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Lettere alla Redazione di TNT-Audio

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I volumi della posta precedente

  1. Magnifica ossessione?
  2. Impianto da 1500-2000 €
  3. LP vs CD
  4. Primo impianto
  5. Re: Cassa chiusa o bass-reflex?
  6. Voglia di upgrade
  7. Upgrade diffusori da pavimento
  8. Amplificatore e diffusori con 1200 €
  9. Puzza di bruciato
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Magnifica ossessione?
Caro direttore, prima di tutto la ringrazio calorosamente per aver risposto alla mia posta precedente. Mi è sorto un dubbio parlando e discutendo con le persone che come me hanno la stessa passione che fossimo una categoria di matti o peggio di stereotipi?
La passione per Hi-end è fine alla musica? Perchè se cosi non fosse allora che scopo avrebbero tutti quei soldi spesi per avere un buon impianto? Ma da quel che vedo e da quel che sento purtroppo non è così mi accorgo giorno per giorno di essere circondato da matti come per esempio mi hanno raccontato di un dipendente pubblico che in pensione ha consumato 200.000 euro pagando a rate per il suo impianto Hi-fi, non era meglio che prendeva sua moglie e la portava in giro per il mondo?
Oppure di un tizio che aveva nella stessa stanza due impianti uno a stato solido e uno a valvole e ascoltava i dischi il lato A con un impianto a stato solido e il lato B con quello a valvole e non riusciva a capire quello che gli piaceva di più lamentandosi col suo negoziante di fiducia.
Oppure un altro tizio che aveva un impianto con un'amplificazione a stato solido Mc Intosh da 1200 W per canale e provava a collegare i morsetti dei woofer su 2 ohm perchè voleva sentire i bassi più presenti.
Oppure di un altro tizio ancora che non riusciva ad ascoltare un lp in santa pace perchè doveva spostare in continuazione il posizionamento dei diffusori per ottenere la posizione ottimale. Oppure la domanda che mi pose il negoziante che non mi dimenticherò mai quando andavo in giro per negozi di hi-fi: "Ma tu vuoi un impianto per sentire la musica o per far bella mostra ai tuoi amici?". Oppure la domanda che mi fece un altro negoziante "Hai ancora quell'amplificatore? Buttalo via e prendi questo a valvole costa solo 12000 euro!".
Forse penso che a chi è appassionato di Hi-end non sempre piace la musica veramente ma vuole divertirsi con dei giocattoli costosi come se fossero dei giochi intelligenti per bambini deficienti.
Io penso che un buon impianto serva per ascoltare la musica e solo essa, per sentire un assolo di chitarra o trillo di violino simile alla realtà oppure ascoltare un orchestra jazz o sinfonica o quel che sia nel complesso con gli strumenti che si sentano ben distinti e non ascoltare la musica e venir assaliti dal dubbio che l'impianto del mio amico suoni meglio del mio e che il nuovo amplificatore che è appena uscito debba essere per forza in mio possesso o aver il dubbio di aver sbagliato a comprare quel lettore al posto di quell'altro.
Sono interessato al suo parere e spero di non averla annoiato da parte di
Leonardo - E-mail: leonardoaltamura (at) alice.it

LC
Caro Leonardo,
che ti devo dire che non abbia già scritto e ripetuto fino alla nausea, da circa 15 anni, su queste stesse pagine? Esiste la passione, sentimento che molto di rado fa rima con ragione. Anzi, a dirla tutta, la parola ha origine dal latino patior, ossia soffrire, provare o patire e, se vogliamo, in un senso più esteso, subire. La passione è qualcosa che si subisce passivamente, se ne è quasi completamente dominati, schiavi. Può essere un trasporto verso un altro essere vivente, ed in tal caso è amore oppure vera e propria ossessione ma anche verso un oggetto inanimato (auto, orologi, HiFi etc.). La mia sensazione è che l'uomo, per quanto cerchi di essere razionale, spesso è sopraffatto da questo desiderio di irrazionalità pura ed ho notato che più le persone sono state lontane da passioni vere per altri loro simili e più si attaccano morbosamente agli oggetti, come se quell'innato desiderio di irrazionale potesse essere in qualche modo soddisfatto altrimenti.
Non a caso, da quanto ho potuto notare, questa ossessione per l'HiFi trova terreno fertile in persone sole o con una storia affettiva insoddisfacente o travagliata. Basta visitare qualche mostra del settore per rendersene conto, guardando ed ascoltando le persone anziché gli impianti.
Viceversa, ho trovato tanti audiofili maturi e consapevoli (appassionati ma non ossessionati) tra chi poteva contare su affetti familiari intensi (moglie e figli, ad es.).
Personalmente, non mi sento di giudicare o crocifiggere nessuno: la mia speranza è che molti, posti di fronte alla loro irrazionalità e non spalleggiati o addirittura istigati (come molti operatori del settore, senza scrupoli, fanno) si rendano conto che le esagerazioni allontanano sempre di più dall'oggetto del desiderio che è, o dovrebbe essere, il buon ascolto della Musica.
Nei casi più estremi, così come nelle passioni più travolgenti, non potendo raggiungere l'ineffabile felicità, si arriva a eliminare fisicamente l'oggetto del desiderio. Molti delitti passionali hanno questa motivazione di fondo: né mia, né di nessun altro. Trasportando tutto nel settore audiofilo, quel che accade è che la soluzione estrema sia quella di rinunciare all'ascolto dell'impianto, ormai solo fonte di insoddisfazione o, addirittura, di arrivare alla sua vendita, per tornare ad ascoltare da radioline e derivati. Una frase che ho sentito più di una volta e che, secondo me, racchiude tutto il senso di questo mio confuso discorso è: Quell'apparecchio andava così bene che ho dovuto venderlo. Assolutamente emblematica.
Una sorta di magnifica ossessione ma senza il lieto fine del famoso, bellissimo film.
Proprio nell'
editoriale di questo mese inizio un'analisi dei sette vizi capitali dell'audiofilo, un modo semiserio per metterci, tutti quanti, davanti allo specchio.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu

Impianto da 1500-2000 €
Gent.mo Direttore,
Le premetto già da subito che ho letto le guide del sito su come scegliere amplificatore, lettore, ecc. Ho anche letto molta della posta che i lettori hanno inviato. Purtroppo per me molti argomenti o discussioni assomigliano molto all'arabo parlato e scritto! Sicuramente ci sarà sul sito una risposta a quanto sto per chiederLe ma io non sono riuscito a trovarla. Da amante e appassionato di musica, ascoltata ahimè su sistemi compatti (costavano poco e io di soldi non ne avevo!); ora finalmente il compatto si è rotto e io gli ho dato una gran mano perchè succedesse. Vorrei quindi comprare qualcosa di serio.
Ho cercato forum di discussione e consigli su internet ma francamente c'è di tutto e di più e il contrario di tutto. Le lettere che Le arrivano, e le Sue risposte, mi sono sembrate quello che di più coerente e franco c'è in giro. Mi sono rivolto anche ad un rivenditore (non centri commerciali naturalmente) che mi fatto vedere dei Marantz e dei Cambridge Audio (forse aveva altro ma come primo incontro esplorativo può andar bene). Quello che vorrei, se fosse possibile da parte Sua, è un consiglio: cosa comprare, di buono e affidabile, con circa 1500/2000 euro? Che lettore cd? Che amplificatore (integrato)? Che coppia di casse (mi piacerebbe da pavimento)?
La stanza dove posizionare il tutto è un classico salotto di circa 25 metri quadri, ascolto quasi tutti i tipi di musica (classica, jazz, rock (Zeppelin, Floyd, Neil Young, CCR, Jefferson Airplane, Grateful e tanti altri del periodo), piano solo come Einaudi o Cacciapaglia (mi piacerebbe tanto che l'impianto mi facesse ascoltare alla grande questi due autori).
In parole povere faccia finta di parlare e indirizzare un bambino (che sa già camminare abbastanza bene ma facilmente inciampa, che sa correre discretamente ma non fa le gare) e mi consigli cosa comprare, cosa secondo Lei è un giusto compromesso per iniziare ad avere in casa qualcosa di serio ma che mi possa soddisfare per abbastanza tempo, che mi permetta di trasmettere alla mia bambina di due anni (per ora unica figlia) l'amore per la musica e il piacere di apprezzarla a dovere con l'impianto giusto. Non sono uno che capisce molto e si intende delle varie marche in commercio (Marantz, Teac, Onkyo, Rotel, JVC, JBL, Denon,....), quindi non Si preoccupi di essere crudo e diretto: non può che aiutarmi! Se risponderà a questa mia sarò più che contento, se non lo farà (probabilmente perchè ha già dato risposte del genere) cercherò di spulciare il più possibile il suo sito in modo da imparare a capire. Le auguro di star bene e La saluto.
Umberto - E-mail: umbertomarinaro (at) libero.it

LC
Caro Umberto,
in effetti la domanda ha avuto risposta innumerevoli volte qui su questa Rubrica, è sufficiente mettere "impianto con 2000 euro" o "impianto con 1500 euro" nel motore di ricerca interno al sito (in prima pagina) per trovare già un certo numero di suggerimenti utili. E' curioso che non si provi ALMENO a fare questo piccolo sforzo. Comunque sia, non mi sottraggo alla domanda e rispondo volentieri, così da arricchire il nostro database di un'altra risposta con questo tag di ricerca :-)
Visto che il tuo negoziante dispone di elettroniche Cambridge Audio, non cercherei altro: nella fascia di prezzo entro la quale ti muovi una coppia ampli + CD di questo storico marchio potrà rappresentare una scelta sufficientemente sicura. Ad esempio, potresti optare per l'amplificatore Azur 340A SE (45 watt per canale, ingresso MP3, telecomando e persino i controlli di tono, 350 €) e lettore CD Azur 340C (300 €). Coi 1300 € restanti potresti acquistare una bella coppia di diffusori da pavimento, da scegliere tra quelli che puoi ascoltare presso questo rivenditore (scelta consigliabile da tanti punti di vista) oppure nella rosa dei seguenti candidati: Mordaunt-Short Mezzo 6, Focal 816V, Monitor Audio RX-8, KEF iQ70, Chario Hyper 1000 mkII, Quad 21L2, Mission 794. Qualora il rivenditore avesse dei marchi diversi valuta comunque con attenzione ciò che ha da proporti, è sempre una buona idea acquistare tutto l'impianto da un unico negozio.
La stanza è di buone dimensioni, spero tu abbia una certa libertà di manovra nel posizionamento dei diffusori, onde non vanificare l'investimento fatto. Tieni conto che se, per caso, i diffusori dovessero finire attaccati alla parete posteriore, magari infilati dentro una nicchia attrezzata e/o su pareti diverse, dovresti rivedere al ribasso il budget. In situazioni compromesse spendere tanti soldi per l'impianto non è mai una buona idea.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

LP vs CD
Caro Lucio buongiorno, ti scrivo perché sto traendo spunto dall'ultimo
editoriale della serie, sulla lotta (impari) tra Lp e Cd. Condivido pienamente ciò che tu scrivi in risposta al lettore di questa settimana, anche perché ci sono diversi fattori che fanno giustamente pendere la bilancia da una parte o dall'altra dei supporti fonografici. Ti premetto che, quando ero al primissimo anno di università a Milano, in quell'infausto autunno del 1989 in cui le case discografiche decisero di dare impulso definitivo al Cd, vissi proprio la fase attuale, ma alla rovescia: mentre oggi si promuovono i CD in "saldo", allora la sorte toccò agli LP, che venivano presi di peso dagli scaffali come fossero residui bellici, e posti nei sottoscala a 4-5-9 mila lire (!!) a seconda delle edizioni...(alle Messaggerie Musicali in C.so Vittorio Emanuele presi Fetus e Pollution di Battiato in edizione Bla Bla a 7000 lire ciascuno...)
Inutile dire che, per quelli come me che hanno sempre adorato il vinile, dalla confezione al suono, fu una festa.Anche nel corso degli anni seguenti, con il CD imperante, io ho tirato dritto, rifiutando, forse anche pregiudizialmente, quel supporto freddo e soprattutto "imposto" dalle politiche delle case discografiche. Tutto questo ti annoierebbe e peccherebbe un poco di autoreferenzialità, se non fosse una conferma diretta a ciò che tu dici: una volta in promozione c'erano supporti in vinile registrati degnamente, in edizione originale, non prime stampe, ma originali, mentre oggi con questo revival un po' spinto e non completamente spontaneo non è sempre così.
I dischi ristampati dalla Sony di Miles Davis sono buoni, molto dinamici, come pure parte di quelli di ultima generazione, anche se i master forse sono troppo "digitali" volendo essere pignoli. La fetta che pecca un po' in qualita è, ahimè, gran parte quella del Prog italiano, dove, a causa della domanda e della scarsità di vendite all'epoca, con obiettiva buona volontà si sta procedendo alla ristampa pressoché totale del catalogo in vinile dell'immenso patrimonio del rock progressivo nostrano deì 70 ma.....il confronto sonoro con gli originali è davvero improbabile.
Le copertine sono quasi identiche, ma davvero i master sembrano tratti da Cd oppure, ed è una mia ipotesi, da un trasferimento dello stesso vinile originale ad un PC e in seguito al master...apprezzabile, per carità, ma l'originale, quasi sempre, ed in tutti i generi, ha un suono unico. Che poi, come sostieni tu, pochi notino che le ristampe sono un po' piatte o con un missaggio fuori fuoco, è un altro paio di maniche, perché non si possono obbligare gruppi interi di audiofili ad imparare a dedicare una mezz'ora a settimana al proprio giradischi per cercare il giusto set-up....forse a molti passerebbe il gusto analogico, che dici? Troppa scomodità, omologarsi alla moda.....
In università, quando oggi gli studenti mi fermano e mi chiedono consigli sui dischi da acquistare, e specifico in vinile, in quanto rifiutano di acquistare i CD anche in promozione, cerco sempre di distoglierli dalle edizioni originali primissime stampe come vorrebbero, in quanto fuori dalla loro portata, ma li indirizzo nelle visite ai mercatini domenicali con il "prendete più che potete nell'usato in buone condizioni al minor prezzo possibile", in modo da permettere loro un approccio soft.
Il mercato da collezione, poi, ha logiche sue che esulano dalle politiche della case discografiche, ma questa è altra storia, che ci conferma però la bontà delle incisioni originali rispetto a quelle odierne anche a 200 grammi. Il Dark Side of the Moon originale inglese o italiano degli anni 70 suona infinitamente meglio della ristampa 180 grammi del 2003, come pure il Piper inglese in edizione mono non ha confronto con il corrispettivo ristampato nel 1997, e via discorrendo....anche molti dischi annì80 come U2, Springsteen e altri, reggono alla grande il paragone con le odierne esasperazioni in vinile.
La media dei costi oggi va dai 14,90 euro fino ai 45 per le ristampe di dischi Jazz....A questo punto Lucio, il ventaglio è aperto, gli studenti possono acquistare 3 vinili usati a 10 euro nei mercatini, la media può acquistarne uno ogni tanto a 15-18 euro, e gli "audiofili" non si pongono problemi nel mettere sul loro piatto quelli da 45 euro...
Noi possiamo e dobbiamo acquistare secondo coscienza e competenza, ma sulla qualità complessiva di questi supporti, come al solito, credo, oltre al nostro orecchio, che solo il tempo avrà l'ultima parola.
Un saluto,
Alessio - E-mail: alann69 (at) hotmail.it

LC
Caro Alessio,
grazie per il prezioso feedback su questo argomento caldo. Sul fatto che l'analogico sia complicato e macchinoso molto si è detto, talvolta un po' a sproposito. E' vero che un buon set-up iniziale richieda un po' di tempo, specie per un principiante, ma una volta sistemato non è più necessario tornarci su. Peso, skating e dimatura non sono particolarmente variabili nel tempo e non è assolutamente necessario dannarsi per ottenere sempre il massimo. Quando ho trovato il set-up che rappresenta il miglior compromesso sulla maggior parte dei dischi, lascio tutto così come è, mi piace ascoltare Musica, non regolare giradischi :-)
Un discorso analogo andrebbe fatto per la pulizia: molti si avvicinano al vinile (o ci ritornano) pensando che sia obbligatoria una macchina lavadischi da usare costantemente. Niente di più sbagliato! Basta non sporcare i dischi e pulirli, di tanto in tanto, con una spazzola in fibra di carbonio o, meglio, con un rullo tipo Nagaoka. Il lavaggio, a mio modo di vedere, è da riservare soltanto a dischi acquistati usati, in cattive condizioni. In tutti gli altri casi è sostanzialmente inutile, se si sta un po' attenti.
Insomma, ascoltare bene il vinile non è un'operazione impossibile, destinata a pochi eletti: basta aver voglia di imparare ed essere un po' pignoli, sempre senza eccedere.
Grazie e buon ascolto, in vinile o in CD!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Ciao Lucio, mi chiamo Massimo e ti scrivo per chiederti un parere e un consiglio su come allestire il mio primo impianto hi-fi. Non vorrei farti rabbrividire dicendoti che vorrei prendere una coppia di diffusori senza essere riuscito ad ascoltarli, ma semplicemente per le loro caratteristiche e ti confesso anche per l'estetica.
Si tratta delle B&w xt4 o xt8. Detto questo possiamo passare al reparto elettroniche.
Premetto che qui sono vincolato da problemi di profondità del mobile libreria dove andrebbero posizionate. Dopo un po' di ricerca di sorgenti che potrebbero rientrare nelle misure avrei da proporti 3 soluzioni, che sono:

La stanza è 5mt x 4mt, ed è alta 3,4mt. I diffusori vanno sulla parete di 4mt.
Detto questo, ti chiedo onestamente cosa ne pensi di tutto ciò, tenendo presente che questo dovrebbe essere il mio primo impianto, magari un buon impianto.
Ti Saluto, e se trovi 5 minuti per darmi un consiglio te ne sarei veramente grato.
Ciao,
Massimo - E-mail: francinve (at) tele2.it

LC
Caro Massimo,
mi spiace ma non posso assecondare il tuo desiderio di acquistare quei diffusori: si tratta di prodotti pensati per l'Home Theater ed il life-style, certamente non avendo in mente le esigenze di un appassionato che voglia ascoltare principalmente Musica nel modo migliore possibile. A quel prezzo, credimi, si acquista qualcosa forse meno di design ma certamente di più elevata qualità, anche semplicemente nello stesso catalogo B&W.
Poiché si ascolta con le orecchie e non con gli occhi e tenendo conto dei quasi 3000 € necessari per una coppia di XT8 (mi pare abbiano sostituito le XT4 da circa un anno) non mi sentirei tranquillo con la mia coscienza avvalando un acquisto così poco ragionato. Accidenti, non le hai neppure ascoltate!!! Si può? Non voglio certo farti cambiare idea pertanto non ti proporrò delle alternative (so che comunque tu VUOI quelle, senza se e senza ma).
Per quanto riguarda le elettroniche non mi è chiaro il problema degli ingombri, visto che i componenti che avresti scelto hanno misure assolutamente standard. Comunque sia, eviterei, per via di un discorso fatto tante volte su questa Rubrica, di accoppiare le B&W alle elettroniche Rotel. Cercherei, semmai, una coppia NAD, Cambridge Audio o Arcam, sono sicuro che le misure saranno compatibili con le tue esigenze. Qualora questi marchi non fossero facilmente reperibili, opta pure per Marantz o, eventualmente, per Denon.
Consentimi, comunque, di fare un'osservazione collaterale: per essere un primo impianto hai deciso di investire tanti soldi. Ciò presupporrebbe un acquisto meditato e basato su reali esigenze di qualità d'ascolto, non certo d'estetica o ingombri. Ricordati che alla fine di tutto, quando avrai stupito tutti con i tuoi diffusori dall'aspetto hi-tech resterete soli tu, il tuo impianto e la tua Musica. E se quello che esce dai diffusori ti fa venir voglia di spegnere tutto (capita), ti ritroverai soltanto con dei costosissimi soprammobili. A quel punto la stessa cifra poteva essere investita in maniera più soddisfacente in un quadro o in una scultura d'autore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Cassa chiusa o bass-reflex?
Gentile Lucio,
le scrivo per aggiornarla sull'evoluzione dell'impianto descritto nel
Vol.542. Dopo aver fatto ribordare per l'accettabile cifra di 80 euro i diffusori AR 132 ed aver sostituito i cavi di potenza con dei Van Den Hul Clearwater, ho iniziato la fase di rodaggio, ma sebbene siano trascorse sì e no 10 ore di ascolto, c'è qualcosa che non mi convince fin d'ora: il suono appare molto chiuso, ed i bassi vengono fuori in modo decisamente incontrollato, come se effettivamente le sospensioni cedessero all'improvviso perchè ancora troppo rigide, facendo accelerare repentinamente il driver dopo una certa soglia di pressione.
Il punto è che non ricordo assolutamente che da nuove suonassero così chiuse e slegate, e temo quindi che non ritorneranno mai più alle caratteristiche originali (posto che potrei semplicemente ricordare male io). Ignoro inoltre se i nuovi cavi di potenza abbiano un qualche ruolo in tutto questo, e putroppo i vecchi cavi sono visibilmente ossidati e quindi inutilizzabili per un confronto.
Capisco che è come fasciarsi la testa prima di essersela rotta, ma ragionando in prospettiva sto già pensando alla possibile sostituzione delle AR.
Come ricorderà, sarei incline alla sospensione pneumatica (lo so, lo so, non mi è bastata la lezione :-) ), e data quindi la scarsità di proposte in questa architettura nella fascia di prezzo 200-500 euro, ho allargato in campo di indagine fino ad includere le proposte relative all'audio-video, per esempio ai prodotti di NHT tipo le bookshelf two ways, o le precedenti SB2.
Ovviamente non ho avuto modo di ascoltarle, ma temo che data la diffusione non capillare del marchio, sarà molto difficile poterlo fare. Le chiedo quindi un parere sull'usabilità di prodotti pensati nativamente per l'audio-video (in particolare i diffusori) anche nel campo dell'alta fedeltà: i parametri tenuti in considerazione dai progettisti sono effettivamente così differenti?
Grazie ancora,
Cordialissimi Saluti,
Stefano - E-mail: sminiero (at) yahoo.com

LC
Caro Stefano,
posso sapere per quale ragione voi audiofili (e per una volta mi chiamo fuori dalla categoria!) avete sempre questa dannata, incomprensibile FRETTA? Dopo 10 ore di ascolto sei già arrivato alle conclusioni. Te ne servono altre 90, secondo me, per poter dire una parola definitiva su come suonano i tuoi diffusori ribordati. Quindi armati di Santa Pazienza, protettrice di tutti gli audiofili, ed ascolta, ascolta, ascolta. Allo scadere della centesima ora di ascolto potrai trarre le tue conclusioni. Intendiamoci: parlo di 100 ore di ascolto a volume alto, il più alto possibile (indistorto, sia chiaro). Dopo questo workout sarai in grado di capire come suonano davvero i tuoi diffusori.
Ciò premesso, se anche questo esperimento dovesse fallire, prendi in considerazione la possibilità di acquistare diffusori anche in bass reflex. Già, la scelta di diffusori in sospensione pneumatica è talmente ridottta che, volendo per forza optare per questa soluzione, rischieresti di compromettere il risultato finale. A parità di ingombri e di costo, un bookshelf in sospensione pneumatica avrà un basso meno potente e profondo e, soprattutto, sarà molto meno sensibile di un pari prezzo in reflex. Questo significa anche che, a parità di costo, avrai necessità di un amplificatore più potente.
Non ho, comunque, niente in contrario verso i diffusori NHT che citi, posto che se non ti dovessero sodddisfare ti sarà quasi impossibile rivenderli.
Se proprio sospensione pneumatica ha da essere e vista la vicinanza della parete posteriore, cerca una coppia di Linn Index usate. Si trovano per cifre ridicole, suonano molto bene e sono state pensate per stare a ridosso della parete posteriore.
Considera soltanto i modelli Plus e II, la prima serie era venuta un po' così, meglio evitarla. In Italia non è difficile trovarle sui 200 € la coppia, in UK persino meno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade
Gentilissimo Direttore,
torno ad approfittare della sua esperienza per avere un consiglio riguardo alle mie voglie di upgrade. Riassumendo l'attuale configurazione del mio sistema (che ha goduto di numerosi spunti tratti da TNT) è:

L'ambiente d'ascolto purtroppo deve coesistere con l'area soggiorno di casa. Ho cercato di migliorarne le caratteristiche acustiche in modo molto empirico-artigianale e continuerò a "migliorarlo" in futuro. Per adesso è così schematizzabile:

[Sala d'ascolto]

  1. elettroniche su TNT Flexy
  2. diffusori (circa 200 cm tra loro e circa 100 dalla parete di fondo)
  3. due pannelli 80x80 di polistirene, lastra fonoassorbente con lamina "tipo" piombo, e pannellino di gommapiuma sagomato a piramidone.
  4. Tappeto
  5. Pannello a muro circa 70x130, autocostruito tipo Astri Audio
  6. Finestra con tendaggio leggero
  7. Portafinestra con tendaggio pesante
Altri arredi influenti quali cuscinoni sul divano e due quadri di tela sulla parete di fondo, ove, purtroppo c'è anche una tv a schermo piatto. Ciò premesso, devo dire che i vari progressi ed implementazioni fatti nel tempo mi han regalato notevoli miglioramenti. Adesso sono ad un punto in cui potrei accontentarmi così e godermi semplicemente l'ascolto, oppure cercare la perversa soddisfazione di ulteriori migliorie (maggiore tridimensionalità, qualità complessiva del suono) e nuovi balocchi. Il quesito che vorrei porLe è: nell'eventualità di poter cambiare qualcosa, dove dovrei concentrare la mia attenzione (e finanze)? Le possibilità che mi son venute in mente sono sostanzialmente tre:
  1. Sostituzione della sorgente (avevo letto grandi cose dell'Opus21 e del nuovo Maestro CD Player 192/24 DAC SE che però sembra non venire mai ufficializzato...);
  2. sostituzione dei cavi di potenza con dei buoni cavi "ufficiali";
  3. sostituzione dei diffusori (Tannoy DualConcentric? Sonus Faber? Ce ne sono davvero un'infinità).
Diciamo che la sostituzione dei cavi di potenza mi lascia un po' perplesso, sia perché sono affezionato alle mie creature, sia perché temo che per avere un sensibile incremento di resa dovrei spendere tanti soldi, e a parità di spesa, probabilmente sarebbe più vantaggioso cambiare la sorgente.
Prima di salutarla racconto un piccolo aneddoto riguardo agli Ubyte2. Appena costruiti li ho confrontati con gli altri cavi che usavo (due autocostruiti sulla base di un sottilissimo cavetto argentato che mi avevano davvero ben impressionato). Dal confronto, io e non solo io, non avevamo notato nessuna differenza degna di nota. Tant'è vero che decisi di NON utilizzare gli Ubyte. Poi decisi di dare un'altra possibilità ai "serpenti" e li riposizionai nel mio impianto. Passati un paio di mesi, per curiosità, ho voluto rifare il confronto.
Non credevo alle mie orecchie, tanto che ho richiamato un fido amico per avere testimoni. Gli Ubyte erano diventati NETTAMENTE superiori. Quando si dice che il rodaggio è importante....
Ancora grazie di tutto,
Giuseppe - E-mail: gpana1 (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
la voglia di upgrade, lo dico sempre, dovrebbe essere sorretta da una qualche insoddisfazione precisa, così da rendere la scelta del nuovo componente meno aleatoria e più mirata.
Se fosse soltanto una voglia di nuovi balocchi - e non ci sarebbe niente di male in questo - io forse propenderei verso un cambio di sorgente. Senza stabilire un budget preciso è difficile dare indicazioni sensate, però mi baso sul costo del nuovo Audio Analogue 24/192 che citi ed immagino che la cifra probabile da dedicare al nuovo lettore si aggiri intorno ai 2500 €. In questa fascia di prezzo potresti valutare i seguenti apparecchi: Copland CDA823, Opera Consonance Droplet CDP3.1 Linear, Roksan Caspian M, Primare CD31, Astin Trew AT3500, Electrocompaniet ECC-1, Naim CD5X. Molti di questi sono stati favorevolmente recensiti qui su TNT-Audio, prova a rileggerti gli articoli. Per un'impostazione non diametralmente opposta rispetto a quella cui sei abituato ora tieni in considerazione, in particolare, l'ElectroCompaniet, il Naim, il Copland e l'Astin Trew.
La sostituzione dei diffusori è invece impresa decisamente più delicata e richiede uno sforzo in più da parte tua per andare ad ascoltare soluzioni anche molto diverse da quella che utilizzi attualmente e che, in tutta sincerità, non ricordo di aver mai ascoltato con attenzione. Può essere un upgrade più in là nel tempo, da valutare con attenzione vista l'enorme offerta presente sul mercato e considerando che potresti anche scoprire di aver voglia di suoni molto diversi da quelli attuali. Fintanto che non si ascoltano, non se ne può conoscere l'esistenza e, dunque, la necessità.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori da pavimento
Egregio Direttore,
non la ringrazio più per la rivista visto che l'ho già fatto nella scorsa occasione, e proprio per questo volevo mandare un ringraziamento per il consiglio di acquisto di un cdp Accuphase dp55v.
E' stato messo a "lavorare" con il Mc 6300 e le Studio 125 ed il risultato è migliore rispetto al cdp Paganini.
A questo punto, avevo preventivato di ascoltare in santa pace per un po' di tempo e poi pensare ad un paio di diffusori più adeguati al resto dell'impianto. Senonché, mi capita l'occasione di acquistare un paio di B&W 802 prima serie al prezzo di 2800 euro. Non sono pochi e mi costeranno parecchi sacrifici, ma mi intrigano parecchio. Non ho mai ascoltato questi diffusori, ma solo modelli inferiori (di parecchio) che mi sono comunque piaciuti.
Il problema è che acquistando usato da Asti a Reggio Calabria diventa impossibile un ascolto e non mi va di prendere in giro rivenditori ascoltando da loro e acquistando da altri.
Le invio una foto dell'ambiente (mi cospargo il capo di cenere, ma non sono capace di ridurne ulteriormente le dimensioni) presa a circa metà della lunghezza (9 m, largo 4 e le altezze sono max 3, min 1,60m).
Quello che vorrei ottenere rispetto alle attuali casse è più dettaglio, un filo di ariosità in più sul medio alto e bassi un po' più asciutti (tendono a rimbombare ad alto volume). Che ne pensa? Ovviamente sono perfettamente conscio di chiedere un parere difficile, ma almeno sapere di non andare esattamente nella direzione opposta......
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti.
Mario - E-mail: mario.pistone (at) tele2.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Mario,
per 802 prima serie intendiamo veramente i primissimi 802 apparsi sul mercato? Stiamo parlando di roba di quasi 30 anni fa! Se si tratta di queste vecchie serie (1 o 2) la cifra richiesta è semplicemente folle. Per 1000 euro in meno si trovano delle Serie 3. Detto questo, si tratta in ogni caso di diffusori di classe superiore rispetto alle tue ProAC Studio 125, ma per capire se l'impostazione sia quella che vorresti tu bisognerebbe capire di quale serie stiamo parlando. Quel suono aperto e dettagliato è tipico delle ultime serie di 800, quelle più recenti. Inoltre, se si trattasse veramente di prima serie ci sarebbe da verificare un certo numero di cosette, dallo stato dei drivers e delle sospensioni a quello dei componenti passivi e all'eventuale originalità degli altoparlanti stessi.
Tieni conto che per quella cifra trovi anche delle Thiel di pochi anni fa, con un po' di fortuna anche le CS 3.6, che si fanno allegramente beffe delle pur ottime Studio 125, da tutti i punti di vista. Resta tutta da valutare la capacità del tuo ampli nel gestire carichi difficili come quelli offerti dalle Thiel, ma si può provare.
In conclusione un consiglio non richiesto: la sala è grande e, mi pare, ben sistemata, prima di pensare ad altri upgrade costosi io francamente investirei qualche soldino per allungare i cavi di potenza e spostare l'impianto su una parete laterale, vicino al punto d'ascolto. Trattandosi di ben due mobiletti separati l'influenza sul suono in prossimità dei diffusori (e viceversa!) è particolarmente sensibile. Con questa operazione di pulizia guadagneresti enormemente in trasparenza, dettaglio e tridimensionalità. Pensaci.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Amplificatore, giradischi e diffusori con 1200 €
Buonasera direttore,
è la prima volta che scrivo però è già da un po' di tempo che mi sono fatto conquistare dal mondo HiFi, anche se finora solo a livello teorico. Ora però, dopo aver messo da parte un po' di soldi, mi sono deciso ad acquistare un impianto, il primo impianto! Essendo totalmente disorientato dalla notevole quantità di prodotti offerti, mi sono recato in un negozio di Roma che ho avuto modo di conoscere ascoltando Radio Rock. Il negozio in questione è "Musica parliamone". Parlando con il gestore e dopo avergli esposto dimensioni della mia futura sala d'ascolto (con tutte le sue problematiche), la tipologia di musica da me ascoltata e il mio, ahimè, non enorme budget a disposizione, la nostra scelta è ricaduta sull'acquisto, non di tutto un impianto finito, ma di un ampli e di due diffusori (per il lettore sfrutterei uno che ho a casa, almeno per il momento) in modo da poter dedicare l'intero budget da me raccolto finora per due elementi buoni.
Fino adesso sono stato un po' titubante se disturbarla per questo ma la curiosità che ho di avere un suo parere e la stima che ho nei suoi confronti (la seguo sia sul sito che durante gli interventi con Prince Faster alla radio) non mi hanno permesso di resistere ed ho sentito la necessità di scriverle.
In breve, la mia sala d'ascolto ha delle dimensioni non proprio generose, diciamo circa 15 mq, forse qualcosina di meno. La musica che ascolto è mooolto ampia. spazio dal rock, progr, elettronica, blues, jazz, acustica e parecchio voci (sia maschili che femminili). Il budget che ho a disposizione è, per il momento di 1200 €.
Inizialmente la proposta del gestore del negozio si era orientata su un sistema così composto: ampli Nad (non ricordo assolutamente il modello comunque usato), giradischi Thorens (anche di questo ignoro il modello e anche questo usato) e diffusori Indiana Line Musa da pavimento (questi nuovi).
Ascoltando sentivo che i diffusori erano un po' chiusi ed infatti mi ha detto che non erano stati mai provati e quindi mancavano di rodaggio (si dice così?). Questo forse il motivo di quell'ascolto un po' sotto le aspettative. Così gli ho chiesto se aveva altre soluzioni e lui, in risposta, mi ha chiesto se avevo necessità di acquistare subito tutto o se potevo considerare il fatto di prendere per ora solo ampli e diffusori di un certo livello (di qui la sua proposta di regalarmi lettore e cavi). Così mi ha fatto ascoltare l'ampli Music Hall Mambo e i diffusori Quad Moda 2000 Pininfarina, poggiati su stand appositi, uniti con un lettore di cui non ricordo marca né modello. L'ascolto con questa soluzione è stato notevolmente migliore, più cristallino, più realistico. Naturalmente però in questo caso la spesa salirebbe a 2000 € e quindi sono un po' fuori budget, ma forse riesco ad arrivarci.
Quindi arrivo alla domanda: stando alle caratteristiche della mia sala, della musica da me ascoltata e dal budget, come sono i componenti che mi sono stati proposti?
Nell'attesa di ricevere una sua risposta la ringrazio del tempo che ha dedicato alla lettura di questa mia lunga mail e aspetto di risentirla durante lo spazio di Faster a Radio Rock.
Grazie di cuore,
Francesco - E-mail: spongeboss_55 (at) hotmail.it

LC
Caro Francesco,
grazie per l'apprezzamento delle mie umili dirette su Radio Rock, prometto che cercherò di essere più costante con gli interventi. Per le tue esigenze, concordo con il rivenditore che non sarebbe male puntare a qualcosa di buono per amplificatore e diffusori e rimandare il resto a tempi migliori. Secondo me non è necessario però sforare il tuo budget sino a quasi raddoppiarlo, sono certo che si possa riuscire a raggiungere un risultato migliore anche con i 1200 € iniziali. Andrebbero già benissimo il giradischi Thorens e l'amplificatore NAD, se provvisto di ingresso phono. Per quanto riguarda i diffusori è sufficiente scegliere qualcosa di più aperto e brillante rispetto alle Musa, magari anche cercando nell'usato.
Non sarà forse semplicissimo arrivare alla qualità delle Moda Pininfarina ma ci si può provare. Visto che i tuoi ascolti sembrano prediligere il rock (o comunque generi elettrificati) nell'usato puoi cercare, ad esempio, una coppia di Klipsch serie F o, meglio RF. Si trovano con una certa facilità, scontatissime, anche nel nuovo (vedi Ebay). Altro marchio che potresti valutare è Monitor Audio e magari anche B&W, Mission e Focal. L'abbinata con l'integrato NAD dovrebbe produrre un insieme sufficientemente equilibrato ma comunque dinamico e brillante. Vedi se questo rivenditore può proporti qualcosa in questo senso. In caso contrario e se tu comunque volessi (giustamente) acquistare tutto da lui valuta la soluzione intermedia di prendere da subito le Moda ed abbinarci l'integrato NAD, in seguito si vedrà.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Puzza di bruciato
Caro Lucio buonasera. Terza lettera nel giro di tre anni.
Questa volta è per un parere tecnico, mi affido alla tua esperienza. Potrei andare direttamente dal mio riparatore di fiducia, ma ci son di mezzo i
TNT Triple-T, se comincio a parlare di cavi di rete a un riparatore elettronico mi manda a quel paese. Cerco di farla breve. Nad 3120 ricappato ormai tre mesi fa da Fidele Audio, felicissimo, lo adoro, mai avuto problemi, fino allo scorso fine settimana. Diffusori Mordaunt Short MS-206 fino a sabato scorso, permutati con una coppia di Jamo 507a. Cavi potenza i Triple-T, appunto. Configurati da sempre in monowiring (le MS-206 non prevedevano il bi), con l'arrivo delle Jamo dopo un paio d'ore d'ascolto in monowiring mi ha preso la fregola, ho aperto i Triple-T e li ho riterminati in configurazione bi-wiring.
Ah, ovviamente ho settato da subito il Nad a 4ohm, visto che le Jamo dichiarano 4 ohm e il NAD ha lo switch 4/8ohm. Insomma, dopo quattro ore di ascolto a volume sostenuto (non da lite condominiale, ma comunque sostenuto) gran puzza di bruciato dal nad e chassis molto, molto caldo del medesimo.
Spento tutto. Aperto, controllato, al mio occhio non da perito sembra tutto apposto, nessun componente visibilmente danneggiato. Ho tolto i Triple-T e ricablato tutto in monowiring con un paio di vecchi Monster Cable xp-hp. Il Nad e le Jamo stanno suonando da ormai diverse ore a volumi alti e bassi, correttamente, vado ad annusare ogni dieci minuti, ma non ci sono più stati surriscaldamenti e puzze strane. A proposito, niente male le Jamo! Mi rendo conto che non hai la sfera di cristallo, ma cosa diavolo è successo?
Ho controllato accuratamente i Triple, temendo di aver fatto errori e cortocircuitato qualcosa, ma sono perfetti, nessun errore avvenuto nella trasformazione in bi-wiring, i bianchi e i colorati son tutti dove dovrebbero stare. Può essere che il carico da 4ohm in accoppiata coi Triple-T altamente capacitivi (non ho idea di cosa tecnicamente significhi "capacitivi", ma su TNT è un termine che ricorre quando si parla di integrati in difficoltà) abbia quasi messo KO il 3120?
Seconda e ultima domanda, cosa faccio col Nad? Continuo a usarlo sereno annusandolo di quando in quando (la morosa comincia a preoccuparsi) o lo porto a fare un giro in revisione? Non puzza più, non scalda più del normale, funziona, di questi tempi lasciare 40 euro al riparatore perchè lo apra lo richiuda e mi dica che non c'è niente che non va sarebbe seccante. Ho il terrore di riconnettere i Triple e rischiare la fusione totale... Cosa faccio?
Grazie come sempre per la pazienza e l'attenzione.
Buona giornata!
Aurelio - E-mail: tushio50 (at) hotmail.com

LC
Caro Aurelio,
probabilmente è la somma Triple T + Jamo ad aver messo in difficoltà il NAD. I Triple T sono cavi con una capacità abbastanza elevata (che si misura in frazioni di Farad, come per i condensatori), può essere che anche le Jamo non siano un carico facile facile e questo ha portato il povero integratino ad un superlavoro che l'ha semplicemente surriscaldato. Se funziona ancora bene, significa che non si è rotto niente, la puzza che hai sentito è probabilmente dovuta al calore eccessivo, tieni conto che i materiali su quel circuito hanno 30 anni circa!
Ti consiglierei di provare nuovamente sia in biwiring che in monowiring, sia in 4 Ohm che in 8 ohm, monitorando con attenzione il comportamento (e la temperatura!) dell'amplificatore, sempre a bassi volumi, per iniziare.
L'occhio di un tecnico dovrebbe comunque essere in grado di notare eventuali zone del circuito sottoposte a temperature eccessive e magari sostituire qualche componente che è andato vicino alla frittura. Questo probabilmente ti farà stare un po' più tranquillo, non c'è cosa peggiore che ascoltare Musica con l'ansia che qualcosa si rompa da un momento all'altro, magari danneggiando anche ciò che c'è a valle (gli altoparlanti).
Va bene che si può e si deve risparmiare ma non correrei il rischio di dover spendere di più dopo per aver voluto evitare una semplice verifica preventiva.
Più in generale, ripeto un avvertimento già dato più volte: sia i cavi TNT FFRC che i Triple T che i Sonus Flatter (tutti progetti di autocostruzione di TNT-Audio) sono cavi con una componente capacitiva non trascurabile. Nella maggior parte dei casi non accade niente ma con certi amplificatori abbinati a certi diffusori potrebbero insorgere problemi di instabilità o di eccessivo riscaldamento degli stadi finali. Nel caso ciò dovesse accadere, meglio evitare l'uso di questo genere di cavi e passare a prodotti elettricamente più semplici, come un buon cavo bipolare di grossa sezione o anche il nostro progettino TNT Star.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Direttore,
sono Domenico, mi hai risposto (possiamo darci del tu?) nel
vol. 546 "Delusione da nuovo acquisto"), e sto facendo tesoro dei consigli che mi hai dato, soprattutto relativamente alla pazienza e alla necessità di rieducare le orecchie.
In realtà non ho resistito, e prima che mi rispondessi avevo già comprato il lettore CD "fratello" dell'ampli Cambridge audio 340. In effetti, come mi avevi anticipato, non c'è tanta differenza con il lettore DVD, ma qualcosa comincio a notare, anzi più di qualcosa, per cui continuo fiducioso. Nel frattempo, questo nuovo acquisto ha riacceso in me la passione non solo dell'HI-FI, ma anche dell'ascolto serio della musica (è giusto usare la maiuscola, ma non mi sento ancora degno :-), e pertanto, tra dischi comprati, dischi presi in prestito, e qualche mp3 ho già raddoppiato la mia modesta raccolta. E quel che più conta dedico molto più tempo all'ascolto.
Il resto, ossia tutte le meraviglie per le quali invidio voi audiofili, ho fiducia che verrà. Ma per adesso sono già contento dell'acquisto, proprio per questo "effetto collaterale". In più, sto letteralmente divorando i vecchi volumi di posta, sempre molto interessanti, che mi aiutano a conoscere questo mondo e i suoi strani abitanti, nell'attesa di conquistarne la cittadinanza.
Va tutto bene quindi, se non fosse per una cosa, anzi due: il lettore salta troppo spesso per i miei gusti, dà quelle strane scariche che sento spesso nei CD comprati in edicola dopo un po' che li usi: zzzt zzzt zzzt, solo che lo fa anche, per esempio, con un rispettabilissimo Mario Biondi pressoché nuovo (originale) e suoi degni compagni. Inoltre a volte compare la nefasta scritta "no play" e devo aprire e chiudere il carrello, o pulire il CD da una ditata, per rimettere le cose a posto. E' normale?
Si tratta di un lettore "troppo delicato"? O c'è qualcosa che non va nel CD? In effetti gli stessi supporti, nelle stesse condizioni, il DVD player di cui alla precedente lettera se li beve che è un piacere, niente *no play*, per capirci, e subito musica, con gli zzzzt inesistenti o molto più attenuati.
Non voglio rubare tempo a te a agli altri con la seconda domanda, e man mano che scrivo me ne vengono in mente altre, per cui mi trattengo, sarà per un'altra volta.
Chiudo con i complimenti, anche se non ho parole per esprimere in maniera inedita la mia soddisfazione e il mio apprezzamento per la quantità e la qualità dei contenuti di questo sito. Coerenza, sostanza, chiarezza, razionalità sono una musica di sottofondo costante alla lettura di ogni pagina, hai proprio ragione, pagine leggere (in byte) ma pesanti di contenuti sono preferibili di gran lunga a paginate di grafiche che non lasciano niente quando spegni il pc. Tutto ciò non solo non fa a pugni, ma anzi esalta ancor di più quel pizzico di incoscienza che chiunque sia animato da una sana passione possiede.
Spero di entrare presto a far parte di questo mondo; nel frattempo, mi godo la Musica!
Un saluto anche ai tuoi compagni di avventura e un a risentirci per altre domande.
Domenico - E-mail: kostantin (at) tiscali.it

LC
Caro Domenico,
mi fa piacere che la lettura di queste pagine ti diverta, ti attragga e ti stimoli a continuare il cammino in questo cuioso hobby. L'importante è camminare senza mai perdere di vista la meta, ovvero ascoltare la propria Musica preferita nel modo migliore possibile, restando ben consci del fatto che mentre migliore ha sempre un senso, il meglio è completamente privo di significato.
Per quanto riguarda le bizze del tuo nuovo lettore CD, ebbene, quel che racconti non è affatto normale: senti l'assistenza e chiedi che risolvano il problema. Non esistono lettori CD delicati, questa è una palla inventata dai costruttori di CD player high-end per giustificare prodotti venuti male :-)
Grazie infine per le belle parole di apprezzamento, da parte nostra ti posso garantire che proveremo sempre a divertirci fornendo contemporaneamente un umile (e semplice) servizio alla comunità audiophile. Gli effetti speciali li abbiamo sempre lasciati a chi ne aveva bisogno.
In omaggio al tuo lettore CD che emette rumori strani, questa settimana mi permetto di proporre un po' di sano rumorismo, una bellissima versione live di Kool thing dei Sonic Youth, veri sperimentatori a 360 gradi, in grado di proporre accordature insolite per i loro strumenti e mettere insieme accordi assolutamente non standard. Non a caso si sono persino permessi il lusso di riproporre classici dell'avanguardia di John Cage, Steve Reich e Christian Wolff. Non volendo esagerare con i pezzi difficili mi limito a proporre questa Kool Thing, tutto sommato abbastanza orecchiabile, anche se non proprio per tutti i palati. Buon ascolto (se potete).
Buon ascolto,

ATTENZIONE!!! Pregasi leggere prima le Istruzioni per l'uso
Per le domande più generali leggete prima la rubrica Adeste Fideles!
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