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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 2/6/2012 - 9/6/2012

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  1. Nuova sorgente per primo impianto
  2. Upgrade per un impianto complicato
  3. Due coppie di casse?
  4. Nuovo impianto per 60 mq
  5. Feedback
  6. Ambiente e primo impianto
  7. Cattiva resa a volume basso
  8. Dubbi sull'amplificazione
  9. Re: Cambio testina e amplificatore
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuova sorgente per primo impianto
Egr. Dott. Cadeddu, mi permetto di darTi del "tu" in quanto, dopo aver letto tante Tue recensioni, mi sembra ormai che ci conosciamo da lungo tempo.
Accorcio subito i miei complimenti riguardanti la Tua competenza, serietà e, a volte, autoironia (vedi recensione sul T-Amp), sperando Tu legga fino in fondo questa mia "richiesta di aiuto". Qui di seguito leggerai cose che probabilmente ti faranno cadere dalle sedia, ma avrei bisogno di un parere illuminato.
Parto dicendoTi che suono Blues (organo Hammond) da una ventina d' anni, e credo di possedere un discreto orecchio (almeno lo spero, per i miei spettatori!), ma per varie ragioni non ho mai posseduto un sistema d' ascolto all' altezza dei miei desideri. La mia zona d' ascolto è costituita da un piccolo solaio 3x4mt. con il soffitto a travi che si alza da mt. 1,50 a mt. 2,50. Il mio caro amico audio-auto-costruttore Michele ogni tanto (per fortuna) mi presta una delle sue creazioni valvolari o un paio di suoi diffusori, così per un po' "ASCOLTO LA MUSICA!!". Mi vergogno dicendoTi che altrimenti "SENTO" un paio di Celestion Ditton 15 XR con un piccolo valvolare (cinese..), la sorgente cd non la menziono neppure..In preda ad un raptus, ho letto tempo fa la Tua recensione sul T-Amp e i diffusori Scythe Kro Craft Rev. B. Detto fatto. Mi sono fidato. Fatto l'acquisto.
Mi si è aperto il palcoscenico davanti agli occhi, pardòn, orecchi. A questo punto vorrei da Te un importante consiglio (ormai Ti ho preso in parola una volta e sei moralmente obbligato..). Su cosa potrei orientarmi per quanto riguarda l' anello forse più importante, la sorgente? So che per correttezza e serietà non ami sbilanciarti su marche o modelli, ma per questa volta non potresti fare uno strappo alla regola?
Il problema è che non mi fido assolutamente dei venditori, e il mio famoso amico costruttore (anche giustamente) dice che devo affidarmi all'orecchio. Siamo d'accordo.
Ma non mi fido nemmeno di un orecchio che credevo discreto (il mio!) che mi dice che è più piacevole e preciso un lettore cd da € 100,00 rispetto ad un altro che costa 5 volte tanto, tra l' altro ascoltato in un ambiente diverso dal mio e con altri ampli e diffusori...
Mentre Ti scrivo sto decidendomi per l' autocostruzione di un paio di diffusori monovia (è il suono che mi è piaciuto di più), ma anche qui un piccolo consiglio non guasterebbe (visto il mio ambiente d' ascolto). Più avanti il mio sogno sarebbe un bell'ampli valvolare (costruito da Michele, un pezzo alla volta ma di qualità, con pochi watts ma buoni..). Insomma: voglio imparare ad ascoltare, ma per fare questo ho bisogno di un punto di partenza relativamente sicuro. Sei disposto ad aiutarmi?
Grazie anticipatamente.
Francesco - E-mail: frkbaresi (at) libero.it

LC
Caro Francesco,
anche tu, come tantissimi (quasi tutti?) ti sei dimenticato di indicare un piccolo particolare, ovvero la cifra che intenderesti investire nella nuova sorgente (il tanto vituperato budget!). Visto che mi pare si tratti di impianto comunque entry-level, direi non valga la pena investire cifre importanti. Nel nuovo potresti valutare gli onestissimi entry-level di Denon e Cambridge, ad esempio. Tieni conto che le differenze tra lettori CD sono piccole e difficili da mettere in evidenza senza un impianto abbastanza rivelatore. Nell'usato potresti prendere qualcosa di meglio, ad esempio NAD o Rotel di qualche anno fa, sempre per cifre inferiori ai 300 €. Il mercato dell'usato è molto ricco di ottime occasioni, basta non scegliere modelli con troppi anni di anzianità alle spalle.
Per quanto riguarda i diffusori monovia da autocostruire c'è da dire che si tratta di un approccio abbastanza radicale, che difficimente consiglierei per un primo impianto. Valuta, eventualmente, anche il nostro progetto
TNT BFB, almeno è semplice da costruire e sufficientemente sensibile per i pochi watt delle tue amplificazioni. Fossi in te, però, comincerei ad addentrarmi nel magico mondo dell'HiFi per gradi. Non ha senso, secondo me, partire da subito con soluzioni così radicali. È vero che l'ambiente d'ascolto non è grande ma l'orecchio è giovane (almeno come esperienza HiFi) e il rischio di prendere fischi per fiaschi è altissimo.
A un neopatentato consiglierei una Fiat Seicento o una Panda, non una bizzosa Caterham. Quando avrà imparato a guidare potrà divertirsi con soluzioni più estreme.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade per un impianto complicato
Egregio direttore,
di nuovo a chiederle dei consigli, poiché quando seguiti sempre riusciti (es: Dahlquist dq 18). Vorrei migliorare il mio impianto, non ne sono scontento ma vorrei guadagnare in termini di raffinatezza sulle alte non rinunciando al suono corposo e concreto tipico delle amplificazioni Naim. Di seguito il mio impianto:

Ora viene il bello, cosa cambiare e da dove cominciare? Le elenco gli oggetti che vorrei prendere, non riuscirei a prenderli tutti ma mi piacerebbe avere da lei un consiglio a cosa dare priorità, per avere i risultati migliori:
  1. diffusori: Sonus Faber Cremona oppure
  2. Amplificazione: Naim Nac 52+ super cap oppure
  3. la somma di: lettore cd Naim CDX2 + hicap 2 (che alimenterebbe il pre, a proposito quale migliore tra 72 e 112? So che sono 2 impostazioni diverse)
Grazie in anticipo per la sua collaborazione.
Mario - E-mail: cdmicromega (at) libero.it

LC
Caro Mario,
come avrai probabilmente capito leggendo i miei consigli, sono una persona che ama la semplicità e le soluzioni razionali. Il tuo impianto, secondo me, comincia a essere composto da troppi, decisamente troppi, scatolotti: due meccaniche e un DAC, due pre e un alimentatore per i pre, un finale e una coppia di diffusori. A mio parere faresti un bel passo avanti eliminando un po' di componenti e passando a soluzioni più raffinate, ma integrate. Pertanto: via le tre scatole per la sorgente, da sostituire con un lettore integrato Naim CDX2, ad esempio. Via i due pre con relativo alimentatore e finale di potenza, tutto da sostituire con un integrato Nait XS o SuperNait, a seconda della disponibilità economica. Queste semplificazioni ti permetteranno di eliminare anche un bel po' di cavi: meno giri fai fare al segnale e meglio è.
Per quanto riguarda i diffusori, posto che essi sono l'anello che più di tutti gli altri caratterizza il suono di un qualunque impianto HiFi, si tratta di una scelta molto personale. Non vedo le Cremona come possibili alternative ai tuoi diffusori attuali. Troppo diversi come filosofia e impostazione per poter essere considerati tali. Li hai ascoltati bene? Io proverei anche a sentire altre cose, magari anche di casa Naim, per preservare un certo family sound oppure qualcosa di casa ProAC. Parlo, ovviamente, di diffusori da pavimento di una certa importanza.
Infine, il solito consiglio non richiesto: quando si desidera cambiare qualcosa occorre fare un'analisi di pregi e difetti nonché una corretta valutazione delle proprie esigenze. In pratica: cosa non mi piace più del mio impianto? E anche quali parametri vorrei migliorare?. Sono due domande chiave che aiutano nell'individuare candidati sensati. Altrimenti è uno "sparare nel mucchio" sperando di prendere qualcosa di buono. Non è certo questa la strada migliore per fare passi avanti significativi.
Nel tuo caso specifico, quando parli di "guadagnare in termini di raffinatezza sulle alte" non è che sia chiarissimo cosa tu intenda: le vuoi più definite, più presenti? Allora forse Sonus Faber non è la scelta ideale. Le preferiresti meno...artificiali (tiro a indovinare)? Allora forse potrebbe valer la pena ascoltare e valutare anche Sonus Faber.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Due coppie di casse?
Gentile Dott. Cadeddu,
leggendo la recensione del
Dayton DTA100, l'ho comprato, nonostante lei mi avesse messo in guardia circa gli ingressi e l'uso che ne avrei fatto. Ora mi trovo nella situazione di avere un sintoampli (B&O che voglio tenere per ricordo di mio padre) e il Dayton con un lettore Nad, e questo comporta che devo cambiare i cavi dalle casse per sentire o la radio o i cd, avendo i due ampli i cavi già pronti per essere collegati.
Non è il massimo della vita! Ora vorrei comprare delle Proson Event 41 per il sinto ampli e lasciare le B&W Dm 601 s2 al Dayton. Ma la domanda è: a breve dovrò cambiare casa e (se l'ambiente lo permetterà) vorrei cambiare le B&W con le Pure Acoustics 838; ne vale la pena visto che lei tutto sommato parlava bene delle mie attuali e a me soddisfano?
C'è altro da considerare per cifre sotto max i 500 euri?

[Aggiornamento]
Ho ascoltato le Pure Acoustics PRO 838 sia dal rivenditore di Roma, il Sig. Gianni, sia dall'importatore Sig. Merino; due persone disponibili, cordiali e competenti. Da Gianni pilotate con ampli "serio" e vinile, alternate con altre casse a torre del costo 10 volte le Pro, la differenza non era poi così abissale. Da Merino stessa situazione con delle Martin Logan a fare da paragone e, sarò io quello strano, ma a me piacevano più le Pro, perchè più ariose; purtroppo il Dayton a oltre 12, volume già oltre le tolleranze condominiali, faticava e le casse [le Martin Logan] facevano dei ticchettii, che indicavano il limite del piccoletto. Le Pro mi ricordano le mie ed inoltre, con loro, il Dayton non manifesta i limiti di erogazione suddetti, quindi penso che mi terrò le B&W e prenderò le PRO per essere collegate al B&O che di potenza ne ha abbastanza. A questo punto, si può collegare lo stesso lettore a due ampli differenti ed ascoltare con uno le B&W e con l'altro le Pro?
Le chiedo questo perchè Dayton e B&W mi piacciono parecchio come accoppiata, poi se un giorno prenderò un ampli di livello superiore al Dayton o al B&O, avrò già le Pro.
Grazie per il suo operato e, soprattutto al suo equilibrio.
Fabio - E-mail: fabers123 (at) gmail.com

LC
Caro Fabio, frena! Anzi, tira forte il freno a mano, lascia innestata la retromarcia, metti dei cunei sotto le ruote e leva le chiavi dal cruscotto :-)
Ora, due impianti solo per tenere in funzione il B&O mi paiono decisamente eccessivi. Ci sono soluzioni ben più furbe di questa. Una, quella più spartana, è quella che ti consentirebbe di utilizzare lo stesso paio di casse con i due amplificatori diversi: un commutatore di amplificatori, ad esempio come il TCC TC-616.
Esiste poi una soluzione più elegante: credo che il tuo sintoampli B&O disponga di un'uscita TAPE OUT per il registratore. Controlla nel retro, dovrebbe essere marchiata così oppure come REC, TAPE oppure LINE OUT. Insomma, un'uscita linea. Basterebbe collegare quella a un ingresso del Dayton - ad esempio quello frontale - per poter sentire la sezione sinto del B&O (e quindi continuare ad utilizzarlo). La sezione di amplificazione resterebbe inutilizzata, ma sarebbe un male minore, a fronte del risparmio di una seconda coppia di casse e di un bel po' di cavi e ingombri.
Qualora intendessi perseguire la via della perdizione e della moliplicazione dei pani e dei pesci (scusa, dei diffusori) credo che le tue B&W siano ampiamente sufficienti. Con 500 € di budget non è che riusciresti ad andare molto oltre il loro livello qualitativo...
Certo, se vendessi le tue due attuali coppie di diffusori e integrassi il budget coi 200 € che stavi destinando alle Pure Acoustics PRO838 credo che una coppia di buone torri da pavimento dovrebbe essere alla tua portata...
Grazie per il feedback sulle Pure Acoustics, sono davvero dei diffusori sorprendenti per il prezzo che costano!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto per 60 mq
Carissimo Direttore,
innanzitutto la voglio ringraziare per il raro servizio che offre a tutti noi con pazienza e competenza. Dopo trent'anni mi ritrovo a riscoprire il mondo dell'Hifi (...avevo due amate RCF BR55 + Technics SUV5) per cui al momento provvisoriamente sto ascoltando Indiana Line Tesi 260 pilotate da un Fenice20 ma vorrei chiederle un consiglio per l'impianto principale.
Ho una sala grande di circa 60mq (12x5mt) in cui vorrei ascoltare musica elettronica (40%), jazz (40%), pop (20%). NB: i diffusori li posizionerei sugli angoli di uno dei lati corti cosi da sfruttare per lungo tutta la superficie del salone.
Per la scelta delle casse ho ascoltato tutto quello che ho potuto nei negozi a me vicini es: Jbl es90, B&W 683, B&W CM9, KLiPSCH RF82, INDIANA LINE MUSA 505, TANNOY MERCURY V4, OPERA SECONDA (usate) ed infine FOCAL 826.
Ho cercato di ascoltarle valutandole utilizzando sempre gli stessi brani musicali e nonostante sia stato ben impressionato dalle Klipsch (per la presenza ed il palcoscenico) e dalle Opera Seconda (per l'equilibrio e la timbrica) devo dire che avrei trovato il giusto compromesso nelle FOCAL 826 in quanto le ho trovate leggermente aperte nelle medio-alte, con bassi ben controllati una bella "presenza" ma senza essere invadenti come le Klipsch.
Come la vede questa scelta? Viste le dimensioni della stanza alcuni mi consigliano le Focal 836 ..saranno proprio indispensabili o bastano le 826?
Per quanto riguarda gli amplificatori sono ancora molto confuso, non sono riuscito a fare un minimo di chiarezza un po' per assoluta inesperienza un po' per il fatto che forse ero più interessato alla scelta dei diffusori. Ho comunque ascoltato alcuni Denon sintoav, il Rotel Ra-05, alcuni valvolari della AAVT ma sinceramente saprei dirLe poco.
Diversi negozianti mi hanno consigliato l'AUDIO ANALOGUE VERDI100 ma visto che andrei ad ascoltare musica elettronica e vorrei avere la possibilità di avere un po' di pressione sonora pensavo ad ampli più "correntosi" come: NAD 356, Harman-Kardon 990, DENON PMA 1510AE.....(non disdegnerei un ampli con uscita dedicata per eventuale sub)... ....mi rimetto al suo consiglio.
Come sorgente utilizzerei sia computer (via Dac) sia lettore cd (per ora ho solo un vecchio Technics).
Mi scuso per la mia inesperienza, La ringrazio anticipatamente per i suoi preziosi consigli e le rinnovo i complimenti per quello che fà per la comunità audiofila.
Marco - E-mail: megubutin (at) yahoo.it

LC
Caro Marco,
i diffusori posizionati in angolo sono potenziali portatori sani di turbe audiofile di vario genere: basso fuori controllo, colorazioni in gamma media, immagine tridimensionale appiattita e tante altre cosucce antipatiche. A peggiorare la situazione c'è la cubatura importante del tuo salone, possibile causa di rimbombi, risonanze e onde stazionarie. Quindi tieni i diffusori BEN LONTANI dagli angoli e dalle pareti!
Per quanto riguarda la scelta, ristretta alle candidate che hai individuato, non vedo male le Focal 826, visto che la loro timbrica ti è piaciuta. Il fatto che bastino o meno per il tuo salone dipende anche dai livelli sonori che intendi raggiungere, come pressione sonora intendo. Le 826 hanno due woofer da 17 cm, credo potranno darti comunque un buon impatto. La sensibilità è elevata (oltre 91 dB) quindi dovrebbero bastare quantità di watt assolutamente normali per raggiungere pressioni sonore molto poco condominiali.
Per quanto riguarda l'amplificazione, anche considerando che le 826 non sono esattamente un carico facile (minimo dell'impedenza a 2.9 ohm!) io starei su NAD (bene il 356) o su Harman Kardon e Rotel qualora gradissi evidenziare ulteriormente il carattere vivace delle 826. Il NAD invece andrebbe meglio per controbilanciare un po' questa loro naturale tendenza. La possibilità di utilizzare un subwoofer la vedo remota, in una stanza così grande andresti solo a caccia di...guai.
Infine, non mi è chiaro se desideri dei consigli anche per le sorgenti digitali. Senza indicazione del famigerato budget è difficile essere precisi. Una volta stabilita una cifra di massima, prova a cercare consigli in quella fascia di prezzo, all'interno della Rubrica della Posta. Più o meno marche e modelli si ripetono frequentemente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Feedback
Egregio Direttore, sebbene abbia scoperto la Sua benemerita rubrica da non moltissimo tempo, ho già avuto il piacere veder pubblicata una mia mail.
Le ho già fatto una serie di complimenti che non ripeto, ma sappia che ogni Sabato attendo la pubblicazione della Sua rubrica come l'incontro con un vecchio amico.
Ma veniamo al motivo per cui Le scrivo: L'altra sera ero al concerto di un quintetto jazz in un noto club napoletano e la diffusione del suono era affidata ad un impianto p.a. di discreta qualità. Musica dal vivo quindi, c'è qualcosa di più fedele nell'ascolto? Eppure tutto l'impianto costava meno di un solo lettore di buon livello! E allora? Se usassimo le stesse attrezzature "professionali" che normalmente usano i musicisti? Sicuramente non avremmo problemi né di efficienza né tantomeno di dinamica, basterebbe moderare il volume e renderlo consono all'ambiente d'ascolto.
Lei che ne pensa? Le anticipo che presto cercherò di sperimentare questa possibilità nel mio ambiente d'ascolto. Ora vorrei affiancare la mia quarantennale esperienza di audiofilo alla Sua, sicuramente più vasta e professionale della mia, (pecco forse di eccessiva presunzione? ma certe cose per me ormai scontate, non le ho mai sentite dire da nessuno) per dare due consigli ai "colleghi" audiofili.
In primis non fate MAI le scelte definitive dei vostri acquisti nella sala del negoziante, selezionate 2/3 prodotti, specialmente se si tratta di diffusori, e poi chiedete (costringete) al negoziante di ascoltarli ne VOSTRO ambiente d'ascolto. Sappiate che ambienti diversi "suonano" in maniera molto diversa e vi risparmierete cocenti delusioni.
E ancora, se vi piace sentire il contrabasso suonare da contrabasso, lasciate perdere i midwoofer, appena potete prendete una cassa con un bel woofer almeno da 10 pollici: un violoncello, per quanto accordato basso, non sarà mai un contrabasso; salvo qualche rara e costosa eccezione.
Infine, egregio direttore, voglio dirLe che approvo in pieno la Sua scelta di non occuparsi più di cavi visto che ci sono ancora degli "strani" autolesionisti che preferiscono buttare tanti preziosi eurini in cavi miracolosi e non seguire i suoi consigli fai da te a costi vicini allo 0,00 dai più che eccellenti risultati.
Certo, siamo in un paese libero e ognuno è libero di farsi abbindolare come più gli piace. Chiedo scusa per lo spazio rubato.... ma un amico non si lascia mai da solo.
Un caro saluto,
Renato - E-mail: r.iacuzio (at) libero.it

LC
Caro Renato,
grazie per il prezioso feedback e per appoggiare i consigli che insisto nel ripetere settimana dopo settimana. Il discorso del professionale è lungo e complesso. C'è, a mio parere, un errore di fondo: ignoriamo come suonerebbe quella band se utilizzasse prodotti sviluppati con criteri audiophile. Tu dici che il reale è quello, io dissento...perché il suono di una Gibson Les Paul dipende dall'amplificazione cui è collegata e, a seguire, dal sistema PA che ne amplifica il suono. E dalla sala dove suona la band, da quanta gente c'è etc etc. Cambiando una di queste variabili, cambia il suono che tu percepisci. Quindi anche questo è un suono artificiale, non assoluto come può essere quello di uno strumento acustico. E anche su quest'ultimo ci sarebbe molto da dire, perché anche il suo suono cambia a seconda delle mani che lo toccano e dell'ambiente dove suona.
Tutto ciò premesso, è sicuro che nel professionale esistano ottimi prodotti, spesso a una frazione del costo che avrebbero se fossero marchiati con un nome audiophile. A breve in prova su TNT-Audio ci sarà un finale di potenza PA dalle caratteristiche sorprendenti e dal prezzo incredibile.
Quindi, come vedi, nessuna preclusione da parte nostra, anzi! Certo è che si tratta pur sempre di elettroniche e di altoparlanti, impossibile pensare che quelli siano assoluti. Le esigenze del professionale, poi, sono molto diverse da quelle della fedeltà assoluta al segnale che ricevono: i prodotti devono essere robusti, affidabili, facilmente trasportabili e devono costare poco. In altre parole l'esatto contrario di ciò che tipicamente è un prodotto HiFi [delicato, inaffidabile, inutilmente pesante e ingombrante, costoso] ;-)
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Ambiente e primo impianto
Gentile Direttore,
grazie alla "scoperta" della sua rivista su internet e al ....T-Amp, ho deciso di accostarmi allo stimolante mondo dell'audiofilia. Le chiedo quindi alcuni consigli per migliorare l'ambiente di ascolto e il mio impianto. La stanza è rettangolare, circa 7x3,6 e priva di effetti eco in quanto ben riempita (anche troppo ...) con mobili, libri, poltrone, scrivania e qualche chitarra. Ci sono quadri alle pareti e tende. L'impianto è collocato sulla parete lunga, un po' decentrato, le casse distanziate di circa 1,80 m ed il punto di ascolto si trova ad una distanza analoga. Davanti c'è solo un tavolino di legno, basso, che non fornisce quindi ostacoli e sotto un bel tappeto.
L'impianto era composto da un integrato Yamaha AX 470, Lettore CD Philips CD624, Piastra Carver TD 1440 e Diffusori RCF Mytho 1. Cavi di potenza Soundstream e, ahimè, cavi di segnale di "repertorio"...
Per pochi euro ho trovato un Sonic Impact 2 gen usato, che ho accoppiato ad un lettore Marantz CD4000 e ad un paio di KEF Reference 101/2 che aveva mio fratello inutilizzate. Malgrado il mio orecchio ancora poco allenato, il T-amp mi ha folgorato. Definizione, dettaglio, ariosità ... preso dalla T-amp-mania ho acquistato il Trends TA 10.2, che però mi ha dato l'impressione di eccessivo sbilanciamento verso i medio-alti e poca naturalezza, ed una certa mancanza di corpo, anche se il dettaglio è favoloso. Forse dipende dai diffusori o dalle caratteristiche dei T-amp? Avrei anche pensato di cambiare il Trend col Pop Pulse, che ho letto avere maggiore rotondità e bassi (è vero?).
Ho effettuato altre prove, mettendo a confronto i due T-Amp con il Carver 1040 di mio fratello (battuto senza riserve, anche in gamma bassa ...) e con un sistema Musical Fidelity composto dal Preamp 3AX e da due finali mono MA50X prestatomi da un amico, insieme a cavi di segnale Monster cable e G&BL.
Il T-amp si è difeso bene, ma ho riscontrato nel Musical Fidelity maggior corpo, naturalezza e piacevolezza di ascolto.
Ho intenzione di iniziare l'assemblaggio di un 2° impianto di livello superiore. Per ragioni di budget vorrei muovermi sull'usato, i T-amp hanno qualcosa di miracoloso considerando il costo, le dimensioni, la qualità costruttiva e la .... portabilità, ma mi chiedo se riesco a trovare un integrato che suoni meglio a prezzi umani ... insomma non vorrei prendere un ampli, spendere 500 euro (usato) che alla fine non riesca ad andare oltre le potenzialità del T-amp...
Premetto che ascolto musica a volumi bassi, anche in relazione all'ambiente, e spazio in vari generi (pop, rock, jazz, classica, celtica, etnica, sacra ... nelle mie prove ho utilizzato Tracy Chapman, Sting, brani di chitarra e musica etnica).
Per quanto riguarda la sorgente, ho trovato intorno ai 150 euro NAD C521BEE e Marantz CD6002, o mi conviene puntare su Rotel (RCD06, RCD991), Cambridge (azur C640 V2) o Arcam? Per i diffusori, un amico ha una coppia di Chario Lynx, che forse si abbinerebbero meglio ai T-amp, per la notevole presenza dei bassi (anche troppo per i miei gusti), ma le voci mi sono sembrate, rispetto alle KEF, più "nascoste" ed il suono meno arioso.
La saluto cordialmente e la ringrazio per il tempo dedicatomi.
Federico - E-mail: federico_capo1 (at) tin.it

LC
Caro Federico,
l'ambiente d'ascolto e il posizionamento dei diffusori mi paiono assolutamente adeguati, senza una piantina e un paio di foto non è facile dire di più. Servirebbe una palla di cristallo, ma l'ultima che avevo è esplosa mentre cercavo di prevedere quante e-mail sarebbero arrivate comunque durante l'ultimo periodo di pausa del sito ;-)
Se possibile, potresti fare un tentativo posizionando il tutto sulla parete corta. Ti ringrazio per la descrizione delle tue esperienze coi vari amplificatori in classe D, le impressioni personali sono sempre molto utili per confermare o smentire quelle del recensore - per così dire - "ufficiale". Insisto nel dire che per sentire bene cosa questi piccoli gioielli possano fare servono diffusori adatti, di sensibilità medio-alta. Quelli che hai usato tu non sono esattamente l'ideale (e neppure i Chario Lynx del tuo amico). Esiste però la possiblità di avere lo stesso suono del chip TA2024 unito a un maggior corpo, presenza in gamma bassa e potenza. È il
Dayton DTA100 che, pur conservando le caratteristiche della classe D in salsa Tripath, si permette il lusso di pilotare con disinvoltura diffusori anche meno sensibili, aggiungendo una presenza in gamma bassa quasi irriverente. Il mio consiglio, pertanto, è quello di prendere il Dayton e dedicare tutto il resto del budget a dei diffusori da pavimento da ricercare tra qualche torre KEF (visto che mi pare il suono del marchio inglese ti soddisfi), Monitor Audio, Mordaunt Short, Opera e simili.
Per quanto riguarda la sorgente digitale punta su NAD se desiderassi addolcire un po' la gamma medio-alta o su Rotel se invece volessi sottolinearla. Come avrai capito, quindi, si tratta di una scelta da fare soltanto dopo l'acquisto dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cattiva resa a volume basso
Spettabile Direttore, Vi scrivo per cercare un suggerimento in merito alla mia attuale situazione HiFi, più precisamente devo cambiare il mio amplificatore. Ecco la mia configuratzione:

Quello che attualmente non mi piace del mio impianto è la resa a volume medio basso. Poca presenza ed impatto, dovuto sicuramente ai diffusori da bookshelf e anche dalla poca potenza del Maestro 70.
Ho quindi provveduto a vendere il Maestro70 per sostituirlo con altro amplificatore e quà sono cominciati i grossi quesiti ...
Continuare con un integrato oppure passare ad un pre+finale? Stare sullo stato solido oppure andare su di un ibrido (non amo particolarmente le valvole)?
Una cosa certa era quella di cercare nel Made in Italy, sarò nazional popolare ma sono convinto che in Italia vi siano parecchi produttori di HiFi che nulla hanno da invidiare con i più blasonati produttori esteri.
Il mio budget è di circa 4000/4500€ non oltre e questi sono gli ampli che avevo selezionato: Oppure? Conoscono bene la coppia pre+finale AA, sto ascoltando da alcuni giorni il NOVA, dei Norma non ho ascoltato nulla ma spesso leggo essere apparati troppo analitici e che risentono molto della catena di ascolto, il Pathos è bellissimo esteticamente ma non ho mai ascoltato loro apparati. Voi cosa mi suggerite?
Grazie ancora e complimenti per TNT,
Luca - E-mail: luca69anelli (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
la tua lettera è piuttosto singolare perché parti da un problema ben noto e molto diffuso (suono insoddisfacente a basso volume) e concludi con una soluzione che non ha alcun senso logico (aumentare la potenza dell'amplificatore). È come se per guidare meglio in città volessi passare da un'auto da 100 CV a una con 200. Mi spieghi che senso ha? Già la potenza del tuo Maestro 70 è SOVRABBONDANTE (leggi il labiale e ripeti insieme a me) rispetto alle tue necessità! Stiamo parlando di un amplificatore da 70 watt per canale su 8 ohm e 125 su 4. I tuoi diffusori hanno una sensibilità di circa 88 dB, direi che ce n'è d'avanzo. Di conseguenza, probabilmente stai utilizzando 15 - 20 watt al massimo negli ascolti ad alto volume e meno di 10 negli ascolti a basso volume. Non capisco a che possa servire aumentare la potenza a disposizione, se non a ingrossare il conto in banca dei costruttori HiFi!
No, se il problema è quello che lamenti tu o sostituisci i diffusori con qualcosa di più generoso, quindi con un modello da pavimento, magari ancora ProAC, oppure acquisti un amplificatore dotato di tasto loudness o controlli di tono: come ho detto un'infinità di volte, a basso volume la colpa del suono esile sta tutta nelle nostre orecchie, che tagliano basse e alte frequenze, linearizzandosi via via che la pressione sonora aumenta.
È ovvio che debba essere così, perché siamo fatti per sentire voci e non impianti stereo. Di conseguenza a bassi livelli l'orecchio deve avere la massima sensibilità proprio in gamma media (i bassi e gli alti disturberebbero e basta) dove è centrata, appunto, la voce umana.
Ancora, non abbiamo neppure sfiorato il problema dell'ambiente, che non descrivi e che spesso è colpevole, almeno quanto l'orecchio, di suono esile a bassi volumi d'ascolto. Ne abbiamo parlato tante volte su questa stessa rubrica.
Spendere poi 4000-4500 € per amplificare un impianto dove ci siano da una parte le Studio 100 e dall'altra il lettore Crescendo di Audio Analogue mi pare DECISAMENTE un overkill. Perdona la franchezza, ma non asseconderò la tua insana e tecnicamente immotivata voglia di nuova amplificazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dubbi sull'amplificazione
Caro direttore buongiorno, avevo già scritto tempo fa per avere consigli sul mio impianto economico (pl112d pioneer, cd teac cdp1260, ampli grundig v7000, casse jpw gold monitor e sub yamaha nsw1), e tu mi avevi con ragione fatto notare la pochezza dei diffusori e dell'ampli.
Il Grundig francamente mi piaceva molto, ma poi ho deciso di provare a migliorare in maniera sostanziale, sempre con un budget modesto. Stanza sempre 3,7 x 3 abbastanza ben arredata (non si sentono né riverberi né rimbombi, diciamo che "suona abbastanza bene"). Da quell'impianto sono cambiate molte cose, a partire dai diffusori, adesso ho le Scandyna a 30 di cui mi sono davvero innamorato e per le quali ho avuto offerte anche sostanziose...ma loro stanno li dove sono: suono nitidissimo e pieno, non distorcono mai anche a volumi da arresto e suonano bene anche con 6 watt (89dB di efficienza).
Ampli: ne ho provato davvero tanti, tutti rivenduti perché proprio non mi soddisfacevano, tra cui Technics su v7, NAD 3020, Pioneer sa 940, Pioneer sa 540 e un Rotel che mi è stato prestato per prova, non ricordo la sigla, ma so che costava davvero tanto, intorno ai 700 euro più o meno, e per me suonava peggio del piccolo Pioneer sa540.
Fatto sta che ultimamente sono venuto in possesso di un Marantz pm45, sempre al solito mercatino dell'usato. Qui la musica è cambiata, suono corposo molto morbido ma nitido, buon controllo dei toni mai invasivi o eccessivi e finalmente una sezione phono secondo me eccellente, cosa molto trascurata negli altri ampli cui sopra.
Be ora tu dirai...............contento tu..........e invece no! Perché ho anche seguito la via del T-Amp: Muse m15 ex 2 profondamente modificato con condensatori Mundorf mcap in ingresso e Wima rossi per la rete di zobel, Elna di certa provenienza sull'alimentazione e preamplificatore da me costruito su base di una schedina cinese, con contollo di toni selettore 4 ingressi e un trasformatore toroidale enorme.
E qui arrivano i dubbi belli e buoni. Questo T-Amp suona, e come suona, e abbinato al pre non perde qualità, anzi: voci al centro della scena ben piazzate, private investigation dei dire straits esempio, è come se prima non l'avessi mai ascoltata. Manca un po' di bassi certo, ma accendendo il sub diventa esuberante e non so come mai non va in clipping neanche alzando parecchio. Ora ti chiedo.........dirai finalmente arriva sta domanda: secondo te, tengo il Marantz, equilibrato e morbido, o mi butto su t amp a spada tratta dotandolo di pre phono?
Lo so che la cosa è soggettiva, ma la tua opinione è molto importante per aiutarmi a fare una scelta. Vorrei sentire anche una tua opinione spassionata sulle scandyna, sul marantz e se ora non fosse il caso di cambiare cd, che all'epoca mi avevi consigliato di tenere data la scarsezza degli altri componenti. Sono stato adeguatamente logorroico lo so, ma sono in continua evoluzione e ho bisogno smodato di consigli. Anticipatamente ringrazio, e capisco se non vorrai rispondermi, data la mail - fiume che ti ho mandato.
Grazie ancora,
Luca - E-mail: lucaramassa (at) alice.it

LC
Caro Luca,
vedo che la confusione regna sovana. È normale, quando si ascolta tanto (troppo?) senza riferimenti sicuri. Come tu possa trovare anche solo accettabile il Marantz PM45 a confronto con un amplificatore moderno resta per me un insondabile mistero della fede :-)
La mancanza di riferimenti certi spesso fa prendere grosse cantonate, per cui non si è in grado di capire che un suono che sembra morbido è in realtà solo confuso e moscio. Non esiste un metodo unico per capire se un oggetto sia fedele oppure no però basarsi anche semplicemente sulla quantità di informazioni riprodotte è un buon punto di partenza: se ci sono particolari di una registrazione che vengono mascherati da un componente, quel componente non è fedele, punto e basta. Il giudizio sull'equilibrio timbrico deve essere un passo successivo, a mio parere.
Per queste ragioni sono MOLTO in imbarazzo nel consigliarti che fare, perché la tua scala di giudizio è profondamente alterata e non vorrei portarti su una strada che poi, alla fine, a te potrebbe non piacere. Lo spieghi benissimo anche tu con la frase "sono in continua evoluzione"! A me questa non sembra un'evoluzione ma un passare di fiore in fiore aumentando esponenzialmente la confusione che già regnava sovrana. Il risultato è un miele millefiori che non ha un gusto definito. Il mio consiglio è dunque quello di fermarti un po', ascoltare più musica e meno amplificatori, e cominciare a capire davvero che tipo di suono vorresti. Potesti scoprire che il suono più corretto non ti piace e magari preferiresti andare su un sistema my-fi, scorretto ma piacevole da ascoltare. Va benissimo anche così, ma è un cammino che devi fare da solo...i consigli degli esperti non ti servono, in questa fase.
Quel che ti può servire è un confronto diretto con altri appassionati, magari più esperti di te, che ti possano guidare nell'educazione all'ascolto, tramite esempi pratici, cosa che io qui da remoto evidentemente non posso fare.
Spero di esserti stato utile (ma ne dubito),
Lucio Cadeddu

Re: Cambio testina e amplificatore
Gentilissimo Direttore, la ringrazio per la cortese
risposta. Volevo aggiornarla sugli sviluppi, chiedendole scusa fin d'ora per qualche inesattezza nella mia prima lettera. Ho infatti riscontrato anche cambiando l'amplificatore che l'unico modo in cui riesco ad evitare il problema dei fischi è l'impiego di alimentazione a batteria (un t-amp2 con le batterie stilo). A questo punto credo che il principale indiziato non sia lo Yarland ma la qualità della rete domestica (o entrambi), i cui disturbi sono riprodotti ed evidenziati dalle Klipsch.
Avevo sottovalutato questo aspetto perchè credevo che l'uso di una ciabatta filtrata mi avrebbe risparmiato problemi del genere oltre al fatto che mi sono appena trasferito in una casa nuova con impianto elettrico piuttosto recente. Mi resta da verificare l'eventuale coinvolgimento del frigorifero... Ad ogni modo credo che il destino dell'amplificatore sia comunque segnato.
L'esperienza con il t-amp è stata infatti molto interessante sotto l'altro aspetto: quando parlo dell'esigenza di un suono più muscoloso intendo non una maggiore estensione in frequenza (a proposito le Heresy sono posizionate sui loro zoccoli originali), ma un maggior controllo dei bassi, parametro sul quale lo Yarland non mi sembra eccellere, dando l'impressione di una certa lentezza (mi sto avventurando in un terreno a me sconosciuto, lo so...). Insomma, nonostante sia potente la metà, mi sembra che la situazione vada meglio col T-Amp (o ho preso una cantonata?).
A questo punto mi sono fermato, perchè pur essendo attratto dall'idea Dayton e dalla sua maggior potenza (prediligo in ogni caso la soluzione più economica) ho paura che l'unico modo per eliminare i disturbi sia un classe d a 12 V alimentato a batterie (king rex?). Le chiedo quindi un suo parere, scusandomi ancora per eventuali inesattezze; cercando di spiegare le mie esigenze, mi sono reso conto di quanto sia difficile il lavoro del recensore... :-)
La lascio con una curiosità che sono sicuro troverà di suo interesse: nella ricerca di un amplificatore mi sono imbattuto in un Mediaworld a Bari, dove oltre a trovare personale preparato, mi è stata offerta la possibilità di prendere appuntamento per una seduta d'ascolto dedicata e di acquistare con la possibilità di restituzione dell'amplificatore se l'inserimento nell'ambiente domestico si fosse rivelato deludente. Inoltre nella saletta hi-fi ho notato che l'ht cede sempre più spazio ai sistemi a due canali (vi erano anche dei giradischi Project Genie e Debut in bella mostra, dac ed un classe D con moduli ice-power). Una bella novità.
La ringrazio ancora per il tempo che vorrà dedicarmi.
Giovanni - E-mail: giovatex_78 (at) libero.it

LC
Caro Giovanni,
quello che senti è probabilmente un malefico loop di massa causato da troppi apparecchi collegati insieme, con terra distinta. L'ideale sarebbe che dei componenti di un impianto solo uno (es. l'amplificatore) fosse collegato alla terra della rete elettrica, tutti gli altri dovrebbero averla disconnessa. Potresti provare ad agire in maniera selettiva, collegando prima solo ampli e casse, senza sorgente o con una sorgente a batterie (es. lettore mp3, smartphone etc.). Poi dovresti procedere collegando, uno alla volta, i componenti restanti. Se il disturbo è costante, dubito si tratti del frigorifero, in quanto questo apparecchio si attacca e si stacca in continuazione. Potrebbe essere una lampada a risparmio energetico, un'alogena, magari collegata a un variatore di luminosità, il gruppo di continuità del PC o un alimentatore switching sempre collegato alla rete. Anche in questo caso, devi procedere per gradi, staccando tutte le utenze e riattaccandole una per volta, per individuare il vero colpevole. Controlla che non ci siano ripetitori FM o GSM molto vicini alla tua abitazione.
Mi fa piacere sentire che il piccolo T-Amp, pure alimentato a batterie, si è permesso il lusso di suonare meglio dello Yarland valvolare. Ciò prova ancora una volta che il giocattolino suona molto bene e che la potenza reale della quale abbiamo bisogno è molto, molto più bassa di quel che possiamo immaginare o che ci hanno fatto credere.
Dopo che avrai individuato il colpevole potrai procedere a cercare una soluzione alternativa.
Infine, grazie per la curiosa segnalazione di un megastore di elettronica che cerca di lavorare come un vero negozio specializzato. Certamente è una rarità, ma va comunque segnalata. Speriamo serva di buon esempio non tanto per altri megastore ma per i pochi negozi HiFi tradizionali rimasti, che spesso nicchiano alla richiesta di poter eseguire delle prove d'ascolto a domicilio...
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile direttore, ho letto con enorme interesse e piacere una marea di articoli e recensioni su questo sito.. e devo dire mi si è aperto un mondo.
Mi presento, sono un giovane da sempre appassionato di musica, ne ho ascoltata tantissima e tutt'ora ne ascolto, e cominciando a vivere da solo, avendo i miei spazi (piccoli) e le mie risorse (poche) non sono riuscito a trattenermi, e ho cominciato ad investire i miei denari, non solamente in cd, ma pian piano ho avuto l'istinto irrefrenabile di mettere su un impianto per sentire davvero cosa c'è dentro un cd.
Da parte mia, sono fortunato che ho molta esperienza nella compravendita online, e dopo upgrade vari, sfruttando occasioni e conoscenze sono riuscito a mettere su con un budget che definirei irrisorio, questo impianto:

Ora le dico quello che ho speso cosi da rendere chiare le cose, sono fiero di aver speso davvero poco e vorrei un parere da parte vostra se sono stati soldi ben spesi in generale. Non vedo l'ora di montare le casse che ancora sto aspettando di riavere tra le mie mani!!!!
Per l'ampli usato ma come nuovo con telecomando 90 euro; il 6000 ose a 110 euro con telecomando; casse (incredibile) 30 euro più 50 per metterle a posto. Totale meno di 300 euro...
In precedenza ho venduto un Marantz pm25 e il sintonizzatore st520 e due diffusori semidistrutti Pioneer da 40W per 100 euro esatti dunque per quest'upgrade ho speso 200 euro!
Cosa ne pensa? Grazie mille per la disponibilità.
Silvio - E-mail: u2silver (at) hotmail.it

LC
Caro Silvio,
mi pare che abbia fatto acquisti eccellenti spendendo davvero molto poco, i miei complimenti! Ti ho inserito di diritto tra gli audiofili felici perché secondo me non potrai non esserlo: i componenti che hai acquistato sono di buona qualità e le casse, per quanto risentano un po' del peso degli anni, faranno certamente la loro parte. Sono sicuro che sarai soddisfatto del risultato finale, specie se curerai con attenzione l'installazione dei diffusori e l'acustica dell'ambiente.
Questa tua lettera è l'ennesima prova che, con un po' di pazienza e di attenzione, si possa mettere insieme un impianto più che dignitoso spendendo l'equivalente di un sistema compatto entry-level. La differenza di prestazioni a favore di un sistema come il tuo è imbarazzante, ovviamente. Non mi resta che augurarti buon ascolto!

Non è semplice continuare a occuparsi di questioni tutto sommato frivole come le "nostre" in momenti difficili per il nostro Paese e per le popolazioni colpite dal terremoto. Fra le tante iniziative solidali ci permettiamo di segnalare quella attivata dalla Regione Emilia in accordo con la Protezione Civile.
Ho sempre riconosciuto alla Musica un potere sia evocativo che terapeutico. Personalmente, l'ho sempre utilizzata in entrambi i modi, spesso come valvola di sfogo per alleviare il dolore, la tristezza e la malinconia. Per questo motivo mi permetto di tentare un cambio di stato mentale con questa, bellissima, New York state of mind di Billy Joel, uno dei songwriter cui sono più affezionato da sempre. Non ci sono tanti commenti da fare, questo è solo un meraviglioso esempio di come si debba scrivere una bella canzone...e la si possa eseguire live (correva l'anno 1978) in maniera assolutamente irripetibile. Per i più curiosi, su YouTube c'è anche una versione live in duo con Bruce Springesteen. Per questi pochi minuti, proviamo a volare con la fantasia, per allontanarci, temporaneamente, da tutte le sofferenze che ci circondano.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Merita di essere ascoltata, magari con un buon impianto HiFi (l'incisione è molto buona, per l'epoca) anche la versione in studio (album "Turnstiles", 1976). Buon ascolto!

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