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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Upgrade con 1000 Euro
  2. Upgrade sorgente
  3. Problemi di impedenza
  4. Suono impastato
  5. Diffusori per 1300 €
  6. Ansia da prestazione
  7. Monitor Audio, giradischi e considerazioni musica elettronica
  8. Suono impastato 2 - la vendetta
  9. Roma HiEnd 2004
  10. Apprezzamento

Re: Upgrade con 1000 Euro
Gentilissimo Lucio,
ci eravamo sentiti un paio di mesi fa (
Rif Vol. 316, lettera "Upgrade con 1000 Euro"). Lamentavo mancanza di dettaglio all'ascolto e avevamo concluso che poteva essere buona "soluzione" upgradare le mie Tannoy M1 con un qualcosa di livello più elevato.
Con questo buono proposito ho girato diversi negozi e mercatini, ascoltato, chiesto pareri, scartato diffusori che non facevano per me, sino a quando mi sono imbattuto in una coppia di SF Concertino prima serie ancora da rodare, è stato amore a prima vista e non ho saputo resistere. Ora sono qua che gorgheggiano nel mio impianto.
Avevi effettivamente ragione, il salto qualitativo è stato notevole: sono spuntati dettagli che prima non c'erano, tutto è più rifinito, le voci sono migliorate molto, il basso è più profondo, microdinamica cambiata dal giorno alla notte e quel tocco di made in Italy che stilisticamente non guasta mai ;-)
Come equilibrio nel complesso rispetto a prima ho notato una medio-alta nettamente più indietro, questo assicura mancanza di fatica di ascolto e ottima piacevolezza, però con generi più aggressivi preferirei le alte frequenze (piatti, maracas e alte percussioni) leggermente più in evidenza e dettagliate.
Su questa "voglia" e su un marcato ingrandimento della scena sonora (orizzontale e verticale soprattutto, le Concertino in negozio con cd16 e Mark Levinson 29 sparivano completamente, forse era meglio se non le ascoltavo..) mi piacerebbe costruire il prossimo step del mio upgrade, ricordo che dispongo di ampli RA931 e cd 57SE, ho ancora a disposizione una buona metà del budget iniziale e punterei ad un upgrade della sorgente.
Nel mio caso potrebbe essere una soluzione interessante abbinare il mio lettore a un DAC esterno tramite uscita coassiale? Ho visto in giro si trovano a prezzi piuttosto di realizzo (intorno ai 100-200€) dei convertitori, io avrei trovato un DPA (Deltec Precision Audio) modello "The little bit", di cui però non sono riuscito a reperire informazioni o recensioni, nel caso me lo consigliasse potrei in un secondo momento cercare senza fretta una ottima meccanica, invece che ricomprare un lettore integrato.
Grazie mille!
Andrea - E-mail riservato

LC
Caro Andrea,
sono felice di apprendere che il consiglio per l'upgrade sia andato nella direzione da te sperata. Prima di procedere verso ulteriori upgrade vorrei invitarti però ad una riflessione: il suono "poco aggressivo" che lamenti in relazione alla gamma alta delle Concertino può essere frutto di vecchie abitudini d'ascolto viziate dai precedenti diffusori. Ti consiglierei, in via del tutto generale, di ascoltarle ancora un po' e di lasciare adattare i tuoi gusti a questa nuova situazione. Facendo i conti, direi che hai le Concertino sì e no da appena un mese!!! Probabilmente non hanno neppure terminato il rodaggio! Quindi: prenditi tempo, non cominciare a correre alla ricerca del suono che hai sentito con il CD 16 e il Levinson 29, quella è una strada molto pericolosa :-)
Termina il rodaggio, riequalizza il tuo cervello e poi riparliamone con calma.
A quel punto, l'upgrade della sorgente potrà essere messo in conto, magari proprio come hai pensato tu. Un DAC esterno, anche l'ottimo The Little Bit (anche se sarebbe meglio il The Bigger Bit) potrà far compiere al tuo impianto un ulteriore passo in avanti, anche se non sostanziale come quello che hai appena sperimentato.
Tieni conto che l'acquisto di un DAC esterno impone la spesa per un cavo digitale decente. Non c'è fretta, i DAC di qualche anno fa si trovano sempre sul mercato dell'usato ed i prezzi non possono che scendere nel tempo :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgente
Gentile Lucio,
ti ho scritto molte volte, ma visto che non sei ovviamente tenuto a ricordarti nulla ti descrivo brevemente il mio impianto (in gran parte assemblato attraverso tuoi consigli):

Come vedi le sorgenti stonano un po', ma il giradischi è perfetto e perfettamente tarato e con la testina + la TNT Sand Box su punte e il tavolino TNT Flexy mi soddisfa, mentre vorrei migliorare il pur buono cd.
Ho trovato usato un cd17Mkii kis a 900 euro, ed il prezzo mi sembra buono, ma mi è anche stato detto di non aspettarmi miglioramenti drammatici rispetto al mio; cercando poi un Maestro o un Classè o un Meridian (dal costo superiore ovviamente) mi sono imbattuto in un Meridian 200+203 che mi ha intrigato. Vorrei avere il tuo ennesimo consiglio considerato che il prezzo mi sembra eccessivo (950 euro).
Grazie come sempre,
Adriano - E-mail: a.raspanti (at) meteoam.it

LC
Caro Adriano,
è vero, il 17 non sarebbe un grosso passo avanti rispetto al 6000 KIS. La coppia 200+203 della Meridian mi pare un'ottima scelta, ma NON a quel prezzo, un pochino esagerato. Nel Paese d'origine si trovano a prezzi stracciati, specie i DAC 203 (intorno alle 100 sterline).
Visto che hai un amplificatore Accuphase, che ne diresti di cercare un sempre ottimo DP 55 della stessa Casa? Si dovrebbe trovare, cercando bene e magari all'estero, per poco più di 1000 Euro.
Se il budget non dovesse essere sufficiente ti consiglierei di acquistare, per ora, solo un DAC esterno (es: Linn Numerik, qualche Meridian successivo al 203, anche un Wadia X32 o 64...) poi potrai decidere sul da farsi. Il salto qualitativo, in questo caso, sarebbe ben sensibile. Quando avrai un po' di denaro a disposizione potrai sempre vendere il 6000 KIS e rimpiazzarlo con una meccanica che faccia coppia fissa col DAC (della stessa marca e periodo, possibilmente).
A quel punto il pur onesto Thorens 105 + Grado Gold mostrerà i propri limiti e sarà da....rimpiazzare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi di impedenza
Ciao Lucio,
complimenti vivissimi per la tua "creatura" web, ma soprattutto per la tua profonda onestà intellettuale: esemplare. Cercherò di contraccambiare come posso: con la SINTESI.
Nelle specifiche del mio antico ampli Sansui AU-D7 (80W rms su 8 ohm, classe 1981) è raccomandato l'impiego di diffusori da 8 o più ohm di impedenza nominale. Ti chiedo se, a tuo parere, ci sono delle controindicazioni a collegarvi una coppia di Wharfedale Diamond 8.3, di soli 6 ohm, considerando che:

Se vuoi ti posso raccontare tutti i perché e i per-come di questa storia. Questa volta li ho tralasciati per “stringere”. Dimmi, Lucio, sono stato bravo, oppure ho scritto comunque troppo?
Qualunque lettore mi volesse raccontare la sua esperienza in merito è il benvenuto (indicate in oggetto "impedenza ampli-casse" o simili, non vorrei scambiare la vostra gentile risposta per spam di qualche scocciatore). Mille grazie.
Diego - E-mail: dn74f205 (at) tiscali.it

LC
Caro Diego,
come ampiamente spiegato ed illustrato nell'apposito articolo delle
FAQ di TNT-Audio quello che poni è un falso problema. Spesso i dati dichiarati sono solo orientativi e/o indicativi, giusto per stare sul sicuro. Io credo che il tuo AU-D7 non avrà problema alcuno a pilotare le Diamond, né a basso né ad alto volume. Il dato dell'impedenza, di per sè, non dice poi moltissimo. Ad esempio, ci sono diffusori da 4 ohm puramente resistivi che sono un carico facilissimo ed altri dall'impedenza anche superiore ai 10 ohm nominali che sono delle vere bestie nere. Quel che conta non è tanto il valore numerico quanto l'andamento della fase dell'impedenza (es. rotazioni eccessive) e la sua linearità. Diffusori dichiarati per 8 Ohm possono presentare minimi stretti, magari in gamma bassa, vicini ai 2 ohm...
Questi dati non sono quasi mai dichiarati dai costruttori, solo le Aziende più serie pubblicano sul manuale l'andamento dell'impedenza e della fase in funzione della frequenza.
In definitiva: vai tranquillo, non si rompe niente. Se proprio vuoi essere sicuro, controlla che l'ampli non diventi troppo caldo. In ogni caso, dovrebbe avere delle protezioni elettroniche/termiche che intervengono a sua salvaguardia.
Nella peggiore delle ipotesi (che non si verificherà) l'ampli si ammutolisce per intervento delle protezioni. In tal caso, visto che tra i due ti conviene tenere le casse....avresti una buona scusa per sostituire l'ampli :-)
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Suono impastato
Salve,
vorrei chiederti un consiglio. Il mio impianto è così formato: ampli NAD c350, lettore Marantz cd63se tweaked, casse KEF Q5, cavi vdh, tutto ottimizzato cavi aliment., punte etc.
Sulla musica complessa con molti strumenti e suoni, se alzo il volume, anche se non altissimo, il suono diviene impastato soprattutto sui pienissimo da che può dipendere: lettore, casse, ampli.
Cosa mi consigli di sostituire? Al lettore ci avevo pensato da tempo. Su un forum incolpavano il NAD C350, dicendo che per esempio il "Monrio Asty" è meno impastato come suono, però non lo avevano provato con lo stesso lettore; e poi che in realtà era solo un pelino meno impastato, a questo punto mi sa che era uguale e che la sostituzione in realtà non aveva giovato a togliere quel difetto!!
Non vorrei che effettivamente dipenda dal lettore sembra proprio che vada in crisi il mio marantz, più che le casse in realtà abbastanza generose; senza contare che tra i 3 componenti è il più economico.
Puoi darmi un consiglio? Nel caso che lettore mi consigli come upgrade?
Grazie
Saluti
Mauro - E-mail: maurodigia1 (at) tiscali.it

LC
Caro Mauro,
usare la punteggiatura ed un po' di maiuscole ogni tanto non fa male, eh. Non state scrivendo un SMS accidenti, ma una lettera ad una rivista di diffusione internazionale. Ho dovuto sistemare alla meno peggio gli svarioni della tua missiva per renderla almeno presentabile!
Tenendo conto dell'impianto e del problema segnalato sono fortemente propenso ad incolpare l'ambiente e/o la disposizione delle casse. Una delle cause principali di "impastamento" e "confusione" ad alto volume è proprio la presenza di un ambiente troppo riflettente: il suono diretto si combina in maniera "dannosa" con le troppe riflessioni precoci ed arriva confuso ed impastato all'orecchio dell'ascoltatore. Il fatto che ad alto volume la situazione peggiori non fa che avvalorare questa mia ipotesi.
Non dici niente né dell'ambiente né della disposizione dei diffusori quindi non posso darti consigli specifici se non rimandarti alle solite
FAQ del sito per qualche consiglio generale in merito.
Non cambierei l'ampli con uno di pari qualità, si tratterebbe di un side-grade. Il NAD C350 è in grado di pilotare senza problemi anche diffusori ben più ostici dei Q5 della KEF. Il lettore CD è un po' vecchiotto ma, conoscendolo bene, non lo ritengo colpevole di alcunché. Oltretutto, se fosse colpa del lettore CD, l'impastamento ci sarebbe sia ad alto che a basso volume, ti pare?
Credimi, controlla la stanza e la posizione dei diffusori, eventualmente intervieni come puoi sull'acustica e poi valuta di nuovo il tutto.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Diffusori per 1300 €
Caro direttore,
Le scrivo per avere da lei un prezioso consiglio. Ho un sistema HI-FI così composto:

Il mio soggiorno è di 40 MQ, sono un po' ignorante nel campo audio ma sono molto appasionato di Musica di tutti i generi, fino ad ora non ho mai avuto dei diffusori che sfruttassero al meglio le potenzialità del mio HI-FI ma ora sono deciso ad acquistare qualcosa che soddisfi al meglio la mia passione per la Musica.
Vorrei inoltre un consiglio per i cavi da utilizzare visto che leggendo spesso le recensioni ho potuto imparare per merito Vostro che non sono una parte secondaria ma parte integrante dell'impianto.
Il mio budget è di 1300 euro anche qualcosina in più.
Grazie per l'attenzione concessami e complimenti per il sito.
Marco - E-mail: marco (at) hde.it

LC
Caro Marco,
la sala d'ascolto è grande, io opterei per un generoso diffusore da pavimento. Purtroppo, nel nuovo, con quella cifra non è che si possano fare miracoli. Tra i prodotti italiani puoi valutare: Chario Constellation Cygnus (un po' fuori budget, ma non di tanto) o Opera Platea, magari anche le Terza, con un po' di fortuna ed un buon sconto. All'estero: Dynaudio Audience 62, KEF Q5 o Q7, Klipsch RF25, Rega Jura o Ela, Triangle Zerius 202, Mission 782, ProAC Studio 125 (un pelino fuori budget, ma ottime). Si tratta di diffusori dalle impostazioni sonore molto diverse quindi saranno poi la disponibilità dei modelli e soprattutto la possibilità di valutarli con il TUO orecchio ad orientare la scelta.
Per quanto riguarda i cavi, lasciati consigliare dal negozio dove acquisterai le casse, magari chiedendo qualche prova a confronto con modelli di budget diversi. Se non senti differenza, è inutile spenderci soldi, molto meglio acquistare dischi.
I cavi sono relativamente importanti solo se si riesce a sentire le differenze che possono introdurre. Inutile pagare per qualcosa che non si sente, solo perché il recensore di turno ne narra mirabilie. Non tutti "sentiamo" allo stesso modo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ansia da prestazione
Caro Lucio,
il mio sistema hi-fi comincia a prendere forma; ho un lettore CD ARCAM CD73, un ampli NAD 3020, diffusori JM Lab OPAL 9TI, cavi di collegamento VAN DEN HUL per il tutto.
Mi chiedo se non sia il caso di aggiungere un passaggio valvolare (tubi) nella catena; ho la possibilità di comprare un PRE-ampli YVES COCHET P3, e per quanto abbia cercato, non molte informazioni sono disponibili sul modello (e sul costruttore ). ...sembra che il sig. COCHET sia un geniaccio dell'hi-fi francese, e che i suoi progetti (di qualunque elemento hi-fi si tratti), sono molto rispettati su google...
Hai mai sentito parlare di lui, o di questo modello? Quanto dovrei spendere MAX per questo od un altro PRE-ampli a valvole? ...o dovrei piuttosto utilizzare il NAD 3020 come PRE, e trovare un ampli a valvole per scaldare la musica?
Ti confesso che non ho avuto l'occasione di sentire suonare il mio "stereo", perché i vari elementi non sono ancora arrivati a destinazione, quindi la necessità di un componente a valvole, la deduco dai tanti articoli e lettere che ho letto (considerando che l'ARCAM ed il NAD sono inglesi temo che suonino troppo diretti/freddi). Mi sbaglio su qualcosa e non dovrei proprio pensarci a un valvolare?
...scusa la fretta, lo so che sarebbe meglio che io facessi suonare l'insieme per 3 mesi prima di decidere, però sto YVES COCHET P3 mi scappa tra le mani se non mi decido subito...
Come sempre, GRAZIE MILLE per i tuoi consigli.
Cordialmente,
Andrea - E-mail: traldi_a (at) yahoo.fr

LC
Caro Andrea,
ma cos'è questa epidemia delle valvole a tutti i costi? Ve le ha ordinate il medico di base? O l'idraulico? :-)
Bellissime per carità, ma pensare ad un pre a valvole senza aver neppure ascoltato il proprio impianto mi pare fuori da ogni ragionevole logica.
Le occasioni d'oro si presentano, sfumano e si ripresentano, non devi affanarti adesso a cogliere chissà quale offerta imperdibile. Con tutto il rispetto per gli apparecchi del buon Yves Cochet, non credo che ci sia la fila di acquirenti con la bava alla bocca in attesa di acquistare quel pre.
In generale, la fila NON c'è per alcun apparecchio, neppure il più blasonato, in special modo di questi tempi (bui). Mi sono lasciato scappare occasioni che parevano d'oro per poi ritrovarle, migliori, a pochi mesi di distanza.
In definitiva: ASCOLTA il tuo impianto con molta calma e senza pregiudizi (..."aaah ma già so che suonerà freddo!!!" Scherziamoooooo?) e dopo qualche tempo potremo di parlare di eventuali interventi. Tra l'altro, proprio il NAD 3020 (e pure un po' l'Arcam) tutto sono tranne che diretti e freddi, semmai l'esatto contrario.
Non è un problema di valvolare si/valvolare no, ma buon senso si/buon senso no. Ascoltiamoli questi accidenti di impianti, studiamoli con calma, capiamone i pregi ed i difetti, magari godendoci la Musica nel frattempo (servono per quello, o no?). Dopo e solo dopo possiamo pensare a migliorare/cambiare qualcosa.
Davvero, con tutta la sincerità che posso esprimere, siamo distanti anni luce dalla mia concezione di questo hobby.
Vissuto così, questo non è un hobby, ma una paranoia. Povera Musica...
Lucio Cadeddu

Monitor Audio, giradischi e considerazioni musica elettronica
In primo luogo vorrei farle i complimenti per il suo sito: ammirevole rifiuto della pubblicità, recensioni che mettono ben in evidenza pregi e soprattutto difetti degli apparecchi, consigli rivolti sì all' ottenimento di buoni risultati ma senza mai farsi travolgere dalle mode, e sempre con un occhio di riguardo al budget. Tutto questo è davvero utile per chi, come me, è un appassionato alle prime armi: ho 26 anni e seguo solo da poco tempo le misteriose alchimie del mondo dell' hi-fi.

Comunque, circa due anni fa, dopo letture e ascolti, ho acquistato il mio primo impianto così composto: ampli Rotel 02, lettore cd Denon Dcd 685, diffusori B&W 603 s3, Van den Hul e Audioquest entry level per il bi-wiring, cavo di segnale Van den Hul The Bay C5. Il tutto in una stanza 5 x 4, poco arredata, senza ostacoli tra i diffusori -posti sul lato corto- ed il punto di ascolto (vertice del triangolo). Ascolto di tutto, in particolare musica elettronica (Aphex Twin, Jarre, ...) e musica trance (Paul Van Dyk, Tanneberger, ...). Ecco le mie domande:

Piccola nota polemica: perché questa idiosincrasia di molti audiofili verso i giradischi usati dai Dj e verso l' elettronica? A mio avviso ci si dimentica troppo spesso che se il vinile è ancora vivo e in buona salute è, tra le varie ragioni, anche merito dei Dj e dei forti introiti derivanti dalle vendite della musica elettronica in senso ampio. Molti rifiutano anche di considerarla musica, ma come si può trattare in modo così dispregiativo un genere musicale solo perché non lo si apprezza o basandosi su sterili luoghi comuni?
Parlando per esperienza diretta, all' estero, basti pensare alla Germania o all' Inghilterra, la musica elettronica in tutte le sue sfumature (dalla dance di facile presa alla techno minimalista, dalla house alla trance...) è maggiormente conosciuta ed ha una visibilità che esula dall'ambito delle discoteche. E' perfettamente normale sentire brani trance, anche solo strumentali, in televisione o sulle radio generaliste nelle fasce di massima audience, è normalissimo acquistare un disco e gustarselo rilassati in poltrona. In Italia invece, nonostante possiamo vantare grandi produttori e Dj che non hanno nulla da invidiare sul piano tecnico ai blasonati mc tedeschi o americani, si identifica l'elettronica solo con il genere dance più semplice ed immediato, da ascoltare nei locali ed in automobile (ovviamente a volume altissimo) oppure con la techno hardcore più estrema, naturalmente da ballare psicotropicamente alterati in loschi rave party illegali.
Una forte responsabilità è, a mio avviso, da attribuire a molte radio (non tutte!) ed a numerose grandi major: a causa della loro politica protezionista molti autori di elettronica, di vari stili, che all'estero sono conosciutissimi, che vendono decine di migliaia di copie ed entrano nelle classifiche generaliste, in Italia non vengono neanche importati e quindi rimangono sconosciuti al grande pubblico. Forse ci si dovrebbe ricordare maggiormente degli importanti contributi delle avanguardie dei vari Stockhausen, Boulez, Berio... per poi proseguire con le sperimentazioni di Kraftwerk, Mike Oldfield, Brian Eno.. e oggi poter apprezzare le innovazioni di Sven Vath, Timo Maas, Paul Van Dyk... Le ricerche sonore e tecniche di tanti di questi autori e di numerosi altri sono state, secondo me, molto rilevanti per la musica in senso lato, a prescindere dal genere.
Perdoni il piccolo sfogo e la lunghezza della missiva. Ringraziandola anticipatamente per le sue risposte, cordiali saluti.
Marco - E-mail riservato

LC
Caro Marco,
per quanto riguarda le Monitor Audio, credo che quella che hai sentito sia un po' l'impostazione generale del marchio. Niente a che vedere col suono "monitor", direi o, almeno, non necessariamente.
Se la gamma medio-alta ti è sembrata troppo in evidenza per i tuoi gusti...non acquistarle! Non te le ha mica ordinate il medico! Continua ad ascoltare altro, ci sono impostazioni le più disparate, così da poter soddisfare davvero ogni gusto.
Per quanto riguarda i giradischi, mi risulta che il ProJect Debut sia disponibile in un pacchetto "all inclusive" con testina, stadio fono integrato e regolatore di velocità per circa 350 €. Prendilo seriamente in considerazione.
In alternativa, un qualunque Thorens usato ha a disposizone il cambio di velocità manuale. In ogni caso, meglio lasciar perdere i giradischi da te citati, specie quelli più economici. Sono pensati per un utilizzo particolare e non possono essere raffinati come una macchina per "audiofili". Con tutto il rispetto per i DJ ed il loro ruolo nella difesa del vinile...ma non mi sento di consigliare uno di quei giradischi per un serio ascolto HiFi.

Infine accolgo volentieri la tua difesa d'ufficio dell'elettronica, ma non mi seno personalmente chiamato in causa...se pensi che ho consigliato "The Fat of the Land" dei Prodigy come indispensabile disco test per audiofili :-)
Conosco molti audiofili che ascoltano ANCHE elettronica, non so chi abbia conosciuto che ha disprezzato così tanto questo genere. Certamente non è un amante della Musica! Chi la Musica ce l'ha nel sangue non può prendere posizioni così rigide nei confronti di un genere o, meglio, di una "famiglia" di generi, che ha fornito le basi per tutta la Musica moderna.
Purtroppo ricordo ancora le parole di un celebre violinista italiano che si espresse in termini ridicoli (a dir poco) nei confronti della musica rock. Questi non sono amanti della Musica, ma soltanto dei gelidi mestieranti che per caso hanno scelto di imparare a suonare uno strumento. La Musica è Arte sublime, sia che esca dalle corde di un violino del '700 che da un sintetizzatore del 2004. Basti pensare che quelli che oggi sono considerati dei capolavori immortali della Musica classica, al loro tempo venivano considerati dai più (critica e pubblico) un'accozzaglia di suoni informi (cf. Sinfonia Fantastica di Berlioz).
Buona Musica!
Lucio Cadeddu

Suono impastato 2 - la vendetta
SPETT. Direttore, le pongo questa domanda, purtroppo sono una new-entry del mondo dell'alta fedeltà e non volendo investire somme, al momento, molto alte ho optato per acquisto di oggetti usati. Il mio attuale impianto è così composto:

Ho però notato questo problema: a un certo volume, ma ben inteso non altissimo, si sente come un affaticamento del suono specialmente sulle alte frequenze e un "impastamento" (mi scuso del termine) del suono. Ascolto new-age, rock, country. Cosa posso fare per migliorare??
La ringrazio della sua cortesia e cordialmente la saluto,
Lorenzo - E-mail: l.giuliani (at) sicam.it

LC
Caro Lorenzo,
in effetti lamenti sintomi analoghi a quelli della lettera "Suono impastato" poco sopra. Temo che la diagnosi sia la stessa, è altamente probabile che l'ambiente ci metta molto del suo, per cui ti rimando ai consigli già esposti al tuo "collega". Vorrei aggiungere anche un'altra considerazione: posto che ampli e sorgente sono quasi certamente incolpevoli, a meno che tu non stia chidendo troppo ai pur buonissimi 20 watt del tuo A1, potresti fare anche un pensierino verso i diffusori, in generale i principali responsabili, dopo l'ambiente, del suono di un impianto HiFi (posto che ciò che c'è a monte sia di qualità almeno dignitosa). Difficile consigliarti qualcosa di preciso senza conoscere eventuale budget a disposizione (non sono veggente, l'ho già scritto N volte) e stanza nella quale è ubicato l'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Roma HiEnd 2004
Caro Direttorissimo; come dice Roberto Benigni, al direttore di banca, in un esilarante film, dei suoi... Ho scelto un incipit scherzoso, e il "TU", perché, anche se diserto i forum, i siti e le riviste di hi-fi, da un po', so che quando voglio rituffarmi nello psichedelico mondo del suono, posso farlo sentendomi "in famiglia", ma solo su TnT, con un direttore schietto e amichevole. Mi invento corrispondente da Roma.
Ieri, in una domenica di reale inizio autunno, sotto un cielo plumbeo, sono andato al Roma High End! Beh!, dopo più di un anno di congedo dall'hi fi (per meri motivi economici :-)), la cosa mi ha fatto sentire bene! l'hi-fi, alla fine è vitamina C.
Su base di moquette, c'era pane per molti denti o dentiere! il pubblico era davvero vario, per età, look, ceto (ah!, mi dia pure quei due finali e una dozzina di grasshopper!) c'erano anche bambini che giocavano con gli strani oggetti (ecco, hai rotto la valvolina del signore, niente merendina!).
C'erano: diffusori scatola di scarpe, diffusori obelischi, giradischi aerospaziali, collegati ad un TIR, parcheggiato fuori, dettaglio omesso fino al momento dell'acquisto (rogito), chassis per Garrard, in stile Manzù, pezzettini di stagno con oro colato del Klondike, e riviste di hi-fi, con donne nude (migliore stand).
Ma sopratutto si ascoltava tanta musica, stucchevoli opere classiche, un discutibile Bocelli, ma anche fusion, jazz e dischi su richiesta. Io, provocatoriamente, ho chiesto del buon Punk-Rock! Caro Direttore, sono sicuro che sei d'accordo con me!
In effetti, nello stand di Suono c'era anche qualche vinile di "altra musica", e c'era, udite: "The sound Revolution!", sua maestà il SuperaudioCD!!, ovvero; ma che ce frega de Nyquist!Io, da buon corrispondente, ho acquistato un sample delle edizioni "Suono", contenente, 9 brani di Jazz e 9 di classica, trattasi di un ibrido, suonabile anche con lettori cd comuni. Giunto a casa con i miei numerosi acquisti (il suddetto cd e un metro di stagno di Bulgari) mando il cd sul Marantzino, mi siedo sul divano, rivaluto le mie Opera/Suono, dopo aver sentito alcuni misteriosi diffusori alla rassegna, e ascolto......
Come primo ascolto; mi sembra un buon GRP, una splendida incisione di etichetta lusso, ma per ora la rivoluzione non l'ho sentita! Questo è, per me.
Per finire, davvero, una bella manifestazione; piacevole, ben organizzata. Il migliore impianto secondo il mio inutile parere? L'impianto "Nadir", esposto in una specie di atrio, quindi penalizzato, con un pre in classe A, che sembrava, uno spremiagrumi (anche se professionale), un finale con scatola stile "nuova elettronica" "questo l'ho fatto io" e Sonus Faber Minima. Beh, per essere telegrafici; l'immagine usciva fuori tutta, ottimo impianto!
Ok, da Roma è tutto,
Buon Autunno, Direttore!
Con Stima;
p.s. C'eri anche Tu al Roma Hi-end???Ho fatto una gaffe?
p.s.2 Ho visto un bellissimo Sintonizzatore Leak, lo voglio per Natale, ma prima;
Cosa ne pensa Direttore di questi vecchi Leak???
Fabrizio - E-mail: biborai (at) yahoo.com

LC
Caro Fabrizio,
grazie per il simpatico resoconto. No, quest'anno non c'ero, anche se corro veloce gli impegni riescono sempre a raggiungermi e placcarmi. Quindi niente mostra!
Per quanto riguarda i Leak....comprali! Sono bellissimi....ma occhio alle "sole". I Leak si acquistano, revisionati, solo in UK. Qui in Italia sembra siano fatti in oro e gemme preziose.
Ah, il SACD! Beh, se lo ascolti su un lettore CD normale...che ti aspetti? Il suono di un CD, nella migliore delle ipotesi! Per sentire le mirabilie del Sacciddì ti serve un lettore opportuno, mi pare ovvio. Se possiedi già un lettore SACD ritiro quanto detto, altrimenti...mi sa che hai fatto una gaffe :-)
Buon ascolto, le mostre servono anche per tornare in armonia col proprio impianto domestico :-)
Lucio Cadeddu

Apprezzamento
Ho letto le ultime lettere riguardanti commenti circa la politica seguita dalla rivista. Condivido appieno la linea che segui, ossia l'alta fedeltà da concepire come piacere e gioco. Mi viene da riflettere seguendo certi forum (vedi "Videohifi" che peraltro appezzo) ove si arriva facilmente all'insulto o leggendo in rete altre riviste dove la risposta tipica alla richiesta di suggerimenti è di buttare tutto nel cassonetto della spazzatura e di acquistare tutto da capo.
Hai già evidenziato che in questo piccolo piacere (l'ascolto di qualità) convivono personaggi diciamo "estremisti" con evidenti problema nel relazionarsi. Senza affrontare questioni psicologiche ti confermo che uno dei motivi per cui apprezzo la rivista è il tono pacato e costruttivo, volto a privilegiare il piacere dell'ascolto (ovviamente compatibilmente alle disponibilità finanziarie) anziché alimentare l'insoddisfazione spesso cronica che caratterizza l'appassionato.
Per concludere ti ho scritto più volte chiedendoti dei suggerimenti sintetici per possibili acquisti e hai risposto sempre e tempestivamente (ovviamente senza essere assolutamente tenuto).
Ti ringrazio per le risposte ricevute e ti chiedo se posso/possiamo, sempre senza abusarne, chiederti suggerimenti magari per occasioni nell'usato che capita trovare.
Saluti e buon divertimento..........
Giulio - E-mail: gix.61 (at) virgilio.it

LC
Caro Giulio,
io sono sempre a disposizione di tutti, una risposta - seppur telegrafica - non l'ho mai negata, anche ai più "rompi" e maleducati, quelli che credono che tutto gli sia dovuto. Il tempo è quel che è, quindi mi spiace non poter essere meno sbrigativo nelle mie risposte, specie in quelle "private". Spesso questa mia estrema sintesi viene scambiata per scortesia e me ne dispiaccio ma davvero non si può fare di più. Sono umano.
Per quanto riguarda il clima sereno non saprei. Tutti i forum del mondo, di ogni argomento, specie se molto frequentati, sono a rischio di flame wars, nessuno escluso. Lo stesso nostro
Forum ha vissuto momenti di grandi e violente passioni...e conseguenti litigi. Il fatto che comunque sia dotato di moderazione "a posteriori" ci evita almeno di sconfinare nell'insulto fine a se stesso anche se devo ammettere che in circa 5 anni e mezzo di esistenza della community ed oltre 100.000 (centomila) messaggi scambiati solo poche volte ho dovuto estromettere qualche iscritto e l'ho fatto proprio quando non se ne poteva fare a meno, per preservare un clima accettabile nella comunità. Se ricordo bene si è trattato di qualcuno che ne voleva fare un teatrino per la politica spicciola, qualche audiofilo con evidenti manie di protagonismo, qualche operatore del settore troppo zelante nel proporre la sua mercanzia.
E' pur vero che i forum di HiFi, come quelli di politica o di religione, sono tra i più "focosi". Ad esempio, gestisco una mailing list di ciclismo internazionale da quasi 10 anni e ricordo pochissime "flame wars". L'ambiente è molto più rilassato anche perché chi la frequenta probabilmente scarica le sue tensioni sui pedali, prima che sulla tastiera. Quando arriva al PC è già sfinito :-)
Per quanto riguarda infine l'approccio all'HiFi...chi lo sa quale sia quello giusto! Chi è affetto da passione divorante forse troverà le nostre posizioni troppo poco "estreme". Alcuni Costruttori invece giudicano le nostre recensioni un po' troppo cattivelle, perché indugiamo a lungo nel paragrafetto "Lamentele" :-)
Insomma non si riesce a far contenti tutti. E perché mai dovremmo, in fondo? Il fatto è che per noi viene prima la Musica di ogni altra cosa. Gli apparecchi, al massimo, possiamo pensarli come giocattoli, non molto di più.
Grazie di cuore per l'apprezzamento, ne abbiamo sempre un gran bisogno.
Lucio Cadeddu

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