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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Un altro redento sulla via di TNT-Audio...
  2. Atoll cd 100 - Technics sl pg 470a
  3. Cavi di interconnessione Pre-Finali
  4. Come me la cavo col cavo?
  5. Consigli per acquisto diffusori
  6. Rinnovo impianto
  7. Nuovo impianto
  8. Scelta lettore CD entry-level
  9. Soddisfazione FleXybile
  10. Acquisto digitale usato

Un altro redento sulla via di TNT-Audio...
Salve Lucio!
Recentemente avevo deciso di acquistare un coordinato (orrore!) ma fortunatamente prima di condannare la Musica ad una morte prematura sono stato indirizzato da un amico sul tuo sito che mi ha permesso di farmi una cultura al riguardo e mi ha convinto a provare a realizzare una configurazione che non stravolgesse eccessivamente il budget che volevo spendere in partenza.
Dovrei sonorizzare una stanza di m 6.20 x 4 e in verità non ho un budget molto elevato (poco più di 1000 euro). Con l'ausilio delle diverse recensioni (ove presenti) e di un listino alla mano sono arrivato a queste conclusioni..

So che sintonizzatore e cassette non rientrano nella benchè minima concezione Hi-Fi ma per esigenze domestiche ho dovuto inserirle. Ti chiedo quindi un parere sui primi tre considerando che il costo complessivo deve purtroppo abbracciare tutti questi componenti e vado quindi incontro a pesanti compromessi... Ho cercato di salvaguardare ove possibile un minimo di qualità e penso comunque di aver fatto meglio del solito compattone..

In alternativa modificando un po' i rapporti tra costi e componenti avrei pensato all'ampli Yamaha AX492 e al lettore di CD Technics SC PG4.
Sono nelle tue mani. Ti ringrazio dell'attenzione che mi dedicherai e ti porgo i miei più cordiali saluti.
Michele - E-mail: _michele_@libero.it

LC
Caro Michele,
certo che rinunciando a radio e doppia cassetta si potrebbe costruire un impiantino molto migliore...ma, pazienza! Bisogna pur rispettare le esigenze, immagino, familiari.
Tuttavia, qualcosa di diverso si può ancora fare. Intanto l'ampli, ci vedrei meglio un NAD C300, un Rotel 921/931, magari li trovi a prezzi particolarmente convenienti.
Purtroppo non mi dici a che prezzi avresti trovato gli altri componenti, quindi mi viene difficile proporre delle valide alternative. Potresti però rinunciare alle Infinity Ref 41 e puntare a delle Chario Syntar 200 o Indiana Line Arbour 5.30, due diffusori italiani molto più belli a vedersi, con una rifinitura in vero legno e suono un pelino più raffinato (non è un mistero che il tweeter delle Infinity serie Ref non incontri esattamente il mio gusto).
In più sono italiane, con tutti i vantaggi che questa scelta comporta in termini di assistenza post-vendita, disponibilità di ricambi ove fossero necessari e rapporto qualità/prezzo.
Niente da dire sul lettore CD, ottimo esempio di lettore economico e ben suonante.
Per radio e doppia piastra, cerca di spendere il meno possibile.
Ciao e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Atoll cd 100 - Technics sl pg 470a
È un po di tempo che sto pensando di sostituire il lettore cd della mia catena audio (cd Technics slpg470a, preampli Technics su-c800u, ampli Technics se-a800s, casse Chario Syntar mkII, cavi e stand x le casse made in TNT) con un nuovo lettore che sia di riferimento per i successivi up-grade.
Io pensavo di scegliere un cd di fascia media (x me circa 350 euro) pensando di ottenere in questo modo un miglioramento del suono del mio impianto che non mi soddisfa negli estremi banda: alti a volte teglienti e bassi poco controllati ed estesi.
Non sapendo da dove cominciare mi sono letto quasi tutte le prove dei cdplayer da voi recensiti e mi ha colpito quella dell'
Atoll CD 100.
Anche se decisamente fuori dal mio budget mi ha colpito il fatto che partendo da una base Technics e migliorando "solo" lo stadio di uscita siano riusciti ad ottenere quei risultati.
Mi sono cominciato a chiedere e se al posto di cambiarlo non cercassi di migliorarlo il mio vecchio cdplayer, visto che il valore commerciale non credo sia molto elevato.....
Ti anticipo che già alcune modifiche esterne le ho effettuate seguendo un po' i tuoi consigli e un po' effettuando delle prove dirette. Ho smorzato il coperchio superiore poggiandoci sopra, tramite dei listarelli di polistirolo, una lastra di marmo delle dimensioni del cdplayer (recuperata a costo zero) e ho aggiunto ai piedini originali dei quadratini formati da uno strato di sugero e una specie materiale plastico piuttosto morbido (non sto a spiegarti dove li ho recuperati), infine ho sostituito il cavo di segnale con un cavo basato su cat5 intrecciati infilati in quello che rimane di un cavo coassiale per uso tv.
Come avrai notato sono tutti tweaks reversibili in quanto pensavo di rivendere il cd quando compravo quello nuovo, ora però sono pronto a metterci le mani dentro per vedere di migliorarlo anche drasticamente.
Ti anticipo che ho una certa dimestichezza con stagno e saldatore e qundi ti volevo chiedere che modifiche effetuare per poter migliorare la situazione e fino a che limite di spesa sarebbe sensato provarci.
Ti ringrazio fin d'ora per i consigli che mi darai e ti faccio i complimenti più sinceri per il tempo e la passione che ci metti in questo nostro "hobby".
Ciao,
Giuseppe Frisina - E-mail: geppe74@yahoo.it

LC
Caro Giuseppe,
l'Atoll CD 100 è, come scritto nella recensione, un Technics modificato. Le modifiche hanno interessato lo stadio d'uscita ed ANCHE lo stadio di alimentazione. Poichè a mio parere queste due sezioni sono di gran lunga le più influenti sul suono complessivo di un lettore CD...si intuisce come mai le prestazioni finali dei due lettori siano così diverse.
Purtroppo non ho ne' lo schema dello stadio d'uscita ne' i particolari sull'alimentazione "turbo" dell'Atoll, per cui temo di non poterti aiutare. L'operazione di reverse engineering sullo stadio d'uscita potrebbe essere pure complicata e dall'esito incerto...quindi, in tutta franchezza, eviterei.
La cosa che mi parrebbe sensata, invece, è, qualora il tuo lettore avesse l'uscita digitale (non ricordo), dotarti di un DAC esterno, di seconda mano, che farebbe fare al tuo impianto un bel salto di qualità.
Nell'usato si trovano convertitori di qualche anno fa, ormai privi di interesse di mercato, a prezzi molto, molto convenienti. L'evoluzione nelle tecniche di conversione ha portato il mercato a dimenticarsi troppo in fretta di ottime macchine, pure ben suonanti, di 5-10 anni fa.
Parlo di Audio Alchemy DDE, Arcam Black Box, CAL Gamma, Deltec the Little Bit, QED Digit e simili.
In alternativa, qualora l'uscita digitale non fosse disponibile, puoi sostituire il tuo attuale lettore con un Philips CD 723 e dotarti subito dopo di un DAC esterno (vedi sopra) qualora non dovessi essere soddistatto del suono.
Comunque sia, il problema di quel suono che trovi tagliente in alto è colpa, in parte, anche dell'amplificazione. Prima o poi un buon integrato "audiophile" dovrai pur prenderlo in considerazione.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Cavi di interconnessione Pre-Finali
Caro Lucio,
seguo sempre con interesse, la tua opinione nei vari hi-fi forum ed avrei piacere di sentire la tua opinione su quanto in Oggetto.
Preciso la mia catena di apparecchiature:

Prima d'ora, i Finali si trovavano vicino al Pre ed utilizzavo come interconnessione l'XLO LE, che ora ho messo tra il Dac ed il Pre (ove prima utilizzavo un XLO reference 1.1).
Per motivi di arredamento ..., ho dovuto allontanare i Finali di 2 metri e quindi devo acquistare un nuovo cavo per connetterli al Pre.

Va subito detto che prima dello spostamento, ero soddisfatto del suono raggiunto: molto analitico e trasparente, giusta scena e rispetto della gamma timbrica, bassi veloci e definiti (pur sempre da un planare).

Considerati vari fattori (il Pre non ha una gamma bassa travolgente e gli altoparlanti ancor meno...) con l'introduzione dei cavi XLO Limited Edition, ho risolto molti problemi, anche se ad un prezzo micidiale, ammorbidito solo dal fatto di aver potuto fare l'acquisto d'occasione... (come un po' tutto il resto !).
Ora però, la possibilità di averne ancora una coppia da provare tra Pre e Finale non c'è, e questo mi imbarazza.
Nel frattempo ho potuto provare una coppia di Transparent Music Link Ultra XL, ma il risultato è stato molto deludente (estremo acuto opaco e gamma bassa innaturale e debole...).
Qualcuno mi consiglierebbe gli AudioNote ANVx oppure ANVz (ANVx che potrei avere in prova e poi eventualmente d'occasione), ma non so se sia la cosa giusta.

Il tutto è evidentemente sottolineato dal fatto che, potendo, farei volentieri a meno di affrontare l'investimento degli XLO Limited Edition, che, anche se acquistati molto bene, hanno sempre un prezzo incredibile.

Gradirei il tuo autorevole consiglio, che trovo sempre equilibrato, in un mondo ormai di pazzi più o meno disinteressati ...
Grazie e distinti saluti.
Giorgio Zambon - E-mail: gizambo@tin.it

LC
Caro Giorgio,
trovo abbastanza strano il comportamento dei Transparent Ultra XL, visto che le loro caratteristiche sonore tutto fanno pensare tranne che ai problemi da te riportati. Mi viene in mente che il tuo pre potrebbe non gradire (elettricamente) la presenza dello "scatolotto" (il network Transparent M.I.N.) ed in effetti so di qualcuno che l'ha eliminato. Secondo me è un errore, quel cavo è fatto per funzionare così, anzichè cannibalizzarlo (visto il costo, poi...), meglio cercare un altro cavo.
Eviterei dunque cavi elettricamente troppo particolari per non incorrere in problemi d'interfaccia col tuo pre, e penserei a prodotti tipo Nordost Quattro fil, JPS SuperConductor, Cardas Golden Ref. Si tratta di cavi dalle caratteristiche elettriche molto "tranquille" (bassa capacità, bassa induttanza, elevata velocità relativa di trasmissione) e dalle prestazioni sonore al top di ciò che è disponibile oggi sul mercato. Il costo è elevato, ma si trovano usati (ad es. negli Stati Uniti) con relativa facilità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Come me la cavo col cavo?
Caro Lucio,
dopo una sola settimana devo nuovamente ricorrere ai tuoi consigli...Dopo aver felicemente concluso l'acquisto del Teac 1820 (che gioia scoprire che l'istinto mi aveva portato nella direzione da te consigliata!), mi ritrovo alle prese con le spine inevitabilmente connesse a una rosa così economica.
Il suono di questo apparecchio è complessivamente molto buono e dettagliato, ma le alte frequenze sono (a volume medio-alto) abbastanza fastidiose. Per darti un'idea, è come se avessi alzato metà dei controlli di un equalizzatore grafico, col risultato di ottenere un suono abbastanza innaturale ad alta quota. Che fare? Dal basso della mia poca competenza ho pensato che forse potrei provare a cambiare il cavo di segnale, anche perchè ho provato i piedini di gomma, ma i risultati sono sostanzialmente nulli.
Per evitarti di andare a cercare la mia prima mail ti riporto la configurazione del mio impianto:

Premesso che
  1. Date le mie scarse attitudini a certi lavori eviterei di costruirmi un nuovo cavo di segnale
  2. Mi pare assurdo (considerati il costo del nuovo lettore, 155 euro, e la situazione logistica) investire 100 e forse più euro per un cavo mi chiedo se non esista sul mercato qualche cavo davvero economico (diciamo sui 40/50 euro) in grado di darmi un minimo effetto di filtro.
Devo ammettere che ricorrendo ai controlli di tono dell'ampli la situazione migliora (un pochino), ma se ben ricordo tu in generale sconsigli questa soluzione. Chiudo con un?altra domanda, a titolo di curiosità: in generale, che opinione hai degli equalizzatori grafici? Li ritieni dannosi come i controlli dell'ampli (probabilmente anche di più)? O forse in qualche circostanza possono rivelarsi apparecchi utili?
Un sentito ringraziamento per la tua disponibilità
Federico Pollio - E-mail: fpollio@tiscali.it

LC
Caro Federico,
mi sembra stranissimo che il Teac 1820 abbia la gamma alta così sparata. Io direi che è esattamente il contrario. Quindi c'è qualcosa che non va....altrove. Cominciamo con un sospetto: se ad alto volume la gamma medio-alta prende il comando potrebbe essere che l'impianto sia già "a tutta birra" (ad esempio, le casse) e cominci a distorcere oppure che le riflessioni dell'ambiente siano tali da cominciare ad intervenire pesantemente sul segnale diretto.
Altro sospetto, la posizione delle casse: la posizione in libreria è un disastro sempre e comunque, ma da libreria a libreria si possono avere delle situazioni differenti. Una libreria in metallo (ri)suonerà in modo diverso da una in legno o da una coi ripiani in vetro etc.
Incolpare il lettore CD per un difetto CHE NON HA quando il resto può influire molto più pesantemente è un errore. Col Philips 634 non succedeva? Propenderei per la seguente tesi: il lettore precedente mascherava i difetti della catena ed inserendone uno più "lineare" questi sono saltati fuori senza pietà.
In definitiva, secondo me il problema non lo risolvi con un cavo ma se proprio volessi provare, tenta con un Monster Interlink 200 - 300 o CD che sono tra i cavi economici più "caldi" che conosca. Costano poco e li trovi anche nei centri commerciali tipo MediaWorld.
Qualcosa migliorerà, rispetto al cavo di serie, ma non mi aspetterei miracoli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consigli per acquisto diffusori
Gentile Direttore,
da alcuni mesi sto facendo prove di ascolto per cambiare i miei diffusori e sono ormai in piena confusione. Le descrivo il mio impianto:

Il mio ambiente d'ascolto è una classica stanza di 4 m x 4 m circa ed i diffusori sono obbligatoriamente posizionabili, posteriormente, ad una distanza di circa 25-30 cm dal muro ad una distanza, l'uno dall'altro, di circa 1,50 m.
Ho ascoltato diversi diffusori da pavimento (precedentemente possedevo delle INFINITY REF 61 acquistate nel 1995) ma trovo che la mia catena ed il mio ambiente favoriscono una esaperazione della gamma bassa molto fastidiosa, per cui sarei orientato ad acquistare buoni diffusori da stand, cercando un maggior dettaglio e trasparenza del suono.
Ho un budget di circa 2,5 - 3 milioni di lire ed ascolto essenzialmente rock, blues e derivati.
Ho recentemente provato delle B&W CDM NT 1, che mi paiono un buon compromesso fra corposità del suono e dettaglio, ma non sono ancora completamente deciso.
Mi dia un consiglio, per cortesia.
Grazie
Marcello Ecchia - E-mail: marcello.ecchia@libero.it

LC
Caro Marcello,
con 1500 Euro ti si apre la strada per molte alternative "di casa nostra", dal favorevole rapporto qualità/prezzo e dall'ottimo suono: Diapason Prelude, Opera Callas e, con un piccolo sforzo in più, Sonus Faber Signum. Tieni poi conto che, nell'usato, può andarti pure meglio perchè a cifre simili puoi trovare Diapason Adamantes, Aliante One / One Zeta e Opera Callas Gold (un amico ha venduto una coppia di Callas Gold a 900 Euro, compresi i bellissimi stands dedicati Opera).
La posizione "vicina" al muro certo non è il massimo (ed è questo il motivo del rinforzo sui bassi che lamenti) ma se non si può far di meglio...
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Rinnovo impianto
Egr. direttore,
sono uno dei numerosi lettori della sua rivista on line ed ho il problema di aggiornare il mio impianto hi-fi anni 80 così composto:

Recentemente ho fatto riconare i diffusori e uno dei due vibra. Pertanto avendo già deciso di farmi un impianto nuovo di un valore molto superiore a questo e quindi per un ascolto più audiofilo.
Ma vengo al punto: non mi pomgo limiti di spesa, ma avendo poca liquidità vorrei acquistare un componente alla volta facendolo suonare nella vecchia catena.
Chiaramente vorrei partire dai diffusori a torre anche con un budget di circa 1500-2000 Euro per la coppia; prima domanda: sono troppo impegnativi per collegarli con l'ampli Technics?
(in effetti ci ho provato un paio di Totem Arrow e il risultato mi pareva disastroso, nel senso che sembrava che ci fosse un passaggio difficoltoso della corrente).
L'ampli potrebbe essere l'Integrè della YBA oppure il Nait5 della NAIM però questi pezzi vorrei acquistarli in seconda battuta; (infine cambierei anche il lettore).
Le Totem sono casse che hanno un buon rapporto qualità prezzo?
Con la stessa cifra si acquistano diffusori a torre di produzione Italiana migliori?
Cosa c'è sul mercato eccetto le solite Sonus Faber Gran Piano o le Diapason Nux o le Opera? (Le faccio presente che faccio un ascolto principalmente di musica jazz, rock e leggera).
Le alternative quali possono essere? Potrebbero suonare con l'ampli?
Grazie per la cortese attenzione
Riccardo Mirandola - E-mail: erremme66@tin.it

LC
Caro Riccardo,
devi rassegnarti ad ascoltare, per un po' di tempo, il "suono" del tuo impianto Technics. Mi spiego: qualunque diffusore nella fascia di prezzo da te indicata metterà in spietata evidenza le immancabili pecche di sorgente ed ampli. Quindi: o ti rassegni fino a nuovo acquisto oppure abbassi il tiro sui diffusori per poter acquistare subito un ampli adeguato.
Ad esempio, potresti puntare a dei diffusori da 1000 Euro e ad un integrato da 500-800. Ti garantisco che il risultato sarà nettamente superiore a quello che otterresti con le sole casse più costose collegate al vetusto Technics.
Esempi? NAD C350, Rotel 972 o 1060, Audio Analogue Puccini tra gli amplificatori. Chario Hyper 100 T, Klipsch RF-3, Opera Platea, KEF Concerto 1 tra i diffusori. Ovviamente, ci possono essere anche tante altre soluzioni altrettanto valide.
Non temere: il salto di qualità rispetto al tuo attuale impianto sarebbe elevatissimo, anche conservando la sorgente attuale...che sarebbe comunque da cambiare al più presto.
Ciao e fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto
Gent.mo Direttore,
Prima di tutto complimenti per l'idea e la realizzazione di TNT Audio che, grazie al gigantesco sforzo profuso essenzialmente da Lei malgrado impegni accademici, di lavoro, famigliari e di allenamento sulle due ruote, è diventato un punto di riferimento per gli audiofili non solo italiani.
Vengo rapidamente al sodo, dopo lunghi anni in cui ascoltare musica era diventato difficile (3 ore al giorno di vaiggio per raggiungere il luogo di lavoro), ho ripreso la mia vecchia passione (ascolto essenzialmente musica da camera e jazz), ricominciando a far lavorare il vecchio impianto (ampli Quid e diffusori Parva FM2 di Sonus Faber, Cd player Denon DCD960) in una stanza di circa 4 x 5 m sufficientemente "trattata" dal punto di vista acustico con tappeti e divani.
Avendo l'intenzione di cambiare i componenti dell'impianto, avevo pensato di iniziare dalle casse passando a delle torri. Ho avuto occasione di ascoltare delle Vienna Acoustic (modelli Mozart e Beethoven) pilotate dal piccolo Pathos New Classic one (nella sua configurazione rinnovata con incremento di potenza rispetto al modello recensito su TNT qualche tempo fa) e ho trovato tale combinazione estramamente soddisfacente.
Certamente la sorgente digitale (Meccanica e convertitore Buermeister mi sembra) non era paragonabile a quella in mia possesso ma il risultato complessivo era impressionante. Poi sono, al solito, cominciati i dubbi che non è facile risolvere nella maniera più immediata (ascoltando la stessa catena cambiando uno dei componenti alla volta).
Come possibili alternative pensavo alle Opera III o, dopo una visita al sito della Polk Audio (in seguito alle sue recensione delle 2000 Rti, 600 Rti e ad una risposta ad un lettore in cui diceva di stare valutando un altro diffusore Polk di nuova produzione), alle Polk audio LSi 15 dall'aspetto e dalle caratteristiche promettenti.
La distribuzione delle Polk (esclusivamente nei megastore Media World) rende sostanzialmente impossibile ascoltarle pilotate dal Pathos.
Volevo perciò sapere la sua opinione sulla validità delle alternative alle Vienna (le conosce ?) in accoppiamento al Pathos. Per quanto riguarda invece la fonte digitale, pensavo all'accoppiata "autarchica" North Star. Può essere una scelta ragionevole o è, a suo giudizio, sovradimensionata rispetto agli altri componenti. Esistono a suo giudizio delle alternative dal costo più contenuto e dalle prestazioni sonore adeguate a questo ipotetico impianto?
La ringrazio anticipamente se potrà rispondermi.
Alessandro Piovesan - E-mail: acodegone@jumpy.it

LC
Caro Alessandro,
conosco le Vienna di fama e per aver avuto dei contatti in passato, che poi però non sono mai stati concretizzati in termini di diffusori da provare, quindi non posso esprimermi con un parere personale.
Vorrei, però, prima di iniziare, darti un avvertimento: l'accoppiata Quid + Parva FM2 non è affatto male e starei molto attento a confrontarne la resa "a memoria" con quel che senti in negozio.
La sorgente migliore, gli accessori (cavi, tavolini) e l'ambiente possono giocare a favore del nuovo ed a scapito del vecchio. Non vorrei rimanessi deluso una volta effettuato l'acquisto.
L'obbligo è quindi quello di ascoltare almeno i diffusori in casa tua, a confronto con quelli che hai già. Per l'ampli il discorso è analogo...il Quid è un amplificatore che suona ancora molto bene e che può dar del filo da torcere a molti moderni integrati. Fai una prova a confronto!
Detto questo, niente da dire ne' sul Pathos ne' sui North Star, eccellenti macchine italiane dall'elevato rapporto qualità/prezzo...essi costituirebbero un ottimo acquisto, comunque.
Per i diffusori il discorso è più complesso, e non vorrei ripetere la solita sequela di marchi e modelli che faccio ogni santa settimana su questa Rubrica.
Tieni d'occhio la nuova produzione Polk: le 2000i da me recensite sono state sostituite dalle RTi100 (o dalle più grandi RT3000p) quindi è facile trovare le 2000 in "saldi" presso qualche MediaWorld. Erano già convenienti al prezzo "nuovo"....ora diventano un affarone (e così anche le sorelline più piccole).
Si tratta però di un suono MOLTO diverso da quello delle Parva FM2, per questo ti dico che devi fare un confronto....male che vada portati appresso le Parva!
Una timbrica un po' più simile la puoi ritrovare nelle Opera, magari nei nuovi modelli SP2 ed SP3. Vedi un po' di ascoltare quanto più possibile, ricordandoti di non sottovalutare MAI l'impianto in tuo possesso.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

Scelta lettore CD entry-level
Caro Direttore
ormai è tanto che seguo la sua rivista on line e devo riconoscere che leggi oggi leggi domani ho allargato notevolmente le mie conoscenze.
La settimana scorsa il mio vecchio lettore CD Denon mi ha lasciato, e visto che è molto datato vorrei comprarne uno nuovo. Vorrei un tuo suggerimento anche in base ai componenti di cui dispongo e sui quali terrei molto ad un tuo parere.
Il lettore CD "defunto" è un Denon, il 970, l'ampli è un integrato Carver, il CM1065 e le casse sono le Chario Syntar 1 che presi da un negozio in procinto di chiudere, quindi ad un prezzo irrisorio, e una coppia di Wharfedale Valdes 300.
Come cavi di segnale ho dei G&BL costati tre anni fa 70.000 lire, mentre per le casse ho usato cavo Ciare pagato 3.500 lire al metro.
Il budget a disposizione per il cd è 250 Euro, avevo una mezza idea per l'Harman Kardon 750 del quale un amico mi ha parlato bene, però lui ha una amplificazione diversa, non saprei, sono un po' indeciso.
È per questo che ti ho segnalato i miei componenti, dammi qualche idea, ci tengo davvero a sapere cosa pensi.
So che il mercato offre tanto a 250 euro, è proprio questo che mi spaventa, i tanti lettori a disposizione.
Colgo l'occasione per salutare tutti coloro che frequentano questo sito e soprattutto questo spazio che date alle lettere, credo sia veramente importante tutto ciò.
Gino DelPrete - E-mail: delpretg@nsa.naples.navy.mil

LC
Caro Gino,
la fascia di prezzo dei 250 Euro non è poi così affollata come ti sembra, anzi. Uno dei pochi lettori costruiti con criteri non "consumer", essendo dotato di HDCD, è proprio l'Harman Kardon 750 che è pertanto un'ottima scelta. Il Marantz CD 5000, pur buono, non ha lo stesso rapporto qualità/prezzo del suo fratello maggiore, il 6000. Ad esser fortunati, con qualche saldo di fine stagione, si riesce a prendere il vecchio NAD C520 o anche il nuovo C521. Non c'è molto altro, a mio avviso.
Il tuo impianto mi pare tutt'altro che malvagio, e l'ampli Carver è senz'altro il punto forte. L'anello debole sono i cavi per le casse, davvero puoi trovar di meglio dei Ciare da 2 Euro al metro. Anche l'autocostruzione (vedi TNT-Audio) può essere una soluzione molto più valida.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Soddisfazione FleXybile
[FleXy 1]
Caro Lucio,
stavolta non ti tedierò con le solite domande. Al contrario, voglio ringraziare te ed il tuo staff per la progettazione del
Flexy Table, che ho realizzato con grande soddisfazione tecnica, musicale ed estetica.

Se mi è concesso, inserirei nella spiegazione tecnica della realizzazione i dettagli che ora ti specifico, a seguito di problemi che ho effettivamente incontrato nel corso della realizzazione.
Risultato estetico
Ottimo: ha soddisfatto mia moglie, che è estremamente difficile. Sarebbe meglio, però farsi ritagliare le mensole in mdf, impiallacciarle e farle rifinire con un bordo arrotondato della stessa essenza della impiallacciatura, il tutto dal medesimo artigiano.
Infatti, per far sì che la pressa possa incollare uniformemente il foglio di legno sulla mensola, dovrà passarla sotto un calibro, che ha lo scopo di rendere la faccia superiore ed inferiore perfettamente parallele, con ovvia possibilità di ottenere precise regolazioni orizzontali della mensola medesima, nell'ordine di decimi di mm.
Sarebbe opportuno scegliere il materiale più pesante (ci sono 3 qualità di peso), ed evitare l'impiego dell'antirombo, che impedirebbe la rifinitura sulla parte sottostante, tecnicamente indispensabile, a dire del falegname.

Un ovvio consiglio è quello di fare impiallacciare le mensole con a stessa essenza degli altoparlanti, per avere un richiamo estetico e poter sistemare il tutto anche in arredamento disomogeneo da un ambito tecnologico come quello hifi.

[FleXy 1]
Risultato tecnico - meccanico
Ottimo. Consiglio comunque di comprare le barre filettate in acciaio inox: sono meno lucide e si inseriscono quindi meglio nell'arredamento casalingo in quanto meno appariscenti. In più, le ho fatte tornire da entrambi le estremità, per non lasciarle piatte dalla parte superiore.

Guarnizioni in neoprene. non le ho trovate ed ho pensato di ovviare con gocce di silicone. Il risultato del disaccoppiamento c'era, ma il sistema tutto era estremamente instabile, a causa della elevata flessibilità delle gocce, pertanto ho eliminato qualunque ipotesi di gomma e simili dalla struttura: il risultato è un'estrema rigidità del tutto, a vantaggio della sicurezza di una struttura che regge su soli 3 piedi.
Il contro c'è, e si sostanzia nella scarsità dell'autonomia del disaccoppiamento: le vibrazioni della mensola più bassa si ripercuotono alla più alta. Un consiglio: per spostare il Flexy utilizzate monete da 5 cent infossate al centro con un martello ed una vite in ottone (tosto) ed attaccate un feltrino dall'altra parte: potete portare a spasso il flexy, elettroniche comprese, per tutta casa...anche con le punte tornite.

Risultato musicale
Mia moglie ha detto: ...ma... si sente meglio!!! Certo! Il suono si è allargato e si è stabilizzato. Sono ancora alla ricerca della posizione degli altoparlanti ma, già da ora, il miglioramento che mi aspettavo c'è stato, anche sul timbro, più naturale e meno slabbrato (ho provato con un cd di Marcus Miller molto molto cupo). Bene, molto bene.

Quindi, ancora una volta, grazie. Allego foto del risultato.
Bye.
Sabino Monterisi - E-mail: sabino.monterisi1@tin.it

LC
Caro Sabino,
grazie a te per le belle parole ed ancora complimenti a chi veramente li merita, cioè a Mimmo Cacciapaglia di TNT-Audio, l'ideatore del tavolino TNT FleXy.
Ciao e complimenti a te per la realizzazione!
Lucio Cadeddu

Acquisto digitale usato
Gentilissimo Lucio,
ti riassumo brevemente il mio impianto: Ampli Accuphase E-210A, casse B&W DM 603 S2, cavi TNT Star autocostruiti, CD Technics SL-PS 770D ed ultimo arrivo giradischi usato Pro-Ject 6.1 con testina Sumiko blu-point, così come da tuo ultimo consiglio.
Ho sospeso l'acquisto del Denon CDC 3000, ho lasciato stare il Revox B226 e ho trovato un annuncio di un TEAC VRDS 25 gold a Euro 850 non trattabili a circa 40 km da me.
Ho contattato il proprietario che mi ha detto di averlo comprato nuovo 2 anni fa cambiando altro materiale hi-fi, perciò pur disponendo di imballi e istruzioni non ha lo scontrino, per il resto dice che funziona.
Attualmente il cd è presso un negozio dove domani pom pensavo di andarlo ad ascoltare, portandomi dietro il mio cd. Non è certo la soluzione migliore xchè avrei voluto poterlo ascoltare col mio impianto e nel mio ambiente, ma non è possibile. Ora i dubbi:

  1. Mi sembra strano che abbia solo 2 anni, avrebbe dovuto essere almeno un 25 x: c'è un modo (etichetta?) per sapere l'anno? Mi sembra quanto meno non veritiero...
  2. Cosa devo controllare eventualmente per sapere se non è stato manomesso o riparato e se è "a posto"?
  3. Adesso dovrebbero vendere i VRDS 25X a circa 2,8 - 3 milioni di vecchie lire, considerando ciò e la nascita di nuovi apparecchi che a pari prezzo si potrebbero prendere nuovi (Rotel 1070 del quale se ne parla un gran bene, a 800 Euro nuovo e che dicono che sia paragonabile ad altri cd di costo più che doppio, dotato di hdcd) a che prezzo si potrebbe definire vantaggioso comprarlo (penso sempre che tra un po' spopoleranno i sacd e i cd si troveranno veramente a prezzi ridicoli)?
  4. Soldi ne ho pochi, comunque dovre offrirgli 700 - 750 Euro?
Cosa ne dici?
A proposito, col giradischi ho fatto veramente un bel salto di qualità ed ora si sente meglio del mio cd. L'ho poi comprato a 300 Euro e da quando ho scoperto che la testina era MC e non MM, dopo aver commutato l'ingresso è "cambiata la musica! :-)
Grazie ancora, spero in un consiglio non "ristretto" che mi dica spensieratamente cosa controllare e cosa fare e se vale il sacrificio.
Come al solito xchè avrà un grande peso nella mia decisione finale.
A presto e mille grazie,
Alessandro - E-mail: dosale@libero.it

LC
Caro Alessandro,
se anche fosse il 25 (non X) il prezzo sarebbe comunque abbastanza onesto. Certo, puoi tentare di offrire un po' meno e vedere le reazione :-)
Nel digitale usato c'è poco da controllare...visto che gli unici elementi che potrebbero usurarsi seriamente sono il laser ed il meccanismo di messa a fuoco. Pertanto, ti consiglio di controllare la lettura dei tuoi CD, specie se ne hai di "difficili" (magari un po' rigati), e di verificare il meccanismo di apertura/chiusura del cassettino.
La VRDS è una meccanica molto robusta, ma una botta laterale al cassettino aperto non fa bene neppure a lei. So di lettori CD rovinati in questo modo...si storcono le guide ed alla lunga il cassettino non funziona più.
Su una macchina comunque recente, poi, non ci sono altri particolari cui prestare attenzione. Magari portati appresso il tuo Technics e valuta se la differenza che senti vale l'esborso richiesto. Se 700/750 Euro sono per te la cifra massima possibile, non spingerti oltre.

Quanto alla popolarità imminente dei SACD....non sarei così ottimista.
Infine, mi fa piacere che il mio consiglio sull'analogico ti abbia dato così soddisfazione.
Fammi sapere!
Lucio Cadeddu

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