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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Alti affaticanti nelle B&W 805
  2. Migliorare senza mutuo
  3. Upgrade diffusori con 800 €
  4. Upgrade totale
  5. Progetto di cavo autocostruito
  6. Testina per Thorens TD160 e Shure/SME3009
  7. Upgrade diffusori e sorgente
  8. Re: Pre passivo e downgrade
  9. Decisione sui diffusori
  10. Amplificazione per Thiel

Alti affaticanti nelle B&W 805
Salve,
sono Carmelo da Pisa e la saluto calorosamente. Sono un possessore delle B&W 805S (con Audio Analogue Maestro CD 24-192 e ampli Maestro Settanta, cavi BCD), e le scrivevo per una riflessione-delucidazione nata dopo la vostra onestissima
recensione delle 805S. E' la prima volta che leggo una così decisa stroncatura delle 805S che son definite affaticanti, e come Lei sa la fatica d'ascolto è il peggior biglietto da visita per un diffusore di pregio (dato che implica mancanza di correttezza timbrica, IL requisito primario, giusto??).
Anche io trovo queste casse poco equilibrate nella porzione medio-alta e alta dello spettro sonoro. Ma dato che le ho abbinate con i Maestro e ho reso molto assorbente la camera d'ascolto, sono riuscito ad ottenere un discreto risultato per ciò che riguarda appunto gli alti, ma niente di che per la fatica che mi è costato. Certo non hanno le 805S il miglior tweeter al mondo. Quello che non capisco è come mai in alcune recensioni vengono invece ben giudicate (sempre in riferimento alla loro capacità di restituire adeguatamente le frequenze medio-alte e alte).
Le faccio leggere alcuni stralci di due famose recensioni:

  1. - "...and the superiority of the new model was now apparent. Indeed, the 805S seemed to have blossomed through this running-in period, and although the Signature model was still very enjoyable, it also sounded a little crude and coloured by comparison. The 805S still sounded more restrained, dynamically speaking, but it was also altogether smoother, sweeter, more neutral, and ultimately more natural than the Signature in its reproduction of all manner of music and speech." (dall' articolo 'Bijou baby' su HI-FI CHOICE n. 267) e
  2. - "Which makes my first conclusion concerning the 805S all the more ironic. In its latest incarnation this is a fundamentally more coherent and forgiving speaker than it ever has been. Yep… forgiving. In other words, whilst it's going to tell you all about poor equipment or poor decisions upstream, what it isn't going to do is punish you for them. Why this subtle yet important difference? It's all to do with the integration between the two drivers and the musical continuity that results. Listen to the 805S and the first thing yoùll notice is that the treble doesn't draw attention to itself the way it used to in the earlier models. The detail is still there, and so is the texture, but it's happy to find its natural position in the musical landscape, rather than stepping forward and waving! This makes for less distraction but also reveals a far better top to bottom balance and greater continuity through the crossover – which is now all but inaudible." (dall' articolo 'The B&W 805S Loudspeakers' su EQUIPMENT REVIEW)
Come mai secondo Lei vi possono essere così diverse valutazioni?? Non ritengo possa dipendere solo dalle elettroniche diverse, perchè i miei Maestro hanno una resa abbastanza morbida, credo almeno.
La saluto cordialmente.
Distinti saluti.
Carmelo - E-mail: carmelo.chianura (at) gmail.com

LC
Caro Carmelo,
posso rispondere soltanto per i contenuti delle recensioni che pubblichiamo noi, purtroppo e/o per fortuna. Sono infatti certo che si tratti sempre di opinioni "oneste", frutto di libere opinioni del recensore. Non sempre, per ragioni anche piuttosto ovvie, tale "libertà" esiste sulla stampa che deve vivere grazie alla pubblicità degli inserzionisti. Non solo, ma ti faccio osservare che entrambe le recensioni fanno un confronto tra la 805S ed il precedente/i modello/i. Se ci fai caso gli aggettivi usati son sempre del tipo "more than...the previous model". Il che non implica affatto che il nuovo modello sia tutto baci e carezze. Semplicemente "punge" meno del precedente!!! A volte bisogna anche imparare a leggere tra le righe...
Fatte queste premesse, la stridente contraddizione che tu rilevi dipende anche dal fatto che, alla fine della fiera, si tratta sempre di gusti personali di chi scrive, di come suona il suo ambiente d'ascolto e/o il suo impianto di riferimento. Certo, il fatto che tu, da possessore degli stessi diffusori recensiti, ti ritrovi maggiormente con le parole della nostra recensione dovrebbe indurti a più di una riflessione.
A mio parere non è una cattiva abitudine individuare qualche recensore nelle cui opinioni ritroviamo i nostri gusti e le nostre esperienze e "seguirlo" con un occhio di riguardo. Se siamo stati d'accordo coi suoi gusti più d'una volta è possibile che, per una serie di ragioni, ci possiamo trovare ancora in accordo in recensioni successive. Ad esempio, persino all'interno del nostro staff mi ritrovo più in sintonia coi gusti di alcuni recensori piuttosto che con quelli di altri. Mai Dio volesse che tutte le opinioni fossero omologate ed indistinguibili! Esisterebbe una sola VERITA'. In genere, tendo a guardare con sospetto chi cerca di convincermi che esista una sola opinione sulle cose. La realtà ha mille facce e, restando anche solo all'interno del nostro campo, alcuni parametri sono irrinunciabili per qualcuno, decisamente superflui per altri.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Migliorare senza mutuo
Buongiorno Direttore,
Ho da 7 anni un impianto di medie dimensione e vorrei migliorarne le prestazione senza richiedere un mutuo in banca. La situazione penso sia classica e di interesse comune a diversi altri suoi lettori.
Attualmente l'unica stanza disponibile è la Sala dove c'è un po' di tutto: tavolo in cristallo piante quadri Finestrone enorme 3mtx3mt divani altre 2 porte ecc, un ambiente movimentato delle dimensioni di 6 x 5 metri circa.
La zona di ascolto è di fronte alla parete finale della stanza dimensioni 6 metri di lunghezza per 3 di altezza zona dove si trovano le casse acustiche.
Normalmente per ascoltare un quadro musicale decente mi piazzo (spostandolo) con il divano a 3 mt circa a cono dalle casse spostandole 1 mt circa dalla parete, quindi un triangolo quasi equilatero di altezza 2,5 - 3 metri circa. Meglio di cosi non sono riuscito a fare, ogni volta è un casino spostare il tutto.
Attualmente ho:

La cassa Signum è stato un compromesso fra estetica dimensione ingombro e poi perché mi sembra suonino bene.
Recentemente ho acquistato un ampli Valvolare con EL34 ben fatto ben suonante ma non all'altezza del RG14 è un'altra cosa ma non so se meglio o peggio, semplicemente il suono è diverso.
Ho provato a leggere di qua e di là, ma la confusione aumenta ad ogni rivista o forum letto.
Avrei pensato di passare a delle casse Magneplanar le ho ascoltate e suonano bene, ma non hanno il suono delle Signum forse perché mi sono affezionato a quel suono.
Attendo un suo consiglio Se ha tempo e se ritiene di interesse comune.
Saluti,
GianLuca - E-mail: g.bianchella (at) gmail.com

LC
Caro Gianluca,
la tua lettera descrive molto chiaramente tutto il "contorno", impianto, ambiente, posizionamento etc...ma manca di indicare due aspetti fondamentali:

Mancando questi due aspetti chiave è normale che più leggi e più la confusione aumenti.
Ti lamenti del fatto che ogni volta che intendi ascoltare tu debba spostare i diffusori. Questo fatto è però indipendente dal tipo di diffusori utilizzati. Se fossero da pavimento non avresti il problema dei supporti ma, a seconda del diffusori, avresti problemi di mal di schiena (causa peso superiore) ogni volta che dovessi spostarli.
Se ti piacciono le Signum ("...mi sembra suonino bene", dici), tienile, non vedo ragione per sostituirle. Il tentativo che hai fatto con un ampli a valvole mi fa pensare che in realtà stia cercando un suono più morbido e caldo (questo è quello che fanno tutti quando sentono la stessa esigenza). Potresti valutare altre soluzioni, magari più potenti (a valvole) o persino a stato solido (amplificazioni dalla timbrica non aggressiva, tipo Audio Analogue, Accuphase, ElectroCompaniet).
Senza conoscere il budget a disposizione, però, non è che posso fare molto di più.
La sorgente, anche lei, ha le sue peculiarità. Certamente l'impostazione sonora YBA non è votata verso tonalità morbide e calde. Potresti fare un tentativo anche in questa direzione (gli stessi marchi citati sopra) ma, senza poter fare prove dirette "in casa" prevedo un inutile gioco al massacro.
Forse, prima di ogni altra cosa, dovresti chiedere a te stesso cosa non ti piace dell'impianto attuale, magari ascoltandone altri, e poi decidere quanto sei disposto ad investire per ottenere un certo miglioramento.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori con 800 €
Egregio Direttore,
sono qui per chiederle un consiglio sul possibile upgrade riguardante i miei diffusori. Il mio impianto è così composto:

La stanza d'ascolto è di 5x4 metri e i diffusori sono agli angoli del lato lungo a una distanza di circa 40 cm. Dalla parete.
Tenendo conto che ascolto prevalentemente classica e jazz ma non disdegno talvolta di sentire anche la chitarra elettrica. I diffusori mi sembrano abbastanza precisi ma li trovo un poco "freddi" in generale (soprattutto con la classica e all'ascolto delle voci) e in particolare poveri in fascia media e medio-bassa (perdoni il mio linguaggio forse non troppo adeguato).
Ho un budget attorno alle 700-800 euro e ho pensato in particolare a questi diffusori, che ho trovato usati: Gradirei un suo consiglio in merito e/o eventuali alternative ai diffusori citati.
La ringrazio in anticipo e le porgo cordiali saluti.
Roberto - E-mail: rob.canali (at) alice.it

LC
Caro Roberto,
visto che il resto dell'impianto non ha certamente tendenze "fredde" (anzi!) direi che - incognita dell'ambiente a parte (magari troppo riflettente) - non resta che puntare il dito contro i diffusori. Probabilmente la loro personalità, se vogliamo tendenzialmente "francese", non ti soddisfa più. Per questa ragione eviterei di acquistare diffusori dello stesso marchio (le 826 non sarebbero una soluzione, pertanto) e tendenzialmente eviterei anche le Triangle. Tra quelle da te indicate resterebbero le Mission 783, che hanno un'impostazione già diversa. Fossi in te allargherei la ricerca a modelli delle Aziende italiane Opera, Chario e Sonus Faber, con particolare attenzione per le tipiche torri della prima. Con un po' di fortuna potresti anche trovare delle ProAC Studio 125, sempre usate (magari in UK).
Oltre ai diffusori, che comunque sarebbero già di un discreto livello qualitativo, farei simultaneamente un pensierino ai cavi, sia di segnale che di potenza, in quanto quelli ora in tuo possesso rappresentano in un certo senso il minimo sindacale...e l'impianto meriterebbe qualcosa di più. Puoi anche sperimentare qualche nostro progetto un pochino più avanzato degli Star.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade totale
Egregio Direttore,
ci siamo già scritti qualche anno fa, ed ora dopo aver goduto della musica con il mio impianto, gradirei fare un salto di qualità...stavo pensando di acquistare nell' usato un Audiomeca Mephisto IIx (vista anche la positiva recensione sulle pagine di TNT)...
Allora mi reco dal negoziante dove mi sono rifornito per il mio impianto...
In negozio lui mi propone: Wadia cd transport 8 con il Wadia dac 15 (usati, ma già con l'eccellente, cavo ottico wadia), secondo lui superiori al mephisto (forse perché li ha in negozio?) e visto che mi piacerebbe "sistemarmi" anche con l'analogico mi propone, sempre usato, un Logic DM101E riverniciato da lui (credo che il braccio sia un syrinx pu3), che secondo lui dovrebbe essere la versione "migliorata" o che perlomeno faceva concorrenza all' LP12...(oppure in alternativa per l'analogico mi offriva un Nad (tipo Rega P3), versione Rowen, nuovo..chiaramente una macchina decisamente inferiore secondo lui).
Quindi ricapitolando accoppiata Wadia + Logic (oppure nel caso lo preferissi accoppiata Wadia + Nad): a circa 2200 euro (3500 franchi svizzeri) a patto che io gli riporti le mie elettroniche che consistono in:

Cosa ne pensa di questo scambio? Affare oppure no? Il Mephisto IIx è paragonabile all'accoppiata Wadia?
Giusto per informarla: per quanto riguarda i diffusori, dispongo una coppia di Kef coda 70 pilotate da un TA 10.1, anche se credo che utilizzerò dei monitor attivi da studio della Focal con il tweeter al berillio (Solo6Be)..che sono davvero notevoli (IMMO).
Per il pre, pensavo di autocostruirmene uno a trasformatori, tipo Music First (visto che ho contatti con un'azienda americana di trasformatori usati nel pro audio..) nel frattempo userei quello del dac wadia.
L'idea per il futuro è quella di acquistare due belle torri da pavimento, sempre nel mercato dell'usato (magari le Focal Utopia Alto o le Burmester B50) pilotate dai Nuforce...ma direi di andare con calma.
La ringrazio sin d'ora per il tempo che mi dedicherà, e per tutto quello che fa per l'audio...
Grazie mille!!
Cari saluti,
Carmelo - E-mail riservato

LC
Caro Carmelo,
ottimi i due Wadia, niente da dire, e così pure il Logic che però ha un mercato prossimo allo zero (e pure il Syrinx). A peggiorare le cose c'è la riverniciatura del giradischi, che ne fa calare ulteriormente il valore. Secondo me il valore delle sorgenti proposte non supera di molto i 2200 € richiesti (facciamo 3000?). Il giradischi, in particolare, non ha quotazioni elevate. Pertanto aggiungere a questa cifra pure la permuta di tutte quelle elettroniche, di valore tutt'altro che trascurabile, mi pare francamente eccessivo. Il mio consiglio è, semmai, di vendere direttamente le elettroniche in tuo possesso per vedere quanto riesci a ricavarci (orientativamente il 50% dell'ultimo listino disponibile). Non dovrebbe essere difficile, si tratta di materiale molto diffuso, stimato e ben conosciuto dagli audiofili. Una volta che hai in mano la cifra del "realizzo" puoi fare programmi per il futuro. Tieni conto che gli affari d'oro vanno e vengono in questo strano mercato. Tieni d'occhio le inserzioni di usato e accertatene di persona!
In ogni caso, mi pare tu abbia messo troppa carne al fuoco (in pratica cambieresti tutto!) senza le dovute priorità: prima scegli i diffusori, dedicandoci una parte consistente del budget, poi a seguire tutto il resto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Progetto di cavo autocostruito
Ciao Lucio,
Ho letto con interesse la vostra rubrica sui cavi auto costruiti, quindi, la prima idea è stata quella di tentare col TNT Star da usare col mio ampli basato sul kit amp6 di 41Hz. Ma quando sono andato a comprare il cavo quadripolare non c'era (non so se è stata una sfortuna) ma invece c'era un altro cavo a prima vista insignificante, ma che nella pratica si è rivelato formidabile.
Il cavo in questione, denominato filo T, è un semplice cavo singolo in rame pieno isolato, con una superficie di 1.5 mm^2 e viene venduto in bobine di 20m a un prezzo piuttosto basso (sui 7 Euro). Ammetto che li per li non mi è venuto in mente nulla e me ne sono andato deluso. Tornato a casa accendo il PC e torno a dare un occhiata alla rubrica sui cavi e vedo che si parla di un esotico "Litzendraht" cerco con google, trovo informazioni di tutti i tipi e finisco, inevitabilmente, sul sito di un rinomato produttore di cavi [ultra costosi] e mi dico perché non provare!
Il filo T, sembrava l'ideale per tentare. Compro due bobine di cavo una nera e una azzurra (il rosso non c'era). La mia idea è quella di costruire un cavo di circa 2m con 3 sotto-cavi sul positivo e 3 sul negativo quindi avevo bisogno di una treccia a 6 elementi, di più sarebbe difficile se non impossibile considerando che il filo T è piuttosto rigido.
Il primo problema è stato quello di individuare una procedura per fare una treccia a sei elementi, cosa che si è rivelata piuttosto semplice. In circa 10 minuti lavorando con dei cavetti ci sono arrivato. [Sia ben inteso che non si tratta di una treccia a tre elementi coi cavi accoppiati due a due].
Visto che ci sono tutti gli ingredienti, passo alla pratica. Materiale necessario:

  1. Due bobine di filo T in colori differenti.
  2. Molto stagno per saldare [ne serva davvero tanto].
  3. del filo di rame (argentato) non isolato piuttosto sottile (ca 1/2 mm di diametro) [si usa per fare le terminazioni]
  4. del nastro adesivo isolante e/o, a scelta, della guaina termo restringente.
  5. spinotti per collegare il cavo ai diffusori e all'amplificatore (fate voi).
  6. un saldatore regolabile che possa arrivare a 450°C [*].
  7. un po di pazienza (per intrecciare il cavo) e una domenica di pioggia.
[*] Il cavo è molto grosso e difficile da scaldare e tentando a 360°C lo stagno non penetrava abbastanza, lasciando una saldatura di cattiva qualità. Per prima cosa, per ogni cavo, si devono tagliare 3 pezzi di cavo neri e 3 pezzi rossi (o dei colori preferiti) di lunghezza uguale, quindi in tutto si avranno 12 pezzi di cavo (6 neri e 6 rossi). Per intrecciare, si devono avvolgere i pezzi di cavo su delle spole, possono essere in cartone o più semplicemente si possono arrotolare in aria, in modo da renderli facilmente manipolabili.
Allineare i 6 cavi come se si trattasse di un cavo piatto e fissare il punto in cui cominciare ad intrecciare avvolgendolo con del nastro adesivo, in genere si dovrebbero lasciare ca 15 cm liberi, i colori possono essere alternati (RNRNRN), raggruppati (RRRNNN) ... io ho scelto la seconda, senza escludere le altre possibilità.
Ora si intreccia! La procedura è questa [comunque sia, consiglio di allenarsi prima con dello spago o con dei cavi sottili e corti]:
  1. Dividere in due gruppi di tre i sei cavi, mettendone uno a destra e l'altro a sinistra.
  2. Decidere se lavorare da destri o da macini, io parto da destra, ma la procedura funziona anche partendo da sinistra.
  3. prendere il cavo più esterno di destra e passarlo sopra ai due cavi alla sua sinistra, in modo che il cavo in questione diventi quello più centrale del gruppo di sinistra.
  4. prendere il cavo più di sinistra farlo passare sopra ai tre cavi alla sua destra, in modo che diventi, a sua volta, il più centrale del gruppo di destra.
RIPETERE le operazione (3) e (4) fino a quando non si arriva in fondo [e per questo la pazienza e la domenica di pioggia sono indispensabili]. Anche dall'altro lato si devono lasciare liberi circa 15 cm.
Per fare i collegamenti con gli spinotti (o affini) si devono prendere minimo 6 pezzi di cavetto sottile in rame: Per prima cosa si devono sbucciare abbondantemente i cavi di ogni polo, quindi arrotolate in modo stretto e su tutta la lunghezza disponibile attorno al cavo sbucciato i cavetti sottili in rame, almeno uno per ogni cavo lasciando che circa 10 cm di cavetto sporgano liberamente.
[Cavo autocostruito]
A questo punto con una altro pezzo di cavetto si devono legare in modo stretto le 3 terminazioni di ogni polo sempre lasciandone ca. 10cm liberi. Aggiungere a piacimento pezzi di cavetto fino ad ottenere lo spessore desiderato di quello che sarà il collegamento di terminazione.
Attorcigliare fra di loro le parti di cavetti sporgenti lasciati liberi, ottenendo un cavo attorcigliato non troppo sottile. Prendere il saldatore. [Bisogna sempre tener presente che il cavo risultate è grosso e pesante, quindi i collegamenti con gli spinotti devono essere robusti].
L'ideale sarebbe letteralmente "immergere" nello stagno fuso tutta la parte terminale di ogni polo in modo da avere dei contatti molto stabili includendo il cavo attorcigliato che sporge da quello principale. Nella pratica si deve mettere il saldatore al massimo (450°C) e saldare con quanto più stagno il possibile lasciando che penetri in tutte le intercapedini vuote che ci sono fra i cavi principali e i cavetti attorcigliati, fino ad ottenere un unico blocco metallico e bagnare con dello stagno il cavo sporgente (attenzione alle ustioni: i tre cavi principali si surriscaldano molto rapidamente).
Collegare gli spinotti, o se si usano i morsetti lasciare il cavo libero, avvolgere le parti terminali con della guaina o con abbondante nastro isolante, cercando un buon compromesso fra robustezza e flessibilità, e il lavoro è finito.
Quello che si ha fra la mani è un cavo piuttosto rigido, pesante, difficile da manipolare e da posizionare ma piacevole da un punto di vista estetico. Collego il tutto (al mio amp6 potenziato con condensatori al polipropilene): A questo punto potrei mettermi a parlare di pienezza del suono, di immagine 3D, di profondità, di velocità, di definizione di dinamica e fare un intera recensione.
Per dire che il risultato è formidabile: i bassi non li ho mai sentiti cosi in basso la definizione e l'immagine 3D sono migliorati il tutto con un suono ancora più pulito e cristallino. [Tieni presente che il primo esperimento è stato quello di attorcigliare il filo in questione].
Un cavo da provare, non c'è dubbio, incredibilmente economico e relativamente semplice da realizzare.
Ciao.
Simone - E-mail: simone.rva (at) gmail.com

LC
Caro Simone,
ti ringrazio per il progetto e la precisissima descrizione. Vorrei avere il tempo e la pazienza per costruirlo e provarlo. Purtroppo ho sviluppato una certa allergia ai cavi ed alle loro prove incrociate. Non mi divertono proprio più. Però, magari, se qualche volenteroso lettore volesse sperimentare e farci sapere come va...
Grazie e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Testina per Thorens TD160 e Shure/SME3009
Gent.mo Direttore,
sento di dover cominciare ringraziando te e i tuoi collaboratori per tutto quello che fate GRATUITAMENTE (è bene ogni tanto ribadirlo!) per noi utenti di questo meraviglioso sito, non solo dal punto di vista tecnico, aggiornandolo continuamente di nuovi ed interessanti recensioni, ma anche umano, mitigando i nostri eccessi e cercando di riportare ad una dimensione più terrena il nostro hobby.
In particolare mi riferisco ai miei di eccessi, come all'ansia che ha contraddistinto la mia lettera
n.7 vol.420.
Nella risposta tu mi hai dato un parere positivo riguardo il giradischi che stavo seguendo, ottemperando quindi alla mia richiesta di aiuto, ma quello che più mi ha colpito è stato l'insegnamento contenuto nella risposta... tanto che non ho acquistato il Rega, preferendo aspettare e ragionare con più calma!
Qualche settimana dopo ebbi modo di sentire a casa di un mio amico un Thorens TD145 con braccio Mayware IV e testina Grado Platinum W che mi incantò per quanto suonava bene.
Morale della favola, grazie ai tuoi insegnamenti, con meno della metà dei 1000 euro precedentemente stanziati, ho acquistato su ebay uno splendido Thorens TD160 con braccio Shure/SME 3009 e testina Elac D794EBM. Inoltre con parte dei soldi avanzati ho acquistato anche il pre-phono MM2 Ref. della AM Audio.
Purtroppo però la testina è danneggiata quindi devo comprarne una nuova, motivo per cui ti scrivo questa email. Tra le MM da te più spesso consigliate sono indeciso tra la Clearaudio Maestro, che grazie ad un amico riuscirei ad averla nuova a 440 euro (di listino è a 630!), e la Goldring 1042 su ebay a 250 circa. Anche se la prima forse sarebbe il massimo penso che vivrei benissimo anche con la seconda, se non fosse che ho dei dubbi sul corretto abbinamento meccanico di quest'ultima col mio braccio.
La Goldring infatti ha una cedevolezza dichiarata di 24mm/N laterale e 16mm/N verticale, con un peso di 6,3 grammi, mentre il mio 3009 ha una massa effettiva di 12,5 grammi, confermata contattando via email la SME ltd UK. Con questi dati, seguendo una schema SME pubblicato sul sito www.analogue-classics.com (sezione SME 3009/3012), otterrei un valore di risonanza del complesso braccio-testina pari a circa 8,3Hz. Considerando che, sempre secondo il suddetto schema SME, il range di valori ottimali è tra 8 e 13Hz, non sarei un po' al limite?
Vista la tua grande esperienza mi sarebbe molto utile un tuo parere. Sentiti libero se vuoi di consigliarmi qualche altra marca. Un'alternativa potrebbe essere la nuova 201, prima MM della Shelter, cosa ne pensi?
Il resto dell'impianto è costituito da Trends Audio TA10.1, semplicemente fantastico, e Kef iQ9. Cavi di segnale Cardas Neutral Reference per il lettore cd, Teac VRDS25X mod. AM Audio con alimentatore dedicato, e HiDiamond Black Yellow per il Thorens, potenza HiDiamond Power Carbon. Filtri System and Magic e cavi di alimentazione Goldwire e TNT-TTS.
Scusandomi per la lunghezza della mia email ti ringrazio per l'attenzione e ti saluto con affetto.
Giampiero - E-mail: masterjump (at) hotmail.it

LC
Caro Giampiero,
sono contento che alla fine tu sia riuscito a spendere meno ed essere comunque soddisfatto. Hai infatti acquistato un vero evergreen dell'analogico (base + braccio, dico). Prima di procedere all'acquisto della nuova testina, farei un pensierino a quella vecchia. Lo stilo di ricambio si trova facilmente, magari è solo quello il problema. Potresti usarla nel frattempo che trovi l'occasione giusta per la nuova oppure per suonare i dischi più rovinati.
Detto questo, il prezzo della Maestro è effettivamente MOLTO allettante e l'abbinamento con il tuo SME sembrerebbe, almeno sulla carta, più "sicuro" di quello con la 1042, in effetti un po' troppo vicina al limite inferiore del range accettabile (diciamo che è meglio stare intorno ai 10 Hz). Tieni conto però che la Maestro in legno è molto più leggera della Maestro standard. Sarebbe forse meglio orientarsi su quest'ultima.
La tensione di uscita non è altissima ma il tuo pre fono dovrebbe farcela senza problemi.
Purtroppo non conosco la nuova MM di Shelter, per cui non oso pronunciarmi. Immagino però che la qualità sia elevata, come da tradizione.
Infine, mi fa piacere che trovi "semplicemente fantastico" il Trends Audio TA 10.1 anche quando abbinato a diffusori non certo facili come i grossi iQ9 di KEF. I fatto poi che l'abbia inserito con soddisfazione in un impianto di buon livello come il tuo la dice lunga sulle capacità del piccolo di trovarsi sempre più a suo agio man mano che la qualità dell'impianto cresce. Altro che ampli da PC...(sic).
Spero di esserti stato utile e tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori e sorgente
Egregio direttore, ancora infinite grazie per la preziosa opera svolta con TNT AUDIO. Vorrei scriverle quasi quotidianamente, ma non posso annoiarla e molti altri audiofili hanno quesiti interessanti. Due sono i miei dubbi/domande.

  1. Eventuale cambio futuro da valutare con estrema calma dei diffusori B&W P6. Impianto, correttamente posizionato in un salotto di 5,30x3,65 con tappeto e librerie, composto da: Ampli integrato Densen Beat B-100, Lettore Cd Densen B-400 Plus, Giradischi Project RPM 5 con Ortofon Super OM-20, Registratore a cassette AIWA XK 007 Excelia con dbx (che non sarà hi-fi pura ma dopo 18 anni è ancora perfetto e suona bene), cavi di segnale VDH The Integration Hybrid tra Ampli/Cd, VDH The Name tra Ampli/Giradischi, cavi di potenza in bi-wiring VDH The Magnum Hybryd, cavi di alimentazione VDH The Mainsstream. Elettroniche, soprattutto l'ampli, e cavi riescono a far suonare bene, credo molto bene, le B&W, vecchie di 13 anni ma in splendide condizioni. Purtroppo poche settimane fa un bimbo figlio di amici ne ha fatta cadere una su un fianco. E' caduta sul tappeto a pelo lungo posto di fronte alle casse che ha evitato danni al mobile, ma il contraccolpo (sforzo di taglio?) ha provocato la rottura alla base del tweeter posto sopra la cassa. L'altoparlante non si è danneggiato (non si sono neanche tranciati i cavi che lo collegano al crossover) ma è stata necessario utilizzare una sorta di resina da ferramenta per ripararlo (allargando l'area di appoggio, veramente esigua trattandosi di una superficie curva su un piano). Tutto funziona come prima ma la psicologia dell'audiofilo è labile. Non mi dispiace affatto il suono delle mie casse, anzi. Ma inizio a valutare una loro possibile sostituzione (ricordo una mia lettera di circa due anni fa dove mi consigliava che "le casse prima o..POI andranno sostituite"). Ho fatto tesoro del suo significativo "POI" maiuscolo, ma credo che l'ora di questo POI si stia avvicinando e la scelta non è semplice. Con molta pazienza e prolungati ascolti ancora da fare, sto pensando a Proac Studio 125/130, ancora B&W mod. 704 (le più simili alle P6, ma sembra che abbiano una diversa/nuova/aggressiva/ruffiana impostazione timbrica), Chario Constellation Cygnus/Pegasus, Opera III. Oppure un bel salto alle Proac D15, peraltro ora molto scontate su Videosell. Oppure, Harbeth Monitor 30 che già conosco (che costano molto, ma ho tempo e potrei trovarle usate. Hanno però bisogno di supporto). Ne esclude a priori qualcuna (B&W?) o debbo solo affidarmi alle mie orecchie/gusto?
  2. Ho anche un lettore CD Onkyo DX 706 Integra in ottime condizioni, utilizzato solo per ascoltare la cuffia Beyerdinamic DT 337. Ogni tanto lo collego all'ampli ma la differenza con il CD Densen è evidente. L'Onkyo non suona male, anzi, è pure abbastanza morbido e gradevole. Tra l'altro confrontato nel mio impianto con un Rega Planet di un mio amico è risultato ancora molto valido. E' che rispetto al Densen pare aver il freno a mano tirato (ma rispetto al Cd danese mi sembra abbia una meccanica migliore, più robusta, se ciò si può giudicare dal cassettino porta CD). Qualcuno mi ha consigliato di modificarlo. Non ho conoscenze specifiche; cosa posso fargli fare e da chi (Roma e provincia) senza spendere troppo, giusto per curiosità?
Grazie ancora,
Andrea - E-mail: albicocco.curaro (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
il fatto che siano cadute ed abbiano subito un minimo danno non è scusa sufficiente per sostituire le tue casse :-)
Comunque, sì, il tempo per un upgrade significativo si sta avvicinando. Hai elencato eccellenti sostitute, in particolare ProAC e Opera. Non insisterei su B&W perché le nuove serie sono impostate abbastanza diversamente da quelle precedenti (vedi la prima lettera di questa settimana). Personalmente, proverei a cercare qualche ProAC della serie Response, usata. Ovviamente, tutto dipende dalla tua disponibilità economica e dalla possibilità di effettuare ascolti diretti.
Il tuo Densen Beat 100 non dovrebbe incontrare grossi problemi anche se dovesse pilotare diffusori impegnativi. Mi pare di ricordare che il tuo impianto fosse tutto "costruito" intorno ai diffusori, onde ottimizzarne il rendimento. Tieni conto che in queste stuazioni, un elemento nuovo nella catena potrebbe risultare non subito a suo agio, quindi se riuscissi ad effettuare qualche prova prolungata a casa tua (e con l'usato non dovrebbe essere impossibile) sarebbe molto meglio.
Per quanto riguarda il lettore CD Onkyo, visto che lo usi solo per le cuffie, io lascerei perdere ogni velleità di tweak/upgrade. Semmai, potresti acquistare, con la cifra che ti costerebbe l'upgrade e l'eventuale vendita dell'Onkyo, un ampli dedicato per cuffia, da collegare in parallelo al tuo lettore Densen. La differenza sarebbe molto, molto più sensibile e per due ragioni (almeno). Intanto il segnale sarebbe migliore, visto che uscirebbe da un lettore di qualità più elevata e poi l'ampli per cuffia surclasserebbe il misero stadio uscita cuffia integrato nel lettore CD. Abbiamo recensito vari ampli per cuffia, alcuni anche piuttosto economici. Secondo me è la strada da seguire.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Pre passivo e downgrade
Caro Direttore, grazie per la
risposta che, anche senza risolvere i problemi, risulta stimolante e ti aiuta, dimenticando i pregiudizi, a intravvedere soluzioni. Andiamo con ordine:
Testina Ortofon mc 3000 mk II + pre attivo: in passato ne ho provati diversi a stato solido (pre fono on board di integrati di un certo livello p.e. Onkio integra e proprio il Lehmann Black Cube) risultato un po' deludente, sia per la dinamica (mi sono reso conto che ci vogliono almeno 70 db di guadagno) ma sopratutto per una fastidiosissima gamma acuta. Il mio percorso mi ha portato dunque verso gli step-up Ortofon; li ho provati con pre a stato solido mm: dinamica ok ma gamma acuta super fastidiosa. Eccomi dunque arrivato allo stadio fono mm a valvole ad alto guadagno del Merlin accoppiato con il trafo Ortofon.
Stimolato dalla tua lettera mi son fatto prestare un Trigon Vanguard II: ok dinamica ma gamma acuta sempre fastidiosa (anche con il settaggio mm): il mio sistema suona ancora meglio. Ho provato diverse impedenze di carico da 25 ohm circa, il minimo sul Trigon (e, tra l'altro l'impedenza consigliata dal costruttore) fino a 100 ohm: ancora gamma alta stridula; bisogna dunque salire di qualità del pre fono a stato solido, si, ma fino a quanto, e a quel punto certo, bisognerebbe fare la prova del fuoco accoppiandolo con il pre passivo a trasformatori.
A proposito non ce ne saranno altri in prova? Spero di non averti annoiato con queste manfrine da audiofilo ma il fatto è che "mi piace ò LP" e la Ortofon è proprio un'ottima testina e non me ne vorrei disfare.
Infine, vorrei sollecitare se mi è permesso, te, i tuoi collaboratori ed i lettori ad approfondire il discorso sui negozi di Lp, on line o no, in Italia ed all'estero: qualcuno ha fiutato l'affare e si accinge a spennare i polli di turno con le stramaledette stampe c.d. audiofile o con le "mitiche" stampe giapponesi.
Saluti e grazie ancora per il tempo che mi vorrai dedicare.
Paolo - E-mail: paorig (at) tiscali.it

LC
Caro Paolo,
tutta la faccenda assume dei contorni quantomeno curiosi. Se la Ortofon suona SEMPRE stridula in gamma alta, con qualunque stadio phono TRANNE che con un phono a valvole preceduto da uno step-up...c'è qualcosa che non va. Siamo sicuri che non ci sia qualche errore nel set-up che magari il fono a valvole (insieme con lo step-up) tendono a mascherare e/o addolcire? Immagino abbia eseguito tutti i "controlli" del caso ma ti consiglierei di ricominciare da capo: dimatura, peso di lettura, antiskating, VTA. Alla peggio farai un esercizio inutile.
Per quanto riguarda i pre fono a trasformatori, il MFA non è il primo che recensiamo. Vedi, ad esempio, la prova del Django. Ne proveremo altri, certamente, ma non so dirti quando. E' un periodo nel quale siamo letteralmente sommersi di offerte di apparecchi da recensire e stiamo, a malincuore, dicendo no a tante Aziende. Anzi, ne approfitto per scusarmi, anche a titolo personale, con tutti coloro che ci hanno spedito prodotti in prova ed attendono con (tanta) pazienza che esca la recensione. Il non saper dire NO al momento giusto (unito ad una lunga serie di serissimi problemi personali) ci ha messo in una situazione di empasse dalla quale non è facile uscire. Speriamo che, almeno prima della pausa estiva, noi si riesca ad eliminare un po' di pregresso.
Tornando a noi, ti rispondo sulla questione della "moda del vinile". I prezzi seguono la legge di mercato: maggiore richiesta, prezzo che sale. Sta a noi evitare di comportarci, more solito audiophili, come polli da spennare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Decisione sui diffusori
Salve direttore, forse si ricorda di me... Le ho scritto qualche tempo fa per un IMPIANTO DELUDENTE (diffusori home KEF e ampli Atoll in50). Ho deciso di acquistare dei diffusori a colonna ma dopo una lunga ricerca sono di fronte ad un bivio ossia all'ardua scelta tra due prodotti a mio parere validi, la scelta è stata fatta tenendo in considerazione anche l'estetica e mi piacerebbe avere, se possibile, un suo consiglio su quale portarmi a casa:

Non consideri la differenza di prezzo (ho trovato le Wharfedale con un'ottima offerta), ho sentito in negozio le Focal ma il distributore Wharfedale dice che le ordinano sul venduto è pertanto difficile reperire una prova d'ascolto...
Se volesse darmi un consiglio la ringrazierei molto....
Distinti saluti,
Davide - E-mail: dadebond (at) libero.it

LC
Caro Davide,
l'estetica è sempre l'ultimo dei parametri da prendere in considerazione nella scelta di un componente HiFi, dovresti saperlo. Possedere oggetti belli da vedere ma che non si ha il coraggio di accendere non è una bella cosa. Anzi, credo sia molto, molto frustrante. Detto questo, non è neppure una buona idea acquistare dei diffusori in base al prezzo scontato o non avendoli mai ascoltati. Posso venirti incontro dicendoti che le Focal (JM Lab) hanno in genere una timbrica piuttosto "francese", ovvero tendenzialmente vivace e brillante. Un po' più neutre dovrebbero essere le inglesi Wharfedale. Queste ultime appaiono come discontinued in UK. Questo significa che presumibilmente si stanno vendendo le ultime coppie prodotte. Non hanno i magneti schermati, se per caso volessi usarle vicine ad un televisore tradizionale (avevi un impianto HT, no?). Hanno una sensibilità ben più bassa delle Focal (89 dB contro 91.5!) il che significa che suoneranno, a parità di potenza, con una pressione acustica inferiore.
Se non hai problemi di potenza forse l'abbinamento timbrico migliore lo avresti comunque con le Wharfedale. Tuttavia, il mio consiglio spassionato è quello di continuare a cercare, vista la cifra in ballo, direi che è meglio acquistare qualcosa che puoi ascoltare direttamente, magari due o tre modelli analoghi in confronto diretto. Non dovrebbe essere impossibile.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Thiel
Caro Lucio,
per una volta ti scrivo a cose fatte con il desiderio di aggiornarti sugli sviluppi del mio impianto. Sono ormai passati diversi anni da quando ho scoperto il tuo sito e grazie alla miniera di informazioni che vi ho potuto trovare ho fatto sbocciare la mia passione per l'Hi Fi. Il mio impianto è (era) così composto:

Questo impianto ha circa cinque anni e ho sentito il bisogno di cambiare i diffusori per fare un salto di qualità importante su cui impostare in seguito (con gli anni) un eventuale cambio di elettroniche. Ci sono alcune limitazioni ambientali: stanza non trattata (5x4) e diffusori a 60 cm dalla parete di fondo e circa 1 m dalla laterale. Alla fine ho deciso di acquistare una coppia di Thiel CS2.4.
Lo so che hanno un carico difficile e che quando si alza il volume e il finale entra in crisi il tweeter ti trapana le orecchie – accidenti se lo fa leggi post sulla ML – ma a fronte di questo le Thiel mi hanno donato emozione e coinvolgimento, un controllo della gamma bassa davvero straordinario e una gamma media fluida e corretta timbricamente. La perfezione non esiste e alla fine solo ascoltandole nel tempo a casa mia saprò se me ne innamorerò o le odierò. Le ProAc D28 hanno, al contrario, il tweeter un poco eufonico, non strilla ma alla fine dona anche poca emozione e poi i bassi sono un po' colorati specie se non hanno aria intorno; le Am Audio Rossini sono un bel diffusore, anche importante, ma alla fine troppo freddamente dettagliato; le totem Forest hanno una bella gamma media ma francamente si dimenticano della gamma bassa (corretta ma forse proprio perché non c'è). Ovviamente c'era altro da ascoltare, le stesse Opera, Triangle o B&W ma ho fatto una scelta a monte in parte dettata dagli ascolti che ho fatto negli anni da amici e alle fiere.
Se posso chiederti un consiglio è verso quali amplificazioni potrei orientarmi per fare onore a questi diffusori e se, secondo te, i cavi TnT sono ancora all'altezza dell'impianto. Non ti ho chiesto consiglio prima non perché non ne avessi bisogno ma perché volevo provare a camminare con le mie gambe, a costo di sbagliare. Vedo che nelle lettere a cui rispondi dai sempre molto spazio a chi si avvicina all'Hi Fi per la prima volta. La trovo una cosa pregevole, grazie di cuore continua così!
Alessandro - E-mail riservato

LC
Caro Alessandro,
hai fatto un'ottima scelta! Per quanto riguarda l'amplificazione "adatta" tutto dipende dalle possibilità economiche, anzi dalla voglia di investire ancora nell'impianto. Un amico ha le 2.4 pilotate dai REF8 di NuForce, ma quando ha provato i REF9SE le ha sentire veramente "cantare". Tieni conto che i 9SE, ancor più nella nuova versione V2, sono ancora trasparentissimi, ma regalano una nota di dolcezza sconosciuta alla precedente generazione di finali NuForce. Per chi ama il suono Thiel ed allo stesso tempo non vuole sconfinare nella freddezza esasperata i 9SE sono una buona scelta. Poi, ovviamente, ci va abbinato un pre all'altezza (ad esempio, il P9). Come vedi, il budget comincia a salire in maniera preoccupante :-) e nell'usato non è che si trovi tanto (chi li ha, se li tiene).
Potresti, comunque, rivolgerti anche a soluzioni più tradizionali e magari più facili da reperire nel mercato dell'usato, come ad esempio pre e finali di casa Mark Levinson (pure le vecchie serie 2X) o anche Jeff Rowland. Valuterei con attenzione anche eventuali partnership con materiale Krell. Infine, ma è una fissa personale, ci vedo molto bene le amplificazioni Naim: generose quanto richiesto dalle esigenti Thiel, ma anche estremamente ricche dal punto di vista armonico e molto "facili" da ascoltare. Non so quale sia l'orizzonte temporale che ti sei dato, può darsi che nel frattempo altre cose interessanti si affaccino sul mercato.
Per quanto riguarda i cavi, puoi certamente fare meglio dei nostri cavi autocostruiti ma me ne preoccuperei soltanto una volta scelta l'amplificazione. Per ora possono stare al loro posto.
Infine, oltre che ringraziarti per le belle parole e l'apprezzamento, vorrei ribadire che tutti noi qui a TNT-Audio vorremmo che le persone si sforzassero di imparare a prendere coscienza dei propri gusti e, magari, cominciassero, pian piano, a diventare audiofili indipendenti. Sarebbe, per noi, un piccolo grande successo perché, contrariamente a tanti che adorano avere il codazzo di proseliti che obbediscono ciecamente alla "dottrina", noi preferiamo interagire con persone capaci di scegliere in maniera autonoma, usando la propria testa, in maniera critica. Perché, come ci chiede da anni quella famosa canzone (attenzione all'ultima frase!!! La conosciamo tutti, ma chissà quanto ci abbiamo mai meditato sopra...):

So, so you think you can tell Heaven from Hell,
blue skies from pain.
Can you tell a green field from a cold steel rail? A smile from a veil?
Do you think you can tell?
And did they get you trade your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees? Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change? And did you exchange a walk on part in the war for a lead role in a cage?
["Wish you were here"- Pink Floyd]

Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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