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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Impianto elettrico e giradischi
  2. Problemi e dubbi col subwoofer
  3. Vinile e CD sono diversi?
  4. Nuovi diffusori?
  5. Consiglio sui largabanda e sui cavi d'alimentazione
  6. Godel, Escher e Bach...e TNT-Audio
  7. Migliorie generali
  8. Re: Home Theatre: mito o realtà?
  9. Consigli
  10. Entusiasmo entusiasmante :-)
  11. Primo impianto
  12. Filosofie di suono
Upgrade di un impianto
Caro Lucio,
ho divorato il tuo sito TNT.
Siamo coetanei, sono del 1965 anche io. Ho un vecchio stereo, e siccome mi è ripreso il pallino dell'hifi (nato al SIM dell'81, ricordi? Nota la nota, è una nota nota) vorrei sistemare le cose.
Inizio con ciò che secondo me va. Un paio di cuffie Sennheiser hd545 reference nuove, un lettore cd Onkio dx703, un registratore Pioneer ct449. Sbaglio?

Ora le dolenti note. Ho un paio di Harmony 4 by ESB, del 1978. Le presi senza criterio, non sono mai riuscito a sistemarle a dovere. Ora le sospensioni dei coni cominciano ad andare.
Invece di riconarle, pensavo di passarle a mio padre e prendere qualcosa della Indiana Line, economiche e passabili. In alternativa JBL TLX 700 o qualcosa della Jamo.
Qualcosa o di piccolo da sistemare a parete o libreria, oppure di grosso e da pavimento, per evitare lo sbaglio delle Harmony che non si adattavano bene ne' ad un caso ne' all'altro. Mi puoi consigliare?

L'amplificatore è uno SU-Z 45 della Technics. Andrebbe bene, ma si sono rotti i morsetti per il cavo delle casse, di plastica infima.
Potrei tenerlo, oppure cambiarlo con un altro. Preferirei l'usato, sia per poter risparmiare sia per poter prendere qualcosa di superiore in termini audio o di fascino.
Ho trovato parecchia roba. Un Pioneer A7 del 1983 a 100 mila, ma non lo conosco, nemmeno di vista. Un Technics SU-vx600 del 92, se non erro, a 250 mila. Parrebbe di pregio (può fare da pre, bypassa i controlli dei toni, mm e mc) ma non è economicissimo.
Un Sansui AU 317 a 300 mila, molto bello esteticamente ma mi pare caro. Un Pioneer sa608 a 100mila, del 78. Molto fascinoso ma ho dei dubbi sulla qualità audio.
Uno Scott a440 sempre del 78, a 150 mila, ma gli Scott non credo abbiano mai goduto di molta stima. Un SAE A14 a 400mila. Mi pare che tu abbia parlato male di questo. Un pre e finale NAD del 83, sempre a 400mila, ma mi pare caro.
Oppure un Marantz PM 50 a poco meno di 400, oppure un pre e finale Technics nuovi in offerta a 500 invece di 750.
Dei Sony (TA-FE310R) e dei Kenwood nuovi da 55w mi fido e non mi fido. Faccio male?

Ho un sinto Pioneer tx940 del 1983. Funziona bene ma non riceve nulla, meno del walkman o del registratore. Ho trovato un sinto Pioneer tx606 cugino dell'ampli di cui sopra, o un Marantz coevo. Entrambi dalle 50 alle 100, se non erro.
Come vedi idee tante ma molto confuse.
Arcturus - E-mail: arcturus@libero.it

LC
Caro lettore,
intanto reputati un ragazzo fortunato per essere riuscito a trovare nell'usato tanta roba di cui parecchia abbastanza interessante, se non dal punto di vista audio, almeno da quello del piccolo "collezionismo".
Alcuni di quei pezzi farebbero una bella figura nella mia "collezione". Poichè parliamo di qualità audio e non di valore "amatoriale-storico" la mia preferenza andrebbe alla coppia pre+finale NAD, dove si va praticamente a colpo sicuro, purchè ngli apparecchi siano stati trattati come si deve.
Il vantaggio della soluzione pre+finale, in questo caso, è quello di consentirti in futuro un più facile upgrade dell'impianto, qualora ne sentissi la necessità. Per 4 biglietti da 100 mila lire non pensarci su più di tanto.
In alternativa, sul nuovo, puoi pensare agli entry-level del catalogo NAD, Rotel o AMC. 20 watt buoni buoni.
Per chi fosse interessato al piccolo collezionismo, consiglierei i due ampli Pioneer, sia l'A-7 che il SA 608 più gli Scott. Il SAE A14 potrebbe essere interessante ma è troppo caro.
Per quanto riguarda il sintonizzatore, non avere esitazioni e prendi il Marantz, se assomigliasse anche vagamente al mio Model 125 sarebbe una bomba.
Anche il Pioneer può avere un valore affettivo interessante, specie in accoppiata col suo integrato. Il problema della ricezione dipende in massima parte dall'antenna. Se non riesci con un semplice dipolo, prova ad acquistare una yagi da bacone, specifica per FM.
Il resto dell'impianto è OK, mancano i diffusori. Se vuoi evitare i supporti, ci sono delle ottime torri da pavimento della Indiana Line/Arbour a prezzi davvero accessibili.
Qualora decidessi per la soluzione da supporto, bene ancora Indiana Line ma anche Chario, Acoustical, Opera, KEF, Infinity o Mission. Dipende da quanto sei disposto a spendere. Alcuni modelli li trovi elencati nella risposta alla lettera immediatamente successiva a questa. Ti sconsiglio diffusori da pavimento di dimensioni generose, molti altoparlanti e prezzo basso basso. La qualità dei drivers normalmente non è un granchè. Meglio poco ma buono.

È tutto, tienimi al corrente della resurrezione del tuo impianto!
Lucio Cadeddu

Problemi e dubbi col subwoofer
Il negozio di liuteria presso il quale mi sono rivolto per sistemare le due coppie di diffusori della RCF (br 1037 e br 1040) a cui sono molto affezionato mi ha detto che sono degli altoparlanti superati.
Ma da quello che ho letto sul tuo sito ho capito che molta importanza hanno la risposta in frequenza e la sensibilità; io ho letto le caratteristiche sul libretto di istruzioni che riporta questi dati: risp. in freq. dai 20 ai 20.000hz e sens. 90db.
Dato che volevo comprare un amplificatore nuovo (pensavo al nad c340) e non ho i soldi per comprare pure degli altri diffusori, dopo le parole scoraggianti del negoziante non so se vale la pena collegare il nad c340 alle mie "obsolete" casse. Prima di affrontare la spesa (non indifferente per le mie tasche) per il nuovo amplificatore volevo chiedere un consiglio ad un esperto come te.
Le mie casse sono da cambiare? Spero di non darti troppa noia con i miei problemi.
Grazie per l'attenzione.
P.S.
Rimango incantato dalla tua semplicità nel descrivere cose che altri tendono a rendere difficili usando termini spesso incomprensibili. Grazie ancora,
Ciao
Paolo De Osti - E-mail: paolodeosti@inwind.it

LC
Carissimo Paolo,
il negoziante aveva ragione, i tuoi diffusori sono un po' obsoleti. Il problema dei dati tecnici l'ho già spiegato la settimana scorsa su questa stessa rubrica: i dati dichiarati non corrispondono quasi mai alla realtà specie quando non sono fornite le tolleranze di variazione di tali dati.
Quindi mettiti l'anima in pace. Tuttavia una soluzione al tuo problema esiste. L'ampli che hai deciso di acquistare è un po' costoso, potresti spendere la metà e vivere felice uguale specie considerando che se lo colleghi ad altoparlanti inadeguati la qualità di cui è dotato non verrà fuori, essendo mascherata dai limiti dei diffusori.
A questo punto posso consigliarti di prendere un NAD o un Rotel intorno al mezzo milione, con qualche watt in meno ma di qualità sonora molto simile al C 340 che hai deciso di acquistare. Un Rotel RA 931, ad esempio, non ha nulla da invidiare ad amplificatori anche più costiosi ed i 30 watt di cui è dotato sono persino sovrabbondanti in normali ambienti domestici con diffusori di media sensibilità.
Lo stesso dicasi per il NAD C 320 o anche dei piccoli 310 - 312. Coi soldi che risparmieresti ti potrai permettere dei diffusori moderni oppure andare a cercare qualche buon affare nel mercato dell'usato di qualche anno.
Circa l'usato, puoi vedere cosa riesci a trovare e poi scrivermi una lista di cosa sei riuscito a reperire, così che ti possa aiutare nella scelta, un po' come ha fatto il lettore nella lettera precedente a questa.
Mi raccomando sigle corrette e prezzi.
Qualora invece decidessi per il nuovo, eccoti un breve ed incompleto elenco di papabili per la cifra che ti avanzerebbe dal tuo budget (circa mezzo milione): Wharfedale Diamond 7.2 o 7.3 (da pavimento), Kef Coda 7, Coda 8 o Coda 10 (da pavimento), Infinity REF 11 mkII, vari modelli Indiana Line serie TH, vari modelli Jamo o JBL.
È tutto, ringraziandoti per l'apprezzamento, spero di essere risultato chiaro e comprensibile anche stavolta :-)
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Digital Noise Absorber
Stimata redazione,
più per complementarietà che per esterofilia, mi diletto spesso a sfogliare alcune riviste europee, trovando così non pochi spunti interessanti su apparecchiature meno note da noi, e talvolta la possibilità di confrontarmi con "scuole di pensiero" diverse, scoprendo così ulteriori suggerimenti pratici per migliorare le performances del mio impianto.
Non di rado ho poi potuto vedere confermate alcune di queste "scuole di pensiero" proprio su TNT, che visito periodicamente.
Uno di questi "consigli" che ho trovato concettualmente, seppur in forma diversa su TNT (autocostruzione di cavi), riguarda l'adozione di un rimedio banale ed economico, ma apparentemente efficace: l'applicazione di clips in ferrite su buona parte dei cablaggi.
Tali oggettini, una volta serrati sul cavo, formano un anello di ferrite, così come lo troviamo fuso sui cavi da monitor dei PC. Il fatto che un anello di ferrite, se adeguatamente posizionato su un cavo, rappresenti un valido filtro digitale, e non sia solo un inutile optional, deriva dalla sua presenza quasi ubiquitaria nelle apparecchiature informatiche (l'ultimo CD Recorder Marantz 17 ne presenta uno con avvoltoci il cavo d'alimentazione).
Tale osservazione nel mercato dell'informatica, dove l'impiego di qualsiasi componente è appropriatamente pesato alla massima riduzione dei costi, suggerisce che in ogni buon modo questo anello celi una qualche utilità.

Ma ritorniamo al nostro impiego HIFI. Applicato correttamente sui cavi di alimentazione, e forse anche quelli di segnale e soprattutto di potenza, si dovrebbero ottenere, con un mezzo relativamente economico, vantaggi sonori, che vanno da "nessun vantaggio" nella peggiore delle ipotesi a "vantaggi considerevoli" se siamo più fortunati.
Un qualche giovamento più o meno percepibile potrebbe pertanto scaturire dalla filtrazione, soprattutto del rumore o dell'interferenza digitale (CDP, DVD, PC, caldaia ecc.), ma chissà quant'altro.
Interpreterei questo fenomeno in modo analogo a quanto operato dalla "schermatura" in ferrite, che troviamo nei cavi d'Eupen, descritti su Suono qualche tempo fa.
Uno di questi anelli di ferrite viene prodotto dalla TDK. Il problema sta però nella irreperibilità di tale "coso". Ho provato in svariati negozi di informatica, elettrofornitori, negozi HIFI, niente da fare. Anche la richiesta fatta ad alcuni negozi di interpellare il distributore della TDK, non ha portato ad alcun esito (forse l'oggettino costa troppo poco per giustificare lo sforzo del commerciante o non esiste proprio). Anche all'estero, nonostante l'acclamata pubblicità fatta, ho avuto scarsi risultati.
L'unico rimedio è stato quello di acquistare dei cavi per monitor per PC (Lit. 15.000), che una volta sacrificati mediante paziente spelatura, davano alla luce il tanto desiderato anello di ferrite; anzi addirittura due per ogni cavo.
Dato il diametro del foro centrale ho potuto sperimentarne l'effetto però solo su alcuni cavi di alimentazione (non avevo il coraggio di smontare lo spinotto dei cavi di segnale per infilarcelo sopra). Grande lo stupore: una fastidiosa interferenza sul pre, determinata dal televisore, si era ridotta considerevolmente. Chissà quali altri vantaggi con un impiego più ampio? Ma a tale scopo le clips diventano indispensabili.
Un altro produttore è la ART con il Q Ring, ma temo che l'anello sia chiuso e che non possa pertanto essere applicato a mò di clip.
Anche se probabilmente ho fatto nient'altro che scoprire l'acqua calda, vi chiederei cosa ne pensate e se mi possiate dare qualche suggerimento su come reperire tali "oggetti del desiderio".
Cordiali saluti
Marco Serrani - E-mail: marco.serrani@tin.it

LC
Caro Marco,
avrai notato, spero, che da tempo abbiamo proposto l'utilizzo delle ferriti su alcune tipologie di cavi, in particolare sui due cavi d'alimentazione Merlino e TTS e sul cavo di potenza Star. Avrai anche notato che non abbiamo MAI consigliato le ferriti sui cavi di segnale perchè ciò spesso mortifica il suono, chiudendolo in gamma alta e rendendolo privo di vita.
Ho anche consigliato, su questa stessa rubrica della Posta, a chi cercava ferriti a basso costo, di prenderle dai vecchi cavi per monitor di PC o stampanti. In alternativa, il catalogo di componenti elettronici RS è zeppo di ferriti a "clip" di varie fogge e misure, così come ogni negozio ben fornito di materiale elettronico. Infine, se conosci qualcuno che lavora nel campo delle installazioni telefoniche (pose di cavi etc.) chiedigli di procurarti le clips in ferrite che loro usano per i "fasci" di cavi.
Le ferriti TDK le avevo viste tempo fa in un negozio online di componenti per HiFi, ma non ricordo più quale (si parla di almeno 2 anni fa).
Come vedi, seguendo un po' più con attenzione TNT-Audio, ti saresti risparmiato la fatica di scrivere la lunga missiva che ci hai inviato :-)
Buone prove e...facci sapere!
Lucio Cadeddu

Desiderio di migliorare
Ciao Lucio,
ho 28 anni mi chiamo Marco ed adoro la musica che rimane una delle oasi felici della vita. Innanzitutto non so se dovevo scrivere a questo indirizzo per porti la mia questione (chiedo scusa se non è così).
Il problema è legato al fatto che ho appena allestito un impianto hi-fi e, dato che come tu sai i soldi oggigiorno te li fanno sudare per guadagnarli vorrei spenderli al meglio che posso. Il rivolgermi a te è perchè leggendo i tuoi articoli ho scoperto cose che mai avrei immaginato.
Il modo migliore di imparare credo sia ascoltare con molta umiltà chi ne sa più di te, valutare e poi decidere.
Non so se ti può essere utile conoscere i generi musicali che ascolto: spazio dall'ambient (Brian Eno, Sylvian & co.) traditional (Stivell, Chieftains) fino alla new-wave (Smiths ecc.).
Ho acquistato un sinto-ampli Harman Kardon avr65, un lettore cd HK hd 740 ed ora sto decidendo per le casse. Ho ascoltato le Monitor Audio Silver 5..... Stupende......Ora veniamo alla domanda: adoro questa configurazione ma forse per il mio palato sarebbero necessari un po' di bassi (e per questo necessiterei di un sub-woofer) in più soprattutto in visione di sistemare l'impianto in un salone living di circa 30-35 mq.
Questo per riempire di più l'ambiente. Credi che così facendo possa realmente dare corposità (regolando adeguatamente il volume del sub) non rovinando il fantastico effetto che ottengo quando ascolto Again di Alan Stivell ad esempio?
Può il sub aumentare le "vibrazioni" che si sentono sulla pelle senza distorcere l'immagine originale?
Sono disposto a spendere ancora soldi solo se l'emozione e la presenza sonora fomentano ulteriormente le fantastiche sensazioni che già si provano quando ascolto musica.
Attendo con impazienza una tua risposta perchè credo che anche tu sia soggetto alle vibrazioni che certe musiche emettono.
Viva le emozioni......siempre.
Marco - E-mail: bartax@tin.it

LC
Caro Marco,
se vuoi più bassi la soluzione non è un subwoofer ma piuttosto dei diffusori più generosi in basso. A meno che tu non voglia pensare ad un utilizzo Home Theater, caso nel quale il sub è praticamente obbligatorio.
Non snaturerei il suono delle Monitor Audio con l'aggiunta di un sub peraltro MOLTO difficile da interfacciare con esse e con lo stesso ambiente.
Il consiglio è pertanto quello di ascoltare qualcos'altro, ad esempio le Boston VR 960 già dotate di sub attivo integrato nel diffusore, costo 2,5 milioni circa, che equivarrebbe alla cifra necessaria per le Monitor Audio + sub di qualità decente.
Ancora, prova a sentire qualche diffusore da pavimento della Chario, sempre piuttosto generose in gamma bassa, fascia di prezzo tra i 2 ed i 3 milioni.
Infine, sempre in tema di diffusori molto generosi in basso, prova a sentire il corpo dei TDL a linea di trasmissione, modelli RTL 3 o RTL 4 per costi simili o di poco superiori a quelli delle Monitor Audio. C'è poco che si avvicina al basso di una buona transmission line.
Vedrai che del sub non avrai alcuna necessità!
Lucio Cadeddu

Consiglio sui largabanda e sui cavi d'alimentazione
Egregio Direttore
mi permetto di darti del tu, visto che siamo quasi coetanei e "quasimancaticolleghi" (sono un ex aspirante-ricercatore).
La presente è per chiederti un consiglio ed esprimere una perplessità.
Veniamo al consiglio: sto prendendo in considerazione l'idea di costruire una coppia di diffusori in maniera "progressiva". Mi spiego: la configurazione iniziale dovrebbe prevedere una coppia (per ciascun diffusore) di larga banda Monacor (economici e sulla carta abbastanza "poco isterici") sph 68x/ad o sph64x/ad in bass reflex.
Il tutto potrebbe essere in un secondo momento migliorato dall'aggiunta di un tweeter montato in configurazione D'Appolito (fra i due larga-banda). Poichè tali altoparlanti esistono con impedenza di 4 e 8 ohm la domanda è: meglio due da 4 ohm in serie in modo da ottenere un carico da 8 canonici ohm o due da 8 in parallelo in modo da ottenere un carico da 4 ohm. Tieni presente che il mio amplificatore non dovrebbe avere difficoltà con un carico da 4 ohm. Mi piacerebbe inoltre sapere che ne pensi dell'idea.

La perplessità riguarda invece l'ottimizzazione dei cavi di alimentazione. Premetto che sono d'accordo sul fatto che la bontà di una operazione va valutata sulla base del risultato e non della teoria, tuttavia mi riesce difficile capire come, ottimizzando (nell'impedenza e nella schermatura dalle interferenze elettromagnetiche) i pochi metri di cavo che portano dalla presa di alimentazione all'apparecchio, nonostante le centinaia di metri di cavo non schermato che si trovano a monte, sia possibile ottenere miglioramenti sensibili.
Nonostante queste perplessità penso che comunque tenterò di attuare qualcuno degli interventi proposti su TNT.
Cordiali saluti e buon lavoro
Giuseppe Pipitone - E-mail: jop1@libero.it

LC
Caro Giuseppe,
sui cavi d'alimentazione credo di averti già indirizzato verso l'articolo
I misteri dei cavi d'alimentazione pubblicato 3 anni fa qui su TNT-Audio.
Per quanto riguarda il tuo progetto di diffusore largabanda, permettimi un consiglio ed una perplessità. Il consiglio è quello di aspettare che noi finiamo la nostra sperimentazione su un progetto di diffusore largabanda che fa uso dell'altoparlante Monacor SP 155X, davvero niente male.
La perplessità consiste nel dubbio vantaggio che avresti dall'utilizzo di due largabanda in configurazione d'Appolito. Il largabanda è per sua natura estremamente direttivo, tanto da forzarti in una posizione d'ascolto "rigida". Se ne metti un altro finisci per avere 4 sorgenti identiche su tutto lo spettro, poste in posizioni diverse.
Sarebbe impossibile ascoltare "in asse" agli altoparlanti perchè gli assi diventerebbero due, senza contare le infinite interazioni tra i 4 drivers in gamma medio-alta. Il vantaggio del largabanda è proprio quello di essere il più vicino possibile all'ideale di sorgente unica e quasi-puntiforme...
Per quanto riguarda l'impedenza io consiglierei comunque di tenersi più vicini agli 8 Ohm che ai 4. Non c'è alcun vantaggio nell'usare diffusori a bassa impedenza, se non quello di, forse, riuscire a spremere qualche watt in più dall'ampli, watt che comunque l'ampli sarebbe in grado di dare su un carico più "tranquillo".
È tutto, spero di averti invitato ad una riflessione sulla necessità dei 4 largabanda.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Godel, Escher e Bach...e TNT-Audio
Egregio Direttore,
ho scoperto casualmente, tramite segnalazione di un amico, il Vostro sito e, confesso, sono rimasto davvero impressionato dall'originalità dell'idea e dalla qualità del prodotto. Simpatizzo ed aderisco, peraltro, alla visione di fondo che ha ispirato le Vostre strategie editoriali e agli obiettivi della Vostra intrapresa.

Ricercando alcune soluzioni di miglioramento al mio attuale impianto ho avuto l'avventura di entrare nel Vostro Tempio del Tweaking. Ho letto, nella Sua scheda personale, che Lei è un matematico di professione; io no, ma confesso di essermi ritrovato, all'improvviso, leggendoVi, in uno stato di leggera esaltazione simile a quella di quando mi imbattei, circa 15 anni orsono, nella lettura dello spledido libro del matematico-tuttologo Douglas Hoftadter Godel, Escher e Bach.

Con le dovute e rispettose proporzioni del richiamo, forse esagerato, a questo grande studioso e alla sua ostica opera, non ho potuto non sentire stupore e meraviglia nel vedere come una Redazione Virtuale - quella di TNT - potesse sollecitare in un Lettore, cioè me, il gusto per il paradosso e, contemporaneamente, per la ricerca di nuove soluzioni dell'intelletto umano applicate ad un campo così insidioso e di confine come quello dell'Alta Fedeltà.

Voglio dire che è stata questa commistione tra il ricercare "fuori dal sistema di riferimento" significati alternativi alle proprie conoscenze (banalizzo: alla Godel), l'aderire a nuove prospettive sulla realtà (banalizzo: alla Escher) e l'applicare - anche con logiche a "canone inverso" - proprie intuizioni sul terreno della riproduzione musicale (banalizzo: alla Bach) che mi ha fatto apprezzare il Vostro assolutamente "diverso" e "alternativo" approccio ai problemi dell'audiofilia (si, è una patologia..: non nascondiamoci dietro ad un dito).
Non c'è forse un po' di tutto questo nel percorso mentale che qualcuno di Voi ha seguito quando ha visto, sullo stand del supermercato, un'anonima spugna anticalli denominata, poi, come Stone Block?

È per me, quindi, davvero paradossale e contrario alla logica tradizionale dover constatare che n° 4 "spugne abrasive", con il supporto del Grey Tak, poste sotto il mio preamplificatore, possano aver sortito una "differenza" percepile dall'orecchio umano!
Bando ai complimenti e vengo al dunque. Gli esperimenti effettuati e i primi risultati che ho riscontrato sono i seguenti:

  1. 4 Stone blocks sotto il mio cd Pioneer PD 93: ho ottenuto una appena migliore profondità della scena e una apertura sugli alti con lieve tendenza all'esaltazione di questa gamma dello spettro; l'inserimento del Grey tak ha di poco attenuato questa sensazione di lieve asperità. Devo quindi sperimentare ancora prima di dare un verdetto definitivo;
  2. 4 Stone blocks + Grey tak sotto il mio Pre linea valvolare (non sull'alimentazione separata) custom da Claudio Perna: qui ho ottenuto il risultato maggiore, peraltro quello che si avvicinava alla mia ricerca, cioè un'ulteriore articolazione dei bassi, migliore intelligibilità del medio-basso, migliore focalizzazione degli strumenti in generale;
  3. Grey tack attorno alla "scheda madre" del Pre fono valvolare (non sull'alimentazione separata): maggiore e più corretta apertura sugli estremi bassi della gamma audio, estensione degli alti a discapito, tuttavia, della gamma media medio-alta che ha manifestato qualche asperità in più (le voci dei The Weavers le ho sentite un po' aspre e "rimpicciolite").
    Ho quindi eliminato quasi tutto il Grey tak dai bordi lasciando 4 "ancore" agli angoli della scheda di vetronite (in modo da saldarla meglio al suo chassis: ne aveva bisogno perchè vibrava) ed ho ottenuto un buon risultato anche se non quello definitivo.
Fin qui l'esperimento che, se non sono stato in preda all'autosuggestione, hanno comunque sortito qualche effetto ed una parziale conferma ad alcune indicazioni che avete dato sulle pagine della Vostra Rivista.
Mancano all'appello di ulteriori prove altri componenti del mio impianto: gli amplificatori OTL delle ancora magnificamente suonanti Acoustat X elettrostatiche e i relativi mobili (che ho dovuto modificare per motivi acustico-ambientali: spero di trovare qualcuno con cui dialogare su quest'ultimo fronte ebanistico...).
Sul giradischi e braccio Morsiani, testina Benz L 0,4, Pre-pre a batteria by Perna non c'è molto da fare, vanno bene così.

Chiudo qui la mia prima e lunga testimonianza - che spero possa suscitare qualche commento - ringraziandoLa per lo spazio e per il tempo dedicatomi.
Al di là della verosimiglianza dei risultati che ho ottenuto (qualcuno potrebbe giustamente obiettare che non ho utilizzato una procedura a "doppio cieco"), certamente l'entrata nel Vostro Tempio del Tweaking ha rappresentato un capovolgimento di prospettiva del consueto modo di approcciare l'Hi-Fi.
È una terra di confine che meriterebbe di essere "cartografata" da altre persone.
Grazie
Massimiliano Conte - E-mail: massimiliano.conte@carifirenze.it

LC
Caro Massimiliano,
il libro da te citato "Godel, Escher e Bach" è, incidentalmente, una delle mie opere preferite di sempre. Così tanto che qualche anno fa ho tenuto una conferenza sul tema "Frattali e Musica di Bach" traendo spunto proprio dai legami trovati dallo studio dell'Eterna Ghirlanda Brillante e della geometria frattale di Mandelbrot. L'argomento ha suscitato così tanto interesse che il tutto ha prodotto una collaborazione tra il sottoscritto ed un compositore di Musica Contemporanea e Direttore d'orchestra che tra le sue opere annovera proprio una "piece" dal titolo "Godel, Esher e Bach". Ci siamo messi al lavoro e, nel giro di un paio d'anni, ne è uscita una composizione per computer e strutture matematiche che, se tutto va secondo i piani, dovrebbe vedere la luce questa primavera. Per i dettagli sarà sufficiente stare sintonizzati su queste frequenze.

Come vedi, nulla è per caso. Mi fa estremo piacere trovare di tanto in tanto qualcuno che vada al di là della semplice apparenza per indagare più a fondo sulle implicazioni logiche che stanno alla base di una esperienza così articolata e fuori dagli schemi come TNT-Audio. Così fuori dagli schemi da generare caos (deterministico?) e scompiglio nelle ordinate strutture del settore, popolo audiofilo incluso. E la reazione al caos può essere multiforme: si va dall'apprezzamento incondizionato all'avversione più feroce. Difficile rimanere indifferenti.
Molti, incapaci di reagire, rimangono inebetiti e "sospendono il giudizio" (per quanto tempo ancora???). Altri istericamente si arrabbattono per cercare di inquadrare in strutture rigidamente costituite (euclidee?) una forma editoriale ed un approccio all'HiFi che sfugge alla catalogazione usuale.

Nel tuo caso specifico, ti consiglio di provare altre "trovate" tra il serio ed il faceto che trovi su TNT-Audio, hai solo l'imbarazzo della scelta. Poi sentiamoci nuovamente, è importante conoscere le esperienze dei nostri lettori.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Mancanza di profondità e calore nel suono
Spett.le Direttore,
leggo da non molto tempo le lettere nella rubrica a te intitolata ed ho apprezzato la tua grossa competenza e passione per tutto ciò che riguarda la Musica e il modo più corretto per riprodurla.
Credo che qualsiasi appassionato del mondo dell'alta fedeltà non possa non riconoscere la grande utilità delle rubriche presenti sul tuo T.N.T., strumento forse unico e/o indispensabile per avere consigli, chiarimenti, contatti, cultura musicale a 360°, soprattutto per quelli come me che non hanno grosse competenze tecniche ma che sono appassionati della musica e del buon suono.
Fatta questa considerazione dovuta, vengo alla mia spero non banale domanda, a carattere personale.

Posseggo una coppia di diffusori da pavimento KLIPSH CHORUS II, un CD DENON DCD 735, un amplificatore Integrato DENON PMA 915R. Quest'ultimo vorrei cambiarlo perchè non lo ritengo adatto alle KLIPSCH, in quanto, benchè ben dotato dal punto di vista della dinamica, lo trovo troppo aspro e secco nei toni medio-alti e poco profondo nelle note basse.
Troppo frontale l'impatto sonoro e poco tridimensionale. Ho provato a spostare i diffusori dalla parete (benchè questi, essendo dotati di un grosso radiatore posteriore dovrebbero essere posizionati a una distanza minima dalla parete pari a cm.7,6) ed alla non lieve perdita nelle tonalità basse, peraltro non sgradevole, è migliorata lievemente la precisione e nitidezza dei dettagli e decisamente i medio-alti.
Ma non sono pienamente soddisfatto. Vorrei un suono più profondo e caldo anche se meno dinamico.
Vorrei che mi consigliassi un nuovo amplificatore (ho pensato alla coppia pre e finale "BELLINI" e "DONIZETTI" della AUDIO ANALOGUE); (ho sentito il "PUCCINI SE" Audio Analogue e mi è piaciuto molto per la pulizia del suono e dei dettagli degli strumenti e delle voci nonchè la spazialità del suono - un po' carente nelle tonalità ultrabasse -, anche se la sorgente era un "MAESTRO" Audio Analogue); (mi hanno consigliato anche una coppia pre e finale ADCOM, che non ho sentito ma che sentirò) oltre che qualche accorgimento per migliorare nella direzione da me precedentemente indicata (profondità e suono caldo) quello che posseggo attualmente, indicandomi qualche cavo di segnale ad hoc, poichè non sono capace e non avrei il tempo di mettermi all'opera per realizzare i vostri cavi fai da te, anche se ne entrerei volentieri in possesso.

Inoltre, se non chiedo troppo, potresti darmi maggiori informazioni di carattere generale (di targa) sulle mie KLIPSCH, visto che le confezioni e il rivenditore non mi hanno detto nulla in merito.
Concludo dicendo che il mio ambiente misura circa 25 mq (5,5m x 4,5m) e che i diffusori li ho posizionati sulla parete lunga 5,5m, anche se staccate dagli angoli e dalle pareti di circa 60-80 cm., in quanto sulle due "corte" ci sono porta e finestra laterale che mi impediscono di posizionarle lì e che ascolto quasi tutti i generi musicali, cioè, dal rock più duro a Vivaldi, passando per P.Metheny e Spyro Gyra.
Spero tu mi possa rispondere prima che io possa commettere qualche sciocchezza, acquistando un prodotto sbagliato ovvero updatando male quello che ho. Sono ansioso di una tua risposta solitamente illuminante. Grazie per l'attenzione che vorrai concedermi. Un saluto e veramente grossi complimenti.
Francesco Tubiello - E-mail: ftubiell@libero.it

LC
Caro Francesco,
le tue Chorus II sono dei diffusori di un paio d'anni fa dalla sensibilità dichiarata elevatissima (101 dB!!!) e risposta in frequenza tra 39 e 20kHz (+- 3dB), costo, nel 95, di circa 5 milioni la coppia.
La soluzione al tuo problema si chiama ampli valvolare, magari pochi watts ma buoni e dolci abbastanza da addomesticare un po' il carattere aggressivo delle tue trombe. I modelli sono così tanti che è difficile suggerire un apparecchio preciso, prova a dare un'occhiata nei cataloghi Audio Note, Audio Research, Conrad Johnson (ottimo sarebbe l'integrato CAV 50!!!) oppure, restando in Italia: Synthesis, Unison Research, Nightingale. Non badare alla potenza, con la sensibilità delle Chorus già con un paio di watts butti giù i muri.
Trovato e scelto l'ampli, solo dopo attento ascolto IN CASA o, comunque, accoppiato alle TUE casse, puoi pensare di cercare dei buoni cavi per amalgamare bene il tutto.
Nel frattempo, allontana ancora i diffusori dalla parete di fondo, se la distanza minima è 7,6 cm significa che puoi anche metterli a due metri, giusto? Prova, e riferiscimi i risultati. Lascia perdere lo stato solido, in particolare Adcom, poco adatto a sinergizzarsi bene con le tue Klipsch.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Re: Home Theatre: mito o realtà?
Caro Lucio,
qualche giorno fa ti ho scritto per esprimerti le mie perplessità riguardo ai sistemi h.t.
La mia riflessione sulla enorme "distanza" tra sistemi h.t. e sale cinematografiche si basa sul confronto con "signori" cinema: è vero che molti cinema hanno un sonoro da fare davvero "schifo" (scusa la crudezza dell'espressione, ma è proprio così), tanto che è più piacevole la visione a casa sul televisore; tuttavia ci sono vari cinema in cui l'audio è davvero studiato in modo tale da essere ottimale. È a questi cinema che mi riferisco quando faccio il confronto. Ad esempio nella mia zona, Bergamo, fino a ca. 3 mesi fa non c'erano cinema decenti, adesso invece è stata costruita una costruzione multisale, di decenti prestazioni.

Mi sono informato, nel limite del possibile, su sistemi h.t. di ordine superiore, dai 10 ai 20 milioni circa: devo dire che il suono effettivamente è molto migliore rispetto ai sistemi h.t. di ordine inferiore; con questi sì che si ha una seria simulazione di una sala cinematografica.

Relativamente alla sala di ascolto, la sala non è piccola, tuttavia presenta una forma contorta e irregolare. Ti fornisco un disegno della sala in modo che tu possa darmi un parere su come disporre i diffusori del sistema h.t.
Ciao,
Marco Magnolo - E-mail: m_magnolo@hotmail.com

LC
Caro Marco,
in fondo mi dai ragione: chi più spende meno spende :-) Purtroppo è così, l'Home Theater richiede molti altoparlanti e diverse elettroniche...impossibile ottenere la qualità spendendo poco. Quindi comincia a mettere da parte per un impianto serio :-)
Per quanto riguarda la disposizione, difficile darti un parere visto che non so in che modo hai adibito la sala o se per caso è completamente vuota. Direi comunque di sfruttare il rettangolo più regolare e più grande e disporre l'impianto là, sulla parete lunga o corta a seconda delle esigenze di vivibilità. Se non hai vincoli particolari, prova sulla parete corta, così almeno alle spalle hai spazio per i diffusori posteriori.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Consigli
Gent.mo direttore,
volendo rinnovare il mio ormai vetusto impianto stereo ed approcciare un mondo un poco più professionale dell'audio, mi sono recato in un negozio dopo essermi fatto una cultura delle sue sensazioni su alcuni prodotti.
Il mio budget si aggira attorno ai tre milioni per un amplificatore, un lettore cd e diffusori.
L'abbinamento più interessante mi è parso composto da:

Dopo avere straziato il disponibilissimo rivenditore ho però più di un ragionevole dubbio, l'impianto soddisfa pienamente le mie esigenze per quanto riguarda la musica classica ed il jazz, ma non mi impressiona sul rock (vecchi storici gruppi tipo Deep Purple o Doors per intenderci) per quanto riguarda i bassi.
Dovrei ascoltarlo più a lungo oppure ci sono delle alternative a quei prezzi che non mi privino però della raffinatezza apprezzata?
Le porgo i più cordiali saluti complimentandomi per la rivista e la rarissima scelta di indipendenza.
Luca Di Carlo - E-mail: agrimanagement@tiscalinet.it

LC
Caro Luca,
nella stessa fascia di prezzo delle Concertino puoi provare a sentire le concorrenti Aliante Spazio, alcuni modelli Opera o Chario. Tieni ferma la scelta di ampli e lettore CD, senz'altro tra i migliori acquisti nelle rispettive fasce di prezzo.
Tieni anche conto che in molti dischi (specie se vecchiotti) i bassi proprio non ci sono, è inutile cercare di sentirli a tutti i costi. Per capirci, se prendi Made in Japan dei Deep Purple (così parliamo la stessa lingua) non puoi aspettarti la stessa gamma bassa dei dischi moderni. Potrebbe succedere che un impianto troppo generoso sui bassi renda inascoltabili quei dischi che i bassi ce li hanno per davvero.
Comunque ascolta, con lo stesso ampli e lettore CD, le alternative che ti ho segnalato, poi fammmi sapere!
Lucio Cadeddu

Entusiasmo entusiasmante :-)
GRANDE!!!
Sì veramente GRANDE!!!
Naturalmente mi riferisco al tuo editoriale e alla frase "Le cose più belle della vita sono gratuite".
Sì, credo che in questo panorama piuttosto desolante, dove ogni cosa e persona è votata al profitto, trovare qualcuno che dice ma sopratutto FA quello che TU stai facendo è veramente bello.
Ti scrivo perchè avendo letto con attenzione quanto scrivi ed avendo invano cercato almeno un link, un riferimento, un accenno a una qualche forma di contributo economico per sostenere l'iniziativa e non avendone chiaramente trovati, coerentemente con il tuo spirito di uomo LIBERO, prima ancora di leggere con l'occhio l'ultima frase del tuo articoletto, avevo già attivato la posta elettronica e le mani andavano così, da sole, prese da irrefrenabile frenesia di scrivere: GRANDE!

Ti avrei scritto anche se non fossi un appassionato di Hi-Fi per la sola voglia di darti a questo punto l'unica cosa che posso darti ossia il mio entusiamo ed il mio pieno, incondizionato appoggio morale.
Purtroppo pur essendo un appassionato di Hi-Fi la mia passione e la mia competenza non è ad un livello tale da permettermi d'inserirmi fra i tuoi prestigiosi collaboratori, ma di sicuro sarò sempre qui, ogni giorno, a visitare il tuo sito e a divulgare la buona novella sulla rete.

Ora ti lascio per continuare a visitare il tuo sito, a presto
Daniele Nobile - E-mail: danielenobile@hotmail.com

LC
Caro Daniele,
quello che hai scritto vale più di qualsiasi contributo potessi immaginare. Trovare qualcuno che si entusiasma per questa iniziativa è per me/noi motivo di grandissima soddisfazione, significa che le notti passate al computer a scrivere, a rispondere alle centinaia di lettere settimanali, non sono state spese invano. Accendere l'entusiasmo, far comprendere o quantomeno riflettere sul fatto che in questa vita siamo solo di passaggio e che dobbiamo cercare di lasciare un segno del nostro transito, qualcosa che renda la nostra esistenza utile anche per gli altri anzichè solo a noi stessi...ecco, questo è lo spirito che ha da sempre animato TNT-Audio.
Inutile nascondere, e infatti non ci provo neppure, che oltre a questo, oltre alla soddisfazione di aver inventato qualcosa che incontra così forti entusiasmi, c'è il nostro gusto egoistico del divertimento puro, del gioco con i nostri giocattoli preferiti, gli apparecchi HiFi!
L'unico "pedaggio" da pagare è quello di scrivere una recensione di ciò che riceviamo in prova...ma ti assicuro che si fa davvero molto volentieri :-)
Poi, perchè tenere per noi dei trucchi o delle idee di basso costo (o costo zero) che possono permettere a tutti, anche a quelli con poche possibilità economiche, di godere al meglio della propria Musica preferita? Sarebbe egoistico e triste pensare di volerci ricavare del vil profitto. A questo ci pensano già in tanti e secondo me bastano ed avanzano.
Infatti niente di quel che vedi su TNT-Audio è in vendita, progetti, kit e cavi compresi. Se li volete...ve li costruite da voi in casa! Noi vi regaliamo l'idea, voi la vostra soddisfazione.

È altrettanto chiaro che, ovviamente, per poterci permettere questo lusso, dobbiamo pur avere un modo per guadagnarci da vivere...ed infatti tutti noi siamo professionisti in campi piuttosto distanti dal settore HiFi. Solo questo ti consente di mantenere sempre le "giuste distanze" tra lavoro e divertimento. Quando il divertimento diventa lavoro....cessa di essere divertente :-)
Grazie di cuore per le belle parole che hai scritto!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Salve,
ci siamo già sentiti un paio di volte. Mi sarei fatto vivo dopo aver sistemato alcune cosette. Dunque eccomi qua.
Luglio '99. Finalmente decido di prendere il mio primo impianto hi-fi. Avevo già trascorso un paio di mesi a decidere il tipo di sistema che avrebbe fatto al caso mio.
Scoperto fortunatamente il sito di TNT, ho avuto modo di vedere confermate alcune mie idee in materia di Musica. Grazie a TNT ho potuto inoltre conoscere aspetti dell'hi-fi che ignoravo.
Purtroppo nella città di Parma dove vivo ci sono pochi negozi dedicati all'hi-fi, meno ancora quelli in cui puoi ascoltare gli impianti in vendita ed essere ascoltato dal venditore.
Veniamo al dunque.
Budget iniziale di lire 1.600.000, acquisto di ampli e diffusori, idea di sfruttare il mio vecchio cdplayer.
La scelta è stata:

I diffusori mi sono piaciuti subito, li ho scelti tra 5 coppie di diffusori, tra cui delle Celestion che avrei preso al volo, ma purtroppo il budget a disposizione, da solo non sarebbe bastato.
L'amplificatore invece rientrava nel mio budget, infatti stavo acquistando un Rotel da 300.000, sempre usato, ma provandoli entrambi la differenza è stata così evidente che mi sono convinto per il Sony.

Volevo sapere se la cifra che ho sborsato è stata ragionevole oppure se in quel negozio non ci devo entrare più (più di 4 ore nella saletta d'ascolto, in una volta sola, per decidere. Personale cortese, secondo me preparato, niente da dire).
Apro parentesi.
Dopo circa due mesi dall'acquisto, l'ampli ha cominciato ad andare in protezione. Morale: a metà Novembre ho riportato l'ampli in negozio, è stato spedito al centro assistenza Sony di Bologna. Verso metà gennaio è ritornato dalla riparazione.
Spesa 220.000.
Anche le casse avevano dei problemi, con un tester normale, l'impedenza di una era circa doppia dell'altra. Sostituzione del woofer, costo zero lire.
Chiusa parentesi.

L'altra cosa che volevo chiedere è la seguente.
È bastato poco tempo per scoprire limiti al mio impianto: assenza di profondità scenica e di spazialità, in generale suono non convincente sulla gamma media. Devo anche finire di posizionare bene i diffusori, me ne rendo conto.
Inoltre, non ho ancora avuto la possibilità di sperimentare le tecniche apprese nel Tempio del Tweaking. Per adesso volevo solo un parere in merito a che cosa è più probabile imputare i limiti di cui sopra.
Il responsabile è il CD player, più che decennale e di fascia bassa. Vero?
Grazie anticipatamente.
Cesare Marchesini - E-mail: cesare@unipr.it

LC
Caro Cesare,
trovo assurdo che tu abbia dovuto pagare 220.000 lire per una riparazione di un amplificatore che, seppure usato, avrebbe dovuto godere di un minimo di garanzia da parte del rivenditore. Non conoscendo il tipo di difetto e, soprattutto, la causa, sospendo il giudizio...però...
Il prezzo pagato per le casse è onestissimo, visto che costano 1.150.000 di listino, accettabile quello dell'ampli. Il costo della cavetteria è nella norma.
I problemi del tuo impianto sono principalmente due, almeno sulla carta: un lettore CD inadeguato e dei diffusori che costano troppo poco per quel che hanno (8 altoparlanti, un mobile grande...). Per i miracoli ancora non si è attrezzato nessuno.
Prima cosa da fare, modificare il lettore CD, per vedere fin dove può essere recuperabile. Poi sostituirlo con qualcosa di più recente e raffinato. Tutto dipende da quanto sei disposto a spendere.
L'ampli, se funziona, non lo cambierei.
Prima di tutto questo però, cerca con pazienza la collocazione ottimale dei diffusori.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Filosofie di suono
Caro direttore,
inizio questa mia con gli inevitabili e strameritati complimenti per la sua opera di diffusione della cultura hi-fi nel nostro paese (e non solo...).
Le scrivo, dopo oltre un anno di lettura del suo sito durante il quale ho imparato veramente molto (non ultimo quello di non prendere per oro colato quello che scrivono le riviste del settore), per sottoporre alla sua attenzione un'idea di rubrica che potrebbe essere molto utile per indirizzare ognuno di noi all'acquisto del componente hi-fi più consono per raggiungere il proprio ideale di suono: descrivere quale sia il "tipo di suono inglese", "quello francese", "quello americano", ecc. e spiegare quale sia il tipo di suono che ispira la filosofia costruttiva di un marchio (di cavi, ampli, diffusori...).
È ben nota la differenza che c'è tra un suono valvolare ed uno a transistor, tra un Alfa Romeo (sportività) ed una Mercedes (qualità costruttiva), perchè non dare quindi in linea di massima delle spiegazioni in merito alle differenze che possono nascere dall'ascoltare un brano musicale con un impianto "assemblato" con certi componenti piuttosto che con altri?

Interessante sarebbe anche conoscere eventuali idiosincrasie da evitare nel costruire il proprio impianto (es. diffusori con sensibilità di 82db pilotati da ampli con potenza di 5 Watts per sonorizzare un salone di 100 mq.).
Capisco che questa mia richiesta comporterebbe un mole di lavoro non indifferente, ma credo che poi si eviterebbero domande nella rubrica della posta sul tipo di diffusore da abbinare dato un elenco di componenti, in quanto ognuno saprebbe in linea di massima quale marchi andare ad ascoltare per ottenere ciò che desidera, inoltre il lavoro potrebbe essere suddiviso in appuntamenti settimanali monotematici (la filosofia inglese; il suono secondo B&W, secondo Mission ecc.).
Approfitto inoltre dello spazio concessomi per elogiare pubblicamente la disponibilità, competenza e pazienza di tutti i commercianti di hi-fi di Udine e dintorni.
Nuovamente grazie da
Valerio Piccin - E-mail: valeriopicio@libero.it

LC
Caro Valerio,
la tua idea è buona ma la fattibilità è pressocchè nulla. Per fare ciò che tu chiedi in modo serio bisognerebbe avere la massima disponibilità di materiale da parte dei Costruttori/Distributori, in modo tale che noi possiamo valutare diversi prodotti di uno stesso marchio e cercare di estrapolarne una filosofia ben definita.
Tale compito, peraltro, non è privo di difficoltà pratiche, visto che molte Aziende non hanno una "filosofia" sonora ma producono oggetti dal comportamento spesso molto dissimile, vuoi per accontentare fasce diverse di pubblico, vuoi perchè dietro non c'è uno staff tecnico e d'ascolto capace di impostare un "family feeling" che possa chiamarsi tale.
Non ha neppure molto senso parlare ormai di suono "inglese" o "francese" o chissà che altro, visto che ci sono inglesi che suonano POCO inglesi, francesi che suonano americani e così via. Si rischierebbe una catalogazione che confonde le idee anzichè chiarirle.
L'unica cosa sensata da fare, secondo me, è quello che già stiamo facendo: prove d'ascolto dove cerchiamo di mettere in evidenza il "carattere" sonoro dell'apparecchio in modo tale che chi fosse alla ricerca di quella particolare impostazione possa inserire l'oggetto nei suoi "desiderata" mentre chi cercasse un suono completamente diverso non perda tempo provando apprecchi molto distanti per carattere.
Non dimentichiamoci mai che il segreto per una scelta attenta non è il leggere quante più riviste possibile...ma ASCOLTARE quanti più apparecchi possibile. Richiede più tempo...ma alla fine l'esperienza acquisita è impagabile.
Quanto alle idosincrasie tra componenti, credo di aver sempre scritto con molta chiarezza, sia nelle prove che negli articoli "divulgativi", quali siano gli errori di abbinamento da non commettere mai. Tuttavia, ci sono persone felicissime di ascoltare amplificatori da 1 watt e mezzo con diffusori da 87 dB di sensibilità. De gustibus...
La strada per capire l'HiFi non passa attraverso le pagine di una rivista (ne' questa, ne' altre) ma attraversa i vostri padiglioni auricolari.
Lucio Cadeddu

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