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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Diffusori Klipsch e impianto da adeguare
  2. Quale DAC esterno per Philips CD 723 e nuovo ampli?
  3. Consiglio su Heresy III
  4. Analogico + vintage
  5. Da HT a Real Stereo
  6. Equalizzazione e subwoofer
  7. Valvole nuove e valvole NOS
  8. Accoppiamento braccio-testina
  9. Valore Oppo
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Diffusori Klipsch e impianto da adeguare
Gent.mo direttore,
intanto mi complimento per il bellissimo e preziosissimo sito nonché per la cortese disponibilità e altissima competenza con cui tutti gli articoli, le recensioni, i consigli e i vari temi vengono trattati da lei e i suoi collaboratori.
Mi chiamo Gabriele ho 52 anni e le scrivo da Roma per alcuni consigli. Tantissimi anni fa comprai un sistema per me molto dispendioso con la speranza di riuscire a godermi molta musica a una qualità almeno buona. Purtroppo non ci capivo e continuo a non capirci molto di impianti hi fi, con tutte quelle marche, gli accessori, le qualità meramente tecniche ecc., quindi mi affidai ai consigli del negoziante che era un vecchio conoscente di famiglia sperando nella sua buona fede.
Forse con il budget a disposizione che avevo al momento mi diede dei giusti consigli o forse no sta di fatto che di lì a poco compresi che il mio era un impianto abbastanza mediocre. Che fare? Pensai che sarebbero giunti tempi migliori e che avrei cambiato i vari componenti con qualcosa di veramente buono pur sapendo che vivendo di stipendio da operaio avrei dovuto attendere buone occasioni e tempi lunghi. Purtroppo i tempi migliori non sono mai arrivati e l'impianto è rimasto il medesimo di sempre e cioè:

Un mese fa un mio caro parente ha voluto regalarmi le Klipsch RF 82 perché era riuscito, a suo dire, ad averle a un prezzo stracciato e non essendo un audiofilo ha pensato bene, bontà sua, di farmene dono al mio compleanno.
Ovviamente sono rimasto molto contento del bel regalo ma i problemi di spazio ci sono ancora tutti e quindi tra vari spostamenti altro non sono riuscito a fare che collocarli su una parete lunga, uno in un angolo e l'altro a fianco di un mobile in legno, piuttosto attaccati alla parete e distanti uno dall'altro circa 3,50 m. Lo so che così sono sacrificati ma purtroppo di meglio non posso fare. Consideri che la stanza è di circa 22 mq con parete corta di 3,75 m e lunga di 5 metri e oltre. Di fronte le casse c'è una grande libreria stracolma di libri che per fortuna aiuta un po' l'acustica, come un grosso divano vicino ad una delle casse, tende alle finestre, un altro mobile in legno e le pareti piene di quadri.
Vengo al dunque: volendo ottimizzare il suono delle mie Klipsch, problemi di collocazione a parte, lei mi consiglia di cambiare lettore e/o ampli? La spesa non sarebbe un problema cercherò di orientarmi con oculatezza senza strafare magari dando fondo a un piccolo gruzzolo messo da parte per l'occasione.
L'importante è raggiungere il miglior compromesso possibile per far suonare al meglio le Klipsch che, almeno per svariati anni, non posso certo rivendere che andrei ad offendere colui che con tanto amore me ne ha fatto dono.
Aggiungo che ascolto di tutto dal rock duro alla fusion, dalla classica al jazz, dal pop all'etnica, l'importante che sia musica di qualità. Mi sono rimaste le Bose Acustimass, posso usarle per l'audio del mio TV LCD FHD Samsung 37'? Che ampli potrei metterci? Un Virtue Audio One upgradato con alimentatore 30v andrebbe bene? O è troppo?
La ringrazio per la pazienza e il tempo che mette a nostra disposizione.
Resto in attesa dei suoi preziosissimi consigli.
Cordiali saluti,
Gabriele - E-mail: gabpepe (at) libero.it

LC
Caro Gabriele,
accidenti che regalo che hai ricevuto! Ottimi diffusori anche se, stante la disposizione attuale, sono un po' (molto) sacrificati. Dovresti almeno tentare di staccarli dalla parete di fondo e dall'angolo, altrimenti temo che i bassi diventeranno incontrollabili.
Questo tentativo è indispensabile per poter dare un senso ad un eventuale upgrade delle elettroniche. Detto questo, nell'ottica della massima semplificazione possibile, io venderei la coppia pre-finale Marantz e ci metterei un bel Trends TA 10.1 o, se hai paura che la potenza non dovesse essere sufficiente, un Virtue Audio Virtue.One. Con la vendita della coppia pre-finale ti dovrebbero persino avanzare dei soldi. Il lettore CD, per ora, lo lascerei al suo posto, è una bella macchina ben costruita e ben suonante. Forse ha un po' fatto il suo tempo ma per migliorarlo temo che ci dovresti spendere un bel po'.
Se funziona bene e legge tutto io ti consiglierei di tenerlo. Tra l'altro, sul mercato dell'usato ho visto che spunta ancora quotazioni interessanti, il che è sempre un buon segnale.
Per quanto riguarda l'amplificazione da dare alle Acoustimass...sei sicuro di volerle tenere? Non è che riesci invece ad utilizzare le Klipsch anche per l'audio della TV? Sarebbe l'ideale, potresti venderle abbastanza facilmente per una cifra compresa tra i 200 ed i 300 €, se fossero in condizioni perfette e dotate degli imballi originali.
In questa ipotesi però dovresti poter disporre di un amplificatore che accetta più ingressi linea oppure dovresti dotarti di un semplicissimo selettore di ingressi passivo come ad esempio il
TCC TC-716, che può gestire fino a 6 ingressi diversi e costa la folle cifra di 38.5 dollari (ovvero meno di 30 euro, spedizione inclusa). Il Virtue, abbinato a questo selettore passivo, potrebbe essere il "centro" dell'impianto sia per la Musica che per l'audio della TV. La qualità complessiva sarebbe, evidentemente, superiore a qualsiasi altra (ragionevole) soluzione che vedrebbe implementate le Bose. In pratica: vendendo pre e finale Marantz + Bose ed acquistando selettore passivo d'ingressi e Virtue.One ti resterebbero in tasca tanti bei soldini da spendere in dischi, concerti o da mettere da parte per un eventuale, futuro, upgrade della sorgente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quale DAC esterno per Philips CD 723 e nuovo ampli?
Caro Lucio,
torno a disturbarti dopo qualche settimana perché, dopo i problemi (risolti) al mio (mediocre, imho) cdplayer Onkyo DX-7333, la voglia di provare a sentire con "orecchie" nuove è tornata. Ho trovato a poco, molto poco (39e spedito) un Philips CD 723, in ottime condizioni. L'oggetto deve ancora arrivare, ma, nel frattempo, vorrei cercare di approfondire il discorso della recensione super-positiva su TNT-Audio.
Si parla di un eventuale DAC esterno per sfruttare l'uscita ottica elettrica. Hai qualche consiglio a riguardo? Vista la piccola spesa per il lettore vorrei comunque continuare a tenermi sul "basso profilo", e da quello che ho inteso dalla recensione sul mercato si potrebbe trovare anche qualcosa a poco (sempre che io riesca a cercare nei posti giusti, per ora non ho avuto molta fortuna...visto che non so neanche quanto sarebbe giusto spendere!).
In più, sono sicuro che prima o poi salirà anche la voglia di un nuovo amplificatore. Esiste qualche entry level usata (anche senza stadio Phono, visto che il mio Project Debut ha già il suo), sempre al risparmio, per pilotare due non eccezionali Indiana Line TH380?
Scusa ancora per le tante domande, ma ogni volta sei talmente tanto illuminante che mi trovo sempre costretto a far partire il "fiume di coscienza" del principiante...
Grazie in anticipo!
Federico - E-mail: ingemarstenmark (at) gmail.com

LC
Caro Federico,
il solito consiglio di cercare nel mercato dell'usato, dove i DAC di seconda mano di qualche anno sono scambiati a prezzi molto contenuti, è sempre valido. Si trovano con una discreta facilità, per cifre inferiori ai 300 €, convertitori Deltec, Musical Fidelity, Meridian, North Star, Micromega...
Tenendo conto del "basso profilo" che vuoi mantenere, potresti anche stare sotto i 200 €. Nel nuovo, per queste cifre, trovi il Monica della DIY-Paradise, che abbiamo recensito in tutte le sue numerose varianti. Considerato che per 200 € compri un Oppo DV980 (multilettore dal suono sorprendente) io non mi spingerei oltre le cifre indicate.
Per quanto riguarda invece l'amplificatore, posto che ti servono almeno due ingressi e, immagino, una potenza decente, perché non cercare un NAD o un Rotel di qualche anno fa? Non dovrebbe essere impossibile reperire qualcosa intorno ai 100 €. Un'alternativa un po' più scomoda e meno potente, ma più raffinata, potrebbe essere costituita dall'accoppiata Trends Audio TA 10.1 + selettore ingressi passivo TCC TC716 (vedi lettera precedente). I 92 dB di sensibilità dei tuoi diffusori dovrebbero essere sufficienti per la potenza del Trends, a patto che l'ambiente non sia enorme.
Tieni anche conto che il TA 10.1 si riesce a trovare facilmente anche usato per cifre sotto i 100 €. Diciamo che la soluzione consigliata, alla fin dei conti, ti verrebbe a costare circa 120/130 €.
Qualora poi volessi spendere di più...le alternative si sprecherebbero: da integrati tradizionali di buona potenza fino ad amplficatori in Classe D di recente ingresso sul mercato (da Virtue a T-HiFi, ad esempio).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio su Heresy III
Gentile direttore, risparmio i complimenti per il suo lavoro e per i consigli che continuamente dispensa. Prendo spunto da una lettera della scorsa settimana in cui definisce i diffusori Klipsch Heresy III "difficili da far suonare bene" per porLe qualche quesito. Ho un impianto così costituito:

Ascolto in una stanza di metri 4,30 x 6 x 3 di altezza con i diffusori posti sul lato corto distanziati di circa 2 m e lontani dalla parete posteriore circa 90 cm; come supporto dei diffusori utilizzo provvisoriamente i miei vecchi diffusori di dimensioni simili alle Heresy quindi le heresy risultano sollevate di circa 60 cm, l'elettronica è posta su di un tavolo in alluminio con piano in vetro al centro fra i diffusori; arredo costituito da una grande scrivania, un tavolo, un divano ed un tappeto al centro della stanza. Vengo al quesito.
Per quanto il suono che esca dalle Heresy sia piacevole (soprattutto a volume medio basso), non riesco ad avvertire in modo evidente la tridimensionalità della scena ed ad avere un suono svincolato dai diffusori, inoltre, se ascolto ad alto volume, nei motivi più ricchi di strumenti avverto una certa confusione.
A questo punto mi chiedo cosa intende Lei quando parla di diffusori difficili da far suonare bene? Mi è stato consigliato dal mio rivenditore l'utilizzo di un ampli valvolare e avrei preso in considerazione il Synthesis Shine. Ho un budget di circa 1800 EUR. Ma su tutto vorrei avere il suo autorevole parere.
Spero con i Suoi consigli di migliorare la situazione e di mettere un po' d'ordine nel mio impianto.
Grazie,
Vito - E-mail: Procino (at) plurima.it

LC
[Klipsch Heresy]
Caro Vito,
è mai possibile che OGNI VOLTA che si chiede consiglio ad un rivenditore la risposta sia sempre la stessa, ovvero "compra un altro apparecchio"? E, spesso, a valvole? E' mai possibile che sia questo l'unico modo per vendere? Non sarebbe mille volte meglio dare un consiglio, magari perdersi una vendita immediata, con lo scopo di costruire un rapporto di fiducia con il cliente?
Mi infervoro? Ebbene sì, mi infervoro! Ma dico...con dei diffusori come i tuoi, posizionati nel modo più sbagliato possibile, la soluzione sarebbe un amplificatore a valvole? Proviamo a mettere ordine. Le Heresy sono diffusori da quasi-pavimento. Dico così perché sono state progettate e pensate per stare poggiate sul pavimento, con un piccolo "tacco" che le sollevi leggermente da terra e, soprattutto, le inclini leggermente all'indietro. E' quel "tacco" che si vede in foto e che la Klipsch chiama "slant riser base". E' tutto ciò che serve per far suonare le Klipsch Heresy come il progettista ha immaginato. Stands di altezza maggiore impoveriscono la gamma bassa. L'inclinazione all'indietro serve per allineare meglio l'emissione della gamma alta con l'orecchio dell'ascoltatore seduto. Ora, l'altro errore grave che hai commesso è quello di utilizzare come supporto un altro diffusore che quindi suonerà e risuonerà stimolato dai drivers delle Heresy. Un vero disastro, come è facile intuire.
Ancora, quando mi riferisco a diffusori difficili da far suonar bene occorre leggere la frase all'interno del contesto. Il contesto era quello di un ambiente piccolo che pertanto non consentiva grandi spazi di manovra. Il tuo ambiente è più grande, quindi i gradi di libertà (di posizionamento) aumentano. Tanto per essere precisi, la lettera cui facevi riferimento e dove era contenuta la frase citata riportava un ambiente di 15 mq, mentre nel tuo caso siamo quasi a 26 mq...una differenza enorme!!!
Il fatto che le tue Heresy suonino confuse è certamente dovuto al posizionamento pesantemente sbagliato e, presumo, all'acustica della stanza, forse troppo riflettente. La "confusione" ad alto volume è quasi sempre creata da riflessioni eccessive in gamma medio-alta. Una scrivania, un tavolo ed un divano all'interno di un ambiente di quasi 26 mq fanno ben poca cosa. Il tappeto a terra certamente aiuta, ma la stanza continua ad essere troppo vuota, specie se le pareti sono spoglie e ci sono ampie superfici vetrate.
I 1800 € per l'ampli a valvole li puoi tenere in banca, che stanno più al sicuro. Comincerei col sistemare i diffusori come progettista comanda e ripenserei a qualche intervento sull'acustica della sala. Se proprio non riuscissi ad arredare diversamente, parte di quei soldi può essere più intelligentemente investita in un trattamento acustico personalizzato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Analogico + vintage
Caro Direttore,
innanzitutto mi aggiungo alla lista di persone che si congratulano per il sito, una vera bibbia hi-fi digitale. Grazie a TNT sono divenuto un audiofilo quando, circa un anno e mezzo fa, mi sono sobbarcato una campagna dei pomodori quasi solo per acquistare il primo impianto. Non essendo esperto mi sono affidato all'unico negozio della mia città. Il mio budget era intorno ai 3000 euro. Ho acquistato ampli Marantz Pm 7001, lettore cd Marantz Sa 7001, diffusori Canton Karat M20 con supporti appositi e mobile porta elettroniche. Dopo un anno di ascolti penso di essermi fatto un minimo di "orecchio": l'impianto suona ben definito nella gamma medio-alta, i bassi sono un pochino carenti forse data la dimensione ridotta dei diffusori, ma mi pare che manchi di una personalità ben definita. In sostanza suona bene, ma con poco carattere.
La mia stanza è un rettangolo di 8 metri per 4, divisa in due da un muretto. Quindi l'impianto è posizionato in una delle due metà e i diffusori sono posizionati secondo le istruzioni. Avrei due questioni da sottoporle:

  1. Vorrei acquistare una sorgente analogica rivolgendomi al mercato dell'usato, ho cercato soprattutto Rega P3, Thorens e Linn Sondek Lp 12 secondo i consigli di Tnt. Il mio rivenditore ha un Triangle Tarantella (mi pare sia questo il nome) che venderebbe, usato, per 800 euro. Devo farci un pensierino o il Linn resta comunque migliore?
  2. Volendo fare un upgrade in senso vintage (i miei gusti musicali spaziano dal jazz al rock, dal blues alla classica, ma prediligo le sonorità retrò) e avendo visto in vendita intorno ai 600 euro una coppia di Linn Isobarik con stand originali, me ne consiglierebbe l'acquisto? Il mio negoziante sostiene che l'ampli Marantz non sarebbe in grado di pilotarle e che necessiterebbero di un ampli più "serio". Varrebbe la pena di cambiare l'ampli con qualcosa di più muscoloso (e costoso)
Contando che sono all'inizio di un percorso e che il mio budget non può sforare (compresi i diffusori) i 1500-2000 euro?
La ringrazio per la cortese attenzione e le auguro buon lavoro.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: cadenceandcascade (at) libero.it

LC
Caro Marco,
il PT Tarantella è un bel giradischi ma come la metteresti con eventuali problemi di ricambi? La Pink Triangle è sparita dal mercato per un po' di tempo, poi è riapparsa qualche anno fa come The Funk Firm...sostengono di riuscire a fare il servicing anche di tutte le macchine PT precedenti però il tutto potrebbe essere complicato. Tra l'altro, mentre un LP12 (o equivalente) lo rivendi con grande facilità, un Tarantella è meno semplice da piazzare. Oltre al Sondek LP12 ti consiglio di non dimenticare il Michell Gyrodec, altra macchina senza tempo e sempre molto ricercata.
Con un giradischi di questo livello testina e pre fono devono essere all'altezza del compito, comunque, non dimenticarlo. Per quanto riguarda i diffusori non riuscirei a resistere alla tentazione di prendere delle Isobarik, il prezzo è troppo invitante. Assicurati che siano in perfette condizioni e perfettamente originali. Tieni conto che dal numero di serie si può risalire con facilità alla versione esatta ed all'anno di produzione.
Considera, però, che sarebbe l'imbocco di un bivio piuttosto "deciso", nel senso che, effettivamente, il Marantz sarebbe da sostituire, per filosofia e per tante altre ragioni, con qualcosa di altrettanto vintage e British. L'accoppiata "made in Heaven" sarebbe con pre e finale Naim della serie chrome. Una coppia 32.5 + 250 è proprio ciò che le Isobarik hanno sempre desiderato sin dalla loro nascita. Infine, non dimenticare che, di fatto, le Isobarik amano la parete posteriore. Pertanto, qualora la ricostruzione della profondità dell'immagine tridimensionale fosse per te un parametro irrinunciabile...pensaci due volte. E, naturalmente, se ti riesce, vai ad ascoltarle prima, pilotate come si deve.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Da HT a Real Stereo
Salve!
Sono un appassionato di audio da qualche anno. Ho cominciato la mia avventura in questo bellissimo mondo dall'entrata "sbagliata", ovvero l'HT. Da qualche mese ho disfatto tutto il mio impianto multicanale composto da una buona catena JBL Studio L (front L890, centr LC2, surr L810, sub L8400P). Onestamente l'HT non mi ha dato quelle emozioni che invece mi regala l'ascolto a due canali con della buona musica...
Adesso mi ritrovo con due diffusori a torre (JBL L890) che hanno un suono onestamente gradevole (forse un po' troppo brillante...), ed un sintoamplificatore Pioneer VSX-916 che attualmente utilizzo in stereo (con bi-amp), con discreti risultati.
Vorrei cambiare decisamente ampli, prendendo chiaramente un ampli appropriato, ovvero a due canali e credo non di recente fattura. All'inizio ero orientato su un Harman kardon 970/980 (che sono recenti), ma costando sui 350-400 euro, ho visto che per quella cifra si potrebbe acquistare un integrato di qualche anno fa, se non addirittura un pre + finale come ad esempio gli HK 825 + HK 870!
E' proprio su questa accoppiata che vorrei delucidazioni sull'abbinamento alle mie frizzanti L890.
La musica che ascolto è in generale musica leggera, pop-country, rock leggerissimo, soul, reggae, strumentale.
Per dare un'idea, ascolto Celine Dion, Whitney Houston, Shania Twain, Amy McDonald, Dolores O'Riordan, Tracy chapman, Bob Marley, Aventura, The Corrs...
La stanza è 3x4m, sfruttata interamente per audio ed i diffusori sono posizionati sul lato corto della stanza, il punto d'ascolto è esattamente all'opposto, nell'altro lato corto della stanza.
Grazie per i consigli.
Sebastiano - E-mail: sebyrizza (at) virgilio.it

LC
Caro Sebastiano,
un altro pentito dell'HT! Era da un po' di tempo che non ricevevo lettere di questo tipo. Con l'implosione della bolla speculativa "HT" ormai la maggior parte degli appassionati si è resa conto di essere stata presa furbescamente in giro.
Venendo al tuo dubbio, a mio parere, onde stemperare un po' il carattere deciso delle JBL, sarebbe meglio pensare a qualche integrato dalle tonalità più tendenti al morbido. Vengono in mente i soliti nomi, da Arcam a NAD passando per Audio Analogue.
Tutti e tre i marchi citati hanno a catalogo integrati in varie fasce di prezzo e molto si trova anche nell'usato recente, visto il budget che ti sei prefissato di spendere. Vedi cosa riesci a trovare o meglio ascoltare coi tuoi diffusori. Non prenderei in considerazione Harman Kardon e Rotel, di impostazione sonora troppo vicina a quella dei tuoi diffusori. Anche questi ultimi, prima o poi, potrebbero cercar casa altrove, per ora fai un po' di "gavetta" Real Stereo con loro, poi si vedrà. Consiglio finale: prenditi tutto il tempo che serve, valuta con attenzione varie possibilità, ascolta il più possibile e non farti prendere dalla fretta. Il cammino verso l'alta fedeltà tradizionale deve essere molto meno "compulsivo" di quello che ti ha portato verso l'HT.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Equalizzazione e subwoofer
Ciao Lucio,
sono a scrivere per scambiare qualche impressione di ascolto a mio modesto parere sulla questione dei subwoofers e vari. Dunque ti avevo già scritto anche nella
rubrica settimanale, riepilogo l'impianto per comodità: T-Amp, equalizzatore autocostruito, casse Audio Nirvana autocostruite, più un subwoofer da 120 lt driver da 38 cm recuperato penso da un HPS 1000 dell'Infinity.
Luogo di ascolto nel sotterraneo in cemento armato 6 x 4 senza tendaggi o tappeti, sarebbe il mio laboratorio e fucina dove posso sfogarmi e tenere i dischi e le elettroniche soprattutto il giradischi fuori portata bimba :-)
Premetto che avevi definito il tutto un po' overkill.
Ho dunque fatto alcune prove per usare il T-Amp senza esaltazioni o attenuazioni di sorta, ma alla fine ho capito non posso finire nella rubrica dell'audiofilo felice, il suono non è soddisfacente: pochi bassi, medi molto in risalto, suono un po' scarno. Il sub veramente l'ho costruito per abbinarlo all'impianto ht in sala ma per la sperimentazione l'ho collegato temporaneamente all'impianto sopra descritto e qui vorrei aprire una parentesi: ho acquistato il driver del sub sopra descritto insieme ad un ampli da 300 w su 4ohm che diventano 150w su 8 ohm, adesso mi chiedo ma se in origine il sub era alimentato da un ampli da 1 kw io lo sto pilotando abbondantemente sotto la sua potenzialità tanto è vero che forse gli stessi risultati li ottenevo con una cosa molto più modesta perchè il driver è veramente massiccio e costruito per essere pilotato da una corrente ben maggiore di quella attuale...poi ci sono dischi che hanno un ottimo basso altri che non ne hanno per niente, altri ancora che fà letteralmente pietà, ma alla fine ascolto un po' di tutto e non seleziono certo i dischi in base alla sola qualità impeccabile di registrazione.
Cosa ne pensi invece del sub singolo da posizionare in giro per la stanza? Non pensi che la soluzione ottimale sarebbero due sub aggiunti alle casse (sotto o vicino) perchè anche se si dice le frequenze basse non sono facilmente localizzabili lo sentirò bene se il tamburo o qualsiasi suono anche se fà tremare i vetri romba dietro le mie spalle o alla mia sinistra piuttosto che sul fronte di ascolto della scena, d'altronde nei concerti le montagne di casse vengono posizionate sul fronte mica mettono in giro per lo stadio i subwoofers.
Alla fin fine ho ricollegato il T-Amp all'equalizzatore correggendo un pochino la curva e mi trovo felice, il sub mi soddisfa fino ad una certa potenza dopo di che cede, secondo me per il problema prima elencato e per il tipo di musica che ascolto di preferenza mi dà belle sensazioni (dire straits, pink floyd, madonna).
Ah dimenticavo, il sub è un po' strano, dipende come ben sai da dove si posiziona, da dove si ascolta e altre 100 cose, ma accanto alla stanza ho il garage di 140mq pure lui in c.a. ed a circa 10 mt di distanza ho degli armadi a muro i quali tremano letteralmente alle basse frequenze di certi dischi, anche se nella stanza di ascolto l'effetto non si percepisce così tanto...
Se sei arrivato alla fine ti ringrazio per la pazienza e sempre un ringraziamento speciale per TNT-Audio che è un piacere leggere.
Cordialissimi saluti,
Stefano - E-mail: praz.stefano (at) cvaspa.it

LC
Caro Stefano,
continuo a pensare che il tutto sia un colossale nonsense visto che uno dei vantaggi principali dell'approccio T-Amp + largabanda sta proprio nell'estrema semplicità: un solo chip minuscolo che fa tutto (= percorso del segnale infinitesimo) ed un solo altoparlante che riproduce tutta la gamma audio, senza crossover. L'inserimento dell'equalizzatore è un errore, da qualunque punto di vista lo si voglia guardare. Il fatto che ti sembra si senta meglio con quest'ultimo inserito significa che già in partenza l'approccio T-Amp + largabanda non fa per te. Ricorda che in audio due errori uno di seguito all'altro non si annullano a vicenda! Restano pur sempre due errori.
Vedo che però ti sei intestardito sulla tua personalissima strada ed ora vuoi aggiungere un secondo subwoofer. L'idea di due sub anziché uno è ottima ma stiamo comunque cercando di mettere una pezza ad una situazione nata male in partenza. Tra l'altro, il fatto che i bassi li senta più da fuori della stanza che da dentro significa che l'ambiente d'ascolto ha grossi problemi di acustica. Già il fatto che non siano presenti tende e tappeti la dice lunga ma temo che ci sia dell'altro (cancellazioni forti nel punto d'ascolto).
Io ci provo a darti un altro consiglio, ma tanto so già che farai di testa tua (fino a quando non ci sbatterei ben bene il muso :-)): lavora sull'acustica dell'ambiente e smetti di aggiungere scatole su scatole (sonore, intendo). Il fatto che un sub di 38 cm non si senta abbastanza forte - quando invece dovrebbe scuotere le pareti - è sintomo di almeno due problemi: il sub non è realizzato come si deve (volume interno, filtro?) e/o la stanza è un vero disastro acustico. Aggiungere altri componenti non ti servirà a molto.
Spero di esserti stato utile (a questo punto inizio a dubitarne :-))
Lucio Cadeddu

Valvole nuove e valvole NOS
Ciao Lucio e lettori di TNT Audio, un caldo saluto dagli USA, ora un po' più caldi, finito l'inverno....
Scrivo questa lettera, Lucio, per chiederti qualce informazione, vista la tua esperienza, su come, ed a quali caratteristiche sonore, pagare attenzione per valutare il suono delle valvole.
Dunque, questa è la storia della mia ultima Audio emergenza..... Anche io, come te e molti altri mi diletto nel collezionare ed ascoltare apparecchi vintage, che qui si trovano abbastanza facilmente anche se non a prezzi bassissimi. Uno di questi è un vecchio receiver Fisher 500B (favolosi anni 60) che ho accoppiato ad un paio di casse JBL L-36 Decade (vero suono JBL anni 70... nel bene e nel male), capace di ammorbidire notevolmente il suono e rendere queste particolari casse ascoltabili. Il CD player è un Denon CDP-1560, vecchio ma ben suonante (quando non è nell'impianto principale, vedi
TNT vol. 495...).
Questo impianto lo tengo nel "workshop" ed appunto li è accaduto il fattaccio!! Mentre il ricevitore stava suonando, è caduto un barattolo di plastica che è venuto in contatto con una delle valvole di potenza (4 anziani pentodi 7591 A marcati RCA) e si è fuso facendo esplodere una di queste valvole.... lo scintillone che quest'ultima ha emesso spirando è stato impressionante (anodica ~ 400V....) e così anche la mia reazione all' evento...
Una volta riacquistata la calma e controllato il cimelio ho verificato che, fortunatamente, i danni si sono limitati alla valvola esplosa senza che il cicuito sia stato danneggiato, cosicche ho provveduto ad ordinare 4 valvole nuove che sono state le Electro Harmonix 7591 AHE, considerate ben suonanti. Ricevute e installate le nuove ho provveduto a riaccendere il ricevitore ed ascoltare un po' di musica. Come ci si poteva immaginare, il suono è diverso, e purtroppo direi meno piacevole, meno vivace. Inoltre il circuito non prevede l'aggiustamento del bias o altre cose per ottimizzare la prestazione dei tubi.
Quindi, sulla base della tua esperienza ti domanderei qualche lume su come analizzare il suono per cercare di capire e possibilmente rimediare all' effetto del cambiamento di valvole. Hanno queste bisogno di un periodo di rodaggio? Come si può vedere (o ascoltare) se il bias è accettabile o no? Sarebbe consigliabile procurarsi delle valvole simili alle originali, NOS (se esistono ancora) o usate garantite? Forse sarebbe necessaria una modifica al circuito? (ho lo schema).
Ti ringrazio in anticipo di quanto vorrai consigliarmi, come saprai la vita è dura per coloro i quali si sono presi l' impegno di conservare i cimeli del passato (un'altra volta ti parlerò di pre e finale APT Holman recepiti da poco.... no, non è una minaccia...) per le future generazioni.... chissà se apprezzeranno....
Saluti ancora,
Antonio - E-mail: Moronia.geo (at) Yahoo.com

LC
Caro Antonio,
certamente le valvole hanno bisogno di un po' di rodaggio ma, credimi, non è facile trovarne due che suonino uguali. Questa è la croce e la delizia (per chi l'apprezza) delle elettroniche valvolari. Mi sembra strano che le Electro Harmonix suonino peggio di valvole vecchie e probabilmente pure consumate. Sul bias non so aiutarti, serve un tecnico in loco che con apparecchio davanti e schema di lato riesca a trovare i punti dove intervenire, se necessario. Da remoto non si può fare.
Potresti provare a riutilizzare due delle 4 valvole superstiti e due Electro Harmonix nuove, a coppie, una coppia su un canale una coppia sull'altro. Non dovrebbe essere difficile, con un segnale mono, verificare le VERE differenze sonore. Poi proverei ad invertire le cose (coppia valvole nuove sull'altro canale e viceversa). Così hai un modo semplice per capire se le differenze siano tutte dovute alle valvole o a qualcos'altro nel circuito.
Non ti consiglierei di cercare a tutti i costi le NOS originali, costerebbero un botto (perché difficili da reperire) e chissà se il tuo receiver meriterebbe l'investimento.
Infine un'osservazione: non ha molto senso collezionare cimeli del passato "per le future generazioni" come scrivi tu. Io colleziono per il gusto di farlo, per me stesso, per salvare alcuni apparecchi che hanno rappresentato qualcosa per me in passato. Non mi preoccupo troppo di cosa accadrà a tali cimeli in futuro. Quando non sarò più appassionato di HiFi potrò sempre venderli e far felice qualche altro collezionista, forse, ma niente di più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Accoppiamento braccio-testina
Ciao Lucio,
mi chiamo Angelo e volevo chiederti, per cortesia, alcune informazioni sull'argomento in oggetto.
Quando si parla della massa di bracci e testine: bassa, media e alta, qual'è esattamente il rispettivo peso in grammi?
Inoltre, per quanto riguarda la cedevolezza delle testine: bassa, media e alta, qual'è il rispettivo valore (in cu)?
Nelle riviste in commercio (Annuari hifi), queste informazioni non le trovo abbastanza chiare e trasparenti.
Grazie per l'attenzione, complimenti per la rivista e buona giornata.
Angelo - E-mail: zanoni.a (at) alice.it

LC
Caro Angelo,
premesso che i valori dichiarati sono spesso abbastanza orientativi ma non sempre precisi, si può dire che un braccio di massa inferiore o uguale a 10 grammi sia un braccio a "bassa massa" (tipo i vecchi SME), con una massa effettiva compresa tra 11 e 25 grammi può essere considerato di "massa media" (gli SME più recenti tipo 309, IV, IV-Vi, V, il Graham, il Triplanar...). Oltre questa massa effettiva si parla di bracci ad "alta massa" e sono esempi di questa categoria il
Dynavector 507 (vedi recensione) e l'Eminent Technology.
Per quanto riguarda la cedevolezza delle testine più o meno gli standards sono questi: al di sotto di 12 x l0-6 si considerano a bassa cedevolezza. I valori compresi tra 13 x l0-6 e 25 x l0-6 sono considerati medio-alti o alti.
Come sai, onde poter trovare il matching ideale tra testina e braccio occorre abbinare bassa massa con alta cedevolezza e viceversa. Un tempo molte testine erano ad altissima cedevolezza, pertanto erano molto di moda i bracci a bassissima massa. Avrai notato che oggi, con la diffusione di testine a cedevolezza bassa, i bracci sono "ingrassati" di conseguenza. Fossi in te, comunque, non mi preoccuperei troppo, per due ragioni:

  1. I dati dichiarati, come dicevo, non sono omogenei e perfettamente attendibili. In più, piccole variazioni possono causare frequenze di risonanza piuttosto diverse.
  2. La maggior parte delle testine in commercio si trova a suo agio con bracci di massa media, come quelli più popolari sul mercato.
Uno strumento più pratico ed utile, al di là delle formule, è il disco test HiFi News & Record Review che ti consiglio caldamente per riuscire ad individuare problemi di mistracking, per regolare bene l'antiskating e così via.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Valore Oppo
Gentilissimo direttore,
sono un affezionato lettore della sua rivista che consulto settimanalmente e apprezzo incondizionatamente dal gennaio 2000. Innanzitutto le porgo i miei più cordiali ringraziamenti per avermi (averci) fatto conoscere il T-amp ed a valutare la classe D più in generale come meritevole di attenzione. Io ho acquistato un Trends 10.1 e ne sono soddisfattissimo (pur accettando i limiti di potenza). Ma devo ammettere che non avevo dubbi neanche sul T-amp originale, tanto era stata precisa e puntigliosa la sua prova.
Mi trovo adesso nella ricerca di un lettore digitale da inserire nella mia catena che, oltre al già citato amplificatore, si completa con due diffusori Sonus Faber Concerto Home, cavetteria curata ed ambiente di 15 mq trattato. Avevo stanziato una cifra intorno a 500E e già pensavo ad un marantz 6002, cambridge 640c v2, pioneer d6 rispettivamente in ordine crescente di prezzo; navigando in rete però mi sono imbattuto su una recensione dell'oppo 980 di cui si descrivono mirabilie senza tuttavia tracciarne, in maniera chiara, i caratteri salienti dell'apparecchio.
Insomma mi manca la dichiarazione di ben definiti pregi e difetti nonché dei limiti della macchina (come a suo tempo, invece, era stato fatto per il T-amp) che permettano di inquadrarla meglio all'interno di una circoscritta fascia di prezzo. Mi è solo chiaro che per il costo richiesto l'Oppo suona bene ed è un affare, ma qual è la cifra che bisogna spendere per superare le sue prestazioni? Mi dispiacerebbe spendere 5-600E per un lettore che suoni uguale o peggiore dell'Oppo in questione e per questo le chiedo un consiglio ricordandomi che tempo fa lei aveva risposto ad una lettera che stava analizzando proprio questo specifico caso.
La ringrazio e mi permetta ancora di rinnovare i miei più sinceri apprezzamenti per il lavoro svolto da lei e dai suoi collaboratori.
Distinti saluti.
Fabrizio - E-mail: faberdim (at) tin.it

LC
Caro Fabrizio,
l'Oppo 980 costa circa 200 € e se la gioca tranquillamente con lettori di costo più elevato, diciamo pure quelli nella fascia di prezzo da te citata. Il fratello maggiore DV983 è migliore, come potrai leggere nella recensione dei due lettori a confronto che pubblicheremo la prossima settimana. Essendo stati i primi a recensire i lettori di questo marchio, già con il vecchio 970, abbiamo preferito aspettare che su questi nuovi si esprimessero tutti, scettici e denigratori della prima ora compresi, per fare un po' il punto della situazione.
Si tratta comunque di macchine dal rapporto qualità/prezzo eccellente.
Capisco il desiderio dell'audiofilo di spendere i propri soldi al meglio ma, nel caso delle sorgenti digitali, credimi, 200 € in più o in meno non è che facciano ormai tanta differenza. Le differenze sono spesso piccole, tra modelli dello stesso marchio e classi di prezzo differenti, e lo sono ancor di più tra macchine di pari costo ma di diversi Costruttori.
Arrivo a dirti, come peraltro ho scritto altre volte, che tra un lettore da 400 € dotato di cavo di segnale di serie ed uno da 300 ma collegato con un cavo di segnale da 100 € non avrei dubbio alcuno a scegliere questa seconda opzione. Poi, è chiaro, occorre sempre ragionare in prospettiva, ma se non si ha intenzione di cambiar lettore per lungo tempo, piuttosto che castigarne uno migliore con un cavo scadente, meglio accontentarsi di un po' meno e prendere un collegamento almeno entry-level, ma migliore di quello invero molto scarso che è tipicamente quello di serie.
Spero di aver chiarito a sufficienza,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buon giorno,
Penso di fare cosa gradita raccontarvi la mia "avventura" a lieto fine.
Ho ritrovato un cassetto la mia vecchia testina Sonus Blue Label alla quale si era staccato la puntina vera e propria. Ho cominciato a cercare presso tutti i siti di ricambi di testine magnetiche la "spare", ma nessuno lo ha, non esiste più. In compenso ho trovato questo sito
www.cartridgedb.com che è il database di tutte le testine (compresa la mia). Non pago ho continuato la mia ricerca finché un venditore tedesco mi ha dato l'indirizzo di Der Nadelspezialist Martin Goettmann, dicendomi di provare con lui. In inglese gli ho scritto e prontamente mi ha risposto che ha cercato il ricambio alla mia puntina ma non esiste, ma se volevo mi avrebbe fatto un "retipping" della mia testina originale con una puntina o ellittica o con taglio Shibata con una spesa dai 55 ai 105€ a seconda della scelta, compresa la spedizione di ritorno e l'iva.
Ho inviato la testina come richiesto (per un controllo completo) e ho scelto il diamante ellittico come l'originale. Dopo un paio di settimane ho ricevuto la comunicazione che era pronta e mi ha allegato l'appoggio bancario per il bonifico; qui ho avuto qualche problema ma per motivi bancari, visto che con la mia banca si possono fare per l'estero solo bonifici online e vi assicuro che alla fine ho fatto un Fedex con i contanti altrimenti ero ancora qui ad aspettare.
Comunque ieri è arrivato un pacchetto ben confezionato con la mia scatola e con un altro scatolino di sicurezza con dentro la mia "gioia". Morale se si cerca con calma e pazienza si trovano persone che nel nostro settore sono così appassionate che si "inventano un lavoro".
Non ho scritto questo per far pubblicità a Herr Goettmann, ma avendo "perso" ore ed ore per risolvere il mio problema, se qualche altro appassionato può usufruire della mia ricerca ben venga.
Può essere che qualcuno ora mi dica che qui vicino c'è chi fa lo stesso servizio, meglio, indicatelo sulla rivista e sarà utile a tutti, io comunque ho speso 55€ mancia compresa.
Antonio - E-mail: aepiccardi (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
in Italia abbiamo l'ottimo Torlai che esegue questo tipo di lavori anche se le puntine che usa sono di altissima qualità e tagli particolari (Gyger II e Gyger S) e prezzi di conseguenza più elevati (250 € + IVA). Tali operazioni ovviamente hanno senso SOLO per testine di alto livello. La soluzione che hai trovato tu mi pare eccellente, soprattutto se si pensa a quanto hai speso. Non sarà il top della qualità ma diciamo che per rimettere in marcia una buona testina ce n'è d'avanzo. Tieni conto che spesso non è sufficiente dire che la puntina sia "ellittica" per essere certi che sia identica all'originale, anche le dimensioni ed i materiali sono importanti.
Non conoscevo questo signore tedesco, mi pare che il suo lavoro, visti i costi, possa essere assolutamente complementare a quello di Torlai (o di altri ristilatori high-end) che, di fatto, si rivolge esclusivamente alla fascia alta del mercato.
L'unica cosa che resta da verificare è la durata nel tempo dell'intervento, su questo magari potrai darci nuovamente un tuo feedback fra un po'.
Grazie per l'informazione e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

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