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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Per gli aspiranti audiofili
  2. Meglio lettore "blasonato" o meglio lettore "commerciale"?
  3. Nuovi diffusori con 500 €
  4. Primo impianto per ascolto ad alto volume
  5. Diffusori da pavimento con 500 € - I
  6. Diffusori da pavimento con 500 € - II
  7. Mancanza di bassi
  8. Acquisto primo impianto con 3500 €
  9. Nuova sorgente analogica
  10. Suono d'annata

Per gli aspiranti audiofili
Caro direttore,
non ti scrivo per chiedere consigli ma per fare qualche considerazione sull'attuale mondo dell'hi-fi.
Con l'esperienza di chi è prossimo al mezzo secolo d'età sono perplesso su cosa sta succedendo nell'ambiente audiofilo: non leggo più le riviste di settore (il 50% è pubblicità e il resto è riservato a sceicchi visto la gamma dei prodotti recensiti), non sono un maniaco del upgrade (i soldi se ne vanno e spesso i problemi restano), sono scettico su prodotti come tavolini, condizionatori di rete e certi cavi "miracolosi".
Ho iniziato la mia passione in età adolescenziale con tapulli autocostruiti, per poi passare a 21 anni a un vero impianto: casse AR, ampli Piooner, piatto Thorens.
Prodotti classici per l'epoca che anche se non al top per qualità hanno comunque avuto il pregio di accostare tutti al mondo hi-fi: si discuteva a scuola, in pullman e al bar di hi-fi e musica come oggi si parla di calcio. Ho fatto anch'io molti errori; ricordo di aver comprato un paio di casse JBL mod R123 e che a causa delle loro dimensioni le avrò posizionate in mille modi senza ottenere alcun risultato apprezzabile.
Ero arrivato al punto di cambiare mobili, ma (devo dire per fortuna) il mio basso WAF mi ha fermato ed ho acquistato dei piccoli diffusori (una copia di MS di cui non ricordo il modello) che ho potuto ben collocare in ambiente: non esagero se ti dico che è come se avessi ascoltato per la prima volta LP già "girati" decine di volte, tante erano alle informazioni che quelle "scatole di scarpe" diffondevano nel locale. Fu allora che mi resi conto che l'hi-fi si basa su poche regole certe dalle quali non si può prescindere.
Ed è solo ora che ti faccio i complimenti per la rivista: vedo infatti in te la mia stessa voglia di rilanciare la musica e l'hi-fi e non di rinchiuderla in una nicchia per pochi fortunati. Ed è sempre in quest'ottica che desidero rivolgere ancora qualche riga a quei giovani che vogliono qualcosa in più di un ipod o di un lettore portatile di mp3(anche a costo di attirarmi i fulmini degli addetti ai lavori).
Non fatevi incantare da "esperti": valutate bene il vostro ambiente e comprate due diffusori ad esso congeniali; comprate elettroniche di marchi sicuri (Nad, Rotel, Marantz e qui mi fermo per non essere accusato di pubblicità occulta); usate cavi di qualità senza arrivare a certi "spropositi". Tirate le somme e vedrete che con circa 1500-2000 Euro assemblate un ottimo impianto che vi consente comunque di estrarre il massimo dal vostro ambiente di ascolto.
Certo 2000 euro sono pur sempre una cifra impegnativa per un ragazzo (e anche per un adulto) ma se vi piace la musica le soddisfazioni che avrete in cambio saranno impagabili.
Bruno - E-mail: bruno.siri59 (at) alice.it

LC
Caro Bruno,
grazie per il prezioso feedback! Quella cifra che tu indichi come "necessaria" (1500-2000 €) a mio parere può essere abbassata ulteriormente: la differenza con ciò che i giovani sono abituati ad ascoltare oggi sarebbe comunque abissale. Sabato scorso sono andato con mia figlia in una gelateria. Per poter ordinare al bancone bisognava urlare...e magari la Musica fosse stata solo "forte". A casa, a dire il vero, ascolto a volumi pure più elevati. Il problema era che la distorsione a livelli parossistici...ma i ragazzi al banco sembravano tutt'altro che infastiditi anzi canticchiavano e ballicchiavano come ossessi. Capisci che ad orecchie così compromesse e drogate di audio a bassa qualità è difficile, molto difficile fare discorsi sulla qualità. E' un po' quel che succede a chi è abituato da una vita a bere vino di modesta qualità da 1 euro al litro, ignorando che il buon "vino" sia ben altra cosa.
E' possibile che alla prima bottiglia di Brunello o di Barolo storcano il naso...perché è qualcosa di troppo diverso dalla loro idea di "qualità". Talvolta - in persone particolarmente sensibili o ben disposte - si può sperare di far "accendere la luce" e basta un ascolto di un impianto "serio" per far capire loro quanta emozione si sono persi per strada. E' su queste persone che basiamo la nostra speranza per il futuro.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Meglio lettore "blasonato" o meglio lettore "commerciale"?
Spett.le Direttore TNT,
nella scelta dei diffusori e dell'amplificatore per il mio impianto mi sono rivolto a produttori senza dubbio votati all'hi-end, per quanto mi sia dovuto limitare a modelli entry-level (Jadis Orchestra Reference, Zingali Ouverture 3). Nella scelta del cd player sono tentato di rivolgermi, al contrario, all'alto di gamma di produttori "commerciali".
A stuzzicarmi sono state soprattutto recenti recensioni dei sacd player di Marantz (SA-11S1, € 3300 e SA-15S1, € 1700 che sarebbe quello di mio interesse) dove veniva descritta la grande cura profusa nella costruzione di questi componenti.
Ho pensato che, in macchine così complesse e delicate come i lettori digitali, la qualità dei componenti e dei materiali impiegati è importante per il risultato sonico finale. E mi sono chiesto: chi meglio di un gigante come Marantz, con un centro ricerche e sviluppo sicuramente all'avanguardia e con un'economia di scala tale da potersi assicurare i migliori materiali sul mercato, può, a parità di costo finale, assicurare una tale cura?
L'alternativa, peraltro da te consigliatami qualche mese fa su una rosa di sfidanti, sarebbe il Naim Audio CD-5i (€ 1400), che purtroppo sono riuscito ad ascoltare solo in un impianto completamente diverso dal mio (ampli Naim Nait 5i e diffusori ProAc Studio 130). Da un ascolto con componenti che non conosco sono riuscito a capire solo che si tratta di un lettore in grado di estrarre molte informazioni e di riproporle con grande chiarezza, precisione e dinamica.
Cosa ne pensi della questione in generale? E in particolare quali principali differenze soniche ci vedi fra i due lettori, il "commerciale" Marantz SA-15S1 e il "blasonato" Naim?
Tieni conto che, in accordo con l'orientamento della rivista, non mi interessa investire sul sacd e anzi spero che la finiscano al più presto di litigare su dischi versatili, super e blu, per dedicarsi al più presto a quella che secondo me, major permettendo, è l'unica reale alternativa di qualità: la diffusione della musica su memorie di massa a stato solido. Un po' freddo come supporto, ma immagina che meraviglia: la nostra musica preferita distribuita su parallelepipedi grossi più o meno la metà della vecchie audiocassette, capaci di contenere un'ora abbondante di audio di alta qualità codificato, mettiamo, a 48 bit/3Ghz! fantascienza? secondo me, risolto qualche problema di velocità del flusso dati potrebbero già farlo adesso con l'audio a 16 bit e forse anche con quello a 24.
E i lettori? nessuna parte in movimento, né vibrazioni né parti meccaniche da curare meticolosamente. I prezzi potrebbero calare vertiginosamente e tutti gli investimenti potrebbero spostarsi sulla conversione o comunque sui circuiti squisitamente audio per tirare fuori il miglior suono possibile!
Scusa per il sogno, grazie, a presto.
Antonello - E-mail: eos_com (at) yahoo.it

LC
Caro Antonello,
al di là di considerazioni sul suono mi preme farti osservare la questione della rivendibilità degli apparecchi che citi. Se il SACD non dovesse affermarsi non credi che da qui a breve ben pochi sarebbero disposti ad acquistare un lettore SACD usato? Anche solo per questa ragione, tra i due contendenti, preferirei il Naim. Però vorrei andare un po' oltre e confutare le tue tesi sugli eventuali vantaggi che deriverebbero dall'acquisto di un prodotto di marca "commerciale". Intanto Naim non è esattamente un'Azienda da sottoscala...se hai letto il nostro
reportage da Salisbury ti sarei reso conto che si tratta di una realtà grossa e ben consolidata con oltre 30 anni di esperienza nell'audio di qualità (e SOLO audio di qualità). Alcume macchine digitali di Naim sono considerate il massimo della produzione attuale in tema di lettura dei CD ed alcuni loro vecchi prodotti sono serviti da vero e proprio benchmark per tanti concorrenti (ad es. il primo CDS). Quando un'Azienda come Naim si mette a progettare un lettore digitale, credimi, lo fa con un know-how che non è detto sia facilmente reperibile in realtà commerciali ben più "grosse".
In ogni caso, se restringiamo l'analisi alla produzione di soli componenti audio di alta qualità...siamo sicuri che Naim abbia "numeri" (dico: vendite) inferiori a Marantz?
Non so se ti ho convinto ma, ascolto personale a confronto a parte, direi che la scelta Naim mi pare molto più sicura e sensata per tante ragioni. In ogni caso, visto che la cifra da investire non è piccola, prova a chiedere un test "privato" delle due macchine.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori con 500 € - I
Gentile redazione, già da diverso tempo seguo il vostro sito, che ho sfruttato alcune volte per soddisfare alcune curiosità e "rubare" qualche consiglio. Ho trovato sempre le Vostre risposte puntuali e precise e per questo motivo per la prima volta ho deciso di chiederVi un consiglio sottoponendoVi un dilemma che mi cruccia da qualche tempo, contando nella Vostra gentilezza.
Ho un impianto così composto: Lettore Cd ARCAM Alpha 7, Finale ROTEL RB 1050, Preamplificatore NAD C162, Piatto THORENS TD 115 con testina SHURE V15 Type V, Cavi di segnale Monster Cable Interlink 400, Cavi di potenza MIT Terminator 3, Diffusori autocostruiti a cassa chiusa con Woofer SIPE da 25 cm, Midrange SIPE a cupola, Tweeter Peerless "baffo", Subwoofer REL Q-bass.
Quel che sento come "difetto" dal mio impianto, è una certa mancanza di scena sonora, di palcoscenico...il suono rimane sempre un po' "compresso", non arioso, e adduco la "colpa" di questo ai diffusori, che mi sono sempre sembrati un po' poco dinamici, un po' pigri, poco divertenti, non so se rendo l'idea...
Pensavo quindi ad una sostituzione, con un budget di 400-500 Euro ed ho cominciato a sfogliare qualche pagina in rete, soprattutto del Vostro sito. Da qui ho selezionato alcune alternative e su queste chiedo un consiglio, tenendo conto che ascolto quasi esclusivamente musica moderna, che l'ambiente in cui andranno installate è di circa 25-30 mq. E che per forza di cose dovranno essere posizionate abbastanza vicine ad una parete retrostante di circa 6 metri per 3 di altezza.
Le alternative che ho selezionato sono le seguenti:

Di queste tenderei a scartare seppur a malincuore le B&W per ovvi motivi di budget, le Klipsch da un lato mi allettano ma tendo a ritenerle poco adatte per le difficoltà di posizionamento e perché mi sembra di aver capito che diano il meglio di sé solo a volumi elevati, mentre preferisco di gran lunga un diffusore che si comporti bene anche a volumi piuttosto bassi (vivo in un condominio...), delle JBL mi alletta il dinamismo, soprattutto in basso, ma ho paura che tendano un po' troppo a "dire la loro" peccando in pulizia e correttezza generale.
Tutto sommato quelle che mi incuriosiscono di più sono le INDIANA 4.02. Dalle Vostre prove sembra che soffrano poco il posizionamento in ambiente, hanno grande ambience (caratteristica che più ricerco), buona pulizia e correttezza di suono anche se poco dinamico verso il basso, difetto che mi dispiace ma che compenserei con il sub REL.
Ovviamente ogni Suo consiglio anche su altri apparecchi sarà ben accetto. Nel frattempo ringrazio anticipatamente.
Luca - E-mail: arch.daltri (at) tin.it

LC
Caro Luca,
visto che utilizzi un buon subwoofer, perché non acquistare dei diffusori bookshelf anziché da pavimento? Il basso profondo lo avresti comunque grazie al sub e considera che per la stessa cifra un diffusore da supporto è di norma qualitativamente superiore ad uno da pavimento, a patto di non spendere follie negli stands, naturalmente.
Comunque, visto che avrai i tuoi buoni motivi per preferire dei diffusori da pavimento, provo ad indirizzarti verso qualche prodotto che possa fare al caso tuo. Premetto però che la vicinanza della parete posteriore rovina la profondità della scena di qualunque diffusore, quindi non aspettarti miracoli.
Scarterei le Klipsch non tanto perché amino suonare ad alto volume (ma chi l'ha detto?) quanto perché in quella posizione e con le tue elettroniche temo potresti avere un suono un po' "in faccia".
Vedrei bene le Indiana Line, invece, ma anche Wharfedale Diamond 9.6 o Mission M34i. Se ti piace il suono B&W, anziché le 705 potresti virare verso le DM309. Considera anche le KEF Cresta 30.
Infine una riflessione: vendendo il sub potresti aumentare il budget ancora un pochino. Pensa che con 700 € oggi si trovano casse come - ad esempio - le Thiel CS 1.2...usate. Non avresti i bassi da subwoofer....però che Musica!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto per ascolto ad alto volume
Caro Direttore sono un fedele lettore delle sue recensioni, non ho mai scritto ma adesso dopo anni ho deciso di porle una semplice domanda: vorrei acquistare un nuovo impianto HIFI, non ho molta disponibilità economica ma sono fortemente attratto dalle Klipsch mod 82 oppure le più nuove RF62 ad esempio.. Oppure...? Vorrei utilizzarle:

QUALI AMPLIFICATORI MI SUGGERISCE? LETTORE CD?
Ascolto tutta la buona musica, dalla classica al rock ecc. ad alto volume. Vivo in campagna ("Castelli Romani") e posso permettermelo.
A presto,
Romualdo - E-mail: romualdo (at) acimsrl.com

LC
Caro Romualdo,
se ti senti "attratto" dalle Klipsch immagino abbia già ascoltato qualcosa di questo marchio americano. Se così fosse (altrimenti ti consiglierei di provare ad ascoltarle) sarebbe meglio tenersi sulle soluzioni semplici. Eviterei biamping complicati ed amplificatori a vavole di buona potenza, visto che scrivi di non avere grandi possibilità economiche. Meglio un buon integrato a stato solido, magari dal carattere non troppo aggressivo, per evitare qualche possibile eccesso con il temperamento non proprio "rilassato" delle americane. Sto pensando ad integrati di media potenza tipo NAD, Audio Analogue, Arcam, Exposure. I 100 watt, sulle sensibilità elevate dei diffusori Klipsch, potrebbero essere del tutto inutili. Già una cinquantina di watt "buoni" sono sufficienti per ottenere livelli sonori da "discoteca": oltre 100 dB nel punto di ascolto, per capirci, se parliamo di diffusori oltre 95 dB/w/m come molte torri Klipsch. Quelle da te indicate, ad esempio, hanno rispettivamente 97 e 98 dB/w/m!!!
Come lettore CD potresti sceglierne uno abbinato all'ampli che sceglierai (NAD con NAD, A.A. con A.A etc.).
Purtroppo non specifichi un budget preciso né le caratteristiche dell'ambiente d'ascolto, sarebbero stati elementi utili per indirizzare meglio i suggerimenti. Comunque sia, ove possibile, cerca di verificare con un ascolto diretto alcune delle soluzioni proposte. Alla fin dei conti è importante anche e soprattutto il gusto personale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori da pavimento con 500 €
Buongiorno,
mi chiamo Antonella: mi scuso se non ho utilizzato il canale giusto per fare una richiesta di informazioni, ma ho avuto poco tempo finora per conoscere a fondo il sito. Sono "disperata": subito dopo l'acquisto di un Ampli A/V Yamaha rx-v 557 sono venuta a conoscenza del vostro sito. Butterei via tutto ma ho deciso di destinare al solo uso HT detto amplificatore, possedendo per l'audio stereo un vecchio NAD 3020i.
Considerato che ho un ambiente di ascolto di circa 4mt x 4 (con tanto di mobili in legno e tappeto), ed i suddetti amplificatori, e che ascolto prevalentemente musica pop-rock e qualche italiano (De andrè particolarmente), e che ho un budget non superiore ai 500 euro per l'acquisto di diffusori da poter abbinare all'uno o all'altro amplificatore (meglio il NAD, vero?) cosa mi potete consigliare?
Ho visto (ma ascolterò presto) delle Indiana Line serie Arbour da pavimento e delle Mordaunt Short, di cui il "gentile" negoziante non mi ha detto il modello ma costano 450,00... Altre marche?
Potrebbero essere una buona soluzione delle torri da pavimento o dei diffusori da scaffale, da mettere su apposito supporto, considerato che l'ambiente è quello che è ma che mi piacciono molto i bassi?
Ringrazio e scuso per il disturbo,
Antonella - E-mail: asapei (at) libero.it

LC
Cara Antonella,
fai bene a tenere il NAD 3020i com ampli per la Musica. Quella versione è una delle più recenti del leggendario integratino NAD. Per quanto riguarda i diffusori, non vedo controindicazioni particolari all'acquisto di un modello da pavimento, a patto di avere comunque a disposizione un po' di spazio da lasciar libero intorno ad essi.
Ascolta pure le Indiana Line e le Mordaunt Short, sono acquisti abbastanza "sicuri". Se ti riesce prova anche ad aggiungere al lotto delle "papabili" anche le Aliante CNM Tower, qualche torre Chario e magari le KEF Cresta 30 o Mission M34i.
La stanza, se è perfettamente quadrata, non è certo il massimo che uno possa desiderare per l'ascolto della Musica ma sono sicuro che con un attento posizionamento riuscirai a trovare un buon compromesso. Non dimenticare un bel tappeto grosso tra diffusori e punto d'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori da pavimento con 500 € - II
Salve Direttore,
Le scrivo per chiederLe un consiglio per l'acquisto di diffusori a torre. Ho un budget limitato che non può superare i 500 euro. Le elenco qui sotto il mio sistema attuale:

Ascolto Jazz, Blues e musica classica. La mia intenzione è quella di sostituire le Klipsch perché il loro suono è un po' aggressivo anche se dettagliato e con una buona scena acustica. Lo trovo troppo "presente" è come "averlo addosso" e questa sensazione mi provoca fastidio. Certo, le casse sono nuove, hanno bisogno di rodaggio (hanno suonato una cinquantina di ore) ma penso che la differenza non può essere così grande.
Possiedo un altro sistema in ufficio composto da T-amp e Indiana Line 5.40 e devo dire che il suono delle indiana line mi piace di più; è più arioso, più caldo, timbricamente più corretto e oserei dire più equilibrato. Sicuramente è una questione soggettiva ma mi soddisfano di più le piccole indiana.
Ho ascoltato a casa di un amico le piccole torre HC 504 della Indiana e le ho trovato veramente notevoli. Dunque, la mia intenzione sarebbe quella di vendere le klipsch ed acquistare le Arbour 5.02 che sulla carta dovrebbero suonare meglio di quelle che possiedo (Arbour 5.40). Cosa ne pensa Lei? Mi serve il consiglio di una persona esperta e senza "peli sulla lingua" come Lei.
Se Lei pensa sia giusto mi consigli (sempre tenendo conto del budget limitato) anche un altro marchio, ho sentito parlare bene delle torri della WHARFEDALE.
La ringrazio per la disponibilità e Le faccio i miei complimenti per la Sua rivista.
Cordiali saluti,
Nikos - E-mail: nicohant (at) libero.it

LC
Caro Nikos,
intanto prenderei tempo. Cinquanta ore di rodaggio sono pochine per dei diffusori come le Klipsch. Anzi, sono poche per QUALUNQUE diffusore! Sarebbe meglio aspettare che diventino ALMENO il doppio. Inoltre, potrebbe essere che la colpa del suono troppo in faccia sia dovuta ad un'acustica ambientale e/o ad un posizionamento non troppo felice. Potresti, ad esempio, provare ad angolare i diffusori verso il punto d'ascolto, anche fino a 45 gradi. Il fatto che le Indiana line ascoltate altrove ti siano piaciute di più non dice poi molto. Visto che hai la possibilità di ascoltare le 5.40 nel tuo ambiente al posto delle Klipsch...fallo! La prova ti aiuterà a capire molte cose.
Se, nonostante il rodaggio e questa prova a confronto, dovessi ancora trovare superiori le Indiana Line, allora potresti anche orientarti verso delle torri di questo marchio (ad es. le nuove 5.02). Qualora non potessi provare altre alternative, mi limiterei a queste, senza aggiungere troppa carne al fuoco. Nel caso invece potessi fare altre prove, ti consiglierei di inserire nella lista della spesa anche i diffusori che ho elencato nella risposta alla lettrice precedente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Mancanza di bassi
Egr.io Sig. Cadeddu,
dopo aver cercato nelle Lettere alla redazione una eventuale soluzione al mio problema non trovandola mi sono deciso a scriverLe. Il mio impianto è così composto:

Il mio problema è abbastanza elementare: il mio sistema non riproduce le basse frequenze. Non essendo un esperto cerco di chiarire il concetto: il tappeto musicale dei pedali d'organo non è presente, nelle sinfonie la forza d'impeto dei timpani viene a mancare. Al contrario le linee del basso sono presenti e ben controllate: la viola c'e, ma il violoncello "non arriva a fine corsa". Ho provato a cambiare il lettore ma non è mutato nulla.
Mentre quando ho provato altri amplificatori i bassi sono comparsi. Ho provato il mio Primare con altri impianti e con casse più efficienti, ma il problema è rimasto.
Ne ho dedotto che il problema è il mio ampli, mi corregga se sbaglio. Il punto è che il Primare A 30.1 sarebbe, per me, perfetto se non avesse questo problema. Quale soluzione mi consiglia? Ora La lascio augurandoLe un buon lavoro, e ringraziandoLa per la passione e la disponibilità che accorda a noi argonauti dell'HI-FI.
Con stima,
Angelo - E-mail: ang_ma (at) virgilio.it

LC
Caro Angelo,
certo che il fenomeno che descrivi è ben strano. Che un amplificatore non riesca a riprodurre le frequenze più basse non è plausibile ma, lette le prove incrociate da te fatte, che sembrerebbero inchiodare il malcapitato Primare, non vedrei altra spiegazione. Sembrerebbe davvero colpa sua. Ovviamente, sto dando per scontato che le prove fatte "con altri amplificatori" si siano svolte nel tuo stesso impianto ed ambiente!
Inoltre, per quanto difficili possano essere, le 804 non possono impensierire la capacità di pilotaggio del Primare pertanto sono propenso a ritenere che l'unità in tuo possesso sia difettosa. Se acquistato nuovo, lo porterei in negozio per confrontarlo con un altro esemplare identico, giusto per capire dove stia l'inghippo. Se fosse difettoso, potresti chiederne la sostituzione o la riparazione. Quel che non capisco, tuttavia, è come tu abbia potuto acquistarlo. Se tale difetto è così evidente...come mai non te ne sei accorto prima dell'acquisto? O è stato un acquisto "al buio"?
In ogni caso,, tentata la strada della sostituzione e/o riparazione, resterebbe da trovare un sostituto degno. Visto che hai ascoltato "altri amplificatori" (???) coi quali questo problema era assente...perché non pensare proprio ad uno di questi?
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Acquisto primo impianto con 3500 €
Caro direttore,
seguo da tre mesi la tua rivista diventata ormai il mio punto di riferimento. Difficile trovare sulla rete e anche altrove (leggi riviste commerciali e commercianti) fonti di cui fidarsi veramente come succede con la tua. Quindi ringrazio te e tuoi collaboratori per il servizio che continuate ad offrirci.
Venendo al dunque ho deciso di acquistare il mio primo sistema hi-fi domestico con un budget di circa 3-3500 euri. Deve comprendere lettore cd, integrato, diffusori da pavimento, cavi.
Il salone in cui verrà posto il sistema ha pianta ad elle di circa 40 mq ma il sistema è come se si trovasse in una stanza con tre pareti di 4 x 3 mt. E' posizionato infatti in uno dei rami della elle sulla parete di fondo (di circa 4 mt) con le casse che guardano verso il lato libero. La distanza tra loro di circa 2,5 -3 mt, 80 cm dalle pareti laterali e spero circa 100 dal fondo. Il punto di ascolto verrà di conseguenza.
La musica che mi piace ascoltare è veramente varia, e apprezzo le buone incisioni di jazz. Faccio un elenco dei componenti che ho potuto ascoltare nello stesso negozio scelti tra quelli che spesso consigli sulla tua rubrica:

Per il momento penso di aver deciso per l'ampli: Nait 5i. Per quanto riguarda le casse mi sono piaciute di più ProAc e Klipsch. Le seconde hanno aspetto economico e con il sospetto che come accadeva nelle RF-3 (ho letto una vostra recensione) possano vibrare troppo. Si tratta dello stesso mobile? Tra l'altro mi sembra siano uscite fuori produzione (e sostituite dalle rf-62?? e non so cosa sia cambiato).
La sezione dei bassi è veramente travolgente, quella dei medio alti non mi è sembrata troppo aggressiva o affaticante ma ho paura data la mia inesperienza nel giudicare il suono che col tempo questa accoppiata possa rivelarsi un po' affaticante.
Mi sono piaciute molto le ProAc le uniche che, a mio modesto parere, si avvicinano alle RF- 25 in fatto di basse frequenze ma con la sezione medio alta più dettagliata. Senti di consigliarmi una delle due ignorando per il momento che le seconde costano più del doppio e quindi sarebbero fuori budget?
I cavi usati con il Nait 5 sono stati i Naim NAC A5 di potenza e Van den Hul di segnale. Per l'alimentazione per il momento userei quelli di serie mentre per quello di segnale se puoi dammi un consiglio (al negozio trovo Van den Hul e Monster).
Con il Nait5i da quello che leggo nelle tue risposte sembra che l'accoppiata senza sorprese sia con una sorgente Naim. L'unico possibile per motivi di budget è il CD5i. Quindi la cerchia, se si esclude il CEC 3300, si stringe al Rega Apollo e al CD5i. A mio parere il CD5i ha come pro una eccellente rivendibilità, ha una meccanica più raffinata dell'Apollo e come contro il costo maggiore. Per di più non l'ho mai ascoltato e non ho trovato recensioni se non in tedesco incomprensibile.
L'Apollo suona abbastanza bene con il Nait, legge mp3, più economico ma meno rivendibile e meccanica elementare (quella di un cd –rom di un portatile). Sei d'accordo con queste considerazioni? Ci sono altri fattori che devo considerare? E il suono?
Con il CD5x, altra possibile alternativa, ovviamente non ci dovrebbero essere paragoni. Ma potendolo acquistare solo usato non ho chiesto al mio rivenditore di fiducia di farmelo ascoltare per motivi di correttezza.
C'è un altro lettore che non ho ascoltato sempre per correttezza e che comprerei sulla rete ad un prezzo eccellente ed è il CEC TL51XR.
Come ti sembra l'accoppiamento con il Nait5i?
Scusa se ti ho fatto troppe domande, ma vedi un po tu.
Ti ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrai darmi.
Saluti e buon lavoro.
Max - E-mail: massimiliano_mannino (at) svimservice.it

LC
Caro Max,
vedo ottima la scelta del Nait 5i come amplificatore, certamente la "base" di un impianto di futura e facile espandibilità. Per quanto riguarda i diffusori se le Klipsch ti sono piaciute e non hai notato caratteristiche spiacevoli in abbinata col Nait, non vedo motivo per non acquistarle. E' vero che sono usciti modelli più recenti ma ad un certo punto occorre pur fermarsi piuttosto che continuare ad inseguire l'ultima novità, spesso prodotta più per soddisfare esigenze di marketing che per perseguire reali upgrade sonori.
Certo, le ProAC sarebbero forse un gradino più in alto come raffinatezza ma il budget è quel che è, se lo stiracchi da una parte non ti basta dall'altra (sindrome da coperta corta). Non so che prezzi ti abbiano proposto pertanto decidi anche in base a questo aspetto. Se fosse budget-compatibile (non credo) io opterei per il trittico Naim + Naim + ProAC. Nel caso ciò fosse un obbiettivo irraggiungibile, metterei Rega Apollo al posto del lettore Naim, non preoccupandomi di questioni futili relative alla meccanica da CD-Rom o altro. Anche il Rega è rivendibile con facilità, forse anche più dello stesso Naim.
Per quanto riguarda i cavi, benissimo i NACA 5 di potenza, prodotto con pochi fronzoli e molta sostanza, commercializzato ad un prezzo che ha ancora senso, nella follia collettiva dei prezzi dei cavi per HiFi. Per quanto riguarda il cavo di segnale, visto che il negozio ha sia Monster che VdH, prova a valutare due modelli di pari prezzo uno contro l'altro nello stesso impianto, e lascia che siano le tue orecchie a decidere.
Infine due parole sull'ambiente: tutto lascia ben sperare per un risultato apprezzabile, viste le dimensioni, l'irregolarità e la libertà di posizionamento.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente analogica
Gentile Direttore,
vorre alcuni suoi pareri e consigli sui prossimi acquisti che, a breve, effettuerò. Nello specifico ho intenzione di acquistare l'amplificatore integrato a valvole COPLAND CTA 405, abbinandolo, vista la notevole quantità di Lp della mia collezione, al giradischi ProJect RPM 9.1 X.
I dubbi sono proprio qui e cioè quale testina abbinare all'ingresso phono MM del Copland che, come ho appurato su alcune recensioni, sarebbe in grado anche di sostenere una testina MC a patto che sia ad alta uscita.
Avevo pensato alla Mc MICRO BENZ Glider, oppure a qualche modello MM della GRADO e GOLDRING, ma ho non ho molto le idee chiare in merito, a parte il fatto che sembra che la Micro Benz ben s'abbini al braccio in carbonio del ProJect.
Comunque il target di spesa per la testina è al massimo di 600 euro.
A seguire con il tempo (per recuperare le forze!) sarei intenzionato ad abbinare il lettore cd della COPLAND CDA 823. Il tutto sarà collegato dagli attuali cavi di segnale Nordost Baldur e SUPRA per l'alimentazione.
Nell'immediato, come "spinta economica" per questi acquisti, ho già messo in vendita l'ampli ed il lettore cd serie 3010 Exposure ed il vecchio Thorens TD 126 mk III con braccio Sme 3009 S.
Nel ringraziarLa le porgo cordiali saluti,
Federico - E-mail: federico.nardi (at) telecomitalia.it

LC
Caro Federico,
con tutta la sincerità e franchezza che mi sono possibili...io avrei tenuto il TD126! Perché vendere una così splendida macchina? E' pure già dotata di un braccio "evergreen" che aspettava soltanto una testina degna da far tracciare al meglio. Ok, ormai l'acquisto è fatto ed è inutile ritornare sui propri passi, anche considerando che il ProJect è comunque un ottimo giradischi. Per quanto riguarda la testina (direi MM pura, non MC ad alta uscita) punterei verso la Grado Statement Wood SIGNATURES, oppure la Goldring 1042 Reference o la Clearaudio Maestro. Relativamente invece ai futuri acquisti, vedo bene l'accoppiata Copland ampli + sorgente...però non citi i diffusori e l'ambiente dove il tutto andrà installato.
Nulla da obbiettare sui cavi.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Suono d'annata
Ciao Lucio, un altro saluto dagli USA! A te e tutti gli altri lettori di TNT Audio.
Ho un' altra domanda di carattere generale, penso tu un po' ormai mi conosca dealle precedenti missive...
Ebbene, tanto per non fossilizzarmi sempre sul solito tipo di suono, sto cercando di ampliare la mia conoscenza delle varie filosofie di suono esistenti, tipo suono East Coast, West Coast, German, English etc.
E mi sto orientando su altoparlanti vintage perchè mi sembra che queste differenze siano più marcate ed anche perchè si possono trovare (qui negli USA) a prezzi abbordabili. Innanzitutto ti riassumo gli altoparlanti con i quali ho familiarità perchè in possesso, posseduti o ascoltati attentamente. Magari, dopo aver letto questa lista, fatta in nessun ordine particolare, potresti suggerirmi qualcosa per ampliare un po' la mia conoscenza delle varie filosofie di suono. Ecco la lista:

Tutti le casse o pannelli sopradescritti sono state ascoltate in tempi diversi con amplificatori al disopra di ogni sospetto, in genere nella classe di 200W/canale, tipo Dynaco ST-400, McIntosh MC 2205, Audio Research D-250, Hafler XL600, Kenwood M2A etc., con l'eccezione dei sistemi ad alta efficenza ascoltati con amplificatori a valvole, in genere controfase di EL 34 nel range di 35-40 W/canale.
Adesso, dopo aver riassunto le mie esperienze audio durate il corso di molti anni, sia in Italia che USA, mi domando come procedere ancora nell' espandere le mie esperienze. Non che mi aspetti una risposta ben precisa, che probabilmente non può esistere, magari qualche elucubrazione da un diverso punto di vista che mi aiuti a chiarirmi le idee...
Ebbene, Lucio, cosa potresti consigliarmi di ascoltare o addirittura acquisire per espandere lo spettro di sonorità cui sono stato esposto? Io, da una parte mi troverei interessato a percorrere la strada del suono West coast magari acquisendo un paio di Altec 19, Valencia, o simili, da un' altra preferirei magari trovare on sostituto top line per le Infinity ( ma ho ascoltato mostri da 20,000$ tipo le JS Lab Electra, o le nuove B&W 800 con tweeter in diamante, nessuna delle quali mi sembra tanto migliore delle Infinity da giustificare il colossale esborso di grana...) che trascenda le differenze sopracitate? In conclusione, meglio vari impianti, in stanze e case diverse (Italia ed USA) ognuno con la sua differente filosofia del suono, o uno solo ed in un posto solo ma di livello altissimo? I varii impianti possono confondere, il singolo stancare? Sicuramente non voglio delle minicasse, anche di livello elevato ma prive del massimo impatto, o di un basso forte e profondo. Ti ringrazio in anticipo,
Antonio - E-mail: Antonio.Moroni (at) penwest.com

LC
Caro Antonio,
ti perdono la eccessiva lunghezza solo per via dell'interessante e sostanzioso "contenuto"! Prima di passare ai consigli, un'osservazione: da quel che leggo sembrerebbe che molti dei diffusori citati siano stati acquistati, venduti e poi riacquistati! Che sia un segnale chiaro di idee confuse su ciò che si sta cercando da un impianto HiFi? Che si stia insinuando il male oscuro dell'impianto prima della Musica? Del mezzo che giustifica il fine? Comunque sia, provo a formulare qualche proposta per completare il tuo "orizzonte" di ascolti. Mancano all'appello, infatti, alcuni "capisaldi" sonori che non possono essere trascurati da un ricercatore come te.
Mi riferisco ai grandi sistemi Dual Concentric di Tannoy, a qualche grossa Coherent Source di Thiel, alle DBL di Naim, alle Quad ESL 63, senza scordarsi le Klipschorn ed un qualche largabanda/tromba Lowther (meglio se tipo tromba Hedlund). Potendo, ascolterei anche qualche MBL con drivers omnidirezionali.
Per un motivo o per l'altro si tratta di esperienze d'ascolto che non possono essere trascurate. Negli USA non ti dovrebbe essere difficile reperire questi modelli (piuttosto impegnativi) a prezzi abbordabili nel mercato del second-hand. Quanto alla necessità di avere due impianti...beh, dipende dalle tue esigenze logistiche. Per qualche anno ho avuto anch'io due impianti in due posti lontani....ma diciamo che uno dei due era sempre quello "da viaggio".
L'impianto di riferimento è sempre rimasto fermo a casa. Certo è che impianti troppo diversi l'uno dall'altro possono disorientare. Una volta trovato il sistema che ci soddisfa...è molto difficile che questo ci annoi, a patto che, ovviamente, il nostro fine non sia la mera sperimentazione di elettroniche e casse di legno piene di drivers. In tal caso la ricerca non può avere fine.
Il mio impianto principale? In alcun parti è rimasto immutato da anni.
C'è però da dire che con tanti apparecchi da recensire la "noia" non so neppure cosa sia. Anzi, confesso che talvolta può anche subentrare una sorta di nausea. Come si dice "troppa informazione = nessuna informazione".
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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