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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Playmaker della NBA
  2. Primo impianto audiophile
  3. Upgrade con cuffie
  4. Nuovo lettore CD con 3000 €
  5. Far suonare bene 10 vinili
  6. Far suonare bene 12.000 vinili
  7. Un upgrade generale
  8. Ottimizzazione dell'impianto
  9. Ritorno - con entusiasmo - all'analogico
  10. Avevi ragione tu

Playmaker della NBA
Gentile Direttore,
le scrivo per avere un consiglio relativamente ad un problema, forse banale, ma che mi distrurba da quando ho cambiato casa, e per il quale non ho trovato nel Tempio del Tweaking suggerimenti mirati al caso specifico.
Il mio impianto, impiegato per ascoltare musica classica, è così composto:

Soddisfacente, forse un po' secco dopo ascolto prolungato (al punto che sto meditando qualche aggiustamento/sostituzione per ammorbidire un po' la timbrica), ma il problema in oggetto riguarda il posizionamento delle casse. Assai poco audiophile, lo dico subito, ma per ragioni logistiche e familiari (2 bambini piccoli) non posso ancora consentirmi diffusori da pavimento o, peggio ancora, montati su stand.
Morale le Studio stanno su un mobile, alto circa un metro, rigorosamente vuoto al suo interno e presumibilmente risonante come una campana. Il consiglio che le chiedo è come gestire al meglio il "compromesso" di questa situazione transitoria, che come potrà immaginare, evidenzia all'ascolto più o meno percettibili rimbombi alle medio-basse che, oltre ad essere sgradevoli, in aggiunta alla timbrica Rotel di per sè un po' asciutta, contribusicono credo anche all'affaticamento generale che deriva da ascolto prolungato.
In attesa che i figli crescano e quindi di appropriati stand ... ha qualche suggerimento da propormi?
Grazie in anticipo per la cortesia e un caro saluto!
Mauro - E-mail: nmrlpdm (at) yahoo.it

LC
Caro Mauro,
mi costringi a ripetere la solita tiritera che biascico in queste occasioni: i bambini NON sono un problema, il problema vero sono i grandi e le loro fisime. L'altra sera c'erano a casa due bambine di 3 e 5 anni che si son messe a ballare sul tappeto davanti ai miei diffusori, saltellando allegramente intorno ai cavi. Erano scatenate, complice la Musica danzereccia (Soul II Soul) a volume molto alto :-)
Ebbene, non è successo niente di niente. E' sufficiente che i diffusori da pavimento (o gli stand) siano ben ancorati a terra - magari con blue-tac - oppure che siano sufficientemente pesanti che non c'è bimbo che possa danneggiarli. Quella dei danni all'impianto è una fisima di noi adulti e basta, mi ricorda tanto quei bambini che non vogliono prestare i giocattoli agli altri per paura che vengano danneggiati.
Detto questo, non c'è molto che tu possa fare per limitare i danni di un posizionamento così...ehm...sfortunato. Potresti riempire il mobile di libri o coperte, in modo da spostare verso l'alto la risonanza dell'aria in esso contenuta...ma non aspettarti miracoli. Potresti anche dotare le casse di piedini smorzanti (tipo BrightStar Isonodes) ma sarebbe un altro intervento palliativo. Il fatto che il suono sia affaticante, comunque, potrebbe anche essere causato da un'acustica dell'ambiente non proprio adatta. Magari la stanza è semivuota e/o arredata con materiali riflettenti (vetri, superfici laccate ecc.).
Una soluzione drastica però esisterebbe: acquista un paio di casse super-economiche, magari usate, per le quali il rischio di danno sia trascurabile. Tieni conto che anche se una cassa dovesse cascar per terra al massimo si rovinerebbe un po' l'estetica del mobile, di certo non si rompe! Hai mai visto come i corrieri maneggiano gli imballi? Sembrano consumati playmaker della NBA :-)
Quindi: casse da battaglia e ti levi il pensiero. Come dici? Il suono? Credimi: suonano meglio due casse così ma sistemate come si deve che un bookshelf di lusso come le tue ProAC violentate su un mobile in quel modo.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Primo impianto audiophile
Buongiorno Direttore,
prima di tutto vorrei ringraziarla perchè è grazie alla sua rivista, che leggo ormai da tre anni, che sono riuscito ad avvicinarmi a quel fantastico mondo che è l'alta fedeltà; penso che l'importante non sia spendere tanto e basta, ma cercare di migliore in tutti i modi "sua maestà il suono" come dice lei; è questa credo la chiave per potersi divertire (autocostruzioni, mercato dell'usato ad esempio) anche spendendo il giusto, almeno fino ad un certo livello dopo il quale diviene indispensabile il denaro.
Le scrivo perchè, benchè siano tre anni che leggo la sua rivista, è solo da pochi mesi che ho cominciato la "pratica", se così si può dire, per cui mi farebbe piacere se potesse aiutarmi a capire certe sensazioni che ho provato accendendo il mio primo ampli e il mio primo lettore cd. Sono passato da un impianto così composto:

ad uno così composto: L'ambiente di ascolto è una stanza di circa 20mq ed io ascolto un po' di tutto, dalla classica al rock. Sono consapevole a priori dei limiti dell'impianto, ma sono consapevole anche dei limiti di budget cui sono sottoposto, per cui lo considero come un primo passo utile per imparare.
Cominciando dal lettore appena l'ho attaccato all'HK mi si è aperto un mondo nuovo rispetto al dvd; più strumenti più dettagli più tutto insomma: secondo lei è un'impressione corretta oppure è solo immaginazione?
Quando poi ho attaccato l'ampli......delusione, al primo impatto speravo meglio; un po' di tempo fa ascoltai un vecchio nad 3220 con un vecchio lettore portatile e rimasi folgorato; confidavo quindi di ripetere la medesima esprienza ma invece no, non ho sentito tutta questa grande differenza con l'HK. Poi, passata l'amarezza ho ragionato un pochino e ho tratto queste conclusioni:
  1. dato che l'ampli è migliore tira fuori tutti i difetti del lettore e dei cavi da grande magazzino che uso. Sicuramente cambiando, per adesso, i cavi già dovrebbe migliorare il tutto. Secondo lei è così e quanto dovrei spendere in cavi visto anche l'impianto non eccelso;
  2. la mia attenzione si è spostata poi sulle casse: certo non sono il top, però non dovrebbero essere nemmeno troppo cattive per un entry-level. Probabilmente non si associano bene con l'ampli e poi ho notato che sul retro dell' A300 c'è scritto che il carico massimo per i diffusori è 6 o 8 ohm mentre le casse sono a 4 ohm: panico! Cosa succede in questo caso, si rovinano le casse, l'ampli o semplicemente non si sente bene. Secondo lei dovrei cambiare i diffusori e, se si, cosa potrebbe andare bene con il Cambridge?
  3. terza e ultima considerazione è che il mio orecchio è ormai abituato ad un certo tipo di suono e che quindi ancora non riesca ancora a percepirne uno migliore (anche se probabilmente non in maniera drastica) come tale.
Infine nel ringraziarla per la disponibilità la ringrazio molto anche per l'ottimo progetto di autocostruzione di stands per diffusori
TNT Stubby che ho da poco finito di relaizzare e di cui sono estremamente soddisfatto.
Un caro saluto,
Niccolò - E-mail: nclslv (at) yahoo.it

LC
Caro Niccolò,
non conosco bene né il tuo precedente lettore DVD né il tuo attaule lettore CD, quindi temo di non potermi esprimere. Se hai sentito un tal salto di qualità, non ho motivo per dubitarne.
Per quanto riguarda l'ampli, credo che le cose stiano esattamente come le hai raccontate tu. Il Cambridge A300 è un vecchio entry-level mentre Harman Kardon ha sempre realizzato ampli (anche A/V) ben suonanti. Sulla carta non mi sarei aspettato un grande miglioramento. In effetti, tu ne dai conferma. Le casse sono incolpevoli, la questione dell'impedenza è un finto problema (leggiti le FAQ!!!). Terrei le casse e proverei nel frattempo a migliorare i cavi, con qualche progetto di autocostruzione, ad esempio i TNT Star.
Visto il prezzo pagato per l'ampli, proverei a rimetterlo in vendita, sono sicuro che recupereresti tutta la cifra senza problemi. Al suo posto ci vedrei meglio un più dinamico Rotel, da cercare tra i vecchi modelli della serie 9xx, ad esempio. Anche un NAD serie 3xx potrebbe fare di meglio.
Infine, concordo sul fatto che una certa educazione all'ascolto sia estremamente necessaria, prima di formulare giudizi definitivi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade con cuffie
Carissimo Lucio,
innanzitutto ti faccio i dovuti complimenti per TNT Audio: da quando ho scoperto la tua rivista, circa 4 anni fa, mi si è aperto un mondo nuovo. Nel tempo, facendo i conti con un budget limitato da studente e lavoratore part time, ho messo in pratica i tuoi preziosi consigli ed ho iniziato veramente a godermi la Musica.
Il mio primo acquisto da "aspirante audiofilo" fu un paio di cuffie Sennheiser HD 497, un buon inizio per la mia... rieducazione uditiva.
Queste cuffie ce le ho ancora, nella loro fascia di prezzo sono ottime (come confermato nella recensione apparsa sull'ultimo aggiornamento di TNT Audio, tra l'altro).
Da 2 anni, però, al mio impianto stereo sono collegate delle Sennheiser HD595, di cui sono estremamente soddisfatto: non le cambierò tanto presto. Attualmente il mio modestissimo impianto è composto da:

Nel complesso trovo ancora molto piacevole l'ascolto delle mie HD595 in queste condizioni. L'impiantino suona molto, molto meglio della Soundblaster Live del mio PC, per dire.
Ma sento che sia arrivato il momento di fare il passo successivo. Vorrei aggiornare la sorgente o l'amplificatore, e avrei bisogno del tuo aiuto per orientarmi verso la scelta più opportuna.
Il lettore CD, classe 1990, è un usato avuto per un niente, col quale ho sostituito da tempo il mio pur buono lettore portatile iRiver. Il suono del Philips, ovviamente, è nettamente migliore rispetto al portatile sotto tutti i punti di vista. L'ampli proviene dallo stereo dei miei genitori, avrà almeno 25 anni, fa il suo dovere discretamente.
Mi chiedo se mi convenga sostituire prima il lettore o l'ampli. Nel secondo caso mi orienterei su un ampli dedicato per le cuffie, tipo il Corda Aria. In ogni caso sono disposto a spendere circa 400€, se necessario per un acquisto che mi regali soddisfazione duratura.
Purtroppo, però, non ho idea se col mio budget posso aspirare ad un lettore che suoni sensibilmente meglio del vetusto CD110 (il manuale declama le seguenti caratteristiche: 4times oversampling-digital filter-16 bit D/A converter-high res twin dac system), ed eventualmente se il mio ampli attuale agirebbe da "collo di bottiglia" verso la nuova sorgente.
Caro Lucio, tu che ne pensi? Prima l'ampli o il lettore? Eventualmente, quali modelli di lettore CD suggeriresti?
Ascolto principalmente progressive metal e rock.
Ti ringrazio anticipatamente,
Davide - E-mail: davide.dvb (at) tiscali.it

LC
Caro Davide,
non so quale sia la tua situazione logistica attuale ma non acquisterei un ampli solo per cuffie, precluderebbe l'acquisto di diffusori in un prossimo futuro. Meglio un buon integrato dotato di uscita cuffia, magari da cercare usato, visto che tale uscita ha iniziato a latitare dagli integrati in tempi neppure tanto lontani. Proverei ad esempio a cercare un integrato Rotel serie 8xx o 9xx oppure NAD serie 3xx, trovi qualche recensione qui su TNT-Audio e non sono impossibili da reperire usati a poco prezzo. Con 400 € potresti trovare anche qualche vecchio (si fa per dire) modello top di gamma. Forse pure qualche integrato Rega. Come lettore CD per ora terrei l'onesto Philips, fino a quando potrai disporre di un budget interessante anche per la sorgente. Volendo, potresti toglierti lo sfizio di un ampli per cuffie "dedicato" spendendo molto poco, ad esempio acquistando un oggetto che abbiamo recensito qualche tempo fa, il
Practical Devices XM-3. Il tutto non dovrebbe superare di molto il centinaio di euro, tenendo conto del cambio euro/dollaro estremamente favorevole (oggi 0.75!).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD con 3000 €
Gentilissimo Direttore,
approfitto della Sua competenza e disponibilità per chiederle un parere sui tre apparecchi cd-player che alla fine di una lunga (e purtroppo solo teorica) indagine sono rimasti nel mio virtuale "parco acquisti".
Tralasciando i particolari che mi hanno portato su queste macchine, giungo subito ad elencargliele:

Forse l'anagrafe penalizza Accuphase dp67 nei confronti di Burmester 052 (che, da quel poco che si riesce ad intravvedere dalle fotografie nella recensione di "Guide di Fedeltà", è davvero essenziale, tipo lettorino da 200 Euro) forse... grazie a componenti super-selezionati e alla maniacale attenzione al risparmio senza scendere a compromessi con la proverbiale qualità del marchio tedesco... ( parole rassicuranti che mi sono state dette dall'importatore?! ).
Per quanto riguarda il marchio CEC ed i relativi prodotti sopraccitati, si dice un gran bene in termini di rapporto qualità/prezzo e soprattutto audio.
Possedendo una nutrita raccolta di normalissimi CD e non essendo interessato ai titoli SACD attualmente sul mercato (credo a tal proposito che ben difficilmente se ne affacceranno altri) ho abbandonato l'idea di aquistare una macchina universale, preferendone una dedicata capace di riabilitare un formato che può ancora riservare piacevoli sorprese. (Ci sono etichette dalla qualità veramente alta: Alfa; Alia Vox, molti titoli Decca ecc.).
Il mio budget non va oltre i 3000 - 3500 Euro di Accuphase (su E-Bay ex-demo) o Burmester con un po' di sconto. Avrei quindi un po' più di respiro con i due componenti CEC (autoimportati), a circa 2300- 2500 tasse incluse.
Grazie alle sue orecchie ben più avvezze al bel suono delle mie, sono sicuro che non indugerà a buttarmi lì un nome capace di riproduzioni da brivido (si dice che un buon lettore sa far venire la pelle d'oca - alle braccia e lungo la schiena- non al portafogli). E la prego, non mi dica che devono essere le mie orecchie a decidere, so che dovrebbe essere così, ma non sempre è possibile. Spesso la qualità è una dote oggettiva, a me basta un semplice giudizio oggettivo, e non è poco se arriva da una persona competente.
Potrebbe esserle di aiuto sapere il resto della catena: ampli Electrocompaniet ECi4, diffusori Monitor Audio silver 8, cablaggio straight wire crescendo.
Ringraziandola anticipatamente, porgo i più cordiali saluti.
Marco - E-mail: giudy.n (at) tiscali.it

LC
Caro Marco,
oltre certe cifre, purtroppo o per fortuna, è difficile incappare in solenni fregature, se si sta su prodotti di grande tradizione e credibilità. Ecco perché spesso dico che il giudizio deve essere "personale". Non è molto bello sentirsi il peso della responsabilità per acquisti altrui, specie quando si tratta di cifre importanti. Detto questo, per diverse ragioni, mi orienterei verso l'Accuphase DP 67 e non certo per demeriti degli altri due "contendenti". Credo che la timbrica ambrata dell'Accuphase si sposi bene con l'ampli ElectroCompaniet, tenendo conto dei diffusori a valle di tutto. Aggiungo che dopo l'acquisto della sorgente sarebbero i diffusori ad essere un gradino al di sotto del resto. Io forse avrei scelto un upgrade path differente: meno budget sulla sorgente, più sostanza sui diffusori. Immagino ci abbia già pensato, comunque.
E' un ragionamento a latere, non devi darci troppo peso. Anche mettersi al sicuro dal lato sorgente può essere una mossa astuta, se si avesse in previsione un upgrade dei diffusori per un prossimo futuro non troppo lontano.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Far suonare bene 10 vinili
Gentilissimo Direttore sono alcuni anni che la seguo e la prima volta che le scrivo.
La ringrazio per la gentilezza e l'impegno che sempre dimostra all'intera comunità audiofila. Le vorrei chiedere in maniera del tutto anonima, per ovvii motivi, una risposta da molto tempo lasciata in sospeso, ovvero il magico mondo dei cavi.
Nota davvero dolente credo tuttavia di largo interesse. Ho acquistato da un mese circa una coppia di cavi Hi Diamond WHITE segnale-potenza. Una volta connessi al lettore cd il tutto funziona alla meraviglia. Quando però vado a connettere il Signal WHITE con programmi analogici vedi stadio phono, tuner, cassette deck, meraviglia delle meraviglie la magia non riesce più. In effetti il suono che ne risulta è dei più acuti e striduli possibili e dallo stadio phono in verità è per davvero inascoltabile. Gentile Direttore cosa mi consiglia di fare?
Sostituire gli Hi Diamond credo sia una scelta capestra !!!
Le elenco di seguito la catena d'ascolto.

Mi creda non vorrei stravolgere la catena pertanto acquistare un costosissimo cavo non la vedo una scelta idonea (ho 50 musicassette e 10 LP) tenendo conto del valore delle sorgenti 300 € di media, ascolto con frequenze sporadiche, credo che il gioco non risulti difficile più di tanto.
Volendo aggiungere un solo cavo di segnale (magari altri due per le caratteristiche tecniche e timbriche diverse vedi marantz - project debut - nad), a quello già in forza per lo stadio phono, sempre da scegliere oculatamente per tuner e cassette deck, senza ovviamente spendere un cifra esorbitante quale tra MIT E KIMBER accosterebbe tenendo conto delle timbriche e dell'impianto descritto di seguito?
Fermo restando che sono un convinto fautore che i cavi non vadano mai spostati dovremo pertanto utilizzarne in questo caso almeno tre, avendo tre sorgenti diverse. Ovviamente può indicarmi lei stesso qualche tipo che andrebbe a nozze, mi perdoni ma ho cercato di muovermi personalmente. Certamente per lo stadio phono del Project e per il tuner Nad credo che per motivi tecnici il MIT AVT3 sia la scelta migliore anche per un controllo ed un'autorità maggiore.
Per la piastra Marantz, di carattere cupo il bello squillo di carattere Kimber tipo Timbre, penso non sia male. Cosa ne pensa? Mi indichi lei stesso la strada da percorrere.
Infine rimane il dubbio sul cavo di alimentazione quale tra MIT e Hi Diamond rientrerebbe a far parte della difficile e ardua combinazione? Credo Hi Diamond, sono comunque da valutare forse tutti e due molto attentamente!
RingraziandoLa anticipatamente per il prezioso tempo dedicato e che spero mi vorrà sempre dedicare colgo l'opportunità per porgerle cordiali saluti.
Enrico - E-mail riservato

LC
Caro Enrico,
che un cavo suoni benissimo con una sorgente e malissimo con le altre va al di là della mia esperienza e di ogni più fantasiosa interpretazione. Davvero, faccio fatica a crederci. Per curiosità sono andato a rileggermi le caratteristiche elettriche del cavo HD White e non mi pare sia niente di particolarmente insolito o "estremo". Capacità e resistenza mi paiono attestarsi su valori assolutamente "tranquilli" e comunque non tali da provocare reazioni così instabili.
Detto questo e tenendo conto delle poche musicassette (50) e dei pochissimi dischi (10!) forse sarebbe il caso di non spendere altro denaro in cavi esotici e, semmai, optare per delle soluzioni low-budget che sono più consone sia alla qualità delle sorgenti citate sia al veramente esiguo software. Il cavo HiDiamond lo terrei sul CD, visto che là sembra dare risultati più che soddisfacenti. Anche sui cavi di alimentazione farei una riflessione serena e circostanziata.
Cerca di farti prestare qualcosa da provare, non dovrebbe essere impossibile. Di audiofili che vogliono sostituire cavi è pieno il mondo. Senza prove dirette, vista la strana esperienza fatta con il cavo di segnale, è meglio non fare tentare azzardi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Far suonare bene 12.000 vinili
Gentile direttore,
seguo da tempo e con grande interesse il sito che regolarmente risponde con grande perizia ai quesiti degli utenti. La disturbo per sottoporle un quesito a mia volta.
Sono un accanito collezionista di vinile (sono orgogliosamente arrivato a 12.000 pezzi) in gran parte riguardanti la storia della black music e della storia della musica da ballo relativa al periodo 1970-1983 (funky, disco, soul, electro, etc).
Troppo spesso trovo difficoltà nel far suonare decentemente al mio impianto dischi, soprattutto se mix datati. Il suono risulta cupo e poco dettagliato, la scena quasi inesistente. Al contrario sono generalmente molto soddisfatto del suono relativo a dischi ben più recenti dello stesso genere.
Certo ho ben presente che: la registrazione da studio di piccole produzioni indipendenti non era sicuramente di alto livello, nel corso del transfer la registrazione subiva un ulteriore (a volte sostanziale) modifica la qualità del vinile scarsa o scarsissima la maggioranza dei suoni prodotti dagli strumenti utilizzati era elettrica od elettronica e stracarica di bassi (micidiale nel funky).
Detto questo vorrei se possibile migliorare l'ascolto anche di questi ultimi. La stanza che utilizzo è 5 metri x 5 e 2 metri di altezza, adeguatamente insonorizzata.
Utilizzo:

A suo parere, è possibile ottimizzare meglio l'impianto o sarebbe meglio sostituire qualcosa?
Stavo pensando seriamente ad un paio di TANNOY MERCURY M2.5 ...
La ringrazio anticipatamente e le auguro buon lavoro,
Marco - E-mail: multifactory (at) multifactory.it

LC
Caro Marco,
complimenti per la collezione di dischi...ascoltarli tutti almeno due volte è un'impresa mica da ridere. Ti ci vorrà tutta una vita :-)
Alla tua domanda ti sei già risposto in parte da solo: molte produzioni "indie" suonano male, non c'è speranza di farle suonar bene. Talvolta suonano male anche vinili di grandi produzioni, sai? Di conseguenza, una certa "rassegnazione" sarebbe d'obbligo. Detto questo, per migliorare seriamente, comincerei a disfarmi di tutto ciò che non serve, nella solita logica del "meglio poche cose buone che tante così così". Lo ripeto spesso, ma sempre più spesso leggo di audiofili che tendono ad accumulare apparecchi su apparecchi, basandosi più sulla quantità che sulla qualità.
Volendo fare un serio repulisti lascerei il Rotel RA 840 come unico ampli, eliminando persino il pre phono NAD PP2 che è certamente peggiore dell'ingresso phono integrato del Rotel. Poi terrei un solo giradischi....magari proprio il Planar 3 che dichiari essere "in arrivo" ed al massimo due testine, una da battaglia ed una un po' più seria. Per le casse, con la vendita di tutto il surplus, penserei ad un upgrade sostanziale, andando a cercare un modello da pavimento, magari usato, di classe media. Poiché mi è impossibile prevedere il budget che si renderà disponibile alla fine di tutta l'operazione, ti consiglierei di dare un'occhiata a qualche Volume di queste lettere alla redazione (a numeri più alti corrispondono lettere più recenti) per farti un'idea delle varie possibilità. La stanza è grande, anche se un po' bassa, credo che due buone torri da pavimento possano darti quel che cerchi: potenza del basso e maggiore raffinatezza in gamma medio-alta. Visto il genere prediletto, non vedrei male delle Klipsch, ad esempio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un upgrade generale
Gentile Sig. Cadeddu,
Ho da poco sostituito il mio obsoleto ampli integrato commerciale a stato solido (un Onkyo) con un integrato valvolare Jadis Orchestra (rigorosamente second-hand) e sto finalmente apprezzando il piacere di ascoltare diverse ore di buona musica (molto jazz ma anche rock) senza stancarmi eccessivamente le orecchie, come mi succedeva spesso prima!
Le casse sono delle vecchie (ma fidate) ProAC Super Tablette montate sui loro stand dedicati e il cavo di potenza è il vostro Triple T e devo dire che il carattere secco e un po' analitico delle piccoline è mitigato da una gamma media adesso molto più ricca e godibile. La dinamica è buona e il suono è abbastanza arioso ma rilevo anche qualche asprezza e metallicità nei medio alti, oltre a bassi che ovviamente non sono particolarmente profondi.
Il mio desiderio è dunque quello di recuperare un po' di trasparenza e naturalezza in più sui medio-alti e di presenza sui bassi. Non ho ancora nominato il lettore CD perchè è un CD recorder Philips di nessuna pretesa audiofila, così come il suo cavo di segnale.
I consigli che sono qui a chiederle sono dunque i seguenti:

La ringrazio anticipatamente per la consueta attenzione e disponibilità.
Cordialmente,
Pino - E-mail: pino.creanza (at) libero.it

LC
Caro Pino,
con 1000 euro si acquistano ottimi lettori CD nel mercato dell'usato. Proverei a cercare qualcosa di Linn, Naim, Cyrus o Meridian, tanto per fare qualche nome di prodotti facili da reperire. Prova a fare una ricerca sui mercatini online o nelle sezioni di usato delle riviste HiFi e sentiamoci di nuovo. Tieni poi conto che con 1000 € acquisti anche qualcosa di buono nel nuovo, ad esempio Rega Apollo, Primare CD21, Jolida JD100.
Per quanto riguarda il pre fono, con quella cifra puoi pensare a Lehmann Black Cube, magari usato, qualche modello Graham Slee, Trichord Dino o qualche modello Clearaudio. Molto dipende anche da ciò che riesci a trovare.
Infine, per i cavi di segnale orientati verso qualcosa di non troppo aperto ed analitico, magari puntando la tua attenzione sul catalogo Monster Cable. Anche in questo caso, stando nell'usato, si possono fare ottimi acquisti. L'ideale sarebbe comunque trovare un buon negozio, che abbia anche un discreto assortimento di materiale usato, che ti possa guidare in tutti questi passi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ottimizzazione dell'impianto
Spett.le Direttore,
ho da poco scoperto la vostra interessante ed illuminante rivista sugli HI-FI. Premetto che, leggendo alcuni argomenti trattati sul sito, mi rendo conto di essere un principiante e neofita nel campo. Veniamo per gradi al punto. Mi sono da poco tempo sposato e con i miei, al giorno d'oggi "miseri", 1000 euro al mese comprato (con mutuo) una casa di 50 mq. Ho sempre avuto la passione della musica e degli impianti audio di "fedeltà". Durante l'adolescenza e dopo, ho avuto la mania di utilizzare quei pochi soldi risparmiati per comprare componenti hi-fi usati. Per questa mania-passione mi ritrovo ora in possesso di 3 amplificatori:

Una coppia di diffusori RCF DYATON 4, una coppia di diffusori ELEKTRO DK40, un piatto Technics, 2 piastre Teac, un lettore cd Pioneer (da sostituire). I motivi per cui le scrivo sono essenzialmente 2.
Il primo è sapere quale dei tre è secondo il suo dotto parere il migliore amplificatore.
Il secondo è, una volta stabilito il primo, quali diffusori posso abbinare per avere il miglior risultato, visto che le esigue dimensioni della mia casa non mi permettono di utilizzare nel salone (15mq ca) i troppo ingombranti RCF?
La musica che ascolto è Pop-Rock anni 70 (Pink Floyd, Deep Purple, ELP, Frank Zappa), passando per il Progressive italiano (PFM, Orme, Banco), Heavy-metal (Iron Maiden, Scorpions), Progressive Metal (Dream Theater), qualcosa di leggera italiana e virtuosismi di chitarra (Al Di Meola, Dodi Battaglia). Il mio budget di spesa è max 500 €.
La ringrazio per l'attenzione e spero di aver presto sue risposte.
Saluti,
Francesco - E-mail: phrancesko (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
complimenti per la Passione che, nonostante le difficoltà, continua a restare "accesa". Dei tuoi tre ampli terrei il Luxman L205 anche se trovo singolare che tu chieda a me quale tenere visto che TU li puoi confrontare uno contro l'altro ed io no. Non conosco i tuoi diffusori Elektro quindi non posso esprimere un parere in merito. Cercherei dei diffusori moderni, piccoli ma generosi, tipo qualche modello Indiana Line serie Arbour, che hanno anche il vantaggio di avere un mobile ben rifinito che rende il loro inserimento in ambiente un po' meno traumatico. Leggiti un po' di recensioni qui su TNT-Audio e dai un'occhiata al catalogo di questo Costruttore italiano.
Potresti persino spendere meno dei 500 € preventivati, lasciando una parte del budget per un lettore CD, magari usato, di buona qualità: per 100-150 € si trovano dei NAD, Cambdrige, Marantz...
Vendi tutto il resto, così magari riesci pure ad incrementare il budget di partenza.
Quando le cifre a disposizione non sono illimitate meglio ottimizzare al massimo e tenere lo stretto indispensabile. Sono sicuro che su Ebay la maggior parte di quei "pezzi" la si riesce a piazzare senza problemi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ritorno - con entusiasmo - all'analogico
Caro Direttore,
qualche tempo addietro l'ho disturbata per avere consigli in relazione alla costituzione di un setup analogico per il mio impianto principale (Voglia di analogico -
vol.411 della posta).
Seguendo parzialmente le sue "dritte", dopo lunga ricerca ed attente riflessioni, sabato scorso ho acquistato dal mio rivenditore di fiducia un Rega Planar 2 usato in ottime condizioni (€ 200,00, completo di braccio RB 250 e testina Audio Technica - nonsoilmodello - seminuova) ed il pre-phono Cambridge Audio Azur 540P (€ 75,00). Che dire? Sono felicissimo dell'acquisto!
Sarà l'entusiasmo per il nuovo "giocattolo", sarà l'aura di magia che (per quanto mi riguarda) avvolge la tecnologia che permette alla testina di leggere i solchi dei dischi neri, sarà nostalgia, sarà psicoacustica, sarà..., sta di fatto che in questi pochi giorni ho riesumato molti dei miei circa 300 vinili che aspettavano solo di essere ascoltati decentemente (ho realizzato, ma già sospettavo, che il mio vecchio Technics SL-BD22 non rendeva loro giustizia...).
Soddisfazione e stupore: da un lato credo di non aver mai ascoltato quei dischi come oggi (non tutti i giradischi sono uguali...), dall'altro, scettico quando sentivo parlare di "superiorità del vinile" rispetto ai supporti digitali in relazione a svariati parametri, ho dovuto ricredermi soprattutto per quanto riguarda la naturalezza, il realismo e la matericità del suono che il Rega mi sta regalando.
Last but not least, una considerazione puramente "estetica" (non si metta a ridere, lo so, non c'entra nulla col "buon suono"): quanto è bello quel disco nero che gira...
Perché questa lettera? Solo per ringraziarla di avermi fatto tornare la voglia di ascoltare (ripeto) decentemente i miei vecchi vinili (e di acquistarne di nuovi): gli articoli di TNT e le sue risposte ai lettori hanno influito non poco sulla mia decisione...
Domandina finale (non poteva mancare...): premesso che già con l'attuale testina nulla mi sembra mancare, l'acquisto, in futuro, di una Bias 2 di Rega apporterebbe apprezzabili miglioramenti? In alternativa (senza dissanguarsi), quali prodotti ritiene di consigliarmi?
Grazie ancora per la passione e l'attenzione che dedica a tutti noi.
Con stima e simpatia, un cordiale saluto.
Un analogista "di ritorno".
Marco - E-mail: culotgarlatticosta (at) virgilio.it

LC
Caro Marco,
sono felice di aver parzialmente contribuito alla "rinascita" di tuoi vinili. 300 LP sono un capitale culturale che merita di essere salvaguardato e gustato nel migliore dei modi. Se già un giradischi entry-level come il Rega Planar 2 riesce nel "miracolo" pensa a cosa potrebbe uscire dai tuoi dischi con un set-up ancora più raffinato!
Già una testina migliore potrebbe aiutare non poco. La tua idea di una Rega Bias 2 mi vede completamente d'accordo. L'interfaccia meccanica tra base, braccio e testina sarebbe "ottimizzata".
Non solo, ma anche la complicata operazione di "dimatura" risulta oltremodo semplificata. Se non l'hai già fatto regala al tuo giradischi un ripiano ad hoc, magari una mensola a muro specifica, il suono ne guadagnerà ancora.
Comunque, non farti prendere dalla voglia di upgrade: è vero che si può migliorare molto, ma è anche vero che si devono assaporare i momenti magici di completa soddisfazione, tra gli audiofili sono rari, non lasciarteli sfuggire!
Ancor più ovviamente, acquista dischi, è notizia (vedi editoriale di Maggio) di questi giorni che anche la grande catena MediaWorld si sia rimessa a vendere dischi in vinile, pure di qualità!!! No, non SACD o DVD-Audio...proprio vinili, nel tempio dell'elettronica di consumo. Per ora circa una ventina di titoli (Eagles, Led Zeppelin, Pat Metheny, Beatles, persino Nirvana e Rage against the machine!) ma certamente è un momento magico per il disco nero. Un altro piccolo segno dei tempi ed una grande soddisfazione per noi che da sempre avevamo spinto in questa direzione, quando tutte le altre riviste remavano in direzione univoca (pro-SACD), noi scacciavamo le sirene di improbabili nuovi formati digitali, che di veramente nuovo avevano - più probabilmente - solo le royalties.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Avevi ragione tu
Ciao Lucio,
ogni tanto ti tedio un po'. Tempo fai ti scrissi per una consulenza relativa a dei diffusori da pavimento che rispettassero i requisiti di trasparenza e ariosità (
Lettere alla Redazione Vol. 394).
Tra il lotto che mi proponesti figuravano le Magneplanar (da me peraltro mai ascoltate). Allora: per caso, un paio di mesi fa, ho avuto modo di fare la conoscenza con delle MMG (le piccole di casa): ho visto la fine del tunnel!
Il suono che cercavo da anni era lì "dentro" quegli esili pannelli!!! Mi sono buttato in una ricerca finalmente mirata e ho trovato un paio di SMGa. Ho un YBA Intégré, temevo non bastasse, invece, come mi avevi assicurato tu, le pilota alla grande. Non ho tanti bassi ma per il resto è pura magia (almeno per me, per i miei gusti, per le mie tasche).
Sì, lo confesso, ho perso la testa per le attempate americanine. E soprattutto ora ascolto la Musica e non l'impianto.
Queste righe per ringraziarti dei tuoi preziosi consigli.
Con stima.
P.S. Ma allora allarghiamo 'sta sezione vintage ;-)?
P.P.S. Mi permetto un suggerimento: sarebbe bello dedicare una sezione del sito alle varie scuole del suono attraverso i marchi che hanno fatto la storia dell'hifi. lo so, è un lavoro molto complesso e faticoso, però renderebbe TNT ancora più appetibile e completo.
Carlo - E-mail: c.landriscina (at) sermedia.com

LC
Caro Carlo,
per chiudere in bellezza con il nostro consueto Angolo dell'Ottimismo, pubblico con piacere questo tuo "feedback positivo" sulle Magneplanar. Mi conforta saperti soddisfatto e completamente dedito alla Musica e non più all'impianto. Cura con attenzione il posizionamento, fondamentale per il massimo delle performance di un diffusore a dipolo. La distanza dalle pareti è un parametro con il quale giocare fino a trovare il compromesso migliore. Fallo con calma, giusto quando ti vien voglia di provare qualcosa di diverso. Le differenze - in un senso o nell'altro - saranno ben più evidenti di quelle che otterresti con un cambio di componente.
Per quanto riguarda le tue richieste finali, con giornate di 48 ore si potrebbero fare molte cose, in effetti. Ma, come cantavano gli Human League in "Human" (album Crash 1986):
I'm only human
Of flesh and blood I'm made
I am just a man
Human
Born to make mistakes...

Senza dimenticare che, come recita un'altra canzone...too much is never enough!!! :-)
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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