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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Siamo audiofili o...caporali?
  2. Re: Siamo audiofili o...caporali?
  3. Upgrade sorgente digitale
  4. Nuovo impianto con 1000 €
  5. Un gran minestrone
  6. Un cavo autocostruito
  7. Analogico contro digitale
  8. Nuova amplificazione usata sotto i 500 €
  9. Analogico e pop/rock anni '70
  10. Lotta alle vibrazioni

Re: Siamo audiofili o...caporali?
Caro direttore,
comprendo che questa sia la terza lettera che le spedisco quindi non le chiedo di leggerla... mi sarebbe piaciuto però porre il mio punto di vista rispetto a ciò che sta sotto la psicologia dell'audiofilo per quel poco che posso aver concluso frequentando questo ambiente.
Mi spiego meglio, mi ha fatto riflettere il fatto che tra tante lettere dal taglio tecnico atte a risolvere problemi relativi alla riproduzione musicale nel modo piu fedele possibile, lei abbia risposto con notevole presa di coscienza ed introspezione ad una lettera di un direttore di orchestra che giustamente denunciava un certo modo di comportarsi spesso compulsivo e disquisitorio nei confronti della musica.
Ebbene penso che ci sia molto da apprendere dalla vostra "domanda e risposta" e le dirò di più: più della metà delle persone che lavorano in questo settore che ho avuto la possibilità di conoscere sono ai miei occhi visibilmente depressi, febbricitanti e perennemente insoddisfatti! Penso che se gli piacesse un certo cd, gli sia andato in odio dopo gli innumerevoli ascolti per l'eterna insoddisfazione!!
Ascoltando la musica bisognerebbe riuscire a lasciarsi andare, a far lavorare l'immaginazione, bisognerebbe riuscire ad entrare in alcuni casi in uno stato di semi-trance indifferentemente da come è stata registrata la musica stessa. Cosa possiamo farci se i beatles e i beach boys non hanno la stessa qualità di registrazione di alcuni dischi Jazz?
Probabilmente sarebbero inascoltabili se registrati in modo troppo controllato.. basta immaginarsi un disco punk registrato in modo pulito!
Per non parlare poi del costo degli apparecchi in questione oltretutto.. di solito anche gli acquisi in questo settore mi sembrano spesso compulsivi e del fatto che penso (ma sottolineo penso) che sia nata una vera e propria patologia psicologica sull'argomento. Ecco per sdrammatizzare e concludere è bene riflettere sul rovescio della medaglia in questo mondo della riproduzione sonora e concentrarsi sulla musica prima di tutto, dopodichè trovare un giusto equilibrio nell'impianto hi fi dato da ciò che si vuole ottenere e ciò che si ha a disposizione da spendere e che si vuole spedere. E aggiungo... c'è sempre di meglio.. soprattutto in queste cose, peccato che costi sempre troppo!!
PS: Ho acquistato tlx 6 della jbl e il suono mi sembra fantastico rispetto comero abituato con le bose 301 che oltretutto facevano fare da cassa di risonanza il comò posizionato sotto di esse! Le ho acquistate per 140 euro ma mi sembrano proprio ben spesi! Mio papà che fa il fabbro ha intenzione di farmi i piedistalli in ferro dell'altezza se ho capito bene intorno ai 35-40 cm ma devo ancora capire bene, adesso sono a 45 cm da terra e i bassi li sento completamente solo se sono con la testa all'altezza dei woofer cioè sdraiato sul letto... E' un limite delle casse o andrebbero posizionate diversamente? Se è riuscito ad arrivare in fondo alla mia mail le faccio i complimenti! Eh eh, grazie e buon proseguimento.
Fabio - E-mail: biofa84it (at) yahoo.it

LC
Caro Fabio,
i diffusori andrebbero messi in maniera tale che il tweeter stia ad altezza d'orecchio dell'ascoltatore seduto. Se fosse un po' sopra o un po' sotto non sarebbe un problema, basta che si tratti di differenze trascurabili (± 10 cm, ad esempio). Vedrai che coi supporti le cose miglioreranno ancora ma probabilmente sentirai molte meno risonanze che tu, forse imprudentemente, potresti catalogare come "basse frequenze". L'approccio ad un ascolto corretto passa anche per una certa rieducazione dell'orecchio...ci vuole tempo.
Per quanto riguarda le tue osservazioni sulla lettera della settimana scorsa, sono felice che ti siano piaciute, troppo spesso ci si dimentica che il fine ultimo è la Musica. Di recente ho letto di un audiofilo che si rifiutava di ascoltare Musica in macchina perché l'impianto era di livello troppo basso rispetto all'impianto di casa. Ecco, quando arriviamo a situazioni paradossali come queste credo sia giunto il momento di fermarsi un attimo e riflettere....perché è il mezzo che è diventato fine. Peccato che sia la Musica ad emozionare e non quattro circuiti messi in croce alla meno peggio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Siamo audiofili o...caporali?
Caro direttore,
l'email nell'ultima rubrica della posta, riportata in oggetto, mi ha entusiasmato! Dico veramente! L'email del maestro Paolo l'avrei scritta anch'io pari pari e avrei risposto a tale email esattamente come hai risposto tu, né più né meno. Forse perché entrambe, lettera e risposta, sono davvero piene di buon senso.
Capita anche a me di ascoltare e di ricercare magari il dettaglio o il l'immagine 3d perfetta (anche se so che quest'ultima, soprattutto nei cd pop-rock è una vera chimera) nel mio buon impianto hi-fi; ma poi quasi immediatamente penso "Ma che me ne importa?" ehi! Sto ascoltando Cantaloupe Island! (che tra l'altro è registrato in maniera eccellente) oppure Wish you were here, o una voce che sembra un filo d'argento rivestito di velluto come quella di Skye, ex Morcheeba, in Charango, e così via.
Allora tutto ritorna nella giusta dimensione e l'immersione nella Musica è totale, l'emozione cresce e i brividi salgono lungo la schiena e s'impossessano della mente. Il piacere è totale...
Grazie Lucio, a presto.
Francesco - E-mail: francescodis (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
come darti torto...la mia sensazione è che a molte persone la Musica non produca questi effetti "fisici". Conosco qualcuno che sostiene che potrebbe tranquillamente vivere in un mondo senza Musica. Per me è invece una questione di "pelle", certa Musica la sento come se fosse mia da sempre, come se quel ritmo o quell'accordo fosse già dentro di me e venisse risvegliato così, in quel momento, per risonanza. E' come se scattasse una sorta di interruttore che mi fa dire: "eccoti, dove sei stata tutto questo tempo? Ti conoscevo già, ti aspettavo". E può essere un brano rock come un movimento di classica o persino qualcosa di contemporaneo. Altre volte è più cerebrale, si insinua dentro in modo subdolo per non abbandonarti più. E' per tutto questo turbine di sensazioni che vale la pena dannarsi l'anima per sentirla nel migliore dei modi anche se lei, magica com'è, riesce a colpire a fondo anche attraverso una radiolina.
A proposito, visto che ti piace Charango, non lasciarti sfuggire la discografia completa dei Morcheeba, ogni disco merita ma immagino tu li conosca già tutti. Anche in quel caso, una volta entrati in "quel" mondo è difficile non restarne rapiti.
Grazie del prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgente digitale
Carissimo Lucio,
scrivo dopo circa 3 anni ("clamp autocostruito", ricordi?), per chiedere un tuo parere sul mio impianto di recente assemblamento e sull'eventuale upgrade da fare. Ti ricordo il mio precedente impianto:

Attualmente, sfruttando usato e ex-demo, nella mia taverna sta suonando: La sala è una taverna di 4.5X8.5, diffusori sul lato corto a circa 1.5mt dalla parete di fondo e 1mt dalle pareti laterali, punto d'asolto a metà sala, generi ascoltati tutti (con preferenza Jazz, pop/rock, cantautori, a volte classica). Chiaramente il suono che ne esce adesso è "un po'" migliorato ;-)
Che ne pensi (il Thorens suona ancora, con i dischi più vecchi e rovinati, utilizzando - per ora - il Luxman come prefono, collegato ad un ingresso linea del Mira)?
Ritengo che - prima di pensare ad un eventuale upgrade dei cavi - un punto debole attualmente possa essere il lettore CD, penserei di sostituirlo a breve, magari con un Rega Apollo, ma valuterei - restando sullo stesso ordine di prezzo - anche un Naim entry level o un AA Paganini 70.
In seconda battuta, sono totalmente in palla riguardo ai cavi, quli sarebbero da sostituire e con cosa, secondo te (cercherei anche on-line, per risparmiare, ma non so proprio cosa cercare).
Gradirei comunque sentire il tuo illustre parere.
P.S.: il vecchio "clamp" ora sonnecchia pigramente su un tappetino per mouse sopra il lettore CD..
Spero di essere stato abbastanza sintetico, ti ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Tommaso - E-mail: sellatom (at) alice.it

LC
Caro Tommaso,
mi pare che l'attuale impianto sia ben assortito. Per un upgrade significativo punterei l'attenzione sulla sorgente digitale. Visto che l'ampli e la sorgente analogica sono entrambe di provenienza Rega non sarebbe male preservare una certa integrità di "famiglia" con un Rega Planet (usato) oppure un Apollo nuovo. Non male l'idea del lettore CD Naim, ma forse sforiamo un po' il budget, anche se "filosoficamente" non saremmo distanti.
Per quanto riguarda i cavi per ora lascerei tutto com'è visto che parli di prove per vedere se riesci a sentire differenze alternandoli. Ebbene, se fai fatica a coglierle, forse non è il momento di spendere soldi in cavi. Quando l'orecchio (o l'impianto) sarà in grado di rivelare differenze significative allora potrai porti nuovamente il problema. Per ora la tua "dotazione" mi pare del tutto adeguata al resto dell'impianto ed in grado di reggere perfettamente componenti di qualità persino superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto con 1000 €
Caro Sig. Cadeddu,
da lettore delle sue risposte - ammirato per la loro competenza e anche, mi lasci dire, stile - passo io a porle una domanda, ovvero a chiederle dei consigli.
Ascolto quasi esclusivamente musica classica (in particolare musica vocale e strumentale del 600-700 e musica da camera dell'800) e mi trovo a dover ricostituire un piccolo impianto stereo, che suoni decentemente ma senza grandi ambizioni da audiofilo, visto anche che la mia frequentazione dei concerti rende l'ascolto di musica riprodotta sempre un più o meno distante surrogato.
Avendo lasciato il mio precedente impianto nella casa dove vivevo con la mia ex-moglie e figli, mi trovo a ricostituirne un altro in un ambiente assai piccolo (dove le mie Belle Klipsch entrerebbero a fatica) e destinando a esso una cifra modesta (entro € 1000?).
Incuriosito proprio da una sua recensione, ho da poco comprato un T-Amp, al quale vorrei abbinare delle casse.
Primo consiglio: quali casse? L'ho vista parlare in termini abbastanza positivi delle 4.02 e 5.02 della Indiana Line. Pensa che possano fare al caso mio? O ha delle alternative? Tutto sommato, casse di quel tipo mi eviterebbero di ricorrere a dei sostegni, forse ancora più ingombranti, ed esteticamente non farebbero a pugni con un ambiente piccolo e arredato con mobili antichi. L'ascolto proprio oggi delle 4.02 (con T-Amp) mi ha lasciato qualche dubbio, soprattutto in termini di "morbidezza". Vero è che erano casse con alle spalle solo pochissime ore di uso.
Secondo consiglio: mi darà del barbaro se mi è venuta in mente la possibilità di usare per lettore CD uno dei due miei portatili Macintosh (PowerBook Titanium), che staziona sullo stesso tavolino dove metterei il T-Amp? Più che il risparmio di soldi è il risparmio di spazio a suggerirmi questa idea (sempre che non sia, anche per le esigenze di un audiofilo minimale, una follia..).
La rigrazio per l'attenzione e la saluto con molta cordialità.
Raffaele - E-mail: torella (at) uniroma1.it

LC
Caro Raffaele,
l'idea del PC portatile come sorgente non è di per sé malvagia se non fosse che questi apparecchi hanno un certo numero di problemi che li rendono - in genere - poco adatti all'utilizzo "musicale": qualità della scheda audio in primis, rumori vari (ventole etc.) ed interferenze di diverso tipo vanno a compromettere inevitabilmente il risultato finale. Come soluzione "di fortuna" può anche andar bene, comunque.
Per quanto riguarda i diffusori, vista la bassa potenza del T-Amp, non è che si abbia a disposizione un ventaglio molto ampio di scelte possibili. Quelle Indiana Line andrebbero bene, così come delle Klipsch o anche delle Triangle. Visto il budget comunque la cosa non mi pare così drammatica. In fondo l'ampli ce l'hai già, come sorgente useresti il notebook...quindi la cifra totale (circa 1000 €) potrebbe essere dirottata tutta sui diffusori. Se già conosci (ed ami) il suono Klipsch, visto che possedevi delle "Belle", perché non pensare ad una RF da pavimento? Ci sono diversi modelli che potrebbero fare al caso tuo. "Morbide" non lo sono di certo...ma se è per questo neppure le "Belle" lo sono :-)
Prova a vedere se ti riesce di ascoltare qualcosa, magari puntando ai modelli da pavimento più "snelli" (tipo RF 10, RF 52, RF62 o anche le F2), dato che l'ambiente d'ascolto lo definisci come "molto piccolo".
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un gran minestrone
Buongiorno Lucio,
poco originale negli acquisti, ti parlo di diffusori e elettroniche di cui nella rubrica della posta si parla spesso, spero che almeno i "problemi" che pongo siano un po' "stimolanti". Alla fine dei conti, sono tutte scelte "digitali". :-))
Ho in casa da più di dieci anni un paio di chario syntar 300 e una coppia ampli (a700mk3) e lettore cd (sl-ps770a) della technics. su queste pagine il primo è stato ripetutamente massacrato ("il suono era semplicemente insopportabile. così stancante che non si poteva tenere su per più di un'ora di seguito." :)) ) e il secondo ha raggiunto una striminziata "sufficienza" ("il lettore cd non è male", "...anche se si tratta di un prodotto che non mi ha mai fatto impazzire").
Ho acquistato, nel corso di un semestre di ricerche nel mondo dell'usato, a prezzi tra il "normale" e la vera occasione, una coppia di casse t box II f di t-hifi (con relativi supporti), una coppia di indiana line 4.20, due ampli nad (c320 con e senza ape :) ), un lettore nad (c521bee) e uno marantz (cd5001). l'obiettivo di questi acquisti "doppi" è la creazione di due impianti, uno per una amica e l'altro per il sottoscritto.
Primo quesito (o delle richieste di conferma): dato per certo che a lei andranno le t box (che pure in certo senso mi hanno entusiasmato, e non certo solo perchè le ho recuperate a un prezzo davvero limitato), bene se le do la coppia spaiata nad+marantz e mi tengo i due bee (non l'ho detto esplicitamente, ma la priorità è il *mio* impianto :) )? O meglio -mi sorprenderebbe- una accoppiata "mista"?
In casa ho due stanze da riempire di musica (no, non contemporaneamente!). Studio e sala. Sono molto simili: rettangolari, non enormi ma nemmeno minuscole (lo studio è 3.80x5.20m, la sala 4.20x4.70m), abbastanza alte (poco oltre i 3m).
Nello studio vanno le indiana line, sulla parete corta, nelle zone degli angoli, con ampi spazi all'interno dei quali cercare in libertà la posizione ideale (dopo un po' di prove direi 220cm tra le due, 85cm dalle pareti laterali e 35cm da quella posteriore), mentre il resto della stanza è spazioso e "vuoto" al centro e ben assorbente sulle pareti (alte e profonde librerie aperte, divano, scrivania "chiusa", poltrone).
In sala vanno le chario, sopra una libreria bassa e granitica -davvero, meglio di uno stand dedicato. E' come se fossero appoggiate sul pavimento, a parte l'altezza- alta 80cm, profonda 50 (quindi nemmeno troppo vicine al muro) e lunga 3m (anche qui discreta libertà di distanziamento, anche qui sulla parete corta). Assorbimento meno buono di quello dello studio (tavolo e sedie, una libreria profonda e un divano, ma troppe pareti o porzioni di pareti nude...).
Ascolto soprattutto elettronica (minimale o "energica") e rock, ma frequento con una certa insistenza anche jazz (prevalentemente con formazioni ridotte) e musica da camera. insomma, a generi sono onnivoro (a ascolti no. :) ).
Tutti i cavi in mio possesso sono economici, g&bl da pochi euro.
Secondo quesito (o dei dubbi principali): quale impianto, tra nad e technics, collego alle chario e quale alle indiana line? Il mio obiettivo, più che avere l'impianto "perfetto", è evitare un risultato pessimo in uno dei due: una delle due coppie di diffusori (e il contesto in cui questi sono inseriti) può/potrebbe limitare i danni con il terribile technics?
Ancora. Alla seconda uscita del technics ho collegato due wharfedale diamond 7.1 pro posizionate in camera, che uso per (davvero) sporadici ascolti mentre mi addormento (anche se non necessariamente musica "conciliante"). Ho recentemente acquistato un paio di heco kripton 100 per soli motivi "economici" (listino a 312e la coppia, le ho prese nuove e con garanzia di 5 anni a 20e (!!!) per un errore -o follia del venditore, pure ultraprofessionista- nella costruzione dell'inserzione su ebay) che mi hanno favorevolmente sorpreso. Suonano bene e con bassi assolutamente accettabili, nonostante le dimensioni (e l'estetica non certo irrestibile).
Terzo quesito (o della doppia coppia): quale coppia uso tra la vecchia e la nuova?
Quarto quesito (o dei futuri possibili): se mi procuro (come probabile) una fenice 100 -da usare in altro ambiente e contesto- e per sbaglio una volta mi capita di provarla in alternativa al technics non torno più indietro, vero? :-)
Grazie mille.
Teo - E-mail riservato

LC
Caro Teo,
mamma mia che gran minestrone. Cercherò di essere sintetico. Bene le casse T-HiFi con la coppia spaiata NAD + Marantz, per l'impianto dell'amica. Per i tuoi scopi meglio stare sulla coppia NAD, per tante ragioni che ho più volte esposto.
Come abbinare elettroniche e diffusori...è un bel problema. Posto che, visto che li hai a disposizione, potresti anche fare lo sforzo di provare da te entrambe le soluzioni, inclusi anche abbinamenti "misti", a naso ti consiglierei la coppia NAD sulle Indiana Line e la coppia Technics sulle Chario. Ma il tuo gusto è diverso dal mio, magari preferisci un abbinamento diverso. Prova, non è difficile.
Per quanto riguarda la scelta tra Wharfedale e Heco, vedi sopra. Le hai entrambe, ascoltale una a confronto con l'altra e decidi secondo il TUO gusto. Tra l'altro, le tue Heco non le conosco. Poi, chi ti dice che i miei gusti vadano bene per te? E se ti dicessi di scegliere la coppia di casse che ti piace meno...la ascolteresti tappandoti il naso (o le orecchie) SOLO perché te le ho consigliate io?
Infine, per quanto riguarda il confronto Technics-Fenice 100...credo proprio che sarà tutto a favore di quest'ultimo.
Concludendo, un consiglio: smetti di acquistare apparecchi e diffusori e siediti ad ascoltare Musica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un cavo autocostruito
Sono partito dal TNT-SHIELD e dopo diverse prove di ascolto e tre realizzazioni ho raggiunto questa configurazione:

                         |collegato========(schermo fili)===============isolato            |
                         |collegato========(schermo argentato)==========isolato          |
SORGENTE   |collegato---------(polo +)---------------------------------rosso collegato   | AMPLI
                         |collegato---------(polo -)---------------------------------nero collegato       |
                         |collegato---------(polo -)---------------------------------verde isolato          |
                         |collegato---------(polo -)---------------------------------bianco isolato       |
                          verso del segnale ------->>>>     FERRITE

I cavi migliori sono quelli destinati alle stampanti, che hanno le ferriti alle estremità. Tagliandoli a metà si hanno a disposizione circa 80 cm di cavetto lasciando la ferrite lato amplificatore, opportunamente contrassegnata per il verso del segnale.
Il cavo è lungo circa 80 cm, e marcato "usb shielded high speed cable 2.0 revision 28awg/2c + 28awg/2c". Sono presenti quattro conduttori. Le due coppie sono twistate, in rame argentato, con doppio schermo; il primo con un foglio argentato, il secondo con fili intrecciati, molto fitto.
Ne ho realizzati anche altri, con cavetti usb colorati, ma i migliori sembrano essere le prolunghe per le stampanti, con le ferriti integrate alle estremità.
I connettori sono monacor t717-g, dal prezzo umano circa 20 euro la coppia) ma dall'ottimo serraggio.
Saluti,
Giovanni - E-mail: giovanni.ditucci (at) email.it

[USB signal cable]

LC
Caro Giovanni,
grazie per il contributo. Tanti anni fa provai un cavo per stampanti come cavo di segnale, era nero con conduttori in rame argentato multifilare, ma confesso che non rimasi particolarmente impressionato. Ad avere il tempo per fare altri esperimenti proverei anche quello che consigli tu...purtroppo l'argomento cavi è diventato spinoso, abbiamo diversi costruttori che attendono recensioni dei loro cavi da tempo immemore. Ormai non ho più parole per scusarmi con loro.
Il fatto è che, come detto altre volte, provar cavi è estremamente faticoso e noioso. Con lo stesso "sforzo" richiesto da un cavo di segnale si provano almeno due coppie di diffusori, oggetti certamente più stimolanti ed interessanti.
Ad aggravare la situazione contribuisce anche l'enorme, spropositato numero di costruttori di cavi, da grandi Aziende a semplici hobbisti passati dalla parte dei costruttori...
Se si dovesse accontentare tutti si passerebbe la vita a provar cavi. Detto tra noi, ho modi più divertenti per passare il tempo :-)
Anzi, a dire il vero, non ho più "tempo da far passare"...è lui che passa veloce davanti a me ed io dietro ad inseguirlo.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Analogico contro digitale
Caro Lucio,
innanzitutto ti ringrazio per il consiglio che non molto tempo fa mi hai dato sull'accoppiata exposure XV – thorens TD-125. A posto dell'exposure ho acquistato un Copland CSA14 e, per il momento non sono pentito, ma vengo subito al dunque. Con un amico, che ha tirato giù dalla soffitta il suo Thorens 104 al quale ha sostituito la puntina con una Ortofon da 35 euro che è pilotato a sua volta da un pre nad 1020 e un finale nad 2100, abbiamo fatto la fatidica prova dell'ascolto simultaneo tra CD e vinile.
Con nostra grande sorpresa il disco suonava infinitamente meglio e con un livello di uscita incredibilmente superiore rispetto al CD. Gli oggetti in questione erano: LP dei Police (sincronicity) e CD originale omologo. Abbiamo provato da me con supporti diversi (più recenti) LP Peter Gabriel shaking the tree e relativo CD originale ma questa volta il CD aveva un'uscita di suono superiore rispetto al disco.
Non paghi abbiamo ripetuto la stessa ultima prova con il nad-thorens e, anche se di poco, il disco risultava suonare + forte e meglio del CD. Per completezza ti informo che, al momento, ho una puntina nuova Pickering (da 60 euro) e un braccio Grace 840 F, se quest'ultimo può fare la differenza.
Ti ringrazio anticipatamente per il tempo che dedicherai a leggere questo delirio-auditivo che ci reca notti insonni e per la risposta che ci vorrai dare.
Marco - E-mail: marco.vagaggini (at) csc-cinematografia.it

LC
Caro Marco,
il fatto che il vinile suoni "più forte" non significa che suoni "meglio". Semplicemente il guadagno dell'ingresso phono potrebbe essere superiore, proporzionalmente, a quello dell'ingresso CD. Attenzione a non cadere in questa vecchia trappola dei confronti a commutazione: è ben noto che tra un certo numero di diffusori di pari qualità, ascoltati in commutazione, uno tende a scegliere quello che suona più forte. Purtroppo, questo dato, da solo, non è indice di qualità.
Il fatto che tu ripeta spesso il concetto "suonava più forte" mi fa sospettare che ci siate caduti con entrambi i piedi. Per fare un confronto "serio" bisogna fare in modo che i livelli di uscita delle due sorgenti siano simili. Si può fare ad orecchio (si alza quella che suona più debole) oppure con l'ausilio di un fonometro (livellando picchi corrispondenti, ad esempio).
Fatta questa doverosa premessa, posseggo anch'io Synchronicity in CD ed in LP e quest'ultima versione suona un pochino meglio (ma non "più forte"!). Appena ho il tempo tiro giù dagli scaffali entrambe le edizioni, le confronto di nuovo e scrivo una piccola recensione.
Infine, un commento, leggero, sull'ultima tua frase "...questo delirio-auditivo che ci reca notti insonni". Magari fossero questi i problemi che non ci fanno dormire la notte. Io, per cosucce come queste, dormo beatamente ;-)
Anzi, se ci penso, data l'ora, mi addormento ancor più velocemente...zzzzzz :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione usata sotto i 500 €
Egregio Lucio, sono Michele, innanzitutto ti ringrazio per la solerzia con la quale mi hai risposto, sei un vero Signore, hai conquistato la mia fiducia. Il mondo degli audiofili, pur essendo fatto da persone a contatto con l'arte, può riservare brutte sorprese, le fregature sono sempre in agguato (recentemente ne ho preso una, in fatto di restauro di apparecchi antichi e cari, che mi brucia ancora: 350 Euro regalati a persona ritenuta competente e amica per un lavoro peggiorativo).
Come ti ho già scritto il mio impianto è costituito da: lettore Sony CDP 390 (anno 1989); casse B&W DM 330 (anno 1989); ampli integrato Yamaha AX 900 (anno 1989).
I miei generi musicali preferiti sono soprattutto etno-popolare, corale, strumentale e classica (Zap Mama, canti etnici, Givan Gasparian, Nicanor Zabaleta, Goran Bregovic, Ali Farka Tourè, ecc, toni morbidi).
L'impianto è posizionato in una stanza di circa 25 mq ed ho due bambini piccoli che tirano giù gli armadi.
Pare che il punto più debole dell'impianto sia l'ampli, pur essendo un 130 W RMS per canale, non pilota al meglio le vecchie B&W, difatti a potenza medio-bassa, con musica sferragliante e ricca di bassi, disturba.
Ho avuto queste proposte, alternative tra loro: accoppiata Proton, pre P 1100+finale AA 1150 (anno 1989, circa 300 Euro); accoppiata Rotel, pre RC 960+finale RB 960 (420 Euro); finale Carver PM 1.5 (anno 1986, 450 Euro); integrato Arcam ALPHA 10 con telecomando (anno 1988, 460 Euro).
La domanda è questa: tra queste alternative ampli propostemi, tenendo conto delle mie preferenze musicali, qual'è la più indicata per pilotare meglio le mie B&W 330 e che, nel contempo, non mi precluderebbe anche un abbinamento futuro con diffusori meno efficienti, tipo Monitor Audio o Polk Audio?
Se hai da suggerirmi alternative di usato, non comprese tra quelle che ho elencato, che vadano bene anche come costo, ti prego di propormele.
Prima di lanciarmi nell'avventura aspetto fiducioso una tua risposta.
Ieri ho letto la tua recensione sul T-Amp, mi è piaciuta moltissimo, non hai peli sulla lingua, complimenti. Secondo te il T-Amp con il T-Preamp andrebbero bene per le mie esigenze (B&W Dm 330 ed in futuro con eventuali Monitor Audio o Polk Audio)?
Per favore, puoi rispondermi questo weekend sulla Rubrica della Posta di TNT-Audio?
Arrisentirci e di nuovo grazie.
Con tanta stima
Michele - E-mail: connolami (at) libero.it

LC
Caro Michele,
ti hanno proposto delle soluzioni interessanti, a prezzi molto onesti. Tra quelle la mia preferenza andrebbe alla coppia Rotel, sia per qualità intrinseche, sia per assistenza che rivendibilità futura. Anche la coppia pre+finale Proton non è male, ma di fatto il marchio non è più sul mercato e questo riduce enormemente la rivendibilità futura e crea qualche problema in più in caso di assistenza.
Per quanto riguarda la coppia T-Amp + T-Preamp, direi di lasciar perdere, visto che i tuoi diffusori non hanno una sensibilità adeguata alla bassa potenza del piccoletto. In futuro, se acquisterai diffusori adatti potrai farci un pensierino.
Tieni anche conto che la tua stanza non è certo piccola e questo pone ulteriori vincoli alla possibilità di utilizzare al meglio un ampli di bassa potenza come il T-Amp.
Per quanto riguarda la tua amara osservazione in apertura: è vero che l'HiFi è a contatto (stretto) con la Musica, la più nobile delle Arti, ma è anche un'attività commerciale, con tutti i pro ed i possibili contro. Non ci si può aspettare che tutti lavorino per la gloria o siano onesti al 100%. Avresti fatto meglio a chiedere un preventivo dettagliato e seguire il restauro passo passo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Analogico e pop/rock anni '70
Gentile Lucio,
ho due quesiti da porti. Dopo decenni di cd mi intriga scoprire il vinile ma, inizialmente, non voglio spenderci troppo (in hardware si intende) e d'altronde mi risulta che con 500-600 euro si comprano (nuovi) un pre-phono e un giradischi entry-level (Pro-ject, forse Rega): posto che da anni ascolto solo con il marantz cd 17 mkII, secondo te è più probabile 1) che rimarrò deluso; 2) che, se la macchina è ben tarata, provi lo stesso appagamento.
E' vero che solo con delle prove si chiarirà tutto, tuttavia la tua (sempre ben accetta) franchezza potrebbe togliermi dalla testa che certe strade non sono percorribili (per lo meno con il mio budget).
Altra questione: com'è che tra i miei cd trovo più appagamento (che non vuol dire mi piacciano di più...) nell'ascoltare quelli dei primi anni 70 (direi Led Zeppelin, Pink Floyd, Yes, a volte Genesis) rispetto a incisioni molto recenti? Il basso (forse meno evidente) e le chitarre sono più... veri, l'immagine stereofonica mai forzata, sono più indietro rullante e piatti e non in faccia come in altri cd, non sembrano neanche troppo manipolati (per riempirmi la bocca potrei dire che in post-produzione si è lavorato pochissimo o niente, va beh...).
Insomma l'ascolto è facile, non mi stanca. Ti dò queste possibilità: a) ho dei problemi molto più gravi; b) ho scelto delle incisioni particolarmente fortunate; c) in effetti la produzione dell'epoca curava di più questo aspetto; d) quando un'opera è pensata e realizzata in analogico parte della "magia" viene trasmessa anche nei successivi formati digitali; e) altro.
Grazie infinite.
Gianluigi - E-mail: morgluigi (at) libero.it

LC
Caro Gianluigi,
con il budget a tua disposizione credo che comincerai a scoprire le gioie (ed i dolori) dell'analogico. Il tuo CD17 dovrà faticare non poco per farsi preferire nei tuoi ascolti, se userai vinili di qualità accettabile (non arati da una fonovaligia) e tarerai per bene tutto il sistema di lettura. Ovviamente sto immaginando tu abbia già parecchio vinile a disposizione, altrimenti l'esperimento perderebbe molto del suo significato.
Per quanto riguarda la seconda domanda: conosco bene i dischi che citi in quanto ho la discografia completa dei Pink Floyd (parte in CD, parte in vinile), diverse cose dei Led Zeppelin (in CD) e dei Genesis (sempre in CD). A me la maggior parte di queste incisioni non soddisfa affatto. Esclusi alcuni vinili dei Pink Floyd che suonano bene, anche secondo criteri "attuali", il resto raramente supera la sufficienza. Intanto l'immagine stereofonica, come la chiami tu, è praticamente inesistente a meno che non intendiamo con questo termine una certa separazione forzata dei canali (chitarra su una cassa, basso sull'altra e tutto il resto in mezzo in qualche modo). Le basse frequenze vere bisogna cercarle con il microscopio, la dinamica è compressa e di "vero" mi pare ci sia davvero molto poco. Quei dischi erano già pesantemente manipolati in sede di registrazione!
Poi, certo, bisogna vedere di "quali" incisioni recenti stai parlando, per poter fare un confronto. Se sono i dischi degli Oasis o degli U2 (belli ma tecnicamente indecenti) o di tanta roba "pop" da classifica, a parte qualche eccezione, posso anche darti ragione. Se parliamo di buone incisioni moderne allora il confronto è semplicemente impietoso
Diverso è, per certi versi, il discorso su classica e jazz. Negli anni '50 e '60 si incideva con grande attenzione alla qualità...ma NON nella Musica pop e tantomeno nel rock. Forse il confronto di generi non sarebbe ortodosso (ma sempre di rock duro si parla)...ma fossi in te ascolterei Led Zeppelin IV dopo aver ascoltato il Black Album dei Metallica...qualcosa mi dice che non riuscirai ad arrivare in fondo :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Lotta alle vibrazioni
Ciao Lucio,
eccomi qui a scriverti per la seconda volta la mia prima infatti la trovi al
volume 168 "Acquisto primo impianto con 3500 €".
Ebbene seguendo anche il tuo consiglio ho completato il mio primo impianto, anche se la strada verso un continuo miglioramento è ancora lunga.
Nel frattempo a parte piccoli interventi /artifizi che ho apportato intendo godermi la musica per un po' di tempo e ti assicuro lo faccio con grande soddisfazione il che è anche merito tuo.
Il mio impianto è quindi composto da:

Come vedi sulla sorgente sono andato molto oltre il preventivato, ma sono molto soddisfatto e lo ritengo quasi definitivo e comunque il pezzo forte della catena.
Mi rendo conto che queste elettroniche meritano un paio di diffusori di maggior pregio ma sai il budget era quello. Comunque posso dirti che le Klipsch hanno un rapporto qualità prezzo imbattibile e vanno davvero bene e forte e i miei vicini hanno "intuito" subito che la loro tranquillità è andata a farsi benedire.Dovresti sentire come suona il contrabbasso delle tracce 6,8,12 di Nada Trio (e si cosa credevi? che non lo comprassi?......davvero un cd notevole mi piace davvero molto, voce e strumenti di grandissimo impatto e un incisione degna dei migliori audiophile).
Le domande che ti vorrei fare per apportare delle migliorie a siffatto impianto sono molte ma per ora cominciamo con queste.
I tavolini su cui sono poggiate le elettroniche sono normalissimi tavolini bassi, stile giapponese, 100*50*20 (L*P*H), uno per ciascuna elettronica. I telai sono abbastanza robusti ma il fondo penso non superi il cm.Stando alle spalle dei diffusori e al centro dei due stessi si beccano una quantità di bassi enorme tale da farli vibrare non poco e al tatto me ne accorgo.
Ho incollato a caldo ai fondi (dall'interno) della guaina bituminosa smorzante di 4mm (quella per le impermeabilizzazioni per intenderci) con buoni risultati. Ora mi chiedo: e se poggiassi su tali tavolini due lastre di marmo di 2-3 cm della grandezza leggermente superiore alle elettroniche da usarle come base di appoggio per le stesse? Pensi che si possano smorzare un po' di vibrazioni? Così, volendo, potrei usare soprattutto per il lettore delle punte coniche o divertirmi con le varie soluzioni che ho letto nel rubrica del tweaking.
Per ora è tutto e la prossima volta ti parlerò delle sottopunte Atacama che ho sistemato sotto le punte di serie delle Klipsch, delle trappole acustiche che mi sono costruito sulla base degli Stylos Tnt, dei cavi di alimentazione che intendo cambiare alla prima occasione e del posizionamento dei diffusori.
N.B. Sto aspettando anche "Nightfly" di Donald Fagen che ho preso su Amazon. Ti farò sapere.
Ti auguro buon lavoro e ti rinnovo i miei complimenti per come lo svolgi.
Ciao e grazie.
Max - E-mail: maxbox67 (at) katamail.com

LC
Caro Max,
grazie per la fiducia e l'apprezzamento. Personalmente non sono molto amico del marmo a meno che non si usino poi piedini molto smorzanti tra questo e le elettroniche. E' probabile che con l'aumento di peso si abbassi la frequenza di risonanza della struttura dei tavolini ma non è detto che questo sia un bene. Molto del risultato dipende anche dalla struttura meccanica delle elettroniche, ad esempio. Quel che farei io è cercare di disaccoppiare il più possibile le elettroniche dai supporti e questi ultimi dal pavimento. Abbiamo recensito vari sistemi di questo tipo, ti consiglio di cominciare a leggere l'infame saga del nostro Mark Wheeler sulla lotta alle vibrazioni (no, non è una filippica contro il gruppo rock italiano :-)). Sono articoli lunghi ma piuttosto istruttivi.
Mi fa piacere che Nada Trio ti sia piaciuto. Son sicuro che ti piacerà anche "The Nightfly" anche se si tratta di sonorità antitetiche: calde e sinuose quelle del disco di Nada, fredde e "sintetiche" quelle di Fagen. E' stato uno dei primi master digitali in campo pop/rock e...si sente. Però c'è un ottimo ritmo, più grande pulizia e precisione. Purtroppo il CD suona molto peggio del vinile (misteri dell'audio). Ah, dimenticavo, GRANDISSIMA MUSICA. Ho sentito un paio di brani alla radio qualche giorno fa e nonostante la bassa qualità le emozioni sono state fortissime.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

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