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Lettere alla Redazione

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I volumi della posta precedente

  1. Re: Siamo audiofili o...caporali?
  2. Impianto con 2000-2500 €
  3. Sostituzione di un vecchio ampli
  4. Nuova sorgente
  5. Impianto "de minimis"
  6. LS 3/5A ..che fare?
  7. Cambio di rotta
  8. Un impianto per ricominciare da zero
  9. Stabilizzazione della tensione
  10. Un impianto stereo ... come quando ero giovane

Re: Siamo audiofili o...caporali?
Caro Lucio,
sono pienamente soddisfatto della risposta che hai dato al nostro caro amico Paolo, ma non sono soddisfatto tanto per dire, ma lo sono perché hai risposto così come non mi aspettavo rispondesse un direttore di una "rivista specializzata", pronto a paraculare quello che i lettori dicono...sai la pubblicità insegna.
No, non te la prendere, dopo tanti anni di frequenza lo so cos'è TNT–Audio, e credimi niente e nessuno può farmi cambiare abitudine e ammirazione per te e per quello che hai fatto e continui a fare.
Ti avevo scritto subito appena letta la lettera di Paolo, ma chissà dove sia finita la mia lettera, forse si è persa fra i fili dei collegamenti della tastiera con il computer, fatto stà che si è persa, e certo non ti sarà arrivata. Mi ha impressionato, come un "addetto ai lavori" come il nostro Prof. Paolo abbia espresso la verità in un solo vocabolo: emoziona... ma cosa ci emoziona? Forse il numero di transistor o di valvole che contiene un ampli? O forse il motivo ed il suono di una composizione che sia di musica classica, rock jazz ecc. ecc.
Paolo mi ha fatto ricordare come quando per la prima volta ho avuto la fortuna di ascoltare la 9^ di Beethoven e precisamente l'inno alla gioia, suonata con il mio nuovissimo giradischi della "Selezione" mi misi a piangere, sì mi commossi davanti a quella musica, e tutt'oggi continuo a commuovermi ad emozionarmi davanti alla MUSICA e certo non davanti ad un impianto.
E poi che dire di quella affermazione tua: "Per non parlare delle donne. Perché accidenti non amano anche loro l'HiFi? Ma meno male che non si interessano all'HiFi, dico io! Mi piacciono le donne proprio perché non sono...uomini! :-)..."
Caro Lucio, ritengo che le donne siano troppo intelligenti per lasciarsi fregare da quattro circuiti elettronici, e questa considerazione l'ho avuta quando tantissimi anni fa mia moglie, dopo l'ennesima sostituzione di un componente, a mio dire rilevante del mio impianto, osò esprimere un giudizio lapidario del tipo: "per me, suona come la radiosveglia che hai sul comodino !!!" non pensare mia moglie non ha affatto problemi d'udito, la stessa cosa me l'hanno confermata le mie due figlie. Sanno dare il giusto senso alle cose...
Concordo con la tua risposta alla lettera di Francesco di quest'ultima settimana sull'effetto fisico della MUSICA, la MUSICA è la colonna sonora della mia vita, ed io sono un pochino più vecchio di te, credimi da qualunque apparecchio provenga non so stare senza musica, io lavoro e debbo ascoltare musica, di qualsiasi genere essa sia, purché sia musica. Vero è che il mio impianto di oggi, suona meglio di quello di qualche anno fa, ma ciò non toglie che il divertimento continui...
Un abbraccio affettuosissimo,
Enzo - E-mail: enzo.schiavone (at) alice.it

LC
Caro Enzo,
ti ringrazio per le belle parole. In effetti che il direttore di una rivista per audiofili sostenga di non essere egli stesso audiofilo è quantomeno singolare :-)
Il mio discorso un po' paradossale, che svilupperò in un prossimo editoriale, voleva solo sottolineare come si possa essere audiofili in modo "sano" e rilassato, senza paranoie, pensando solo a godersi la Musica nel migliore dei modi.
Quanto alle donne, poi, è certo che a loro questi aggeggi che ci piaccono tanto non fanno né caldo né freddo però c'è da dire che le stesse si lasciano "fregare" da un nome stampato su una borsetta e sono disposte a pagare cifre folli pur di averlo. Il loro raziocinio, in quei frangenti, vacilla non poco, credimi. Razionalissime nella scelta del prosciutto, completamente irragionevoli davanti ad un paio di scarpe da 1000 € :-)
Siamo tutti pronti a dire che sono "fesserie" le cose che non ci appassionano. E' facile. Più difficile essere obbiettivi su qualcosa che ci colpisce, per un motivo o per l'altro.
D'altra parte, è perfettamente normale che davanti a tanto nostro fanatismo loro per controbilanciare si mettano a minimizzare ben oltre il lecito. Fa parte del gioco. Quel che volevo dire due settimane fa è che non ha senso che continuiamo a lamentarci del fatto che a loro non interessi l'HiFi. A dire il vero, io ne sono ben felice. Sai che disastro sarebbe decidere in due quale componente cambiare!!! :-)
Se gli audiofili si lamentano tanto di questa mancanza di gentil sesso negli acquisti e nelle discussioni "audiofile" è perché, a torto, ritengono questa Passione importantissima, tanto da non concepire che qualcuno se ne possa disinteressare o possa non provare alcuna emozione nell'acquistare l'ennesimo metro di cavo o il nuovo componente. In altre parole, mi pare che tanti, troppi audiofili, prendano questa loro Passione un po' troppo sul serio. I toni di certe discussioni online, tra l'altro, stanno lì a testimoniare che il tutto è vissuto in una maniera non esattamente sanissima.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Impianto con 2000-2500 €
Gentile Direttore,
approfitto della sua cortese disponibilità e torno a seccarla dopo svariati mesi per la "messa a punto finale". Per inciso Le dico che ho scoperto con molto piacere che è Lei l'autore di un articolo che lessi tempo addietro su un numero di Quattroruote relativo a "corsa all'acquisto di una monovolume non appena nasce il primo figlio" (mi permetta di sintetizzarlo così).
Le faccio i complimenti per la garbata ironia con cui ha trattato l'argomento; anche io penso che spesso ci lasciamo condizionare più dalle mode che dalle reali necessità. Ma torniamo all'hi-fi.
Eravamo partiti da un salone rettangolare di circa 28mq normalmente arredato con pavimento in piastrelloni, un impianto coordinato di 8 anni che comincia a dare segni di cedimento, una distanza dei diffusori dalla parete posteriore non superiore a 30-40cm e, soprattutto, buona musica: classica soprattutto, ma anche Pink Floyd, Dire Straits, Bob Marley. Dopo i suoi utilissimi suggerimenti, ho ascoltato diversi diffusori: B&W 603, Monitor Audio B4, RS6 e RS8, Aliante CNM Tower, KEF iQ3 e iQ7, Chario Premium 1000T e 2000T, Opera Seconda (nuova serie), Tannoy Sensis DC2, Jamo, Klipsch.
Quelli che mi sono piaciuti di più sono stati nell'ordine: Opera, Chario e Monitor Audio RS8. Ho capito che il suono che cerco dovrebbe essere caldo, morbido, corposo, poco affaticante, con acuti assolutamente non taglienti ma neppure troppo scuri. L'impianto che mi è piaciuto di più era costituito dai diffusori Opera Seconda con ampli e CD Unison Research, ma è oltremodo costoso (circa 6.000 euro contro i 2.000-2.500 che mi sono dato come budget insuperabile). In seconda battuta ho apprezzato molto le Chario anche se, a voler essere pignoli, le preferirei forse un po' meno scure. Ho avuto la sensazione che le Monitor Audio RS8 riunissero la morbidezza delle Chario con la luminosità delle Opera ad un prezzo più ragionevole.
Il tutto sarebbe da abbinare all'accoppiata NAD C352 + NAD C542.
Adesso le domande:

  1. Le sembra corretta l'impressione che ho ricevuto riguardo alle Monitor Audio? O alla lunga rischio di scoprire qualcosa che non mi piace (magari che sono più affaticanti delle Chario)?
  2. Secondo Lei c'è qualche altro prodotto che potrei ascoltare?
  3. Potrei rendere le Chario un po' più brillanti con una diversa accoppiata ampli-CD (magari Rotel o Marantz)?
  4. E, per finire, cosa ne pensa se al posto del NAD C542 metto un Marantz SA7001? Vedo che se ne parla molto bene e, soprattutto, credo sia più nuovo del NAD (e l'elettronica fa passi da gigante).
Grazie per la sua attenzione.
Giuseppe - E-mail: pino_maria (at) alice.it

LC
Caro Giuseppe,
mi fa molto piacere che ti sia piaciuto il mio articolo sul Dossier Sportive di Quattroruote. Station wagon e, peggio, monovolume, sono concetti inculcati nel pensiero comune delle persone in una maniera così martellante da risultare incomprensibile. Perché uno si debba dotare di vasca da bagno su ruote per trasportare un solo bambino è un concetto che va al di là di ogni logica. Questo dovrebbe far riflettere su quanto in realtà le esigenze delle persone siano organizzate a tavolino dai creativi pubblicitari. Un concetto, questo, che dovrebbe indurre a più di una riflessione anche nel nostro settore...ma non divaghiamo oltre.
La coppia NAD che hai scelto è già, di suo, piuttosto morbida e poco pungente, quindi non aver paura ad abbinarci diffusori anche "aperti" ...l'insieme credo troverà un suo equilibrio perfetto. Eviterei pertanto diffusori con la stessa impostazione sonora, per evitare di eccedere nel morbido e "caldo". Alla lunga è affaticante pure quel tipo di suono.
Pertanto, concordando in linea di massima con le tue impressioni d'ascolto (ma allora gli ascolti non sono del tutto soggettivi...), potrei dirti di stare tranquillo con le Monitor Audio. Mi preoccupa un po' la ridotta distanza dalla parete posteriore...ma questo sarebbe comunque un problema con qualunque tipo di diffusore.
Certamente puoi scegliere abbinamenti alternativi. Ad esempio, una coppia di elettroniche Rotel (più aperte) renderebbe più chiare le Chario, ad esempio. Come sorgente, starei sul monomarca, cioè NAD con NAD e Rotel con Rotel.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sostituzione di un vecchio ampli
Gentile Direttore,
ho letto con interesse le sue indicazioni per la scelta di apparecchi hi fi ed ho letto anche alcune delle sue recensioni, seppure molti sono fuori delle mie possiibilità.
Nonostante queste letture rimango mio malgrado digiuno in fatto di hi-fi, peraltro i miei ascolti di musica sono purtroppo "distratti", nel senso che si carica un disco e ci si occupa delle incombenze domestiche, insomma mi siedo in poltrona per un ascolto "dedicato" solo molto, ma molto, raramente, l'ascolto è oggi dirottato principalmente sulla musica classica (sinfonica, barocca, lirica pochissima) e jazz.
Acquistai nell'anno 1980 (se ricordo bene) un amplificatore NIKKO NA 690 di 50 watt che credo avrebbe ormai bisogno di una pulizia al potenziometro del volume, mi è oscuro se questa opera di pulizia richieda particolari attenzioni, ho letto qua e là che apparecchi tipo il mio Nikko sono ora classificati come apparecchi vintage e che hanno addirittura anche un loro mercato (ho letto male??).
Detto ciò sarei quasi tentato di metterlo a riposo sostituendolo con altro apparecchio (magari a valvole e made in China??). Però a causa di risorse economiche disponibili non proprio sostanziose la sostituzione potrebbe avvenire (visti i prezzi che circolano sul mercato italiano) solo qualora mi rivolgessi ad un apparecchio cinese di importazione da acquistare magari dalla Ornec.com –che immagino anche lei conosca -.
Ora, poiché non ho esperienza di confronti tra il suono del mio apparecchio con altri più evoluti e recenti, mentre è ovvio questa esperienza non manca a Lei, prima di pensare seriamente alla reale sostituzione (meglio dire giusto pensionamento), vorrei chiederle un giudizio molto sintetico sul mio NIKKO NA 690, laddove in qualche modo lei lo conoscesse o lo avesse addirittura sentito suonare.
E' un apparecchio che ha comunque tutt'ora una sua "validità" oppure è da considerarsi così tanto datato -oltre che cronologicamente- anche nella concezione da doversi ritenere ormai superato? Ad esempio, rispetto ad altri, ha un suono come dire anonimo, impersonale?? Troppo freddo? Poco reale? Troppo enfatizzato (anche senza aver inserito il loudness!!!!) Come sembrava chiedere certa musica di quegli anni?? Ovvero di qualità bassa, media. etc.
In che termini qualitativi tangibili potrei guadagnare in ascolto laddove optassi ad esempio per uno degli apparecchi qui sotto elencati e che si avvicinano grosso anche alle mie esigenze in termini di spesa??.

Non ne cito altri perché Lei ha già probabilmente inquadrato il mio cruccio di natura tecnica correlato inevitabilmente anche e soprattutto all'aspetto economico, purtroppo non secondario.
Da ultimo sarebbe il caso cambiassi i diffusori (questi sì sono veramente da rottamare) avrei pensato a qualcosa tipo B&W DM600 S3 314.00EUR, oppure DM601 S3 345.00EUR, oppure delle Indiana Line Arbour 5.06 220.00EUR oppure delle JBL Northridge E50 Diffusore 3 Vie € 319, oppure può Lei suggerirmi qualcosa di analogo??
Abbia la cortesia di scusarmi se aggiungo solo che avevo dimenticato di dirLe che sto anche cercando di capire quanto possa essere "conveniente" e piacevole all'ascolto indirizzarsi anche su un amplificatore a valvole, ai miei occhi così tanto affascinanti. Mi rimanda alla vecchia radio a valvole anni '60 presente in casa e da me irresponsabilmente distrutta nell'età dell'adolescenza all'arrivo dell'apparecchio TV, acquistare oggi un ampli valvolare potrebbe quasi rendere ora giustizia alla Radio distrutta.
Sempre da sito della ORNEC avrei visionato i seguenti amplificatori della Casa Meixing MingDa, laddove potesse darmi qualche suggerimento, anche molto sintetico, la ringrazio ancora ed ancora la saluto e le auguro buon lavoro.
  1. Meixing MingDa MC-34B valve amplifier: € 204.00
  2. Meixing MingDa MC-34A valve amplifier: € 323.00
Mi scuso innanzitutto per la mancanza di sintesi da parte mia e sinceramente La ringrazio sin d'ora laddove avendone tempo possa cortesemente fornirmi qualche elemento di valutazione. Le auguro buon lavoro e per quanto possibile continuate a informarci con i vostri preziosi graditi suggerimenti e recensioni.
Maurizio - E-mail: maurizio.monsignori (at) trasporti.gov.it

LC
Caro Maurizio,
il tuo amplificatore non ha, temo, grande interesse né musicale né "storico". E' vero che qualche folle che cerca l'apparecchio "strano" lo si trova sempre, specie su E-Bay, ma se fossi un vintage collector appassionato di prodotti japan degli anni '70...non penserei a Nikko, che faceva parte della "seconda fila" dei Costruttori giapponesi. Erano carini i modelli integrati della serie TRM e qualche finale di potenza, ma niente di più. L'età poi avrà già fatto i suoi danni e certamente i condensatori d'alimentazione saranno "andati" e così pure i valori critici di resistenze e condensatori in punti "chiave" del circuito.
Fare un restauro completo è fuori discussione, pertanto tenterei la sorte su Ebay, magari si riesce a piazzarlo per cifre vicine ai 100 € (ripeto, qualche folle si trova sempre :-)). Prima però dagli una bella spruzzata di disossidante per contatti elettrici (e/o per potenziometri) nei punti critici: volume, selettore ingressi, on/off...in questo modo il funzionamento dovrebbe tornare normale.

Fossi in te sceglierei PRIMA i diffusori e POI l'amplificazione. Tra quelli che hai citato vedo bene sia le B&W 601 che le Indiana Line 5.06. Come amplificazione lascerei perdere le valvole ed andrei su qualcosa di più facile e "concreto", tipo un classico integrato entry-level di NAD o Cambridge Audio. Oppure Rotel RA-01 se dovesse servirti un ingresso phono per il giradischi. Capisco il fascino retrò della valvola ma preferirei che fossero utenti esperti ad avventurarsi in questo mondo. Intanto ai prezzi che hai elencato andrebbero sommate spese e dazi doganali più il trasporto, immagino. Poi, in caso di assistenza, non è banale trovare eventuali pezzi originali. Le valvole, dopo un certo utilizzo, specie quelle di potenza, andrebbero sostituite, aggiungendo costi e seccature rispetto ad un utilizzo "trouble-free" di un comune ampli a stato solido.
Non so, io la vedo così, ma capisco anche che il cuore conosca ragioni ignote alla mente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente
Ciao Lucio,
causa ragioni di trasloco, ho dovuto cambiare stanza di ascolto, ed ho avuto qualche problemino riguardo un eccesso di basse frequenze che spesso mi costringeva ad intervenire attraverso il controllo dei bassi.
In realtà non era così grave ma poichè si è presentata una buona occasione (ed essendo un patito del FLAT) ne ho approfittato per cercare di risolvere la questione.
Ho sostituito l'amplificatore NAD C320 BEE (dopo aver fatto attente prove) con un Rotel RA-1062. Il suono adesso è più controllato sui bassi, grande dinamica, passaggi ultrarapidi, proprio ciò che desideravo ma anche più dettagliato in generale, con un'immagine audio maggiormente definita e sinceramente ne sono molto soddisfatto, anche dall'ingresso phono ho notato un evidente miglioramento, probabilmente il PP1 del NAD non era della stessa qualità della scheda phono installata sul Rotel (non tralasciamo anche il fatto che il Rotel costa circa il doppio del NAD!).
Ora, dato che un mio amico sarebbe interessato al mio attuale CD player, per un suo secondo impianto di test, vorrei cogliere l'occasione per upgradare anche quest'ultimo, naturalmente cercando qualcosa proporzionato al resto del mio impianto il quale è composto da:

Ambiente: 4,5 m x 3,5 m x 3 m(h), spessore pareti: 70 cm. La stanza è arredata con un divano, una lunga tenda di una finestra lato dx dal punto di ascolto e con varie librerie. Agli angoli dietro ai diffusori sono disposti due trappole acustiche autocostruite, sempre come sopra.
I diffusori sono posizionati lungo il lato lungo a 50 cm dalla parete di fondo e a 75 dalle laterali, 3 m tra una cassa e l'altra, il punto d'ascolto a 3 m. Quest'ultime sono orientate di circa 40 gradi verso il punto d'ascolto, questo per ridurre la leggera direzionalità delle trombe.
La mia idea è indirizzata verso il Rotel RCD-1072, sia per le caratteristiche del prodotto, sia per maggiore compatibilità con l'amplificatore.
Quali differenze potrei riscontrare in confronto al Cd-6000? (non so se avrò possibilità di fare delle prove di paragone come per l'amplificatore). Il mio gusto musicale è, come già detto, un suono molto dinamico ed aggressivo (ascolto molta Acid Jazz, Groove, anche Jazz), d'altra parte il mio impianto parla chiaro!
Pertanto avrei voluto un consiglio da te riguardo questa scelta.
Grazie.
Cordiali saluti.
Antonio - E-mail: tonyboy00 (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
il passaggio dal Marantz CD 6000 al Rotel RCD 1072 sarà già un bel passo avanti, esattamente nella direzione da te desiderata. Anche il 6000 ha un suono con certe tendenze "asciutte" in gamma medio-alta, il Rotel credo migliorerà anche quell'aspetto, arricchendo la Musica di contenuto armonico ed anche di basse frequenze. Le Klipsch RF35 sono molto generose in basso e la parete posteriore è molto vicina, non vorrei che alla fine i bassi prendessero il sopravvento. Eventualmente, perché non dotare le RF35 di piedini "scivolosi" (tipo i
Glisdome o equivalenti) per far in modo di poter far avanzare i diffusori in posizione d'ascolto quando serve e metterli in posizione di minimo disturbo dopo? E' un'operazione che richiede 15 secondi per cassa, non di più. Migliorerebbero i bassi ed anche l'immagine ne trarrebbe giovamento. Pensaci.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto "de minimis"
Caro Direttore,
nella mia vecchia mail proponevo soluzioni un po' fantasiose di sistemazione dei diffusori e di scelta dei componenti vari. Avendo però spulciato il suo sito, ascoltato qualcosa in giro e fatto un po' di inventario del portafoglio mi sono reso conto meglio e ho cambiato filosofia; in questo momento possiedo:

A questo punto pensavo di procedere alla costruzione dei cavi con i progetti TNT-Audio e cercare dei diffusori da poter abbinare; tramite ebay (spesso in germania trovo buone occasioni) dovrei riuscire a prendere qualcosa intorno ai 150€ (tipo kef coda 70, klipsch rb15, polkaudio) oppure avevo pensato anche, tramite la vostra recensione, alle Nohr 3.0. La camera è 3,6x4,2 m i diffusori sarebbero disposti sul lato corto su stand autocostruiti.
Avendo poi letto del T-amp mi era anche venuto in mente di vendere il Marantz (che su ebay italia ho visto vendere per 300€) e con il ricavato prendere T-amp, T-preamp e, aggiungendo il budget precedente delle casse migliori.
Così ora sono un po' confuso e non so bene quale scelta fare, mi può dare una mano lei?
Grazie per l'attenzione,
Francesco - E-mail: francesco.cuzzola (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
l'idea del T-Amp non è affatto malvagia, se poi ci abbini dei diffusori di buona sensibilità, tipo Klipsch serie RB, per stare sui modelli da supporto. Il T-Preamp non ti serve a meno che non debba collegare più sorgenti ed un giradischi. Se quest'ultimo non fosse già presente nell'impianto e se non pianificassi un suo acquisto imminente potresti persino risparmiare i soldi del T-Preamp ed acquistare un semplice commutatore di ingressi, magari ancora nel catalogo della TCC (il costruttore del T-Preamp).
Il tuo sintoampli è molto bello ma il suono risente dell'età e quasi certamente condensatori e potenziometri hanno bisogno di essere "rinfrescati" (sostituiti i primi, disossidati i secondi). Io, comunque, non lo venderei se non a cifre molto alte, non tanto perché le valga davvero, quanto perché sono innamorato dei Marantz di quegli anni, con quei bei VU meters azzurri.
E' difficile decidere con le tasche degli altri...d'altra parte T-Amp + alimentatore è una spesa sotto i 100 €...bisogna vedere quanto ti resta per i diffusori (ricorda, almeno 92-93 dB di sensibilità).
Pensaci e, se ti va, sentiamoci più avanti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

LS 3/5A ..che fare?
Egregio Direttore,
La ringrazio anticipatamente per il Suo eventuale consiglio. Il mio impianto è così composto:

Come spero si capisca dal disegno allegato, l'ambiente è piccolo e le Rogers si trovano poggiate su una mensola ai lati del monitor al plasma nec vp4 ad una altezza di circa 110 cm, attaccate alla parete. Questa soluzione mi ha permesso di sfruttare una parete altrimenti inutilizzabile ed utilizzare l'impianto anche per vedere i dvd e sky dato che il monitor non dispone di altoparlanti.
Il suono delle Rogers penso sia noto a tutti, ho aggiunto il sub per cercare, nei limiti del possibile, di avere un impatto sonoro più corposo ma questo è andato secondo me a discapito dell'omogeneità rispetto ad una cassa completa.
Avevo pensato di sostituire le Rogers con delle casse da pavimento che abbiano un'altezza massima di 70 cm ed una profondità di 30 cm, per problemi di ingombro. Volevo un consiglio se tale soluzione potrebbe veramente migliorare l'ascolto e se esistono delle casse di queste dimensioni, volevo anche un consiglio su che cavi di potenza posso utilizzare per le Rogers e per le eventuali nuove casse.
Avevo pensato, in alternativa, anche di mettere le Rogers su dei stand in modo tale che quando voglio ascoltare la musica nel migliore dei modi posso posizionarle in modo adeguato ad una distanza di almeno 50 cm dalla parete posteriore.
Faccio presente che ascolto musica jazz, rock e funky.
Le porgo Cordiali Saluti.
Paolo - E-mail: colavito.paolo (at) tiscali.it
[Pianta ambiente d'ascolto]

LC
Caro Paolo,
se ti piace il suono delle LS3/5A devi cercare di farle suonare al meglio, quindi: giù dalla mensola e sopra degli stands adeguati, da spostare ogni volta che vuoi ascoltare seriamente la Musica. La soluzione coi diffusori da pavimento, bassi e da posizionare attaccati al muro la vedo comunque male, anche se in verità, potresti usare lo stesso stratagemma della "doppia posizione" (ascolto/riposo). Il fatto è che alcune caratteristiche delle 3/5A faresti molta fatica a ritrovarle in una torre snella da pavimento "moderna"...diciamo che hanno quasi tutte un'impostazione timbrica molto differente.
Una cosa che potresti fare è andare ad ascoltare qualche torre che rientri nele specifiche dimensioni da te indicate, per capire se il suono ti possa soddisfare oppure no. Una volta capite le tue esigenze - ed in gamma media dovresti essere abituato MOLTO bene - potresti decidere con cognizione di causa.
Ignorando le tue esigenze ed aspettative (oltre che il budget stanziabile) non è che io possa fare molto.
Per quanto riguarda i cavi, mi porrei il problema solo più avanti. Per ora, se quelli utilizzati fossero davvero disastrosi, potresti cominciare con dei conduttori tendenzalmente neutri e non molto costosi come i Supra Ply (diversi modelli) o qualche Monster di buona sezione. Prima di decidere la nuova strada (vecchie casse in nuova sistemazione + stands oppure nuove casse) è bene non rischiare troppo coi cavi. Quelli, semmai, serviranno alla fine per trovare il giusto equilibrio (si parla comunque di piccole differenze).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio di rotta
Caro Direttore,
desidero prima di tutto fare i miei complimenti a tutti Voi di TNT-Audio che da molti anni riuscite a farmi trascorrere ore ed ore davanti allo schermo senza rendermi conto del tempo che passa... e per uno che lavora in ospedale le notti sono lunghe ed a volte parecchio ma parecchio noiose.
Sono stato da sempre affascinato da apparecchi HiFi e quando dico affascinato intendo in tutto e per tutto dal vestito che questi splendi aggeggi indossano, da come i sarti sono riusciti a lavorare di forbici ed ago per arrivare poi al risultato finale con la gratificazione visiva e soprattutto uditiva.
Da poco mi sono trasferito in casa da solo.... o quasi (dopo si capirà meglio) ed ho portato con me il mio impianto Home Theater che avevo a casa dei miei. Impianto tranquillo, regolare, niente di eccezionale ma devo ammettere che quando guardiamo film con un po' di movimento sonoro riesce a stuzzicare e non poco. Il sistema composto da ampli Yamaha RX-V650, DVD sempre Yamaha DVD-S550. Per i diffusori posso scegliere tra un sistema BOSE 7.1 oppure due Infinity Reference Three che da sempre mi hanno convinto così e così soprattutto per la poca presenza dei bassi in rapporto alle altre due vie. I cavi, dimenticavo: TNT STAR (si capisce!).
Finora ha sempre funzionato tutto così fino a quando rileggendo le Vostre recensioni non mi è venuta voglia di prendermi un T-amp. E da quì parte tutto. Il piccoletto è una BOMBA, ha fatto persino indispettire diversi amici che hanno per anni cercato di mettere a sistema il loro impianto ideale. Il passo successivo? Cucire un nuovo vestito al piccoletto: non si può vedere! Quindi vestito da ampli valvolare con mobile in legno, morsetti placcati oro, alimentatore ZETAGI 147: ed ora è bello e bravo! A questo punto le Infinity non vanno davvero più bene.
Ho riletto ancora le Vostre rubriche ed ho deciso per la
Big Fun Box: si si mi voglio costruire le casse da solo! Seduta stante ho ordinato su Ebay due Fostex 206E dalla Germania, i driver 204 sono fuori produzione. E ora??!! Iniziano i dubbi il 206 ho letto che funziona meglio con ML TL o tromba a caricamento posteriore ma non posso assolutamente (ragioni di WAF anzi GIRL FRIEND AF) le casse DEVONO stare su un mobile di 40 cm di altezza.
Quindi ho sbagliato a comprare il driver? Mi dica di no per favore! Posso optare per un carico in bass reflex come la Big Fun Box di 45 lt di volume anche se non è l'ideale? Ha qualche altra soluzione o consiglio da darmi? Sono ostinato e voglio che il piccolino abbia una voce decente!
Resto in attesa di un Suo consiglio.
Filippo - E-mail: filippogentile (at) libero.it

LC
Caro Filippo,
complimenti per il cambio di rotta piuttosto drastico! Per quanto riguarda i diffusori...hai già fatto tutto, nel senso che o rivendi i drivers (dovresti riuscirci, senza perdere niente, visti alcuni prezzi di largabanda in Italia) oppure ci costruisci intorno un cabinet reflex di litraggio simile a quello della BFB, magari sperimentando un po' col volume interno (riempendo e/o insonorizzando) fino ad ottenere il compromesso ideale. Potresti anche provare a sentire la Fostex per qualche consiglio. Quando progetti il cabinet tieni conto dell'altezza del mobile (aaaargh!) dove intendi installarle in maniera tale che a cose fatte l'asse del largabanda sia in linea con il tuo orecchio in posizione d'ascolto. I largabanda sono molto direttivi, per non perdere alte frequenze occorre stare seduti "in asse".
Comunque sia, la rete brulica di progetti che fanno uso del 206 in reflex, su Audiocostruzioni.com ad esempio trovi una bella torre e qui un altro progetto che pare estremamente ben fatto. Entrambi sono progetti reflex ed in italiano, corredati di foto e disegni.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Un impianto per ricominciare da zero
Egregio Direttore,
non so se si ricorda di me, le scrissi tempo addietro riguardo a delle casse da poter usare come monitor per registrare e mi consigliò le Dynaudio Audience 42. E' passata un po' di acqua sotto ai ponti e purtroppo ho avuto la sfortuna di dovere rivendere tutto il mio impianto buono (Copland cta 401, lettore cd Denon dcd 1450ar, Marantz dr6000 e casse Totem Mite) per fare fronte all'acquisto di una nuova auto in quanto di recente un camion ha distrutto quella vecchia e per fortuna non ha distrutto me.
L'unica cosa che mi son tenuto è il giradischi Rega Planar 3. Al momento viaggio per l'ascolto audio con un sintoampli Philips di recupero del 1984, delle Wharfedale 7.1 e come sorgente il pc. Piano piano sto cercando di rimettere insieme un impiantino semidecente e ho preso come primo pezzo su ebay un vecchio Rotel ra-820bx ad un tozzo di pane nella speranza che arrivi presto.
Le volevo chiedere consiglio sulla qualità di quest'ultimo e su che casse economiche ma abbastanza neutre potrei affiancargli intorno ai 200 euro. Avrei pensato alle Quad 9L2 che si trovano scontate su quella cifra. Anni addietro ascoltai le 11L e mi piacquero abbastanza. Come alternativa altrimenti pensavo all'autocostruzione e potrei riciclare un paio di woofer ciare hw159 e farci una sospensione pneumatica. Già tante persone carine su vari forum mi hanno dato una mano nell'eventuale progetto e mi hanno ragguagliato sulla bontà degli altoparlanti Ciare.
In attesa di una sua cortese risposta le mando i miei migliori saluti e i miei complimenti per la rivista online che non manco mai di leggere.
Jody - E-mail: brozio (at) blu.it

LC
Caro Jody,
mi spiace leggere quel che ti è successo, certo uno non se lo aspetta di dover vendere l'impianto HiFi per far fronte alle spese di un incidente automobilistico. Vedo però che la "voglia" di Musica ascoltata bene non ti ha abbandonato, benissimo! Posso dirti che sei partito con il piede giusto, il Rotel RA 820 BX è stato uno dei miei amplificatori in gioventù e posso dirti che si tratta di una macchina per certi versi sorprendente. Fa già parte del "nuovo corso" di Rotel ed utilizza già soluzioni piuttosto sofisticate, unite ad una componentistica di ottimo livello. Sarà in grado di "reggere" impianti anche discretamente impegnativi.
Come diffusori, se ti sono piaciuti i Quad 11L non vedo perché non cercarli nell'usato, non dovrebbe essere difficile trovare una buona occasione. Temo che i piccolissimi 9L2 non siano un serio upgrade rispetto alle tue attuali Wharfedale 7.1. A proposito, prima di rottamare queste ultime, aspetta a sentire come suonano con un amplificatore "serio", poi mi saprai dire.
Per quanto riguarda l'autocostrzuione coi woofers Ciare...bè dipende molto da te. Dovresti aggiungerci i tweeters, il filtro, costruire il mobile, rifinirlo. Non è che alla fine spenderesti di più che acquistando un paio di buoni diffusori usati? Tieni conto che l'autocostruito è molto conveniente rispetto al "nuovo", ma lo è molto meno a confronto con l'usato, specie se consideri la sua impossibile rivendibilità, in caso di upgrade.
Riflettici un po' su, ma nel frattempo goditi il nuovo ampli con le vecchie casse. Poi scandaglia con calma il mercato dell'usato e, se vorrai un consiglio sul da farsi, sentiamoci di nuovo più avanti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Stabilizzazione della tensione
Nei primi mesi del 2006 decisi di adottare un gruppo di continuità, una cosa non esoterica per il mondo hi end. Stabilizzava la tensione, funziona come una batteria, certo onda perfettamente sinusoidale, filtro, protezione da eventuali picchi ecc ecc; utilizzato solo per la sorgente. All'oscilloscopio l'onda risulta perfettamente sinusoidale.
Un mio amico mi disse: "ma non privi di distorsione con un analizzatore di spettro vengono fuori i limiti del prodotto".
Nella vita faccio lo speziale, tutta un'altra cosa. Allora ho pensato allo stabilizzatore di rete, ma quando interviene che succede? Che ne pensa? Ho quasi scartato l'idea e sto cercando di comprare un variac, per l'ampli, che non trovo.
Mi faccia luce. Nell'attesa di leggerLa, se crede, distinti saluti
Ernesto - E-mail: ernest.franco (at) tiscali.it

LC
Caro Ernesto,
questa tua breve missiva è un ottimo esempio di tante richieste analoghe che ricevo spesso. Ho due osservazioni generali da fare:

  1. Prima di utilizzare uno stabilizzatore di rete bisogna essere CERTI che lo stesso sia NECESSARIO. Questo, naturalmente, lo si può capire solo monitorando la tensione di rete con un tester in diverse ore del giorno ed in differenti giorni della settimana, per qualche tempo. Così si avrebbe un quadro completo. Non dimentichiamo che l'ENEL dovrebbe garantire una costanza della tensione erogata di ± 10% dei 230 Volt nominali. Se questo limite viene superato, per eccesso o per difetto, abbiamo tutto il diritto di richiedere un intervento dell'Ente erogatore del servizio. Se questo non accade, ma stiamo dentro la tolleranza del ± 10%, credo che si possa dormire sogni tranquilli. Anche gli apparecchi sono fatti per funzionare all'interno di quel range di tolleranza. Spesso gli stabilizzatori di rete creano più problemi di quanti ne risolvano, specie quelli di uso non HiFi, nati con altri scopi.
  2. Tutti gli audiofili dovrebbero essere dotati di orecchie e di un organo nello spazio tra di esse. Ogni tanto si potrebbe provare ad utilizzarli entrambi, persino simultaneamente.
    In altre parole: ho inserito un componente nella catena: che diamine, ascolto il risultato! Mi piace, non mi piace? Il suono è peggio o meglio di prima?
    La risposta a queste semplici domande risolve ogni problema. Come possa una seconda persona, da remoto, senza conoscere l'impianto utilizzato ed il tipo di stabilizzatore, decidere se quest'ultimo avrà effetti nefasti (o meno) sul suono è cosa che esula dalla mia comprensione. E mi meraviglio che ci siano persone che si possano lanciare in giudizi di questo tipo, basati sul nulla, sul vuoto cosmico. Ma perché c'è sempre bisogno del parere di un altro quando NOI con le nostre orecchie possiamo verificare benefici o svantaggi di una soluzione? Davvero, qualcuno mi aiuti a capire.
Cosa fa lo stabilizzatore di rete? Se è stabilizzatore vero, dovrebbe stabilizzare la tensione. Lo può fare in diversi modi, principalmente per via elettronica o elettromeccanica. Entrambe le soluzioni presentano dei problemi, comunque. C'è da dire che esistono pochissimi stabilizzatori "veri" sul mercato. La maggior parte sono gruppi di continuità: intervengono con una batteria quando manca la tensione. Quando la tensione c'è, si limitano a filtrarla dalle interferenze. In conclusione: mentre vedo di buon occhio l'utilizzo di FILTRI sulla rete elettrica, l'uso di stabilizzatori deve essere, a mio parere, relegato ai casi nei quali ce n'è un'effettiva necessità, verificata monitorando la tensione di rete.
Detto questo, se il tuo "stabilizzatore" non ti sembra avere influenze nefaste sul suono, lascialo pure al suo posto. Dopo qualche ascolto attento, prova a staccarlo ed a riascoltare l'impianto senza. Solo così potrai decidere se tenerlo oppure no. Se non dovessi sentire differenza alcuna...potresti lasciarlo al suo posto comunque...ma prima misurerei con un tester la sua uscita, a volte possono esserci delle curiose sorprese.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un impianto stereo ... come quando ero giovane
Buongiorno Direttore,
complimenti per il tuo sito, tecnicamente valido e pieno di informazioni utili anche per chi non è esperto del settore. Ti scrivo per chiederti un parere sull'impianto che mi ha consigliato un "appassionato" rivenditore e che vorrei acquistare:

Ascolto molto Jazz, ma in generale mi piace un po' tutta la musica. Dopo anni di musica pronta all'uso, con CD ed MP3 (visto che spesso si è di corsa), ora vorrei ricrearmi quell'atmosfera che avevo in camera mia da giovane, per risentirmi i vecchi LP e godermi tranquillamente tutte le sfumature musicali che avevo un po' perso di vista.
Il punto di partenza della scelta è stato un piatto per gli LP (mi sono imbattuto in questa occasione), seguito dall'amplificatore e relative casse.
Il sintonizzatore non era molto importante (di completamento), mentre il lettore DVD l'ho inserito in quanto gli vorrei collegare il proiettore che ho, per poter vedere i filmati musicali, ascoltandoli con l'impianto.
Su quest'ultima cosa, avrei una domanda specifica: che differenza c'è tra un lettore di soli CD ed uno invece come questo (Marantz DV-4001)? Mi sembra che i prezzi non sono molto diversi, non è quindi meglio scegliere quest'ultimo, avendo quindi a disposizione più possibilità (ad esempio ascoltare musica da DVD)?. Oppure c'è una qualche differenza finale nella resa del suono?
Nel ringraziarti anticipatamente per quanto vorrai rispondermi, colgo l'occasione per farti pervenire i più cordiali saluti ed augurarti buon lavoro.
P.S.: La spesa, con le M-5, è di circa 2.000 euro.
Sergio - E-mail: blumareblu (at) tin.it

LC
Caro Sergio,
mi pare che il rivenditore sia uno che sa il fatto suo. L'impianto è ben assortito e composto da ottimi pezzi, in particolare ampli, piatto e casse. Il prezzo richiesto mi pare onesto. Per quanto riguarda la scelta della sorgente, io in generale sono contrario all'utilizzo di lettori multiformato per l'ascolto dei CD. Nel tuo caso, tuttavia, avresti l'esigenza di visionare con l'impianto anche dei filmati musicali, quindi la scelta di un lettore DVD mi pare quasi obbligata. Un'alternativa, forse poco pratica, sarebbe quella di acquistare un lettore DVD economico (tipo quelli da 50 € per il video) e destinare il resto del budget ad un lettore "solo" CD. Questo però significherebbe due apparecchi anziché uno, doppi cavi, due telecomandi etc. Nel tuo caso specifico, il budget molto ridotto per l'acquisto di questa sorgente, comunque, non consentirebbe grandi margini di manovra. Pertanto se dai 250 € circa necessari per acquistare il DVD Marantz ne togliessimo 50 per un lettore DVD "da sbarco" resterebbero appena 200 € per un lettore solo CD, insufficienti per poter puntare a qualcosa di significativamente ben (o meglio) suonante.
Un'alternativa un po' "esotica" potrebbe essere quella di dotarti del già citato lettore DVD entry-level (da usare per i filmati e come meccanica CD) ed abbinarci un DAC esterno, orientandoti verso i nuovi DAC minimalisti di basso costo (provenienza orientale, acquisto online) oppure su un buon DAC usato di qualche anno fa. Tutto dipende da quanto vuoi complicarti la vita. Certamente con l'acquisto del DVD Marantz avresti una soluzione plug & play, comoda, facile, economica. A te la palla.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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