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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Nuovo impianto in ambiente grande
  2. Autocostruire T-Amp 2020 vs Onkyo: duello all'ultimo sangue
  3. Ancora sulla via di Damasco...
  4. Primo impianto con 2000 €
  5. Re: diffusori da 1800 €
  6. Suono asciutto
  7. Nuovi diffusori di classe
  8. Nuova amplificazione e sorgenti
  9. Quanto è difficile scegliere i cavi!
  10. Miglioramenti analogici

Nuovo impianto in ambiente grande
[Sala d'ascolto]
Buongiorno direttore,
vorrei intanto congratularmi per il lavoro svolto. Sono assolutamente un neofita del settore, ma ho trovato gli articoli e i servizi, oltre che molto competenti, anche accessibili a un "non tecnico" come me, e questo non può non essere un ulteriore pregio.
Vorrei installare un impianto hi-fi che mi permetta di ascoltare principalmente buona musica (con prevalenza di soul, blues e rock), ma anche, seppur saltuariamente, dvd in stereo. Rimarcando ulteriormente la mia inesperienza, ho preso in considerazione l'ipotesi di acquistare un amplificatore integrato + una coppia di diffusori da terra.
Leggendo le pagine di vari siti, e recandomi in un negozio specializzato della mia città, ho preso in considerazione un NAD C352 o ROTEL RA-03 (ma il negoziante in questione mi ha consigliato come rapporto qualità/prezzo anche MARANTZ). Poi, sfogliando il vostro sito, mi sono imbattuto in questo T-Amp così carico di lodi (che ho trovato anche nella versione Super T-Amp più accettabile esteticamente) ed economicamente molto vantaggioso.
Sono però preoccupato dell'adeguatezza alle mie esigenze. Per questo motivo allego la pianta della sala di casa in cui l'impianto è collocato; come può vedere si tratta di uno spazio abbastanza grande, con ampie vetrate e aperto su scale e corridoi (spero che si capisca qualcosa e che il formato vada bene!). In definitiva non so se il T-Amp sia sufficientemente potente per queste dimensioni, se possa essere collegato a un lettore cd e alla tv e se abbia un telecomando, insomma se abbia tutte le funzioni di un amplificatore vero e proprio.
Inoltre sono "disarmato" dinnanzi alla scelta dei diffusori, cha andrebbero comunque adeguati ma non troppo costosi. Qualunque consiglio sulla disposizione, scelta dell'amplificatore e dei diffusori, e nella composizione generale del sistema è assolutamente benvenuta.
Grazie e ancora complimenti.
Tommy - E-mail: davestarsky (at) email.it

LC
Caro Tommy,
nella tua situazione, sia per questioni di potenza che di flessibilità d'uso il T-Amp o il Super T-Amp sarebbero del tutto inadeguati. Anche il Super T-Amp (il nostro Geoff Husband lo sta provando) altro non è che un T-Amp con un cabinet più carino e dei connettori più comodi. Stessa potenza, sempre 1 solo ingresso, niente telecomando.
Meglio orientarsi su qualcosa di più potente, flessibile e tradizionale. I due integrati che citi (NAD e Rotel) soddisferebbero meglio le tue esigenze. Marantz lo lascerei come seconda scelta, rispetto ai primi due.
Per quanto riguarda i diffusori la definizione "non troppo costosi" è purtroppo molto vaga. E' curiosa questa reticenza - tipica di moltissimi che scrivono - a comunicare la cifra massima che si è disposti a spendere. Comunque sia, provo ad immaginare qualcosa che non si discosti troppo dal budget destinato all'amplificazione. Restando in Italia potresti valutare un po' le solite "torri" che consiglio più o meno sempre: da Aliante CNM Tower a Chario Syntar 100T, senza dimenticare le Indiana Line Arbour 5.20. Come diffusori non italiani potresti valutare le KEF Coda 90, qualche modello Monitor Audio serie B(ronze) e Mordaunt Short.
Ti mancherebbe una sorgente, che potrebbe essere scelta ancora tra gli entry-level dei cataloghi NAD e Rotel, oppure Cambridge Audio, volendo diversificare un po'. Per i cavi, lasciati consigliare dal negoziante che ti venderà l'impianto.
In un ambiente così grande avresti ampia libertà di posizionamento dei diffusori e l'installazione scelta in pianta non è male, a patto di tenersi ad una buona distanza dalla parete posteriore e di curare un minimo la simmetria rispetto al punto d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Autocostruire T-Amp 2020 vs Onkyo: duello all'ultimo sangue
Caro Direttore,
sono ancora io, quello scellerato che ha pensato di upgradare l'impianto stereo con un ampli HT; nella tua risposta alla mia precedente riflessione sul mercato ampli, terminasti con "tienimi aggiornato".
Ebbene, eccomi qua, con la seconda puntata di questa saga.
Sull'onda dell'entusiasmo per il miracoloso T-Amp, dietro tuo suggerimento ho realizzato il kit in oggetto. Una parentesi: alla tenera età di 18 anni, il mio primo ampli stereo è stato un autocostruito, un kit basato sull'integrato SGS TDA2020 da 20+20W, e ora a più di vent'anni di distanza riprendo in mano il saldatore per costruire un kit basato su un chip dal nome quasi identico, e della stessa classe di potenza; è un segno del destino?
Terminati tutti i controlli, con mano tremante ho portato l'interruttore su ON, aspettandomi di vedere apparire qualche bella fumata, e invece no, l'oggetto ha iniziato ad elargire musica di ottima qualità sin dal primo istante, e terminata una frettolosa sessione di ascolto test sul bancone del mio laboratorio, ho provveduto a trasferirlo in soggiorno.
Tra l'altro grazie al bellissimo cabinet in alluminio fresato e anodizzato fornito dalla Autocostruire, l'oggettino fa pure la sua porca figura all'interno del rack. La catena è così configurata:

So che troverai la scelta della sorgente alquanto discutibile, ma l'ho preferito a un lettore CD per essere aperto ai formati SACD e DVD Audio. Veniamo alla suddetta sfida: abbiamo proceduto collegando prima l'Onkyo e poi il 2020, in sequenza alternata ripetendo ogni brano, e dopo alcune ore di ascolto non riuscivamo a identificare un vincitore assoluto; entrambi esibivano un suono pulito, trasparente e dettagliato, l'Onkyo poteva sfoderare un basso più profondo (e vorrei vedere col triplo della potenza), e per contro il 2020 pareva in alcuni brani un poco più preciso.
Alla fine è stata mia moglie ad emettere un verdetto; avendo trascorso lunghi anni ascoltando il fratello esercitarsi tutti i santi giorni col pianoforte a coda di casa (!!), ha potuto cogliere un dettaglio che a me era sfuggito: ascoltando un brano di Rachel Ferrel (magistralmente masterizzato) col 2020 si poteva cogliere distintamente l'attimo in cui il martelletto batte sulle corde, e anche la vibrazione della corda era meglio espressa, più ricca delle complesse armoniche che la compongono.
In due parole, era la prima volta che le sembrava di ascoltare un pianoforte vero da uno stereo. E sia, the winner is T-Amp 2020.
Ma di poco, in generale i due apparecchi sono perfettamente comparabili, e qui mi riallaccio alla mia precedente mail e ribadisco il mio pensiero: l'agguerrita battaglia tra i colossi giapponesi in un mercato florido come l'HT, sta portando ad evolvere questi apparecchi verso standard qualitativi più audiofili, ma a prezzi consumer. Forse ci attendono tempi migliori, l'era dell'HiFi elitario sta per tramontare (?)
Nel frattempo mi godo il mio bel giocattolino, che è ora parte integrante dell'impianto: le uscite analogiche del lettore sono collegate al T-Amp per la riproduzione stereo, mentre la digitale all'onkyo per scopi home theater.
Grazie ancora per le dritte che mi hanno aiutato migliorare il mio impianto,
Roberto - E-mail: rcolombo (at) PORINI.IT

LC
Caro Roberto,
temo che sia ancora molto lontano dal capire la vera portata rivoluzionaria delle nuove amplificazioni "alla T-Amp", per capirci. Io proverei a tenere il kit 2020 per un po' nell'impianto e poi proverei a rimettere l'Onkyo. Credo che il verdetto sarebbe molto più netto. Non solo, ma anche utilizzare una sorgente e dei diffusori più adeguati alla classe dell'oggetto in questione credo possa illuminare di nuova luce la tua esperienza. In realtà, con un "tappo" in cima all'impianto (la sorgente) ed un collo di bottiglia in coda (diffusori) le differenze, che sono ben più marcate di quelle che descrivi tu, vengono livellate...verso il basso. E' normale che ti sembra che suonino "confrontabili". Non ti viene il dubbio che ti stia perdendo qualcosa, quando tutti riferiscono ben altre esperienze, anche a confronto con amplificazioni più "dotate" del tuo Onkyo? A me il dubbio verrebbe :-)
Continua ad ascoltare e, nel frattempo, goditi la Musica!
Lucio Cadeddu

Ancora sulla via di Damasco...
Gentile Direttore,
ormai da diverso tempo leggo con molta curiosità la Vostra rivista che è stato il mezzo che ha fatto crescere in me la voglia di buttare via il compattino per passare all' alta fedeltà. Così da assoluto inesperto ho iniziato a risparmiare e, centesimo dopo centesimo, mi sono messo a guardare il mercato degli apparecchi usati, diventando da ieri un felice possessore di un Electrocompaniet EC3.
La mossa successiva è stata quella di costruirmi tutti i cavi seguendo i vostri progetti di cavi solid-core. Attaccando l'ampli a della B&w da antiquariato e ad una sorgente marantz degli anni 80 lo stupore è stato tantissimo, l'impianto già suona meglio di quanto non faccia il pioneer tutto luci e lucine comprato l'anno scorso ed adesso riesco ad intuire le potenzialità di questo ampli che ancora, ahimé, non riesce ad esprimersi a causa della debole catena audio in cui risiede. Adesso volevo chiederle un parere; infatti io sono assolutamente d'accordo con lei sul fatto che i negozianti non vadano "sfruttati" andando da loro per ascoltare i componenti che poi si comprano al trove, ma io non posso comperare diffusori nuovi per problemi di budget cosi le chiederei un consiglio circa tre tipologie di casse che ho trovato sul mercato dell'usato e che, ovviamente, non posso ascoltare prima dell'acquisto.
Tenendo conto che la mia esperienza è ancora da costruirsi con ore ed ore di ascolto nel mio soggiorno, lei cosa abbinerebbe all'EC3 tra: Sonus Faber Grand Piano Home, B&W 805 S su stand originali b&w, e Proac Studio 125? Inoltre le chiederei quanto può influire il fattore "sensibilità" diverso per le tre tipologie di diffusori (rispettivamente 90, 88 e 87 db) sull'ampli di cui sopra. Nella speranza di non averla indisposta chiedendole un consiglio per un accoppiamento alla cieca gradirei trovarmi nelle condizioni di poter iniziare ad appassionarmi all'alta fedeltà con un impiantino che rappresenti per me l'ingresso nel fantastico mondo dell'hi-fi.
Gentili saluti e tante grazie per la sua pazienza.
Attilio - E-mail: a.lodetti (at) libero.it

LC
Caro Attilio,
mica male come salto da compattone ad HiFi! Complimenti per la scelta di un eccellente ampli integrato...
Non preoccuparti del fattore sensibilità dei diffusori cui andrai ad abbinarlo, ha potenza sufficiente per pilotare con disinvoltura praticamente qualunque carico.
La mia simpatia personale tenderebbe a privilegiare le ProAC Studio 125, praticamente un classico tra i diffusori da pavimento di medio livello. Se possibile, comunque, una prova col tuo ampli, di tutte e tre le candidate, la farei, a costo di preventivare qualche viaggetto. Magari il tuo gusto non coincide col mio, ad esempio potresti preferire il carattere più aperto e brillante delle B&W 805. Molto dipende anche dall'ambiente dove andrà installato l'impianto e dalla "libertà" di posizionamento della quale puoi disporre. Comunque orienterai la scelta, ricordati che gran parte del risultato finale dipende dall'ambiente e dalla disposizione dei diffusori. Stai lontano dalle pareti e cerca di lasciare abbastanza aria intorno ai diffusori.
Infine, sono felice che la lettura di queste pagine ti abbia convinto al grande "salto" da compatto a vero sistema HiFi. Il mercato ha estremo bisogno di trovare spazi sempre nuovi e, per come la vediamo noi, questi si conquistano con idee concrete e proposte sensate, non con l'abbaglio degli ultimi ritrovati (multicanale, nuovi formati digitali etc.).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 2000 €
Salve, io sono Giorgio e scrivo da Roma.
Innanzitutto volevo fare i miei complimenti a questa rivista che mi sembra ben curata e di sicuro aiuto per i non esperti come me. Ho cercato un po' fra le lettere da voi precendentemente pubblicate ma non mi sembra di aver trovato una risposta ai miei personali quesiti.
Io non ho grandissime disponibilità economiche (sui 2000, 2200 euro) ma vorrei iniziare ad addentrarmi nel mondo dell'Hi-Fi per ascoltare musica decentemente (visto che alla musica ci tengo molto) e per fare ciò avrei intenzione di acquistare un NAD C352 (circa 560 euro). Girando un pochimo per la rete ho capito che questo amplificatore (ora come ora) è un'ottima base di partenza visto l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Come lettore CD poi sarei intenzionato all'acquisto di un Nad C521 (350 euro circa), visto che nella recensione sulla Vostra rivista ne parlate molto bene. Se volessi invece acquistare un'unità DVD che suoni bene come il C521 e che mi permetta di leggere anche gli mp3, cosa potrei prendere spendendo più o meno la stessa cifra (350/400)? C'è qualcosa di valido o è meglio lasciar perdere e prendere in seguito un'unita DVD a parte?
Con i restanti soldi (circa 1000/1200 euro) vorrei poi acquistare dei buoni diffusori a 3 vie o a 2 vie e 1/2 questo perchè mi piacciono molto le sonorità con bassi accentuati, cosa che credo sia più difficilmente fattibile con dei diffusori a 2 sole vie (o sbaglio?). Io ho una piccola stanza che è più o meno di 7mq con evidenti problemi di spazio visto che ho una libreria, un armadio e un letto e dando uno sguardo per la rete mi sembra di aver capito che tali diffusori siano prevalentemente da pavimento, cosa che io non posso permettermi visto lo spazio limitato.
Mi servirebbero quindi dei diffusori a 3 vie da libreria, tipo gli Indiana Line Arbour 5.30. Leggendo qui e la su newsgroup e forum vari sembrano essere tutti abbastanza concordi che nad e B&W sono sicuramente un'accoppiata vincente, ma B&W non ha diffusori del tipo che cerco io, mentre gli Indiana Line non si sposano bene con il NAD.
E' proprio a questo punto che chiedo aiuto a voi di TNT, che cosa mi consigliate fare? Lascio perdere l'idea del diffusore da scaffale a 3 vie? Oppure ne esistono altri (oltre agli Indiana Line) che potrebbero andar bene per il c352? Altrimenti, su quali modelli a 2 vie con bassi profondi potrei puntare? Delle B&W 705 o che altro? E una soluzione casse a 2 vie + subwoofer? E ancora: se un giorno avessi lo spazio per permettermi dei diffusori da pavimento potrei tranquillamente prendere ad esempio le B&W 704 o mi servirebbe un amplificatore più potente (come il c372) per poter pilotare dei diffusori a 3 vie?
Mi scuso tantissimo per le numerose domande ma mi sarebbe di enorme aiuto se riusciste in qualche modo a rispondere ad ognuna di esse (se possibile).
Nella speranza di una Vostra risposta Vi porgo cordiali saluti.
Giorgio - E-mail: evil75 (at) email.it

LC
Caro Giorgio,
chissà chi ti ha messo in testa la strana idea che un diffusore, per avere bassi profondi, debba essere a tre vie. Credo che non si parli più di questo argomento dalla metà degli anni '70!!! Credimi, ho sentito diffusori a due vie farsi beffe di diffusori a 4 o 5 vie. Come scritto sulle
FAQ del sito non conta il numero di vie ma la qualità degli altoparlanti e del progetto.
Tra l'altro, in 7 (diconsi sette) metri quadri non puoi certo esagerare con le dimensioni dei diffusori - anche solo per semplici problemi di spazio - quindi direi che un due vie compatto è la soluzione ideale. Vedrei molto bene le Indiana Line 5.30 che citi e vorrei sapere perché dici che non si sposano bene con NAD...piuttosto non si sposano bene col budget che ti sei preposto, essendo quello destinato ai diffusori di ben 1000 €! Comunque sia, potresti valutare altre alternative, ad esempio le Dynaudio Audience 42, le Aliante CNM Compact, JMR Twin, Quad 11lL o 12L, Xavian XN125, tanto per citare diversi prodotti ben recensiti qui su TNT-Audio. Non scartare B&W, magari le 601, se amassi i suoni un po' più brillanti in gamma medio-alta.
In futuro, con più spazio a disposizione, l'acquisto di un diffusore da pavimento non sarebbe precluso dall'utilizzo del NAD, tutt'altro!
Infine, per quanto riguarda la sorgente, benissimo il 521, meno bene un lettore MP3 tutto fare. Se proprio devi ascoltare gi MP3, prendi un DVD da 50 €, andrà più che bene. E' infatti difficile cavar sangue dalle rape (ossia: dagli MP3 più di tanto non riesci ad ottenere).
Per il futuro, ti consiglio di leggere con attenzione le già citate FAQ sul sito.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Re: diffusori da 1800 €
Caro Lucio,
grazie per aver risposto mediante l'ultimo numero della
rubrica dedicata alla posta ai miei quesiti in merito ai diffusori da "1800" euro (grazie anche per il titolo che hai personalmente aggiunto in quanto lo avevo dimenticato di brutto).
L'essere poco esperti, come me, a volte fa sottovalutare aspetti che poco influenti non lo sono affatto. Infatti mi ero premunito di descrivere nel modo più dettagliato possibile l'ambiente in cui è collocato il mio stereo abbinando il tutto alle sensazioni acustiche che hanno indotto le mie osservazioni sulla resa del tutto, ma non mi ero affatto accorto che la geometria dell'ipotetico triangolo diffusori-testa era decisamente indatto all'ascolto (mi rifaccio ai passaggi finali della tua risposta).
Il vertice che avrebbe dovuto corrispondere alla mia testa si realizzava, fino a ieri, almeno un metro e rotti alle mie spalle. Ora che ci penso mi dò dello sciocco da solo ;-)
Si, perchè inizialmente avevo già provveduto a fare la "convergenza" ai diffusori, ma evidentemente non era abbastanza. Ho quindi corretto ulteriormente (e non di poco) il loro orientamento.
Ho poi rivisto anche la disposizione di un tappeto strategico, il quale ha dato a sua volta un aiuto. Direi che un bel upgrade a costo zero è già arrivato, il balzo in avanti ad un primo giro di ascolti è già notevole... non mi resta che mettermi tranquillo e ascoltare, ascoltare e ascoltare ancora, e poi si vedrà se pensionare i B&W (i prodotti che mi hai suggerito rimangono li pronti per la possibile campagna acquisti).
Ancora un caloroso grazie, ed un saluto.
Matteo - E-mail: carteo (at) libero.it

LC
Caro Matteo,
mi fa piacere che dei piccoli interventi possano dare nuova vita ad un impianto poco piacevole da ascoltare. Mi preme tuttavia precisare un concetto: il "triangolo d'ascolto" non si realizza necessariamente orientando i diffusori verso l'ascoltatore. Essi possono pure stare perfettamente paralleli alla parete posteriore anzi, talvolta è questa la soluzione migliore. Il mio consiglio di angolarli fortemente verso il punto d'ascolto puntava ad attenuare l'emissione in gamma medio-alta dei tuoi diffusori, emissione che ritenevi eccessiva e poco gradevole.
Consentimi una piccola spiegazione tecnica: gli altoparlanti danno il meglio di sè quando ascoltati "in asse"...diciamo che conservano ancora intatta tutta la loro emissione per angoli d'ascolto intorno ai 20-30 gradi (dipende molto dall'altoparlante, comunque). Andare molto "fuori asse" comporta una sensibile attenuazione dell'energia sonora percepita dall'altoparlante. Nelle riviste che eseguono misure sugli altoparlanti, questo fenomeno è abbastanza evidente se si osserva il cosiddetto "diagramma polare" dell'emissione. Ci si accorge che, di norma, più ci si discosta dall'asse perpendicolare di misura e meno l'altoparlante è in grado di emettere energia sonora. Immagina la differenza tra guardare una lampada tipo torcia "di fronte" oppure di lato: è chiaro che la luminosità del fascio si attenua quanto più ci si discosta dall'asse.
In definitiva: talvolta angolare fortemente i diffusori verso il punto d'ascolto permette di attenuare la gamma medioalta (quella bassa no, essendo questa quasi omnidirezionale). Ci sono anche altri effetti più complessi quali possibili interazioni tra i due altoparlanti e differente interfaccia con le pareti laterali (si modificano i punti delle cosiddette "prime riflessioni"). Con molti diffusori (ma non con tutti!) angolare fortemente verso il centro consente un allargamento della scena sonora, che diventa anche più profonda. Ci sono comunque situazioni dove accade l'opposto. Ripeto: tutto dipende dagli altoparlanti in gioco e dal progetto del diffusore.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suono asciutto
Gentile signor Cadeddu ho scoperto da poco la sua ottima rivista online e ne approfitto per chiedere un suo consiglio. Il mio impianto è così composto:

Ascolto prevalentemente musica classica e sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, l'unica cosa che non mi soddisfa pienamente è una certa "asciuttezza" del suono che a volte mi dà un po' fastidio, specialmente sugli acuti.
Cosa mi consiglia di fare per tentare di eliminare questo inconveniente senza spendere un patrimonio? Io avrei pensato di sostituire il cavo digitale T3 con un MIT Digital Reference, ne varrà la pena?
La saluto e la ringrazio anticipatamente per la risposta.
Francesco - E-mail: calcaterra.francesco (at) tiscali.it

LC
Caro Francesco,
temo che sostituire cavi non sia la soluzione al tuo problema. Probabilmente le ragioni stanno altrove. Ad esempio, e mi scuso se lo ripeto così spesso, potrebbe essere l'ambiente ad essere troppo riflettente e/o i diffusori ad essere sistemati in maniera non ottimale. Le Magneplanar 1.6, come tutti i dipolo, hanno bisogno di un'attenta disposizione rispetto alle pareti circostanti, onde evitare cancellazioni malefiche ed indesiderate. Un ambiente troppo spoglio, poi, non aiuterebbe di certo ad ammorbidire il suono.
Mi chiedi di trovare il rimedio senza spendere un patrimonio. Ebbene, gli interventi che ti consiglio sono a costo zero: prova a spostare i diffusori, ad aggiungere un tappeto, dei cuscini o delle tende. Qualora avessi già fatto tutti questi tentativi, passiamo allo step successivo: individuare il colpevole. Così sulla carta non riesco a dare la colpa ad uno dei componenti del tuo impianto, anzi, direi che tutti dovrebbero fornire una prestazione abbastanza "musicale" e certamente non "asciutta" in gamma medio-alta. Pertanto, si può procedere a tentativi successivi, magari servendosi della collaborazione di qualche amico audiofilo disposto a prestare qualcuno dei suoi componenti. Non importa che siano di qualità superiore, va benissimo qualsiasi componente. Lo scopo non è infatti trovare un upgrade, ma individuare il responsabile del difetto. Se trovassi un negoziante disponibile, sarebbe ancora meglio. Un passo per volta, un componente per volta...fino all'individuazione dell'assassino :-)
Ci vuole tempo e pazienza ma, a meno che non ti voglia lanciare in continue e casuali sostituzioni di componenti che probabilmente farebbero bene solo al portafoglio di qualche rivenditore, non vedo alternative.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori di classe
Avendo passato molto tempo leggendo le risposte che da ai vari lettori mi sembra di conoscerla molto bene, diciamo che lei e il mio "nume tutelare" dell'HI-FI.
Tutta questa premessa solo per farle sapere che mi costa un poco darle del lei, come si puo dare del lei ad un amico che dispensa consigli? Veniamo al mio problema: mi sono avvicinato all'alta fedeltà in quanto appassionato di musica classica. Essa e il mezzo migliore per poter trasmettere le interpretazioni dei vari artisti e naturalmente dopo vari ascolti mi sono deciso di lasciar perdere i supporti analogici, il CD non ha la fedeltà sufficente, nei pieni orchestrali si perde l'aria tra gli strumenti e l'immagine musicale si condensa in un insieme indistinguibile.
Per quanto concerne il SACD non ci sono ancora titoli per una biblioteca sufficente.

Lo so hai storto il naso per le casse e purtroppo sono d'accordo con te. Devo comunque dirti che le casse il rivenditore me le ha lasciate in prova, carino da perte sua. La stanza è piuttosto neutra e misura circa 35 40 metri quadrati.
Il problema è che c'e un qualche cosa di indefinito nella gamma alta che non mi piace, sono come faticose all'ascolto, non so come esprimerlo, frizzante potrebbe rendere l'idea?
Insomma non so decidere che casse comprare anche perche non è facile ascoltare nei negozi casse della gamma alta. Si parla molto bene delle JM lab, le Sonus Faber come vanno?
Sono in crisi, cosa mi consigli di fare?
Grazie in anticipo,
Mauro - E-mail: marterosso (at) alice.it

LC
Caro Mauro,
non storco il naso per le 802, sono certo che fanno la felicità di tantissimi audiofili. Personalmente non mi fanno impazzire, e proprio in gamma medio-alta, allo stesso modo nel quale non fanno impazzire te, mi pare ;-)
Sono molti i diffusori di gamma alta che potresti e dovresti valutare. Oltre a quelli che citi tu non trascurerei marchi come Avalon, Thiel, Egglestone, Sigma Acoustics e considererei seriamente anche qualche modello top della ProAC. Visto l'impegno economico richiesto, non puoi esimerti dall'ascoltare, onde evitare altri errori. Secondo me, pur di fare la scelta giusta e prima di spendere qualche migliaia di euro in una coppia di diffusori comincerei a muovermi, cominciando dalle mostre per arrivare sino ai negozi più forniti e disponibili sul territorio nazionale. Credimi, sarebbero soldi (e tempo) ben spesi.
Infine, per quanto riguarda il discorso sulle sorgenti, credo di essermi perso. Dici di aver abbandonato i supporti analogici, poi invece usi solo il giradischi (bellissimo, peraltro) e non possiedi né lettore CD né SACD.
Spero di esserti stato utile e non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione e sorgenti
Caro Direttore,
ho venduto il precedente impianto ricevendo in permuta una coppia di pre e finale Galactron MK2060/2121 e una coppia di diffusori Mirage M5. Queste ultime le terrei, sull'amplificazione sono indeciso se acquistare un altro finale Galactron ed attuare la biamplificazione, oppure rivenderli per acquistarne una nuova magari pre a valvole e finale a stato solido, cosa fare e cosa ricercare soprattutto nell'usato senza dissanguarsi?
Infine Vi pongo un'ultima domanda se dovrebbe acquistare un giradischi (circa 100 LP) ed una sorgente digitale (magari un lettore universale) quali modelli cercherebbe, tenendo presente che prediligo i generi jazz, blues ed un'ottima ricostruzione prospettica e lo stipendio da impiegato?
La ringrazio anticipatamente e la saluto.
Giuseppe - E-mail: gidalessio (at) alice.it

LC
Caro Giuseppe,
pongo io una domanda: PERCHE' vorresti biamplificare o sostituire la tua attuale amplificazione? C'è qualcosa che non ti convince nella tua attuale configurazione? Se così fosse, la biamplificazione non sarebbe la soluzione. Potresti, è vero, acquistare un altro pre ed un altro finale ma forse prima è meglio concentrarsi sulle sorgenti, visto che il budget non sembra illimitato.
Per un centinaio di LP, spero tenuti in buono stato di conservazione, non ritengo valga la pena spendere cifre elevate, a meno che non si intenda ampliare la propria collezione di vinili in futuro.
Già con un ProJect Debut III sei abbastanza sicuro di avere estratto sufficienti informazioni dai microsolchi. Se e quando dovesse aumentare l'interesse, un cambio di testina potrebbe rappresentare un facile upgrade.
Per quanto riguarda invece la sorgente digitale temo di non poterti (volerti) aiutare sul fronte dei multiformato. Non credo nei lettori universali perché saranno comunque superati ben presto da altri (s)formati digitali prossimi venturi, visto che gli attuali non godono di ottima salute. Nell'attesa, ti consiglierei un buon lettore CD "normale", da scegliere tra le offerte di Audio Analogue (il Paganini), NAD, Rotel o Cambridge, a seconda del budget che pensavi di destinare a questa parte dell'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quanto è difficile scegliere i cavi!
Gentile Lucio,
l'esclamazione nell'oggetto di questa email deriva ovviamente dal mio personale vissuto. Da settimane sto ricercando pareri su cavi di segnali e di potenza degni - ma non smisurati - per connettere i seguenti componenti:

Ora, sui cavi ne ho sentite di ogni: "o MIT o lascia perdere"... "macché MIT, sono cavi inutilmente costosi ed equalizzanti"... "Kimber! un cavo eterno! sia di segnale sia di potenza"... "Ecosse"... ecc. ecc. Non pretendevo certo di trovare "la" risposta alle mie necessità, per carità. Ma questa ricerca mi ha totalmente disorientato, essendo impossibile mediare giudizi così netti e contrastanti, ed essendo anche difficilissimo trovare qualcuno con la mia stessa catena di componenti da usare come... "cavia".
E come trovare un rivenditore fornito di tante marche fra cui scegliere e anche disposto a prestarmi N set di cavi da provare a casa ?!? Magari !! I rivenditori che conosco tengono 1, al massimo 2 marche di cavi, o compri quelli o... adios.
Allora ho deciso di scriverle, chiedendole un consiglio sul COME orientare la mia ricerca, ed eventualmente ridurre la rosa di prodotti fra cui scegliere. Sembrerà una richiesta ingenua la mia, ma *tutto ciò* che mi serve è un'accoppiata (segnale + potenza) con una risposta in frequenza ragionevolmente piatta (non equalizzante, come tanti cavi anche costosi in circolazione) e che non mortifichi le doti dinamiche della mia amplificazione, ovvero che non ammorbidisca troppo la timbrica delle ProAc D15.
Non sono un fanatico dei bassi iper-frenati o del micro-micro-dettaglio, da sempre preferisco privilegiare una scena musicale ampia, tonda e dinamica.
Personalmente non penso sia saggio spendere 2000 euro di cavi per l'impianto che le ho descritto.
Ovviamente lei potrà smentirmi e leggerò con interesse qualsiasi suo consiglio.
Cordiali saluti,
Paolo - E-mail: pa_gho (at) hotmail.com

LC
Caro Paolo,
personalmente rifuggo da chi ha sempre la verità in tasca e la risposta sempre pronta. In tema di cavi, poi, si può dire tutto ed il contrario di tutto. Chi consiglia sempre e solo un marchio come se non esistesse altro al mondo o non conosce altro o ha interesse "privato" nel proporlo oppure semplicemente è un insicuro a caccia di certezze e trovatene una ci si aggrappa come un naufrago in balia dei flutti.
Intanto ti consiglierei di sostituire i diffusori PRIMA di pensare ai cavi, lasciando la scelta di questi come ultimo "ritocco" finale. Non esistono cavi "perfetti" per ogni situazione, comunque, ed ogni abbinamento andrà valutato con attenzione. Esistono, tuttavia, marchi con impostazioni sonore abbastanza precise, che si ritrovano un po' su tutti i modelli del catalogo. Personalmente, ho sempre trovato i cavi Supra dei prodotti abbastanza neutri e dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. Niente di esotico, ma roba onesta ben costruita venduta ad un prezzo normale. Già la coppia EFF-I + Ply 3.4S potrebbe fare al caso tuo. Poi potresti anche valutare qualche modello Kimber, i 4TC oppure 8TC di potenza sono un vero "classico". Valuterei anche la serie UltraConductor di JPS, anch'essi privi di caratterizzazioni particolari. La cosa migliore da fare sarebbe cercare qualcosa nell'usato e qualche audiofilo disposto a lasciare i propri cavi in prova. Non è impossibile.
Come dicevo prima, però, rimanderei il tutto a data posteriore all'acquisto nuovi diffusori. Ah, dimenticavo, complimenti per i finali NuForce, vedo che il vero "nuovo" comincia a farsi strada...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Miglioramenti analogici
Salve direttore,
mi chiamo Carlo, ho 24 anni e scrivo da Empoli. Mi sono avvicinato da pochi mesi al mondo dell'alta fedeltà e, in buona parte grazie a TNT-Audio, con approccio se non proprio analitico perlomeno razionale. Con i vostri consigli mi sono procurato quanto segue:

Intanto ringrazio Lei e tutto lo staff del sito per la competenza e l'imparzialità che usate nelle guide e nelle recensioni: mi sono potuto dotare di un impianto hi-fi spendendo relativamente poco e la mia esperienza di "ascoltatore di musica" è veramente migliorata: prima avevo un infimo combinato Aiwa ed è tutta un'altra cosa :-)
La mia richiesta è la seguente: al momento ho montato una testina Shure M75ED che ha lo stilo leggermente piegato, che quindi vorrei cambiare. Ho anche una vecchia Shure V15 Type IV (di mio padre), senza stilo però! Cosa mi consiglia di fare: acquistare una nuova testina (il mio budget è sui 200€, pensavo Grado Prestige Gold o altro, non so) oppure comprare un nuovo stilo alla Shure V15 (cercando su internet ho trovato questo sito http://www.mrstylus.com/en/ , lo stilo costa 98€)?
Tra l'altro, credevo di aver capito che la Shure V15 è fuori produzione...sarebbe una sorta di ricambio non ufficiale?
Accetto di buon grado ogni consiglio!
Grazie ancora,
Carlo - Email : gurlagruz (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
la V15 è ufficialmente uscita di produzione ma gli stili originali si trovano ancora, ad un costo non esattamente contenuto, purtroppo. Quello che hai trovato a 98 € o è frutto di una colossale svendita oppure è un ricambio "clone". Forse non è raffinato come quello originale ma magari svolge bene il suo lavoro e la V15 merita senz'altro di essere rimessa a nuovo, così come il tuo bellissimo giradischi merita una partner coi fiocchi. Potresti anche provare a sentire
Torlai per un preventivo su un eventuale lavoro di ricondizionamento o ristilatura.
Considera anche che uno stilo nuovo per la 75 si trova facilmente per poche decine di euro, magari vale la pena rimettere in pista anche questa, come "muletto" per ascolti di dischi "dubbi" o rovinati.
I posti online dove cercare stili di ricambio (originali e non) sono www.needledoctor.com e www.musonic.co.uk. Sono i primi due che mi vengono in mente ma ce ne sono ovviamente tanti altri.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

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