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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Ancora su Scythe SDA-1000
  2. Audio Nirvana e CAT5 Modificati
  3. Upgrade diffusori
  4. Voglia di upgrade
  5. Gioie e dolori dell'analogico
  6. Non sono un audiofilo ma...
  7. Valvole che si consumano presto
  8. Primo impianto
  9. Re: suono "strano" con le Thiel CS 1.6
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Ancora su Scythe SDA-1000
Ciao Lucio, sono Michele, un vostro iperaffezionato lettore. Già in passato ci siamo scritti e sono stato sulla rubrica della posta
Vol. n. 352...giusto per introdurmi.
Che dirti caro Lucio, tempo è passato da allora e mi sono parecchio rivoluzionato (come spesso succede alla nostra razza), ho casa mia con una fortunatissima sala d'ascolto....sono passato ai monovia e bassa potenza (ora mi cestina) ed ho scovato oggetti favolosi e questa volta devo proprio scriverti per condividere le mie esperienze circa l'ultimo giocattolo che hai scovato.
Tempo fa sono passato a delle grosse trombe con Fostex Sigma dopo che piccolini citati nella mail mi avevano stregato. C'era un qualcosa di dannatamente giusto per i miei gusti. Non il dettaglio, non la gamma audio né trasparenza né niente...c'era il fattore BOOGIE!!!
Ecco cosa cercavo, l'ho trovato con i Fostex 206, i Decware Zen e la favolosa Grado Gold (altro oggetto che ti fa passare voglia di upgrade). Poi un giorno arrivò il T-amp, il mondo ne parlava, non potevo non averne uno. Onestamente? Una delusione.
Strabiliante a primo impatto, tutto quel dettaglio, quella musica da una scatoletta di plastica da pochi euro. Passato lo stupore del rapporto prezzo prestazioni ho potuto realizzare che, almeno nel mio caso, l'oggettino era freddino ed un bel po' stancante da stare ad ascoltare. Per fortuna non ho dovuto buttare gli Zen che nel frattempo erano diventati due (sai che botta?).
Da allora ho provato tutte le schedine con Ta2024 del mondo ed alla fine ho amato una Fenice pesantemente abarthizzata usata quando avevo bisogno di più birra.
Poi arriva il giorno che leggo del SDA-1000. Dopo 4 giorni arriva la spedizione, consegnata a casa dei miei. Ovviamente non posso aspettare di arrivare a casa mia e lo collego a delle vecchie casse Sansui, sai quei mobili 12 vie 74 altoparlanti che ti fanno venire giù l'intonaco dai muri ma non ti fanno distinguere Salvatore Accardo da una sgommata di una 131 mirafiori?
Esatto, quelle li! Come sorgente di prova l' I-phone. Lucio...mi devi credere, ci sono cresciuto con quelle casse suonate da un Sansui AU-7900, ci ho ascoltato di tutto fino ai 16 anni e non le ho mai, dico mai sentite suonare veramente. Sunavano veloci (per quanto può essere veloce un woofer da 32), aperte, nitide. C'era addirittura del dettaglio!!! Tutto questo con il giocattolino appena acceso per la prima volta. Sono rimasto molto interdetto.
Ora l'ho rodato per bene e vorrei riportati delle esperienze molto interessanti. Comincio con il contraddirti. Mettere mano a questo scatolotto per renderlo un finale non è un overkill!!! Certo, va bene così, è perfetto per il suo scopo ma noi smanettoni smaliziati vogliamo andare a fondo. Semplicemente sostituendo il potenziomentro con resistenze opportune ed eliminando i condensatori di ingresso ci ritroviamo un finalino da brivido!
L'ho collegato al mio pre che è un ottimo clone del FVA 5 ed ho ottenuto qualcosa di inaspettato. Nulla che abbia ottenuto con i vari T che hanno tirato fuori il meglio da questa combinazione pur mostrando solo una vaga rappresentazione di quello che potevo ascoltare dagli Zen. Avevano sì più controllo e potenza ma la musica non decollava. C'era una grana insopportabile ed un qualcosa di sporco che puntalmente veniva fuori dalla bocca delle trombe.
Sarà semplicemente un caso di fortunate coincidente ma con l'SDA no, certo è meno dettagliato, meno raffinato ma suona una musica viva come nessuno dei giocattoli passati nella mia catena d'ascolto. Non ho ancora la forza d'animo per poter dire che suona meglio degli Zen...ma c'è un Boogie che non avevo mai sentito prima da nessuna parte (non ho tantissima eperienza però eh!).
Con una catena audio di prezzo ragionevole sono un audiofilo stramaledettamente felice! A questo punto vorrei solo consigliarti di testare, se non l'hai già fatto, un oggettino che può essere il vero T-dac. Si tratta di una schedina di valutazione di chip Cyrrus Logic, si trova sulla Baia a pochi spiccioli. Con una semplice modifica (sostituzione dell'operazionale) diventa un oggetto strabiliante. Io lo uso abbinato ad una meccanica Cambridge entry level e per me suona ad un livello simile della catena analogica composta da Pro-ject Xperience, Grado Gold e Black Cube Statement. L'oggetino per la cronaca è questo qui sulla Baia. Sul web ci sono tonnellate di info e modifiche più o meno hardcore...ma già da sé merita di entrare alla grande nella famiglia del T-audio. Provalo a tempo perso con operazionale Au627, c'è da divertirsi.
Ti saluto, ti ringrazio per la tua missione e soprattutto per aver letto fin qui, amante come sei della sintesi :-D
Buon ascolto!
Michele - E-mail: mmichele2323 (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
ottimo ed abbondante, direi! Grazie per il prezioso feedback, è interessante sentire opinioni da chi ha provato diversi amplificatori "concorrenti" (e pure le valvole!). Probabilmente è un caso di sinergia perfetta con le tue trombe, chissà! Certo è che l'oggettino, pur forse mancando di un filo di raffinatezza rispetto, ad esempio, al Trends TA 10.1, sa suonare in maniera più diretta e coinvolgente, più ritmica e punchy. Un lettore della sezione internazionale di TNT-Audio, sul nostro Readers' Corner, mi fa sapere di averlo provato un po' titubante e di essere rimasto poi stupito che non solo suonasse bene ma facesse impallidire il suo pur buon integrato Audiolab 8000A, un vero classico dei best-buy di prezzo medio.
Ho poi avuto notizia, tramite un lettore americano, che la Scythe ha in qualche modo sospeso la distribuzione per far uscire una "revised version" in autunno. Non è notizia esattamente di prima mano (Scythe USA) ma spero non sia solo una scusa per un ritocco cosmetico ed un sensibile aumento di prezzo :-(
Proverò a sentire la filiale tedesca di Scythe, che mi fornì il campione in prova, per saperne di più.
Grazie anche per la dritta sulla scheda DAC, che sembra interessante anche se non ho grandissima simpatia verso i kit senza scatola. Mi piace proporre prodotti "finiti", che siano davvero plug_and_play, come appunto l'SDA-1000. Già il T-Amp richiedeva uno sforzo in più: darsi da fare coi connettori non adatti, cercare una buona alimentazione...
Comunque proverò a proporlo a qualcuno dello staff, magari Nick Whetstone ha voglia di fare qualche prova.
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Audio Nirvana e CAT5 Modificati
Gentilissimo Lucio,
da quando avete fatto il test dei monovia
AUDIO NIRVANA, sono rimasto incuriosito e spesso mi sono ritrovato a visitare il loro sito, pensando (fantasticando) di provare la "Full Range Experience". Come sempre le priorità mettono in secondo piano gli hobby, ma il progetto non è mai stato accantonato e quest'anno mi sono deciso ed ho ordinato un set di Super 8"s Cast Frames da montare in quello che loro chiamano MONITOR Cabinet, ovvero il 1.5cubic Feet, corrispondenti a circa 65litri di volume.
L'anno scorso (vedi lettera nell'Angolo dell'ottimismo, Vol.461 :-) )avevo rivoluzionato l'impianto passando dai Kef Cresta 2 su supporti ai Chario Syntar 100T; i Chario mi sono piaciuti sin da subito e mai ho avuto dubbi, almeno fino a quando non mi sono portato in casa gli AN.
Dopo aver prodotto il cabinet in MDF ho montato i driver e li ho testati con Tchaikovsky 1812 Overture.
LO SO, che prima dovevo rodarli almeno per qualche decina di ore, ma non riuscivo ad aspettare e quindi ho acceso e ascoltato; una cosa ho notato è che da freddo gli AN suonano più duri poi appena si scaldano iniziano a poco a poco ad ammorbidirsi, penso comunque che la cosa sia imputabile al fatto che sono nuovi.
La prima impressione che ho avuto è stata di disappunto poichè mi aspettavo qualchecosa di diverso, poi a fine pezzo ho swappato le connessioni e riascoltato lo stesso pezzo attraverso i vecchi Chario... al che venuto il dubbio di aver invertito le connessioni, poichè i violini, le trombe erano finiti in fondo alla stanza e i timpani suonavano smorzati.
Per quanto riguarda l'esperienza di ascolto, mi sembra che il dettaglio degli AN sia decisamente maggiore, il palcoscenico virtuale è molto più vicino e le voci piu naturali; per contro le basse frequenze pur non mancando finiscono più bruscamente mentre i Chario si trascinano un po' di piu (spero di rendere l'idea).
E' sicuramente presto per giudicarli definitivamente, tuttavia (e non sono l'unico in casa a dirlo) trovo che mi piacciono molto, sotto certi aspetti, più delle mie vecchie torri.
Appena saranno finiti (manca l'impiallicciatura) vedrò di mandarti una foto per il tuo archivio ed ti aggiorno su come cambiano dopo una 50na di ore di funzionamento.
CAT5, ho provato a fare un esperimento, ho tolto le guaine di 3 cavi e ho fatto su i doppini tenendoli divisi in gruppi di 4 in una treccia più o meno stretta, poi ho inguainato il tutto in una guaina espandibile terminata con guaina termorestringente e ho finito i cavi con connessioni a banana. Come confronto ho testato i miei vecchi CAT5 fatti similarmente (3 cavi completi intrecciati).
Differenze? sebbene il discorso dei cavi sia molto "vago" specie su impianti modesti come il mio devo dire che la nuova versione mi sembra più brillante e mi dà l'idea che ci sia più spazio fra gli strumenti quidi ho deciso di tenerli su. Il confronto è stato fatto con lo stesso CD (un NAT KING COLE Greatest hits molto ben fatto che mia moglie ascolta allo sfinimento, infatti lo conosco a memoria...), usando solo i Chario Syntar 100T.
Come sempre i tuoi commenti saranno graditi.
Un saluto cordiale dalla terra di Albione.
Angelo - E-mail: am (at) excellence-electronics.com

LC
Caro Angelo,
certamente è troppo presto per giudicare i tuoi nuovi full-range anche se qualche differenza nella direzione "giusta" mi pare l'abbia già colta. Difficile aspettarsi un basso profondo e completo da dei full-range senza abbondare con le dimensioni del driver e/o del cabinet. Quel che si paga in termini di quantità, comunque, lo si dovrebbe riottenere in termini di qualità, con una maggiore coerenza tra le varie gamme (bassa e media) e con una più rapida risposta ai transienti.
50 ore di rodaggio probabilmente non bastano: io starei più sulle 100, ad alto volume, utilizzando programmi musicali molto energici: la classica non la trovo adatta, per quanto possa essere "vivace" non offre le sollecitazioni continue di un buon brano di musica moderna, meglio se elettronica, così da mandare i driver a fondo corsa, alla Prodigy o alla Massive Attack, per capirci.
Dopo 100 ore di massaggi energici fatti così, credo proprio che il basso si slegherà un bel po'.
Per quanto riguarda i cavi non so che dirti, bisognerebbe provare. Anche in questo caso, comunque, dopo qualche settimana, torna ai cavi precedenti, potrebbero esserci delle sorprese inaspettate. E magari utilizza entrambi i diffusori e più dischi. Ti sorprenderai nello scoprire che i giudizi sui cavi talvolta cambiano da disco a disco!
Prenditi tempo, la memoria uditiva e il condizionamento psicologico (spesso inconscio) possono falsare di molto le sensazioni iniziali.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori
Buongiorno Direttore,
Le riepilogo il mio impianto:

La mia richiesta verte su un eventuale cambio di diffusori i quali forse sono il componente di minor pregio rispetto agli altri componenti. Vorrei un diffusore con un impostazione simile alle mie Kef ma a volte pur trovando il suono KEF abbastanza caldo trovo sia un po' aspro sulle medie e paradossalmente poco esteso sulle alte, tanto per fare un esempio i piatti della batteria non sono "tintinnanti" come dovrebbero anche se a volte, paradossalmente, certe voci risutano un po' troppo acidine.
Ho ascoltato questo fine settimana delle Triangle di cui però non ricordo il nome e sinceramente avevano un impostazione un po' troppo brillante, tempo fa ascoltai delle Proac D15, ottimo basso, molto veloce e presente ma sulle medie preferivo un po' più le mie Kef, quasi sembrava non fossero presenti altro che bassi e alti con una gamma media quasi cupa, forse non era stato curato abbastanza l'ambiente o l'interfacciamento delle elettroniche ma non ne rimasi proprio soddisfatto anche se dai vari forum vengono descritte come diffusori eccellenti.
Cosa potrei ascoltare per farmi un'idea e che abbia le caratteristiche che cerco? Suono caldo corposo ma con una gamma media abbastanza aperta e presente. Pensavo a diffusori Dynaudio visto che tempo fa ascoltai il tweeter Esotar su delle Eggleston Andra e ne rimasi veramente affascinato, anche se sicuramente con il budget che mi ero prefissato non potrò andare molto oltre (circa 1800 euro nell'usato).
Cordiali Saluti e buoni ascolti,
Damiano - E-mail: damiano7979 (at) libero.it

LC
Caro Damiano,
è sempre difficile fare confronti tra l'impianto a casa e quello che si sente altrove, cambiano troppe variabili perché la prova sia attendibile. Certo è che la tua posizione attuale cozza clamorosamente con quella di qualche tempo fa (
Vol. N. 363) quando ti dichiarasti innamorato proprio delle ProAC D15. Curioso, no?
Ancora più curioso il tipo di impostazione che cerchi: desideri degli alti "tintinnanti" ma poi dici che vuoi un suono caldo e corposo, il che peraltro non è neppure perfettamente in accordo con la richiesta di una gamma media aperta e presente. Non so, io sono un po' confuso...e forse lo sei anche tu :-)
Magari è solo un problema di intendersi sui termini utilizzati, non so. Infatti, delle tue KEF dici che hanno un suono "caldo" ma paradossalmente poco esteso sulle alte...DECIDITI!!! Le vuoi o no queste alte frequenze? Cosa intendi per "suono caldo"? Potresti provare a sentire delle Thiel, hanno tutte le caratteristiche che cerchi...tranne il suono "caldo", come lo intendi tu. Potresti anche provare ad ascoltare Monitor Audio, forse anche Martin Logan e Dynaudio, per la cifra indicata qualcosa di usato si trova di sicuro.
Se posso permettermi, la mia sensazione è quella che del suono del tuo impianto (e di come dovrebbe suonare un impianto HiFi) tu non abbia ancora capito molto. E' normale, non si nasce "imparati"! Per questo motivo, anziché rincorrere il prossimo upgrade sarebbe forse meglio fermarsi a cercare di capire, ascoltando più impianti, frequentando mostre e negozi, senza dimenticare l'esperienza della Musica dal vivo, senza la quale è difficile capire quale sia un possibile riferimento. Hai ottimi componenti ma forse ti manca un ideale sonoro ben chiaro in mente. Leggi meno forum e riviste ed ascolta di più, è così che si fa esperienza, leggendo troppo si fa solo una gran confusione.
Infine, giusto per non lasciare niente di intentato, dai un'occhiata all'ambiente d'ascolto ed alla posizione dei diffusori. Ci sono buone chances di ottenere dalle tue attuali KEF proprio il suono che (forse) desideri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade
Gentilissimo direttore,
innanzitutto le faccio i complimenti per il suo sito e poi la ringrazio, perché da quando ho cominciato a leggervi, ho imparato moltissimo sul come migliorare l'ascolto della nostra amata musica e spesso a costo zero o quasi.
L'anno scorso dopo molti anni di oblio, ho avuto la possibilità di rifarmi l'impianto (quello precedente era degli anni 70 a parte i vari compattoni) e così ho comprato Ampli CD e Diffusori trovati nel mercato dell'usato.
Tutto questo prima di sapere dell'esistenza di questo sito, per cui posso aver fatto delle scelte sbagliate specialmente nell'acquisto dei diffusori, in quanto ben suonanti ma forse troppo grandi per il mio ambiente.
Le scrivo per avere un parere sul mio impianto cosi composto:

Mi piace ascoltare musica pop, rock, specialmente Roger Waters, Pink Floyd, Dire Staits, Art Granfdunkel, non disdegno la musica classica. Dopo molte prove, consigliate da lei ad altri lettori, sono arrivato alle mie conclusioni ed ho posizionato i diffusori in modo spero ottimale per la mia stanza, poi gli ho applicato 2 piedini di gomma da 15 mm sul davanti e due di feltro da 4 mm dietro, ho leggermente chiuso il foro posteriore con della spugna adesiva e per ultimo le ho collegate in modo Biwiring.
A questo punto sono arrivato ad una buona situazione con bassi profondi ma non esageratamente bassi come succedeva prima delle modifiche ed alti mai stancanti, tutte le altre prove con punte, piedini di gomma, piedini di feltro sotto il CD e Ampli, non hanno portato miglioramenti da me udibili. Erano anni che non ascoltavo più la musica in questo modo udendo note che non credevo neanche esistessero su quei CD, mi sono emozionato nell'ascoltare certi passaggi e sentire dei bassi che ti fanno vibrare.
A questo punto credo di essere soddisfatto ma come tutti gli audiofili sto diventato più esigente e dopo mesi che ascolto finalmente vera musica, vorrei capire (e non so come fare) se quello che sento è riprodotto bene o se ulteriormente migliorabile, senza dovermi svenare naturalmente. Budget attualmente disponibile circa 500 Euro, oppure aspettare un annetto ed alzare il budget a 1500-2000 Euro.
Luca - E-mail: lucavezzoni (at) libero.it

LC
Caro Luca,
migliorare si può, sempre. Tuttavia, la voglia di miglioramento, come ho scritto tante volte, dovrebbe essere sempre "motivata". C'è qualche aspetto in particolare che non ti soddisfa più? Qualche parametro della riproduzione che vorresti più incisivo? Il tuo impianto mi sembra tutto sommato equilibrato e stai tranquillo, i diffusori non sono poi così fuori luogo nella tua stanza. La disposizione e l'ambiente stesso mi paiono sufficientemente curati, così come le varie "condizioni al contorno".
Per capire se e quanto ciò che ascolti sia corretto dovresti ascoltare altri impianti, magari in buoni negozi HiFi o alle varie mostre di HiFi sparse per l'Italia. Spesso si sente peggio, talvolta meglio...e questo meglio potrebbe essere per te fonte di ispirazione, per individuare eventuali altre mete da raggiungere.
Allo stato attuale delle cose, con i 500 € di budget ti consiglierei di non pensare ad acquisti di alcun tipo, non riusciresti ad ottenere miglioramenti significativi. Meglio aspettare un po' di tempo per raggiungere un budget più consistente e, nel frattempo, acquisire più consapevolezza ed esperienza. Tuttavia, se possedessi ed ascoltassi tanto vinile un'area di miglioramento possibile sarebbe proprio la sorgente analogica. Questo può essere fatto facilmente anche coi 500 € a tua disposizione. Però, se questo significasse sacrificare upgrade più "generali" che potresti fare in futuro, io ci andrei molto cauto. Al più, se proprio volessi, potresti sostituire la testina con qualche modello sui 150 € (Grado, ad esempio). Il salto di qualità sarebbe sensibile ed il budget risulterebbe intaccato solo in piccola parte.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Gioie e dolori dell'analogico
Gentile direttore,
sono un giovanissimo che si è avvicinato al mondo dell'HI-FI da poco più di alcuni mesi, e lo devo a lei e alla rivista in questione, le mie conoscenze in proposito.
La mia passione nasceva ancora quando ero dodicenne vedendo l'impianto dello zio e ora che l'età e qualche soldo me lo permettono, ho iniziato a "costruirmi" anche io il mio modesto impianto. Premetto una cosa e poi vengo subito al dunque: purtroppo al momento dell'acquisto dei componenti, di HI-FI sapevo ben poco, ragion per cui ho commesso degli errori abbastanza madornali; vista la passione "viscerale" che provavo, e provo tutt'ora nei confronti del vinile, a novembre quando acquistai l'amplificatore e i diffusori in scaletta c'era anche l'acquisto di un buon piatto.
Ora, possiedo come ampli un Harman/Kardon HK970, e come diffusori acustici le Indiana Line HC 505, e purtroppo come piatto uno Stanton T.90 (un errore serve sempre ad imparare nuove cose!!).
Il mio cruciale problema è dunque questo; ascoltando diversi dischi cominciai a notare la scarsa qualità della riproduzione, ma che andava a cambiare da vinile a vinile; per capirci, alcuni dischi li sentivo bene e altri in maniera oscena i quali presentavano fruscii a non finire, nonché una spiacevole distorsione della gamma acuta dei suoni che si presentava come un sibilo appena il cantante incominciava il pezzo e che peggiorava se oltre al cantante c'era una seconda voce come ad esempio un coro.
Purtroppo i dischi che sentivo in maniera decente erano una infima parte di tutti quelli da me posseduti, quindi ritornai sui miei passi e mi feci una bella passeggiata in rete leggendo forum recensioni e chi più ne ha più ne metta. Dopo diversi mesi passati ad esplorare il mondo dell'HI-FI, e anche spinto dalla lettura della recensione presente nel vostro sito, decisi di acquistare un Technics SL-1200 MkII.
Prima di ordinarlo qualche giorno fa, ho chiesto a mio zio di poter provare sul mio impianto il suo Technics SL-1401 per certi aspetti simile al 1200, dotato di bobina mobile SHURE M95ED con 1.8 g di appoggio convintissimo che il mio problema fosse lo Stanton, e che quindi si sentisse in maniera impeccabile con il Technics.
Purtroppo per me nonostante l'audio sia considerevolmente migliorato, alcuni LP continuano a presentare il problema sopra esposto, anche se pur sempre in maniera minore, ad orecchio si sente proprio durante la pronuncia della "s" del cantante, un fastidioso sibilo e una distorsione in questi pezzi se nel finale poi si sovrappongono più strumenti come fiati e violini. Anche all'interno di uno stesso LP ci sono brani che se esprimono molto bene e altri che presentano il suddetto problema.
La distorsione proviene solo dai tweeters, mentre i bassi e le frequenze medie rimangono composte.
A questo punto sono entrato in crisi!!! Che faccio ora? Acquisto lo stesso l'SL-1200 accoppiato con un fonorivelatore che magari tenga a freno questo dilemma, è un problema proprio di LP e quindi legato alla loro scarsa qualità o magari al modo in cui sono stati incisi, sono i diffusori rei di scarsa qualità?
Nel posto dove abito i negozi di Hi-Fi si sono estinti come i dinosauri o addirittura non sono mai esistiti, l'unica speranza che possiedo è nella vostra risposta dato l'elevato livello di conoscenza, e spessore tecnico in questo campo, aspetto quindi ansioso, un vostro giudizio in merito.
Mi scuso per la mancanza di sinteticità ma questo problema non mi fa dormire la notte!!! Ci tengo troppo alla musica.
Ringraziandovi anticipatamente della vostra pazienza anche solo nel tentare di leggere l'e-mail vi porgo i miei più sentiti saluti.
Valentino - E-mail: valentinik89 (at) gmail.com

LC
Caro Valentino,
mi vengono subito in mente due osservazioni:

  1. Siamo sicuri che i dischi usati siano al di sopra di ogni sospetto? E' probabile che siano sporchi o rovinati da una "lettura" non ortodossa (peso sbagliato, montaggio della testina errato etc.).
  2. Siamo sicuri che ENTRAMBI i giradischi siano regolati a dovere? Ti sei letto le FAQ su come installare e regolare un giradischi? Non è una cosa banale ed è di fondamentale importanza per il risultato finale.
Verificherei la 1) e la 2) con grande attenzione, prima di trarre conclusioni affrettate. Controllerei l'installazione della testina, il peso di lettura, l'antiskating, il fatto che il giradischi sia effettivamente collegato all'ingresso phono e lo stato di pulizia/conservazione/usura degli LP utilizzati. Se con alcuni si sente bene e con altri malissimo la conclusione più ovvia è che siano i dischi utilizzati il vero problema. Certamente il resto dell'impianto è assolutamente incolpevole.
Dici di esserti avvicinato a questo hobby da pochi mesi. Vedi, il corretto e soddisfacente utilizzo dell'analogico è faccenda piuttosto complicata, anche per chi è abbastanza esperto. Se non si sa bene cosa fare e dove mettere le mani più che gioie e dolori il vinile regala solo dolori e tanta frustrazione. Cambiare giradischi non ti aiuterà: devi fare "palestra" con quello che hai, sistemandolo al meglio, pulendo bene i dischi etc. Quando avrai acquisito abbastanza esperienza allora, e solo allora, potrai pensare ad un upgrade.
Armati di tanta buona volontà e di infinita pazienza: le soddisfazioni arriveranno, anche se non subito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Non sono un audiofilo ma...
Ciao, Lucio, ho deciso di abbandonare il ruolo di lettore passivo di TNT-Audio, che seguo da parecchi mesi e mettere Te ed i Lettori a parte di alcune mie considerazioni più o meno audiofile. Confesso che volevo scriverti, tempo fa, per una consulenza del tipo "restaurare i Cabre AS-41/42 oramai vintage, con elettrolitici stanchi, selettori rumorosi ecc o passare ad un Trends Audio TA 10.1 o simile" e ancora "le Indiana Line 4.02 mi daranno una ricostruzione spaziale migliore delle mie HC-206 mal posizionate a scaffale?"... Tutto questo in un contesto di "degrado audiofilo" per cui ho di fatto smesso progressivamente di ascoltare musica con passione, incapace di conciliarla con altri aspetti più prosaici della vita quotidiana.
Solo di recente ho rispolverato i miei 300 dischi in vinile ed ho regalato una Shure M97xe al mio Thorens TD-321 ancora in attesa di una sistemazione decente. Aggiungo che il mio rapporto con l'impianto non è mai stato facile, dato che in me convivono lo spirito dell'autocostruttore con direi buone conoscenze di elettronica ed elettroacustica e l'appassionato di musica, per cui spesso mi è difficile lasciarmi andare all'ascolto e non pensare "ma forse spostando le casse, sostituendo i condensatori...".
Ho pensato quindi fosse inutile "stressarti" per un caso tanto disperato, tanto più che ho trovato tra le righe di altre tue risposte alcuni concetti che condivido pienamente e che mi hanno portato alla decisione di curarmi da solo! Ho ordinato un
AMP6 di 41Hz che ho assemblato assieme a mia figlia di 10 anni (certo, se ha imparato il punto croce da mia moglie, perchè non avrebbe dovuto imparare a saldare?), così con una spesa modesta posso fare dei confronti con i Cabre e farmi un'opinione della classe D, ho venduto le HC-206 e mi sono costruito due torri in configurazione DCAAV ispirandomi ai TNT Lilliput e ad un altro progetto trovato in rete (è incredibile cosa può uscire da un wooferino economico da 13cm caricato così!) che si inseriscono meglio nel piccolo ambiente e possono essere spostate in posizione ottimale all'occorrenza.
Insomma, ho ricominciato a divertirmi, ad ascoltare musica, a riscoprire vecchie passioni, conoscenze e abilità per troppo tempo sopite... E tutto questo in gran parte grazie all'informatica (mio attuale campo di lavoro) che mi ha permesso di far quadrare il cerchio, facendomi conoscere TNT-Audio e permettendomi di accedere ad una infinità di risorse hardware, software, strumentazioni virtuali dal costo altrimenti irraggiungibile, materiale tecnico e non dimentichiamolo, di reperire e gestire il carburante, la musica!
Ecco, alla fine di questa tirata, vorrei lasciare un piccolo contributo e segnalare un sito dove è possibile, in streaming, godere delle performance acustiche Live di artisti più o meno conosciuti, spesso versioni inedite e particolari. Lo so che non è HiFi, ma sono arrivato alla conclusione che la musica deve alla fine suscitare emozione, indipendentemente dal mezzo di riproduzione, e chi come me ha sempre cercato emozioni musicali fuori dai soliti canali commerciali e ama voci ispirate, chitarre sognanti, atmosfere rarefatte e un po' lisergiche, testi ermetici e a volte irriverenti, vada su www.livedaily.com/sessions/ e ascolti Gangi, Bell X1, Hank Williams III, Apollo Sunshine, Wild Sweet Orange, Frightened Rabbit, The Raveonettes e... molti altri, secondo i gusti!
Scusa la prolissità, grazie di tutto!
Antonello - E-mail: mail.anto (at) alice.it

LC
Caro Antonello,
grazie per l'istruttiva testimonianza. Il degrado audiofilo del quale parli è, purtroppo, molto diffuso e fa parte del gioco, basta esserne consci e prendere opportune contromisure ai primi sintomi. Concentrarsi più sul mezzo che sulla Musica è qualcosa che è certamente successo a tanti, probabilmente a tutti, almeno una volta nella vita. Non riuscire più a provare emozioni ascoltando la propria Musica preferita perché troppo concentrati a cercare i difetti dell'impianto e ad immaginare chissà quali paradisiache sensazioni se solo avessimo deciso di cambiare quel tal cavo o quel componente!
Io ho un sistema molto efficace per evitare di cadere in questo cul de sac audiofilo: abbastanza spesso ascolto Musica con sistemi assolutamente inadatti e poco fedeli, pur avendo a disposizione l'impianto. Ad esempio, mi capita di ascoltare Musica attraverso il PC, tramite un paio di cuffie indescrivibili ed improbabili. Spesso si tratta di audio compresso oltre ogni decenza, magari vecchi videoclip recuperati da YouTube e cose simili. E' un esercizio utile perché da "recensore" ridivento ascoltatore comune, mi dimentico del mezzo e cerco di godermi solo le emozioni della Musica che, come avrai sperimentato, passano anche attraverso l'altoparlante di una radiolina mono. Riascoltare l'impianto dopo queste sessioni di rieducazione è sempre una grande riscoperta e, nonostante lo sappia bene, riesco ancora a sorprendermi di quanta sia la distanza che separa un ascolto "casuale" con mezzi inadatti da uno effettuato con tutti i crismi. Non ho più necessità di cercare i difetti, passo il tempo a riscoprirne i pregi :-)
La mia sensazione è che molti audiofili ascoltino troppo il proprio impianto: poiché il cervello si abitua in fretta al meglio, è facile entrare nel tunnel della ricerca dell'upgrade continuo che, di per sé, non sarebbe necessariamente un male se non fosse per quella sensazione di sgradevole insoddisfazione perenne che si trascina dietro.
Ascoltare meno ed ascoltare meglio potrebbe in effetti essere una soluzione. Mi preoccupo quando sento di audiofili che non riescono più ad ascoltare Musica attraverso la radio dell'automobile o dalle cuffie di un lettore MP3: significa che ci si è spinti già troppo in là, anteponendo il mezzo al fine.
Tornando alla tua esperienza personale e ringraziandoti per la dritta su Livedaily, mi fa piacere che abbia ritrovato il piacere di ascoltare anche grazie ad alcuni consigli/recensioni letti sul nostro sito. Un piccolo pregio della classe D è stato anche quello di far riavvicinare (o avvicinare per la prima volta) tanti audiofili all'autocostruzione. Niente di particolarmente sofisticato, certo, in fondo si tratta di assemblare dei moduli e costruire cabinet ed alimentazioni però è un qualcosa che fa parte del gioco e che riaccende la passione sopita.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Valvole che si consumano presto
Gentile Cadeddu,
Possiedo un impianto così composto:

L'impianto è sistemato in una sala rettangolare di circa 60 mq e il punto d'ascolto si trova circa 3 mt dai diffusori. Sono in generale molto soddisfatto del mio impianto, soprattutto della resa timbrica straordinaria del Graaf GM 20, purtroppo però ho constatato che le valvole 6c33c tendono ad esaurirsi in tempi abbastanza brevi, cosicché il mio finale ha bisogno di una manutenzione ogni due-tre anni. Il problema è che io non mi vorrei separare dal tipo di suono del mio Graaf, dalle sue caratteristiche di timbrica sopraffina e di velocità e dinamica. Avrei dunque pensato a tre possibili soluzioni, che le sottopongo, chiedendole di darmi il suo prezioso parere:
  1. Cambiare il finale, ma non ho idea di quale macchina potrebbe avvicinarsi, a un costo ragionevole, alle prestazioni del mio GM 20 (forse il nuovo Audio Research vt 60 ? o altri che non conosco
  2. Cambiare i diffusori prendendone altri più efficienti (le Totem hanno 88 db di efficienza) come le nuove Sonus Faber Liuto (89 db) o altre che ignoro, che abbiano caratteristiche di trasparenza come le Totem
  3. Cercare una altro GM 20 per realizzare la struttura dual mono. In quest'ultimo caso, risparmierei un po' le valvole?
La ringrazio cordialmente in anticipo per il suo parere.
Giovanni - E-mail: g.fal7 (at) virgilio.it

LC
Caro Giovanni,
sostituire i diffusori non aiuterà molto, a meno che non passi a sistemi ad elevatissima sensibilità, così da sfruttare il meno possibile la potenza delle valvole del tuo GM20. Temo che comunque il vantaggio in termini di durata delle stesse non sarebbe sensibile. Tra l'altro, cambiare diffusori per adeguarli all'amplificatore mi pare un approccio errato dal punto di vista logico, essendo i diffusori i componenti che più condizionano la resa globale di un impianto.
Allo stesso modo, acquistare un altro finale identico non sarebbe una soluzione efficace: avresti il doppio di valvole da sostituire, una situazione pure peggiore rispetto a quella attuale.
A mio parere la direzione da seguire è quella del cambio di amplificazione. Qui si apre, ovviamente, un oceano di possibili soluzioni alternative. Se desideri "dimenticarti" l'amplificazione per i prossimi 20 anni, senza l'assillo delle valvole che si esauriscono, del bias da settare e controllare etc. ti consiglio un'amplificazione a stato solido. Lo so, tu vorresti le valvole ma prova ad ascoltare qualcosa a transistor di qualità al di sopra di ogni sospetto e, realisticamente, sentirai le tue Totem suonare come mai avevano fatto. Sto pensando ad amplificazioni tipo la vecchia serie di Mark Levinson 2X (da 29 in su) o anche le serie più recenti, ancora i Krell (KSA o FBP) oppure qualche Jeff Rowland...c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Prima di dire "solo valvole" ti consiglio di ascoltare qualcuno di questi, collegato ai tuoi diffusori.
Nel campo delle amplificazioni a tubi, invece, ascolterei Conrad Johnson (per affinità elettriche e timbriche con il tuo pre) ma anche qualche Audio Research (bene il VT60) o VTL. Ti consiglio, in ogni caso, di non lesinare con la potenza perché diffusori da 88 dB, in una sala di 60 mq, hanno necessità di tanti buoni watt. Faccio fatica a credere che i 20 watt del tuo GM20 siano sufficienti per ascolti a volumi realistici di programmi ad alta dinamica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Buonasera direttore,
Le scrivo perchè dopo aver letto molte istruttive pagine del Suo sito, credo di aver commesso un errore grossolano. Mi sono reso conto da un po' di tempo di ascoltare la musica in maniera fugace sfruttando i pochi momenti liberi della giornata, a discapito della qualità (computer, ipod, autoradio ......). Ho pensato così di mettere su, per cominciare ad avvicinarmi a questo complesso universo, un impianto di medio livello ....... ed a questo punto ho fatto il primo errore, come primo acquisto, non avendo letto in tempo i Suoi consigli, ho comprato l'amplificatore, un Rotel RA 930 AX, invece delle casse.
Mi aiuti, dall'alto della Sua comprovata esperienza a rimediare allo sbaglio per evitare che questa rinata passione muoia sul nascere, costruendo intorno al Rotel un impianto ben equilibrato.
La musica che ascolto è prevalentemente rock anche melodico, l'ambiente dove verrà posizionato l'impianto è di circa 75 mq a forma di L, pavimento in parquet, divani, tappeti ecc... .
Devo acquistare il giradischi, il lettore CD, le casse ed i cavi. Il budget disponibile a questo punto credo debba essere proporzionato all'amplificatore, per evitare di sovradimensionare qualche componente del sistema comprando ad esempio duemila euro di casse che comunque non riuscirei a sfruttare totalmente per i limiti tecnici dell'amplificatore.
Gradirei per quanto possibile creare un impianto votato alla qualità ed ai dettagli più che alla quantità.
Aspetto un Suo gradito riscontro prima della prossima mossa.
Grazie e cordiali saluti,
Antonio - E-mail: antoniocasile (at) gmail.com

LC
Caro Antonio,
è vero che prima andrebbero scelti i diffusori e poi l'amplificatore da abbinarci, ma il Rotel che hai acquistato è un ottimo componente che farà la sua bella fgura con tanti tipi diversi di partner, anche di prezzo abbastanza elevato.
L'ambiente è grande, pertanto eviterei diffusori piccoli da supporto. Preferirei modelli da pavimento, di sensibilità adeguata e litraggio non ridottissimo. Visto il genere musicale prediletto credo che un pensierino per un diffusore Klipsch della serie RF potresti farlo: probabilmente l'accoppiata con il Rotel andrà a costruire un impianto votato al dettaglio, alla trasparenza ed alla dinamica ma il genere lo richiede, pertanto un ascolto proverei a programmarlo.
Qualora volessi spendere un po' meno e puntare ad un equilibrio più neutro potresti considerare le Indiana Line Arbour 5.02, sempre da pavimento. Ancora, sempre tendenzialmente neutri ma di discreta sensibilità, alcuni modelli di Mordaunt Short e Monitor Audio. Proverei a non scendere sotto i 90 dB/w/m per evitare di avere problemi di scarsa pressione sonora.
Per i cavi fatti consigliare dal negoziante dove acquisterai i diffusori o il resto dell'impianto, spendendoci il meno possibile, per ora, e rivolgendoti a marchi noti e ben diffusi (Monster, Supra, VdH, MIT, Audioquest etc.).
Per il giradischi andrà benissimo un modello entry-level di ProJect, Goldring o Thorens, già completo di testina e già tarato in fabbrica. Solo se avessi una collezione di LP "importante", per numero e qualità dei titoli, potresti pensare a qualche set-up analogico più ambizioso.
Infine il lettore CD: non sarebbe una cattiva idea comporre un'accoppiata monomarca, andando a cercare un Rotel dello stesso periodo del tuo amplificatore. Ovviamente, anche un modello più recente andrebbe benissimo. In alternativa, per toni leggermente meno "brillanti", ma più caldi e rilassati, prova a valutare i lettori NAD e, a metà strada tra questi ed i Rotel, i Cambridge Audio.
Cerca di ascoltare il più possibile, semmai sentiamoci di nuovo per una cernita finale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: suono "strano" con le Thiel CS 1.6
Salve Lucio,
Mi permetto di riscriverti dopo un po' di tempo per ringraziarti di un buon consiglio (che ho seguito in parte) e ovviamente per avere qualche altro spunto su cui ragionare.
Ti ho scritto (
Vol. 487) tempo fa perché non ero soddisfatto delle mie Thiel CS 1.6 e tu mi consigliasti di cambiare il finale mentre il pre poteva ancora andare (allora erano pilotate da una coppia AR VS-55 e SP-16, CD Rotel CD 1072 cavi autocostruiti), mi consigliasti i classici Mark Levinson, Krell, JR o i nuovi Nu Force, ricordi? Alla fine non ho avuto il coraggio di seguire le "nuove" tecnologie senza ascoltarle (Nu Force) e non ho trovavo nulla di interessante sull'usato di quello che mi consigliavi, così ho comprato un AM-Audio AM 70 (70W in classe A), il prezzo era buono e l'ho preso.
Beh, in effetti il salto di qualità c'è stato e finalmente quella sostanza che mancava principalmente in basso è venuta fuori. Finalmente le Thiel suonavano, quello che già apprezzavo prima è rimasto ma il tutto ha preso più corpo. Non sto ad elencarti quelli che ritengo i molti pregi di questo diffusore ma vengo a quello che ancora non mi convince, due cose in particolare alle volte una certa asprezza in alto (con conseguente fatica all'ascolto) e il fatto che a basso volume la gamma bassa è comunque poco presente.
Ora mi sono convinto che sicuramente ci siano ancora margini di miglioramento (il Pre o il lettore che ora si è trasformato in un Primare CD 21 o magari veramente un Mark Levinson) ma forse cerco qualcosa di più o semplicemente di diverso. Ultimamente ho iniziato a sentire un po' di grande orchestra e un po' di rock e il coinvolgimento, com'è naturale, non è granché. Inoltre ho ascoltato qualche diffusore vintage di un mio amico (JBL 4350, 4343, 4315 e Dahlquist dq10) e ne sono rimasto affascinato. In verità gli ascolti non sono stati approfonditi e con tutti i generi musicali ma comunque affascinanti. Il tutto era pilotato da elettroniche Mc Intosh (MA6900, MA2275 o finale MC252) altra scoperta interessante, chissà perché ritenevo che questo marchio avesse un suono ben marcato e caratteristico e invece, almeno per quello che ho sentito, l'ho trovato veramente neutro e piacevole.
Credo di essermi già dilungato fin troppo e forse di aver messo troppa "carne al fuoco" ma avevo piacere di sentire qualche tuo commento sulla scelta che intendevo fare e cioè rivoluzionare tutto.
L'idea sarebbe di approdare ad un impianto composto dal CD Primare CD 21 (che per ora terrei), pre Mc Intosh (cosa ne pensi del "vecchio" C22 commemorative edition, ma accetto consigli), finale 275 o 252 e diffusori JBL 4315.
Quali a quali pro e quali contro a tuo parere vado incontro? Qualche spunto di riflessione?
Un cordiale saluto.
Michele - E-mail: youkol (at) alice.it

LC
Caro Michele,
le Thiel CS 1.6 non suonano né aspre ed affaticanti né vuote in basso. Lo ripeto ancora una volta: sono esigenti e spietate, ti fanno sentire tutto ciò che c'è di buono e di cattivo a monte di esse (software ed elettroniche). Probabilmente, però, non è il diffusore che cerchi. Ora, se dopo un ascolto fugace e non tanto approfondito (parole tue) ti sei già convinto che devi avere le JBL 4315 ed i McIntosh...che dovrei dirti? Acquistali? Non lo so, io continuo a restare perplesso su come si possano prendere decisoni così drastiche ed importanti in base ad esperienze tutt'altro che ....concrete.
Non sarò io a cercare di farti cambiare idea, l'unica cosa che posso consigliarti è di andare nuovamente dal tuo amico ad ascoltare, coi tuoi dischi, questo impianto che ti ha così impressionato. Ascoltalo con calma, per qualche ora, concentrandoti su tutti i particolari. Già che ci sei, osserva l'ambiente e la disposizione dei diffusori. Se puoi, porta le tue Thiel dall'amico. E' un piccolo sforzo che ti leverà, probabilmente, qualunque dubbio. Ne vale la pena, visto il cambio di direzione drastico che ti appresti a fare.
Il mio parere personalissimo è che guadagnerai in "corpo" e "quantità" ma perderai trasparenza e dettaglio. La vita è fatta di compromessi, basta esserne consapevoli. Io son passato da un'auto con 220 CV ad una con 160: ho perso in prestazioni pure ma ho guadagnato tanto piacere di guida. Il parallelo è meno strampalato di quel che può sembrare.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Sono parecchio infuriato con Lei e non solo perchè mi ha ribaltato quasi ogni mia convizione hi-fi, maturata grazie alla lettura di periodici ed a onesti approfondimenti con rivenditori, frutto di dispute con amici appassionati tenendo in mano listini e cataloghi.
Anche per i cattivi consigli che elargisce. Cercavo di sostituire il Marantz CD17 con qualcosa di meglio. Budget: 500,00 euro ed eventualmente il mio usato. E Lucio: 500,00 euro "analogici" suonano meglio del tuo marantz, prendi un giradischi, ma solo se hai già una anche piccola collezione di vinili, se no non vale la pena.
Non gli credete, per carità: son qua che non riesco a comprare che vinili (un centinaio e quasi tutti usati). Non contento delle Diapason Micra III, mi metto a leggere gli articoli generali ed introduttivi alle prove d'ascolto (come scegliere questo e quello) e la sezione Autocostruzione e tweaking.
Risultato: tappeti per terra e tende, orientamento diffusori, stands autocostruiti (meravigliosi!) con punte e... quasi non credo alle mie orecchie! Ancora, metti le sottopunte al giradischi, dice Lucio che smorza, che rende nitido...figurati. Mai più tolte, maledizione, ci ha preso ancora...
Qualche mese fa rileggo gli articoli sulla manutenzione del vinile e scopro che c'è una macchinetta (ehm... quella economica, sì quella) che pulisce i dischi e (quasi) fa miracoli. Stavolta lo frego. La compro e...niente da fare, non ho potuto fare a meno di lavare anche i dischi comprati in precedenza.
L'ultima due settimane fa. Rileggo gli articoli dove si parla di cavi, della necessità di trasportare a dovere i segnali....Mah. Provo a costruire una ciabatta. Buon cavo di alimentazione, buoni collegamenti interni in multifilare e con l'occasione metto ogni componente in fase. Stupefacente, magari non distinguo la voce di un ampli da 1.000,00 euro di quella da uno di 2.000,00, ma questa, oh sì che la sente anche un absolute beginner. Mai udito, a parità di soldi spesi, una differenza simile.
Lascio a Lei, Direttore, la disputa su integrati in classe R, valvole nere vinificate in bianco, prephono, predac, testine in plutonio e diffusori cablati in platino. A me per essere (un presunto) audiofilo è bastato leggere poche pagine del sito. Non se la prenda, comunque, continuerò a seguirla su TNT-Audio, ma stia tranquillo, non riuscirà a farmi ascoltare nessun Tripath (...spero).
Luigi - E-mail: morgluigi (at) libero.it

LC
Caro Luigi,
lungi da me la tentazione di farti sentire e/o provare altro, tantomeno i Tripath! Visto che sembri soddisfatto così, continua ad acquistare dischi ed a goderti la tua Musica. Molte delle cose che hai provato sono semplici interventi alla base di qualunque impianto HiFi, ben noti sin dalla notte dei tempi, niente che TNT-Audio possa aver inventato/scoperto. Diciamo che TNT-Audio offre il vantaggio di proporre, raccolte tutte nello stesso sito, tante idee di semplice buonsenso che fanno parte del bagaglio culturale di ogni audiofilo con un minimo di esperienza nel campo. Mi riferisco alla cura dell'ambiente, ai cavi, alla fase etc. Avere tutto sempre disponibile online su uno stesso sito aiuta molto, naturalmente.
Il nostro piccolo merito è quello di aver costruito, nel tempo, una sorta di "piccola enciclopedia" dei consigli per mettere in piedi un decente impianto HiFi. Un'enciclopedia vasta, gratuita e sempre disponibile, nel vero spirito primordiale della rete. Rilevo tuttavia che, pur insistendo molto su alcuni aspetti (es. cura dell'ambiente) ancora tanti audiofili anche di lunga esperienza insistono più nella strada del cambio continuo di componenti che in quella della cura dei piccoli dettagli che possono fare enormi differenze (acustica e installazione, soprattutto). Forse è più facile aprire il portafoglio che spostare un arredo ma è triste pensare a quanti soldi vengano spesi pressoché inutilmente.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
Potete anche unirvi al nostro gruppo di discussione sull'HiFi!!!

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