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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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I volumi della posta precedente

  1. Cambio casse, cavi e cuffie
  2. Basta un grazie?
  3. Riflessioni post-upgrade
  4. Upgrade analogico
  5. Interfaccia testine MC
  6. Una testina sotto i 200 Euro
  7. Ampli e casse per 2500 €
  8. Un articolo interessante sull'acustica ambientale
  9. Traccia curve per valvole
  10. Problemi di spazio per i diffusori

Cambio casse, cavi e cuffie
Gentile Direttore,
Vorrei provvedere ad una revisione del mio impianto principale attualmente così formato:

Vorrei cambiare i cavi di segnale ed i diffusori in futuro. Che cavi di segnale mi consiglia? Dovrei "buttarmi" sul bilanciato? (visto che ampli e lettore cd lo consentono).
Per quanto riguarda i diffusori vorrei un suono più "corposo" e coinvolgente specie con generi quali pop, acid jazz e dance (io ascolto prevalentemente jazz) rispetto alle Opera Terza. Cosa mi consiglia?
Infine, ho intenzione di realizzare un impianto dedicato cuffie. Ho intenzione di acquistare una Sennheiser hd 650 in sostituzione della mia AKG k 240 studio e di abbinarlo con un ampli Rudistor rp5. Cosa ne pensa? La ritiene meglio dell'accoppiata Sennheiser-Accuphase e212 (ampli non dedicato)?
Cordialmente,
Salvatore - E-mail riservato

LC
Caro Salvatore,
mi sembra molto strano tu trovi la Opera Terza poco "corpose" e "coinvolgenti". Una delle critiche che qualche audiofilo ha mosso contro questi diffusori è proprio l'esuberanza della gamma bassa e medio-bassa, connotazione peraltro abbastanza tipica dei sistemi con doppio mid-woofer.
In ogni caso, posto che tu abbia delle buone ragioni per imputare alle casse questa mancanza di "corpo" (ma potrebbe essere colpa del posizionamento o dell'ambiente), dovresti almeno indicare il budget a tua disposizione per il cambio. Visto che non lo fai, confidando nelle mie doti divinatorie (e fai male) provo a buttare là qualche nome: ProAC Response 2.5, Thiel CS 1.6, Chario Constellation Ursa Major, Tannoy Stirling. Si tratta di diffusori molto diversi tra loro, ognuno con la propria personalità, da ascoltare con attenzione con il TUO amplificatore.
Per quanto riguarda i cavi, benissimo per i bilanciati, mantenendoti sulle stesse marche se vuoi preservare una sorta di equilibrio timbrico già raggiunto (almeno lato cavi).
Infine, non sono esperto di cuffie, per cui temo di non poterti aiutare in questa scelta. Non mi è chiara la necessità di un impianto separato per le cuffie, io terrei un solo ampli e destinerei TUTTO il budget alle cuffie, anzichè spalmarlo su un sistema cuffie + ampli dedicato.
Buon Ascolto!
Lucio Cadeddu

Basta un grazie?
Caro Lucio,
sono ormai due anni che ti seguo su queste pagine, ma solo ora mi sono deciso a scriverti e lo faccio per dire a te e ai tuoi collaboratori "Grazie!". Grazie per i preziosi consigli, per gli interessanti articoli sull'autocostruzione e anche, perché no, per il fatto che ci ricordi (casomai ce ne fosse bisogno) che questo divertente hobby è, alla fine della fiera, un hobby!
Personalmente mi sono divertito a costruire il cavo di potenza FFRC, quello di segnale Ubyte-1 e, seppure con un po' di scetticismo, quello d'alimentazione TTS. Ebbene, cambia qualcosa o no? Per quello che mi riguarda direi proprio di sì, provate per credere.
Si acquista maggior definizione e dettaglio e la scena si amplia; infine con le monetine da 5 centesimi sotto alle punte coniche degli stands ho asciugato il suono, adesso il basso è più controllato. Un avvertimento: non giudicate affrettatamente i risultati così ottenuti. A volte può non piacerci di primo acchito ciò a cui non siamo abituati, il che non significa che non possiamo poi preferirlo. Per la cronaca: sorgente Lector 0.5 T notevole, si fa perdonare la riluttanza a leggere certi dischi masterizzati (ebbene sì, ho peccato), ampli Unison Research S2 suono caldo e non affaticante. Casse Aliante Stile su supporti JM Lab, la loro brillantezza è mitigata dalle valvole a monte che in questo caso danno una timbrica calda.
Ci risentiamo su
TNT Motori!
Andrea - E-mail: andrea.sala22 (at) virgilio.it

LC
Caro Andrea,
grazie a te per aver voluto inviarci il tuo apprezzamento, per noi unica remunerazione. Hai ragione a dire che i cambiamenti vadano metabolizzati con calma, purtroppo capita spesso di sentire audiofili che dopo 1 ora di prove hanno già capito tutto e deciso cosa fare, anche quando si tratta di componenti nuovi, che dopo un'ora di funzionamento sono ancora ben lontani dall'esprimersi al meglio.
Questo vale in particolar modo per diffusori e cavi, spesso i componenti più bisognosi di "assestamento". Poi ci sono le orecchie che, come giustamente dici tu, potrebbero talvolta essere portate a trarre giudizi errati perchè viziate da certe abitudini d'ascolto.
L'HiFi è un hobby per persone pazienti, capaci di aspettare per capire meglio. Il "tutto subito" in questo caso funziona molto male.
Buon Ascolto!
Lucio Cadeddu

Riflessioni post-upgrade
Gent.mo Lucio,
ti scrivo per riferirti dell'upgrade Hi-Fi di cui ti avevo chiesto consiglio tempo va (vedi
Vol. 293).
Alla fine dopo molte e faticose prove d'ascolto ho effettuato l'upgrade con i seguenti componenti:

Tutti gli apparecchi sono stati acquistati nuovi questo per una personale riluttanza ad acquistare materiale usato di qualsiasi tipo esso sia. Non voglio dire che questa pratica sia poco conveniente, anzi. Ma proprio non riesco ad affezionarmi ad un oggetto che è stato di altri; è un mio limite.
Prima di decidere ho girato parecchio con le mie "comodissime" casse da pavimento in macchina e ho provato molti apparecchi (soprattutto ampli) quali AM audio, Roksan, Cayin, Electrocompaniet. Il rammarico più grande è che nessun negoziante si è mai detto disponibile a prestarmi l'apparecchio per provarlo nel mio ambiente di ascolto. Alla fine ho scelto quello che alle mie non troppo esperte orecchie dava il miglior equilibrio con le mie casse.
Per il lettore è stato quasi amore al primo ascolto. Qui ho potuto fare solo raffronti relativi perchè non esiste a Milano e provincia un rivenditore che abbia entrambi i marchi e quindi ho dovuto accontentarmi.
Alla fine però sono soddisfatto dell'insieme anche perchè credo di essere arrivato al limite della qualità acustica del mio ambiente d'ascolto. Nella mia camera, anche rimaneggiando un po' l'arredamento, non posso evitare di mettere una cassa in una dannosissima nicchia vicino a muri ed armadio. Ciò crea delle diflessioni su alcune frequenze dei bassi che talvolta danno un po' noia. Forse in futuro riuscirò a spostare tutto in salotto dove ho maggiori spazi di manovra.
Però un po' mi dispiace perchè la mia camera è il mio regno, dove ho tutte le mie cose. Da questa esperienza traggo una riflessione circa la qualità dei rivenditori Hi-Fi di Milano e provincia. Godono di fatto di monopolio sui marchi e quindi possono fare quello che vogliono sia in termini di prezzi che in termini di assistenza al cliente (ho atteso più di un mese per avere l'amplificatore!!).
Le regole le dettano loro e se vuoi è così altrimenti devi farti 200 km per trovare un altro rivenditore che alla fine si comporta nello stesso modo. Credo comunque che questo sia un errore delle fabbriche produttrici che non si muniscono di una adeguata rete distributiva.
Volevo da ultimo ringraziarti per gli utili consigli e per la grande quantità di informazioni che tu e la redazione di TNT Audio mettete a disposizione di chi vuole avvicinarsi e coltivare la cultura dell'Hi-Fi.
Saluti,
Paolo - E-mail: postgar (at) ngi.it

LC
Caro Paolo,
mi dai lo spunto per un paio di riflessioni. La prima riguarda l'usato. Intanto faccio fatica a capire l'idea dell'affezionarsi ad un oggetto inanimato (che non sia un'automobile :-)). E' un oggetto, non un essere umano, al massimo possiamo essere soddisfatti di come funziona...di più non saprei.
Se un tuo limite è quello di non riuscire ad affezionarti ad un oggetto che è stato di altri (non voglio immaginare come faccia allora con le donne :-)) il mio è quello opposto, non riesco ad affezionarmi ad un involucro di metallo e componenti elettronici. O, meglio, riesco a farlo - forse - ma prescindendo dal fatto che prima sia stato di un altro. Nel momento in cui l'acquisto diventa MIO, con tutto ciò che ne consegue.
Altra considerazione: è un vezzo per fortuna non molto diffuso quello di vendere per nuovi apparecchi usati (poco). In certe situazioni è impossibile distinguerli...e allora che si fa? :-)

Due parole sui negozianti, sul monopolio ed i tempi di attesa: in un genere di nicchia come il nostro il fenomeno è del tutto normale. Accade esattamente la stessa cosa per altri generi di consumo diciamo così "elitari". Non lo trovo scandaloso, è nella natura delle cose.
Quanto ai tempi d'attesa...hai idea di quanto si debba attendere per un'automobile nel malaugurato caso voglia qualcosa che non è in pronta consegna? Non voglio fare nomi e marche, ma per certe auto (assolutamente normali e vendutissime!) si può aspettare anche più di tre mesi.
Altro esempio, che mi è capitato di recente: per avere indietro - sostituito o riparato - un bracciale di una famosissima Azienda di gioielleria ho dovuto aspettare quasi 4 mesi e si sono decisi a muoversi solo dopo averli minacciati di azioni legali di risarcimento.
Ancora, per avere un rimborso dalle Poste Italiane, invece, sto aspettando da Gennaio 2004. Ti sembra molto? Senti questa allora: per avere una coppia pre-finale modificata da un famoso "tweaker" inglese sto aspettando da OTTOBRE 2003 (hai letto bene, O T T O B R E 2003...e siamo a Luglio 2004).
Cosa significa tutto questo? Che molto spesso manca la professionalità, sia nel pubblico che nel privato. Un mese di attesa per un ampli mi pare assolutamente tollerabile.
Non è che vogliamo troppo spesso la Luna?
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Upgrade analogico
Caro Lucio,
dopo aver dato fondo a tutti gli articoli e le recensioni del vostro piacevole sito, sono a chiederti un parere sulla possibilità (nonchè sulla convenienza in termini di prestazioni assolute) di portare al massimo possibile la resa sonora del mio giradischi Rega Planar 3 con braccio RB 300 e testina Rega Elys in rapporto al resto del mio impianto che è così composto:

Impianto assolutamente convincente per l'ascolto dei 500 cd in mio possesso. Il vinile è invece una scoperta relativamente recente e non disdegnerei in futuro di incrementare il numero degli LP. Premesso che l'impostazione della componente analogica non mi dispiace, anzi a volte stupisce per la buona resa complessiva, gradirei da te, se possibile, vista la tua sicura maggiore esperienza, un giudizio sulla sensatezza di ricablare il braccio, di aggiungere un alimentatore separato o/e di sostituire il pre fono, oppure di pensare seriamente all'acquisto di un nuovo front-end analogico, magari guardando al mercato dell'usato.
Te lo chiedo perchè ho l'impressione che tra la combinazione Rega sopra descritta e una superiore ci siano di mezzo parecchi (troppi) soldoni.Un grazie anticipato e un augurio per la rivista.
Danio - E-mail: cdanio (at) tiscali.it

LC
Caro Danio,
premesso quel che sostengo da sempre e cioè che spendere tanti soldi in analogico OGGI dovrebbe essere giustficato da una discoteca "consistente" ed in continuo aggiornamento, io ti consiglierei senz'altro di passare ad una base migliore, tipo lo stesso Rega Planar 25 o un Michell Gyrodec, magari usati.
Non andrei sul Linn Sondek perchè il matrimonio con il braccio Rega RB300 non è mai stato tra i più felici.
In attesa di fondi, potresti intanto pensare ad una testina superiore, tipo la Rega Exact o la Super Elys. Fatte apposta per fornire il massimo coi bracci "di casa", sono anche estremamente semplici da installare, grazie ai tre fori che azzerano gli errori di montaggio e le conseguenti dimature.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Interfaccia testine MC
Egr.Direttore Buon giorno, o forse è meglio buona sera!
Volevo porle una domanda che non ha ancora trovato una risposta in merito, tempo fa acquistai uno Step Up per elevare la tensione delle testine Mc, il pre-pre in oggetto è un Elac con circuitazione dual mono e non sono ancora riuscito a capire il suo funzionamento.(attualmente è collegato ad un Marantz 1250).
L'alieno in oggetto ha due cursori uno per il canale destro, e l'altro per il sinistro che portano fino a 100 Ohm e uno centrale, suppongo che sia per elevare l'uscita che varia da 20 a 38.Db.
L'oggetto in questione è stato acquistato per una testina Empire Mc che mi è capitata tra le mani la quale dovrebbe avere un voltaggio di 2,5Mv, ma non ho avuto nessuna informazione in merito, neanche nei forum.
La stessa è collegata al mio Thorens 124 con braccio Sme 3009 prima serie, su che base dovrei regolare questo pre-pre, con questa testina?
Ultima domanda: sarei intenzionato ad acquistare una Mc, ed avrei l'occasione di una Ortofon Kontrapunkt B, e una Denon dl103 in quel caso che settaggio dovrei usare per entrambe le testine, e sarebbero indicate per il mio Sme 3009?
Nell'attesa di una Vostra risposta Vi porgo i più cordiali saluti e Vi rinnovo i complimenti per la Vostra rivista!
P.S.
A quando una prova degli amplificatori Korsun?
Marco - E-mail: m.l.rossi (at) libero.it

LC
Caro Marco,
senza altri dati sulla tua testina Empire mi viene difficile consigliare un settaggio valido. Se è vero che ha un'uscita a 2.5 mV certamente si tratta di una MC ad alta uscita, quindi presumibilmente assimilabile, dal punto di vista del carico, ad una MM. Potrebbe non avere bisogno di step-up, magari va benissimo anche su uno stadio fono MM standard.
Il tuo "aggeggio" Elac permette di regolare il guadagno e l'impedenza d'ingresso, fondamentale per le testine MC. 100 Ohm di impedenza di carico sono un valore piuttosto standard che di norma va bene per la maggior parte delle testine MC. Nel caso delle testine citate i valori di carico ideali dovrebbero essere rispettivamente 50-200 (nel range, da provare ad orecchio) per la Kontrapunkt B e 40 Ohm per la DL 103. Non vedo controindicazioni particolari per l'abbinamento col tuo braccio SME 3009.
Infine, per quanto riguarda gli ampli Korsun, tutto dipende dalla reperibilità degli stessi: ti consiglio di rileggerti il discorso già affrontato un paio di settimane fa su questa rubrica circa le prove di apparecchi cinesi.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Una testina sotto i 200 Euro
Ciao, Direttore.
Torno a "bussare" per un piccolo grande consiglio. E' giunto per me il momento di cambiare la testina.
Attualmente possiedo una Ortofon MC1 Turbo, acquistata (ahimè) prima di aver letto la tua
recensione su TNT... recensione alla quale mi associo in pieno, in quanto trattasi di testina timbricamente corretta, con un'ottima capacità di tracciatura, ma purtroppo assolutamente "smooth", con bassi tutt'altro che definiti, archi senza la giusta dose di "rugosità" ed immagine quasi sempre assente.
Come sempre, nel cambio che ho intenzione di fare non ho intenzione di "svenarmi" economicamente, soprattutto tenuto conto che purtroppo, sin dall'inizio della mia vita di audiofilo, ho puntato al digitale e possiedo ben pochi 33 giri rispetto al gran numero di CD... diciamo che mi piacerebbe rimanere al di sotto dei 200 Euro, da sborsare per una testina con un po' più di dinamica e dettaglio.
Ascolto quasi esclusivamente musica barocca e classica, ed il resto dell'impianto è così composto: CD player Micromega Stage 4, giradischi Pro-ject 6, amplificatore integrato Audio Innovations 500 e diffusori Triangle Graphite.
Ti sarei molto grato se mi dessi un consiglio in merito. Nell'attesa, ti saluto affettuosamente e con un mucchio di complimenti per TNT.
Giuseppe - E-mail: gisippa (at) yahoo.com

LC
Caro Giuseppe,
mi conforta saperti in sintonia con le mie impressioni sulla Ortofon MC 1 Turbo. Il primo consiglio che mi viene in mente è quello di puntare alle testine Goldring, serie G 10xx. In pratica, si tratta dello stesso corpo testina con stili differenti. Quindi, quando avrai bisogno di uno stilo nuovo potrai anche decidere, allo stesso tempo, per un upgrade. Ad esempio, parti adesso con la 1012, circa 200 Euro, ed in futuro potrai arrivare alla 1042, con la semplice sostituzione dello stilo. Potresti anche sfruttare il trade-in program che Goldring offre ai suoi clienti.
Possibili alternative, la Grado Gold (sotto i 150 €). Visto che hai un ProJect e la Casa costruisce testine su base Grado, la vedrei una buona scelta. Evidentemente hanno trovato un buon accoppiamento coi propri giradischi.
Spero che - almeno stavolta - il consiglio ti sia d'aiuto,
Lucio Cadeddu

Ampli e casse per 2500 €
Gentilissimo Lucio,
ti disturbo per chiederti un consiglio sulla coppia di ampli-casse che vorrei finalmente acquistare. La settimana scorsa ho seguito il tuo consiglio e ho preso un Nad 3020 per il mio impianto "provvisorio". L' impianto ora è così composto:

Posso dire che va abbastanza bene a parte i problemi avuti (e non ancora risolti...) del collegamento tra l'ampli e le casse dato che ho dei cavi da 4 mm che sono troppo grossi per i vecchi connettori del nad e delle canton.....e mi pare che il mio nad stia risentendo dell' età ormai avanzata, dato che alzando il volume si sente un fruscio di fondo (solo durante la riproduzione dei cd) e che abbassandolo e alzandolo abbastanza velocemente, dalle casse provengono dei rumori "strani"....per questo vorrei "darmi una mossa" e acquistare "definitivamente" i componenti mancanti del mio impianto titolare.

Dall'inizio dell'anno sono andato in 3-4 negozi, ho ascoltato diverse cose ma diciamo che sono ancora in alto mare! I miei generi di musica preferita sono rock, alternative metal, progressive rock, e simili....faccio un esempio: Tool!!
In molti mi hanno consigliato Klipsch. Le ho ascoltate due volte, la prima una SF1 con un Arcam A65 (proprio un bell' ampli...) e mi ha colpito il suono dettagliatissimo e cattivo!
Unico difetto: pochi bassi. Allora cerco le RF3 in un altro negozio. Purtroppo dalle mie parti non ci sono negozi degni, e per questo ho dovuto percorrere circa 500 km per poterle sentire. Arrivo nel negozio e quasi non me le vogliono manco fare ascoltare!! Prima mi hanno voluto far sentire le Zingali....belle casse sì ma io volevo le altre! Mi chiedo per cosa le tengono in negozio a fare! Oltretutto ho portato un mio cd ma con le Klipsch ho potuto ascoltare 1-2 canzoni, non di più, per il resto del tempo ho dovuto ascoltare un loro cd orrendo di non so che cavolo di genere......mi chiedo: è questo il modo di proporsi ad un nuovo cliente? Cmq torniamo alle Klipsch. Diciamo che sinceramente pensavo meglio.
L' amplificazione era costituita da un Nad C350 mi pare......risultato: pochi bassi, anche per le RF3, mi sembrava così strano! E anche come qualità costruttiva non mi hanno fatto poi un così grande effetto, anzi, sembrano costruite tutte di plastica! Mah! Vengo al dunque: durante questi pochi ascolti ho potuto definire un pochino i miei gusti: musica "potente",dinamica, dettagliatissima, basso potente ma controllato......una rullata deve essere una martellata nello stomaco....insomma che metta in risalto il mio "strumento" preferito: la batteria.......ma che nello stesso tempo il tutto sia molto coinvolgente e che non precluda l'ascolto di altri generi in futuro.........chiedo troppo per il mio esiguo budget di 2000-2500 € per ampli e casse?
Su quali accoppiate di casse-ampli secondo il tuo parere posso rivolgere l'attenzione? Ti dico quelle che ho ascoltato e che non mi sono piaciute: B&W da pavimento ovviamente forse il modello troppo piccolo, MS neppure, un'altra marca che non ricordo.....
Ah dimenticavo: preferisco puntare su un ampli integrato e su casse da pavimento.
Ti ringrazio moltissimo per la pazienza e l'aiuto mostratimi.
David - E-mail: davidlever (at) tin.it

LC
Caro David,
intanto dai una pulita, con spray riattivante per contatti o disossidante secco, a tutti i selettori e potenziometri del tuo 3020, vedrai che smetterà di fare "rumore". Poi spella pure i cavi, sia da un lato che dall'altro, fino a ridurli ad una sezione accettabile per i morsetti in uso.
Per quanto riguarda i nuovi componenti, se proprio col 3020 non riesci a far pace, un NAD C350 potrebbe già andar bene ma considera anche qualche modello Rotel.
Il problema vero è rappresentato dalle casse. Francamente non capisco come le Klipsch che hai ascoltato le abbia trovate prive di bassi!!! Per quel che ho sentito io, non mi pare siano carenti in questa zona dello spettro audio, anzi!
Ipotizzo una sistemazione non adeguata e/o un ambiente infelice. Il fatto che abbia ascoltato così poco le RF3 mi fa pensare ad un giudizio comunque affrettato. Altra possibilità, ti aspetti che in tutti i dischi la batteria debba sentirsi come la gradisci tu. Ebbene, mi spiace deluderti ma NON è così: in molti dischi la ripresa di basso e batteria è scadente, compressa e questi due strumenti, che costituiscono l'ossatura della Musica che ascolti, suonano spesso indietro rispetto a tutto il resto. Sentirli sempre e comunque in evidenza è un errore, bisogna vedere COME sono stati registrati!
Proprio ieri ho ascoltato un paio di vecchi vinili che non sentivo da tempo. Con uno mi pareva ci fossero i bassi in evidenza, con l'altro i bassi erano praticamente inesistenti! La qualità dell'incisione, credimi, può fare veramente una differenza enorme.
Ancora, le RF3 sono state modificate e nella modifica forse l'equilibrio della serie che ho ascoltato io si è perso. Appena posso, provo ad ascoltare la nuova serie.
Prova a sentire anche le KEF Q7, ProAC Studio 125, Triangle Antal 202 o Celius 202. Se il budget l'avesse consentito di avrei suggerito di ascoltare le Klipsch serie RP, con woofer amplificati (a quel punto il basso lo decidi tu, entro certi limiti...).
Infine, due parole sulle strategie commerciali del negozio che a tutti i costi voleva venderti le Zingali...beh, evidentemente avranno avuto le loro buone ragioni per spingere un prodotto anzichè quello richiesto dal cliente. In certi casi (magari non è stato il tuo caso) si arriva a scorrettezze vere e proprie (errori di collegamento o peggio) pur di mettere in cattiva luce un prodotto rispetto a quello da "promuovere". Il commercio è commercio e non tutti si fanno gli stessi scrupoli di coscienza, quando si tratta di concludere un affare.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Un articolo interessante sull'acustica ambientale
Buongiorno Lucio,
dal Vecchio Nostalgico col Marantz 1200 :-)
Segnalo, per chi non abbia tempo di sciropparsi tutto il tomo di Alton Everest , un interessante articolo:
www.ethanwiner.com/acoustics.html.... un notevole condensato di saggezza.
Ciao e Buone Vacanze.
Raffaello - E-mail: raffaello.valesio (at) elsag.it

LC
Caro Raffaello,
grazie per la segnalazione. La lunga ma chiara trattazione, in inglese, riguarda l'acustica ambientale, i diversi trattamenti acustici e la loro efficacia. Insomma, si tratta di un compendio di tutto ciò che si dovrebbe sapere/fare sull'acustica del proprio ambiente d'ascolto, troppo spesso trascurato dagli audiofili, sempre ansiosi di cambiare componenti anche quando il problema è la stanza.
La trattazione, corredata anche da esempi pratici su come costruire trattamenti ambientali e "trappole acustiche", è principalmente rivolta agli studi di registrazione, ma i concetti espressi sono applicabili anche nelle "nostre" sale d'ascolto.
Buone vacanze anche a te (noi andiamo avanti con gli aggiornamenti ancora per un'altra settimana),
Lucio Cadeddu

Traccia curve per valvole
Salve, volevo sapere se voi potete magari aiutarmi.
Io sto cercando un tracciacurve per selezionare le valvole, ero intenzionato a comprare il tracciacurve Sofia di Audiomatica, ma mi hanno detto che non lo producono più.
Sapete indicarmi qualche apparecchio del genere e dove trovarlo? Magari ricondizionato!
Grazie tante.
Saluti,
Diego - E-mail: ucio.b (at) tiscali.it

GP
Ciao Diego,
La caccia al tracciacurve è una interessante variante della caccia al provavalvole. In entrambi i casi non si tratta di specie protette, per la semplice ragione che sono, per quanto ne so, praticamente estinte....L'ultimo esemplare femmina, Sofia appunto, è defunto, si dice per una certa debolezza di petto imputabile a malfomazioni congenite causate dalla estrema riduzione del pool genetico, anni fa.
Non credo che vi sia null'altro di simile in commercio, anche se devo ammettere che non ho mai fatto approfondimenti. Esiste probabilmente qualcosa di simile nel mercato dell'usato, ma temo che la concorrenza qui sia in pratica costituita da specialisti del settore ed aziende che producono o selezionano valvole, per cui ho la netta sensazione che i prezzi possano essere stellari.
In gni caso, trattandosi di oggetti d'annata, temo si debbano prendere tutte le precauzioni del caso: quindi usare solo fonti ben certe, note, verificate e testate, ed eventualmente rivolgersi a qualcuno specificatamente del settore, onde sfruttare la sua competenza da un lato e le sue consocenze dall'altro.
Una possibile alternativa: è uscito su un numero abbastanza recente di CHF (n.66 ), un progetto di autocostruzione di un tracciacurve per valvole. Richiede un po' di strumentazione addizionale, se ben ricordo, ma mi chiedo a chi possa servire un tracciacurve da solo (a parte forse chi come unica attività seleziona tubi a livello professionale...).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Ciao,
Giorgio Pozzoli

Problemi di spazio per i diffusori
Gentile Direttore,
Il mio problema è relativo ai diffusori, precisamente la loro grandezza, visto che ho poco spazio dove posizionarli. Tutti e due andranno vicini agli angoli della stanza ad una distanza dalla parete di fondo di ca. 20/25 cm. e ca.10/15 cm da quella laterale. Io desidererei avere delle indicazioni ca. il tipo di diffusori (posizione del condotto reflex) considerando che il mio impianto è così, per ora, composto:

Le mie preferenze vanno per dei modelli bookself (QUAD 11/12L, DYNAUDIO 42, etc) ma se lo ritenesse posso anche pensare di acquistare delle Mini Torri (ALIANTE CNM Tower?) considerando un budget di ca. 600/700 €. Insomma vorrei una dritta per evitare che il suono risulti troppo influenzato dalla posizione infelice.
Rimango in trepida attesa di una sua risposta, anche privata.
PS: ho dimenticato di dirle che ascolto prevalentemente musica Jazz e PopRock.
Grazie.
Gianni - E-mail: giamay (at) tiscali.it

LC
Caro Gianni,
non è tanto la distanza dalla parete posteriore il problema, quanto la vicinanza degli angoli, che di norma agiscono come dei veri e propri "amplificatori" di basse frequenze e di...rimbombi. Tenuto conto di ciò, forse è meglio optare per un piccolo diffusore da supporto, in sospensione pneumatica o bass-reflex anteriore, per minimizzare le interazioni con le pareti vicine.
Le Opera Mini, le 1.5 o anche le SP1 hanno i requisiti richiesti, a patto di trovare le ultime due in offerta o usate. Solo le Mini rientrano infatti nel budget prefissato. Discorso analogo per le Concertino, da cercare usae, anche la prima serie (quella "non" Home). Nel nuovo invece cerca di ascoltare le KEF Q1 e le sempreverdi Linn Kan, un classico col quale è difficile sbagliare.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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