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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. I soliti, banali, ringraziamenti
  2. Scott..ature
  3. Upgrade per piccoli passi
  4. Ancora sul SACD
  5. Sistema che si possa definire "audiophile"
  6. Impianto piccolo per cominciare
  7. Stands TNT Stubby
  8. AM Audio A6 + A40
  9. Dubbio su sorgente
  10. Upgrade o no?

I soliti, banali, ringraziamenti
Spett.le Direttore di TNT-Audio,
spero che non me ne voglia se la disturbo con una mail che forse non porterà ne' arricchimento, ne' utilità al suo lavoro.
Come da oggetto della presente il mio intervento era solo per ringraziarla del suo operato, che ha allevato l'audiofilo che è in me sin da quando avevo vent'anni ad oggi, che ne ho ventisei.

Non ho di certo un impianto esoterico, penso di essermi appena affacciato ad un entry-level, una coppia di Sonus Faber Concertino "vecchio modello", amplificatore NAD C320 BBE, prossimamente lettore NAD C541i, cavi per casse modello "da elettricista Fror da 6mm^2", cavi di segnale della HAMA Pro Class comprati al supermercato in Ungheria (diavolo gold plate e schermati, saranno comunque meglio dei classici cavetti neri stile "in dotazione" che avevo prima :-P ), due "pezzi" di libreria a fare da stand alle casse.
Un ambiente di ascolto forse un po' difficile, una mansarda sui 20 mq (5x4), 2,70m medi di altezza. Le casse si trovano a circa un metro da una parete, o per meglio dire a circa un metro dalle due porte che si aprono nella parete. Al centro delle due porte si trova l'impianto Hi-Fi... a 40cm lateralmente dalla cassa sinistra il muro, alla stessa distanza dalla cassa di destra invece una porta a vetri... letto, armadio, scrivania disordinatissima invasa da carta e cd... calzini o varie ed eventuali in terra sparsi alla rinfusa...

Non ho budget da spendere, il NAD c541i si è portato via gli ultimi risparmi, non ho consigli da chiedere, conscio che ho cavi, supporti casse e probabilmente disposizione nell'ambiente da migliorare (anche se le "dritte" sono sempre bene accette, volesse darmene :-) ), ho invece molti ringraziamenti da farle, perchè se ho coscienza di "su" cosa devo ancora intervenire, e se avrò la possibilità di autocostruirmi delle valide alternative a costosi prodotti in commercio lo devo senza dubbio a lei, a quanti collaborano assiduamente con TNT-Audio, e senza dubbio a quanti hanno scritto a lei prima di me lettere un po' meno banali e sicuramente più utili di questa.

Grazie anche per avermi educato un po' all'ascolto, per avermi guidato a sua insaputa nella scelta del NAD come CDp visto (e ascoltato) che i Rotel e Marantz non soddisfacevano il mio gusto (mi davano l'impressione di un suono lontano da me, asettico, come se un vetro mi separasse dalla musica che così non riusciva a trasmettermi le sue emozioni... eppure come ampli usavano un bel Linn sinto/ampli/CDp... casse due Concertino "nuovo modello"...e ragazzi quando ha suonato il cd del Linn che emozione, ma che costo!! Fuori dalla mia misera portata).
La vita di chi, come me, abita lontano da grandi città dove si possono ascoltare impianti e componenti è "difficile", ma il suo lavoro risulta prezioso e un valido aiuto di cui fidarsi.
Ed infine grazie per avermi supportato, sempre a sua insaputa, nella titubanza di voler portare a casa un lettore multistandard SACD, rafforzando le mie impressioni con i suoi dubbi a riguardo di quanto durerà il nuovo formato e portandomi alla scelta "classica" del lettore CD.

Accetti bonariamente questa ormai marea di righe che ho scritto, le accetti se non altro come piccolo sfogo di chi ha sempre attinto sapere, leggendo e lurkando, al sito di TNT-Audio e che potendo essere poco utile almeno rigrazia.

Scusi per il tempo che le ho sottratto, a tutti voi la mia stima e tanti, sentiti ringraziamenti.
Gian Maria Sandigliano - E-Mail: g.sandigliano@libero.it

LC
Caro Gian Maria,
grazie per le belle parole, sempre benvenute. Cercherò parzialmente di ricambiare con due semplici consigli: cavi Piano 6 o 1 di segnale, cavi TNT Triple T di potenza e stand TNT Ernesto o TNT Stubby. Spesa totale contenutissima e risultati, credo, tangibili, specie relativamente ai supporti per le casse.
Ancora, sempre con spese molto contenute, Vibrapods sotto le elettroniche (o analoghi) e tavolinetto FleXy.
Ciao e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Scott..ature
Volevo scriverLe qualcosa di più, ma mi sono "spaventato" leggendo le modalità d'uso per la posta.
La ringrazio comunque per le spiegazioni moliti utili in linguaggio "ruvido" ma efficace soprattutto per i ragionieri come me, che considerano i numeri come la sola fonte di confronto sugli amplificatori, casse e impianto hi-fi, che ho trovato nel sito di BUSCEMI, non conoscendo ancora questo.
Ho comperato anni fa da un amico un amplificatore SCOTT Electronic 428A (imp.4 /16). Adesso si è guastato e non si trovano i finali, quindi dovrò sostituirlo.
In relazione alle mie normali possibilità considero l'aver sentito musica da casse Pioner CS 5030 e CS 545 (lettore CD Luxman) un successo, anche se si è un po' afflosciato dopo aver letto quanto da lei scritto sui valori e sulla qualità della musica (e delle orecchie).
Ma mi scusi, dove ti fanno sentire in prova un impianto HI-FI con correttezza, tralasciando di rifilarti il pezzo su cui il guadagno è maggiore?
Lo SCOTT 428 A ha le uscite per 4 casse; lei ritiene questo un difetto sempre e quando si ascoltano insieme e NO quando si ascoltano singolarmente (in stanze diverse)?
Le faccio la domanda perchè Technics, Pioneer e Sony (nella serie FB940) ce l'hanno.
L'altra domanda che volevo farLe è se mi puo dire qualcosa della marca SCOTT, se produce ancora e con quale livello di qualità e dove è possibile trovarla in Italia (o Internet).
Grazie per la sua cortesia.
Con stima.
Ugo Moiraghi - E-mail: umoirag@tin.it

LC
Caro Ugo,
per cominciare a capire cosa sia in grado di fare un impianto HiFi bisogna ascoltare...e non poco. Si può cominciare da qualche negozio, poi magari entrare in un "giro" di audiofili per sentire gli impianti di altri. A poco a poco si comincerà a formare quello spirito critico che è necessario per effettuare scelte sensate. Non posso credere che non riesca a trovare un negozio che ti faccia ascoltare BENE qualcosa. E' chiaro che devono vendere, ma per vendere fanno pure ascoltare. Forse non tutti, ma molti si.
Basta mostrarsi educati, non chiedere l'impossibile e non approfittare della disponibilità delle persone. E' vero che questo è il loro lavoro ma ciò non ci autorizza a pretendere più di quanto non sia ragionevole.

Per quel che riguarda la Scott, credo proprio che non esista più. Era un marchio storico di amplificazioni a valvole statunitensi, molto in auge fino alla prima metà degli anni '80, poi il lento declino ed infine la chiusura. Se cerchi "Scott amplifiers" in rete troverai molti siti dedicati all'argomento.
Infine, la questione dell'uscita per 4 casse. Non è un difetto in sè, solo un'inutile feature che costa e che spesso costringe il segnale a fare troppi giri all'interno dell'amplificatore. Per capire se una soluzione è "buona" oppure no devi sempre guardare al top di gamma. Se le cose migliori (e non parlo di Sony, Technics e Pioneer, eh) non utilizzano queste soluzioni una ragione ci dovrà pur essere.
Quattro casse in funzione simultaneamente sono un semplice NONSENSO ed uno stress elettrico inutile per l'ampli. Una seconda coppia in un'altra stanza, che funziona da sola, invece può avere il suo senso.
Tieni conto che in questo tipo di "uscite per diffusori" il collegamento avviene sempre in parallelo. Quindi l'impedenza vista dall'ampli si dimezza (2 coppie da 8 Ohm equivalgono ad una coppia da 4 Ohm e così via). Più scende l'impedenza più l'ampli è costretto ad erogare corrente. Questo, specie in ampli non proprio "corazzati" e muscolosi è sempre pericoloso, sia per la salute stessa dell'ampli sia per la qualità sonora globale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per piccoli passi
Ciao Lucio, mi chiamo Gianni, mi sto rifacendo pian piano il mio impianto stereo, vorrei farti alcune domande.
Ho ri-comprato le mie mitiche B&W cdm1se (vendute x carenza di money, quando mai.....) e un amplificatore usato della Fase Evoluzione Audio 3.0 (50w), prima avevo un Sugden a25b, ampli inglese in classe a da 25w x canale, purtroppo non ho ancora gli stand x i diffusori, per ora sono su dei supporti dell' Ikea da 15 Euro (auzzz), i cavi di potenza li ho costruiti con i tuoi validi consigli trovati sul sito, mentre x i cavi della pre ho usato un Sublima Yasoda cd3, vendutomi da Alex Cereda, il proprietario della menzionata ditta, di cui sono diventato amico.
Sono molto contento dell' impianto che purtroppo non è in un ambiente molto idoneo, devo renderlo più assorbente e meno riflettente, ma ci sto lavorando e spero di risolvere presto il problema con tende e tappeti.

Purtroppo la sorgente digitale è un dvd pioneer 343, che secondo me suona quasi come il fratello maggiore dv737, definito da tutti un ottimo lettore audio, ma non ho altri paragoni se non altri lettori cd economici di amici, secondo te varrebbe la pena di acquistare un lettore cd dedicato ?? E se si quale ?? Marantz cd6000?

Poi, secondo te, avrei problemi a posizionare un diffusore su uno stand da terra (a destra) e l'altro diffusore su un supporto a parete (sinistra), in quanto ho una parete soggiorno dietro ai diffusori in questa camera e proprio non so come fare in quanto con lo stand a sinistra non riuscirei ad aprire dei cassetti e una vetrinetta.

Come avrai capito il diffusore sinistro è quasi in un angolo e quindi ho dovuto usare una delle spugne fornite dalla b&w x limitare la gamma bassa e che si inseriscono nel tubo reflex frontale, cosi il "rombo" sulle basse è quasi risolto, altre idee proprio non me ne vengono, vorrei cambiare il posizionamento ma il locale è quello che è e quindi devo scendere a compromessi........avessi 100000euro in più cambierei casa, quindi in attesa di un 6 al superenalotto mi devo accontentare.....grazie x i preziosi consigli e a presto, mi raccomando, continua in maniera imparziale il tuo lavoro come fai da anni xè sei il migliore.....

P.s. Il mio ampli accetta connettori di alimentazione come quelli del Merlino, ma non riesco a trovare sto benedetto cavo con la calza da collegare a terra, a meno di comprarne minimo 100metri, non potresti farmene uno tu da 1,5metri?? Te lo pago in anticipo, e pensare che lavoro all' imq e di cavi ne vedo a km tutti i giorni......incredibile !!!!!!

P.s. 2 potrei partecipare in maniera attiva al tuo sito?? Mi piacerebbe molto fare qualsiasi cosa, quella dell' hi-fi è una passione che avevo da bambino e mai sopita.......anche se mia moglie ci aveva provato !!!!
Grazie, a presto.
Giovanni D'Ambrosio - E-mail: Giovanni.dambrosio@imq.it

LC
Caro Giovanni,
parto dalla coda. Collaborare a TNT-Audio si può, abbiamo sempre bisogno di traduttori dall'inglese all'italiano e viceversa. E' un compito difficile, ingrato e che richiede molto impegno. Ed è a gratis, ovviamente :-)
Argomento Merlino: no, non ho ne' tempo, ne' voglia ne' volontà per mettermi a costruire cavi su commissione. Faccio già fatica a trovare il tempo per le mie cose, figurati "conto terzi". Iscriviti al nostro Forum e vedrai che qualche dritta su dove reperire il cavo sciolto la trovi.
Per quanto riguarda eventuali upgrade della sorgente...non saprei, stante la situazione poco felice dell'ambiente e, soprattutto, delle casse, temo che sarebbero soldi spesi invano. In ogni caso, dovendo e volendo migliorare la sorgente, prova con qualcosa di più del CD 6000, altrimenti rischi di non sentire la differenza, complice la sistemazione dell'impianto. Mi riferisco a lettori tipo Rega Planet, Linn Mimik, qualche Meridian...tutti rigorosamente usati per rientrare nel budget. Però, prima di tutto, cerca una sistemazione migliore delle casse o dei mobili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora sul SACD
Caro Lucio,
di tanto in tanto ho piacere di inviarti una "mail", non solo per porti qualche quesito che mi auguro possa essere di interesse generale, ma anche perchè è sempre un piacere scrivere ad una persona che nei fatti si dimostra amica, oltrechè contagiata dallo stesso micidiale "virus" del ben riprodurre.
Vorrei inserirmi nella discussione (quasi un forum) che va sviluppandosi attorno alla "questione SACD".
Come già ebbi occasione di scrivere, io e te siamo praticamente coetanei, ed abbiamo contratto la devastante malattia più o meno nello stesso periodo, per cui anche io, mi trovo con un percorso di parecchi anni di ascolti e cambiamenti alle spalle, ed appartengo a quella schiera di appassionati che riesce a distinguere se nella catena di riproduzione esiste un elemento la cui messa a punto non è perfetta oppure è in controfase, per non parlare poi delle interminabili discussioni tra amici appassionati, su quale apparecchio "suoni" meglio o come lo stesso, vada interfacciato, sebbene, a volte, le difficoltà nel farlo siano notevoli, poichè si tratta di mettere in discussione le convinzioni personali, più ancora se bisogna confrontarsi con nuove tecnologie.
Ebbene, devo fare una pubblica confessione, il SACD mi ha deluso!

Per anni sono stato accompagnato nei miei ascolti, da quella che io ritengo una delle più indovinate e musicali accoppiate digitali ad un livello di prezzo ancora "umano" e cioè Marantz CD 94 MkII + Marantz CDA 94 modificato con convertitori Golden Crown, interconnessi con treccina Kimber KGAC in argento, praticamente un CD 12.
Non ruberò tempo per decantare le molteplici virtù della meccanica CDM 1 accoppiata a convertitori multibit iperselezionati (a mio parere come risultato complessivo, superiore ai monobit), ma certo, le macchine provate in alternativa alla mia coppia, nel mio ambiente di ascolto, sono state davvero tante, nessuna comunque che mi abbia indotto ad interrompere il mio matrimonio d'amore con Marantz. Questo fino all'occasione che attendevo da tempo. Sono da poco passato alla "favolosa" coppia Accuphase DP80L- DC81L, favolosa in tutti i sensi, per dimensioni, peso e prestazioni!
Credo di non sbagliare se affermo che dalla loro presentazione ad oggi non si è fatto di meglio in campo digitale, ma certo ascoltando questa accoppiata in commutazione con un Pioneer 757, il top di questa casa per quello che riguarda il nuovo standard SACD, con CD normali e medesimi SACD, l'Accuphase risulta essere ancora qualitativamente più convincente e naturale.
Mi siedo, inserisco un CD ed ascolto, senza farmi prendere da alienazioni su come avrebbe suonato quella registrazione in analogico, (pure nel mio caso rappresentato da un TD 160 Super MK V con SME 3009 e GRADO Platinum Wood). La sensazione di ascolto è quasi come quella che, a suo tempo riportai, dopo la prova del DAT Nakamichi 1000 in commutazione con i Marantz, una maggior ariosità del messaggio complessivo ed una scena leggermente più dettagliata.
Questa "sensazione" di completezza, ariosità e dettaglio del messaggio, il SACD non me la dà! Come dice la nota pubblicità... "sarà l'acqua, sarà l'aria", "sarà l'acerba tecnologia, saranno le tecniche di registrazione o le macchine" fatto sta che confrontando i livelli "top" di entrambi gli attuali standard di riproduzione, a mio parere, non solo non è giustificato il maggior prezzo richiesto per il SACD, ma, non credo vi sia neppure la decantata superiorità.
Eppure, che le prove condotte nella mia stanza da musica, quindi con caratteristiche acustiche note, sono state fatte utilizzando il mio front end di riferimento (Rowland M7 mono- Audio Research- B&W 801 matrix III).
E giacchè siamo in argomento, lancio una proposta "leggermente" provocatoria.
Chiunque disponga di un open reel di qualità, provi a registrare un buon CD, possibilmente a 38 cm/sec e possibilmente con DBX di tipo I, dopodichè lo ascolti in commutazione con il SACD, il mio indirizzo di mail è a disposizione per eventuali scambi di opinione!
Ed allora la domanda nasce spontanea. Perchè spingere tanto una tecnologia che tutto sommato di innovativo ha ben poco?
Forse, la speranza è che, dopo averci "costretti" a subire ricattatorie imposizioni come quelle di pagare 25 o 30 Euro i CD, e finanche di "sporcarli" con demenziali e nocivi, oltrechè legalmente dubbi e moralmente indegni, files anticopia (voglio vedere quando riusciremo ad organizzarci per difendere i nostri diritti anche presso qualche Tribunale! ) l'appassionato di musica sia tanto "gonzo" da riacquistare tutta la sua discografia nel nuovo formato?
Ma andiamo! Cerchiamo di essere seri.
Se è vero come è vero che il DAT non ha avuto fortuna, è vero almeno che chiunque abbia avuto per le mani anche solo un piccolo portatile, non ha potuto fare a meno di constatare una qualità di registrazione-riproduzione notevole.

Queste considerazioni mi fanno venire in mente l'esperimento condotto 30 anni fa con l'ELCASET, te ne ricordi? Sembrava l'uovo di colombo, la praticità della cassetta e la qualità dell' Open Reel! Il massimo. Eppure, fallì miseramente.
C'erano è vero, problemi di distribuzione e di costi, ma c'era soprattutto la PHILIPS che non aveva alcun interesse a che, le cassette stereo 4, venissero eliminate dal mercato, anche perchè l'industria discografica (come al solito) lucrava e lucra in modo spropositato, vendendo cassette preincise a prezzi esorbitanti!
E poi, c'erano milioni e milioni di registratori a cassette, che, praticamente erano (e credo siano tuttora) la fonte di riproduzione più diffusa.
E' evidente che questa scellerata e miope politica commerciale, secondo la quale più un articolo non "tira" e più si alza il suo prezzo, (anzichè abbassarlo come è nella logica) non fa che deteriorare il mercato, e non solo quello discografico, ma anche quello degli apparecchi per la riproduzione sonora, se, come credo, l'appassionato ha abbastanza buon senso per non farsi trascinare in "avventure" che risultano solo dispendiose e, di converso, scarsamente appaganti dal punto di vista qualitativo!
Ed allora, giacchè siamo in argomento, diciamola per intero.

Il SACD è una "bufala" ed almeno allo stato, con queste premesse tecnico-commerciali, non sembra che le cose possano migliorare. Ma, come dicevo in apertura, questo è il mio parere, e non è certo "assoluto", sarei infatti, disponibile volentieri a capire (con la ragione dell'udito e della logica) se sbaglio e dove, anche se credo che difficilmente potrei essere smentito.
E dopo queste considerazioni, passerò a qualcosa di meno prosaico.

Attualmente sto provando diverse coppie di cavetti per collegare gli Accuphase al pre, ma non sono ancora riuscito a trovare un giusto compromesso tra qualità e prezzo, che, però, onori cotanto CD. Mi consiglieresti una coppia di cavetti di collegamento al di sopra di ogni sospetto, senza che debba accendere un mutuo per acquistarli?
(Magari questo sarà un altro degli argomenti "scandalosi" che toccheremo in una prossima mail) I Marantz li ascoltavo con una coppia di MIT Shotgun MI 330, che però vorrei spostare tra pre e finali, sostituendo una coppia di "vecchi" ed onesti Monster Interlink Reference A, sinceramente un poco troppo "presenti" agli estremi di banda.
Lo so... Lo so... più i cavetti sono buoni, più dovrebbero stare vicini alla fonte, ma tant'è.. Attualmente l'unica "coppia" con la quale ho riscontrato risultati praticamente eccellenti e l'Audio Note ANVX, ma il loro costo (1300 Euro circa per la coppia da 1,5 mt. terminata) mi pare assolutamente spropositato, non credi anche tu?
In attesa di "qualche considerazione" questa volta da parte tua, ti invio un caro saluto. A presto.
Daniele Fingo - E-mail: daniele330@interfree.it

LC
Caro Daniele,
grazie anche a te per il prezioso contributo alla discussione. Il confronto tra la tua coppia Accuphase ed il povero Pioneer (circa 1500 Euro) era tutto a sfavore di quest'ultimo ma....non dimentichiamoci che molti sostengono che anche un lettore DVD/SACD economico sia in grado di suonar meglio dei migliori lettori CD in circolazione. La stessa, IDENTICA frase utilizzata a suo tempo quando da spingere c'era il CD a danno del vinile.
Un lettore CD da 200 mila lire era in grado di suonare meglio di qualunque giradischi analogico, indipendentemente dal prezzo. E quanti se la sono bevuta!!!!! Compresi smaliziati audiofili, un po' abbagliati dalla nuova tecnologia, un po' perchè avevano voglia di cambiare, un po' perchè con l'analogico non erano mai andati d'accordo.
La storia si ripete, le frasi dette sono le stesse, le dimostrazioni a confronto pure tristemente simili. Prima ancora, ricordiamo (per non dimenticare!!!) la Elcaset, il Betamax e tanti altri formati di volta in volta spinti dalle riviste. Ho appena riletto una prova della Elcaset a confronto con la Compact Cassette, su una rivista italiana anni '70. In tempi più recenti, il DAT e la (sic) DCC. Il motivo di così tanti nuovi standard è quello di far "muovere" il mercato ed incrementare le vendite di hardware e di software. Marketing, poco più.
La cosa che mi meraviglia di più è vedere quanti "audiofili" - nonostante la storia recente consiglierebbe prudenza e biancheria intima in filo di piombo - si siano immediatamente convertiti alla nuova Fede.

Per quanto riguarda il tuo quesito sui cavi, prova a cercare un altro MIT 330 usato, un JPS SuperConductor 2 (sempre usato) o ancora un Cardas Golden Cross. Nei cavi, sull'usato, si possono fare ottimi affari, specie se dai un'occhiata al mercato statunitense (metti "used cables" su un motore di ricerca e...stupisci).
Grazie del contributo alla discussione,
Lucio Cadeddu

Sistema che si possa definire "audiophile"
Egregio direttore,
alla soglia dei quarant'anni mi sono convinto che ci si possa riavvicinare ancora con gioia e fiducia all'hi-fi, seppur nel bailamme di proposte, marchi e pareri di amici e esperti audiofili più o meno navigati.
Non sono più un ragazzino, questo è certo, quindi valuto tutti i pareri e le proposte con un certo interesse, serietà, molto entusiasmo, tanto alla fine testardi lo siamo tutti e la scelta dell'impianto spetta solo alle nostre intuizioni, convinzioni o meglio ancora alle nostre orecchie con un occhio anzi due al budget nel mio caso.
Finora i miei maggiori investimenti hanno riguardato soprattutto la musica, cioè la materia prima: sono un patito della musica brasiliana e acquisto cd a piene mani direttamente da siti internet sudamericani. Ho anche parecchi vinili ma al giradischi ci arriverò forse in una seconda o terza fase del mio percorso.
L'ambiente in cui ascolto musica è un piccolo studiolo di 3 metri per 4 (più piccolo di così!) ma è suscettibile di modifca in un luogo più grande, diciamo una sala di 6x5 una taverna altrettanto grande.
Recentemente ho acquistato, autoconvincendomi della bontà dell'operazione consigliato da amici, recensioni e poi le ho anche ascoltate dal rivenditore delle B&W DM 601 S3 da scaffale pagate 360 euro che tengo su dei supporti stabili col tweeter all'altezza delle orecchie e io al vertice del triangolo; ho un CD Marantz 5000 pagato 200 euro in saldo e un vecchio amplificatore Marantz anni '80 ripulito a dovere per l'occasione ma che è sicuramente da rottamare.
Ora: le casse mi stanno bene, nel senso che secondo me, pur essendo un prodotto di larga commercializzazione, molto pubblicizzato ma anche fidato, con tutti i limiti delle casse piccole ed economiche (si fa per dire) comunque non stancano l'ascolto: hanno un suono morbido, pulito, pochi bassi, pochi alti, bella gamma media. Le ritengo doti importanti di neutralità e delicatezza se si ascolta musica a tutte le ore in un ambiente domestico dove si convive con mamma, figli, nonni e nipoti.
Il lettore CD è quello che è per quello che costa, non si scopre niente, se non che ci ho messo un cavo Monster Cable Interlink 200, il tappetino del mouse sopra e forse comprerò i piedini Upim se li trovo (solo gli originali, diffidate dalle imitazioni!, ndr.): non è successo niente di sconvolgente ma con un po' di autosuggestione e allenando l'orecchio non va poi tanto male.
Ma il vero nodo è che ora urge abbinare un amplificatore (budget sui 700/1000 euro) che mi piloti bene le B&W e che dia un po' di spinta al lettore, che copra quindi un po' le magagne di entrambi questi componenti. Peccato poi che non ci facciano stare più la radio negli amplificatori audio moderni, così mi tocca sentirla su piccoli transistor o walkman.
Sinceramente mi piacerebbe o meglio mi intrigherebbe un ampli italiano magari anche ibrido o anche a stato solido è lo stesso (si fa per dire italiano o inglese considerata la globalizzazione: tipo pezzi provenienti dall'Oriente, assemblati in Germania con marchio made in Italy) del tipo Puccini SE Remote, Aeron, Unison Research Unico, Vincent, Monrio; ma non so cosa ci perderei o guadagnerei rispetto ad affidarmi a standard e marchi tipo Arcam, Rotel, Nad o sempre Marantz.
Piccolo inciso se possibile e se no chiedo venia: l'Azienda che commercializza i Vincent è della mia zona: li ho contattati, sono gentilissimi e si può andare ad ascoltare gli impianti portando i propri diffusori. Questo forse è un piccolo/grande segnale di onestà, serietà e sensibilità per l'audiofilo e l'audiofilia.
E poi consigliatemi anche dei cavi di potenza escludendo il fai da te (sempre a impronta neutra ma forse sarebbe meglio acquistarli dopo la scelta dell'amplificatore) adeguati ma che non costino più di 10/15 euro al metro, perchè ne ho bisogno 2 pezzi da 4 metri l'uno e poi non vale la pena spendere di più per un impianto diciamo "entry level: pensavo sempre a dei Monster Cable da spellare.
Vi ringrazio per l'ospitalità e per quanto avrete la cortesia di rispondere.
Con sincera stima.
Massimo Azzini - E-mail: mazzini@freemail.it

LC
Caro Massimo,
come ampli italiano potresti valutare le seguenti proposte: Audio Analogue Puccini SE Remote (nuovo), Pathos Classic One (usato), Monrio Asty (nuovo), AM Audio PA 30 o PA 100 (usati). Dell'Unison Research Unico ho sentito parlar bene ma non ho avuto ancora modo di ascoltarlo con attenzione.
La soluzione per ascoltare decentemente la radio esiste e si chiama sintonizzatore, magari analogico, rigorosamente usato. Per poche decine di Euro si trovano delle macchine di qualche anno fa assolutamente interessanti e che vanno meglio della radio del walkman.
Infine i cavi: lasciati consigliare dal negoziante dove acquisterai l'ampli.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Impianto piccolo per cominciare
Buon giorno,
scrivo questa lettera, cercando di rispettare le istruzioni di cosa non scrivere, perchè -evidentemente ho bisogno di un consiglio.

Amo la musica, ma -come penso molte altre persone- per la mia scarsa conoscenza tecnica trovo difficoltà nel difendermi dai consigli dei commercianti dei centri commerciali; e per la mia relativa disponibilità economica non posso comprare certi gioiellini di indubbia (spero) qualità. Facciamo una premessa: ho acquistato un lettore dvd ("GRUNDIG - Xenaro GDP 4200") e attualmente -tramite collegamento analogico con un compatto- lo uso sia per guardare i DVD che ascoltare i CD (dato che il compatto ha il laser che non funziona più).

Per sostituire il compatto, vorrei comprare un amplificatore (con un budget di 500 euro). Nei centri commerciali mi dicono: "Ma si prenda un Sinto/Ampli 5+1. Così ascolta sia la musica sia guarda i DVD", ma a me interessa soprattutto la musica e non mi interessa avere la stanza tempestata di casse.
Quello che cerco sono un amplificatore e 2 casse. A tale scopo ho letto, sul vostro sito, l'articolo "Come scegliere l'amplificatore" in cui c'è scritto che non serve necessariamente spendere follie. Se non sbaglio viene indicata la Pioneer come una marca onesta. Leggendo però le "Prove d'ascolto" inerente gli ampli, tali Pioneer non sembrano poi così validi.
Conclusione: non ci capisco più nulla. Mi potreste indicare un amplificatore e 2 casse di onesta qualità?
A tale scopo fornisco le indicazioni richieste nelle Istruzioni:

Spero in una risposta (positiva)
Grazie
Luca Zivoli - E-mail: luca.zivoli@fincantieri.it

LC
Caro Luca,
è divertente - ma anche un po' triste - questa attitudine di molti negozianti nel cercare di rifilare al malcapitato acquirente un impianto Home Theater a tutti i costi.
Entri per comprare con un rasoio elettrico e ti propongono un lettore DVD ("tanto il suono è uguale..." dicono), vuoi cambiare la lavatrice e te ne esci con 5.1 programmi di lavaggio....del cervello :-)
Insomma è una vera Caporetto del buon senso. Voglio un ampli stereo e due casse. Basta!!! E' così difficile da capire che non tutti si vogliono riempire la casa di dadi da brodo spacciati per casse acustiche, da disseminare poi per tutto il salone?
Capisco la tua confusione per cui cercherò di darti dei consigli quanto più chiari mi riesca di dare.
Quando il budget è basso, inutile puntare agli apparecchi considerati "audiophile". Sul nuovo, non si riesce a prendere quasi nulla. Ecco perchè in quell'articolo citavo buoni marchi consumer come Pioneer ed altri. Il problema VERO è che anche questi marchi hanno praticamente cessato di produrre ampli stereo, buttandosi con tutti e due i piedi nel sacco dell'Home Theater.
500 Euro non sono tantissimi per ampli e due casse, ma qualcosa si riesce ancora a prendere. Comincio con gli ampli: con un po' di fortuna, con 300 Euro riesci ancora a trovare il Rotel 931 e per qualcosa in meno anche il vecchio 921, magari rimanenza di negozio in quanto non più in produzione. Per una cifra più vicina ai 250 Euro dovresti trovare facimente il Marantz PM 4200 ed il Denon PMA 425R, entrambi telecomandati. Non suonano altrettanto bene come i Rotel citati, ma per cominciare vanno benissimo.
Poi, a seconda delle scelte, ti avanza una cifra simile per le casse che, per ragioni ovvie, saranno da supporto. Qui potresti valutare le Indiana Line 5.40 (recensite qui su TNT-Audio) o, con uno sconto buono, le più grandi 5.30. Possibili alternative: Mission M71, Wharfedale Diamond 8.2, KEF Cresta 1 o 2, B&W DM 303, Polk Audio RTi28. Vedi cosa riesci a reperire ed ascoltare e decidi secondo il tuo gusto.
Qualora avessi bisogno di ulteriore aiuto, non esitare a scrivermi di nuovo,
Lucio Cadeddu

Stands TNT Stubby
Gentile Direttore,
ho appena terminato la realizzazione di una coppia di stand
TNT Stubby, e devo ringraziarla per le idee che il suo sito suggerisce.
Li ho costruiti con poca spesa e materiali facilmente reperibili (mdf da 3 cm., barra da 1 cm., tubo pvc da 8 cm. e sabbia silicea q.b.). Dopo adeguata pittura, WAF medio alto, e soprattutto le mie vecchie Canton GLE-70 non hanno mai suonato così!
Sono affezionato a queste casse, come del resto al mio Thorens TD125 mkII, Shure V-15III e Marantz 1120. E' azzardato chiederle cosa ne pensa di questo amplificatore?
Tornando allo stand ho usato sotto la base 4 piedini UPIM, ed altri 4 UPIM fra la cassa e lo stand. Pensa che sia valida l'idea di mettere i piedini UPIM anche sotto la cassa al posto dei feltrini?
Mi accingo a costruire dei cavi TNT Star, ho capito l'importanza dei cavi (ho dei vecchi Supra non meglio precisati), ma è impossibile da trovare a Firenze un quadripolare intrecciato con schermatura di rame! Sembra impossibile... Ma continuerò imperterrito...
La ringrazio ancora per tutti i suggerimenti trovati su TNT-Audio.
Alessandro De Chiara - E-mail: alessandro.dechiara@tin.it

LC
Caro Alessandro,
mi fa piacere che i nostri Stubby abbiano contribuito a far suonare meglio il tuo impianto. A proposito, davvero un sistema interessante, in particolare ampli e giradischi, come ho già avuto modo di di scrivere più volte. Il tuo Marantz è un buon ampli, forse il suono non sarà modernissimo, ma è ancora molto "musicale". Tienitelo stretto, al più dai una pulitina a contatti, prese e potenziometri.
Per quanto riguarda i piedini Upim, non esagererei col loro uso. Tieni conto che sotto un peso consistente tendono ad appiattirsi nel tempo ed a perdere le loro caratteristiche ammortizzanti.
Infine, il cavo quadripolare va bene anche non schermato, non fartene un cruccio :-)
Tienimi al corrente,
Lucio Cadeddu

AM Audio A6 + A40
Lucio,
vorrei riportarti alcune modeste prime impressioni sul mio recente acquisto: un A6 + A40 della AM Audio.
Non nascondo che è stata dura decidere quale nuovo amplificatore scegliere. Nella mia catena, percepivo come punto debole l'amplificatore. Mi sono documentato e poi sono andato a "sentire" alcuni apparecchi.

Molti mi sono parsi non distanti dal mio Sony (l'unico apparecchio interessante è stato lo Yamaha AX592), poi ho deciso di fare un salto di qualità e ... spesa, e mi sono rivolto alla produzione AM Audio. Già avere una sala di ascolto - quasi semi-anecoica - a disposizione è stato un godere del godimento.
Ho ascoltato in una prima sessione un PA40, un A6 + A50 ed un A6 + A40. Inizialmente ero indirizzato ad un integrato, ma poi mi è piaciuto un pre + finale. Premesso che tutte le configurazioni hanno espresso una finezza di grana ed una trasparenza stupenda (insomma, se facessi un paragone irriverente, direi che il mio vecchio Sony "urla"), e che sono emersi dai CD che mi ero portato per prova, particolari a me quasi sconosciuti, la mia valutazione personale è stata che l'A50 evidenziasse una sonorità un po' più calda, mentre l'A40 fosse un po' più veloce e nervoso.
Ho deciso per l'A40.
Nella seconda sessione di ascolto ero indeciso tra un A6 ed un A5: ascoltati entrambi, devo dire che non ho saputo esprimere una vera valutazione finale ed ho optato per la soluzione meno impegnativa in termini economici.

A casa con gli apparecchi AM Audio.
L'inserimento nella mia catena (permettimi di descrivertela, anche se la cosa probabilmente ti disturba un attimo, per definirne il bilanciamento: CD Sony serie ES + Graham Slee cable 1+ A6 + "buon cavo" tra pre e finale + A40 + speakers B&W DM580) catena è stato un buon miglioramento: gli alti sono più definiti; i medio-bassi sono precisi (ormai il limite potrebbero essere gli speakers); i bassi, malgrado i limiti della stanza, meno urlanti anche se corposi.

Globalmente, anche se l'apparecchiatura credo debba essere ancora "rodata" per qualche ora (sono arrivato ad una ventina di ore), si ascolta un'ottima profondità di campo ed una buona trasparenza.
L'unica attenzione - come si fa sempre - è che l'amplificatore sia caldo: già normalmente non perdona errori alla sorgente, ma a freddo mi da l'impressione che enfatizzi ancor di più; sembra che la sorgente sia un po' "lenta".
Concludendo credo di poter essere ben soddisfatto della nuova configurazione: meglio di un già ottimo integrato AM, un entry level rispetto ad altri gioielli AM - ma che entry level.
Speranzoso di non averti tediato troppo a lungo, porgo a tutti un saluto.
Diego Mantovani - E-mail: Diego.Mantovani@Mattel.com

LC
Caro Diego,
solo un paio di appunti alla tua testimonianza. Non conosco la sala d'ascolto AM Audio ma credo che sia TUTTO tranne che anecoica. Guai se fosse così! In una camera anecoica tutte le riflessioni sono annullate e la sensazione d'ascolto è assolutamente innaturale. Non è dunque ne' può essere una camera anecoica. Semmai, è una stanza trattata acusticamente per farci suonar bene un impianto stereo. Sono due cose diametralmente opposte. La camera anecoica serve (anzi, serviva, direi) per eseguire misure sugli altoparlanti. Purtroppo tali misure, poi, andavano a cozzare con l'interazione PESANTE di un vero ambiente d'ascolto che è tutto tranne che aneicoico!
Secondo appunto, hai acquistato una coppia pre+finale molto distante - qualitativamente - dal resto dell'impianto, prima o poi dovrai programmare un adeguamento. Più poi che prima, diciamo ai primi segni di insoddisfazione :-)
Per ora goditi la Musica!
Lucio Cadeddu

Dubbio su sorgente
Ciao Lucio,
in seguito al tuo precedente consiglio ho deciso di acquistare l'ampli C-320 BEE della NAD, che ho ascoltato e mi è piaciuto molto... però mi spiace un po' collegarci il lettore cd portatile e, dato che non ho molti soldi (ne spendo 430 nell'ampli - come al solito lo sconto sul prezzo di listino è maggiore del 10%) pensavo di rivolgermi su un CD723 della Philips...
I dubbi che mi sono venuti in relazione a questo economico lettore cd sono principalmente:

  1. Si sente una notevole differenza rispetto ad un lettore cd portatile Panasonic?
  2. La differenza di suono con un NAD C521i è netta? Vale la differenza di prezzo (praticamente il NAD costa il triplo) considerato il fatto che l'impianto è veramente basilare?
  3. Quali sono le differenze tra il Philips CD723 e il CD753?
In pratica: non so se è il caso di comprare subito il CD723 (o il 753, anche se non ne so ancora il prezzo e le caratteristiche) o aspettare un (bel) po' e acquistare il NAD... cosa mi consigli tra le due possibilità?
Grazie ancora per la tua disponibilità....
Ciao,
P.S.: ho sperimentato sotto le mie piccole casse delle viti parker a testa larga che fungono da punte... pur essendo l'impianto quello che è (tutt'altro che hifi) la differenza si sente (nel senso che non la sento solo io, ma anche mia mamma che non è propriamente una attenta ascoltatrice), sono migliorati sensibilmente gli estremi di banda, gli alti (lo noto particolarmente nei piatti della batteria sono più definiti, insomma più belli) e anche i bassi (sarà psicoacustica?? Eppure mi sembrano molto più controllati e allo stesso tempo più incisivi...); sotto le punte ho messo delle monete da 1 centesimo...
Matteo Ruffinengo - E-mail: meo85@libero.it

LC
Caro Matteo,
la differenza tra un lettore CD da tavolo "onesto" come il CD 723 ed il tuo portatile c'è e si sente tutta. Ancor di più, si sente la differenza tra il NAD 521i ed il Philips 723. Il 753, rispetto al fratellino 723, ha una conversione più sofisticata ed uno stadio d'uscita leggermente migliore, se non ricordo male. In pratica è un Marantz CD 5000 sotto mentite spoglie.
Il mio consiglio però non può prescindere dalla tua disponibilità economica. Secondo me - te lo dico chiaro - sarebbe MOLTO meglio prendere il NAD 521i. Se non riesci a prenderlo nuovo, cercalo usato o ex-demo, ne ho visto qualcuno a prezzi molto convenienti (anche meno di 300 Euro) in Germania ed in Inghilterra. Se non te la sentissi di affrontare un acquisto di questo tipo, aspetta tempi migliori.
Il tuo portatile non ti farà sentire l'impianto nella sua espressione migliore ma se si tratta di pazientare un tempo ragionevole (che ovviamente dipende da te) è meglio farlo piuttosto che acquistare adesso un lettore un po' migliore visto che ti rimarrebbe il tarlo che col lettore NAD avresti sentito ben altra Musica.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Upgrade o no?
Egregio Direttore,
innanzitutto complimenti per la franchezza espressa dalle sue parole e dell'opportunità di dialogo che offre.
Mi viene spontaneo quindi chiederle un parere, un consiglio, come ne stessimo parlando da tempo. E' passato del tempo da quando acquistavo (e conservo) Suono e Stereoplay! Che curiosità quelle copertine che proponevano come test delle cassette audio metal! Oggi però...
- Ho voglia di aggiornare il mio impianto, ad oggi composto da:

In direzione A/V vi avevo aggiunto anche: lettore laser disc Pioneer (fuori uso) ed un sistema Celestion HT Three (decoder surround con ampli, diff. Centrale e due piccoli surround).
La voglia di aggiornare, si è fermata davanti al continuo nascere di sistemi, codifiche e formati audio video (lettore Divx, ampli 5.1, 6.1, 7.1 etc...). Mettiamo quindi un punto fermo e vediamo di capire cosa fare. Ho quindi optato per due ipotesi:
1 ipotesi: tenere le Epos, (anche il resto, ma per altri usi) aggiungere un ampli a/v, un dvd, casse e sub.
2 ipotesi: tutto nuovo.
So che Epos sta per lanciare casse per sistemi a/v, ma non a tempi brevi.
Sul tutto nuovo avrei pensato: pre e finale rotel, dvd rotel o kiss (multi standard), e casse (?) In entrambi i casi il budget è di circa 3500 euro.
Il vero dubbio, come avrà capito è dipanarsi tra offerte mirabolanti, impianti iper-tecno-avant-gard e sigle e codici di sistemi sfornati su base mensile, dei quali dubito sulle reali prestazioni, magari in un ambiente come il mio di circa 35 mq, ma aperto e soggetto a convivenza con altrui passioni (libri, bottiglie, bicchieri e suppellettili)!
Sono d'accordo con lei sul SACD o il DVD audio. Insomma da dove (ri)cominiciare?
La ringrazio sin d'ora per l'attenzione prestatami.
Cordiali saluti.
Francesco Tamburrino - E-mail: ftamb@tin.it

LC
Caro Francesco,
cambiare tutto potrebbe essere un salto nel buio ed il budget potrebbe non essere sufficiente per un sistema HT completo e di qualità confrontabile con ciò che sei abituato ad ascoltare in stereo. Semmai, accetta il mio solito consiglio terroristico: i 3500 Euro dedicali interamente ad un impianto stereo nuovo, magari dove la sorgente è un buon lettore DVD. In questo modo la Musica è salva e pure la visione dei films.
Tolto il buon DVD (facciamo 1000 Euro per il Rotel RDV 995?) ti resterebbero 2500 Euro per ampli e casse. Di questi, 1500 potrebbero andare su un buon sistema da pavimento e 1000 per un buon ampli integrato. Consigli per apparecchi in questa fascia di prezzo ne trovi quanti ne vuoi ssia tra le recensioni su questo sito che sulla Rubrica della Posta.
Buon ascolto e tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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