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Lettere alla Redazione

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Planar 3
  2. Ritrovarsi dopo vent'anni
  3. Consigli sul mio primo impianto Hi-Fi
  4. Audiofila alla riscossa
  5. Pathos Classic One?
  6. Home Theater
  7. Nuovi acquisti per un nuovo lettore
  8. Re: Problemi di audiofilia
  9. Lana di vetro nei polmoni + nuovo ampli
  10. Nuovo impianto con 5 milioni
  11. Nuovo lettore ...di TNT-Audio

Planar 3
Caro Lucio,
quando nella posta di qualche mese fa citavi l'indimenticato gruppo TNT come ispirazione per il nome della nostra :-) rivista, non potevo crederci. Complimenti per la coltissima citazione.
Complimenti anche per l'approccio "pedagogico" di TNT, che avvicina tanti neofiti alla nostra passione: è davvero insolito leggere tante lettere di persone alla ricerca del primo impianto, ed è forse il maggior successo di TNT.

Ora però sparagniamo spazio e veniamo al mio problema. Anni fa acquistai un Rega Planar 3 usato. Dal 96, però, sono quasi sempre all'estero, le occasioni di usarlo rare, ed è stato malamente appoggiato su un ripiano non perfettamente in piano.
Da tempo, ormai, quando il piatto ruota produce un rumore come da...sfregamento di parti meccaniche ("trrrr"). Il rumore è chiaramente udibile, tanto da disturbare l'ascolto. Non capisco se è il motore, il perno o cos'altro. Non vorrei dover privarmene prima ancora di averlo davvero messo a punto...Puoi darmi indicazioni su questo punto?
A proposito, ho trovato una buona offerta per una Shure v15. Come giudichi l'abbinamento in termini meccanico-economici? (in realtà sono terrorizzato dal montaggio...).
Avrei altre domande, ma le conservo per le prossime settimane, non voglio abusare dalla tua cortesia.
Ti ringrazio ancora per la tua attenzione e per il bellissimo sito.
Giuseppe Russo - E-mail: giuru@hotmail.com

LC
Caro giuseppe,
la citazione del gruppo TNT (quello dei fumetti) non è esattamente colta. Diciamo scherzosa ed adatta al clima che si respira su queste pagine. Non a caso, anche grazie a questo approccio poco "serioso", arrivano tante lettere di principianti alla ricerca del primo impianto o di migliorie a costo zero per quello che hanno già. Ci teniamo volutamente un po' "low key", come si dice, inutile darsi le arie da "grandi", il successo lo decretano sempre gli altri, lettori e professionisti del settore. E credo che i riconoscimenti non ci manchino.
Veniamo al tuo Rega Planar 3. Il problema che riferisci è invero piuttosto strano. Prova a fare i controlli seguenti. Prima metti il giradischi perfettamente a bolla su un piano livellato e fallo girare. Con uno stetoscopio cerca sulla base del giradischi il punto di provenienza del rumoraccio.
Sfila il piatto e fai girare di nuovo il giradischi. Ancora, controlla la sede dove è alloggiato il motore. È noto che l'O-ring in gomma che tiene in posizione il motore e lo isola dalla base è cedevole e si deforma col tempo. Potrebbe essere che il motore non giri più in posizione "eretta" ma si sia "coricato" un po' da un lato. Nel caso, sostituisci l'O-Ring con uno analogo. Controlla anche il perno del piatto ed eventualmente aggiungi un paio di gocce di olio sintetico per motori. In alternativa, qualche goccia di olio Singer per macchine da cucire.
Se il piatto è stato smontato e trasportato non escluderei che possa essere andata persa la sfera reggispinta in metallo che è alloggiata nella sede del perno. Nel caso, cerca subito il ricambio originale (poche decine di migliaia di lire).
Estrai la cinghia e spruzzala con Pronto Mobili o prodotto equivalente, poi asciugala con un panno morbido. Con un batuffolo d'ovatta imbevuto d'alcool denaturato pulisci la puleggia del motore ed il contropiatto dove si avvolge la cinghia.
Se il problema dovesse persistere (ma ne dubito) significa che c'è qualche parte danneggiata (albero del motore o, peggio, perno). Informati presso la Rega su eventuali ricambi.
Se invece è tutto OK monta la testina (è più facile di quel che sembri), usa una dima per il corretto montaggio (se non ne hai una, chiedi gratis la
nostra e...goditi la Musica!
L'abbinamento con la Shure non dovrebbe dare problemi di sorta. I problemi coi Rega arrivano, normalmente, con le testine Grado, che captano un po' del ronzio del motore, talvolta. È tutto, in ogni caso, ti consiglio di leggerti gli articoli sul restauro e la manutenzione del giradischi che trovi nella nostra rubrica Adeste Fideles.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Ritrovarsi dopo vent'anni
Buona sera e complimenti.
Ho dato un'occhiata e mi sono ritrovato immerso come quando ero appassionato di hifi. Poi mi sono perso per vent'anni e da pochi giorni ho rispolverato seriamente l'interesse (grazie anche a TNT) ed approfitto per esporre il mio problema: necessito di consiglio per ricominciare dai diffusori (attualmente Jensen LS-3B) considerando che vorrei partire tenendo come base il vecchio ma storico e credo ottimo pre-ampli Yamaha C4 e finale Yamaha M4.
Descrivo la situazione per un ascolto primario di rock, ma si va anche dalla sinfonica al pop passando per l'elettronica. La stanza è una mansarda di circa mt 5 x 8 doppia, ma l'ascolto è limitato ad una metà, in quanto divise da armadio che funge quasi come una parete.
I diffusori quindi sono posti nella parte più profonda della mansarda dove il muro è più basso (cm 95) rispettando il codice del "triangolo". Gradualmente il muro dietro la testa di ascolto arriva in alto alle dimensioni standard di circa 2,5 mt.
Ritengo indispensabile acquistare due casse più adeguate agli ampli, magari tenedo gli altri come seconda coppia di diffusori o nell'altra metà della mansarda o ponendoli dietro la testa sopra l'armadio in modo da configurare una quadrifonia.
Credo molto in JBL o Infinity da mettere a terra o a torre. Ma non so se dico una cazzata. In ogni caso credo molto, come te, nell'usato anni '80 per qualità e prezzo (fondamentale). Cosa consiglieresti sul cambiare casse e se si quali? Il resto dell'impianto non è granchè, e dovrò modificarlo anche con un nuovo lettore CD. Attalmente ho un Hitachi DA-500.

Se hai una dritta per abbinare nuovo lettore e nuove casse (usate) con il pre e ampli apprezzerò molto e prometto che studierò di più. Ho visto che i lettori CD costano molto e c'è il link incazzatura. Complimenti ancora.

Se può farti piacere la piastra Akai GXC-725D la tengo come un cimelio storico (il motore fa fatica) insieme al vecchio piatto Akai AP-100C e testina Ortofon FF10XE.
Di più recente acquisto rispetto a quanto sopra indicato c'è una piastra Sony TC-WR690 ed un sinto Tecnhnics ST-GT350. Il tutto collegato ad un timer Pioneer DT-500.
Credi sia bene cambiare le casse e lettore CD insieme da subito?
Quali lettori CD consiglieresti in sintonia con gli ampli e "nuove" casse?
C'è un indirizzo internet o dritte per il mercato dell'usato?
Se dovessi acquistare un nuovo impianto Home Theatre in previsone di nuovo schermo credi che possa o debba avere qualche relazione con l'impianto per la musica?
Considerando la ruggine di ignoranza che mi sento ancora addosso, confido e ringrazio anticipatamente per una risposta che aiuti un nuovo potenziale "credente". Ciao.
Ivan Tramontin - E-mail: ivan.azalea@tin.it

LC
Caro Ivan,
buona idea quella di tenerti i pre e finali Yamaha, un po' datati, ma tutt'altro che da buttar via. Le casse attuali le potrai tenere in vista di un eventuale impianto Home Theater, come diffusori posteriori. Se questa è la tua intenzione, dovresti orientarti verso diffusori anteriori schermati, per non causare disturbi al tubo catodico.
Tra le tante cose che hai scritto ti sei dimenticato (come spesso accade, purtroppo) quella fondamentale ovvero: QUANTO PUOI SPENDERE? 1 milione, 10 milioni, 100 milioni? È importante saperlo, per poterti consigliare al meglio. Non sapendolo, sparerò alla cieca, sperando di colpire il "target" ;-)
Cominciamo col sostituire contemporaneamente lettore CD e casse. Entrambi usati, magari di 1 anno o due, per non rischiare troppo.
Immagino abbia citato JBL o Infinity perchè a quei tempi erano tra i marchi più in voga. Le cose cambiano col tempo e mentre Infinity ha mantenuto, più o meno, l'immagine di un tempo, JBL si è un po' appannata, a parte un paio di modelli però piuttosto costosi (vedi la recensione qui su TNT-Audio).
Comunque sia, la scelta sarebbe molto più ampia e dovrebbe includere anche consolidati marchi italiani che nel rapporto qualità/prezzo sono quasi imbattibili. Da pavimento direi Chario o Opera, ad esempio. O, andando all'estero, Kef, Mission, Tannoy, Monitor Audio, tanto per citare marchi molti diffusi e facili da reperire nel mercato dell'usato.
Per il lettore CD si trova molto, ormai. Marchi consolidati per qualità costruttiva e sonora sono Marantz, Rotel, Arcam...vedi un po' cosa riesci a reperire nel mercato dell'usato. I posti migliori dove cercare sono le rubriche di compro-vendo sparse un po' ovunque in rete. Ne consiglio uno in particolare, visto che è gestito da un amico e fa riferimento al folto gruppo di discussione di TNT-Audio. Si tratta di
HiFi Friends di Andrea Cattolico.
Fattici un giro e vedi cosa riesci a trovare. Nel frattempo, leggiti la nostra Rubrica Adeste Fideles che, con un linguaggio semplice, dovrebbe aggiornarti sugli ultimi sviluppi e tendenze in HiFi. Poi dai anche un'occhiata alle nostre prove, così cominci a farti un'idea. Acquistare HiFi oggi è molto più difficile di una volta, i marchi sono tanti e le "sole" sempre in agguato. Prenditi tutto il tempo che serve (tanto) e stai sintonizzato con noi.
Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Consigli sul mio primo impianto Hi-Fi
Spett.le Lucio,
non starò ad annoiarti con inutili informazioni sul mio conto...ti dico solo che sono un giovane inesperto dell'HiFi.
Fino ad ora mi sono sempre indirizzato su prodotti non di alta qualità,ma da settimana scorsa ho incontrato per caso il Vostro sito e sono rimasto sbalordito soprattutto dal reparto Tweaking e autocostruzioni - per la cronaca: spero che le Minus di Giuliano mi vengano bene!!-.
Allora arrivo al dunque: vorrei compormi un HiFi "entry level" ma che abbia un suono travolgente (sai io sono ancora per le valvole infatti suono ancora con un Marshall JCM 800 del '85) e che ovviamente non costi un occhio della testa; premetto che sono dell'idea che l'HiFi lo si fa un poco alla volta.
L'ambiente destinato all'oggetto in questione è un perfetto rettangolo di 3.40 X 4.80 metri (è la mia camera), le casse vorrei porle dalla parte dei 4.80.
L'impianto a cui pensavo è un essenziale AMPLI, LP, CD, niente di più. Dall'alto della tua esperienza ...cosa mi consigli tenendo conto che mi piacerebbe utilizzare la casse Minus (sempre se mi escono bene!), e che mi piacciono i suoni caldi ma dinamici.
Ah un ultima cosa che non so se ti possa servire ma io te la dico lo stesso: la mia musica è il rock, il blues e a volte l'hard e il Metal, senza tralasciare la classica....beh insomma tutto meno che la Techno!!!
A presto e ti ringrazio in anticipo.
PS: mi scusa per la lunghezza ma non riesco ad esprimermi meglio.
Dario Premoli - E-mail: edvanhalen@tiscalinet.it

LC
Caro Dario (alias Eddie Van Halen, eh??? :-))
requisito fondamentale affinchè il tuo progetto di casse venga bene è imparare almeno il nome corretto: si chiamano MUNIS e non MINUS :-))))
Anche tu, come il lettore che ti ha preceduto, ti sei scordato di dirmi quanto PUOI spendere. Non è un dettaglio di poco conto, come puoi ben immaginare.
Vado anche in questo caso a tentoni e sul sicuro, tenendo conto che le Munis hanno bisogno di buone quantità di watt e di corrente: ampli Proton AM 30, tanti watt ed una ottima qualità musicale. Costo intorno alle 6-700.000 lire. Alternative: NAD & Rotel. Anche sull'usato.
Lettore CD, teniamoci "low key":
JVC XLZ 232, un acquisto a prova di errore: 300.000 lire ed un suono insospettabile per il prezzo. Alternative: Marantz CD 4000, Teac CDP 1120 o 1820. Tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

Audiofila alla riscossa
Vi ho conosciuto troppo tardi...........
Sono appassionata di musica classica e jazz, e dopo molti anni mi sono decisa; racimolati i pochi spiccioli destinati alla sostituzione del mio vecchio amplificatore (20/25 anni) e delle mie vecchie casse (idem) mi sono recata da un rivenditore audio.
Mi sono ingenuamente fidata delle mie orecchie e dopo aver ascoltato per 3-4 ore combinazioni differenti di amplificatori e casse, ho optato per l'acquisto di un ampl. marantz PM7000 e delle casse Tannoy Saturn s6 (750.000+1.400.000).
Sono tornata a casa soddisfatta, ma raccontando ai conoscenti i mie nuovi acquisti mi sono accorta che ero circondata da audiofili........guarda che hai comperato delle casse che sono ottimizzate per Home Theatre, con i soldi che hai speso potevi avere di meglio, prova a visitare il sito tnt-audio.
È vero, tra gli audiofili le Tannoy Saturn s6 sono sconosciute, a questo punto non so che fare, devo rivendere le mie Tannoy a qualche amante dell'Home Theatre, o mi tengo le Tannoy, e mi compro il DVD?
Grazie
Stefania Lucchetti - E-mail: lucchetti.s@libero.it

LC
Cara Stefania,
gli audiofili, come avrai capito, sono animali strani. Mai fidarsi di loro, in genere hanno verità incrollabili. Comincio con le note positive: gli oggetti che hai acquistato ti sono stati venduti ad un prezzo estremamente conveniente, molto inferiore al prezzo di listino. Poi si tratta di marchi di ottima reputazione anche presso gli audiofili più smaloziati.
È naturale che sono prodotti più orientati verso un mercato "consumer", come si dice, ma non sparerei a zero sulle loro qualità. Allo stesso prezzo avresti potuto acquistare un ampli "audiophile" ma con 1/4 della potenza del tuo Marantz e con tante "features" in meno. Un oggetto più spartano, forse dal suono un po' più raffinato, ma niente di miracoloso. Quindi, lascia il Marantz dov'è.
Le casse: per 1,4 milioni ti sei portata a casa due diffusori da pavimento di un marchio ben noto, facilmente rivendibili e ben assistiti dal distributore nazionale. In pratica, tanta roba per un prezzo basso. Per una cifra simile avresti potuto acquistare, sempre da pavimento, delle Opera Pavarotti, un po' più "audiophile oriented" e rifinite in legno massello (quindi anche più belle a vedersi). Oppure delle Monitor Audio Silver o delle Chario Syntar Tower... tutte migliori delle Saturn? Difficile a dirsi così a cuor leggero senza una prova comparativa DIRETTA. Fossi in te, dormirei tranquillo.
In fondo, a te l'insieme è piaciuto e questo è quel che conta maggiormente. Forse avresti dovuto ascoltare più cose, in più negozi...ma, per aver fatto un acquisto "senza sapere nulla", direi che te la sei cavata in modo eccellente.
Quindi, tieniti tutto e goditi la tua Musica preferita!
Ciao!
Lucio Cadeddu

Pathos Classic One?
Caro Lucio,
è la prima volta che ti scrivo, ho 37 anni ed un impianto stereo con un ampli che ne ha solo "pochi" meno di me e si trtta del Pioneer A 27 che, pare, sia alquanto sconosciuto : ( anzi se sai qualcosa in merito.....).
Il resto dell'impianto è composto da: piatto Pioneer pl 112 d: quello famoso da non più di 100.000 L., cd Arcam alpha 8 se, casse Linn Keilidh, cavi segnale + alimentazione Strateg:( anche se ultimamente ho costruito un cavo di alimentazione in rame e argento per l'ampli, ottenendo finalmente profondità, lucentezza e senso di fluidità), cavi di potenza Linn k 20.
Devo dire che anche la sostituzione del potenziometro al suindicato componente, quale l'ormai gracchiante Alps da 50 k ohms con uno stessa marca ma 100 k ohms, data l' irreperibilità del valore precedente, il suono è riuscito a cambiare notevolmente. Malgrado ciò, il desiderio di sostituire l'ampli è galoppante e, quale migliore occasione per impazzirsi un po' e passare le notti in bianco con i vari marchi e modelli che svolazzano per la testa?
Chissà, una notte verrò assalito da un enorme amplificatore!!!
Dopo vari mesi tra ascolti, decisioni e ripensamenti, ce n'è uno che più degli altri stuzzica la mia curiosità, almeno sui cataloghi, e si tratta del simpatico ibrido Pathos Classic One, di cui so che ne dovresti aver provato uno. Spero che tu possa farmi sapere le impressioni d'ascolto.
Devo dire, che alcune prerogative del mio Pioneer A 27 non mi dispiacciono, riproducendo, ad esempio, una gamma alta tutt'altro che... udite udite...frizzante, ma con matericità e solidità, parametri riscontrati per altro, anche nel resto della gamma.
Così, tanto per informazione, fortunatamente non esiste il tasto loudness ed i toni, raddoppiati per banda di frequenza, si possono decurtare con apposito selettore.
Comunque, malgrado questo, credo proprio che non possa più competere con corrispettivi odierni, dalle raffinate soluzioni, anche se ridotti notevolmente nelle dimensioni, (il mio è un pachiderma di 27 chilogrammi), capaci certamente di maggiore trasparenza, dettaglio e miglioramenti vari.
P.S.: Possibile che la sostituzione del potenziometro abbia contribuito ad un miglioramento in generale, togliendo quella durezza che lo caratterizzava, addolcendolo un pochino?
Oppure sono strano io?
Ringraziandoti anticipatamente ti saluto.
Ciao
Francesco - E-mail: eafkuor@tin.it

LC
Caro Francesco,
è possibile che un nuovo potenziometro faccia suonare meglio un ampli, specie se il potenziometro precedente era vecchio ed usurato. Per quanto riguarda il cambio dell'ampli, se proprio ti piace il Pathos Classic One, prendilo pure, ma solo dopo averlo ascoltato, possibilmente nel tuo impianto.
È un ampli eccellente, per certi versi unico. Al vecchio prezzo di 1.950.000 era un affare da cogliere al volo, al prezzo attuale (quasi 3 milioni) la convenienza si fa meno strepitosa, ma sulla qualità niente da dire. Se puoi (e vuoi risparmiare un po') prova a sentire anche il nuovo Puccini SE Remote che è in grado di rivaleggiare ad armi pari col Classic One. È più brutto, peggio rifinito e meno "cool", ma quando comincia a suonare si capisce che si tratta di un eccellente apparecchio.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Home Theater
Gentile Direttore,
innanzitutto complimenti per tutto quello che sta facendo. Passo subito alla domanda, spero di non essere banale, ma in fondo per avvicinarsi a questo mondo bisogna pur partire da qualche parte.
Ho letto molte delle lettere alla redazione, ma una risposta mirata è il massimo per poter avere dei chiarimenti. Sono in procinto di "rinnovare" il mio impianto home theater. Dunque, ho un 32 pollici 16/9, la stanza d'ascolto è 4,5 metri per 4,5, anche se è parte di una sala che in totale è lunga 10 metri per i 4,5 di larghezza. A dividere la stanza d'ascolto dal resto della sala è un muretto alto 120 cm e largo tre metri. Il muretto è alle spalle dell'ascoltatore, attaccato al muro da una parte.
Dunque il mio impianto di ora non si può definire tale, perchè è soltanto un ampli TEAC Pro Logic con relative casse, il tutto pagato 700 mila.
Il mio budget è così suddiviso: 1,3 milioni per il sony dvd 735d che sono in procinto di acquistare, una spesa un po' alta ma è reputato il miglior lettore consumer (ha dd e dts integrati dei quali farei a meno, dovendo comprare l'ampli, ma ha tante altre funzioni che lo rendono direi irrinunciabile).
Poi, per il sintoampli, sono indeciso tra due modelli: il Sony str-db830 o lo Yamaha rx-v596rds (il primo costa 925, il secondo 1,2). Vorrei sapere se c'è qualcosa di meglio a questo prezzo o tra i due quale scegliere (ho notato che di Sony non ne parlate, è perchè non sono molto buoni o altro?).
Premetto che sono affascinato dai vari tipi di equalizzazione per l'home theater tipo il dsp della yamaha, quindi non comprerei mai un semplice amplificatore privo di queste funzioni; sarò sciocco, ma la cosa mi affascina.

Comunque il budget per il sintoampli è 1,2 milioni massimo. Per finire le casse, per le quali spenderei al massimo 1,4 milioni. A tale proposito sarei orientato sui Bose Acoustimass, che sono molto compatti, ma non saprei se sia meglio un diffusore da pavimento o di quel genere.
Se lei fosse così gentile da chiarire i miei dubbi la ringrazio molto, altrimenti la ringrazio lo stesso per l'attenzione e buon lavoro.
Distinti saluti
Guido - E-mail: diavolo@writeme.com

LC
Caro Guido,
per il sintoampli ti consiglio di valutare anche Harman Kardon, Marantz e Onkyo. Hanno tutti una buona flessibilità d'impiego (anche il DSP che ti piace tanto e che lascerai inutilizzato dopo il primo mese d'entusiasmo, si sa, i giocattoli stancano presto...) e ottime qualità musicali, in particolare Harman Kardon.
Per i diffusori, se avessi voglia e tempo di leggerti qualche articolo sulla scelta di questi componenti, qui su TNT-Audio (sezione
Adeste Fideles) potresti capire tutti i vantaggi e SVANTAGGI che i sistemi satelliti minuscoli + sub separato causano.
Personalmente preferisco di gran lunga dei diffusori tradizionali, e con 1,4 milioni non si compra il Paradiso ma si può cominciare in modo discreto. Nomi? Sistemi completi Indiana Line, Infinity, Jamo, Polk Audio...giusto per citare marchi facilmente reperibili in qualunque ipermercato o centro commerciale. Due torri da pavimento per gli anteriori, due diffusori piccoli per il surround, un centrale ed un sub (magari da acquistare in un secondo momento).
Due parole infine sulla ripartizione del budget, troppo sbilanciata a favore del video e cioè del lettore DVD. Liberissimo di suddividere la cifra totale come preferisci, purchè sia BEN CONSCIO che così facendo avrai un ottimo lettore DVD collegato ad un impianto audio così così. Deduco che ti interessa di più il video dell'audio...quand'è così, vai tranquillo.
Ma pensaci bene: coinvolge molto di più un impianto Home Theater con un ottimo audio ed un video mediocre piuttosto che il contrario. Tanto più se consideri che le differenze qualitative tra lettori DVD non sono poi così eclantanti e spesso si limitano all'aggiunta di qualche "feature" in più che con la qualità vera ha ben poco a che spartire. Think about it.
Se ti va, fammi sapere.
Lucio Cadeddu

Nuovi acquisti per un nuovo lettore
Ciao Lucio,
sono un nuovo arrivato, e non vorrei ripetermi con i complimenti ma sono inevitabili!!!
Avrei bisogno di alcuni consigli spero tu mi possa aiutare.

Ti premetto che ascolto quasi ed unicamente vinile, ora devo comprarmi un nuovo ampli ed ho disponibile un budget di L. 3.000.000.
Sono combattutissimo, fino ad ora ho avuto solo 2 ampli Luxman e mi sono trovato benissimo, forse è meglio un prodotto inglese o americano?
Se volessi un valvolare cosa mi consiglieresti con questa cifra? Toglimi una mia curiosità... tra Accuphase e Luxman, quale è meglio?
E altro atroce dubbio quali casse da scaffale mi consiglieresti da abbinare ad un buon ampli valvolare? Io non sono un tecnico e per niente mi intendo di elettronica quindi brancolo nel buio.
Ti ringrazio anticipatamente per il servizio che offri e aspettando una tua risposta ti invio i miei più cordiali saluti.
Ciao
Andrea - E-mail: in.services.roma@citspa.it

LC
Caro Andrea,
non mi è molto chiaro il significato della tua lettera. Vuoi un nuovo ampli, lo vuoi a valvole...vuoi anche delle nuove casse...e quelle che hai cosa sono?
Vabbè, pare che questa settimana vi siate divertiti con gli indovinelli. Quindi: a domande poco precise, risposte poco precise.
Un ampli integrato che per 3 milioni (anzi, molto meno in certi casi) abbia anche lo stadio fono (per il vinile) potrebbe essere un Harman Kardon come quello che abbiamo recensito da poco qui su TNT-Audio. Oppure un Marantz PM 17, un ibrido Copland o AMC, il solito Audio Analogue Puccini SE Remote.
Tra Accuphase e Luxman, non c'è dubbio che il primo marchio è situato in una fascia di mercato nettamente al di sopra, quindi un confronto diretto non si può fare.
Per le casse, davvero non so che dirti, mi spiace, ma non ho la palla di cristallo.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Re: Problemi di audiofilia
Caro Dir.,
innanzitutto grazie per la sollecita risposta riguardante i miei problemi di audiofilia :-)
Ora dopo aver riposizionato i diffusori e sostituito il Planet con JVC, l'impianto è diventato molto più godibile. Ora le questioni che si pongono sono due (ancora!!!!).
È chiaro, al di là di miglioramenti che otterrei con punte e sottopunte, che si impone un cambio di sorgente che sia maggiormente allineata alle caratteristiche del mio mpianto (electro. eci 3/sonus g.p. ht) e dei miei gusti musicali (rock, classica, leggera).
Considerando che cerco una sorgente dal suono dal suono più naturale possibile, quindi dolce e introspettivo, con un buon controllo in basso e considerando anche i prodotti trattati dal mio riv. di fiducia (HeS che consiglio a tutti i lettori napoletani) la scelta andrebbe da farsi tra meridian 506/24, nad s500 (con uscita xlr), Marantz cd 17 kis, Copland 266.
Il problema è che quasi tutti i cdp andrebbero ordinati e la prova d'ascolto va a farsi a benedire, quindi, anche se è antipatico, le chiedo il consiglio per puntare su un unica sorgente.
Io avrei puntato sul Meridian avendo potuto ascoltare il 508.
Tra le altre cose, mi dovrei fidare quasi ciecamente di lei, visto come è stato felice nell'indicare il JVC come lettore dal rapporto q/p strepitoso.
E proprio dall' xlz 232 che parte la seconda questione. Ma è mai possibile che lettori come il Planet (1.700.000) e Audio Note cdt0-dac0 (3.000.000) avuto in prova questi giorni non giustificano assolutamente la differenza di prezzo con il JVC, nel caso Audio Note 10:1.
È mai possibile che alcuni prodotti siano solo gonfi di pubblicita?
La ringrazio nuovamente per l'attenzione che vorrà accordarmi.
Giulio - E-mail: gutrbp@tin.it

LC
Caro Giulio,
concordo con te sulla scelta del Meridian, ottima macchina.
Il discorso sul confronto JVC da 300.000 contro i prodotti da te citati è spinoso da farsi. Il problema non è che quei prodotti siano "troppo cari" quanto piuttosto sia il JVC a valere MOLTO di più di quel che costa, in forza di una enorme multinazionale alle spalle che può permettersi numeri (e quindi costi) che Rega ed Audio Note si possono solo sognare.
Chi produce in basse quantità non può abbattere i costi ed il risultato è un rapporto qualità/prezzo sfavorevole se confrontato con quello di un prodotto altamente industrializzato. Non c'è dubbio poi che il lettore JVC sia un caso maledettamente fortunato, altri concorrenti nella sua fascia di prezzo (e penso a Technics, Pioneer etc.) non arrivano a tali prestazioni.
Tutto qua.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Lana di vetro nei polmoni + nuovo ampli
Caro Direttore, prima di tutto grazie per la celerità con la quale mi hai risposto la scorsa settimana: terrò a mente la considerazione che hai degli ampli Rotel in quella fascia di prezzo (nel caso dovessi elargire nuovamente consigli!).
Ok, al dunque: avendo rinnovato nel tempo il mio impiantino hi fi, per quanto riguarda alcuni componenti originari che ho mantenuto (e che datano ormai più di 10 anni) ho perso l'esatta collocazione del loro valore sia rispetto ai nuovi che ho inserito sia rispetto a quelli ora sul mercato; per rinnovare gli ultimi "superstiti" ho bisogno di una consulenza a questo riguardo (comunque con i cambiamenti già fatti il suono è molto migliorato). Situazione attuale: preamp. PROTON 1100; finale PROTON AA 1150 (50 W con sistema DPD-Dinamic Power on Demand: picchi da 400 W "su richiesta": mah!??). Valore dei 2 apparecchi di amplificazione all'acquisto circa dieci anni fa: L. 1.700.000, componenti dell'impianto "originale"; Diffusori: B&W DM 630 N ("nuovo" arrivo, anche se ormai fuori produzione), da pavimento, due vie, woofer passivo e bass-reflex posteriore "a tappo" (scusa l'orrorifica definizione!), che sostituiscono ESB CDX 7; CDP: NAD 502 ("nuovo" arrivo); iradischi: THORENS TD 160 MK II ("originale"), con TESTINA GRADO ZF2+; CAVI non ricordo la marca, prezzo listino circa L. 6.000/m, (sostituiscono vecchi di poco valore); STANZA m. 4,80 x 3,50, diffusori sul lato lungo, a distanza di 1,60/1,70 m l'uno dall'altro, distanza dal muro dietro di circa 35/40 cm, divanetto di fronte e niente in mezzo, tenda da arredamento e, N.B., pannello fonoassorbente in cartongesso e lana di vetro dietro al divano (di fronte ai diff.), che fa da muro (per non disturbare i vicini!).
Ora secondo te è il caso di rinnovare l'amplificazione, magari con un integrato, e mantenere gli altri componenti o ci sono altri anelli deboli su cui intervenire (magari il lettore, onesto e affidabile ma forse nulla più, o forse più d'uno)? Certo, mi dirai, dipende dove vuoi arrivare in termini di qualità, e te lo spiego: ascolto molta musica "nuova" (elettronica/trip hop/drum'n'bass, funky/acid jazz elettronico, new-bossa etc.); vorrei un suono "sincero" (anche nella cosiddetta elettronica il valore dello strumento acustico e della melodia specialmente sta tornando con forza), neutro ma coinvolgente, dove le basse "più basse" non rimbombino (e questo immagino dipenda anche da altri fattori) ma accerchino chi ascolta, e le medio-alte non disturbino ma siano definite e con personalità; ma dove infine vinca l'EMOZIONE.
Mamma mia! ... comunque non sono un fissato, in primis penso alla musica, l'avrai capito! Il dubbio come ti ho detto è sulla congruità tra il livello dei vari componenti, specialmente con l'amplificazione; per il resto eventuali indicazioni (ben accette se ne hai il tempo!) sono disposto ad andarmele a sentire in negozio.
Ti ringrazio ancora, accetto in ogni caso bacchettate se sono stato prolisso; voglio dirvi con sincerità che avete delle belle teste, perchè state con i piedi per terra e ben considerate i limiti di noi "mortali" dediti al culto di una delle dee più belle!
Gracias y buena suerte, amigos!
Sandro Siciliano - E-mail: sandro.siciliano@murst.it

LC
Caro Sandro,
la PRIMA cosa che devi fare per migliorare il tuo impianto e la tua salute è buttare via quella roba in lana di vetro, dannosissima per i polmoni. Non lasciarla in casa un secondo di più!!!
Magari, sostituiscila con poliestere per cuscini o materiali inerti simili. E quando la maneggi, guanti in lattice, maschera per la bocca ed occhiali protettivi.
Per migliorare l'impianto prova innanzitutto a sostituire i cavi, di segnale, di potenza e di alimentazione. Per provare, vedi qualche nostro progetto a costo quasi zero nella sezione
Tempio del Tweaking.
Una volta fatto questo "fine tuning" potrai pensare all'amplificazione. La coppia era in effetti un po' economica allora ed oggi un buon integrato di medio prezzo può fare meglio.
Orientati sui soliti modelli che cito spesso in questa rubrica, in particolare il nuovo Puccini SE (Audio Analogue) che ha un suono abbastanza caldo e morbido, pur non essendo privo di grinta sui bassi. Alternative, un po' più "aperte" timbricamente: Rotel e NAD.
Comunque, prima di tutto, I CAVI!!!!! Così metti i tuoi componenti in grado di dare il massimo, poi potrai decidere eventuali cambi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto con 5 milioni
Gentilissimo Direttore, innanzitutto colgo l' occasione per porle i più vivi complimenti per la redazione del vostro impeccabile sito internet che dà la possibilità a tanti naufraghi nel mare dell'HI FI di trovare un isola felice dove poter approdare con sicurezza.
Non voglio più sottrarle tempo prezioso e passo quindi immediatamente al dunque:

Concludo chiedendole un consiglio su come reinventare il mio nuovo impianto HI FI nella speranza di essermi attenuto scrupolosamente alle istruzioni da voi fornite circa la composizione dei messaggi di posta elettronica.
La ringrazio anticipatamente,
GianMarco - E-mail: samurajsamba@libero.it

LC
Caro Giamarco,
con 5 milioni si può metter su un impiantino niente male. Tenendo conto che la stanza non è enorme forse si potrebbe optare per diffusori da supporto di medie dimensioni.
Destiniamoci almeno 2 milioni. Per questa cifra hai molte possibilità a cominciare dalle Sonus Faber Concerto Home, Opera Callas, Diapason Prelude, Chario Delphinus, AM Audio RM-1 tanto per restare in Italia.
Qualora preferissi modelli tipo "torre" da pavimento (alte e snelle) puoi ancora pensare "in italiano" con Opera Platea, Pavarotti e Chario serie Syntar Tower. All'estero prova a vedere - sia da scaffale che da pavimento - Kef, B&W, Mission e Monitor Audio. Inutile aggiungere altra carne al fuoco, già così avresti da ascoltare per un bel po' di tempo (ovvio che ci sono tanti altre marchi e modelli da considerare, non posso fare un elenco troppo lungo...).
Ricordarti che la scelta di un diffusore è molto legata al gusto personale.
Dei restanti 3 milioni (un po' meno se devi - e DEVI - prendere anche cavi e supporti) impegnerei 1,5 milioni - o poco più - per l'ampli da scegliere, ad esempio, tra Audio Analogue Puccini SE Remote, Rotel 972 o 985, Musical Fidelity X-A1, Arcam Alpha 8R, Rega Mira.
Resta la sorgente, cui dedicare poco più di un milione (quel che resta). Scelte più o meno sicure in questa fascia di prezzo sono il Marantz CD 6000 OSE, il NAD C540 e il Rotel RCD 951. Devi pensare ai cavi, ma qui puoi risparmiare se hai voglia di costruirteli da te seguendo le nostre "ricette" che trovi nella rubrica
Tempio del Tweaking.
Quindi, armati di tanta pazienza, dei tuoi dischi migliori e comincia la caccia. Prenditi tutto il tempo che ti serve ed una volta che hai individuato qualcosa che ti ha favorevolmente colpito, fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore ...di TNT-Audio
Gentile Lucio,
mi chiamo Roberto Chisari, 36 anni, di Roma, però per varie ragioni da alcuni mesi vivo a Città del Messico. Tra le cose lasciate nel paese natale c'era anche il mio amatissimo impianto hifi, comprato grazie all'aiuto di un amico audiofilo.
Era così composto: Thorens TD 316, Kenwood (non ricordo che, mi era stato regalato) Cyrus2 , Wharfedale (704?). Complessivamente un suono forse un po' chiuso ma pulito. 15 anni di piacevole ascolto con pochissimi problemi.
Dopo tanti anni mi trovo di nuovo di fronte a dover scegliere il mio hi-fi. Ricerca su internet et voilà, come un miracolo, compare TNT. Proprio quello che mi serviva! Grazie TNT! Oltre ai miei vantaggi, è un piacere enorme sapere che esistono organizzazioni non-profit che si occupano di divulgazione in internet, massimizzando con ciò il valore della rete: la comunicazione e informazione tra persone, aldilà di governi e mercati. Grazie ancora.
Come risultato della lettura delle vostre pagine, e tenuto conto del mercato locale e dei miei limiti di budget, ho già in casa i seguenti "pezzi", da voi recensiti, ma da me scelti (cioè me ne assumo tutta la responsabilità): lettore cd JVC XL-Z232, ampli YAMAHA AX-592. Mi rimane la scelta delle casse, praticamente ristretta tra le B&W DM 601 e le CELESTION E-1.
Le prime sono sicuramente più neutre, composte ; le seconde più colorate, e con un basso che a me pare più "presente" (forse per la maggiore dimensione?).
La stanza-sala del mio impianto è di circa 20 mq (disgraziatamente un quasi-cubo). Il rischio è che alla lunga le CELESTION forse lo siano un po' troppo "colorate". Peraltro le ho sentite con il YAMAHA mentre le B&W con ampli di livello superiore (DENON).
C'è da dire infine che qui le B&W costano l'equivalente di circa L. 1.500.000 e le CELESTION la metà.

Inoltre, come molti, mi appresto a costruire il mio TNT Flexy-Table, e a questo propósito ho alcune domande da fare, scusandomi della mia ignoranza. Le barre metalliche filettate sono di acciaio, alluminio o ferro? Sono piene o vuote?
Grazie ancora, e scusa per le eventuali mancanze o idiozie di questa lettera.
Saluti.
Roberto Chisari - E-mail: r_o_loco@yahoo.com

LC
Ciao Roberto,
e benvenuto!
Parto dal basso, il FleXy. Le barre sono piene e non dovresti fare fatica a trovarle in un ferramenta fornito. Il materiale lo scegli tu, ma lo spirito è che il tutto deve costare poco. Acciaio normale va benissimo.
La scelta da fare tra le casse che proponi, per diverse ragioni, fa propendere verso le Celestion. Intanto per il costo (metà, mica da ridere :-)) e poi per l'abbinamento che riterrei poco felice tra lo Yamaha e le B&W. Peraltro, in Italia, le Celestion costano di più delle B&W, curioso no?
Per spiegarci, le B&W 601 qui costano circa 700.000 lire, la metà di quanto te le farebbero pagare là da te. Perchè regalare denaro a chi cerca di approfittarsi del prossimo?
Quindi, vai tranquillo con le Celestion.
E tienimi al corrente!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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