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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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I volumi della posta precedente

  1. Pseudo audiofilo
  2. Prove di cavi
  3. Pentito dell'HT
  4. Problemi con l'analogico
  5. Musica liquida
  6. Primo impianto
  7. Impianto per ascolti vintage
  8. Loud lamentation
  9. Impianto definitivo
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Pseudo audiofilo
Gentilissimo Lucio,
Son uno pseudo audiofilo da circa 15 anni e da quest'anno seguo con molto interesse la tua rivista di Hi-Fi on-line. Ciò in quanto ho deciso di upgradare il mio vecchio impianto, coincidendo tra l'altro la cosa con l'acquisto di casa. In una sala d'ascolto direi ottimale di circa 50 mq, ascoltando muisca Pop, Rock, Italiana e classica, avevo posizionato il mio vecchio impianto:

Tutto prettamente anni 90. Non avendo molto tempo a disposizione nella giornata (prove d'ascolto quasi impossibili causa 3 figli piccoli), ma dopo ore ed ore passate su internet cercando di ottimizzare le migliori informazioni lette sulla tua rivista ed i tuoi indispensabili pareri, con il budget a disposizione (circa 2k euro) ho comprato usate delle LINN KAN 1, visto il posizionamento a scaffale a disposizione, e un eccellente EXPOSURE XX (pezzi entrambi da te consigliati sia soli che in accoppiata). Ciò che invece mi è difficilissimo decidere riguarda la sorgente digitale, stante anche tutto quello che in futuro si prospetta con la cosiddetta "musica liquida" di qualità.
Ovvero
  1. Tenere il TEAC VRDS 9 ed accoppiare a questo un discreto convertitore DA - AUDIO NOTE DAC 3 - NORTH STAR EXTREMO - AUDIO RESEARCH DAC2 - XINDAK DAC 8 o altro, oppure
  2. acquistare un buon lettore di qualche anno usato nella fascia di prezzo 1.000/ 1.500 euro, tipo Meridiam 508/20 usato - NAIM CD5X o XS - NAIM CDX2 usato - LINN Ikemi - LECTOR cdp 05- BRYSTON bcd1, e tanti altri con una scelta - di modelli usati - quasi infinita.
  3. Ultima valida alternativa con 500 / 600 euro far upgradare il mio TEAC VRDS 9 ad esempio dalla AURION AUDIO o da altri eccellenti artigiani, modifiche delle quali si parla un gran bene. Che CAVI inoltre consigli di abbinare ??
Ma con i DAC proposti usati posso in futuro poi collegarci altre sorgenti - lettori digitali, P.C. , Hi-phone o occorre acquistarne di nuovi magari con ingresso usb 2.0 ???
Inoltre avendo la possibilità di acquistare, rivendendo sia i diffusori LINN che le ROYD, delle Harbeth hlp 3 es o delle CABASSE Minorca. Sostituzione consigliabile stante anche il fatto che ancora non ho provato l'impianto essendo i pezzi ancora in arrivo???
Provate nel w.e. finalmente le LINN KAN 1 con Exposure XX e TEAC VRDS 9, ampli di classe, ma diffusori con voci molto ben presenti ma gamma bassa molto leggera .... alternativa, sempre con poco spazio, Harbeth, Cabasse, Thiel o altro ??? Troppa carne al fuoco? Un tuo indispensabile e graditissmo consiglio mi è assolutamente indispensabile.
Grazie infinite Lucio
Piergiorgio - E-mail: pigipasse (at) virgilio.it

LC
Caro Piergiorgio,
non c'è troppa carne al fuoco ma una confusione pressoché totale certamente sì. Ora, ti chiedo: chi, persona in pieno possesso delle proprie facoltà mentali, acquisterebbe delle Linn Kan per metterle in un salone da 50 mq, attendendosi anche che generino dei bassi convincenti? No, caro Pierpaolo, ricominciamo da capo, usando un po' di sana logica e buonsenso. Un ambiente grande, se deve essere sonorizzato a dovere, difficilmente gradirà dei piccolissimi diffusori come le Kan o altri simili. Anzi, dirò di più, qualunque bookshelf, messo in scaffale, sarà comunque una soluzione acerba e insoddisfacente. Grandi cubature hanno necessità di grandi diffusori, sempre che si voglia ascoltare a volumi realistici e magari con anche un bel po' di potenza in gamma bassa. Un bookshelf, per sua natura, difficilmente riuscirà in questo arduo compito. Comunque, se bookshelf ha da essere, almeno che sia di buone dimensioni.
Bocciata quindi ogni proposta analoga a soluzioni tipo Linn Kan. I bookshelf di buone dimensioni non sono tanti, ma qualcosa si trova ancora. Senza specificare un budget per i diffusori mi viene difficile dare consigli mirati. Vendi tutti i tuoi diffusori e punta su qualcosa di più generoso come ad esempio le ProAC Studio 110, Chario Premium 2000, B&W CM-5, Quad 12L2, Aliante Moda. Tieni conto che questi diffusori non sono impossibili da reperire sul mercato dell'usato. Il tuo Exposure li piloterà comunque senza grossi problemi.
L'upgrade del lettore CD potrà essere realizzato con un DAC separato tradizionale oppure dotato di ingresso USB, per espansioni future. In caso di DAC tradizionale potrai sempre collegarlo al PC tramite una pennina che trasforma l'uscita USB del computer in un segnale digitale coassiale standard.
Infine per i cavi non mi pronuncio, oltre all'allergia per le prove dei cavi sto sviluppando un'intolleranza alle consulenze sui cavi di collegamento. Insomma, si tratta del componente - in assoluto - più sopravvalutato in ambito HiFi e di gran lunga il più semplice da farsi lasciare in prova (non si usurano): basta chiedere a un negozio la cortesia di farsi lasciare in prova qualche cavo, anche usato, e trarre tutte le necessarie conclusioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Prove di cavi
Salve Lucio,
a vacanze ormai finite e in attesa che riprendano gli aggiornamenti settimanali di TNT-Audio, ho letto la recensione dei cavi fatta da Arvind Kohli. Devo dire che, al di là dei risultati, le modalità di effettuazione dei test mi hanno lasciato un po' perplesso. Infatti il nostro, sicuramente animato dalle migliori intenzioni, ha condotto una prova che a mio parere non è significativa. Dice, infatti, che per il confronto ha usato una coppia di diffusori, uno collegato al cavo di test e l'altro a un cavo di riferimento. Al che, la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che questi due diffusori, collegati allo stesso cavo avrebbero suonato allo stesso modo? Io in prove simili ho notato delle differenze.
Inoltre, i due cavi di prova saranno stati collegati alternativamente allo stesso amplificatore mono, oppure ai due canali destro e sinistro di un ampli stereo, utilzzandolo con il tasto "mono" premuto? Vabbè, se è così, consideriamo pure trascurabili le differenze tra i due canali stereo.
Non ci sono precisazioni circa la posizione dei diffusori: data l'esiguità delle differenze in gioco, spero che almeno li abbia accostati l'uno all'altro e non lasciati nelle rispettive posizioni destra e sinistra.
Chiedo scusa in anticipo per la cattiveria: sarà che sono finite le ferie e sono nervoso... :-) ma, pur riconoscendo l'onestà intellettuale di Arvind che ha descritto le modalità della prova, ho qualche dubbio sull'utilità effettiva del suo articolo.
Sarebbe interessante definire dei protocolli, senza esagerare, a cui attenersi per l'effettuazione delle varie prove, cosa ne pensi?
Gianni - E-mail: GNovari (at) libero.it

LC
Caro Gianni,
la metodologia di prova utilizzata da Arvind temo sia ben più diffusa di quanto si pensi. Personalmente, condivido tutte le tue perplessità (mai avrei effettuato una prova di cavi in tal modo) ma preferisco lasciare ampia libertà d'opinione e d'azione ai redattori. Arvind stesso si è dichiarato non esperto in tema di cavi pertanto la sua prova, da perfetto cavo-scettico, ha la sua ragione d'essere. Anche una prova tradizionale attacca-stacca ha tantissimi limiti e presta il fianco ad altrettante critiche. Non a caso in doppio-cieco non è banale ottenere risultati perfettamente attendibili circa le differenze tra un cavo e l'altro.
A mio parere le prove non devono essere necessariamente utili, nel senso che devono per forza indicare sempre un vincitore o un vinto: sono interessanti gli approcci e le metodologie, semmai. Non solo, spesso le ritengo utili per far conoscere meglio che tipo di audiofilo è quel particolare recensore. Come ho sempre detto, un buon metodo per ottenere un minimo di informazione utile da una prova d'ascolto è quello di conoscere bene chi scrive, cosa pensa, cosa ritiene importante e cosa no. Una volta che ci si trovasse in sintonia con un recensore sarebbe più facile evitare le cantonate. Lo so che sembra poco ma in un campo tutto sommato molto soggettivo come questo credo sia il massimo che ci possiamo aspettare.
Troviamoci delle persone delle quali fidarci e proviamo a replicare le stesse esperienze d'ascolto.
Tu vorresti un protocollo unico: purtroppo - doppio-cieco a parte, che ha pure i suoi bei problemi - tale protocollo non esiste. Cerca di vedere il tutto in senso positivo: magari quella prova ti ha fatto venire la curiosità di ripeterla in casa, coi tuoi cavi. Potrebbero esserci delle sorprese.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Pentito dell'HT
Gentile Direttore,
Leggo con interesse e attenzione i vostri articoli e ora ho deciso di chiedere qualche consiglio. Sono entrato nel mondo hi-fi 9 mesi fa: sono entrato però nel modo sbagliato. Schifato dall'idea di spendere tanti soldi per avere "solo due casse", mi sono lanciato con baldanzosa speranza nel mondo dell'HT. Mai errore fu più grave: ho passato questi nove mesi a comprare cd e ascoltarli in stereo, sprecando parte delle mie spese.
Ora, un po' più maturo e saggio, ho capito che la mia via è quella dell'hi-fi. Dopo tante ricerche (nell'usato, visto i pochi fondi), sono riuscito a trovare un HK pm 665 vintage di 20 anni fa appena risistemato a un buon prezzo.
L'ho attaccato ai miei miseri diffusori (degli IL Arbour 5.06) e sono rimasto a bocca aperta: c'era un abisso.
Ovviamente questo è solo l'inizio: ora devo pensare alla sorgente e ai diffusori. Attualmente uso la ps3 collegata RCA: il dubbio è se continuare ad usarla comprando un DAC o se investire su un lettore cd. La ps3 è certamente più comoda, ascolto i cd con la tv accesa e quindi ho un menu colorato da 32" molto comodo.
Il dubbio è quindi: il Marantz cd 6003 rispetto a un dac dello stesso prezzo come si comporta?
Le altre due note dolenti sono i cavi e i diffusori. Premetto che la musica attualmente la ascolto in camera mia (4x5 metri), ma fra qualche anno (spero pochi) andrò via di casa (il tempo di finire di studiare). Per i cavi pensavo a un budget di 100 euro totali: 40 euro per quello di segnale e due cavi da 30 euro per i diffusori.
Come diffusori sono più in dubbio: io punterei sui Focal (826 836 o al max 726) o sui B&W (cm7).
Lei cosa mi consiglia? Mentre la scelta dei diffusori forse è più facile, e anche più casuale (prenderò anche quello che troverò usato/ex demo/ migliore offerta), sulla scelta cavi e ps3+dac o marantz non saprei come decidere.
Cordiali saluti, grazie per il tempo che ha dedicato nel leggere queste noiose domande,
Andrea - E-mail: andrea.condorelli (at) fastwebnet.it

LC
Caro Andrea,
mi spiace ti sia lasciato ammaliare dalle sirene del molto con poco: suddividere un piccolo budget in tanti diffusori non può essere una buona idea, anche in questo caso è pura e semplice LOGICA. Nessuno regala niente e 5 diffusori non possono suonare altrettanto bene come 2 di pari prezzo. Allo stesso modo un amplificatore con 5 o più canali, un decoder, decine di ingressi e magari pure un tuner incorporato non può suonare come un semplice integrato stereo di pari prezzo.
Ora cerca di evitare altri passi falsi. Al posto tuo terrei la PS3 ancora per un po' poiché il Marantz 6003 dubito possa essere un upgrade sensibile, nell'attuale configurazione dell'impianto. Punterei tutto il budget possibile su un paio di diffusori migliori e più generosi. Quelli che hai indicato potrebbero rappresentare un sensibile passo avanti ma considera anche impostazioni sonore meno brillanti che potrebbero rivelarsi stancanti a lungo termine, specie se considerati insieme agli altri partner. Sto pensando a torri ProAC, Chario, Opera, QUAD...vedi un po' cosa riesci ad ascoltare.
Ti consiglierei di valutare bene tempi e possibilità: una stanza di 20 mq non è piccola, almeno secondo gli standards delle case moderne: fai attenzione che andando a vivere da solo la situazione non peggiori drasticamente, rendendo problematica l'installazione di ingombranti diffusori da pavimento. Se puoi, guarda con un'attenzione particolare alcune snelle torri da pavimento.
Per i cavi non vedo il problema: quelli di potenza te li puoi autocostruire (basta un paio di forbici) e quelli di segnale li puoi cercare usati. La cifra stanziata mi pare ragionevole, specie se cerchi nell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problemi con l'analogico
Gentile Sig. CADEDDU,
Mi chiamo PIERANGELO e le scrivo da Verona. Leggo spesso le vostre prove, le trovo molto incisive e dettagliate, da veri esperti. COMPLIMENTI ! ! Vi scrivo perché sono in un stato confusionale e vorrei un vostro prezioso aiuto per quanto riguarda l'efficienza del mio impianto con il giradischi.
Ho una stanza dedicata al cinema 5.20 per 3.10m, e ho un'impianto così composto:

Ho collegato il giradischi al pre-phono con un cavo della ZU CABLE (260 euro), da qui al marantz con un cavo che avevo in casa della KIMBER CABLE TONIK (110 euro). Al Marantz mi ero collegato all'AUX 2. Acceso l'impianto, in modalità stereo, il suono è profondo, corposo ma senza dettaglio, sembra impastato (sub spento). In modalità automatico, la profondità scompare, è più asciutto e risaltano un po' di più le medie-alte frequenze ma senza dettaglio. In modalità source direct ritorna la profondità e la dinamica ma i dettagli sono fiacchi (piatti, chitarra classica, batteria spenti).
Un tecnico di un negozio, mi dice di collegarlo a un ingresso analogico (ad esempio TAPE) e così faccio ma non cambia niente, stessi risultati dell'AUX2. Mi è capitato un paio di volte che, in modalità stereo, con il volume un po' alto, il Marantz passava per 1 secondo in modalita DIGITALE, per tornare subito dopo in modalità analogico, tirando un piccolo schioppo come quando, con l'impianto acceso, si scollega un RCA e poi lo si reinserisce.
PER ARRIVARE AL DUNQUE, vi volevo chiedere:
  1. Se il collegamento è giusto.
  2. Se il pre-phono è economico (ho visto che avete parlato molto bene del LEHMANN BLACK CUBE, potrebbe fare la differenza?
  3. E' meglio prendere un integrato a due canali tipo ROTEL RA 05, oppure un AUDIO ANALOGUE, con due nuove casse (non grandi) e fare un impianto a sé
  4. Per ultimo mi è stato detto di prendere un particolare amplificatore che verrebbe collegato al MARANTZ, in modo che possa usufruire sempre delle DYNAUDIO senza casse aggiuntive (non riesco a spiegarvi meglio)
Ho sentito molte soluzioni e smentite da altri, alla fine non ci capisco più niente. A me piacciono molto i dettagli, il dito che tira la corda della chitarra e così via.
Non voglio fare mutui ma bensi una cosa semplice, accessibile e di qualità. SONO NELLE VOSTRE MANI, e credo che saprete consigliarmi in modo professionale.
GRAZIE per il tempo che mi dedicherete.
Pierangelo - E-mail: posta (at) studioequipe.it

LC
Caro Pierangelo,
ci sono alcune cose che non mi sono chiare: immagino che il pre fono sia il ProJect Phonobox (e non lo SpeedBox che è un cambia-velocità elettronico per giradischi ProJect). Se così fosse, esso andrebbe settato per testina MC, un'operazione che si effettuava ad apparecchio scollegato e aperto, agendo su dei jumpers all'interno dello stampato. Se invece fosse il più recente PhonoBox II allora il cambio da MM a MC, necessario per la tua Ortofon Salsa, avverrebbe grazie ad un interruttore posto sul retro dell'apparecchio.
Chiarito questo punto, procediamo pure. Il pre phono si collega sempre a un ingresso LINEA, quindi TAPE IN, AUX o TUNER (ma anche CD!) possono andar bene, elettricamente sono equivalenti (con rarissime eccezioni). Non mi sono chiarissime tutte le fantasiose modalità operative del tuo Marantz ma, in generale, opterei per una più semplice source-direct, così non si sbaglia. Può darsi tu sia abituato ad un suono equalizzato e artefatto, se utilizzassi altre modalità, diciamo che in tal caso occorrerebbe rieducare l'orecchio, pian piano.
Non mi è chiaro neppure il motivo dello schiocco tra una modalità e l'altra, non credo sia una cosa del tutto normale.
Ora, premettendo che immagino tutte le regolazioni del giradischi siano state fatte a regola d'arte (peso di lettura, skating, messa in bolla etc.), che i dischi siano in buone condizioni, che sia stato selezionato il pre fono in modalità MC (e non MM), che ascolti il giradischi con due sole casse e che tu non sia abituato a qualcosa di innaturale ma elettronicamente artefatto...l'unico consiglio che mi sento di darti è quello di dotarti di un buon amplificatore integrato due canali, non necessariamente dotato di ingresso phono. Quelli che hai citato possono andar bene, ma potresti puntare anche più in alto: non avrebbe molto senso un amplificatore da 500 € collegato al giradischi con un cavo che ne costa oltre la metà! Una cosa sensata, almeno per fare una diagnosi più accurata, sarebbe quella di farsi prestare un ampli integrato stereo e provare a collegarci le sole Dynaudio 220: qualcosa dovrebbe cambiare, in meglio.
Tienimi aggiornato,
Lucio Cadeddu

Musica liquida
Salve vorrei chiedere qualche informazione, ho cercato notizie online ma non sono riuscito bene a farmi un'idea su alcuni punti. Allora, spiego la situazione, ho un macbook pro e un paio di casse Genelec 6010a alle quale tra poco affiancherò il sub dedicato Genelec 5040a, le ho usate collegate all'uscita audio del macbook pro con il semplice jack piccolo, ho letto però che esistono dei DAC esterni di qualità maggiore che si possono acquistare per migliorare la qualità sonora.

Io non conosco i prodotti di questo genere e non conosco persone a cui chiedere, ma dopo una ricerca ho sentito parlare su internet come DAC usb dell'HRT Music Streamer II (versione rossa) che circa 150 euro e del DAC Magic di Cambridge Audio che costa più del doppio ed ha ingressi ottici ed altro, più completo ma più costoso insomma.
Cosa mi conviene acquistare? C'è una differenza qualitativa a favore del DAC Magic oppure costa in più soltanto per la miriade di collegamenti che ha e quindi visto che io voglio solo far suonare meglio la mia configurazione mi conviene prendere il Music Streamer II? Non ho la possibilità di provare un DAC perchè non conosco nessuno che ne abbia uno, anzi non conosco nessuno che sappia nemmeno cosa siano. Quindi chiedo qui a voi se vale la pena l'acquisto con i prodotti che ho e quale conviene acquistare nel mio caso.
Se vale la pena l'usb o l'ottico, quale prodotto prendere, questo Music Streamer II sembra molto semplice e costa 150 euro la versione rossa, la grigia invece costa il doppio, ma la differenza si noterebbe?
Insomma Music Streamer II e simili...io conosco questi perchè ho visto le recensioni online, che più che altro pubblicizzavano. Vale la pena oppure non noterei differenze con il DAC e senza? e se vale la pena, questo Music Streamer II che ho trovato online è buono? Oppure mi consigliate altro?
Grazie mille per la cortesia e la pazienza,
Un saluto,
Paolo - E-mail: paolo.latorre (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
una risposta attendibile da parte mia richiederebbe una conoscenza diretta del Macbook utilizzato con un DAC USB o con la sua scheda audio interna, prova che io non ho fatto. Normalmente i DAC USB, anche quelli più economici, suonano meglio delle schede audio "di serie" dei notebook o dei PC, potrei immaginare che un discorso analogo valga per i Mac. Provando a generalizzare, dunque, credo che il gioco valga la candela. Per semplicità tenderei a preferire l'uscita USB e dunque un DAC con anche solo l'ingresso USB andrebbe benissimo. Visto che si tratta di un esperimento - poi l'appetito vien mangiando, eventualmente - potresti optare anche per un DAC abbastanza economico (sui 100/150 €), per ora. Del DAC HRT ne ho sentito parlare bene ma non l'ho ascoltato, d'altro canto ne abbiamo recensito già diversi di DAC analoghi, dal Trends al KingRex, dal Devilsound all' Harmony Design...c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Potresti anche trovare un Trends Audio usato a cifre tali da rendere l'esperimento assolutamente indolore.
In via del tutto generale l'idea di portare fuori dal computer il segnale da convertire è sempre buona, poi magari ci sono delle configurazioni software (driver etc.) che possono rendere il risultato ancora migliore. Su questo campo però cedo la parola a qualcuno esperto in tema di Mac.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Salve direttore!
Sono Michele da Perugia. un giovanissimo chitarrista e appassionato di sound recording intanto complimenti per il vostro lavoro! siete veramente preziosi e oserei dire indispensabili nel campo del audio audiophile. Purtroppo di questi tempi è difficilissimo riuscire a provare un prodotto prima del suo acquisto e voi con le vostre recensioni e prove d'ascolto, ci date una mano!
Vorrei porle il mio quesito: tutto è iniziato quando un caro amico di famiglia mi ha regalato un ampli integrato (Technics su-v450 e un cd player Technics SL-PG420A e un giradischi trazione diretta (molto più rumoroso del vecchio jvc a cinghia!) Technics SL-D2. tutta questa roba è stata in garage fino a poco tempo fa, chiusa in uno scatolone fino a quando 1 settimana fa vado per caso in un mercatino dell' usato e trovo a €60 (la coppia) un paio di Sonus Faber Parva FM3 (del 1995)! le compro subito!! E la sera stessa le attacco per provarle al mio piccolo T-AMP! Il suono non era per niente male! Il giorno dopo prendo l' ampli regalatomi (il technics) e lo attacco: risultato? Veramente mediocre. Io ancora non ho l'orecchio affinatissimo ma secondo me l'ampli è completamente sbilanciato sulle medio-alte... e le basse, non sa nemmeno cosa siano! (e pensare che è in classe AA!). Sarà un problema dell'ampli? Il tipo che me lo ha regalato lo avrà usato 3 volte! :-) A questo punto vorrei rivendere il tutto e comprare qualcosina di più serio! (meglio se usato). Io amo i suoni all'americana (ascolto prevalentemente Lynyrd Skynyrd e cose di questo genere) mi piacerebbe avere un suono "grasso" tendente più al valvolare che alla precisione assoluta...

  1. Guardando in giro tra le vostre recensioni ho notato il NAD 3020. Cosa ne pensa? Si accoppierebbe bene con le mie Parva? Oppure può consigliarmi un ampli magari da trovare usato intorno ai 200-300€?
  2. E' il caso che vendo anche cd player e giradischi o qualcosa posso salvare? Nel caso che io li venda, cosa mi consiglia di acquistare?
[Sala d'ascolto]
Grazie mille,
Michele - E-mail: patumic (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
dopo un colpo di fortuna del genere (le Parva a 60 €!!!) non c'è molto che ti possa dire! Davvero, incredibile, se hanno gli altoparlanti originali...è una di quelle cose completamente prive di senso o, più realisticamente, è qualcosa di provenienza altamente sospetta :-|
Comunque sia, ora devi cercare di farle suonare come si deve. Il T-Amp è inadatto per via della bassa potenza abbinata alla bassissima sensibilità dei diffusori. Il NAD 3020 non è più un affare, visti i prezzi ai quali viene scambiato oggi, a meno che non trovi un'altra occasione d'oro come quella delle Parva :-)
Più facile cercare un NAD (ma anche un Rotel o un Arcam) di qualche anno fa, per avere la certezza di pagarlo il giusto (solo il 3020 ha quotazioni folli) e di disporre di un ingresso phono utile per il giradischi. Diciamo che modelli di 10-15 anni fa sono assolutamente appetibili e adatti. Certo, le Parva meriterebbero anche di più, ma il budget non sembra consentire di allargarsi troppo.
Puoi momentaneamente tenere il CD player e il giradischi, meglio piccoli passi, ma buoni, che tanti simultanei di poco conto. Vendi l'amplificatore Technics, almeno 50 € dovresti recuperarli.
In futuro, quando deciderai di upgradare anche il resto, cerca un lettore CD di qualche anno fa, ancora dei marchi citati cui aggiungerei Denon e Marantz. In alternativa, un multilettore Oppo, nuovo o usato.
Per il giradischi, spendendo poco e senza rischiare nell'usato (operazione consigliabile solo ad analogisti "navigati"), ti suggerirei un entry-level di ProJect o Goldring.
L'ambiente mi sembra adatto, sia per forma che per dimensioni (da quel che si intuisce) e la disposizione non sembra malvagia, meglio ancora se la distanza delle casse dal muro posteriore fosse maggiore. Ovviamente, mi aspetto che i diffusori siano posizionati su supporti di altezza (e qualità) adeguate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto per ascolti vintage
Buonasera signor direttore. Dopo aver letto attentamente i "must" da rispettare per poter scrivere una mail consona, mi accingerò a scriverle nella maniera più efficace possibile. Mi chiamo alessandro e sono di Padova. Per anni ho registrato amatorialmente musica classica. Ho speso tantissimi soldi pur non avendone per procacciarmi la migliore attrezzatura di registrazione per capire poi che il segreto della vera "cattura" dell'evento musicale sta nella conoscenza delle vere tecniche di ripresa più che nel prezzo dell'attrezzatura. Prendiamo un cd della Telarc o Chesky, tante volte veniva usata una tecnica stereofonica, quindi con due microfoni, capace di catturare un rapporto segnale diretto-riverbero che mai le tecniche tanto usate ora con tanti microfoni spot possono rendere...
Non mi dilungo oltre. Solo per dire che i soldi forse non fanno necessariamente il grande album.
Da tempo ormai studio canto lirico e composizione classica, e ciò mi ha portato ad amare visceralmente la musica classica, ma non la musica classica in generale, quella interpretata dai GRANDI INTERPRETI. Dico questo non a caso, perché soprattutto nel mondo del canto, e non solo, tutti i presunti artisti post anni '50 sono inascoltabili.
Il problema è che le registrazioni dagli anni 20 agli anni 50 (quello che ascolto) non sono poi così buone da un punto di vista dei mezzi tecnologici di registrazione.
Quindi alla luce di questo non credo abbia molto senso per le mie esigenze spendere chissà quale fortuna per un impianto di ascolto, o mi sbaglio?
Le chiedo direttore riassumendo una proposta considerando:

  1. Ascolto solo musica classica, quindi ho necessità di un ascolto che non abbia coloratura nelle frequenze.
  2. Non ascolto ad alti volumi
  3. Possiedo solo cd e non vinile, per cui dovrò basarmi sul digitale.
  4. Non ho una sala d'ascolto, quindi lo piazzerò in una sala da dopocena di meditazione, ma non sarà definitiva.
  5. Non mi interessa materiale di ultimo grido o costoso. Ricerco solo un ascolto che sia sicuramente PROFESSIONALE ma che non costi molto. Insomma un rapporto qualità/prezzo eccezionale. Non le dico il mio budget in quanto non ho idea di quanto possa esssere un minimo budget per un ascolto professionale. In base a quello che mi dirà vedrò se riuscirò a tararmi. Di sicuro non ho migliaia di euro da buttare. Anzi. Il minimo come dicevo per avere un ascolto professionale.
  6. Se mi consiglia il lettore cd con annessi convertitori D/A e le casse d'ascolto. Insomma una proposta di catena d'ascolto. Meglio se attive cosi bypasso l'amplificatore (sempre se è una via fattibile)
Spero di non aver sparato grandi castronerie.
La saluto e le auguro una buona serata.
Alessandro - E-mail: sandrox (at) aliceposta.it

LC
Caro Alessandro,
la tua affermazione che tutti gli artisti posteriori agli anni '50 siano inascoltabili (in ambito classico) mi lascia un po' perplesso ma evito di commentarla, è una tua opinione e la rispetto. Certamente si tratta di una scelta molto vincolante in termini di qualità all'ascolto, e di questo occorre tener conto quando andiamo a valutare bene le aspettative in funzione del rapporto qualità/prezzo che citi. Se la qualità è latitante alla fonte (leggi: incisioni) abbiamo ben poche speranze di realizzare un impianto con un buon rapporto qualità/prezzo, per evidente deficienza di ciò che compare al numeratore di questa frazione. Si potrebbe optare per qualcosa di prezzo molto basso ma questo va a scontrarsi con il tuo desiderio di un ascolto professionale, concetto che peraltro mi riesce molto difficile da interpretare. A rendere tutto ancor più complicato aggiungo la mancanza di sala d'ascolto vera e propria, così il quadro è completo.
Una proposta semplice, di costo contenuto e di qualità insospettabile potrebbe essere rappresentata da un lettore CD entry-level abbinato a dei diffusori attivi di tipo bookshelf, per venire incontro all'esigenza del facile posizionamento, essendo mancante una vera sala d'ascolto. In futuro tali diffusori potranno essere spostati con successo in altro ambiente, posizionati su libreria o, meglio, su stands opportuni. Tanto per fare dei nomi, sto pensando a lettori CD tipo Marantz CD 6003, Cambridge Azur 340C, Denon DCD-710, NAD C515BEE e Rotel RCD06SE. I diffusori invece potranno essere i soliti Wharfedale Active Diamond (8.1 o 8.2), ottimi monitor di buona reputazione sia pro che audiophile. La spesa sarebbe contenuta entro gli 800-1000 €. Spendere di più, tenuto conto di tutte le condizioni al contorno che hai descritto, potrebbe essere un inutile esercizio dall'esito fortemente incerto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Loud lamentation
Salve caro direttore, spero che le cose le vadano bene laggiù nella sua bella terra in questo inizio di settembre. Che mestizia però che mi spinge a scriverle! Approfittando della bella stagione ho dedicato l'estate alla musica di quarant'anni fa, ai mitici sixties (post punk e new wave magari me li ascolterò quest'autunno :-D ), scoprendo tutta quella bella musica di cui si ha una conoscenza solo "mitologica", approfondendo i classici del rock ascoltati di straforo quando mi credevo furbo a scaricare brani in mp3 per poi ascoltarli sulle scrausissime casse del computer.
Tutto meraviglioso, un tourbillion di dischi editi tra il 1965 e il 1969 e tantissimi artisti per un'epoca sicuramente vitale e carica di creatività (la migliore scoperta i Byrds con Fifth Dimension, ahhh Five Feet High che canzone meravigliosa), ma sono tornato alla dura realtà quotidiana ascoltando l'ultimo disco degli Arcade Fire, l'appena uscito Suburbs. Che pastrocchio, cos'è questo "polpettone" di suoni? Inascoltabile!
Abituatomi ormai alle produzioni "loud free", alla chitarra "strozzata" di George Harrison che sbuca fuori dal nulla (letteralmente dal nulla!) dopo il call-and-response di Taxman, all'orchestra di A Day In A Life, alla "presenza" di The Piper At The Gates Of Dawn, al maelstrom sonoro di European Son dei VU, addirittura (e non l'avrei mai detto!) alla dinamica del batterista di Roy Orbison, l'ascolto di questo cd contemporaneo mi è rimasto sul gozzo, e dire che come espressione artistica lo ritengo eccellente. Tutti i suoni raggruppati in 40x40 cm (mi viene da immaginare la band che suona rannicchiata dentro un baule), confusi, indistinti... che bruttura, che offesa alla natura che sono le masterizzazioni compresse; invece di venire avvolti dalla musica si viene assaliti appena si prova ad alzare un po' il volume. E sa qual'è la beffa? Che dal mio lettore mp3 portatile (40 euro di valore comprese le cuffie ed escluse le pile) le timbriche sono più distinte!
Vabbè scusi lo sfogo e cerchiamo di chiudere in bellezza con dei doverosi ringraziamenti, sia per l'impianto -veramente entry level, ma fino a quando non avrò una sala dedicata solo all'ascolto preferisco spendere soldi in cd- che mi consigliò anni fa e che mi regala ancora soddisfazioni e soprattutto per la continua promulgazione culturale, indiretti consigli che mi hanno indirizzato verso le prime masterizzazioni dei cd (e chissà cosa regalano i vinili!) usate a 7 euro su Amazon invece dei 40 euro per mezzo chilo di carta delle edizioni speciali limitate con traccie aggiuntive demo b-side live version cartoline firmate spillette artwork espanso e dvd incluso.
Grazie per l'attenzione e complimenti per tutto,
Alessandro - E-mail: Alka (at) gmx.it

LC
Caro Alessandro,
purtroppo la Musica moderna, quasi tutta, è ancora vittima della loudness war e, a esser sinceri, non riesco ancora a prevedere l'uscita da questo terribile tunnel. Il problema è l'ascolto in cuffia e in ambienti rumorosi: è questa esigenza che spinge i discografici a rendere dinamicamente piatte tutte le incisioni.
Occorrerebbe una rivoluzione culturale, che parta dal basso, per avere suoni più reali e dinamici o, almeno, la possibilità di scegliere tra compresso e non compresso. Sarebbe molto semplice da realizzare, visto lo spazio a disposizione nei CD: anziché riempirli a forza di brani assolutamente inutili (bastano 10 brani per album) inserire i brani in doppia release: quella per sordi e quella per chi ci sente ancora un po'. Questa semplice operazione sarebbe tutto sommato economica e, ne sono certo, aprirebbe le orecchie di molti ignari ascoltatori i quali, una volta assaggiata la Musica non compressa, non vorranno più tornare indietro. Servirebbe solo un pizzico di intelligenza (e lungimiranza) da parte delle Case discografiche, doti che - in tutti questi anni - hanno però dimostrato di non possedere.
Nel nostro piccolo possiamo soltanto continuare questa battaglia culturale informando e divulgando i principi base del buon ascolto, confidiamo nel fatto che prima o poi le persone si stuferanno di ascoltare melasse di suoni distorti e indistinguibili.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Impianto definitivo
Gent.mo Direttore,
sono tornato a casa dopo tre settimane meravigliose in Sardegna e ora, in attesa di ricominciare il lavoro a scuola, riprendo i miei progetti per l'impianto "definitivo" che vorrei mettere su a casa della mia ragazza, con la quale ormai convivo da un po'.
Come premessa le riassumo i miei gusti musicali (butto giù un po' di nomi: genesis, metallica, david sylvian, radiohead, de andrè, capossela, dire straits, pat metheny) e cerco di descriverle la stanza dove dovrebbe andare l'impianto: circa 20 mq, rettangolare, su un lato corto un divano di pelle a "L" e, sulla parete, tre quadri senza vetro, sul lato opposto (dove dovrebbe andare l'impianto) un mobile porta tv con tv lcd piuttosto grossa (la parete retrostante è attualmente vuota ma forse metteremo delle mensole per libri o una sorta di pensile chiuso con ante non di vetro); su un lato lungo ci sono le finestre (senza tende) e un tavolo di acciaio e vetro, sul lato opposto si apre un'ampia apertura senza porta che dà sull'ingresso (con libreria di medie dimensioni stipata di libri).
Ma passiamo all'impianto che sto pensando e sul quale avrei bisogno di un po' di consigli visto anche l'investimento non trascurabile (se rapportato al mio stipendio...).
Per quanto riguarda l'amplificatore, viste le grandissime soddisfazioni che, a casa mia, mi sta dando il T amp (ha stracciato il mio vecchio Harman Kardon!), pensavo di rimanere su questa tipologia ipotizzando l'acquisto di un Trends TA 10.2 SE (circa 200 euro), oppure di un Virtue Audio Two.2 (circa 470 euro). I dubbi maggiori nascono riguardo quest'ultimo visto il raddoppio del prezzo (e l'impossibilità di ascoltarlo!). Senza arrivare a discorsi puerili del tipo "costa il doppio deve suonare il doppio meglio", mi chiedevo però se oltre al discorso del wattaggio, c'era anche una qualità audio effettivamente superiore rispetto al Trends. E in tal caso, lei suggerirebbe un ulteriore esborso per l'alimentazione maggiorata? (30v/80w 60 euro oppure 30v/130w 140euro). Oppure ha altri suggerimenti???
Per i diffusori avevo pensato, anche leggendo pareri in vari forum, di orientarmi sulle Klipsch RF 82 (trovate a 645 €) anche se, lo confesso, hanno un'estetica che non mi fa impazzire (molto più belle le Icon WF35 ma credo di aver capito che siano per l'home theater o sbaglio?). Lei che ne pensa? Se dovessi optare per il Virtue però, forse non avrei necessariamente bisogno di casse così sensibili... avrebbe altro da consigliarmi? Sempre da pavimento, che ben si sposino col Virtue, e magari esteticamente più piacevoli... ;-)
Per il lettore cd pensavo di orientarmi su un NAD. O il C545BEE (circa 600 €) o sul superiore C565BEE (circa 850 €). Lei che dice? In questo range di prezzo ha altro da consigliarmi?
La ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrà dedicarmi e la saluto.
Paolo - E-mail: jesterhoax1 (at) yahoo.com

LC
Caro Paolo,
la stanza d'ascolto non è piccola e la potenza del T-Amp o del Trends potrebbe rivelarsi inufficiente se non abbinata a sensibilità adeguatamente alta dei diffusori. A questo punto, poiché le Klipsch non ti convincono esteticamente, perché limitare così fortemente il campo d'azione? Meglio un amplificatore più potente che ti possa consentire l'utilizzo di diffusori di sensibilità normale. Quindi voto a favore del Virtue Audio, anche con l'alimentatore più piccolo. Abbinato a diffusori da 89-90 dB (i più diffusi in commercio) fornirebbe una pressione sonora adeguata alla maggior parte delle esigenze, nei 20 mq della tua prossima sala d'ascolto.
Poiché non conosco i tuoi gusti in termini di estetica, fai una cernita di qualche diffusore da pavimento nella fascia di prezzo di tuo interesse, che sia anche esteticamente accettabile secondo i tuoi canoni e magari sentiamoci di nuovo.
Per quanto riguarda la sorgente andrebbe benissimo il NAD o, nel caso desiderassi suoni un po' più brillanti, valuta anche i Rotel. Visto che il budget non è illimitato, non disdegnare qualche buona occasione nell'usato.
La sala d'ascolto non sembra male ma sarebbe meglio (lo so, non si può, immagino) che lungo la parete dove posizionerai i diffusori non ci fosse molto altro, almeno nello spazio tra essi. La TV, ad esempio, è davvero un ospite sgradito, dal punto di vista sonoro.
Infine un commento sull'aggettivo definitivo riferito all'impianto che stai per costruire. Anche se tu vorresti che fosse così, non lo sarà! :-)
Prima o poi la voglia di qualcosa di più si farà sentire, non per limiti intrinseci dell'impianto quanto per naturali accresciute tue esigenze in termini di qualità generale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno Direttore,
anzi preferisco: ciao Lucio :-)
non perché non apprezzi il lavoro che ormai da anni porti avanti, anzi, ma perché mi piace interpretare la Rubrica della Posta come un punto di contatto tra appassionati di Hi Fi e, soprattutto di musica.
Ti scrivo perché mi sento un audiofilo felice, si lo ammetto. Non dico che ho raggiunto "la pace dei sensi" (sgrat, sgrat, grattatina doverosa, perché vorrebbe dire la fine... :-) ), ma la felicità sì. Dopo aver letto diverse tue risposte ai lettori, gli editoriali e le altre rubriche mi sono arrangiato e ho confezionato un impianto che mi soddisfa, adeguato alle mie capacità di ascolto (e qui includo anche i concerti live) ed al mio budget. Per questo ti ringrazio. Basta, nient'altro.
Voglio invece condividere il piacere per aver scoperto un ottimo musicista, per me, naturalmente, con un ottimo progetto in atto. Si tratta di Idan Raichel con il suo Idan Raichel Project. Lui è un musicista Israeliano che gira il mondo con il suo spettacolo, accompagnato sempre da ottimi musicisti. Propone musica che è il risultato di un mix tra suoni africani, medio orientali, sud americani e caraibici. Il messaggio è sempre di amore e tolleranza.
Questo il suo sito: http://www.idanraichelproject.com/en e questa una delle canzoni che mi hanno catturato (Bòee): http://www.youtube.com/watch?v=EH6Hs7P2xW0
A presto
Andrea - E-mail: andrea (at) lineagraficabertelli.it

LC
Caro Andrea,
grazie per la prima ventata di fresco ottimismo al rientro dalle vacanze e grazie per la segnalazione musicale che provvedo istantaneamente a inserire nell'usuale finestra sul mondo della Musica che accompagna la chiusura della Rubrica della Posta, ogni settimana, da molto tempo ormai. Avevo un paio di chicche personali ma cedo volentieri il posto a questa tua scoperta, che a me ha ricordato alcune atmosfere dei Deep Forest.
Ne approfitto per ricordare a tutti che, nonostante l'avviso di sito in vacanza e la raccomandazione di non spedire messaggi e richieste di consulenza durante la pausa estiva (ben evidente nella pagina delle
istruzioni nuovamente riveduta e corretta) è giunta in redazione una notevolissima mole di e-mail che, di nuovo, ha generato un pregresso che richiederà diverso tempo per essere ...smaltito. Scrivo questo per invitare a tenerne conto, i tempi si allungano e le risposte necessariamente si accorciano :-)
Questo significa anche che non sarebbe una cattiva idea rimandare di qualche settimana l'eventuale invio di richieste di nuove consulenze, così da consentirci una più rapida evasione di tutte le richieste pendenti.
Buon ascolto!


ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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