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Nuova testina
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Marantz 6050
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Amplificatore per diffusori ad alta sensibilità
Gentilissimo dott. Cadeddu, leggo sempre con molto interesse tutte le settimane le lettere alla redazione e avendole gia scritto in passato la vorrei disturbare nuovamente per chiederle un consiglio su come scegliere una testina/puntina adatta al mio impianto e al mio gusto.
Fin da ragazzo ho sempre ascoltato i miei LP con un giradischi LENCO 833 DD con testina Shure M95ED, poi qualche anno fa quando ho ripristinato il mio impianto dopo 25 anni circa e ho pensato di dover cambiare la testina in quanto aveva già parecchie ore di ascolto sulla groppa. Leggendo le risposte che dà sempre nella sua rubrica mi sono orientato su una testina SUMIKO, non ricordo piu il modello esatto ma comunque da 130 Euro circa.
Fin da subito non mi è sembrato il suono adatto ai miei gusti in quanto il suono mi sembrava chiuso e ombroso. Ho dato la colpa alla mancanza di rodaggio, poi ho dato la colpa ha un mio ricordo uditivo, ma comunque dopo circa due anni di ascolto, il suono è migliorato ma non mi piace ancora.
A questo punto ho voluto fare una prova e ho rimontato la mia vecchia Shure che nel frattempo non avevo gettato e con mio grande stupore ho ritrovato il suono perduto e aperto che mi piaceva ma purtroppo con qualche piccolo problema di sibilanti e altro. Ora la mia domanda è, come posso scegliere una testina adatta ai miei gusti?
Mi sembra di ricordare che una differenza la fa il tipo di taglio del diamante della puntina ma non ricordo bene.
Mi può aiutare in tal senso?
Un caloroso saluto e buon lavoro
Luca - E-mail: lucavezzoni (at) libero.it
Caro Luca,
mi auguro che la sostituzione della testina sia stata eseguita con tutti i crismi, ovvero ribilanciando il braccio, impostando il corretto peso di lettura, la forza di antiskating e facendo attenzione a una corretta dimatura (posizione della testina rispetto ai solchi). Scusa se forse ti sembrerà una banalità, ma non sarebbe la prima volta che qualche appassionato monti una testina nuova senza modificare tutto il resto, come se fossero tutte uguali! La sostituzione della testina non è mai del tipo plug & play.
Ho premesso questo perché mi sembra molto strano che la nuova testina Sumiko possa suonare così chiusa come riferisci tu. Comunque sia, supponendo che tu abbia eseguito il montaggio correttamente, se ti piace così tanto il suono della vecchia Shure perché non restare con la stessa Azienda, magari prendendo qualcosa di ancora migliore? Ad esempio, una Shure M97xE costa poco più di un centinaio di euro e potrebbe essere un'ottima scelta. Un'alternativa potrebbe essere, più o meno sempre per la stessa classe di prezzo, un'AudioTechnica AT120.
Per quanto riguarda la forma dello stilo e la sua correlazione con il suono della testina mi sento di dire che non c'è alcun legame diretto. Certamente uno stilo ellittico può seguire i solchi meglio di uno conico, in generale, ma esistono anche testine con stilo conico che suonano molto bene. I tagli disponibili per gli stili sono, poi, tantissimi, impossibile fare una classifica di merito.
In conclusione, prima di effettuare un altro acquisto, mi sincererei che la testina che hai acquistato sia stata montata e regolata alla perfezione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Francesco,
i diffusori che hai acquistato non hanno un basso devastante e questo si intuisce anche dalle specifiche, che mi pare parlino di appena 55 Hz come punto a -3dB. Per un woofer da 12" capisci bene che è un dato che dovrebbe far riflettere. Il cabinet è piccolo e certamente il progettista ha preferito tagliare sulle potenzialità del driver in basso per prediligere velocità e precisione. D'altra parte si tratta di un diffusore monitor da studio, lo vedrai spesso poggiato sul fianco, infatti, come d'uso nei desk degli studi di registrazione. Come monitor da studio la risposta in basso non era un requisito fondamentale.
Immagino (o spero) tu li abbia ascoltati prima di acquistarli! Per provare a riequilbrare il basso potresti avvicinarli alla parete posteriore e abbassarli un po', magari poggiandoli su un fianco. L'emissione del tweeter non ne risentirà, visto che il driver è concentrico al woofer. Prova anche ad agire sui controlli di tono del diffusore, anche se mi pare che questi intervengano solo in gamma alta, senza intaccare la media che è certamente e volutamente un po' in evidenza.
Il tuo Densen è un partner ottimo, la colpa certamente non è sua. È anche probabile che l'ambiente ci metta del suo visto che l'equilibrio cambia ad alto volume. Non so se tu possa intervenire sull'acustica ambientale aggiungendo elementi assorbenti (tappeti, tende etc.) ma qualche tentativo lo farei. Come amplificazione, posto che il Densen mi pare adatto, proverei qualcosa di più caldo e morbido come Audio Analogue, Arcam e NAD. Tra i valvolari proverei Opera e Jolida. Non credo, tuttavia, che un semplice cambio di amplificazione possa trasformare il carattere di questi diffusori e il come interagiscano con il tuo ambiente. Se tutto dovesse fallire, anziché accanirsi a volerli trasformare in qualcosa che non sono e non potranno mai essere, faresti meglio a rimetterli in vendita, optando, visto anche l'ambiente, per un diffusore da pavimento più generoso in gamma bassa e più rotondo sul medio alto (Opera, ProAC etc.).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro ing. Cadeddu,
seguo da anni il vostro sito e mi dedico con profitto all'applicazione
pratica del vostro Verbo, specie quando c'è da far andare le mani con
modifiche e miglioramenti vari. Tipo, ad esempio, la costruzione di cavi: ho
appena terminato uno "Star" di potenza da 4x2,5 che ha aperto nuovi
orizzonti acustici al mio impianto vintage.
Possiedo da tempo immemore un giradischi Marantz 6050: l'ho comprato più o
meno nel 1978, quindi avrà ad occhio e croce 35 anni. Oltre a ricordarmi i
bei (relativamente) tempi di quando facevo il liceo, ha anche un ottimo e
solido aspetto ed è estremamente affidabile.
La catena analogica è completata da una Stanton 680EE, un ampli Marantz 1050 e casse Marantz HD
440. Il tutto risulta abbastanza ben bilanciato, ma la qualità complessiva
è. quello che è.
Non le chiedo un giudizio su questo impianto, è evidentemente datato e non
in grado di soddisfare le mie esigenze musicali che sono rivolte
esclusivamente alla musica classica. Però ho anche forti resistenze
psicologiche all'idea di "buttare tutto a mare", e mi sto chiedendo se in
un ormai necessario percorso di upgrade c'è qualche componente salvabile. Ho
quindi pensato al giradischi, e mi sto chiedendo se un nuovo braccio e una
nuova testina (tipo Goldring 1040, per citare una di quelle da lei
recensite) possano essere usate con profitto sulla meccanica di questo
apparecchio.
Le sarei grato se potesse darmi qualche consiglio sulla base
dei miei gusti musicali, e magari anche guidarmi nel successivo percorso di
upgrade (ampli, diffusori).
Grazie,
Stefano - E-mail: stefano_flores (at) fastwebnet.it
Caro Stefano,
grazie per il titolo che mi hai assegnato, ma non sono ingegnere! E grazie per i bei ricordi liceali che hai risvegliato in me, quando sfogliavo le riviste di HiFi a caccia delle migliori scelte per il mio primo impianto. I Marantz in tuo possesso erano nella lista dei desideri!
Ora, trattandosi di materiale vintage che ha un minimo di mercato ti sconsiglio nella maniera più assoluta di modificarlo in modo irreversibile. Mi riferisco in particolare al giradischi ma anche gli altri componenti andrebbero eventualmente restaurati in maniera conservativa. Una rinfrescata ai contatti dell'amplificatore tramite disossidante spray non potrà che essere benefica, così come la sostituzione dei condensatori d'alimentazione con altri analoghi. Lo stesso dicasi per il giradischi, in caso mostrasse qualche acciacco dovuto all'età. Certamente non mi metterei a sostituire il braccio di lettura! L'unica sostituzione che ti consento :-) è quella della testina, qualora l'ottima Stanton fosse ormai consunta, con qualcosa di recente, senza tuttavia spenderci un capitale.
Tutto deve essere commisurato al resto dell'impianto e alla qualità del giradischi. Direi che con 100-150 euro, nei cataloghi Grado, Goldring e Ortofon, potrai certamente trovare una buona soluzione. Se la Stanton fosse in buone condizioni operative, risparmia i soldi e punta a qualcos'altro.
Il percorso di upgrade, infatti, deve essere fatto partendo dall'anello più debole, in questo caso i diffusori che, già all'epoca, non è che godessero di chissà quale fama. Si trattava del modello d'ingresso della serie HD, l'unico a utilizzare ancora il tweeter a cono, contrariamente ai modelli successivi che utilizzavano una più pregiata unità a cupola. Devi dunque fissare un budget, diciamo che all'interno della stessa tipologia bookshelf già con 3-400 euro faresti un bel passo avanti in termini di pulizia, definizione e dinamica. Diffusori di marchi molto diffusi come Wharfedale, Indiana ine, Mission, Mordaunt Short e KEF possono consentirti un cambio di prospettiva notevole.
Il secondo passo sarebbe l'amplificatore, il tuo lo potresti rivendere anche con una certa facilità. Per un'alternativa un qualunque modello dotato di ingresso per giradischi (es. Denon, Rotel...) nella fascia di prezzo al di sotto dei 400€ andrebbe più che bene.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Federico,
da buon principiante, paghi tutto il costo dell'inesperienza. Il finale valvolare autocostruito da 6 watt per canale è stata una scelta, diciamo così, azzardata. Con la stessa cifra (350€) avresti potuto acquistare un amplificatore integrato a stato solido, dotato di tanti ingressi, tanta potenza e magari pure di un comodo telecomando. In più, avresti avuto la certezza di due anni di garanzia e di una rivendibilità sicura. A pensarci, con la cifra che hai speso in un inutile amplificatore a valvole avresti potuto acquistare dei diffusori monitor attivi come gli M-Audio BX-8 D2: ottima dinamica, basse frequenze potenti e veloci e grandissima comodità d'uso.
Pazienza, ormai la frittata è fatta, cerchiamo di non fare altri pasticci. Con una potenza così bassa i diffusori dovranno essere abbastanza sensibili perché, anche se dici di ascoltare a basso volume, con brani dinamici e ricchi di basse frequenze (già che sei un batterista) una buona potenza di picco diventa necessaria per scongiurare clipping e distorsioni.
Ti consiglierei di non scendere al di sotto dei 90 dB/w/m. Ti faccio qualche esempio: Klipsch RB41, RB51, RB61, nuove o usate, dovrebbero essere tra le prime scelte in assoluto da prendere in considerazione. Poi a seguire tieni in osservazione Indiana Line Tesi 260 e qualche modello Focal o Triangle, rigorosamente usati.
Per quanto riguarda invece i collegamenti, certo che mettere un finale valvolare e poi controllare tutto col volume interno del computer è un controsenso, ma per favore evitiamo di spendere altri soldi in un pre. L'uscita AUX della scheda audio dovrebbe riuscire a pilotare il tuo finale, se avesse una sensibilità d'ingresso compatibile. In futuro ci vedrei meglio un DAC USB per migliorare la qualità sonora del PC. Per ora pensiamo ai diffusori (e non al pre!), in seguito si vedrà.
Promettimi soltanto che la prossima volta chiederai consiglio (non necessariamente a me, basterebbe un qualunque forum di appassionati) prima di aprire il portafoglio per soluzioni estremamente discutibili. Sì, sì, lo so che tu volevi le valvole a tutti i costi :-(
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Carissimo Lucio,
è da un po' di tempo che ti seguo e domandato dei consigli, utilissimi ma tuttavia non tutti seguiti. Mi concederai...anche in materia d'ascolto..è bello cio che piace! Veniamo al dunque. Ecco il mio impianto.
Una discreta quantità di CD, ma soprattutto vinili in aumento (circa 600). Ascolto di tutto...insomma quasi: jazz (tutto), rock (soprattutto prog), fusion, classica, canzone italiana. Dirai e i diffusori?
Era tempo che volevo un paio di "vecchie" Cabasse, della generazione del fondatore George Cabasse e che tra gli anni 70 e 90 hanno costituito la base del monitoring delle maggiori radio francesi e svizzere. Avendole
sentite piu volte, soprattutto le Sampan 311 dette pesanti...finalmente ho
ceduto alla tentazione.
Non ero veramente soddisfatto delle valide ma oneste AR status S40 comprate nuove nel 2004: 150w su 6Ohm e 91dB di sensibilità. Ho girato per un po' tra siti e annunci e finalmente mi decido, vedo, provo, acquisto delle Cabasse Clipper III dell'inizio anni 90. All'epoca costavano dirca 4 milioni e mezzo la coppia e rappresentavano la gramma
medio-alta di Cabasse (piuttosto alta diciamo). Le ho pagate 500 euro e hanno un valore di mercato in Francia attorno ai 7-900 euro. Le Clipper sono dei diffusori piuttosto voluminosi circa 74X35X35 in noce naturale
(belle esteticamente), 23 kg di peso. Diffusori a tre vie di potenza continua 110w, potenza di picco 770W e 94db di sensibilità. Conosci questi diffusori, li hai già ascoltati e se si cosa ne pensi?
Le ho trovate in perfetto stato estetico e funzionale. I tre altoparlanti per diffusore sono come nuovi. E per i francesi, che come si sa sono a dir poco autoreferenziali, queste casse sono dotate di 3 tra gli altoparlanti
piu importanti di Cabasse: tweeter dom4, il medio dom12 e un woofer di
30cm.
Della serie Cabasse di quegli anni (Sampan 311, Clipper e Galion) le
Clipper hanno ereditato pregi e difetti: queste casse sono "esigenti":
suono trasparente, preciso, definito, soprattuto nel medio-alto, spazialità
impressionante. Ascoltanto ad esempio un cd di Pat Metheny One Quiet, per
chitarra solo....il dettaglio è impressionante, come la spazialità. come
avere Pat Metheny nel salone (tra l'altro 4,5m per 6m).
I difetti rimproverati a questi diffusori, appunto il dettaglio che non
perdona incisioni approssimative e un basso un po' più indietro rispetto ai
medio-alti, nonostante la coppia di woofer da 30cm.
Devo dire che sentendo per esempio un cd raccolta di Jamiroquai, la
definizione e la velocità del suono del basso non ha paragoni rispetto alle
oneste AR, certamente piu scure, diciamo piu morbide. Ho notato tuttavia
che aumentano il volume d'ascolto il basso sale di presenza, di
corpo, nelle Clipper non solo per l'aumento del volume, immagino.
Un'altra grande differenza con le AR: a parità di volume mettendo su un
vinile a ..diciamo a metà manopola 5 del nad, ero a limite dall'avere i
vicini alla porta. Con lo stesso livello anzi inferiore sulle
Cabasse....sveglio tutto il quartiere. Immagino sia dovuto alla
sensibilità superiore delle Clipper rispetto alle AR.
Come potrai facilmente dedurre sono molto contento dell'acquisto e questo è
l'împortante! Ma volevo il tuo parere rispetto all'alimentare questi
diffusori con un ampli classe T. Ho avuto un t-amp che è morto...altrimenti
lo avrei già installato su questi diffusori, avendo constatato come le dava
al Nad. La mia idea malsana...lo ammetto, è di utilizzare il nad come
pre....e di associarci un ampli serie T. Cosa consigliererti in
materia....anatemi a parte...(spero non di rivolgermi a forum Cabasse..dai)?
Non ho ancora deciso se fare il passo, per ora infatti devo sollevare da
terra le Clipper di 30-40 cm (sono alla ricerca di supporti) giustamente
per gustarne appieno le virtù. Un passo dopo l'altro e, quindi per ora mi
godo le Clipper con il nad, che non le renderebbe giustizia, secondo molti
forum francesi, ma che fa un lavoro piuttosto onesto.
Domanda di riserva... il TD 160: tutto funziona a meraviglia, il piatto è
d'origine tranne che nei cavi cambiati a dovere. In futuro prevedo un up
grade della testina, e penso sempre ad una MM su cifre ragionevoli. Cosa
consigli....
Ascolto: classica, lirica, molto rock anni (prog soprattutto, area,yes,
beatles, genesis, pink floys, gong, etc...) e molto jazz.
Ti mando anche la foto delle cabasse clipper..ed un link sulla loro
storia... www.forumcabasse.org/wiki/Clipper.
Un caro saluto e ringraziamento,
Carlo - E-mail: carlo.dellinoci (at) gmail.com
LC
Caro Carlo,
grazie per questa ventata di fresco clima francese, che mi ha riportato alla mente i bei tempi da studente laureando, trascorsi in Francia ad acquistare riviste HiFi francesi e ascoltando insoliti prodotti locali :-) Ricordo con nostalgia, ad esempio, i bellissimi diffusori Equation.
Purtroppo, però, nonostante le mie peregrinazioni in terra di Francia, non mi è mai capitato di ascoltare le tue Clipper, pertanto non posso esprimermi in merito. L'unica cosa che posso dire è che se la sensibilità fosse davvero così alta sarebbe assolutamente normale che a parità di manopola del volume la pressione sonora fosse molto più elevata che con le AR Status S40!
La stanza non è gigantesca, magari ti bastano davvero una decina di watt di qualità per suonare a livelli soddisfacenti qualunque genere musicale. Usare il NAD come pre non mi pare però una buona idea, preferirei di gran lunga un integrato con quattro ingressi linea cui collegare tutte le tue sorgenti. Non ci sono molte amplificazioni in classe D che siano dotate di così tanti ingressi, se non per impegni di spesa abbastanza importanti. Potresti provare a cercare un integrato IA7 di Nuforce, usato ogni tanto se ne trova qualcuno. Un'alternativa dalla filosofia abbastanza diversa potrebbe essere quella di un amplificatore integrato a valvole, che potrebbe eventualmente ammorbidire un po' il caratterino dei diffusori che, da quanto racconti, sembra abbastanza poco incline al perdonare le cattive incisioni.
Per quanto riguarda il giradischi e l'upgrade della testina, mi sfugge sempre il significato degli aggettivi utilizzati. Cosa sia per te una cifra ragionevole...lo sapete soltanto tu e il tuo conto in banca, evidentemente! Possiedi già una Grado Red, logica suggerirebbe di salire nella scala gerarchica di questa Azienda, onde evitare di perdere l'eventuale equilibrio raggiunto.
Infine un consiglio: sposta il giradischi dal diffusore di sinistra, non credo che gradisca molto la presenza di un woofer così grosso nelle vicinanze! E, già che ci sei, allontana pure i diffusori dalla parete posteriore!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Mario,
come ho avuto modo di scrivere tante volte, di definitivo in HiFi (e nella vita in generale) c'è ben poco, anzi direi che l'aggettivo è proprio fuori luogo. Usiamo questo aggettivo quando, inconsciamente, vogliamo giustificare una spesa per noi importante: faccio questo passo e poi basta! Sappiamo bene che non è così, ma ci aiuta a giustificare l'esborso e a mettere a tacere la nostra coscienza :-)
Tutto dipende da quanto siamo malati di upgradite: si può anche arrivare a un livello certamente non assoluto ma sufficientemente appagante da far concentrare tutte le spese successive in dischi. Diciamo pure che con la cifra che intendi spendere di dischi ne acquisti davvero tanti :-)
Scusami, non volevo risvegliare la tua coscienza!
La coppia di elettroniche che avresti individuato per l'upgrade sarebbe comunque un bel passo avanti e credo lo sarà nella direzione da te sperata. I Naim più recenti suonano meno scuri delle vecchie serie, e certamente meno scuri del 32.5 che è un pre della vecchia linea chrome bumper. È difficile dirti se con altre soluzioni la sinergia possa essere migliore oppure no, perché tutto dipende da quello che tu stai cercando. Se cerchi davvero maggiore trasparenza e apertura in alto Krell potrebbe essere un'alternativa, certamente non potrà esserlo McIntosh, giusto per fare il confronto diretto tra due marchi che hai citato.
Dovesse capitarti l'occasione dovresti provare a sentire una coppia pre-finale nuforce.
Qualora però non ti fosse possibile eseguire altri ascolti, meglio stare sul sicuro e salire nella scala gerarchica di Naim. Se ti piace il family sound della Casa di Salisbury (visto che possiedi anche un CDX2) non potrai non trarre grande giovamento da uno step di questo tipo. Tieni conto che, sempre in materia di upgrade, un bel salto in avanti lo faresti anche abbinando un alimentatore esterno (l'XPS) al CDX2. Si trovano usati a prezzi accettabili, specie in UK.
Per quanto riguarda l'analogico, non credo che i due giradischi proposti siano un upgrade rispetto al tuo Rega P3 con braccio RB300. Quindi tienilo e, eventualmente, sostituisci la testina con una Goldring di gamma più alta (basta cambiare lo stilo, in quella serie Goldring).
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Info per ampli integrato e DAC
LC
Nuovo amplificatore per Linn Tukan
LC
Re: Ampli vintage con diffusori nuovi
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Sempre a proposito di grandi del passato, lo scorso 22 Maggio correva il bicentenario della nascita di Richard Wagner, compositore controverso a causa del recupero culturale che ne fece successivamente il nazismo. Propongo la sua esplosiva Kaiser March, scritta per celebrare la vittoria della Germania sulla Francia nel 1870, qui eseguita in occasione dell'inaugurazione del Teatro La Fenice di Venezia (2003), ricostruito dopo l'incendio del 1996. A dirigere l'orchestra del teatro La Fenice è Riccardo Muti.
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Ciao Lucio,
complimenti per tutte le tue risposte e i tuoi articoli, la passione e
la competenza. Ti scrivo perchè sono un appassionato di musica ma non altrettanto
abituato ad ascoltare bene e vorrei appunto migliorare il modo in cui la
ascolto.
Possiedo 4 coppie di bookshelf Indiana Line (Tesi 240 e 260 - Musa 105 e
205) e 2 amplificatori basati su Tripath 2024 e 2050. Come sorgente sono
messo male, ho un vecchio lettore cd Technics.
Stavo pensando di sfruttare il pc come sorgente e quindi avrei bisogno
di un dac, dici che può andare bene (e se si quale mi consigli) oppure
dovrei puntare su un ampli integrato con dac incorporato?
Infatti sono intrigato dal modello Puro della Indiana Line che come
immaginerai è una marca che stimo molto. Scusa la confusione, ma pensavo
che potresti darmi qualche rapido consiglio.
Grazie in anticipo
Ciao
Christian - E-mail: montauno (at) libero.it
Caro Christian,
mi spieghi che te ne fai di 4 (QUATTRO!) coppie di diffusori? Sonorizzi quattro stanze diverse? Non credo, perché parli di usare il PC come sorgente, immagino unica. E poi i due amplificatori come pilotano le 8 casse? Consentimi di essere ...perplesso, ecco :-)
Il mio consiglio, rapido, è quello di vendere TUTTO (ma proprio tutto) e acquistare una singola coppia di diffusori di qualità più elevata. Due dita, ma che sia vino, diceva il grande Totò!
Tieni un solo amplificatore, magari quello col Tripath 2050, e prenditi un DAC USB di buon livello (Cambridge, Musical Fidelity, Arcam, ne abbiamo recensito diversi). In alternativa, se le finanze dovessero consentirlo, un nuforce DDA-100 che amplifica direttamente in dominio digitale. Lo colleghi al PC o a qualunque altra sorgente che abbia un'uscita digitale di qualche tipo, e piloti direttamente i diffusori. L'unica scocciatura è che non dispone di ingressi analogici, se per caso in futuro volessi dotarti di un giradischi. Se non hai già una buona collezione di vinili, però, il problema direi che non si pone.
Il consiglio più generale che mi sento di darti è quello di resistere alla tentazione di accumulare apparecchi su apparecchi, quando con cifre analoghe potresti permetterti un impianto di ben altro livello.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Carissimo Lucio,
non so se si ricorda di me, abbiamo già avuto modo di parlarci a riguardo delle Linn Tukan che lei mi consigliò e delle quali ancora oggi sono estremamente felice, mai acquisto di casse acustiche è stato così apprezzato dal sottoscritto in 20 anni che seguo l'hi-fi.
Veniamo al dunque, premesso che le uso anche come monitor near field con discreti risultati, sento che l'amplificatore con cui le piloto adesso non le rendono giustizia, trattasi di un Denon pma500 ae. A casa ho altre due alternative, un vecchio Rotel ra820bx che però ho paura necessiti dopo 30 anni quasi di vita di sostituire i condensatori (solo di alimentazione o tutti?) e un Cambridge a1 che non ha però l'ingresso phono ed infatti non so se rivendere.
Considerando il carattere medioaltoso, mi passi il termine, delle Tukan, cosa si abbinerebbe meglio? Ho pensato anche al nuovo casomai dando indietro almeno un amplificatore, come Rotel ra10 o in alternativa usato a pochi euro un Rotel ra 921 o un Rotel ra 820 bx 3 sicuramente più nuovo rispetto al mio che e della prima serie con i bottoncini invece del selettore rotante ed ha in più il phono mc.
Le chiedo un parere fermo restando l'inadeguatezza del Denon che non sento trasparente e c'e una certa granulosità nel suono specie sulle alte frequenze e poca trasparenza in genere.
La ringrazio in anticipo per la sua cortese risposta e le porgo i miei saluti :o)
Jody - E-mail: brozio (at) blu.it
Caro Jody,
anche tu quanto ad accumulo di apparecchi vedo che non scherzi, eh? Io per prima cosa farei un tentativo con il tuo Rotel, non è detto che sia subito da revisionare. Ce l'hai in casa, prendilo e attaccalo, che ci vuole? Se suonasse meglio del Denon (come credo) lo potrai tenere in attesa di qualcosa di ancora superiore. In caso volessi fare un salto qualitativo più deciso dovresti rassegnarti a vendere tutto il surplus (son tre amplificatori!) e col ricavato, integrando un po' di tasca, dovresti riuscire a prendere qualcosa di meglio, sia nel nuovo che nell'usato recente. Qualora volessi attenuare un po' la gamma medio-alta forse Rotel non sarebbe la scelta ideale, io ci vedrei molto meglio Audio Analogue (molti modelli hanno l'ingresso phono) o Arcam, pure questi dotati di phono MM. In alternativa, nell'usato, un bel Naim Nait, dal 3 in poi.
Certamente, con un passo di questo tipo, le Tukan potranno esprimersi al meglio, ma tieni conto che anche tutto il resto suona ossia sorgente e ambiente. Questa mancanza di trasparenza o granulosità, come la chiami tu, potrebbe dipendere da una sorgente (o software) inadeguata o da una sistemazione non ottimale (in una vecchia missiva parlavi di posizionamento su scrivania!) all'interno di un ambiente acusticamente deficitario.
Anche per te, infine, il solito consiglio a trattenerti dall'acquisto compulsivo: quelle che sembrano occasioni irripetibili si ripetono, spesso, basta avere pazienza ma, soprattutto, cerca di porti obbiettivi di miglioramento sensati. Acquistare tanti apparecchi tutti della stessa categoria davvero non ha alcun senso. Poche cose, anzi pochissime, ma di qualità elevata.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Gentile direttore, rieccomi.
Le scrissi un paio di mesi fa per chiederLe suggerimenti sulla sostituzione dei diffusori da abbinare, possibilmente, al mio vecchio Luxman l235.
Lei mi suggerì di sostituire l'ampli o almeno di farlo revisionare e di scegliere diffusori un po' aperti per compensare la timbrica del Luxman, tipo monitor audio rx6 (da me prospettati) o anche cabasse o triangle. Ho cercato di seguire, seppur in parte, i suoi consigli ed ora ho tanti dubbi (non a causa degli stessi, ovviamente :-) ). Le spiego.
Ho affidato il Luxman ad un tecnico molto esperto che sosteneva che ne avrebbe fatto un ampli di ben oltre 1000€ come equivalente sul nuovo. Prezzo 500€. Sostituiti tutti i condensatori con nuovi Jamicon (quelli di alimentazione da 15000uf al posto degli originali da 10000, gli altri sempre Jamicon ma non so con quali caratteristiche), cavo di alimentazione, morsetteria. Effettivamente suona molto meglio, dinamico, dettagliato, ecc... ma non ho un termine di paragone.
Allora mi chiedo e Le chiedo: poiché sono ancora in tempo, vale la pena pagare 500€ o meglio comprarne uno nuovo? Veramente un Arcam fmj 18 o 19, o un Audio Analogue Maestro suonerebbero peggio? Glielo chiedo non solo per i 500€, ma soprattutto per un'altra ragione.
Visto che Lei non le aveva proprio bocciate, ho preso le M.A. Rx6. Non ho potuto provarle (qui in Sicilia è praticamente impossibile provare qualcosa se non nei grandi magazzini o avrei dovuto fare 400 km per andare a Palermo) e così mi sono fidato delle recensioni e del suo giudizio che non mi è parso negativo. Ora il problema è che a volte il suono mi sembra un po' troppo squillante e non capisco da cosa possa dipendere (a parte le mie scadenti orecchie): il Luxman ha cambiato carattere e non è più un buon abbinamento con le M. A.?
È migliorato così tanto da essere molto "rivelatore" (in effetti con vecchi cd tipo AAD, Dire Straits per es., la cosa è molto meno evidente)? In questo senso pensa che un altro ampli tipo Arcam, Audio Analogue o altri che potrebbe indicarmi possano cambiare la situazione? Cambiare le M.A. per le Cabasse forse non cambierebbe molto, o no? Il tutto è collocato in una stanza da 5x4 con i diffusori sulla parete lunga sulla quale però c'è una parete attrezzata fatta da moduli rettangolari appesi al muro con ante in vetro e quadri sempre in vetro sulla parete di fronte; ovviamente divano e tenda.
Sarà questa la ragione? Per l'ascolto avanzo i diffusori di circa un metro. La stanza è un ambiente unico con altra adiacente altrettanto grande.
Mi consenta un'altra domanda così evito di disturbarLa ancora: il lettore è un Sony Cdp X222ES che lei ha definito tutt'altro che disprezzabile. Può chiarirmi il concetto e, soprattutto, volendo acquistare tra poco un dac (per eliminare i cd), cosa mi consiglia per avere un suono caldo, anche in funzione delle risposte sui temi precedenti? Qualcosa tipo V-Dac, sarebbe in grado di migliorare la qualità del Sony o dovrei guardare oltre a soluzioni più costose?
La ringrazio ancora molto per la pazienza e la saluto cordialmente.
Salvo - E-mail: salvom13 (at) gmail.com
Caro Salvo,
quando parlavo di sostituzione di condensatori e di una spruzzata di disossidante sui contatti del tuo Luxman non avevo in mente una spesa di 500€!!!! Non ho idea di quanto materiale questo tecnico esperto abbia sostituito e quante ore di lavoro abbia impiegato per fare il tutto, quindi non mi permetto di giudicare, certo è che 500€ per un vecchio amplificatore sono tanti soldi, decisamente troppi. Non stiamo parlando di una vecchia gloria meritevole di chissà quali attenzioni (che, tra l'altro, dovrebbero essere conservative e non migliorative) ma di un onesto integrato giapponese di un bel po' di anni fa. La colpa, ovviamente, è tua, perché avresti dovuto chiedere un preventivo prima e farti spiegare in cosa consistessero gli interventi. A cose fatte, ovviamente, è inutile (anzi, poco serio) tirarsi indietro: paga i 500€ e tieniti l'amplificatore. Servirà da esperienza per il futuro.
I diffusori li hai già acquistati, dunque bisogna cercare di far convivere il tutto. La descrizione della stanza lascia pensare a un'acustica molto rifettente, responsabile di un suono quasi certamente brillante ed enfatizzato in gamma medio-alta. Tanti vetri e nessun elemento assorbente (a parte divano e tenda) producono il tipo di suono che hai sentito. Almeno un tappeto a pelo lungo tra punto d'ascolto e diffusori dovresti metterlo. Se possibile, eliminerei i vetri dai quadri.
Il lettore CD Sony non è male, come ti dicevo, potresti tentare un upgrade che porti contemporaneamente verso la musica liquida e, magari, verso un ammorbidimento generale del suono. Proverei con Arcam rDAC, tanto per fare un nome.
Sull'ipotesi di sostituire l'amplificatore non saprei, a meno che non riesca a darlo indietro ma non ci recupereresti neppure i soldi della revisione, temo. Se, per qualche motivo, l'operazione fosse invece fattibile...sì, penserei a un integrato moderno tipo Arcam, Audio Analogue, Naim o NAD i quali, tra l'altro, dispongono di garanzia e, perché no, di un comodo telecomando.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Gent.mo sig. Lucio, sono Emilio e, nel ringraziarla vivamente del consiglio, voglio esprimere la mia soddisfazione riguardo al
Va tutto bene e non presenta neppure sbilanciamento audio come invece si dice nel web. Sono felice e la ringrazio ancora per i suoi preziosi consigli. Si ricorda, ad esempio, quello che mi diede per ascoltare Vivaldi per la mia brutta depressione post ictus? Ebbene continua a sortire dei benefici effetti e, senza sussiego, devo dire che è sicuramente stato un prolifero compositore!!
La saluto cordialmente.
Emilio - E-mail: emiliofalzone (at) libero.it
Caro Emilio,
ti ringrazio per il feedback sul piccolo grande Dayton Audio DTA-100a! Sono felice ti soddisfi così tanto. Pur essendo piccolo ed economico, a mio parere meriterebbe un ruolo più importante di quello di amplificatore di file MP3! Magari il computer potrebbe suonare file non compressi, meglio se tramite un piccolo DAC USB. La differenza dovrebbe essere sostanziale, diffusori permettendo.
Mi fa piacere che i miei consigli musicali abbiano un effetto benefico sul tuo umore, è la musica (tutta!) ad essere terapeutica e, sebbene Battiato dicesse che A Vivaldi (preferisco) l'uva passa che mi dà più calorie! continuo a pensare che il grande compositore italiano abbia scritto pagine di grande forza evocativa.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!