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Lettere alla Redazione

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

I volumi della posta precedente

  1. Diffusori in libreria: "tappare" o no il bass-reflex?
  2. Ri-preso dall'hi-fi
  3. Suggerimenti
  4. Fabellizzazione
  5. Sul prezzo dei CD
  6. Stand e cablaggio
  7. Aiuto e prassi corretta per un acquisto
  8. Ancora analogico
  9. Consigli agli audiofili
  10. Un po' di domande
  11. Diffusori surround e Porsche :-)

Diffusori in libreria: "tappare" o no il bass-reflex?
Caro Direttore,
mi rivolgo a Te per avere, se possibile, un consiglio sulla configurazione dei diffusori cosiddetti "da scaffale" o "da libreria". Per il mio impiantino Home Theatre, ho acquistato un paio di piccole Mirage Frx One, inserite - appunto - all'interno di una libreria.
Questi diffusori sono in configurazione bass-reflex il cui "foro" sbuca (ovviamente!) sul retro, quindi a pochi centimetri dalla parete. Perciò ti chiedo: per evitare i suoni riflessi è opportuno "tappare" il bass reflex con i soliti piccoli cilindri di gommapiuma oppure no?
Tiene presente che per la gamma bassa utilizzo un sub - sempre di Mirage - che assolve egregiamente al suo compito. Infine una curiosità: tutti suggeriscono di posizionare i diffusori lontani dalla parete di fondo almeno 50 - meglio se 80 - centimetri.
Ma allora, perchè diavolo la stragrande maggioranza delle Case continua a collocare lo sfogo del bass reflex sul retro del mobile, anche su quei diffusori progettati proprio per essere sistemati nelle librerie? In questo caso, non sarebbe meglio avere il "buco" sulla parte anteriore? Ti ringrazio anticipatamente per l'attenzione. A presto.
Paolo Bertoli - E-mail: vale.bertoli@libero.it

LC
Caro Paolo,
tappando il foro del reflex delle tue Mirage intervieni nella risposta in una porzione della gamma bassa abbastanza lontana da quella di intervento del tuo subwoofer...quindi occhio a non creare "buchi" di risposta. Puoi provare e vedere se il gioco vale la candela. Mi spiego: il reflex così vicino alla parete, di certo, qualche problema lo crea...occorre verificare, nella pratica, se ciò sia peggio o meglio della situazione con reflex completamente "tappato".
Quanto alla tua osservazione sui reflex posteriori...sono perfettamente d'accordo. Uno dei motivi per i quali il reflex è spesso posteriore è anche estetico. Senza contare il fattore economico: posizionare il tubo d'accordo posteriormente è più semplice che farlo nel frontale del diffusore. Sarà poco, ma influisce nelle decisioni dei progettisti.
Aggiungiamo a questo anche un fattore tecnico: l'emissione del reflex anteriore, se non ben realizzata, può compromettere e sporcare l'emissione principale degli altoparlanti....
Ciao!
Lucio Cadeddu

Ri-preso dall'hi-fi
Carissimo direttore,
grazie grazie mi avete fatto ri-innamorare dell'alta fedeltà come quando avevo 18 anni (più di 20 anni fa). Si, perchè da sei mesi a questa parte non faccio che pensare al mio nuovo "stereo".
Purtroppo abito a Trento dove nel raggio di 100km non esiste un serio negozio di hi-fi. Allora ho riempito la casa di riviste di hi-fi e adesso sono arrivato al grande passo: l'acquisto. Senza (purtroppo) nessun ascolto avevo individuato le Monitor Audio 8i o le ProAC 125 come obiettivo, ma poi a Genova ho ascoltato le B&W Nautilus 805 e ho aumentato immediatamente il mio budget per le casse. Ma ora? Cosa abbino alle 805 come amplificazione? Qui nascono i dubbi che ti vado ad elencare.

  1. Mi piace moltissimo il Pathos Classic One, ma come faccio a decidere per un ampli senza ascoltarlo? E come faccio ad ascoltarlo visto che dovrei sorbirmi trasferte pazzesche per andare in qualche altra città? È vero che l'alta fedeltà è passione e sacrificio, ma mia moglie è pur sempre incinta e quindi...Qualche suggerimento sull'abbinamento visto che il Pathos l'avete provato?
  2. Ho un dubbio anche sulle dimensioni del locale che è circa 24m2 (4.3x5.7) arredato normalmente (divani, tappeto, mobili, quadri) in relazione alla potenza dell'ampli ed estensione in basso delle casse. Esiste una formula empirica per determinare di massima la potenza in funzione dell'efficienza delle casse e delle dimensioni del locale?
Leggendo i vostri articoli sull'autocostruzione mi è poi tornata la passione di costruirmi i cavi e gli stand e a questo proposito ho due domande.
  1. Mi par di capire che i cavi di potenza più sono costituiti da conduttori unici (e poi intrecciati tra loro tipo il TNT-TTS) e non fili avvolti meglio è. Ma allora perchè non usare i cavi elettrici rigidi (poi intrecciati) che anche da sezioni di 1,5mmq in su hanno un'anima in rame massiccio?
  2. Vorrei provare a costruire gli stand per i diffusori; viste le vostre prove con il legno e con il marmo cosa ne dici dell'utilizzo dell'alluminio (eventualmente riempito con sabbia o materiale smorzante)?
Forse sono stato un po' troppo lungo (ma avrei potuto esserlo di più......da domanda nasce domanda), spero comunque di avere risposta. Per intanto grazie dei consigli che mi ha dato TNT e ciao.
Manuele - E-mail: manuele@manuele.org

LC
Caro Manuele,
non vedo molto bene l'abbinamento delle 805 con il Classic One, secondo me è meglio un ampli più morbido come l'Audio Analogue Puccini SE o anche il Densen Beat 100.
Per sonorizzare adeguatamente 24 mq con diffusori di media efficienza quali sono le 805 direi che 50 watts sono sufficienti...poi, ovviamente, bisognerebbe vedere cosa intendi tu per "adeguatamente".
Argomento cavi: i conduttori rigidi (solid-core) spesso sono da preferirsi, è vero, ma non è sufficiente questo fattore, il dielettrico ha un'importanza rilevante, ad esempio, così come la qualità del rame. I cavi CAT 5 e simili che trovi nei progetti di cavi autocostruiti (nostri o altrui) sono realizzati con materiali di buona qualità.
Argomento stands: l'alluminio è stato già usato brillantemente negli stands della Acoustical/Aliante, rigidi e leggerissimi. Puoi provare, ma lavorare come si deve l'alluminio non è alla portata di tutti (specie se devi saldarlo).
Ad esempio, una lega di classe 6000 la si salda abbastanza agevolmente a TIG mentre con la 7000 di norma si procede all'incollaggio con resine epossidiche di tipo aeronautico.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suggerimenti
Egregia Redazione,
sono un vostro lettore da anni e per non smentirmi colgo l'occasione per complimentarmi per i giudizi "super partes" che quotidianamente pubblicate nel Vostro sito. Non mi voglio dilungare e vengo al nocciolo della questione. Sono in crisi!!!
Vi elenco il mio impianto:

Tutto è incominciato da quando ho acquistato le Martin Logan...ritengo che i miei diffusori siano molto validi ma purtroppo non riesco ad essere pienamente soddisfatto dell'incrocio tra il woofer e il pannello elettrostatico.
Ormai da quasi due anni trascorro i miei ascolti porgendo l'attenzione sull'aspetto tecnico della resa del mio impianto senza riuscire a godermi l'evento musicale.
Ho provato a chiedere a diversi negozianti un giudizio sincero ma come sempre non riesco a capire sino a che punto. Alcuni mi hanno consigliato di biamplificare i miei diffusori, altri di optare per il bi-wiring, infine taluni mi hanno consigliato di cambiare la sorgente per una più prestigiosa.
Per farla in breve preferisco ragionare con la mia testa e ritengo che le vie da prendere siano due. La prima è richiedere l'intervento di un esorcista....
La seconda ritengo che sia quella di cambiare i diffusori.
Desiderando una ottima qualità sulle basse frequenze penserei a diffusori quali le TDL Studio Monitor M (che non ho mai ascoltato ma dei quali ho sentito parlare molto bene) ma non ho idea di come si possano interfacciare con il mio impianto e soprattutto con la mia amplificazione a valvole ed inoltre non posso pensare quale differenza riscontrerei rispetto ai pannelli eletrostatici delle mie Martin Logan.
Infine potrei optare per diffusori ad alta efficienza ma non vorrei passare dalla padella alla brace.
Mi rimetto alla Vostra clemenza chiedendole di consigliarmi come risolvere la mia situazione mantenendo l'assetto attuale o al limite sostituendo i diffusori.
Ci tengo a precisare che amo ascoltare la musica e non i singoli componenti.
A buon intenditor poche parole...
Colgo l'occasione per augurarVi buon lavoro e rimango in attesa di una Vostra risposta.
Andrea Corso - E-mail: model9@inwind.it

LC
Caro Andrea,
certo che i guai te li sei andato a cercare col lanternino. Come ti è venuto in mente di abbinare dei valvolari old-style repliche di oggetti (bellissimi) degli anni '60 per pilotare delle bestie nere ed esigenti come le SL3?????
Secondo la mia opinione ed esperienza le SL 3 hanno bisogno di ben altra "pappa" per muoversi a dovere. Parlo di stato solido di alto livello (Krell serie FBP o KSA, Mark Levinson, Classè, Jeff Rowland...) capace di grandi potenze e notevoli erogazioni di corrente. Immagino che di cambiare il Model 9 sia fuori discussione, quindi vediamo di trovare delle candidate più consone delle, peraltro bellisime, SL 3.
Il probema serio è che ogni alternativa, incluse quelle che hai indicato tu, è un MONDO a parte rispetto alle Martin Logan. Una scelta da prendere in considerazione, ad esempio, è quella Klipsch, diffusori piuttosto facili da pilotare e molto adatti ad essere pilotati con i valvolari.
Nella stessa falsariga (più o meno) sarebbero da considerare anche alcuni modelli Tannoy e TDL. Però, come intuisci benissimo, molto dipende dal tuo GUSTO PERSONALE e dal tuo ambiente. Poichè la possibilità di spesa sembrerebbe elevata, non avrai difficoltà a farti lasciare alcuni di questi diffusori in prova a casa tua per il tempo necessario a capire se il loro suono ti soddisfi oppure no.
Tutti gli altri consigli che ti hanno dato non stanno, a mio parere, ne' in cielo ne' in terra. In particolare quello del biwiring che, se il finale, come immagino, avesse delle difficoltà di pilotaggio delle SL3, raddoppiando i cavi (e quindi la capacità) otteresti risultati ancora peggiori.
Fai qualche audizione e poi fammi sapere,
Ciao!
Lucio Cadeddu

Fabellizzazione
Carissimo Lucio,
questa volta non scrivo per fare domande ma per raccontarti la mia positiva esperienza con la fabellizzazione, anche se a dire la verità ho usato il
Pronto Antipolvere (vedasi tweak su TNT-Audio).
Effetti mosaico e disturbi di varia natura che disturbavano la visione di un DVD, Ellen Brockovich, sul mio lettore e che dopo attimi di spavento ho attribuito alle cattive condizioni del disco graffiato in più punti sono letteralmente spariti dopo aver trattato questo con il Pronto Antipolvere.
Non avevo mai usato il prodotto sui CD per scarsa fiducia nelle capacità del mio udito di notare la differenza ma posso ora dire di averla vista con i miei occhi!
Grazie quindi per questo e per tutti gli altri consigli TNT-AUDIO.
I più cari saluti,
Stefano Turco - E-mail: sturco@tiscalinet.it

LC
Caro Stefano,
grazie per la preziosa testimonianza. Come dico sempre: gli occhi sono abituati a vedere, le orecchie non sono abituate ad ascoltare. Cogliere differenze visive è facile, molto più complicato determinare quelle sonore.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Sul prezzo dei CD
Caro Direttore,
come va? Oltre a far bene sul resto (ancora: bravi!) anche in merito al costo dei cd (eccessivo) avete detto bene.
Sappiamo che a questo inconveniente potrebbero certamente ovviare - top down - le case discografiche - :-)) - se solo volessero rivedere le loro strategie di marketing - :-))))); oppure l'Erario, che potrebbe ridurre l'IVA sui "prodotti" musicali (mi pare che il centrosinistra abbia recentemente promesso iniziative in tal senso ...).
Comunque, in attesa di eventi "storici" - e senza "pirateggiare" ;-) - si potrebbero combattere tempora&mores sostenendo i pochi editori che riescono a proporre opere di qualità a prezzi ragionevoli; in altre parole, acquistando i cd che pubblicano (sempre che ci piacciano!).
In effetti, non è facile trovare cd di qualità nuovi a meno di 15/ 20 mila lire. A questo prezzo, l'offerta si riduce sostanzialmente ai cd da edicola che, come noto, almeno come incisione, sono generalmente dei sonori "pacchi".
Con qualche rara eccezione - e arrivo finalmente al punto.
Qualcuno - in una delle vostre rubriche - ha già ricordato quanto di buono propone a volte la rivista "Amadeus". Anche l'editrice "Il Manifesto", ogni tanto, ha pubblicato e pubblica - a sole 12 mila lire !!! - bellissimi lavori, anche in termini di qualità di incisione (apprezzarne o meno la qualità artistica - spesso ottima, a mio parere - dipende naturalmente dal vostro gusto).
Qualche titolo (in ordine sparso):

Gli "Indaco", i dischi di Tesi e quello di Camardi sono realmente dei piccoli capolavori, Provateli. Se non li trovate, potete chiederli all'edicolante alla stregua di qualsiasi altro arretrato.
Resta la domanda (più o meno retorica) del come mai un album eccezionale come "Tapsos" o "Nostra patria è il mondo intero" costi solo 12 mila lire mentre ecc. ecc.
NB: per i più sospettosi: i cd che cito - anche se li edita il Manifesto - non sono dischi-mix di marcette dell'Armata Rossa o di discorsi di Togliatti. Sono raccolte di buona musica ;-)
Comunque, fate come vi pare.
Un saluto.

PS: in una mia precedente mail - probabilmente cestinata :-( - ti chiedevo un consiglio sul come pulire le lenti di un cd player Teac VRDS 8 (dispositivo che, come dite, non consente l'utilizzo del cd cleaner). Posso nutrire ancora qualche speranza di ricevere un'indicazione a questo riguardo? ;-) Grazie comunque.
Giampietro Costa - E-mail: gcosta@bci.it

LC
Caro Giampietro,
ti ringrazio per le segnalazioni. Personalmente ho smesso di acquistare CD a prezzo pieno. Basta industriarsi un po', cercando in cataloghi per corrispondenza oppure online, per pagare i dischi delle cifre un po' più umane, senza dimenticare che esistono anche i mid-price, le superofferte, l'usato etc etc.
Per quanto riguarda la riduzione dell'IVA sui dischi, se ne parla da anni, ma ancora non s'è visto nulla. Sulle promesse pre-elettorali, di destra o di sinistra che siano, meglio non fare troppo affidamento, almeno questo, la storia, ce lo dovrebbe aver insegnato.

Pulizia del Teac: io non ho mai ricevuto alcuna mail in proposito. Non cestino mai nulla. Oppure ho risposto ed il mail è tornato indietro.
Comunque, se fossi capace nel fai_da_te potresti smontare e sploverare, altrimenti rivolgiti ad un centro assistenza.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Stand e cablaggio
Caro Direttore,
In primo luogo desidero ringraziarLa per questo splendido sito e per la possibilità che offre agli appassionati di ottenere consigli preziosi e soprattutto disinteressati.
Con questa mia spero che possa essermi d'aiuto per la messa a punto del'impianto composto da lettore in due telai Rega - pre e finale Rega (Cursa+Maia) e diffusori Acoustic Energy AE 1. Il cablaggio attuale consta di un Audioquest Emerald tra pre e finale un Klimo Eis tra cd e conv. e un Audioquest Indigo come cavo di potenza mentre i diffusori poggiano su stand economici della Totem (realizzati in acciao con struttura tubolare di medio peso riempita con sabbia).
Il tutto è collocato in ambiente di 5 mt x 4 con tappeti e tendaggi leggeri.

Detto quanto sopra, rilevo uno sbilanciamento tonale del suono verso la gamma alta (troppa luminosità e/o mancanza di calore) che pensavo di sistemare cambiando i cavi ed eventualmente gli stand. Per Sua informazione in merito ai cavi ho già provato un altro Klimo di segnale (più costoso di quello posseduto) e la situazione è migliorata guadagnando in rotondità (piacevolezza e articolazione) ma non molto in "calore" e corposità.
Da quanto mi è parso di capire sia il cavo di segnale che di potenza Audioquest tendono ad asciugare il basso e forse sono la causa del mio problema.
Mi domandavo infine anche se gli stand potevano influenzare in questo senso il risultato finale ed in qual caso pensando alla sostituzione non sapevo come orientarmi fra i leggeri, i pesanti, i treppiedi etc.... Leggendo la rubrica del tweaking pensavo quasi quasi di provare la soluzione Akropolis.... Aiuto!!!

Ogni Suo suggerimento in merito al cablaggio, agli stand e a quant'altro sarà senza ombra di dubbio benvenuto.
InviandoLe i miei più cordiali saluti desidero RingraziarLa sin d'ora per il tempo che vorrà dedicarmi.
Fabio Bonazzi - E-mail: Bonazzi.F@rittal.it

LC
Caro Fabio,
normalmente sono restio a credere che un suono sbilanciato a favore di una particolare gamma di frequenze sia "aggiustabile" con cavi ed accessori. Questi possono fare qualcosa a livello di sfumature, ma non possono creare una gamma bassa dove questa è latitante. Non vedo bene i tuoi diffusori nel tuo ambiente, ad esempio, e non a caso riferisci di un suono leggero e troppo luminoso.
Peraltro, quei particolari diffusori hanno un'impostazione "monitor" molto spiccata, non sono stati pensati per suonare "caldi e rotondi".
Un paio di Diapason Micra o di Rogers LS3/5A avrebbero avuto un'impronta decisamente più calda e godibile, pur restando nell'ambito delle piccole dimensioni.
Comunque sia, qualche tentativo lo puoi fare. Ad esempio, prova il cavo Van den Hul D 352 ibrido di potenza, qualche miglioramento nella direzione che speri dovresti trovarlo. Oppure un Monster cable M 1.2 S, sempre di potenza.
Per gli stand, qualcosa di più massiccio e pesante potrebbe aiutare (prova qualcosa in legno massello o anche i nostri
TNT Akropolis). Ancora, prova ad interporre tra diffusore e stand dei piedini morbidi in gomma, trovi tante alternative valide qui su TNT-Audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Aiuto e prassi corretta per un acquisto
Innanzi tutto un GROSSO GRAZIE per la passione, gli aiuti e soprattutto l'intelligenza con cui trattare gli argomenti.
Mi fermo perchè so che devo essere "breve" e passo subito alle domande:
Posseggo un impianto con casse Sonus Faber Electa ora affiancate da un amplificatore Cyrus SL. Il suono di questo amplificatore mi piace però purtroppo penso non abbia abbastanza potenza per le casse in mio possesso; a livelli di ascolto medio - alti manca di definizione e tende a "rumorare" anzichè suonare...
Purtroppo non mi posso permettere grandi spese per cui avevo pensato di comprare il finale XPA per attuare una bi amplificazione ma tale finale non è più in prodizione per cui chiedevo gentilmente visto che ho la possibilità di acquistare un altro CYRUS Sl se si potevano utillizare i due ampli integrati per una bi amplificazione -- magari uno per il canale destro e uno per il canale sinistro-- o se tale soluzione sia sconsigliabile.
Il mio budget di spesa è Lire 1 o 2 milioni al massimo e forse conviene cambiare amplificatore...e qui nasce purtroppo l'inghippo; sono andato a informarmi verso vari punti vendita a Milano e purtroppo non ne ho trovato uno che vendesse in contemporanea le mie soluzioni "ideali": Audio Analogue Puccine SE, Fase Performance 45 e Primare.
Prima di acquistare mi piacerebbe ascoltarli tutte e tre con le mie casse però mi chiedo: che figura faccio se prendo appntamento in un negozio con una persona che mi offre il suo tempo/disponibilità sala/ampli per un ascolto anche di una ora (?!!) - come sono già stato avvertito vista l'esiguità del budget - e poi dire grazie e arrivederci devo andare ad ascoltare gli altri?
Purtroppo l'impressione che ho avuto dai commessi è vieni pure, ascolta e poi ... compra.
La mia richiesta di poter ascoltare e poi magari andare via senza comprare è lecita oppure è buona prassi comunque comprare?
Può indicarmi orientativamente per musica classica e non solo quale ascoltare per primo?
Vi ringrazio per una eventuale risposta da inviare a mmarzot@tiscalinet.it e soprattutto grazie per il Vostro tempo non condizionato da time limit.
Matteo Marzot - E-mail: mmarzot@tiscalinet.it

LC
Caro Matteo,
nessuno deve sentirsi obbligato ad acquistare, ci mancherebbe! Fai tutte le prove che ti consentono di fare e poi decidi. Quando vai a misurare un abito il commesso ci rimane male perchè non lo acquisti per forza????
Non voglio scegliere al posto tuo ed i candidati che hai indicato potrebbero tutti fare al caso tuo, ed anzi aggiungerei al lotto un Densen Beat 100 ed uno dei nuovi integrati AM-Audio, che potrai ascoltare con una discreta facilità, credo.
Non è necessario sentirli tutti, basta trovarne UNO che riesca a migliorare il pilotaggio delle tue esigenti Electa.
Una soluzione alternativa, che ti evita l'assillo dei commessi, è l'usato, dove puoi fare ottimi affari in completo relax.
Infine, un richiamo: NON CHIEDETE risposte private. Siamo noi, in base a varie ragioni (interesse generale, brevità, etc.) quali lettere pubblicare e quali invece evadere per via privata.
Ciao,
Lucio Cadeddu

Ancora analogico
Gentile Direttore,
è difficile, oggi, trovare qualcuno che sappia dare validi consigli, cosicchè, capitato nel suo sito, e avendo attinto golosamente a piene mani, mi permetto di interpellarla per un mio problema nella speranza di dissipare i miei dubbi. Catena:

Oltre a chiedere il consueto giudizio sulla catena, ecco il quesito.
Ascolto musica da quando ero un bambino (ho ancora la mia fonovaligia a valvole della LESA già STEREO!!!) e sono molto più affezionato ai miei vecchi LP che non ai più recenti CD. Penso che il mio problema stia nell'interfaccia CREEK-ORTOFON. L'ampli denuncia sull'ingresso MC una sensibilità di 0,25 mV (fin qui tutto ok) e una impedenza di 1 Kohm che mi pare piuttosto alta, mentre l'ORTOFON ha un'impedenza molto bassa, forse 10 ohm o addirittura meno.
Può essere questa la causa del forte ronzio generato dall'ampli, visto che la messa a terra è correttamente collegata? Premetto che in elettronica sono "tabula rasa" ed è per questo che le chiedo aiuto.
Se il problema fosse l'interfaccia, sarei disposto a cambiare amplificazione attingendo al mercato dell'usato perchè la passione è tanta ma i soldi sono pochi. Mi hanno proposto al prezzo di 1.500.000 lire la coppia pre+finale Luxman M2 + C2: il pre ha ben tre posizioni (low, mid e hi) per l'impedenza delle MC. Ma com'è il suono dei Luxman primi anni 90?
Purtroppo non posso avere una prova d'ascolto. Mi hanno anche proposto alla metà del prezzo la coppia Musical Fidelity The Preamp + Typhoon al quale dovrei aggiungere con altre 300.000 lire il pre-pre sempre Musical Fidelity Pl/p che ha sia l'MM che l'MC selezionabili con switch ma a valori fissi.
Questi valori andranno bene per la mia ORTOFON? Lei su quale delle due coppie si orienterebbe?
Le chiedo scusa. So che le persone piene di dubbi non generano sempre buoni sentimenti, ma vorrei migliorare, per quanto mi è possibile, il suono della mia catena e probabilmente Lei mi può dare una mano (sotto forma di consiglio, ovviamente).

Un'ultima domanda fuori contesto: i vecchi dischi 78 giri necessitano di una testina appositamente progettata o va bene magari uno di quei pick-up usati dai DJ (tipo Ortofon Concorde) molto robusti e che lavorano con pressione di 4-5 grammi? L'equalizzazione RIAA è uguale a quella dei dischi più recenti?
La ringrazio per la sua infinita pazienza e cordialmente la saluto.
Valerio Di Gregorio - E-mail: cerevisia@tin.it

LC
Caro Valerio,
il forte ronzio difficilmente è causato da un mismatch tra testina e stadio fono. È vero, l'impedenza RICHIESTA dalla MC 20 è bassa e la tensione d'uscita leggermente inferiore alla sensibilità dell'ingresso fono dell'ampli ma questi due fattori, da soli, non giustificano il problema. A me pare invece un problema di massa o, peggio, di un ingresso phono MC mal configurato o difettoso.
Le coppie pre + finale che ti hanno proposto potrebbero non rappresentare la soluzione ideale. Io opterei, per il momento, per un pre fono, magari usato, ma di buona qualità. Ad esempio, potresti già essere in grado di reperire un Musical Fidelity X-LP, qualche modello Docet, Monrio, Moth o il più facile Rotel RQ 970 BX. Tutti gli aparecchi menzionati stazionano nella fascia delle 5-600.000 lire da nuovi. Ciò significa che usati dovresti trovarli per pochi biglietti da cento. In questo modo ti metti al sicuro per quanto riguarda la sezione analogica, poi in futuro, con un budget più consistente, potrai dedicarti ad un nuovo ampli.
Per quanto rigurda i 78 giri, sarebbe meglio dotarsi di qualcosa di specifico. Una grande e ricchissima risorsa di materiale per 78 giri è la
KAB USA, Azienda statunitense della quale abbiamo già recensito diversi pre fono ed accessori per gli appassionati di vinile. C'è parecchia roba molto interessante.
Spero di esserti stato d'aiuto,
Lucio Cadeddu

Consigli agli audiofili
Caro Lucio,
ti racconto la mia banale esperienza di improvvisato aspirante audiofilo, dalla quale è possibile trarre qualche (magari ovvia) conclusione.
Mi sono trovato nella necessità di acquistare due nuovi diffusori, per sostituire le vecchie AR di cui è andata in frantumi la spugna attorno al woofer.

In procinto di cambiare casa ho aspettato per scegliere qualcosa di adatto all'ambiente domestico. Cercavo qualcosa di piccolino, da piazzare su una scrivania sotto una libreria sospesa. Sapevo che non è la posizione ideale per un diffusore, ma tant'è, ho un bimbo di 3 anni e 1/2 e uno di 11 giorni e mi sono detto: "compro qualcosa di valido, le piazzo li per qualche anno, in attesa che i piccoli crescano, mi ascolto un po' di musica senza troppe pretese, poi cambio il resto dell'impianto (ha già 12 anni sulle spalle e non è niente di speciale) e faccio scendere i diffusori sui supporti".
Detto fatto, scelgo le Sonus Faber Signum. Non ho fatto grandi confronti, ma sono stato stregato dal fascino di questi diffusori e dalla naturalezza con cui riproducono i fiati (ho militato a lungo in quintetti di fiati in anni verdi, e la riproduzione di questi strumenti è per me il termine di paragone timbrico più facile).

Tutto contento mi porto a casa il neo acquisto, piazzo il tutto dove previsto (e già mi ti vedo storcere il naso) e comincio ad ascoltare.
Suono orribile, con risonanze in gamma medio bassa da mal di testa. Eppure in negozio suonavano bene. Eppure il resto dell'impianto con le vecchie casse non suonava così male. Per fortuna avevo lungamente letto i vostri consigli, e ho immediatamente individuato la causa del problema nella posizione dei diffusori.
Senza consigli, credo che mi sarei tenuto il mal di testa e la rabbia di aver buttato via i soldi. Piazzo le casse su sedie da cucina, con l'accortezza di disaccoppiarle con piedini UPIM, e, con un sistema così rudimentale, il suono diventa già quasi accettabile.

La ragione del mio stupore deriva dal fatto che non posso definirmi audiofilo. Da anni ascolto la musica raramente, distrattamente, e con un impianto piazzato come si poteva, con casse in posizione sacrificata, a causa della casa provvisoria in cui vivevo e del bambino piccolo.
Tengo in grande considerezione le Vs. indicazioni, ma ero convinto che fossero tese a ottimizzare un impianto, con miglioramenti di dettaglio. Invece la posizione dei diffusori fa la differenza tra un suono ascoltabile o non ascoltabile; non tra un suono buono e uno ottimo, ma tra pessimo e almeno buono.

PRIMA CONCLUSIONE: ATTENTI AI CONSIGLI DI TNT: POTREBBERO RIVELARSI PIU' INCIDENTI E DETERMINATI DI QUANTO CI SI POTREBBE COMUNEMENTE ASPETTARE. PROGETTATE UN IMPIANTO, CON LA POSIZIONE DI MASSIMA DEGLI ELEMENTI, PRIMA DI ACQUISTARLO.

Contatto il mio rivenditore per acquistare dei supporti: vado tranquillo anche pensando ai pargoli in casa, perchè all'acquisto dei diffusori mi si è fatta notare la possibilità di avvitarli ai supporti dedicati. Il rivenditore mi dice che questo sistema è stato inventato da SF e poi applicato anche da B&W (forse sulle CM-2?).

Alla prova dei fatti sono convinto di aver comprato bene: l'impianto adesso suona bene (a quanto mi dicono le mie orecchie, in verità non molto allenate all'hi-fi), le casse sono piccole e, per questo, non invadenti nell'ambiente domestico (dove lo spazio non si spreca), e sono saldamente avvitate a supporti di peso granitico, anzi marmoreo, visto che la base è in marmo, senza che nessuno tra bambini, diffusori e parquet corra pericoli derivati dalla caduta.

PRIMA CONCLUSIONE BIS: ATTENTI AI CONSIGLI DI TNT: POTREBBERO RIVELARSI PIU' INCIDENTI E DETERMINATI DI QUANTO CI SI POTREBBE COMUNEMENTE ASPETTARE. NELLA FATTISPECIE: I SUPPORTI PER I MINI DIFFUSORI NON SONO IMPORTANTI: SONO ESSENZIALI.

SECONDA CONCLUSIONE: I COSTRUTTORI IMPARINO A PRESTARE ATTENZIONE ALLA FRUIBILITA' DEI PRODOTTI: GLI APPASSIONATI DI MUSICA NON SONO SOLO PERSONE, MAGARI SINGLE, CHE DEDICANO UN AMBIENTE ASSOLUTAMENTE OFF LIMITS ALLE COSTOSE E DELICATE APPARECCHIATURE. SE I MIEI DIFFUSORI NON AVESSERO AVUTO QUELL'INTELLIGENTE ACCORGIMENTO DELLA VITE, AVREI DOVUTO ASPETTARE ANNI PRIMA DI POTER ASCOLTARE MUSICA DI QUALITA' ACCETTABILE. COME ME ALTRI, MAGARI MENO FORTUNATI.

Invito anche voi della redazione a segnalare accorgimenti di questo tipo, poco o per niente pubblicizzati, che possono essere determinanti nell'acquisto di un diffusore, a parità di altre condizioni.
SVEGLIA! La mia noiosissima lettera è finita: ora puoi leggere qualcosa di più divertente e interessante.
Ciao.
Marco Bonardo - E-mail: bonlavor@tin.it

LC
Caro Marco,
grazie per la preziosa testimonianza. Abbiamo sempre detto e ripetuto che senza dare ai diffusori una sistemazione consona è meglio RINUNCIARE all'ipotesi di un impianto HiFi. Più chiaro di così! Non si tratta di dettagli ma di differenze tra "FUNZIONA - NON FUNZIONA".
Siamo sempre prodighi di consigli e di suggerimenti per migliorare al massimo le prestazioni di qualunque impianto HiFi, basta avere la voglia e la pazienza di leggere. In particolare, per i supporti dei diffusori, abbiamo scritto più volte che un buon sistema per fissarci sopra le casse è quello del blue-tac ovvero una sorta di plastilina morbida che svolge anche una discreta funzione di disaccoppiamento. Una volta fissati in questo modo sarà arduo staccarli (ma si potrà ancora fare senza danneggiare le superfici).
Come dire: su TNT-Audio trovate già tutto quel che serve :-), basta avere voglia e pazienza di cercare e leggere. Non mi stancherò mai di ripetere che è persino disponibile un ottimo motore di ricerca INTERNO al nostro sito che consente di trovare ciò che serve più velocemente.
Oppure, se proprio andate di fretta, prima di ogni altra cosa, leggete la
Rubrica delle FAQ, recentemente anche consigliata dal Corriere della Sera (Internet Edition) e Virgilio. E scusate se è poco, eh.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Un po' di domande
Caro Lucio (posso darvi del tu?), ti ringrazio per la risposta lampo alla mia e-mail "Il primo anello della catena: L'ambiente" pubblicata (con mio piacere) la settimana scorsa.
Sto continuando a scorrere i volumi della posta precedenti e ad "immagazzinare" informazioni importanti che, fra l'altro, rispondono a miei quesiti o dubbi.
È inutile fare domande per le quali esistono già risposte precedenti nella rubrica, no?

Ho intenzione di ottimizzare al massimo l'impianto al fine (ovvio) di migliorare il suono in una stanza sfortunata: Non ti scrivo per cambiare qualcosa ma per avere suggerimenti o consigli adattati al mio caso. In ordine:

P.S. Conosci siti web che funzionino come "mercatini" riguardo ai cd usati (o vinile) e ai componenti hi-fi?

P.S.S. NON giocate con la corrente cari amici audiofili, ho paura per voi, per quelle vostre manine inesperte sui cavi d'alimentazione! Io sono un tecnico diplomato e specializzato, conosco bene i pericoli. Se volete consigli sono disponibile.

Tutto qui. Ti ringrazio fin d'ora.
Mi chiamo FRANCESCO LIPPARINI (non Franco!) E-mail: franclip@libero.it

LC
Caro Francesco (ho messo Franco ad intuito, visto che la precedente lettera non l'avevi firmata!!!),
i cavi non sono fatti d'oro ma di rame e tale materiale, per quanto OFC possa essere, si ossida, non ci sono santi. Gli altoparlanti delle B&W credo si trovino come ricambi sciolti, chiedi al negoziante o al distributore italiano (Audiogamma).
Non ho idea invece di come possa funzionare il cavo da te proposto. Fossi in te userei il Kimber che hai già.
Un DAC separato per 670.000 lire, che io sappia, non esiste. Usato si, puoi trovare molte cose (Cambridge, Musical Fidelity etc.). Per il cavo coassiale, puoi realizzare quello che trovi qui su TNT-Audio (si tratta del cavo progettato da Stevan Rochlin) oppure usare un semplice RG dall'impedenza caratteristica di 75 Ohm (questo è il fattore fondamentale).
Per il compro-vendo di usato c'è il bellissimo (e recentemente rinnovato) sito
HiFi Friends dell'instancabile Andrea "DarkSoul" Cattolico.
Ciao!
Lucio Cadeddu

Diffusori surround e Porsche :-)
Gent.mo Prof.Lucio,
mi chiamo Paolo Zampedri, ho scoperto per caso l'esistenza di TNT "surfando" tra vari siti a tema hi-fi, e ne sono rimasto veramente attratto. Complimenti! Certo di aver finalmente trovato la possibilità di avere dei consigli validi e soprattutto disinteressati, subito colgo l'occasione per porvi dei quesiti che mi assillano, sperando possiate rispondermi.

Sono un appassionato (non troppo però) di hi-fi, sto per mettere su casa e mi sto preoccupando non poco per l'impianto home theater (fin che sono queste le preoccupazioni!). Nella sala dove lo installerò ho già provveduto a predisporre le tubazioni per i cavi casse e della gomma sotto il pavimento per l'isolamento acustico (per motivi di serena convivenza coi vicini). Ora però mi trovo con i seguenti dubbi sul posizionamento ed il tipo di casse da utilizzare:

Possiedo 4 Wharfedale Diamond 7.1, un sub passivo della stessa marca modello Modus sub-bass, ed un centrale marcato Simphony (?). La mia intenzione era di acquistare un ampli A/V Denon AVR 3801, già pronto per il nuovo formato surround a 7+1 canali, di utilizzare i 4 Diamond come effetti laterali e posteriori e di acquistare due Diamond 7.2 (come quelle recensite su TNT, magari nella versione Anniversary) da utilizzare come frontali, unite ad un nuovo centrale (sempre Wharfedale).
Il problema è che dovrò sistemare i frontali in libreria (su cui è posizionato il tv) e i surround laterali appesi alle pareti ai lati del divano (è il punto di ascolto ed è al centro della sala). Domande:

  1. I condotti reflex posti sui lati posteriori delle casse Diamond, e le vostre osservazioni nella recensione delle 7.2, mi fanno capire che queste cassettine siano fatte per stare il più lontano possibile dalle pareti e dalle librerie. Acusticamente parlando, a quale rischio vado incontro posizionandole come ho pensato?
  2. Alle casse che dovrei appendere, ho pensato di sostituire i cabinet in legno con due di diverso colore in cui creare un nuovo foro reflex su uno dei lati, andando poi a chiudere quello originale (dopo aver spostato il tubo di accordo dal vecchio al nuovo foro) presente sul pannello posteriore in plastica che non va proprio bene a ridosso della parete. Cosa ne pensate? Su quale dei 4 lati (alto, basso, destro o sinistro) è consigliabile forare? E che legno (mdf, truciolare, massello ecc.) è più indicato per la costruzione di un cabinet?
  3. Dovendo appendere i diffusori surround laterali (i posteriori li metterò su stand) per forza esattamente ai lati del punto di ascolto (se non qualche cm più avanti), è più consigliabile l'utilizzo di un diffusore di tipo dipolare?
  4. L'emissione dei diffusori surround, deve essere diretta o diffusa? Alcune riviste specializzate (tipo AF digitale) consigliano di mettere i diffusori appena un poco dietro il punto di ascolto e di direzionarli verso le orecchie dell'ascoltatore. Alcuni manuali d'uso (per esempio quello del mio vecchio ampli Onkyo tx-sv535) dicono di metterli sulla parete posteriore e di direzionarli dappertutto tranne che verso gli ascoltatori. Chi ha ragione? Dipende da se si parla di Dolby pro-logic o di Dolby digital?

Non mi dilungo oltre. Vi ringrazio in anticipo per la vostra eventuale e cortese risposta.
P.S. Anche io amo le macchine veloci!! http://utenti.tripod.it/paoporsche
Cordiali Saluti.
Paolo - E-mail: paoloz_@hotmail.com

LC
Caro Paolo,
prima che mi dimentichi, ti ricordo di iscriverti al nostro gruppo di discussioni sulle auto
TNT-Motori (a proposito, bellissime le tue Porsche!).
Veniamo ai quesiti: lo sbocco del reflex sarebbe meglio che fosse libero, a volte anche 20 cm sono sufficienti. La parete troppo vicina non lo lascia lavorare bene e potrebbero esserci turbolenze e variazioni di risposta in gamma bassa.
Le uniche turbolenze che mi piacciono sono quelle create da una turbina Garrett TB 28 che soffia, fischiando rabbiosamente, aria compressa nei cilindri a 7000 giri !!!! :-)
Seconda cosa: non puoi spostare il tubo del reflex senza compromettere (e gravemente) le prestazioni della cassa. Se proprio non ti piacciono, portale da un falegname e fattele impiallacciare in legno...ma lascia tutto com'è.
Al più, facci costruire un cabinet "intorno" a quello originale.
Terzo: in quella posizione così avanzata un dipolare sarebbe meglio. Se proprio non puoi, così rispondo anche all'altro quesito, orienta le casse verso il soffitto, così il surround ti arriva il più "tardi" possibile alle orecchie, riflesso dalle altre pareti.
Non è solo il manuale del tuo Onkyo a suggerire questa posizione, ma anche il sito Dolby.
Ti aspetto su TNT-Motori.
Ciao!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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