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ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!
I volumi della posta precedente
Vibrazioni
LC
Un consiglio per un CD player
Per questo motivo Le porgo la solita domanda da un milone di dollari: mi consiglierebbe un CD player? O meglio ancora potrebbe circoscrivere una rosa di tre o quattro esemplari che rappresentano secondo Lei i best buy del momento?
Ascolto musica Jazz, acustica e voci soliste prevalentemente femminili.
Tendo a prediligere sonorità calde piuttosto che un suono troppo
radiografante.
LC
Nuovo ampli
LC
Accoppiamento diretto ed altre cose
Mi scusi, ma ho cercato di allargare il meno possibile i concetti
le farò sapere dei miei ascolti in vista dell'acquisto del mio impianto
grazie dei suoi preziosi consigli.
LC
Sulle Quad non so dirti molto, non le ho mai ascoltate e non so se siano ancora reperibili. Chiedi a Werner, no? (in inglese, però).
Sonus Faber ha 3 diffusori da pavimento in catalogo (ora ci sono anche le Cremona) quindi il rapporto mi pare allineato col resto della produzione internazionale. Il diffusore da stand ha i suoi vantaggi (che ho spiegato, anche questo! in altro articolo, cercatevelo) ed il fatto che ne vengano costruiti così tanti è da ricercare, prima che in motivazioni "tecniche" , in considerazioni "pratiche".
Quale finale? 1
LC
Un altro compattone che fa una brutta fine :-)
LC
Scelta diffusori
LC
Quale finale? 2
LC
Impianto...da ampliare
Dopo questa doverosa e sentita premessa, le chiedo dei consigli. Recentamente
ho acquistato un SintoAmpli Kenwood krf-v7050d con il quale volevo sostituire
il mio "vecchio" ampli stereo jvc ax-a662 (che ne pensa di entrambi?), ma
questo non avverrà perchè il Kenwood non si è rivelato all'altezza delle miei aspettative e quindi mi trovo di fronte ad un problema: come diffusori ho delle Wharfedale Modus
Micro con sub. Volevo sapere se mi conviene tenere questi per l'ampli stereo
e comprarmi un kit (ne ho visto uno Wharfedale) per l'Home-teatre, oppure aggiungere dei diffusori a quello Home-teatre e comprarmi (o costruirmi) dei diffusori per quello stereo.
Inoltre vorrei cambiare lettore cd: ho un JVC xl-v250. Ci sono dei tweak che
posso fare, cambio lettore.....può consigliarmi anche questo (magari qualche
lettore cd marca/modello)? Le premetto che il lettore cd ha una decina di
anni.
LC
Primo impianto
LC
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© Copyright 2001 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
Caro Lucio,
innanzitutto complimenti al direttore della migliore rivista on-line.
Ti sottopongo alcune riflessioni sulle vibrazioni, perchè più ne leggo, e
più sono confuso. Io distinguerei diciamo, tra gli elementi che provocano vibrazioni (le
casse, essenzialmente) e elementi che le subiscono.
Per le casse mi sembra che il problema sia impedire che si muovano in
controfase rispetto agli altoparlanti, e quindi mi sembrerebbe più giusto
poggiarle su basi inamovibili, che so, spikes su contropunte incollate al
pavimento, (WAF basso) piuttosto che su elementi ammortizzanti, che in
pratica mi sembra ne impediscano solo la trasmissione al pavimento, ma
lasciando la massa così sospesa libera di vibrare.
Mi sembra che usando elementi ammortizzanti si lasci in giro una distorsione dovuta alla
differenza di posizione istante per istante tra il cono che si muove e il
pannello su cui poggia che... pure.
Oltre a ciò naturalmente, pareti della cassa smorzate e magari interconnesse, in modo ma impedire quanto più possibile in ogni caso trasmissioni all'ambiente di emissioni spurie. Certo,
il presupposto è che il pavimento non si muova...
Per il resto della catena, invece, che riceve vibrazioni, credo sia più
giusto il disaccoppiamento dagli appoggi, con l'adozione di elementi smorzanti (e perchè non anche l'isolamento dentro una scatola acusticamente isolata, tipo per intenderci quelle che contenevano alcune (le più piccole) stampanti EDP? In ogni caso, disaccoppiamento degli appoggi dal pavimento con piani di massa elevata su materiali viscoelastici, e accoppiamento delle
elettroniche e delle sorgenti al piano di appoggio anche qui con punte
vincolate.
Poi mi viene in mente che leggo di elettroniche che stanno meglio sulle
punte, e altre che preferiscono elementi smorzanti, e allora mi viene il mal
di testa, e ti chiedo lumi: che ne pensi?
Saluti e ancora complimenti,
Goffredo Ficucello - E-mail: g.ficucello@tiscalinet.it
Caro Goffredo,
penso che il problema sia complesso perchè si tratta, in fondo, di un delicato "balancing act" tra ciò che si vorrebbe ottenere ed i metodi per ottenerlo. Mi spiego: è vero che le casse non dovrebbero "muoversi" ma è altrettanto vero che l'energia vibrazionale che possiedono mentre suonano da qualche parte dovrà pure andar a finire. È su questo presupposto che si basano i costruttori di elementi disaccoppianti (smorzanti) per diffusori: dissipare in calore l'energia prodotta dai cabinet (meglio, dai drivers) delle casse.
Questo, in parte, comporta un movimento del cabinet (più o meno libero di oscillare) ma il danno è parzialmente compensato dalla dissipazione dell'energia posseduta dalla cassa. Su questo principio si basano i G-Flex, i Vibrapods, i FoculPods ed i Sonic Design feet (oltre ai ben noti piedini Upim :-)), tutti recensiti da TNT-Audio. Questi ultimi in particolare offrono una serie di motivazioni (e di misure) che giustificano il loro approccio "morbido" al problema.
Discorso analogo per gli apparecchi elettronici. Essendo tutti diversi l'uno dall'altro, essi reagiscono in modo diverso all'accoppiamento rigido ed al disaccoppiamento. Infatti non è sempre facile decidere quale soluzione suoni meglio, dipende molto dall'equilibrio dell'impianto ed anche dal proprio gusto personale.
Io, dopo vari tentativi, utilizzo soluzioni miste: morbido sulle elettroniche e rigido sulle casse, con qualche lodevole eccezione. Uno dei giradischi è su punte e Q-Dampers, l'altro su piedini morbidi.
Il bello di questo nostro strano hobby è anche quello di sperimentare di persona le varie soluzioni e poi decidere, seguendo i risultati, per la soluzione che rappresenti il compromesso ideale.
I problemi sono troppo complessi e le variabili in gioco così tante che è abbastanza azzardato pensare esista una soluzione unica.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Buonasera direttore,
innanzi tutto complimenti vivissimi per l'iniziativa TNT che conosco da poco ma che non ha tardato ad affascinarmi.
Le scrivo per chiederle un consiglio relativamente all'acquisto di un
lettore CD. Il mio impianto è composto da
Il lettore in questione fornisce in realtà delle prestazioni assolutamente rispettabili ma il dubbio di poter scoprire qualcosa di nuovo in una catena che promette molto bene è ormai troppo forte da gestire.
Il problema è che riaffaciandomi sul mercato dopo un po' di latitanza mi
sento come un pesce fuor d'acqua: molti marchi storici non si vedono più ed
i cataloghi brulicano di prodotti che danno la sensazione di acquistare un
bel soprammobile (a volte un po' kitch!!) con dentro un'elettronica senz'anima!!
La ringrazio infinitamente.
Di nuovo complimenti per l'iniziativa
Cordiali saluti
Andrea Ricci - E-mail: andrea.ricci@accenture.com
Caro Andrea,
tieni pure il tuo Onkyo ed utilizzalo come meccanica. Acquista quindi un DAC separato, dando un'occhiata a quelli che abbiamo recensito da poco, ad esempio. Parlo del NorthStar 192, dell'Audio Note 1.1 X o, ancora, il Musical Fidelity X-DAC e il Hawk MP-DAC. Molto dipende dal tuo budget (che ti sei dimenticato di specificare) perchè al meglio non c'è mai fine.
Quelli che ti ho consigliato non sono i migliori acquisti in assoluto, solo rappresentano una rosa di candidati dal suono vicino a come lo preferisci tu.
Non dimenticare un buon cavo digitale...ma per questo dovrai aspettare ancora qualche mese perchè sto conducendo una estenuante prova a confronto tra vari modelli...
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Gentilissimo Direttore,
mi chiamo Alberto e Le scrivo per la seconda volta, con la speranza di ottenere ancora qualche prezioso consiglio. Quindi mi permetto di abusare ancora della Sua competenza ed esperienza unite alla Sua pazienza.
Non mi dilungo oltre e vengo subito a chiederLe lumi. Mi hanno regalato una coppia di diffusori Monitor Audio Silver 5i (a caval donato non si guarda in bocca), che ho inserito in una catena audio di fortuna composta da CD player Philips 140 e dal l'integrato Rotel RA-920 AX, che Lei ha anche recensito su TNT.
La mia impressione su questi diffusori è abbastanza positiva anche se, a dispetto di una sensibilità abbastanza alta 90 dB (così è riportato sul depliant allegato) li trovo un po' pigri nel ricreare un suono corposo es. le voci maschili nei cori o le sezioni di viole e violoncelli dell'orchestra mentre invece i contrabassi sono abbastanza credibili, ma forse la sensibilità non c'entra niente.
Mi scusi se mi sono permesso di fare questa piccola analisi. Sono perfettamente conscio che il lettore CD è praticamente da buttare e che il Rotel è un po' inadeguato, e sul campo è la fotocopia "suonante" della sua recensione.
A questo punto avrei deciso di sostituire il CD player con il Micromega Stage 6, che funziona nell'impianto che ho a casa dei miei genitori, purtroppo a mille Km di distanza, e lo userei come CD player pendolare!!!! E naturalmente vorrei acquistare un integrato. Ed è questo il mio quesito: secondo Lei, quale amplificatore potrei prendere in considerazione e quindi ascoltare? Lo so che una domanda quasi vietata ma non saprei che nomi elencarli. Ho letto tutti i volumi della rubrica della posta ma non ho trovato un impianto simile per poter prendere spunto senza disturbarla.
Il mio budget e di 1.800.000\2.000.0000, ascolto prevalentemente musica classica e fusion.
L'impianto sarà sistemato in una stanza 6x5 normalmente arredata con i diffusori sistemati sulla parete lunga.
I cavi di segnale sono degli Audioquest Sidewinder e di potenza sempre degli Audioqest da ventimilal\m. mi dispiace di non essere più preciso ma il nome non me lo ricordo.
Nell'attesa di una sua cortese risposta La saluto e La ringrazio anticipatamente.
Alberto Barletta - E-mail: ronalby@tin.it
Caro Alberto,
la sensibilità non c'entra assolutamente nulla sul come suonano le tue casse. La sensibilità, come spiegato nella Rubrica delle FAQ (leggere ogni tanto, no?) fornisce un indizio su quanto "forte" possono suonare a parità di potenza erogata dall'amplificatore (mi si passi l'approssimazione). Un diffusore più "sensibile" suonerà, a parità di ampli, di uno meno sensibile....ma la timbrica non c'entra proprio nulla. Almeno, non direttamente.
Bene, detto questo, passiamo all'ampli: le tue Monitor Audio, a mio parere, hanno bisogno di qualcosa di tendente al morbido...quindi, per quella cifra, prenderei in considerazione l'Audio Analogue Puccini SE Remote e l'Audiovox Plastic 25, due prodotti italiani di grande "spessore" sonoro e dal rapporto qualità prezzo piuttosto buono (specie se confrontato con quanto arriva da oltreManica o da oltreoceano).
Se riuscissi a trovarlo usato ad un prezzo intelligente :-) prova anche l'AM Audio PA 30.
Il tuo Rotel 920 AX farà la felicità di qualche audiofilo alle primissime armi.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Salve Direttore,
mi chiamo Ignazio e le ho già scritto (lettera vol. n°183 - Nuovo impianto). La ringrazio per l'acquisizione sempre nuova di conoscenze in campo audio e cercando di tener fede ad una certa stringatezza di espressione (soprattutto almeno per agevolarla nella gestione del tempo) le pongo brevemente i miei quesiti:
Cosa ne pensa? È possibile che il Kenwood suonasse molto, molto bene perchè
accoppiato alle Concertino? Tale pratica (le elettroniche erano state modificate dal
rivenditore in questione, peraltro molto competente, che le vendeva allo
stesso prezzo di listino malgrado tali aggiustamenti) rappresenta quella che
si potrebbe chiamare una scuola di pensiero...o cosa? Ha mai provato un
ascolto con tali elettroniche ?
Quindi perchè puntare quasi integralmente su diffusori da stand (peraltro le
Amati superano i 30 milioni, una bella spesa !! e non so fino a che punto chi
possegga una cassa così costosa abbia una qualità realmente e notevolmente
superiore rispetto ad una cassa da 5milioni...a mio modesto avviso un bel
tema, che se non ha trattato in qualche suo articolo su TNT le chiederei, se
lo ritiene opportuno e nei limiti delle sue possibilità di tempo di buttar
giù qualcosa perchè molti audiofili fanno brillanti elenchi di prodotti
costosissimi, uno solo di quelli da loro posseduto vale quanto tutto
l'impianto di un audiofilo che ha capito che la differenza tra un impianto
da 10-15milioni ed uno da 60-70milioni è una proporzione davvero misera che
in rapporto alla spesa non fa aumentare di molto la qualità) quando i
diffusori da pavimento posseggono una sezione bassi più pronunciata ed una scena più ampia?
Quale filosofia costruttiva sta dietro a tale pratica? (mi scusi per la domanda dato che riflette quella della precedente email, generale, forse anche troppo nelle linee
espositive, lei allora mi disse di leggere 2 suoi articoli che peraltro non
avevo considerato molto..aargh!!)
Ignazio Torres - E-mail: ignaziotorres@tiscalinet.it
Caro Ignazio,
confrontare due amplificatori che pilotano due casse diverse è il modo migliore per prendere lucciole per lanterne. Ascolta il Kenwood con le stesse casse con le quali hai ascoltato il Puccini, poi se ne potrà riparlare con un po' di buon senso. Altrimenti staimo perdendo tempo e basta. In genere, non basta togliere due condensatori per fare un buon ampli. Se così fosse saprebbero farlo tutti.
La questione dell'accoppiamento diretto è facile, anche se non priva di insidie. Immagino siano stati eliminati i condensatori di accoppiamento, una pratica "audiophile" che però espone a qualche rischio i termini di affidabilità.
In casa sono ben accolte le casse piccole. Le case moderne sono piccole e non sempre i catafalchi giganteschi sono ben accolti o si possono installare senza problemi, logistici ed acustici. Sic et simpliciter. Al mini da stand io ho spesso preferito la torre da pavimento (stesso ingombro, più bassi :-)) ma anche qui andiamo sui gusti personali.
Comunque, considerazione finale: occhio a non sottostimare il valore di un diffusore o di un impianto. Dalle rape non si è mai riusciti a cavar sangue...e da un impianto economico...più di tanto non si può pretendere. La qualità costa, forse in modo non proporzionale al risultato...ma costa.
Non scagliamoci sempre contro chi possiede impianti molto costosi solo perchè sotto sotto c'è una forma di invidia in stile "la volpe e l'uva". Molti (anche se non tutti) audiofili che possiedono impianti pluridecamilionari sono grandi appassionati che magari hanno sacrificato TUTTO il resto per inseguire il loro ideale di perfezione.
Ciao!
Lucio Cadeddu
Caro Direttore,
approfitto per la terza volta della tua esperienza per avere un consiglio. Attualmente sono in possesso del seguente impianto:
Veniamo al dunque. Ho appena acquistato un vecchio, ma sempre valido, pre Audible Illusions 2D con il quale intendo "costruire" una nuova amplificazione che andrà a sostituire il buon fido "500" (che però non intendo vendere per ragioni affettive).
Il problema è che, mentre per la scelta del pre avevo le idee chiarissime (in quanto conoscevo il 2D e lo avevo tanto desiderato in passato), riguardo alla scelta del finale ho le idee confusissime. Considerando che posso spendere al massimo 2 milioni, che la ricostruzione prospettica è l'aspetto sonoro a cui tengo maggiormente e che non ho preconcetti su valvole o stato solido, su quali finali "usati" (moderni o vintage) potrei dedicare la mia attenzione?
Grazie per la risposta e per il tuo meraviglioso sito
Carlo Bergamini - E-mail: gxwlbe@tin.it
Carissimo Carlo,
ho sentito suonare le LS3/5A piuttosto bene con dei finali della Antique Sound Labs (forse proprio il modello che abbiamo recensito qualche settimana fa). Si tratta di ampli a valvole di bassa potenza e buon rapporto qualità/prezzo. Nello stesso stile potrei inquadrare gli Jolida (vedi le recensioni qui sul sito). Hanno un po' più di potenza e costano abbastanza poco per quel che offrono (anche se il prezzo italiano rispetto a quello USA è MOLTO diverso :-( ).
Sono andato sulle valvole per non discostarmi troppo da ciò che possiedi ora anche se, personalmente, preferirei le LS3/5A con un buon stato solido (penso ad AM Audio, qualche vecchio Naim ed anche Quad).
Spero di averti dato qualche idea interessante, molto dipende da cosa riesci a reperire nell'usato a quel prezzo.
Lucio Cadeddu
Buongiorno Sig. Direttore,
il mio nome è Fabrizio, sono di Firenze ed ho 27 anni; per prima cosa
vorrei congratularmi con tutta la redazione per gli articoli e le
recensioni molto accurate trattate sul sito, un punto di riferimento
importantissimo soprattutto perchè non di parte.
Avrei bisogno di un aiuto per realizzare un buon impianto senza spendere un
capitale ma, mi piacerebbe strutturarlo con criterio. L'ambiente è
una classica stanza/salotto di un appartamento in condominio, ca. mt.5x4.
Ascolto un po' tutti i tipi di musica, dal rock al pop, talvolta dei brani di classica. Principalmente, per motivi di orario di lavoro, ascolto in orario serale, quindi a volumi non eccessivi.
Attualmente ho un classicissimo impianto Technics compatto (dirà: che orrore!!!) che
voglio sostituire, mentre per le casse ho acquistato da poco delle Wharfedale da pavimento, le SAPPHIRE Mod. SP88, 3 vie 150w. Avrei intenzione quindi di prendere un amplificatore (budget sotto il milione) ed un lettore cd (budget sotto le L.500.000).
Infine, visto che avevo intenzione di acquitare anche un DVD, esiste qualche modello che mi
permetterebbe di fare a meno (qualitativamente) del lettore cd, rimanendo a questo punto intorno ad una spesa di 1 milione o poco più?
Ringraziandola anticipatamente per l'attenzione resto in attesa di un suo gradito consiglio.
Con i miliori saluti,
Fabrizio Bertoldi - E-mail: fabrizio@proxel.it
Caro Fabrizio,
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
complimenti per la ristrutturazione del sito, ora è molto meglio
organizzato ma veloce come prima. Ti ho già scritto un'altra volta per la scelta degli altoparlanti e ora, dopo circa 6,7 mesi sono arrivato a delle scelte.
Ho un hk 680 e un hk cdr2. Il cavo è lo shield e le due trecce TNT per potenza e
alimentazione. Dopo circa 2 settimane di "lavoro" feci gli stands (funzionano a meraviglia come i cavi) e dopo un'altra settimana la Sand
Blaster. Ho degli altoparlanti books. a sospensione pneum. con componenti
Seas. Ascolto dalla classica al pop (u2 , lenny krav. , nirvana.....) dalla
techno alla drum and base e ambient. Ho una stanza di circa 5 x 4 metri con ai
due estremi della parete da 5m un corridoio da una parte e le scale
dall'altra.
Il problema è questo: in tutto questo tempo (quasi un anno) ho ascoltato
diversi prodotti (budget ca. 1500000) e per me il migliore è stato l'Heco
argon 50 (era in offerta a 1600000 di listino 2000000, 'è anche il sito
hecolautsprecher.de o .com , non ricordo (torre 3 vie che scende molto in
basso e ha un buon....palcoscenico secondo me).
Col tempo però avrei messo gli occhi sulle IPL tl e ultimamente sul
progetto di Adiofanatic Tetra (verrebbe a costare ca. 1150000).
Ivan P L scrive però che questi altoparlanti sono un po' lenti, ma a me
piaciono i bassi profondi anche sulla drum and base o simili: potrebbero
mettere in crisi le IPL? Che ne dici delle Tetra? Spero ti degni a
rispondermi,
Ciao
Thomas Attardo - E-mail: thomasattardo@hotmail.com
Caro Thomas,
mi degno (???) di risponderti. Per inciso, rispondiamo a TUTTI (in via pubblica o privata).
Non conosco il progetto di Filippo Punzo, le Tetra, ma conosco lui :-) e lo ritengo audiofilo attento ed abile autocostruttore...dovresti provare ad ascoltarne un prototipo. Discorso più o meno analogo per le IPL che, già che ami il basso profondo, non potranno deluderti. Forse non saranno velocissime ma scendono tanto e bene.
Sulle casse Heco c'è da fare una considerazione generale: è un marchio abbastanza noto (storico) ma non diffusissimo. Questo significa che si potranno rivendere con più facilità di una coppia di autocostruite...ma non sono esattamente degli assegni circolari.
Il mio consiglio pertanto è: o ti butti sull'autocostruzione, provando a sentire almeno una volta i prototipi che pensi di realizzare oppure ti dedichi al "commerciale" scegliendo però un diffusore facile da rivendere e da "assistere". Penso ad esempio a tutti i diffusori da pavimento ITALIANI che consiglio sempre, ogni settimana, su questa Rubrica.
Ah, sull'autocostruito potresti risparmiare un po' col nostro progettino TNT Nues.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Egregio Sig. Cadeddu,
vorrei chiederle un parere sull'abbinamento migliore ampli- Thiel 3.6,
entro un limite di spesa per il finale che non dovrebbe superare i 5
milioni ca.
Ho acquistato queste casse nell'ottobre del 2000, in sostituzione delle Quad ESL 63, che pilotavo con il finale Quad 606 prima serie. Il finale Quad è rimasto e mi pare che si comporti ancora più che dignitosamente. Che fatichi a pilotare l'impedenza bassissima di
queste casse (sotto i 2.5 ohm!) si capisce soltanto dal fatto che
scalda molto più di prima ... per il resto mi sembra che la dinamica ci
sia e anche tutto il resto.
Certo, il confronto lo faccio avendo nella memoria le Quad, che quanto a dinamica non avevano molto da scialare. Leggo in tutte le riviste, però, che gli amplificatori adatti alle Thiel
sarebbero i Krell. Una buona alternativa sembrerebbero essere gli AM Audio. Io non ho la possibilità di ascoltare in Friuli ne' gli uni ne' gli altri e non vorrei acquistare nulla a scatola chiusa o, quantomeno, senza un parere autorevole da parte di chi abbia avuto modo di
ascoltare l'accoppiata.
Lei che ne pensa ? Per renderLe più facile la
consulenza la informo che ascolto musica in un soggiorno di m 4.5x7x2.8
piuttosto equilibrato dal punto di vista acustico. Le casse sono
disposte a un 1 m. dalla parete di fondo (che è interamente occupata
dall'impianto e dai CD, ca. 2000) e a 1.20 ca. da quelle laterali (una
delle quali è interamente coperta da scaffali che contengono ca 2500 LP
e nastri).
La distanza tra i diffusori è di m.2.10 e il punto d'ascolto è a 2.40 m. I diffusori sono orientati verso un punto ideale che si trova a ca. 30 cm. dalla testa dell'ascoltatore centrale.
Il resto dell'impianto è costituito dal preamplificatore PS Audio IV (una
antichità, ma lo stadio phono rimane eccellente), dal lettore CD Philips
880, da due giradischi Thorens 321 con bracci Mission e testine Supex
900 IV e Audiotechnica AT- 0C 9, dal sintonizzatore Revox B 160, e da
altri vari apparecchi.
Vorrei da Lei un ultimo consiglio. Le Thiel hanno in dotazione piedini metallici molto appuntiti che andrebbero sistemati in appositi incavi della base. Io finora non mi sono deciso a
metterceli, sia perchè il pavimento è in ceramica sia perchè i bassi non
mi sembrano rimbombanti sia, infine, perchè non mi va, nel caso non
dovessero funzionare bene, di fare acrobazie per rimuoverli. Lei che ne
pensa? La ringrazio molto.
Giuseppe Marini - E-mail: giusmar26@libero.it
Caro Giuseppe,
non vedo molto bene l'accoppiamento del 150a con le 3.6. Conosco bene entrambi e non li vedo bene insieme. Presumibilmente gli accoppiamenti consigliati sono quelli con i Krell "veri" ossia gli FBP o i vecchi KSA. Il 150 è un finale nerboruto, ma a tratti un po' troppo secco e metallico. Molto meglio l'integrato 300i, ad esempio (li ho recensiti entrambi, vedere prove su TNT-Audio).
Quindi, visto che con 5 milioni gli altri Krell sono un miraggio, meglio tornare in Italia e pensare agli AM Audio che, sia come impostazione timbrica che come prezzo (!!!) mi paiono una delle scelte più consigliabili, penso magari proprio all'A50 Reference (recensito qui su TNT-Audio).
Alternative? Classè, McCormack, ElectroCompaniet o l'outsider NAD S200, tutti ampli superstabili anche su carichi difficili.
Per le punte, vale la pena provare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Gentile Direttore,
ieri facendo una ricerca con Google al fine di trovare istruzioni su come
costruirmi dei diffusori acustici da solo, sono approdato sul suo sito
(tnt-audio.com). Navigo ormai da anni, ma devo dire che nel suo sito ho
trovato informazioni utilissime ed un sito ottimamente costruito; certo
magari graficamente non è il massimo, ma questo significa anche una maggiore
velocità nel caricare la pagine, cosa che mi ha permesso di leggere gran
parte dello stesso. Perciò le faccio i miei complimenti e aggiungo il link
nei miei preferiti.
Può consigliarmi una soluzione secondo lei più idonea (anche se non fosse una delle due da me opinate)?
La ringrazio del tempo dedicatomi,
Distinti saluti
Alessandro Russo - E-mail: AAleXX@infinito.it
Caro Alex,
io passerei le Modus Micro + sub all'impianto Home Theater col Kenwood e penserei ad un vero ampli "audiophile" + un paio di casse autocostruite per l'impianto stereofonico. Penso sia alle nostre TNT Nues che alle TNT Munis (da pavimento le prime, da scaffale le seconde).
Sostituirei il vecchio ampli JVC con un moderno integratino "audiophile" (soliti NAD, Rotel etc.) e proverei ad intervenire sul lettore CD JVC come da consigli generali nella nostra Rubrica del Tweaking (smorzanti per il cabinet, piedini antivibrazioni, blue-tack, cavi d'alimentazione, cavo di segnale etc.).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Carissimo direttore non posso che complimentarmi ulteriormente per la
splendida realizzazione del sito...forma e sostanza.
Ma non voglio farle perdere tempo in preamboli. Sono vicino al mio agognato
acquisto. Naturalmente ho visitato numerosi negozi della mia città (Torino)
e cercato tutte le informazioni possibili sul Web, dopo ogni ascolto.
Sono un neofita e l'avvicinamento è stato particolarmente duro, anche per
l'età (27 anni )...non vorrei aprire un dibattito, ma qualche negoziante
sembra discriminare i giovani appassionati...forse per il portafoglio
risicato o per un altro motivo a me sconosciuto.
Mi sono portato dietro i miei cd per l'ascolto (Miles Davis, Dave Brubeck, Saint German, Portishead e Satie) per torchiare ogni impianto che mi capitava sotto il naso.
Il risultato di tanto traffico è stato:
Ho ancora qualche dubbio che mi assilla, soprattutto per le casse
(costosette seppur scontate). Mi sembrano un pochettino aperte, o meglio...decisamente splendide (per il mio ancora poco esperto orecchio) su tutte le tonalità alte e medie, e poco controllate sui bassi. Anche nella saletta (superfiga e attrezzata del negozio) il basso perdicchiava
nitidezza, rimaneva impreciso (soprattutto coi bassi digitali dei Saint German). Le Monitor Audio da pavimento (credo Silver 5), per esempio non avevano così tanto stile e calore in alto, ma sui bassi sembravanno decisamente più secche.
Forse le Opera Pavarotti sono un pelino più precise sui bassi? Non so per quale motivo il mio negoziante abbia tentato in tutti i modi di evitarmene l'ascolto...Boh! So che costano di listino 300.000 in meno, ma sinceramente mi sembra una motivazione scarsa.
Forse direttore sbaglio io a chiedere alle casse maggiore precisione sulle tonalità basse...magari devo ridiscutere l'amplificatore...
Ultima cosa e poi la lascio alle sue piacevoli recensioni...che allietano le
mie domeniche notti.
I cavi!!! Mi hanno proposto il Torquoise della Audioquest alla modica cifra di Lit. 190000 e 6m di Mit a 150.000. Dei cavi non so proprio argomentare, e purtroppo neanche autocostruire...
La ringrazio in anticipo e le auguro buon lavoro.
A presto
Dario d'Elia - E-mail: dariodelia@libero.it
Caro Dario,
attenzione a non scambiare la profondità del basso con il "poco controllo". Il basso profondo, per forza di cose, è morbido e non "secco". Avete mai sentito un pedale d'organo "secco"? Io no. È una vibrazione, un muggito, apparentemente "non controllato". Non dubito che le Monitor Audio Silver ti siano sembrate più secche, infatti la loro impronta timbrica è più votata al controllo che alla generosità.
Comunque, se proprio il basso delle Platea non ti convince, non prenderle!!! Continua ad ascoltare...in quella fascia di prezzo c'è una buona offerta, italiana ed internazionale.
I cavi? Decidi solo alla fine. Comunque quelli proposti possono andar bene con la maggior parte delle combinazioni.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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