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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Durata dei CD...ma non erano eterni?
  2. Nuovo ampli o nuovo CD?
  3. Sub singolo o doppio?
  4. Re: acquisto di componenti Hi-Fi
  5. Pulce nell'orecchio...
Durata dei CD...ma non erano eterni?
Spett. redazione, tralasciati i complimenti (non ci si rivolge a persone di cui non si ha stima), vorrei conoscere il vostro punto di vista sul problema della durata dei CD.
La questione è stata sollevata da alcune lettere apparse su riviste "cartacce" ma le risposte non sono state molto convincenti.
Personalmente, pur amando e continuando a ritenere superiore l'analogico, ho acquistato il primo lettore CD (e ovviamente i relativi dischi) nel 1986, da quell'anno ho sempre comprato almeno un paio di cd alla settimana e quindim la collezione (rock, progressive, contemporanea) non è delle più risicate.

A partire dal 1997-98 ho notato che alcune registrazioni, perlopiù artisti italiani, avevano tempi di caricamento sempre più lunghi ed alcune tracce sempre più spesso inascoltabili (nel senso che non venivano lette!) ma si sa il difetto di fabbricazione è sempre possibile e avendo cambiato il lettore ho sempre ritenuto quest'ultimo (Marantz cd72II) un po' troppo "nasino".
Il tempo passa e i "morti" aumentano, soprattutto fra i CD che fino a qualche mese prima venivano normalmente ascoltati.
Ho affiancato al lettore un più moderno CD-R, convinto che questo potesse inghiottire anche i dischi non perfetti....Fiasco.

Il problema quindi non era nel lettore, e alcune prove con lettore di amici ha confermato, ma proprio nei supporti. Un controllo sui supporti danneggiati ha evidenziato il periodo di stampa (perlomeno la data stampigliata) che è sempre precedente al 1991, la fabbrica costruttrice (la OPTI.MES) e soprattutto una coloratura bronzea del lato etichetta. Non tutti i CD "abbronzati" sono inascoltabili, ma tutti i CD "morti" sono "abbronzati".
Poichè non mi risulta che il CD sia mai stato venduto con una precisa "scadenza" e non avendo mai sottoposto i dischi danneggiati a violenze di alcun tipo ritengo che tale fenonomeno sia imputabile ad un chiaro difetto di fabbricazione. Nel mio caso i CD danneggiati sono circa 30 che stimando un prezzo medio di 30.000 lire fanno quasi un milione di danno economico.
Vorrei sapere se il fenomeno vi è noto e, se vi risulta, in che modo far valere i propri diritti di clienti truffati. Scusandomi per la scarla capacità di sintesi vi porgo i più cordiali saluti.
Saul Carassale - Tele Liguria Sud - E-mail: tls@itsyn.it

LC
Caro Saul,
il problema del "bronzing" è ben noto ed è esattamente delineato dalla tua puntuale descrizione. La Optimes, nel periodo imputato, pare usasse dei prodotti dannosi per l'integrità dei CD per colorare le etichette. Qualche audiofilo fece le proprie rimostranze alla Optimes ma francamente non ricordo se riuscì ad ottenere un risarcimento oppure no. Si può comunque provare, non si perde nulla, se non un po' di tempo.
Il fenomeno pare tuttavia "confinato" al periodo da te indicato e pertanto non dovrebbe più ripresentarsi.
Puoi rivolgerti direttamente alla Optimes (magari tramite un legale) o ad una qualunque associazione di difesa dei diritti dei consumatori.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli o nuovo CD?
Egregio Sig. Cadeddu,
Mi chiamo Vincenzo Mancini, da Ascoli Piceno, navigando ho scoperto il suo sito che è molto interessante e avendo notato la sua notevole esperienza in fatto di Hi-Fi, volevo chiederle, essendo in procinto di cambiare veste acustica al mio impianto, alcuni consigli su accoppiamenti di componenti audio: posseggo una coppia di diffusori ALTEC-LANSING 505 3-WAY tower, un ampli HARMAN/KARDON HK640, un CDPlayer HARMAN/KARDON HK710.
Sono interessato al salto di qualità, scegliendo, per ora, un lettore CD PRIMARE D20. Più in là, un ampli sempre PRIMARE, l'A20 (da 60w/8 ohm).
Per quanto riguarda l'ampli, a me piace molto il suono dinamico e potente, dalle variazioni sonore elevate, dettagliato e dagli stacchi netti (colpo di batteria, corde della chitarra acustica, voce molto presente, ecc), mi chiedevo quindi se il Primare A20 era in grado di soddisfare queste esigenze (amo principalmente il rock, Springsteen, B.Adams, Pink Floyd, Ligabue e simili, ma anche cose del tipo Ani Di Franco, Acoustic Alchemy).
Mi attraggono molto le registrazioni in alta risoluzione, e ho alcuni CD registrati in HDCD (Steve Winwood, Mark Knopfler, Supertramp).
Non sono esperto di audiofilia, o meglio non conosco bene le terminologie descrittive ma ho fatto diversi ascolti, e ho capito com'è bello e importante sentire veramente bene i suoni.
Sto cercando infatti di farmi una cultura di questo tipo e di diffonderla, ma spesso, la gente non considera questo settore così affascinante.
Ho letto anche le istruzioni sulla posta da lei scritte, e mi rendo conto che questo non è il genere di email da lei preferito, infatti vorrei essere in grado di comporre lettere come fanno molti suoi lettori, tirando in ballo argomenti non spiccioli e fastidiosi come il mio, che le fanno solo perdere tempo; ma vorrei solo iniziare ad imparare.
Per anni dalle mie parti non c'è mai stato nessun negoziante che introducesse la vendita e la diffusione dell'hi-end come invece accade nelle altre città: chi voleva queste cose doveva prendere e fare svariati km.
Ora che c'è un centro HI -END dalle mie parti, ho finalmente potuto fare ascolti davvero grandiosi; ho ascoltato musica su un valvolare della Unison Research, con diffusori B&W NAUTILUS, in sale insonorizzate.
È STATA UN'ESPERIENZA DAVVERO UNICA!
Se non le costa disturbo, le chiedo gentilmente questo consiglio, affinchè le mie orecchie possano essere soddisfatte al meglio. :-)
Cordialmente
Vincenzo Mancini - E-mail: vmanci@tin.it

LC
Caro Vincenzo,
non mi è chiaro in che modo sia maturata in te la voglia di apparecchi Primare. Immagino che tu li abbia ascoltati, trovando in loro il suono che cerchi. Se così non fosse, ti consiglierei di ascoltare, ascoltare ed ancora ascoltare. Niente si può sostituire alla tua esperienza.
Difficile per me darti dei consigli sensati, visto che ignoro il suono delle tue casse e le Altec che ho sentito sinora (robetta anni 80, comunque) non è che mi abbiano entusiasmato più di tanto.
Quindi, la cosa migliore da fare è portare le tue casse in negozio e provare diversi apparecchi oppure farti prestare gli apparecchi a casa. Solo così riuscirai a capire cosa cerchi. Oltrettutto, i tuoi apparecchi H/K non sono affatto male, quindi gli eventuali sostituti dovranno essere cercati con attenzione e pazienza. Io non posso/voglio sostituirmi al tuo gusto personale.
Buone....esperienze!
Lucio Cadeddu

Sub normale o doppio?
Caro Lucio,
vorrei aprire una piccola pagina riguardo la scelta del subwoofer. Non só se l'argomento sia di interesse generale pertanto non sono sicuro se la mia lettera meriti una risposta nella posta o personale o niente del tutto :-)
La scelta del subwoofer sia esso Jamo (nel mio caso) o quel che è include anche la possibilitá di acquitare casse parzialmente attive con sub incorporato. Boston Acoustics, BW e AR ne fanno. In teoria è una soluzione che facilita la sistemazione del sub e garantisce una doppia sezione bassi. Inoltre dovrebbe aiutare la sezione bassi anche in stereo.
Insomma volendo uno affrontare una spesa di un milione almeno per un sub discreto non è forse meglio spenderne 3 o 4 e rifarsi le casse, se queste giá non fossero le piú ben suonanti? Al di lá di questioni economiche pongo la domanda a nome di tutti quelli che cercano un sub.
Quanto valgono queste soluzioni miste?
Infine mi chiedo: come vengono distribuite le frequenze basse quando l'ampli funziona in stereo?
Grazie Lucio in ogni caso.
Ciao
Mattia Bellinzona - E-mail: bellinzona@planet-interkom.de

LC
Caro Mattia,
il sub è meglio che sia uno solo, per semplici ragioni "ambientali". Già installare correttamente un sub è faticoso, visto che lo si deve portare a spasso nella stanza alla ricerca della posizione migliore...figurati due!!!!
Detto questo, tutti i sub con un solo altoparlante hanno normalmente una doppia bobina, pilotata in stereo dall'amplificatore. In realtà a quelle frequenze i segnali sono monofonici quindi la stereofonia è inesistente.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Re: acquisto di componenti Hi-Fi
Caro Lucio,
ti ho scritto la scorsa settimana in merito a comportamenti da intrattenere con i rivenditori di apparecchi hi-fi; innanzitutto un ulteriore ringraziamento (? sto esagerando) per il tempo dedicatomi, sai non è così normale trovare persone capaci di "ascoltare" e di rispondere adeguatamente senza far pesare le proprie esperienze o competenze o convinzioni (di Vittorii Sgarbi ce ne sono troppi ovunque).
Seguirò sicuramente i tuoi consigli e non mancherò, nel bene o nel male, di farti sapere.

Un ulteriore complimenti alla tua capacità introspettiva, nelle poche righe che ho scritto sei riuscito a cogliere un dilemma che mi assilla: riuscire a trovare un prodotto che gratifichi me ed il mio portafogli (cito ... "basta non aspettarsi il paradiso"), da qui i dubbi nel caso, cito, ... la prova casalinga non dia esito positivo ...

Colgo, positivamente, i suggerimenti d'acquisto: ero già orientatato sui bookshelf (nel mio caso meglio qualche Hertz in meno ma con minori problemi di equilibrio timbrico sulla banda restante) e sulle marche/modelli che mi hai segnalato; mi muoverò a questo punto con maggior sicurezza.
Ma toglimi una curiosità, non che sia un male e inteso che parzialmente condivido, come mai solo prodotti italiani:

In ultimo ti vorrei chiedere, visto e considerato che il tempo ed il sito sono tuoi e che non vorrei entrare nel novero dei rompi... , se ti posso "solleticare" con qualche argomento tipo:
  1. del caro prezzo dei CD (il problema non è solo il prezzo);
  2. delle riviste di settore e degli articolisti (è troppo semplice pensare ad un mondo assolutamente disonesto);
  3. delle riviste e dei CD audiophile (meglio la moglie bella o intelligente);
  4. di un, poco recensito, apparecchio hi-fi (e l'interfaccia orecchio- mente-anima dove la mettiamo; consigli d'uso);
o banali argomenti personali tipo ho l'apparecchio tale nell'ambiente tale con i problemi tali, cosa pensi se facessi così o cosà; o preferisci rispondere a persone sempre diverse (le statistiche di accesso al sito sono mostruose !!!).
Ciao.
Giuseppe Galli - E-mail: giuseppegalli@libero.it

LC
Caro Giuseppe,
come vedi rispondo a tutti, non a persone diverse ogni settimana. È sufficiente essere gentili, rispettare le regole e porre questioni con un minimo di sale in zucca :-)
Veniamo a noi. Ti ho consigliato prodotti italiani perchè in quella fascia di prezzo (e tipologia) ritengo la produzione italiana vincente nel rapporto qualità/prezzo e dominatrice sul piano delle finiture/estetica/materiali. Sono un po' autarchico, è vero, ma non vedo perchè cercare altrove (pagandolo più caro) lo stesso prodotto che costruiamo anche qua in Italia.
Ed infine si, l'esterofilia mi infastidisce. Fino a qualche anno fa qualunque accrocco di metallo nero con una manopola che venisse dall'Inghilterra sembrava dovesse essere venerato come la Rivelazione in campo audio. Fortuna che il tempo ha un po' sistemato tutto.

Sulle altre questioni che poni: il caro CD l'ho trattato a lungo in questi ultimi anni ed uno sguardo agli Editoriali del Direttore dovrebbe farti capire quanto mi sta a cuore questo problema.

Sulle riviste HiFi ho scritto diverse cose. Sinteticamente, posso dirti che molte riviste (italiane o straniere) non mi piacciono affatto, ne' tantomeno mi piacciono diversi redattori/recensori/guru. Questioni di gusti, forse, una naturale refrattarietà a tutto ciò che è commercio, certamente. Non posso farci nulla, è più forte di me: quando vedo una recensione e la pubblicità dello stesso prodotto a lato...si risveglia in me un istinto primordiale di ribellione e di voglia di opinioni libere.
Detto qesto, molti recensori sono persone onestissime, capaci, preparate e piacevoli da leggere. Non si può sparare a zero su tutti (sarebbe troppo facile) perchè il qualunquismo non ha mai generato buoni frutti.
Devo dirti che, francamente, mi sto disinteressando alla situazione "riviste HiFi" tradizionali. Un disamoramento forse irrazionale, forse motivato, che non mi spinge più neppure alla discussione o alla critica. In sostanza non me ne importa nulla. Che facciano il loro mestiere, spero per loro e per tutti gli audiofili, nel migliore dei modi (veder chiudere una rivista HiFi è un danno per tutti), possibilmente senza ostacolare o boicottare chi questo hobby lo considera proprio tale e non un lavoro.
La distanza che ci separa è così enorme (negli intenti e nei problemi da affrontare, dico) che, davvero, non saprei che altro dirti.
Seguo molto l'editoria HiFi online internazionale, in quanto si tratta dei più vicini "concorrenti" (anche se in realtà neppure loro lo sono) e non mi pare di osservare grandi exploit editoriali da nessuna parte. La migliore per contenuti resta Soundstage, ma è soffocata dalla pubblicità, Audiophilia è aggiornata una volta ogni mai e Planet HiFi è troppo miserina di contenuti (mi piacciono però perchè sono umili, grande virtù). L'umiltà invece manca del tutto a StereoTimes, con più redattori che articoli.
OK, mi sono dilungato anche troppo.

CD audiophile: che vuoi che ti dica? Servono per le prove, talvolta c'è incisa anche buona Musica. Noi stiamo cominciando a recensire delle edizioni "audiophile", ristampe di grandi Classici. State sintonizzati.

Sull'uomo come apparecchio HiFi c'è molto da dire: ma entreremmo nel campo della psicoacustica e, francamente, ammetto di non essere abbastanza ferrato da poter scrivere qualcosa di sensato sull'argomento.
È tutto, spero di aver soddisfatto qualche tua curiosità.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Pulce nell'orecchio...
Ciao Lucio,
è la seconda volta che mi appello a te per cercare di migliorare la mia posizione di aspirante audiofilo...
Il mio impianto è così composto:

Premetto che sono soddisfatto delle scelte effettuate, ma se mi dovessi accendere dei dubbi non esiterei a tornare sui miei passi e ad "ascoltare" nuove soluzioni.
Ora la mia domanda è questa:
ho acquistato l'H/K in previsione di utilizzare lo stesso amplificatore sia per la sezione audio che per la sezione video, ma il rapporto di priorità che attualmente vige è di 10:1.
Mi domando se non avessi fatto meglio a investire i due milioni spesi per l'amplificatore in due sezioni distinte, che sicuramente avrebbero penalizzato la qualità della sezione video, ma che forse (ed è qui che mi dovresti mettere la pulce nell'orecchio) avrebbero alzato la qualità della sezione audio, anche considerando le numerose opportunità che offre l'usato.
Anche comprando il più "sgalfo" dei sintoamplificatori A/V (vedi Technics, Pioneer ecc.) avrei speso non più di 800.000 lire, lasciando un budget di circa 1.200.000 lire per un amplificatore audio-dedicato.
Ho sentito suonare qualche amplificatore in questa fascia di prezzo come Rotel o Marantz (non ricordo i modelli) e devo dire che suonavano altrettanto bene ma che offrivano un bel po' di dinamica in più (è forse solo questa l'unica mancanza dell'H/K) pur essendo altrettanto validi nel "dettaglio sonoro" (caratteristica che adoro nell'H/K).
Vale la pena, secondo te, muovermi in questa nuova direzione? Dovrei di nuovo andare per negozi ed ascoltare decine di marche per poi decidere? Se credi che possa trarre reale giovamento non esitare......accetto consigli esclusivamente da te e dalle mie orecchie!
Grazie a te ed a tutto lo staff di TNT-Audio
Marco - E-mail: bartax@tin.it

LC
Caro Marco,
non mi è chiaro se gli "altri amplificatori" li hai potuti ascoltare nel tuo impianto o altrove. La differenza di dinamica che hai sentito potrebbe essere tranquillamente imputabile a tutto il resto dell'impianto e non all'H/K che da questo punto di vista non dovrebbe affatto difettare.
Se gli ascolti fossero avvenuti in casa tua, col tuo impianto ed i tuoi dischi, beh, sarei un po' scettico sui risultati. Ma poichè non ricordi il modello degli ampli provati, sono costretto a sospendere il giudizio e propendere per la prima ipotesi. Tieni conto che l'impianto (ed i diffusori in particolare) e l'ambiente possono fare MOLTISSIMO e far suonare moscio un ampli esuberante e viceversa. Mai lasciarsi ingannare da prove eseguite in condizioni diverse da quelle domestiche.
Piccola esperienza recente: poche settimane fa ho fatto sentire a casa mia un ampli ed una coppia di casse di un amico ad un altro amico che intendeva acquistarle. Le sorgenti utilizzate erano il mio sistema meccanica + convertitore ed il mio giradischi analogico, entrambe dotate di una dinamica mozzafiato. Il sistema, così "pilotato", andava alla grande anche dal punto di vista dinamico.
Il giorno dopo abbiamo spostato ampli e casse a casa dell'acquirente, per ascoltare il sistema con una sorgente economica con cavi "di serie". Ampli, casse e dischi erano gli stessi, l'ambiente persino più piccolo e meno assorbente, ma nonostante questo la dinamica ascoltata il giorno prima era scomparsa...del tutto!!!!
Era il lettore CD a fare la vera differenza, con qualche complicità dei cavi.
Quindi, non fidarti mai di ascolti fatti in condizioni diverse dalle tue casalinghe.

In definitiva: secondo me hai fatto un ottimo acquisto e certamente non avrai di che pentirtene. Inoltre, considera che un solo ampli significa che per ascoltare l'audio non dovrai staccare ogni volta le casse per collegarle al secondo ampli "solo audio"...una bella comodità!!!
Inoltre tieni conto che i sinto-ampli A/V di basso costo suonano davvero male, tanto da rendere poco divertente persino la visione dei films.

Infine un consiglio non richiesto: ascolta con attenzione le Monitor Audio col tuo amplificatore a casa tua prima di acquistarle, così, giusto per evitare sorprese.
Sia le Monitor Audio che l'H/K hanno un carattere abbastanza "vivace" sul medio-alto... non vorrei facessero a gara a chi "vivacizza" di più :-)
Ciao!
Lucio Cadeddu

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