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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Tante domande
  2. Amplificatori con DAC
  3. Piccolo glossario HiFi
  4. Subwofer e Torri da pavimento
  5. Nuovo ambiente e nuovo amplificatore
  6. Rumori sinistri
  7. Upgrade lettore CD con 1500-2000 €
  8. Classe D, monovia e valvole...
  9. Pulizia stilo e imprudenza
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Tante domande
Caro Lucio, alcuni mesi fa ti avevo inviato una lettera nella quale ti chiedevo di consigliarmi un upgrade del mio impianto. Gentilmente mi hai risposto, io però prima di mettere in pratica i tuoi consigli (sostituzione casse in primis) ho deciso di partire da zero e cioè di dotarmi di quegli strumenti basilari per poter veramente migliorare acusticamente un qualsiasi impianto audio.
Per prima cosa mi sto facendo costruire da un amico fabbro un tavolino per elettroniche uguale al modello Bergen (CREDO sia questo) della Nordstone a cui vorrei sostituire i ripiani in cristallo (soprattutto per i costi) con delle tavole di multistrato accoppiate ad un foglio di antirombo adesivo (primo quesito, ti sembra corretto?).
Ho realizzato poi nuovi cavi. Per quelli di potenza ho utilizzato il vostro progetto
FFRC che ho predisposto per il b-wiring. Per i segnali, ho realizzato un cavo con geometria XLO a doppia mandata da sei cavi ciascuna per il lettore cd (a proposito io ti avevo segnalato il mio Denon DCD 725 che definisti non male ma nel frattempo mi hanno regalato un Marantz CD 63, no 63SE o KIS, che ho letto da voi essere ottimo per eventuali up-grade. Secondo quesito: cosa posso tenere?) ed un cavo SHIELD modificato (con due conduttori separati ricavati da un cavo microfonico OFC a bassa capacità) per la sorgente analogica che nel frattempo è diventata un Thorens 125 MKII con braccio tp16 e Shure V15 TYPE II a cui ho apportato le seguenti modifiche: sostituzione cavo alimentazione con vaschetta filtrata, sostituzione cavo interno di alimentazione con bipolare schermato (ma la schermatura è il caso che la colleghi alla massa della vaschetta insieme allo chassis metallico del giradischi oppure hai altre indicazioni da darmi?), sostituzione cavo segnale con due prese RCA placcate oro.
A causa di ripetute discussioni con la gentile consorte, ho deciso di aspettare un po' prima di sostituire i diffusori (aspettare.... non tanto!!!) per cui mi sto costruendo due supporti per le mie JBL LX44 con una base in marmo 30x30, la colonna in multistrato riempita con sabbia e ripiano superiore in lamellare a cui vorrei mettere dei piedini tipo Upim (ne ho trovati un tipo poco più rigidi e con una superfice d'appoggio minore) sia sotto i supporti sia sotto i diff. (é corretto?).
Ho anche realizzato i cavi di alimentazione: un TTS, e due tipo MERLINO ma con tripla schermatura (cosa usare con i vari componenti l'impianto?).
Per ultimo rimane una domanda sull'amplificatore. Visto che per il momento non lo sostituirò oltre al Denon PMA 925R ho anche lo Yamaha 610, perfettamente funzionante da utilizzare magari da up-gradare dato che comunque sia rimarrà con me a differenza dell'altro che potrei vendere con un lettore e le casse per recuperare soldi quando deciderò di sostituire diffusori/ampli.
So che ti ho chiesto un sacco di cose, ma le tue preziose indicazioni potrebbero farmi risparmiare molti errori visto che come detto vorrei partire da zero. Ovviamente puoi indicarmi tutte le correzioni o i suggerimenti che vuoi. Se vorrai gentilmente rispondermi, fallo pure con calma.
In attesa ti saluto cordialmente e ti faccio nuovamente i complimenti per la rivista che seguo (come vedi) con passione.
Grazie,
Cristiano - E-mail: cristiano.antoncich (at) alice.it

LC
Caro Cristiano,
provo a rispondere in ordine:

  1. Vedo bene l'adozione di ripiani in MDF o multistrato, magari resi più sordi dall'antirombo. Questa è, in fondo, la soluzione adottata per il nostro tavolino fai-da-te FleXy.
  2. I due CD player in tuo possesso possono tranquillamente essere ascoltati e valutati a confronto proprio da te! Li possiedi entrambi, che bisogno c'è che ti dica io quale tenere? Dovrei fare una prova a confronto (che non posso fare, non disponendo delle due macchine) e poi far pesare la mia scelta sul tuo gusto personale? A mio parere non c'è una distanza siderale tra le due macchine, si tratta solo di impostazioni timbriche differenti. La decisione finale spetta al tuo orecchio, visto che molto dipende anche dall'interazione con il resto dell'impianto.
  3. Il conduttore di terra del cavo d'alimentazione del giradischi dovrebbe essere collegato a una massa del giradischi (del vecchio cavo, per intenderci) se questa fosse già presente. Altrimenti la lascerei scollegata.
  4. Ci sono tanti modi per accoppiare/disaccoppiare i diffusori agli stand e al pavimento. Si tratta di provare le diverse soluzioni, non esiste un modo UNICO di farlo. Anche in questo caso, si tratta di ascoltare a confronto le diverse soluzioni. Capisci bene che il risultato finale dipende da tutte le altre variabili che io non posso valutare in alcun modo (interazione col pavimento e tipologia di quest'ultimo, struttura del diffusore etc.).
  5. Un discorso analogo si può fare per i cavi d'alimentazione, tenendo conto che, generalmente, il TTS offre prestazioni migliori rispetto al più semplice Merlino. Forse inizierei col mettere il TTS sulle sorgenti.
  6. Sugli amplificatori, infine, temo di non aver capito cosa mi chiedi. Se la domanda fosse identica alle altre ("quale tengo?") anche la risposta sarebbe identica: ascolta a confronto e decidi. Temo che il Denon sia, tutto sommato, migliore ma, in tutta franchezza, io li venderei entrambi per prendere qualcosa di ancora meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatori con DAC
Egregio direttore,
sono in procinto di acquistare un ampli integrato Naim Supernait (ex demo). Leggendo le caratteristiche ho notato che questo integrato accetta segnali digitali fino a 24 bit/96kHz. Potrebbe questo essere un limite, ai fini dell'ascolto di musica liquida, visto che oggi i convertitori più recenti processano a 24bit/192kHz?
Vorrei tentare, con questo secondo impianto, un primo timido approccio con la musica liquida collegandolo direttamente ad un personal computer o, nel caso non dovessi essere soddisfatto, acquistando successivamente un Naim Uniti serve.
In alternativa ho visto che sia l'Esoteric AI10 che gli Integrè della 3D Lab hanno un convertitore interno a 24bit/192 kHz. Non conoscendo questi ultimi apparecchi, ho paura di non ottenere la stessa qualità di suono che invece ho ascoltato con il supernait pur avendo nell'Esoteric e nel 3D Lab un convertitore più aggiornato.
Grazie anticipatamente per ogni utile suggerimento.
Saluti,
Giuseppe - E-mail: giudesio (at) inwind.it

LC
Caro Giuseppe,
non sceglierei un amplificatore sulla base del convertitore D/A al suo interno! E, soprattutto, non mi fisserei troppo su questa faccenda dei 24/192! Diciamo pure che il grande salto qualitativo si ha passando da 16/44 a 24/96. Tra quest'ultimo standard e il 24/192 le differenze sono piccolissime e pochissimo è il software disponibile registrato con una frequenza così elevata. I file a 24/192 sono di dimensioni enormi e pertanto non molto adatti allo streaming o al download via web, rispetto ai più snelli, ma ugualmente performanti, 24/96.
Sceglierei, ripeto, l'amplificatore in base al suono anche perché, nel peggiore dei casi, qualora non gestisse file ad altissima risoluzione, gli potresti sempre affiancare - in futuro - un DAC adatto, esterno. Osservato questo, e considerato che hai ascoltato il Supernait e non gli altri due apparecchi, io ti consiglierei di andare sul sicuro e prenderti il Nait che offre anche il non trascurabile vantaggio di essere facilmente rivendibile, certamente molto più dei due contendenti citati. Sull'Esoteric, poi, ho una mia riserva personale, teorica: tutti i segnali in ingresso, analogici, vengono dapprima convertiti in digitale, passati dentro il DAC interno e amplificati. In pratica il segnale viene convertito due volte. La trovo una complicazione abbastanza inutile, a meno che non si voglia operare una elaborazione di campo sonoro nel dominio digitale, allora avrebbe un senso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Piccolo glossario HiFi
Sig. Cadeddu,
Nella speranza di essere abbastanza preciso (ed originale) le invio le seguenti...definizioni:

Francesco - E-mail: f.fortunato (at) katamail.com

LC
Caro Francesco,
i miei complimenti per l'arguzia e la simpatia: davvero un gustosissimo glossario di termini HiFi! Al tuo downsizing vorrei però aggiungere downgrading: altezzoso termine di origine anglosassone per dare un senso a una lunga lista di costosi acquisti sbagliati. Tipicamente: "Come mai stai effettuando un downgrading?" Risposta: "Gli apparecchi che avevo andavano così bene che ho dovuto venderli...". In casi come questi si è soliti chiamare R-impianto HiFi il proprio sistema audio.
Se vuoi aggiungi anche Casse definitive: scatoloni di varie fogge utilizzati di frequente per traghettare l'anima del defunto audiofilo nell'aldilà. Il fatto curioso è che si acquistano in vita, più e più volte.
Anche Amplificatore: presidio medico-chirurgico utilizzato nella cura dei disturbi erettili dell'audiofilo maschio adulto. È opinione diffusa tra gli audiofili che più è grosso e meglio funzioni.
Non dimenticherei Convertitore: abile predicatore di estrazione audiofil-religiosa, in grado di trasformare analogisti in digitalisti e viceversa. La frase tipica di oggi è: "Mi sono convertito all'analogico" mentre qualche decennio fa era "Mi sono convertito al digitale".
Infine, per stare al passo coi tempi aggiungerei Idraulico: audiofilo esperto in Musica liquida (questa la deposito).
OK, mi fermo qui :-)
Grazie per i 5 minuti di buon'umore, magari possiamo lavorare insieme a una versione più ricca del glossario, da pubblicare a quattro mani qui su TNT-Audio nelle FAQ.
Lucio Cadeddu

Subwofer e Torri da pavimento
Gentile Direttore,
Le scrivo perché tra le varie lettera alla redazione di TNT non ho trovato le risposte che cercavo, generalmente nell'archivio trovo sempre delle risposte ai miei interrogativi, evito così di fare domande già fatte e questo per me diventa anche un gradevole passa tempo (ringrazio per il Suo impegno), vengo al dunque: il mio sistema è così composto:

Ambiente sfigatissimo da 18/20mq circa, ho già letto tutti i suoi consigli per il posizionamento dei diffusori, ma dei dubbi su come posizionarli sinceramente mi sono rimasti (visto l'ambiente e lo spazio rispetto a dove abitavo prima è peggiorato tutto) Le allego una piantina anche perché temo di non saper gestire il posizionamento del sub che vorrei acquistare. Le chiedo, volendo migliorare la gamma bassa pensavo di acquistare un subwoofer e sono indeciso tra:
  1. Indiana Line Arbour S.10 Subwoofer Attivo NUOVO costo 400 € circa (colore e finiture come i diffusori misure cm.30x40x40 considerando il poco spazio anche le dimensioni vanno considerate).
  2. Sunfire hrs8 o 10 ora non ricordo bene (credo 10) nuovo oltre 950 euro usato potrei acquistarlo a 400euro (nero misure molto meno ingombranti hrs8 è un cubo di 25cm, hrs10 un cubo di 29cm.
Quindi a parità di prezzo, nuovo contro usato Lei cosa mi consiglia? Faccio bene a comprare un sub attivo o sarebbe il caso di investire i 400 euro diversamente? Per migliore la qualità generale? Non me ne voglia, ma se al mio sistema aggiungo un sub avrò delle migliorie anche sulle frequenze alte? Non so magari perchè ogni cassa fa la parte sua e basta?
Un venditore di hi-fi mi ha detto che le mie casse sono l'anello debole del sistema sarà vero?
Spero di ricevere una sua risposta e di non essermi dilungato troppo,
la ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti,
Michele - E-mail: micvella (at) yahoo.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Michele,
non è tanto l'ambiente a essere inadatto ma l'arredamento, che ti costringe a tenere i diffusori su due piani orizzontali diversi, non simmetrici rispetto al punto d'ascolto e, di più, obbliga il diffusore di destra in quella che sembrerebbe una nicchia vicinissima all'angolo. Non potresti posizionarli entrambi davanti al mobile ALMENO durante l'ascolto?
Se stai pensando a inserire un subwoofer immagino tu voglia migliorare le basse frequenze. In tutta sincerità, io eviterei. Con la vendita dei tuoi attuali diffusori e con i 400 € stanziati per il subwoofer secondo me riesci a trovare un diffusore da pavimento, usato, con dei bassi più consistenti. Potrebbe essere ancora qualcosa di Indiana Line, ma di stazza più generosa, oppure KEF, Mission, Monitor Audio e, a dirla tutta, non trascurerei neppure Klipsch.
In questo modo potresti aggiungere un po' di presenza in gamma bassa e contemporaneamente migliorare, raffinandola, la gamma medio-alta. L'inserimento del subwoofer lo vedrei problematico, aggiungeresti, temo, solo rimbombi mentre il resto dello spettro audio resterebbe inalterato (il sub non influenzerebbe le torri, lavorerebbe in parallelo). Quindi sì, il negoziante ha sostanzialmente ragione, le casse potrebbero essere migliorate, certo è che con quella disposizione un po' disgraziata non mi aspetterei comunque una rivoluzione sonora.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ambiente e nuovo amplificatore
Rieccomi, i mesi passano e le velleità dell'audiofilo in erba evolvono. Solo qualche mese fa (
Rubrica della Posta Vol. 541) le scrissi per parlare di un impianto itinerante. Ora le mie esigenze (di vita, prima che musicali) mi hanno portato in breve tempo ad una sistemazione più stabile con la possibilità di pensare all'impianto in maniera differente.
Cercherò di essere schematico per non dilungarmi e perdere troppo del suo tempo...
Attualmente dispongo della seguente configurazione provvisoria:

Il tutto sarà disposto nella stanza come da pianta allegata: la stanza è regolare ma ha un tetto inclinato travato in legno e anche il pavimento sarà in legno. Essendo la casa in divenire c'è qualche accorgimento che posso prendere per migliorare il fattore ambientale sin da ora? Pensa che faranno molti danni la porta finestra da 1,80 metri e la TV fra le casse?
Per ora ho fatto passare una canalina sotto al pavimento in modo da poter far correre "sotto-traccia" il cavo della cassa destra da un lato all'altro della porta finestra.
So che i cavi di potenza dovrebbero avere la stessa lunghezza: crede che dovrei comprare 3 metri di cavo anche per la cassa sinistra e tenerlo ammucchiato per terra dietro al diffusore oppure è un peccato tutto sommato veniale avere un cavo lungo 3,5 metri e l'altro lungo un metro?
Ora, dato che le esigenze di spostamenti non sono del tutto scomparse (lavoro in trasferta dal lunedi a venerdi) sto pensando di creare un secondo impiantino minimal (Scythe + Kro Craft o i Wharfedale Active Diamond 8.2 che mi aveva consigliato a suo tempo, so cosa pensa del secondo impianto...ma se uno ha due case...) e di regalare qualcosa di meglio alle Monitor Audio nell'impianto della futura casa (dovrei entrarci fra un paio di mesi)....magari qualcosa che non ammutolisca appena il gioco si fa duro!
Lei chiede sempre quali sono le motivazioni di un upgrade: in questo caso un pizzico di potenza e la necessità di maggiori ingressi (PC+DAC, lettore CD (ora DVD), TV, tuner). La qualità e l'impostazione del suono dell'impianto per ora mi soddisfano anche se ovviamente non è ancora nella sua futura posizione finale (forse l'impianto è ancora troppo nuovo e sono nella fase in cui si notano più i pregi dei difetti) e ogni acquisto sarà fatto dopo rodaggio dell'ambiente.
La mia preoccupazione è quella di trovarmi ad investire una cifra importante (5-600 euro) per poi ritrovarmi con un impianto più versatile ma meno soddisfacente dal punto di vista sonoro (oppure viceversa non trovare niente di adatto nel budget richiesto e quindi dover aspettare un po').
Cosa potrebbe consigliarmi di iniziare ad ascoltare su questa cifra in grado di non sfigurare con il piccolo in classe D a parte l'ovvio Virtue Audio Sensation recensito poche settimane fa?
Ho avuto modo di constatare con mano che i negozianti storcono un po' il naso di fronte ai giocattoli in classe D o T e non sempre il confronto diretto è possibile.
Pensa che un Rotel entry level (per esempio) sarebbe un downgrade considerevole? Esiste niente in questa fascia di prezzo che abbia anche degli ingressi ottici o digitali (che vuol dire DAC incorporato se non erro)?
Sul genere musicale non posso dare molte indicazioni dato che l'impianto sarà utilizzato anche dalla mia ragazza per cui si andrà da Norah Jones fino agli Audioslave a seconda dell'umore, della persona e del momento!
La ringrazio ancora una volta per l'eventuale attenzione che vorrà o potrà dedicarmi e spero che le tutte le nostre vicissitudini non le vengano troppo a noia.
Giordano - E-mail: giovaneskywalker (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Giordano,
le indicazioni sull'ambiente si potranno dare una volta che l'impianto sarà installato in maniera definitiva nella nuova sala d'ascolto. Dalla pianta la situazione non sembra male, a parte il diffusore di sinistra in angolo, ma il grosso del risultato dipenderà dagli arredi e dai complementi d'arredo (tappeti, quadri etc.). La porta finestra non è un grosso problema, se non vibra e se ha davanti una bella tenda. La TV in mezzo alle casse, invece, sarebbe meglio se non ci fosse.
L'uguale lunghezza dei cavi non è un dogma: sarebbe meglio se fossero lunghi allo stesso modo ma tra tenerne uno raggomitolato in un angolo e averli di lunghezza diversa, io opto per questa seconda soluzione.
La questione relativa al nuovo amplificatore è, invece, più complessa. Con la cifra che hai stanziato dubito che riuscirai a trovare di molto meglio rispetto allo Scythe. D'altra parte se ti servono potenza maggiore e più ingressi non hai molte alternative: Rotel, NAD, Cambridge Audio, tanto per citare quelli più facilmente reperibili, possono senz'altro soddisfare le tue esigenze entro quella fascia di prezzo. Per certi aspetti sarà difficile fare meglio del piccolo ampli in classe D, ma a qualcosa bisogna pur rinunciare. Guarda magari nell'usato, non è escluso che si trovi qualche modello non troppo vecchio che possa consentirti anche di non sacrificare troppo in termini di qualità sonora. Sto pensando, ovviamente, ai modelli di più alta gamma dei Costruttori citati ma anche a un Classe D di razza come il NuForce IA7.
In alternativa, visto che mi pare non avrai a disposizione la nuova casa se non fra qualche mese, ti consiglierei di aspettare, la stessa Scythe ha promesso amplificatori integrati più universali con più potenza a disposizione e più ingressi. Vedremo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Rumori sinistri
Salve Direttore,
ho letto la sua
risposta, ma purtroppo ho degli altri interrogativi che mi assillano. Il mio impianto:

  1. Da diversi giorni ascolto lo stereo con una certa tensione perché sento alcuni piccoli disturbi con alcuni dischi, si tratta di piccoli "scoppiettii" simili a quelli riprodotti dai vinili, ma si sentono ogni tanto. Ho pensato subito male, e cioè che ci fosse un problema all'amplificatore o alle casse, poi ho ascoltato determinati dischi (cd) su un altro sistema, cioè delle cuffie Sony da 20 euro collegate alla scheda audio Sound Blaster X-Fi, direttamente, beh ho ritrovato anche qui questi piccoli disturbi, mi capita solo, mi sembra, con dischi fine anni 60\70 se metto su Nevermind (Nirvana) per esempio, anche a volume allegro non trovo questi disturbi, è possibile che ciò dipenda dal fatto che i master dei vecchi dischi sono registrati su dei vinili che trasmettono i loro difettucci su cd?
    Comunque non sono tranquillo ugualmente. Ho pensato che se fosse il mio impianto ad essere rotto sentirei rumori nelle casse più evidenti e con tutti i dischi. Vorrei qualche consiglio su questo insomma, se possibile, è la cosa più importante.
  2. Con i film, posso aumentare un pochino i bassi o accendere il pulsantino del loudness, oppure rischio di rompere le casse? Magari ho già rotto qualcosa in questo modo.
  3. Per quanto riguarda la musica presa da internet, non mi sono mai fidato perché chiunque può fare un cd partendo da tracce Mp3 (trasformandole in Wav) e poi riconvertirle in file LossLess senza che nessuno se ne accorga, questo solo per condividere più file e ricevere crediti, non so come la pensate voi, ma io preferisco rimanere sull'originale, al massimo acquisto degli mp3 da siti affidabili.
  4. Collego l'amplificatore ad una batteria UPS per PC in maniera che se dovesse mancare la luce o cadere un fulmine sono tranquillo. Controindicazioni?
Spero di non averle rubato troppo tempo, visto che è la seconda volta che busso alla sua porta (mi piacciono le metafore stasera) grazie per il tempo che mi ha dedicato anche la volta scorsa, io purtroppo ho solo amici che non capiscono nulla di Hi-fi e che fanno i gradassi con i compatti Sony da 250W, a cosa serviranno poi 250W in 18 metri quadrati?? Bah! Io con la manopola del volume ad ore 10 ho una pressione sonora che supera abbondantemente i limiti condominiali e ho "solo" 80 watt! La saluto e buona legge di Ohm a tutti!
P.s. accetto consigli per upgrade, acquisti vari. :-)
Michele - E-mail: stevesenders (at) alice.it

LC
Caro Michele,
se i rumori che senti dal tuo impianto sono presenti solo con alcuni dischi e con altri no, il problema è nei dischi, mi pare ovvio. A maggior ragione è così se lo stesso problema si verifica ascoltando quei dischi su un altro sistema.
Credo tu possa stare tranquillo da questo punto di vista.
Aumentare i bassi o inserire il loudness non distruggerà né casse né amplificatore, basta non esagerare e fermarsi ai primi segni di distorsione evidente, o quando si vede il woofer che prova a uscire dal suo cestello :-)
Qualora si fosse incapaci di valutare la distorsione, un altro segnale che i woofer sono arrivati al limite è un rumore secco che si genera quando la membrana arriva a fondo corsa (clac-clac). Fai attenzione a questi segnali e vedrai che non si rompe niente.
Per quanto riguarda il download di file musicali ognuno si regola come ritiene più opportuno: certo è che gli MP3 non dovrebbero avere diritto d'asilo in un impianto HiFi! Meglio, molto meglio scaricare file con compressione non-lossy (tipo FLAC, ad esempio).
Infine no, non collegherei l'impianto a un UPS, a meno che nella zona non fossero frequentissimi i fulmini o le interruzioni di corrente. Per dirla tutta, contro i fulmini credo che anche un UPS sia inefficace, l'unico sistema che funziona è una seria protezione anti-sovracorrenti a monte di tutto, sull'impianto domestico. L'UPS, in generale, non è adatto per alimentare un impianto HiFi perché la sinusoide che genera è tutt'altro che pulita.
Nessun consiglio per upgrade per ora! Hai appena iniziato, impara a conoscere te stesso e il tuo impianto, solo così puoi capire in che direzione muoverti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade lettore CD con 1500-2000 €
Buongiorno Direttore,
circa un anno fa Le ho scritto per un
consiglio sull'upgrade del mio impianto e finalmente a marzo scorso ho deciso di sostituire le mie Sonus Faber Minima FM 2 con due ProAc D 28 (ero partito con l'acquisto delle D18 e mi sono portato a casa le D 28). Ora stavo pensando di sostituire il CD Arcam Delta 170 ormai anziano. Le confesso che i bassi e il corpo musicale adesso non mancano anche se il soggiorno dove è posizionato l'impianto (mt. 5x5 aperto da un lato che porta alle scale, dove è presente un diffusore) ha un po' di riverbero e tende a far scomparire tali frequenze proprio nel punto di ascolto.
Le chiedo gentilmente se può consigliarmi un cd (sacd?) da ascoltare sul nuovo con un budget di circa 1500/2000 euro considerando anche l'eventuale futura sostituzione dell'ampli con uno più adeguato all'impianto che sto rinnovando. Il tipo di suono che mi aspetto è un suono naturale, senza però rinunciare alla dinamica e alla trasparenza delle medie ed alte frequenze.
Ultima cosa, pensavo di integrare nell'impianto un tuner, ma ho capito che non si può ottenere un segnale di alta fedeltà forse nemmeno spendendo somme notevoli, allora pensavo di acquistare un sintonizzatore anni 70 usato. Può consigliarmi qualche buon prodotto e magari anche bello?
L'immaginazione mi spinge qualche volta a pensare di vederci tutti lì, in piedi, in fila, impazienti di entrare in ambulatorio dal ns. caro dottore che ci consiglia la terapia più adeguata al nostro "male". Mah... che sia l'emozione che ci trasmette la musica?
Un cordiale saluto,
Daniele - E-mail: daniele.g (at) sertecpd.it

LC
Caro Daniele,
avrai notato che la sala d'aspetto è stracolma e i tempi di risposta si allungano di conseguenza. Poi ci sono quelli un po' maleducati che bussano più volte, pensando forse di essere i soli ad aspettare :-)
L'idea del medico comunque non mi piace: la Musica guarisce, non fa ammalare!
L'idea di aggiornare il tuo lettore CD è buona, ma non capisco perché tu voglia acquistare un lettore SACD, visto e considerato che il formato è ormai abbandonato al suo destino. Punterei a un buon lettore CD integrato, da scegliere o in casa Arcam (FMJ CD37) o in casa Naim (CD5i), per non discostarti troppo dai suoni cui sei abituato. Farei comunque un passo alla volta e per sostituire anche l'amplificatore attenderei un po'. Io ci vedrei bene un amplificatore integrato semplice ed essenziale, tipo ElectroCompaniet, Musical Fidelity o ancora Naim, volendo realizzare un'accoppiata monomarca.
Infine, per quanto riguarda il sintonizzatore, appoggio senz'altro la tua intenzione di acquistare qualcosa degli anni '70: i tuner buoni dell'epoca suonano bene, sono belli da vedere e costano - normalmente - cifre ragionevoli. Tieni conto che la maggior parte delle emittenti FM trasmette Musica in MP3 ipercompressa (anche dinamicamente), c'è poco da stare allegri.
A me piacciono molto i vecchi tuner Marantz coi vu meters blu (Model 125 e simili), i vecchi Sansui e persino qualche grosso Pioneer (TX 9800 e simili). Qualora volessi fare lo snob a tutti i costi, cerca qualche tuner Quad, Leak o Revox. Il mercato dell'usato è stracolmo di oggetti di questo tipo e per cifre intorno ai 200 € si può acquistare qualche bel pezzo. Non farti ingannare dal titoletto vintage che molti venditori mettono vicino a qualunque rottame degli anni '80!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Classe D, monovia e valvole...
Carissimo Lucio,
sono ormai tanti anni che ti seguo, al punto da ritenere TNT-Audio un riferimento assoluto nel mondo della nostra amata musica: tale stima nella Vs competenza non è mai stata mal riposta ed è sempre stata ricambiata con osservazioni tanto acute quanto professionalmente originali. Ogni volta che ho seguito qualche vostra "scoperta" ho sempre avuto riprova concreta della ponderatezza delle vostre osservazioni. Ma veniamo al dunque.
L'anno scorso ho deciso di fare il salto (anche perchè poco oneroso) verso l'amplificazione classe D ed ho acquistato il
Scythe SDA-1000 che in pochi giorni ha rimpiazzato in via definitiva il mio buon (vecchio) Onkyo Integra A8057, rivelandosi più dinamico, definito, arioso, del vecchio rivale. Per poter usufruire dell'ingresso phono e di altri ingressi ad alto livello, gli è stato affiancato un TCC TC-754 che svolge onestamente il suo dovere pur avendo un potenziometro non particolarmente "trasparente" (probabilmente mi deciderò a bypassare il potenziometro dello Scythe o quello del TCC poichè entrambi in serie al segnale non solo sono inutili, ma anche dannosi).
Questo settembre ho deciso anche di cimentarmi nella costruzione di un paio di diffusori monovia (progetto Lowther 1.3) con altoparlanti Audio Nirvana Super8 in sostituzione di una coppia di AudioPro 2-25 (che tutt'ora ritengo eccellenti sotto molti aspetti). Inutile dire che, nonostante i diffusori siano ancora all'inizio del loro lunghissimo rodaggio (qualcuno in rete parla di 1000 ore!), ne sto già apprezzando i non pochi pregi che mi fanno concordare con le Vs lusinghiere recensioni. Una domanda: come influenza il risultato sonoro lo spessore del materiale smorzante interno a un diffusore bass-reflex?
Ora, probabilmente a causa della notevole risoluzione dei diffusori, sento il bisogno di una maggior qualità alla fonte, e più volte mi è capitato di leggere quanto l'accoppiata valvole-monovia sia di valore superiore. Sul mercato si stanno affacciando inoltre numerosi ampli a valvole ben sonanti e a costo molto contenuto (come ad esempio il Dared VP 16 a 300 euro) che mi invoglierebbero, ma vorrei un Vs autorevole parere al riguardo. A orientarmi in tal senso è stata anche l'affermazione del gentilissimo e disponibilissimo sig. David Dicks, responsabile di Audio Nirvana, secondo il quale l'amplificazione classe D sarebbe di scarsa qualità e con una limitata immagine e soundstage (io trovo sia superiore al vecchio Onkyo Integra!), mal si accoppierebbe con i suoi altoparlanti, e gli fa preferire i transistor, meglio se di classe A o A-B. Devo sinceramente ammettere che anche altre affermazioni del sig. Dicks mi lasciano perplesso: lui sostiene infatti che il cavo meglio sonante (io ho i TNT-TripleT) sia un semplicissimo "16 AWG multi strand copper wire": un cavo da corrente!
Non voglio rubarti altro tempo e ti sarei grato se potessi chiarirmi qualche (legittimo) dubbio. Il mio lettore CD è un Marantz CD5400 al quale è stato solo cambiato il cavo di alimentazione.
Grazie e ancora complimenti.
Klaus - E-mail: klausspo (at) iol.it

LC
Caro Klaus,
ognuno è ovviamente libero di avere le proprie opinioni, sta a ognuno di noi valutarle e magari confutarle tramite esperienza diretta. Ad esempio, una cosa che puoi fare subito è confrontare i tuoi cavi autocostruiti TNT Triple T con i cavi che consiglia il signor Dicks. Prendi un cavo elettrico della sezione da lui raccomandata e fai tutti i confronti del caso. Può darsi che nell'attuale configurazione suoni meglio il cavo elettrico normale (ho i miei dubbi) ma una prova diretta fugherà ogni lecito sospetto. In questo modo potrai fare la tara a ciò che dice il signor Dicks e, eventualmente, prendere con le pinze anche altre sue affermazioni. Ora, che gli amplificatori in classe D abbiano una immagine limitata è smentito da migliaia di audiofili in tutto il mondo che hanno riconosciuto, senza alcuna fatica, che molta della magia del suono di questi amplificatori sta proprio nell'immagine, grande ed estremamente precisa. Cosa abbia ascoltato il signor Dicks lo ignoro.
Tuttavia, è probabile che un suono tendenzialmente più morbido o valvolare old-style che dir si voglia si adatti meglio alle intemperanze - sempre presenti - di un altoparlante largabanda. La cifra da investire è contenuta, potresti provare, meglio se prima provi a farti prestare un piccolo amplificatore a valvole, da confrontare con il tuo Classe D.
Infine, per quanto riguarda i materiali da mettere dentro a un diffusore, temo ti sia sfuggita una puntata della lunga e ricca monografia che Mark Wheeler sta dedicando all'arte del costruire i diffusori acustici. Qualora avessi ancora dubbi, sentiti libero di contattarlo per ulteriori chiarimenti (mi raccomando, in inglese!).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Pulizia stilo e imprudenza
Caro Lucio,
(premessa, in nome del blues) ti ringrazio per le risposte sullo sfortunato Thorens td 170 di cui sono in attesa di rimborso ma che ho già sostituito con un Project Debut. III che si sta gustando la mia collezione passata da tre a 60 dischi nel giro di 3 fiere viniliche... tutti capolavori, alcuni ho paura di ascoltarli perché non so se reggo la commozione e poi non li ascolto se il soggiorno non è in ordine...
Aggiungo solo che sono fortemente legato a Duane Allman e che sabato sera ero pentito di aver lasciato Beginnings degli Allman Brothers Band, così domenica ho fatto di nuovo Verona-Bologna: l'effetto della mia buona causa non ha tardato a manifestarsi, infatti mi hanno accolto e sono tornati a casa con me: John Coltrane - A love supreme (non scherzo, è lui che mi si è mostrato appena sono entrato!); Duane Allman - An Anthology (veramente 2, un'ed. francese e una americana con libretto!); D. A. - The Best Of (ed. che celebrava i venti anni della Capricorn); DEREK AND THE DOMINOS - THE MIAMI SESSIONS (Eric Clapton e Duane Allman insieme, aiuto, si piange e si gode, ancora non lo ascolto [fin'ora mi sono torturato con il relativo mp3]- ed. preziosa ed elegante fuori, pubblicata nel 1990, dentro dischi colorati, due iridi azzurri...che non fanno vedere bene i solchi); Allman Brothers Band - The Beginnings; Otis Rush - The Classic Recordings.
Per pulire la testina del Debut III, Ortofon OM 5E, ho usato un ciuffo di microfibra che avevo staccato dallo swiffer il catturapolvere: una fibra quasi invisibile si è agganciata non alla puntina ma alla parte che la sostiene (stilo?) piegandola verso il basso: sembra che il movimento sia stato elastico e che si sia rimesso a posto, io ho provato a spingerlo delicatamente in su con uno stuzzicadente.. Quanto sono sciagurato e quanto devo preoccuparmi? Devo cambiare la testina e/o la mia testa? I dischi si sentono ancora bene...
Grazie,
Walter - E-mail: gualter070 (at) yahoo.it

LC
Caro Walter,
non ascoltare un disco se il soggiorno non è in ordine mi pare francamente...eccessivo! Io lo ascolterei comunque, gli interpreti non si accorgeranno del disordine! :-)
Fai comunque attenzione con la pulizia fai-da-te: la puntina (altrimenti detta stilo) e il cantilever (il braccetto che la sostiene, collegato elasticamente alla testina) è un oggetto abbastanza delicato, utilizza sempre gli strumenti appositi, con movimenti delicati. Una volta acquisita la manualità giusta potrai andarci anche più sereno ma fintanto che sei un principiante dell'analogico...mano ferma e nervi saldi. E strumenti giusti. Non ritengo il ciuffo di microfibra molto adatto: è sufficiente una spazzolina (tipo spazzolino da denti) normalmente fornita insieme alla testina, altrimenti reperibile con facilità. Volendo si può anche far uso di qualche liquido specifico per la pulizia delle puntine.
Probabilmente non è successo niente di irreparabile, i cantilever possono sopportare traumi anche più intensi (chiedi ai DJ :-)) e se i dischi continuano a sentirsi bene e ad essere tracciati come prima puoi stare tranquillo. Per maggiore sicurezza procurati una buona lente d'ingrandimento e osserva lo stato del cantilever e dello stilo. La lente ti potrà essere utile anche per monitorare lo stato d'uso della puntina e la sua pulizia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Direttore, ho già scritto in passato sulle Sonus Faber Concertino, casse bellissime - seppur piccole - che ascolto in abbinamento con ampli Rotel RA-06 e lettore Rotel RCD-06. L'ambiente minimal in cui ho riposto l'impianto (3X4 mq zeppi di libri, dischi, scrivania, poltrona e armadio) mi ha costretto per anni a usare le casse in cofigurazione bookshelf. Ho sempre percepito, però. le casse come suonanti ottimamente sui medio-alti ma carenti sui bassi.
Ho cercato di trovare alternative, anche a torre (dalle Indiana Line Musa 505 alle Spendor A5), ma mi sono reso conto che era un peccato disfarsi delle Concertino se non per modelli di qualità superiore che, al momento, vuoi per motivi di spazio vuoi per motivi economici, mi sono preclusi. E così ho cercato di risolvere il problema agendo in due direzioni:

Insomma, mi sembra di aver trovato un equilibrio assai soddisfacente, tant'è che quando rientro a casa, non vedo l'ora di provare, provare e riprovare ascolti dei CD in mio possesso. Qualche purista orridirà ma a me va bene così, in futuro si vedrà.
Dario - E-mail: dcivilotti (at) alice.it

LC
Caro Dario,
sono contento abbia trovato il tuo equilibrio, questo è ciò che conta veramente, i discorsi accademici lasciano il tempo che trovano. Certamente l'aver regolato il taglio del subwofer così in basso ti consente di non sporcare l'emissione principale delle Concertino che, comunque, così giù non ci arrivano se non a fatica. Questo è in effetti l'utilizzo sensato del subwoofer: un'integrazione dei satelliti, non un addendum per fare più boom boom. Molti credono che il subwoofer si aggiunga per aumentare i bassi, non è così. Principalmente serve per estendere la risposta in frequenza dei diffusori principali, quando questi hanno degli evidenti limiti fisici in gamma bassa.

Questa settimana, per farmi perdonare della stravagante alchimia sonora di John Zorn della settimana scorsa, passo a cose decisamente più facili e ascoltabili. Si tratta di uno dei concerti per pianoforte e orchestra di Mozart che preferisco, il No. 21 (K.467), di cui propongo solo il terzo movimento (finale, allegro vivace assai) con Maurizio Pollini al pianoforte e Riccardo Muti a dirigere. Su YouTube ci sono anche gli altri due movimenti. Lo consiglio anche (soprattutto?) a chi fosse completamente a digiuno di classica: sono 6 minuti e mezzo che scorrono in un lampo di rara intensità, vivacità e bellezza.
Su YouTube c'è una versione che mi piace molto di più, eseguita da Murray Perahia con James Levine che dirige i Winier, purtroppo l'embbeding del video è vietato, però potete comunque
ascoltarla a confronto con l'edizione Pollini/Muti che ho inserito sopra.
Buon ascolto!

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