle casse, Diffusori RUARK SCEPTRE collegati in Bi-Wiring con dei cavi di potenza in argento della G&BL, e bananine di collegamento sempre GB&L, i diffusori sono sorretti da due piedistalli della GMAUDIO appositi, accordati al loro interno con della sabbia, naturalmente il tutto poggia su delle punte avvitate, con delle rotelline in grafite della LINN che poggiano su due lastre di marmo da 5cm di spessore, il cavo di alimentazione dell'intera catena è della CABLERIE D'EUPEN appositamente cablata su una ciabatta a 4 entrate.

Ebbene ho voluto, e mi scusi, descriverle il mio impianto, perchè lei possa conoscere e valutarne la sinergia, ma il fatto più importante rimane quello di aver inserito il condizionatore di rete, tra l'altro l'ho fatto costruire da un buon tecnico del settore, dal prezzo onesto, devo dirLE che poche volte ho veramente apprezzato un cosi radicale cambiamento, per dirle brevemente è come se avessi cambiato tutto l'assetto della mia catena, adesso il suono è più liquido e più trasparente, il medio basso ha più presenza, i bassi sono fermi frenati, il dettaglio è strepitoso e mai affaticante, insomma tutto è nel posto giusto a fare il suo lavoro, che rimane quello di restituire la fedele realtà dei suoni, come dal vivo, anzi con più naturalezza.
Mi scusi se ho divagato.
La esorto a costruire un buon Condizionatore di rete, per tutti i numerosi appassionati, che certamente non vedono l'ora di migliorare il suono del proprio impianto.
Ed anche ad approfondire questo argomento, che rimane tuttora stranamente poco discusso.
Ringraziandola, le faccio i miei personali complimenti per la sua bella rivista.
Distinti Saluti
Gianfranco Bonansea - E-mail: gianmina@tiscalinet.it

LC
Caro Gianfranco,
se, come dici, sei un lettore di TNT-Audio, dovresti sapere che l'argomento è stato affrontato più volte, in vari articoli e risposte a lettere alla Redazione.
Andiamo con ordine: ho provato ben due stabilizzatori/condizionatori di tensione, abbiamo proposto ben due filtri anti-interferenze, 4 (dico 4) cavi d'alimentazione autocostruiti ed infine abbiamo consigliato la costruzione di un condizionatore facile facile: un grosso trasformatore d'isolamento (1:1) schermato abbinato con due filtri Shafner, uno in ingresso ed uno in uscita. Una scatola metallica ed il gioco è fatto.
Il problema è semmai un altro: tali aggeggi a volte funzionano bene, altre volte causano più problemi di quanti ne risolvano, nel senso che molti apparecchi non gradiscono la presenza di simili "cosi" tra di essi e la 220. Sei stato fortunato, nel tuo caso ha funzionato benissimo, ma non è detto che sia sempre così. Ed infatti, a fronte dell'esplosiione del fenomeno qualche anno fa, i condizionatori di rete sono rimasti, come dicevi tu, un po' "al buio", non se ne parla tanto proprio perchè molto spesso vanno male e quelli che vanno bene costano uno sproposito.
Il fenomeno non è "stranamente" poco discusso. È poco discusso per le ragioni che ti ho appena esposto. Basta vedere anche molti impianti super-esoterici nelle mostre essere sprovvisti di condizionatori. Si usano cavi d'alimentazione speciali, questo sì, ma pochi condizionatori. Il cavo d'alimentazione produce buoni risultati quasi sempre, il condizionatore no.
Per quanto riguarda il tuo impianto, niente da dire. Solo che, con questa grande attenzione ai problemi dell'alimentazione, l'unico cavo d'alimentazione speciale lo vedo messo solo sulla ciabatta, dove certamente l'effetto è meno evidente. Prova ad usare cavi speciali su tutti gli apparecchi (magari costruisciti qualcuno dei nostri) e vedrai che, FORSE, del condizionatore ne sentirai meno la necessità.
Ciao e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Problemi con centrale...
Egr. Lucio Cadeddu,
ironizzando sempre l'oggetto, Le scrivo come sono solito fare quando ho bisogno di consigli ed eventuali pareri sul mio impianto.
Tempo fa Le avevo scritto parlandoLe di una cassa messa KO (una delle Chario 2513 trad. System) felicemente tornata a nuova vita.
Non so se si ricorda di me, comunque, volevo esporle un fatto assai strano che sta capitando da un po' di tempo (forse sono io che vaneggio...) sul mio CHARIO Hyper Dialogue (canale centrale).
Posseggo un ampli Onkyo TX-DS555 collegato per l'appunto a tale cassa. Io ascolto sempre il volume dei miei film su DVD a circa un terzo (comunque sempre meno dell metà) della corsa concessa dalla manopola volume.
Il volume viene corretto dal sistema Cinema Re-EQ e arricchito di bassi col sistema 3DBASS.

Inizialmente il problema non lo sentivo ma ora invece comincia a esserci: praticamente un woofer della Hyper Dialogue (quello di sinistra dedicato ai bassi) a tale volume sembra essere sollecitato così a tal punto da provocare un'abnorme vibrazione come se il woofer non riuscisse a sopportare tali bassi a tale volume: in effetti osservando il woofer da vicino sempra che questo stia per saltar fuori se non fosse per la membrana elastica che lo fissa.....
Ora quello che mi interessa sapere è questo:

MAH non so più a cosa pensare, posso eventualmente fare anche da me un test qui a casa per capire se effettivamente tale comportamento è normale?, che so impostando sull'ampli qualche valore o mettendo sopra qualche cd particolare....?

Ammetto di ascoltare film carichi di basse frequenze col sistema 3DBASS al volume sopra descritto però sinceramente mi scoccia pensare che tale sistema possa col tempo aver procurato dei danni al centrale anche perchè questi dovrebbe essere proprio concepito per l'Home Theather e un impianto che si rispetti va (non so se sbaglio) ascoltato a volume non indifferente.

La prego, mi dia un Suo parere perchè effettivamente mi trovo di fronte al dilemma: Mi sbaglio/Oppure ho ragione? Insomma, è tutto OK? Devo solo ascoltare film ad un quarto della manopola?...Boh non so più a cosa pensare..... Mi affido a LEI!!!!

La ringrazio da subito per l'eventuale risposta che attendo fiduciosamente, nell'attesa porgo i più cordiali saluti.
Marco Luzzatto - E-mail: nebulus@iol.it

LC
Caro Marco,
avresti dovuto fare una cosa DA SUBITO e cioè ascoltare il centrale in modalità "narrow" che certamente il tuo ampli/decoder consente. Ci sono tre modalità per poter scegliere che segnale destinare al centrale: PHANTOM (nessun segnale, caso in cui il centrale non c'è), WIDE (canale centrale capace di riprodurre le basse frequenze), NARROW per venire incontro ai canali centrali di piccole dimensioni o dotati di woofer di piccolo diametro.
Tu invece hai AGGIUNTO ancora bassi col fatidico 3DBass ed il risultato è quello che hai descritto. Ora è difficile capire se il centrale è stato danneggiato oppure no, da qui almeno, e quindi mi limito a consigliarti di posizionare l'opzione per il centrale su NARROW ed aggiungere tutti i bassi che vuoi al resto dell'impianto.
Inoltre, per quanto ne so, l'Hyper Dialogue ha DUE woofer dedicati ai bassi, non uno solo. Se il problema si presentasse su uno solo dei due probabilmente c'è qualcosa che non va su quell'altoparlante e consiglierei di contattare la Chario per chiarimenti e/o eventuali sostituzioni del woofer danneggiato.
In conclusione un consiglio: se l'impianto, per qualche ragione, non ha i bassi che vorremmo, il modo migliore per ottenerli non è quello di usare 3DBass, SuperBass o chissà che altra diavoleria. La strada è una sola e si chiama SUBWOOFER, grosso, potente e di qualità. Con tanti watt da alimentare un sistema di illuminazione pubblica :-)
Così avrai così tanti bassi da buttar giù i bicchieri dai mobili o far vibrare le porte come succede a me. E non avrai più bisogno di controlli di tono, loudness, 3DBass e simili.
Che il basso sia con te! :-)
Lucio Cadeddu

Dynaudio misteriose - seconda parte
Grazie della risposta, molto puntuale. Ho pensato anch'io che il tubo fosse un bass reflex "facoltativo". Non ascolto le casse senza tappo perchè già così hanno bassi molto massicci.
Mi permetto tuttavia di porre alcune ulteriori domande, spero d'interesse un poco più generale. Volendo ascoltare in stereo a 2 canali (CD) e a 5 per l'Home Theater ho pensato di collegare le casse che conosciamo a un Yamaha senza AC3 ma con ingressi 5.1, modello RX-V592RDS (3 x 70 W più 2 x 35 W). Prima avevo un piccolo ROTEL (modello base) 2 x 25 W. Il CD è anche Yamaha, modello CDX 890.
Il problema:

Ora:
  1. Vorrei restare con Yamaha perchè desidero una certa coerenza estetica e sono quasi sempre soddisfatto dei loro prodotti.
  2. Vorrei cercare di non buttare via niente ed evitare di acquistare 25 nuovi componenti e 120 metri di cavi!!
  3. Gradirei avere prima o poi un DVD (anche per i nuovi audio DVD e qualità Dolby Digital!!!)
Domande:
  1. Acquisto un 2 canali puro Yamaha sulle 7-800.000? Come lo collego poi alle casse volendo anche utilizzare le stesse come front per l'HT? È un problema per i telecomandi?
    Resterei senza AC3 nel caso di programmi TV così codificati (a dire il vero so solo di Pro7 in Germania con parabola e receiver digitale e 2 volte al mese!!!! Inoltre, avrei forse con il mio V592 un sistema insufficiente per i A-DVD.
  2. Volendo DVD capace di A-DVD voglio aspettare per avere lo standard audio a 5.1 canali (tanto mi vale aspettare ancora 6 mesi e vedere che succede).
  3. Avrà senso continuare con il mio V592?
  4. Cambieranno anche gli ampli, per via delle nuove specifiche dei lettori A-DVD?
  5. Meglio allora aspettare e cambiare anche l'ampli?
Al limite uno potrebbe avere un lettore CD, un DVD, un A-DVD e 3 ampli dedicati con relative casse, ma io sono un minimalista convinto.
Un consiglio tuo e/o dei lettori mi farà contento.
Ancora grazie e tanto saluti dal freddo nord.
Mattia Bellinzona - E-mail: bellinzona@planet-interkom.de

LC
Caro Mattia,
del DVD-Audio ho già parlato ampiamente e fino alla nausea in quasi tutti i volumi della Posta delle scorse settimane, mi pare inutile e poco intelligente parlarne ancora. Aspettiamo e poi si vedrà.
L'unica soluzione sensata e MINIMALISTA sarebbe quella di prendere uno Yamaha DSP-A1 (4,5 milioni) e dormire sonni tranquilli. Ha tutto quel che ti serve da oggi al prossimo millennio ;-) e ci puoi ascoltare anche la musica in stereo senza troppi rimpianti per un ampli audiophile. Se vuoi risparmiare un po' prendi il DSP-A2 (meno di 3 milioni).
Un po' drastica, forse, ma la vedo l'UNICA strada percorribile, viste le tue richieste: semplicità, marca Yamaha, pochi cavi, buon suono, Dolby Digital etc.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Risposta in frequenza
Gentilissimo direttore,
qualche giorno fa ho assistito un amico nell'acquisto di un paio di diffusori da pavimento: Jamo classic 6. Davvero un bel suono!!
Curiosando nelle riviste sono andato a vedere le specifiche tecniche delle suddette. Premettendo di non essere un esperto, volevo chiedere una cosa forse banale e scontata: molte case riportano il range di frequenze che il sistema può riprodurre, in questo caso 40\20000 hz, l'altro dato che compare in dB che cosa significa? Per esempio 40\20000 Hz a +-3 dB cosa vuol dire? È meglio che quel valore sia più alto o più basso? Gradirei inoltre sapere un suo parere sui diffusori menzionati.
Mi scusi per la domanda forse banale, ma sono sempre più curioso di scoprire questo magnifico mondo.
Grazie in anticipo
Pietro Morelli - E-mail: pijero@tiscalinet.it

LC
Caro Pietro,
poco ti posso dire delle casse in questione, visto che non le ho mai provate in condizioni controllate. Riguardo invece la tua curiosità tecnica, poichè di interesse generale eccoti una veloce delucidazione: la risposta in frequenza indica la capacità della cassa di riprodurre la Musica entro il range dichiarato (40-20.000 nel tuo caso). Teniamo conto che l'orecchio umano, normalmente, è capace di sentire dai 20-25 Hz fino ai 18.000. Il range 20-20.000 viene normalmente preso come spettro udibile dagli esseri umani (per gli animali è diverso).
L'altro numeretto esprime il margine di errore entro il quale quelle frequenze vengono emesse. Più è alto e meno "accuarata" sarà la cassa, se così vogliamo dire, perchè si permette una variazione più ampia. Certamente è meglio avere i 40 Hz a -3dB piuttosto che a -6dB :-) Significherà che nel primo caso sono meno attenuati. Il segno + invece normalmente serve a tener conto di eventuali oscillazioni della risposta in frequenza sul resto dello spettro audio, visto che difficilmente troverai un diffusore con 40 Hz a + 3dB. Se così fosse avrebbe i 20 Hz a -3dB, probabilmente :-)
È come la precisione di una bilancia pesapersone: 100 g +- 1 grammo è meglio che 100 g +- 10 g, ti pare?
E adesso, dimenticati pure tutto quello che ho detto, visto che i dati dichiarati non corrispondono quasi mai a verità, un po' come i consumi sempre molto ottimistici delle automobili :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD?
Gentile Direttore,
è purtroppo solo da alcuni mesi che ho scoperto la sua bellissima rivista.
Dico purtroppo perchè ho quasi completato il mio impianto "da solo" fidandomi del mio orecchio (non so quanto sia buono) e leggendo moltissime riviste "specializzate".
Alla fine ho deciso per:

Possiedo un centinaio di LP e quasi il doppio di CD. L'impianto è posto in una mansarda che ho cercato di riempire con divani, scaffali, libri, mobili vari, quadri etc.
Penso di essermi fatto prendere troppo presto dal cinema in casa ed alla fine sono un po' pentito perchè resto un grande amante della "buona musica" classica e jazz principalmente e poi pop e rock della mia generazione (ho 43 anni) e non so quanto il mio ampli (non credo sia il massimo per l'hi-fi) riesca a restituirmi.
Mi sono deciso a disturbarla perchè, anche se possiedo un lettore DVD, vorrei acquistare un buon lettore CD. Come da Lei consigliato, ho ascoltato ed alla fine non so più decidermi anche perchè ho paura che poi fra le mura domestiche non avrò gli stessi risultati.
I candidati sarebbero i seguenti (non in ordine di gradimento): Sulla base del mio impianto e della sua esperienza gradirei un consiglio anche su di un lettore non in elenco.
La ringrazio anticipatamente.
Cordialità
Franco Cialini - E-mail: f.cialini@proger.it

LC
Caro Franco,
sul DSP-A1 stai più tranquillo, è un ottimo apparecchio anche se non si può pretendere il suono e la raffinatezza di un integrato stereo di pari prezzo. Tutto quello che c'è si paga, normalmente.
La scelta del lettore CD è un fatto personale e quelli da te citati sono tutti ottimi apparecchi, abbastanza diversi tra loro, ma di qualità certa. A questo punto non avrebbe senso che io ti consigliassi in base al mio gusto personale, devi essere tu a decidere, ascoltando i suddetti nel tuo impianto. Dalla rosa escluderei, perchè decisamente più economico degli altri, il buon Marantz e punterei sugli altri tre. Non so, tenendo conto del carattere del DSP-A1 e dei tuoi diffusori forse il Paganini potrebbe essere una scelta "sinergica" ma anche gli altri due non li vedrei male. Tieni conto che le differenze tra lettori CD di pari categoria si riducono spesso a sfumature, che diventano GRANDI alle orecchie del recensore, ma spesso trascurabili per la maggior parte degli utenti.
Mi spiace che la recensione del Paganini non abbia fugato i tuoi dubbi, credo di aver scritto A CHIARE LETTERE a che tipo di utenza e di gusti musicali esso è indirizzato, purtroppo una recensione non vi dirà MAI se quello è l'apparecchio giusto per voi.
Sposeresti una ragazza solo perchè dalla mia descrizione sembra bella ed intelligente? Credo di no. Per gli ascolti non è diverso.
Per questo il Signore che ci ha creati, nella Sua immensa bontà e lungimiranza, ha regalato a tutti noi una coppia di orecchie collegate ad un cervello funzionante.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD 2
Mi associo ai complimenti per la Vs. pregevole iniziativa e mi presento: vivo in Puglia, ho 42 anni ed ascolto musica da circa 28 anni (1400LP, 500CD, prevalentemente ROCK, ma anche Jazz, Folk, Classica ecc.ecc.). A 15 anni mio fratello, bontà sua, mi regalò il primo "amore": Stanton, Thorens, Marantz, A.R., come nella vita seguirono altri "amori" sino all'attuale: Madrigal Carnegie One, Rega RB300, Mitchell Gyrodeck I, Marantz 63 mkII k.i.s., Preampli B.Aloia PST 200, Ampli B.Aloia ST 240, casse B.Aloia LRL-1, cuffia Grado RS1, il tutto connesso da cavetteria non esoterica.
Sono stato più volte ammaliato dal desiderio di nuovi acquisti anche perchè non sono affatto certo degli abbinamenti fatti che sono stati casuali nel tempo. Spesso però sono stato deluso dalla qualità degli operatori di Alta Fedeltà e questo mi ha frenato (le racconto un piccolo aneddoto: quando decisi di acquistare il Mitchell - 1985 - mi recai prima in un affermato negozio di Bari dove il prodotto era disponibile ma era trattato in modo indecente, aveva da pochi anni aperto i battenti a Monopoli un nuovo negozio "molto pretenzioso" - ricordo che era il periodo nel quale lo sconto era bandito a fronte della promessa di un servizio altamente professionale - mi sono fidato ho ordinato l'oggetto, ho pagato l'anticipo, mi sono recato nel negozio informato dell'arrivo ed ho avuto la sgradita sorpresa di vedermelo consegnare montato in fretta e furia a 55 Km da casa pagando "compreso il servizio altamente professionale" esattamente il listino 1.650.000.= lirette 1985).

Questa lunga premessa è sicuramente utile a rappresentare il mio disincanto, ciò nonostante siccome il tempo passa per tutto, anche per l'alta fedeltà, e le rughe all'impianto affiorano, mi trovo costretto a rivalutare qualche acquisto.
Probabilmente per l'amplificazione farò nuovamente riferimento ai "prodotti artigianali" dell'Ing. Aloia (non avete mai provato nulla dell'ingegnere???), intenderei invece acquistare in negozio un nuovo cd player con un "investimento" non superiore ai 4 milioni. Mi piacerebbe avere qualche suggerimento.
Un altro suggerimento: da qualche tempo utilizzo raramente il giradischi, credo anche per questo motivo ora quando decido di ascoltare un LP sono costretto ad avviare la macchina ore prima perchè raggiunga il numero di giri corretto, da cosa credete dipenda: necessità di lubricare il perno centrale - come ? -, cinghie da cambiare, motore ormai esausto.
Vi ringrazio per l'attenzione e spero di leggerVi presto.
Carlo Lassandro - E-mail: classan@tin.it

LC
Carissimo Carlo,
non abbiamo provato niente di Aloia in quanto i suoi prodotti ora sono distribuiti da Suono e Comunicazione che, interpellata diverse volte sull'opportunità di provare prodotti da loro distribuiti, si è sempre mostrata piuttosto freddina nei nostri confronti. Pazienza, per voi e per loro, non certo per noi che non dobbiamo ne' vendere ne' acquistare nulla.
Per il lettore CD la scelta, per quella cifra, è davvero ampia. Avrai notato che questa settimana c'è la recensione dell'italiano
Audio Analogue Maestro, sui 3,5 milioni, potresti farci un pensierino. Però c'è tante altre macchine interessanti. Teac VRDS 25, Rega Jupiter + Io (meccanica + DAC), Marantz CD 17 KIS ed altri ancora, tutte macchine di elevato livello qualitativo da valutare attentamente all'interno del proprio impianto.
Per quanto riguarda il problema del giradischi, spero che sia solo un problema di cinghia che slitta o che si è allentata col tempo, cosa alla quale si può porre rimedio facilmente acquistando il ricambio originale. Se ci fosse un problema nel perno (cosa di cui dubito fortemente) la lentezza d'avviamento sarebbe l'ultima cosa della quale preoccuparsi.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuove tendenze progettuali
Gent.le Sig.Lucio
Le scrivo per la seconda volta (la prima era nella sezione n.92 della posta). La mia domanda riguarda informazioni tecniche e non di consigli sull'impianto (devo confessare pubblicamente che odio TUTTI quelli che le chiedono se il loro lettore X và bene con l'ampli Y o meglio con quello Z e le casse W........Ma che deve fare un direttore andare a casa di ognuno..... o deve provare tutti i modelli di tutte le marche che escono sul mercato......Mi chiedo se queste persone hanno un paio di orecchie e se il fine ultimo è la musica o l'impianto).
Mi scuso per questo sfogo ma era troppo tempo che dovevo farlo.
Ora passo subito alle 2 domande:
La prima riguarda un chiarimento su cosa si intende e come opera la controreazione in corrente (l'ho vita applicata sugli Audia Flight ma so che anche altri importanti costruttori ne fanno attualmente uso). Se riuscisse a farmi un esempio.....
Inoltre vorrei sapere se è riuscito a saperne di più riguardo al funzionamento dei DAC di potenza. La ringrazio in anticipo e le porgo i miei Distinti Saluti
Stefano Franchini - E-mail: moba@moba.it

LC
Caro Stefano,
purtroppo, come vedi dalle lettere che continuano ad arrivare, la maggior parte delle persone vogliono un Uomo Del Monte vicino, uno che gli dica, "prendi questo anzichè quest'altro" perchè totalmente incapaci non tanto di ascoltare quanto di CAPIRE che tipo di suono stanno cercando. Non c'è una strada univoca per il raggiungimento del proprio ideale sonoro e perciò è importante il gusto personale, almeno quando si è identificato un gruppetto di apparecchi di pari qualità, prezzo e caratteristiche. Il tutto continua nonostante nelle
Istruzioni sul corretto uso della Rubrica della Posta ci sia spiegato in modo chiaro ed inequivocabile che non mi piace consigliare X anzichè Y al posto di Z, K etc. Andiamo oltre, se l'intelligenza non è una dote comune e diffusa, almeno la maleducazione lo è.

Per i tuoi quesiti chiamo a rispondere una persona che è molto più qualificata di me nel settore (nel quale sono tutto tranne che qualificato) ovvero il gentilissimo Federico Paoletti:

Cominciamo a fare un piccolo ma doveroso "distinguo" usando degli esempi reali.

"Controreazione in corrente" vuol dire che, all'interno di un amplificatore non meglio precisato (di segnale, di potenza, non importa) viene effettuato un "confronto" tra due correnti (senza precisare CHI produce queste correnti!) e viene quindi generato un segnale (detto di errore), che a sua volta può essere una corrente, oppure una tensione, e tramite questo vengono apportate certe modifiche al segnale in uscita.
Un esempio di questa tecnica è appunto il finale della Audia Flight, che a sua volta si è "ispirato" ad un famoso articolo di Mark Alexander ("A current feedback audio power amplifier", 88th convention of the Audio Eng. Soc.) recuperabile come "application note" AN-211 dal sito della Analog Devices.
Una pari tecnica viene adoperata in certi amplificatori operazionali come il famoso AD846 della Analog Devices (guarda caso Mark Alexander è consulente di questa ditta!).

Altra cosa invece è parlare di "uscita in corrente", ovvero di un amplificatore che, al contrario della norma, produce in uscita una CORRENTE proporzionale (in genere) alla tensione applicata al suo ingresso.
Questo è il caso degli Ultrasound dell'ing. Creazzo: con questi amplificatori l'impedenza di uscita tende all'infinito, "sconvolgendo" le regole fino ad oggi adottate nel campo dell'amplificazione tradizionale.

Per quanto riguarda i DAC di potenza a tutt'oggi sembra esistere un solo esemplare sul mercato (il TACT) che effettivamente è un DAC e non un amplificatore in classe D.
Le due cose, comunque, si somigliano molto.
Solo che la classe D è in effetti un'amplificazione PWM che usa un'onda quadra a frequenza ultrasonica, ma la "decisione" dei tempi (quando il segnale transita per lo zero) è puramente analogica, ottenuta per confronto tra il segnale in ingresso e un'onda triangolare generata localmente; nei VERI DAC di potenza, invece, tutto viene controllato nel dominio digitale (un processore decide come e quando effettuare le transizioni dell'onda quadra).
L'enorme difficoltà presente in ambedue questi sistemi è la pessima reiezione dei disturbi eventualmente presenti sulla tensione di alimentazione dell'amplificatore; cosa invece che non accade con tecniche tradizionali.
Il principio di funzionamento in ogni caso è semplice: viene generata un'onda quadra di frequenza abbastanza elevata (direi 1 MHz) e ampiezza uguale al massimo segnale che si vuole ottenere in uscita (nel caso di 100W almeno 60Vpp); se il duty-cicle è uguale al 50% (metà positiva e metà negativa) allora il valor medio è ZERO; se l'istante di passaggio per lo zero viene anticipato o ritardato, il valor medio sarà positivo o negativo, di valore proporzionale alla percentuale On/Off dell'onda quadra.
Un semplice passa basso in uscita ed il gioco è fatto.
Nel caso di un vero DAC di potenza il processore (o chi per lui) deve decidere quando passare per lo zero al meglio del NANOSECONDO (per avere una dinamica paragonabile ai 16 bit del CD). Figuriamoci cosa dovrebbe fare nel caso di 24bit!
Potrebbero in teoria esistere anche altre forme di "DAC di potenza", ad esempio una rete di resistenze e tanti commutatori; ma, data la potenza in gioco, non credo sia un sistema facilmente implementabile.
Saluti

Ringrazio il puntualissimo e gentilissimo Federico (E-mail: federico@galileo.pi.infn.it) per la risposta e ti saluto. Lucio Cadeddu

Un mercato da smuovere con nuove idee?
Leggo con vero piacere la vostra rivista su internet. Sono pienamente d'accordo sulla vostra politica di condurla.
Sono un 34enne di Roma che da circa 18 anni è innamorato pazzo della musica.
Ultimamente vedo molte indecisioni da parte degli operatori e distributori sul "nostro" mercato. Via l'alta fedelta, avanti H.T. Manca la cultura di sapere che la musica non è solo business ma emozioni. La nuova, media generazione vede H.T. come la vera altà fedelta, o si affida ai compattoni, ma non legge una rivista specializzata.
Ben vengano le riviste su Internet come le vostre almeno chi sa smanettare un po' con il computer può capitare nel vs. sito.
Siccome anch'io uso il pc frequentemente ma non sono ferrato completamente, non riesco ad iscrivermi nel vs. forum. Potete cortesemente iscrivermi?
Senza ombra di dubbio leggendo poi alcune sue risposte il dvd audio potrebbe essere veramente l'ultima trovata per "ammazzare" la credibilità dell'alta fedeltà.

Mi piacerebbe tantissimo cambiare il mio Teac vrds 7 che utilizzo come meccanica ed il mio convertitore Audio Alchemy dde V 3.0, ma centomila dubbi mi fanno modo di aspettare e provare magari tra qualche tempo soluzioni consolidate e ben suonanti.
Perchè non cercate /cerchiamo di fare qualche cosa affinchè 1/2 volte al mese ci siano degli incontri "musicali audiophili". Tipo non so incontro Amay (non so bene se si scrive cosi). Naturalmente è solo un idea, si puo inventare dell'altro.
Concludo questa mia, con la speranza che oltre ad avere una risposta possiamo prenderci un caffè insieme per poter collaborare con Voi attivamente.
Distinti Saluti
Salvatore Filippelli E-mail: salvenet@hotmail.com

LC
Caro Salvatore,
ovviamente concordo al 100% con la tua visione del mercato ma sono un po' più ottimista. Forse questo osservatorio è un po' privilegiato, ma vedo tante persone giovani avvicinarsi alla Vera Alta Fedeltà dopo aver capito, magari girando in rete, che i compattoni non sono certo il massimo per ascoltare Musica.
Poi sto notando un curioso fenomeno, del quale puoi renderti conto anche su questa stessa pagina: alcuni partiti in quarta con l'Home Theater si sono resi conto che non è il massimo per ascoltare Musica e tentano una COSTOSA marcia indietro.
Quindi nulla è perduto, ancora. Anzi, ritengo che l'Home Theater possa servire da cavallo di Troia per portare casse ed amplificatori nelle case della gente. Non è infrequente notare casi di HomeTheateristi convertiti all'ascolto della semplice stereofonia. Quindi...spirits high!!!!

Quanto alla tua proposta di incontri audiophilis...ti devo confessare che arrivi tardi visto che grazie alla nostra attivissima mailing list alcuni si sono già svolti o sono in corso. Il primo a Roma, con tanti partecipanti, uno qualche giorno fa a Cagliari, un altro numeroso a Milano, uno a Torino, fra poco uno a Napoli. Come diceva il pilota militare nel film di Salvadores "Mediterraneo": Ragazzi, c'è fermento!!!" Ebbene è proprio così. Intorno a questa idea pazza di rivista "virtuale" si stanno concretizzando iniziative REALI (incontri, ascolti, meetings, cene "sociali" etc.) che coinvolgeranno sempre più persone accomunate dalla stessa Passione.
Il passo immediatamente successivo, una volta consolidato il "substrato" umano sarà la fondazione di Associazioni culuturali senza scopo di lucro chiamati TNT Clubs (ad esempio) che avranno lo scopo di diventare catalizzatori e punti di riferimento per tutti coloro che fossero interessati di audio HiFi in Italia.
Quindi non devi fare altro che unirti alla discussione, se hai ancora problemi nel farlo, riscrivimi!
Lucio Cadeddu

Passione per l'HiFi
Non so se sto scrivendo alla persona giusta ma sono un appassionato di alta fedeltà e nonostante vi legga più di una volta la settimana non riesco ancora a capire a chi devo scrivere.
Sono un appassionato da quando avevo 15 anni (ora ne ho 37) ed ho acquisito la passione oltre che l'impianto da mio padre.
Non sono convinto della superiore qualità dei mini diffusori (qualsiasi marca essi siano, ne ho ascoltati dal mio rivenditore di fiducia più di qualche modello ) perchè trovo che i miei monitor JBL autocostruiti su modello delle 4333 diano un' immagine sonora di un'ampiezza e di una spettacolarità che finora non ho riscontrato su diffusori di altra marca.
Il perfezionamento del suono inoltre l'ho ottenuto ultimamente sostituendo i pre e finale Mc Intosh C32+Mc 2125 con un amplificatore Marantz PM 17 e con il solito lettore CD Revox B 225.
So che sono prodotti di alta qualità ma a parte l'amplificatore, il resto del materiale si trova nell'usato per cifre molto più modeste di prodotti nuovi di qualità inferiore.

Si chiederà perchè Le scrivo questo, per il semplice motivo che mi sembra che la mancanza di attenzione a questo settore sia in parte dovuta da diatribe che come per il modellismo e la fotografia, rendono questo hobby di assoluto svago un'ansia per l'appassionato.
Preferisco molto di più ragionare con la mia testa ed eventualmente acquistare ed ascoltare ciò che il mio carattere ed il mio gusto mi consiglia indifferentemente da discussioni farmaceutiche o da analisti dell'ultima ora.

Non riesco a capire come si possa in molti casi giudicare degli impianti quando la musica ascoltata è normalmente amplificata (vedi rock, pop ed alcune musiche jazz o elettroniche che a me per giunta piacciono molto) o come capire se l'impianto suona male perchè il disco non è inciso bene oppure il "SOUND ENGINEER" ha i monitor di una marca o dell'altra oppure li ha posizionati sulla consolle o affogati nella parete di fondo o si è posizionato a triangolo equilatero oppure isoscele.

Il modellismo ha perso con l'eccesso di meticolosità moltissimi adepti e la fotografia con i suoi guru dei circoli fotografici ha segnato l'era delle pessime videocamere.
La Vostra rivista è sicuramente importante ma tengo a ribadire come fate Voi che questo hobby deve essere anche un passatempo e deve soddisfare le orecchie di chi si avvicina della serie " Ti piace...., e allora cosa cerchi se un domani non ti soddifa più allora puoi provare qualcos'altro ma intanto avvicinati con il tuo gusto ed il tuo carattere).
Purtroppo, moglie permettendo, questo hobby può essere seguito solo rubando qualche ora alla famiglia e se in più aggiungiamo qualche problema, gli appassionati anzichè avvicinarsi si allontanano.
Mi perdoni per lo spazio che Le ho rubato ma Le garantisco che a fronte di una decina di milioni di pre e finale Mc Intosh, ascoltando la musica con la dovuta libertà mentale i 2,5 milioni del Marantz PM 17 valgono molto ma molto di più (sarà anche una Bestemmia ma per me è così). Complimenti per la Vostra rivista telematica ed un a risentirci a presto
Mario Perlini - E-mail hhmpp@tin.it

LC
Caro Mario,
cosa posso aggiungere se non dirti che siamo/sono perfettamente d'accordo con te?
Le esagerazioni ci sono in ogni campo e così pure i maniaci perditempo che non hanno alcun interesse per la Musica. Pazienza, non ci si può far nulla se non evitare di lasciarsi trascinare. Noi tutti qui a TNT-Audio siamo principalmente appassionati di Musica, tanto che per darle il dovuto spazio e riconoscimento abbiamo evitato la creazione di un sottosezione di questa rivista dedicata alle recensioni dei dischi. Abbiamo fatto molto di più: le abbiamo dedicato una rivista intera, indipendente e separata:
Music on TNT. Non è poco, se pensi che tutto è frutto di Passione ed investimenti personali (miei e di Alfonso Pone, rispettivamente per TNT-Audio e per Music on TNT) senza scopo di lucro. Credo sia la testimonianza più concreta, al di là di mille parole, del nostro Amore sincero e vero per la Musica e la sua corretta riproduzione domestica.

Infine due parole sui guru: purtroppo la maggior parte delle persone ha bisogno di "guide" (basta vedere il tenore medio delle lettere di questa rubrica), l'importante è sfuggire sempre al "ruolo" che tanti vorrebbero assegnarci, a costo di essere "ruvidi" e poco diplomatici.
Condividiamo le nostre umili esperienze con voi e questo è tutto. Nessun Verbo, nessuna etichetta, nessun "miglior apparecchio del giorno", nessun "best Buy", come avrai notato non assegniamo premi o riconoscimenti di alcun genere.
Credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro, se continuerai a seguirci capirai che quello che leggerai qui è frutto di sola pura Passione al 100%. Potrai essere in disaccordo, visto che per fortuna tutti abbiamo un cervello per pensare indipendentemente dagli altri, ma almeno potrai essere certo di aver letto opinioni e giudizi "fuori dagli schemi". Per davvero.
A presto rileggerci, allora!
Lucio Cadeddu

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