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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Schermatura altoparlanti
  2. Re: diffusori a torre
  3. Ambiente rimbombante
  4. Un nuovo impianto per 1,5 milioni
  5. Dubbi su casse ed ampli
  6. Ronzii...ma non solo
  7. Grazie
Schermatura altoparlanti
Spett. Direttore,
innanzi tutto è d'uopo farLe i miei complimenti per lo stile e la "politica" adottata in questo interessante nonchè istruttivo sito: non è facile trovare persone competenti in questo settore e che, soprattutto, non cerchino di "vendere solo quello che *vogliono* vendere", come, purtroppo, avviene nella maggior parte dei negozi di alta fedeltà.
Giudizi imparziali e oggettivi, coraggio di esprimere considerazioni anche contro un certo prodotto, massima attenzione per il gusto e le abitudini dell'ascoltatore, "indipendenza pubblicitaria", se così si può dire, sono le doti migliori per chi traffica in questo campo.
Soprattutto se il soggetto in questione è colui che ci venderà l'impianto.

Bando alle ciance (che giustamente non sono molto apprezzate) il mio problema è questo:
sto realizzando un paio di diffusori bookshelf di qualità medio-bassa, per via del fatto che ho utilizzato componentistica di recupero, ma questo non mi preoccupa poichè sono ben conscio che l'utilizzo dei medesimi non richiederà una qualità eccellente del suono (anche se spero che "suonino" bene).
Questi diffusori andranno inderogabilmente posti a lato di uno schermo tv o anche di un monitor per pc, e la difficoltà nasce dall'influenza negativa che essi avranno sul cinescopio.
Si rende quindi necessario, insomma, una schermatura dei campi magnetici generati dalle bobine (abbastanza massicce per dei coni da 165mm) per evitare le ben note distorsioni sull'immagine televisiva, che oltretutto danneggiano il tubo catodico.
Nonostante il problema venga affrontato e risolto facilmente in qualunque tipo, anche economico, di box amplificati per pc, dovendoli autocostruire, avrei bisogno di sapere quali materiali sono più indicati a questo scopo e le loro rispettive modalità d'uso.
Alluminio? Acciaio inox? Piombo? Rame? Le sarei grato se mi desse indicazioni su quali materiali usare tra quelli più facilmente reperibili, sulla loro efficacia e su tutto ciò che concerne la schermatura dei diffusori, scrivendo, anche solo due righe all'indirizzo aceccone@ieoinf.it
RingraziandoLa sin d'ora per la Sua disponibilità e rinnovandoLe i miei complimenti per la correttezza d'informazione nel sito di TNT, Le porgo i miei distinti saluti.
Andrea Ceccone - E-mail: aceccone@ieoinf.it

LC
Caro Andrea,
la schermatura su altoparlanti non schermati, di fatto, non è una procedura semplice. Se il campo magnetico è potente è molto difficile "confinarlo" se non utilizzando un secondo magnete (come fanno i costruttori di altoparlanti) oppure del materiale costosissimo ed introvabile detto mu-metal.
La prima strada non è percorribile perchè andresti a modificare i parametri dell'altoparlante stesso, sempre che riesca pure a trovare un secondo magnete adatto allo scopo, e la seconda è troppo costosa.
Ho sentito di qualcuno che asseriva di aver ottenuto dei buoni risultati rinchiudendo il magnete dentro una sorta di "lattina"...ma, francamente, ci credo poco. Puoi provare, almeno non costa nulla, ma non credo funzioni.

Le soluzioni SERIE invece esistono e sono due: tenere lontani i diffusori dallo schermo (talvolta anche 50 cm sono sufficienti) oppure acquistare dei diffusori già schermati. Si trovano anche a poche lire, funzionano senza problemi e magari suonano pure meglio di una cassa autocostruita chissà come con componenti di "recupero".
Qualche esempio? Tutti i diffusori Indiana Line della serie TH, ci sono modelli anche sotto le 300.000 lire.
Spero di esserti stato utile.
Lucio Cadeddu

Re: Diffusori a torre
Caro direttore,
La scrivo per avere ulteriori chiarimenti nella possibilità di migliorare il mio impianto:

Finalmente sono riuscito ad ascoltare nel mio ambiente (6 X 5m) le Indiana Line TH 410 con il mio impianto; devo dire che il risultato non mi è per niente piaciuto, ci sono più bassi ma il suono risulta meno naturale e più aggressivo, sulle voci poi, c'è un abbisso, a favore delle piccole Monitor (mi sono reso conto di avere dei gioielli :-)))

Quello che cerco è di fare il classico salto di qualità audio; es: suono naturale, trasparente, tridimensionale ed emozionante, questo purtroppo non è possibile con il semplice passaggio alle Indiana Line.

Visto il mio impianto, volendo migliorare i parametri sopra citati, in base alla sua esperienza, cosa converrebbe cambiare:
Le casse, passando a modelli come: Sonus Faber Concertino, oppure il cambio con un amplificatore tipo Galactron nella prova di TNT citati?
Aspetto con ansia il tuo consiglio;
Ciao
Antonio Pagliara - E-mail: apagliara@yahoo.it

LC
Caro Antonio,
ti avevo avvertito: non avrai la gamma medio-alta delle Monitor...ma avrai più bassi, in fondo era quello che mi chiedevi. Per avere tutto bisogna spendere visto che per i miracoli nessuno si è ancora attrezzato bene.
Non vedo soluzione migliore, allora, di un paio di torri da pavimento sempre Monitor Audio: o le Monitor 4 (1.800.000) o le Silver 7 (2.200.000).
Le prime dovrebbero avere lo stesso tweeter e la stessa impostazione timbrica delle tue Monitor 1, le Silver invece sono un gradino più su.
Il passo successivo, se si rendesse a quel punto necessario, sarebbe un ampli un po' più muscoloso...ma di questo potremmo riparlare in seguito.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Ambiente rimbombante
Ciao Lucio,
ho acquistato la coppia Galactron di cui ti parlavo (pre 2016 e finale 2121), ho fatto il mobiletto Flexy, ho elaborato il cd con presa iec ed antirombo adesivo ovunque, ho realizzato una pressa per cd con lastra di marmo e piedini di gomma posizionata sul cd, ho realizzato tre TNT TTS serpentoni alimentazione (per cd, pre e finale), ho realizzato i FFRC di potenza, ho costruito i cavi di segnale secondo il progetto da me ideato con il cat.. 5 STP, ho elaborato le B&W 302 con antirombo su tutte le pareti e con rinforzi delle giunture e delle sigillature tramite colla termica, le ho ricablate internamente con cat. 5 ed ho cambiato i morsetti con tipo dorati.

Il risultato è fantastico!!! Non mi dilungo sulle impressioni di gran classe della coppia Galactron, insomma credo di andare gran bene, però..... .....la stanza rimbomba un bel po' da un lato soprattutto, quello meno ammobiliato.
La domanda che ti volevo porre è: prima di mettermi a riempire di mobili la stanza, pensi che ricoprendo il soffitto di quei pannelli di polistirolo appositamente commercializzati il risultato possa presumibilmente essere maggiormente smorzato?
O forse è meglio intervenire con coperte qua e là al momento dell'ascolto? O entrambe le cose? Certo che tu non hai la bacchetta magica e non puoi immaginare quale sia il disturbo che ho, però mi saresti già di grande aiuto se mi sapessi confortare con esperienze di altri che abbiano ricoperto il soffitto con il polistirolo. La stanza è 3.1 x 4.1 m ed il soffitto è alto 2.7 m.
Ti ringrazio sempre tantissimo per l'aiuto che mi dai e ti saluto,
Marco Maria Marcolini - E-mail: ammo@libero.it

LC
Caro Marco,
mi fa piacere che alla fine tu abbia fatto il grande passo verso l'HiFi...quella vera :-)
Come vedi, i risultati sono arrivati facilmente. Bene, a questo punto (anche se sarebbe stato meglio porre rimedio PRIMA!!!) devi assolutamente pensare all'ambiente, vero responsabile del suono di qualunque impianto, molto più di ampli, casse o...cavi :-)
Puoi cominciare ad inserire dei tappeti ed un libreria aperta (piena di libri :-) ) proprio nella zona più vuota dell'ambiente.
Puoi utilizzare anche una controsoffittatura in cartongesso, ma l'intervento è pesante (esteticamente) ed il risultato tutt'altro che certo. Invece, meglio, già che ti sei costruito tutto quello che potevi del nostro Tempio del Tweaking...perchè non ti fai un paio di coppie di
TNT Stylos? Ottime trappole acustiche, belle da vedere, economiche e facili a farsi...
Ciao!
Lucio Cadeddu

Un nuovo impianto per 1,5 milioni
Egregio direttore,
ti scrivo dopo un po' che non lo facevo, ma parlando della tua bella rivista ai miei amici, che non la conoscono o che non hanno internet, l'interesse per tnt-audio cresce anche tra di loro.
Ebbene un mio amico mi ha chiesto un consiglio su come investire i suoi soldi (un milione e mezzo) per un impianto hi-fi che non sia il solito compattone giapponese (gliel'ho vivamente sconsigliato!).
Ti giro la richiesta tenendo conto che stiamo parlando solo dell'indispensabile per ascoltare la musica e cioè:

Caro Lucio, con un milione e mezzo si riesce a fare il miracolo di assemblare un impianto hi-fi discreto? (se ho capito la tua filosofia sul mondo dell'hi-fi credo di si!).
Ringraziandoti anche da parte del mio amico, ti saluto, ciao.
Francesco di santo - E-mail: francesco.di_santo@tin.it

LC
Caro Francesco,
tutto si può, basta volerlo :-)
Un milione e mezzo certo non è una cifra con la quale ci si possa allargare molto, però qualcosa di ben suonante si riesce a metterlo su.
Cominciamo con una sorgente economica, diciamo sotto le 300.000 lire. È poco, lo so, ma i lettori entry-level di oggi non sono poi così male e ben si prestano a piccoli interventi facili facili di costo zero che possono migliorarne un po' le prestazioni sonore.
Un "must" in questa fascia di prezzo è il
Teac CDP-1120 recentemente recensito su TNT-Audio. Niente di strabiliante, ma ha un suono abbastanza morbido, e non strilla come alcuni suoi concorrenti.
In alternativa anche i Philips 723 o 753 non sono affatto male.
Avanzerebbero circa 1.200.000 lire da dividere tra ampli e casse. Sull'ampli ci sono poche alternative e sono sempre le stesse: i modelli entry-level di NAD (il 310), Rotel (il 921), AMC (3020), Proton (AM 10 o AM 20), Cambridge (A 300).
Più o meno si dovrebbero poter acquistare intorno alle 400/500.000 lire. In questo modo restano circa 700.000 lire per le casse. Dei bookshelf di buona qualità a questo prezzo sono abbastanza facili da trovare, faccio solo qualche esempio: Chario Syntar 200, B&W DM 601 S2, Acoustical RS 7, Indiana Line Arbour 5.3, Kef Coda 8, Mission 771.
Per i cavi e gli accessori, se la può cavare con qualche oretta di lavoro e un paio di biglietti da 10.000 lire, sbirciando tra le infinite proposte del nostro Tempio del Tweaking.
Volendo, si può ancora risparmiare qualcosa sulle casse, i modelli citati non sono quelli "entry-level" dei marchi elencati.
Il tutto, naturalmente, va ASCOLTATO con calma in modo da trovare le "sinergie" giuste, mediando il tutto col proprio gusto personale.
Buona caccia...e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Dubbi su casse ed ampli
Ciao Direttore,
mi chiamo Gianni ed ho come tanti qualche (eufemismo) dubbio. Ho acquistato una coppia di diffusori Infinity Reference 11 MKII che la casa da a 75Watt 8 Ohm anche se sul retro c'è scritto 6 Ohm (non capisco questa cosa).
Il problema comunque è sempre quello di scegliere un amplificatore da abbinare che non superi le 700/800 Mila.
Cosa mi consigli? Dammi per favore qualche marca e/o sigla di riferimento.
Ti ringrazio anticipatamente.
Gianni Fichetti - E-mail: gfichetti@yahoo.it

LC
Caro Gianni,
come spiegato ampiamente nella rubrica
Adeste Fideles, cioè quella dedicata alle Frequently Asked Questions, l'impedenza delle casse è un valore MOLTO indicativo e di scarso valore pratico.
Tale dato infatti non è costante ma varia in funzione della frequenza...per cui, fossi in te, non mi porrei neppure il problema. La maggior parte degli ampli moderni è in grado di pilotare degnamente le casse che ci sono in commercio.
Piuttosto, il budget destinato all'ampli mi sembra francamente eccessivo, visto quel che hai speso nelle casse. Già con un ampli sul mezzo milione metti quei diffusori in grado di suonare al meglio delle loro possibilità. Il resto lo puoi spendere in dischi (che non fa mai male) oppure in accessori/cavi/chincaglieria varia. Anzi, meglio ancora, fai un regalo alla tua metà, se c'è. Sono certamente soldi meglio spesi :-)
Per gli ampli intorno al mezzo milione ti consiglierei di guardare la lista riportata nella risposta alla lettera precedente, hai solo l'imbarazzo della scelta.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Ronzii...ma non solo
Caro Direttore,
ho da poco conosciuto questo sorprendente e piacevolmente ben fatto sito.
Un consiglio al di sopra delle parti è per noi appassionati fondamentale, vuoi perche tutti i negozianti hanno -giustamente- "il prodotto migliore", vuoi perchè non ci è possibile ascoltare tutto quello che ci incuriosisce. Eppoi nelle sale di ascolto preparate a puntino si sente sempre tutto meglio che a casa.
Veniamo comunque al problema e ad eventuali consigli.
Il mio impianto è così composto:

L'ambiente di ascolto è circa 3x4 m. Il giradischi è stato modificato dalla Rega con la creazione di una vaschetta di ingresso, così da poter utilizzare un cavo (Van Den Hul D 502 Hybrid) per la connessione al pre.
Ascolto praticamente di tutto, quindi necessito di un impianto che non "colori" il suono perchè certe caratteristiche buone per il jazz elettrico, ad esempio, potrebbero falsare l'ascolto di musica medievale.
Il problema: l'ingresso fono connesso al giradischi ronza. Dopo aver armato l'ingresso, anche staccando il cavo di connessione dal pre, il ronzio persiste.
La cosa è successa anche con un giradischi diverso.
Ora viene il "mistero glorioso": portati giradischi e pre dal rivenditore, in negozio funziona tutto bene! È casa mia che è antipatica al pre? Può servire un condizionatore di rete? Devo aggiungere che in assenza di segnale e con qualsiasi sorgente in funzione si sentono ogni tanto dei fastidiosi "toc" dalle casse.
E veniamo ai consigli: trova equilibrato l'impianto?
Come cambia il suono se sostituisco il pre con un tutto valvole, es. Klimo, Cary Audio, Jadis, Sonic Frontiers?
O sarebbe meglio puntare su uno stato solido, es. Classè, Electrocompaniet, Krell?
Il giradischi: anche avendo quasi 5000 Lp, oramai li ascolto purtroppo poco. Cambierei il mio onesto Rega con un Michell Gyrodek MKII (mi piace assai esteticamente, non si vive di solo pane!). Ora, sarebbe un passaggio qualitativo valido o sarebbe solo una costosa vanità?
Cosa ne pensa dei cavi?

Mi rendo conto di essere prolisso e di "chiedere troppo", ma capirà che non mi capiterà mai di potermi portare a casa quelle macchine per una settimana e poi decidere quale mi piace di più, e data spesa onerosa (quanti stipendi, accidenti!) non si può sbagliare.
Le sarei gratissimo di una risposta, e anche se non può o non vuole la ringrazio lo stesso rinnovandole i complimenti per TNT.
Gianfranco - E-mail: avrfgi@tin.it

LC
Caro Gianfranco,
hai provato a staccare un connettore di terra dalla spina di uno degli apparecchi del tuo impianto, magari lasciandola solo sul pre?
Quel che descrivi potrebbe essere un fastidioso "loop di massa" (o "ground loop"). La cura è, appunto, staccare di volta in volta la terra (connettore centrale) dalle prese 220 degli apparecchi, fino ad eliminare il ronzio.
Perchè tutto rientri nei parametri di sicurezza, un solo apparecchio collegato a terra è sufficiente.
Per i "toc" sulle casse la soluzione si chiama filtro di rete, come quello che proponiamo nella rubrica
Tempio del Tweaking: costa poco e lo puoi mettere in ogni apparecchio. I TOC sono probabilmente dovuti a motori che si attaccano e si staccano (frigorifero e scaldabagno, ad esempio) oppure anche a semplici accensioni di luci in casa. I filtri suddetti aiutano...ma non è detto che risolvano del tutto il problema.
L'impianto mi sembra equilibrato, ed è impossibile dirti come cambierà il suo suono inserendo un altro pre...non ho la palla di vetro, ancora. Non conosco il suono del tuo impianto e non posso sapere che "cambiamenti" stai cercando.
Puoi provare, ma di più non posso dirti. Per il giradischi invece è certo che il salto di qualità rispetto al Rega è notevole....se non ascolti più gli LP, potrebbe essere inutile però. Meglio spendere i soldi in dischi e biglietti di concerti.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Grazie
Caro Lucio
ti scrivo, ma non so neanche io bene perchè visto che non ho ancora neanche ascoltato i lettori cd che mi hai consigliato.
Nel frattempo però sono riuscito a mettere le casse sugli stand, rivoluzionando l'arredamento del salone, con ovvi benefici. Sempre nel frattempo ho sostituito i cavi di potenza e segnale (erano degli economici "Accord" li conosci? Credo di no) con una versione semplificata degli UBYTE e UBYTE 2, con miglioramenti che, se me li avessero raccontati, avrei stentato a credere.
Credo che per adesso non sostituirò il mio lettore cd (anche se la curiosità di sentire che cosa possa venire fuori da un lettore adeguato al resto dell'impianto è forte) visto che sono soddisfatto dei risultati ottenuti e che convertirò parte del budget previsto in dischi.
Ah! Ora mi viene in mente perchè ti scrivo.Per tutto questo e per quello che farete ancora, grazie a te ed a tutti i tuoi collaboratori per l'impegno e la passione che sapete trasmettere.
Affettuosi saluti
Leonardo Legrottaglie - E-mail: leoleo7@hotmail.com

LC
Caro Leonardo,
grazie di cuore a te per aver dedicato del tempo a comunicarci la tua soddisfazione. Come sai, per noi è l'unica ricompensa.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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