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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 31/3/2012 - 28/4/2012

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  1. Nuovo amplificatore
  2. Diffusori per NAD 3120
  3. Suono chiuso
  4. Nuovo amplificatore in sostituzione di Densen
  5. La via del futuro?
  6. Primo impianto
  7. Upgrade diffusori con 2500 €
  8. Pre a valvole con 2000 €
  9. Re: Frustrazioni audiofile
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo amplificatore
Gentile dott. Cadeddu,
seguo con passione la sua "Creatura" on line. Sono sempre stato un appassionato di musica e da un anno ho deciso di creare un impianto hi-fi migliore del classico compattone venduto dalle catene elettroniche.
Mi reputo un po' il dott Frankestein dell'hifi e per evitare di fare altri errori o "orrori" le chiedo un paio di consigli.
In primis descrizione area di ascolto: Un salone ampio circa 9x5 arredato semplicemente:

I diffusori sono disposti sul lato lungo distanziati circa 70cm dal muro di dietro e orientati verso il punto di ascolto. Tra i diffusori un po' più indietro vi è il piano con tv ed elettroniche. Tra divano e diffusori non ho nessun ostacolo (avevo un tavolino che seppur basso ho deciso di spostare a lato poichè al mio orecchio risultava un ostacolo alla musica). Vengo al dunque i miei componenti HiFi sono: Vengo al mio problema. Entrambi gli amplificatori sono di seconda mano così come il CDP. L'accoppiata Enigma e lettore Marantz (lo preferisco al lettore interno dell' Enigma molto meno brillante del marantz) mi dava buone emozioni, poca potenza ma molto dettaglio, ottimo focus del palcoscenico sonoro e come dire sentivo parecchia aria tra gli strumenti.
Volendo un ampli che avesse la possibilità di escludere il pre (il mio hi-fi va integrato con un amplificatore audio-video Onkyo 808 e non volevo stare sempre ad attaccare e staccare i cavi dai diffusori) ho comprato un NAD 352 di seconda mano.
Il risultato è stato abbastanza deludente: preferisco il suono dell'AA Enigma al NAD che trovo sì più potente ma anche più freddo e con meno dettaglio rispetto all'Enigma. Il mio problema è nato dopo aver comprato il DAC della Arcam RDAC: ho perso tutte le mie certezze.....nel senso che l'accoppiata Enigma-Rdac ha distorto il palcoscenico (ora la scena musicale si è ristretta ed è dietro le casse).
Volendo acquistare un amplificatore (prezzo max 1300 nuovo o usato) che abbia un suono simile al mio Enigma Rev 2.0 ma che sia compatibile con RDAC Arcam e che abbia la possibilità di escludere il pre (in modo da integrarlo con ampli audio-video) volevo chiedere a lei due cose.
Domanda 1: ha avuto modo di ascoltare un RDAC con un elettronica dell'Audio Analogue? Il problema di "incompatibilità" che ho riscontrato è legato ad un alchimia solo mia, al modello A.A. Enigma o che altro.
Domanda 2: se il problema fosse solo legato all'Enigma la mia scelta andrebbe verso la seguente lista di amplificatori integrati (in ordine decrescente di interesse): Tra questi amplificatori quali si avvicina (esclusi i primi due) alle sonorità che tanto mi emozionano dell'AA Enigma Rev 2? Grazie tante delle risposte.
Saluti,
Marco - E-mail: Marco.Gargiulo (at) eng.it

LC
Caro Marco,
non ho mai ascoltato l'RDAC con l'Enigma ma quanto riferisci mi pare comunque abbastanza strano. Non mi è chiaro se tu abbia provato il DAC con l'amplificatore NAD. Questo ti avrebbe consentito di individuare l'eventuale colpevole (apparecchio o interfacciamento).
Il fatto poi che la scena sia tutta dietro i diffusori...è un bene, in genere è proprio ciò che gli audiofili cercano maggiormente! Tu come la vorresti? Tutta di fronte ai diffusori? Strano che a te non piaccia. Un altro mistero, veramente profondo, è come tu possa definire freddo e poco dettagliato il suono dell'integrato NAD. È forse un problema di aggettivi?
Comunque, l'idea di utilizzare un solo amplificatore mi pare saggia, quindi vendi pure l'Enigma e il NAD e punta tutto su un integrato di classe superiore. Se ti piace il suono dell'Enigma, resta - di nuovo - molto misteriosa la motivazione che ti ha indotto a inserire nella lista dei papabili apparecchi antitetici - rispetto al suono che cerchi - come il Krell, il Roksan e il Classé, ad esempio. A mio parere quel che desideri lo trovi in un integrato come l'Audio Analogue Puccini 70 o anche l'Arcam FMJ A28. Il resto, per una ragione o per l'altra, sarebbe da scartare.
Se potessi, naturalmente, dovresti ascoltare i candidati coi tuoi diffusori e magari con il tuo DAC. Quest'ultima possibilità è più semplice, perché lo puoi portare con te in negozio senza grande fatica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori per NAD 3120
Buongiorno Signor Direttore,
mi chiamo Marco e con grande rispetto mi avvicino a tnt di cui ho scoperto l'esistenza qualche settimana fa. Poiché sono assolutamente a digiuno da qualsiasi informazione riguardo questo tanto sconosciuto quanto affascinante mondo, e allo stesso tempo sono piuttosto squattrinato, volevo rivolgerle alcune domande.
Dopo aver letto avidamente molte delle innumerevoli informazioni che avete messo a disposzione di tutti sul vostro sito e volendo disporre di un impianto modesto, ma possibilmente dignitoso, per ascolto vinili ho acquistato un nad 3120 e sono alla ricerca di un Thorens 160 o di un Rega Planar 2 (che però mi dicono essere più impegnativo per un neofita). Ora quello che volevo chiederle è se potesse consigliarmi 2 diffusori (ovviamente parlo rigorosamente di usato) da associare all'abbinata di cui sopra.
Poiché ho capito che ogni stanza "da musica" ha la sua storia io sono nella (facile o difficile?) situazione che segue: una stanza 5x4 con una parete praticamente aperta (3/4 della parete aperti su cucina) con 4 tele (no vetro alle pareti) e una grande libreria (una parete intera) piena di libri.
Ho speranze di ottenere qualcosa di decente? So accontentarmi ovviamente.
Vi ringrazio infinitamente della disponibilità (e comprensione),
Marco - E-mail: marcopastori (at) yahoo.it

LC
Caro Marco,
vorrei sapere chi ti ha detto che il Planer 2 sia un giradischi difficile per un neofita...è proprio il contrario! Il Thorens TD160, semmai, è un vero incubo da settare alla perfezione, con le sue molle mollicce e il braccio, se quello di serie, davvero...ehm...macchinoso. Il Planar non ha controtelaio, non ha molle, il braccio non si può neppure regolare in altezzza, più facile di così!!!!
Quindi: pollice in alto per il Planar, pollice in basso per il Thorens (bello ma non banale per chi comincia).
Per quanto riguarda l'ambiente, sarebbe stata più utile una foto o una piantina, così dalla descrizione sembrerebbe un po' vuoto, mi sarei sentito più tranquillo se ci fossero stati divani, poltrone, cuscini e un bel tappeto. Il fatto che una parete sia un'apertura verso la cucina non è necessariamente un problema. Trovati una parete libera dove posizionare i diffusori in maniera tale da poter garantir loro abbastanza aria intorno e, se puoi, evita di occupare lo spazio tra essi con altri elementi d'arredo (incluso il mobile per l'impianto!).
Le dimensioni della stanza non sono critiche, anzi la considero né troppo grande né troppo piccola, quasi la metratura ideale (ne abbiamo già parlato su questa
Rubrica tre settimane fa).
La scelta dei diffusori, a questo punto, non può prescindere dal budget a disposizione che, tanto per tener fede a quella che sembra una consolidata tradizione dei lettori di TNT-Audio, ti guardi bene dallo specificare. Deduco dagli altri acquisti che il budget debba essere contenuto ma questo purtroppo non basta, servirebbe capire anche che tipo di suono stai cercando. Comunque, posto che con così pochi elementi a disposizione i consigli che posso dare lasciano il tempo che trovano, ti suggerirei di puntare a delle piccole torri da pavimento, da cercare tra le offerte di Chario, Opera e Indiana Line. Nell'usato non dovrebbe essere difficile trovare qualche modello da pavimento a prezzi assolutamente in linea con il resto dell'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suono chiuso
Egr. Direttore L. Cadeddu
Mi chiamo Luca e ti scrivo dalla Toscana, seguo con interesse la tua rubrica da tempo e mi sono deciso a scriverti per porti un quesito.
Il mio impianto è composto da:

Viene tutto dal mercato del'usato. Ascolto per abitudine a volumi sonori casalinghi prevalentemente musica acustica: cantautorato, Jazz, e tango (si...argentino). L'ambiente è di circa m. 4x5 il soffitto è piuttosto alto e inclinato sul lato: da m. 2.80 a 4.
L'impianto va bene e il timbro generale è corretto, ma ha per conto mio il suono ha un carattere generale troppo "chiuso", sto pensando di sostituire l'amplificatore oppure i diffusori.
Prenderei sempre nell'usato e il budget dovrebbe essere quello ricavato dalla vendita di uno dei miei pezzi, con qualche aggiunta, più o meno. Per l'amplificatore non ho idee. Per i diffusori (delle Spendor amo oltre la bella finitura, anche le dimensioni "amichevoli") leggendo sui forum e anche le tue risposte ho pensato a una coppia di Thiel (Cs 1.2 , Cs1.5 ........) mi pare che tu ne abbia dato più volte giudizi positivi. Oppure altro ancora....
A questo giro tenterò anche di andarmi ad ascoltare componenti prima di acquistarli, l'inconveniente dell'usato è che questo è più difficile. Grazie dell'attenzione, buona giornata e grazie.
Luca - E-mail: lucantonelli.rest (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
non toccherei assolutamente le elettroniche che non definirei certo chiuse e penserei invece a un cambio drastico d'impostazione per i diffusori. Forse ti sei stancato dell'impostazione molto British e compassata delle tue Spendor e cerchi emozioni più forti e tinte più vivaci. Sono un po' confuso dalla tua considerazione sul timbro corretto ma il carattere chiuso...forse stai usando gli aggettivi in maniera inappropriata. Quando si parla di apparecchio dall'impostazione chiusa generalmente si intende un suono riprodotto caratterizzato da frequenze medio-alte attenuate.
Se è questo ciò che intendevi dire, il primo nome che mi viene in mente è Thiel, ma non le CS 1.2, che suonano abbastanza diverse dalle successive 1.5 e 1.6, ad esempio. Ecco, le 1.5 sarebbero un'ottima idea, ormai si trovano con una certa facilità nell'usato, a prezzi più che accettabili. Sono un carico molto difficile, ma il Naim dovrebbe farcela, soprattutto tenendo conto che tu sembri prediligere livelli sonori non esasperati.
Un'alternativa decisamente più semplice potrebbe essere rappresentata dal catalogo B&W: l'offerta è vastissima e, limitandoti a materiale di pochi anni fa, non dovresti aver difficoltà a trovare qualcosa di adatto alle tue esigenze. Ancora, e forse questa soluzione mi vedrebbe leggermente più favorevole, penserei a Triangle, Focal e Cabasse, tre Costruttori francesi di grande tradizione e ottimo livello, anche come rapporto qualità/prezzo. Anche in questo caso propenderei per piccoli diffusori da pavimento. Vedi cosa riesci a reperire nell'usato e, se avessi ancora bisogno, sentiamoci di nuovo per una cernita finale.
Anche tu, tanto per non smentire la consolidata tradizione, non fornisci indicazioni chiare sulla cifra a disposizione, peccato. Confido che prima o poi ci si abitui a fare richieste di consulenza integrate da questo FONDAMENTALE parametro. Non sono un indovino...e non aspiro a diventarlo.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore in sostituzione di Densen
Gent.mo Direttore,
Le scrivo per chiederle un suggerimento in relazione alla sostituzione dell'amplificazione. Da diversi anni, direi 8, ormai ascolto con un sistema composto da diffusori Totem Forest e amplificatore Densen DM10 da 75 Watt in un ambiente di grandi dimensioni, la stanza è complessivamente quasi 90 mq anche se l'area di ascolto è più limitata il divano dista circa 3,5-4 mt dai diffusori distanti fra loro circa 3 mt e circa 70-100 cm dal fondo.
Sono soddisfattissimo del risultato e credo che il DM10 valorizzi molto un prodotto già ottimo come le Totem Forest, in particolare ciò che mi gratifica è la sensazione di controllo, la profondità del basso, unito alla ottima dinamica e una timbrica aperta ma dolce sul medio alto.
Il Densen preso già usato 8 anni fa (pagato una fortuna) ha alcuni problemi, al commutatore degli ingressi al potenziometro del volume, un ingresso funziona male e gracchia e i connettori per i diffusori (doppi) sono consumati e non aderiscono bene.
Insomma sto prendendo in considerazione l'ipotesi di acquistare un nuovo amplificatore (anche se comunque il DM10 lo farei riparare e lo terrei visto che suona benissimo e che è un assegno circolare sul mercato dell'usato, molti lo vogliono e in giro non ce ne sono).
Dal momento che i prodotti Densen in Italia sono praticamente introvabili e la loro qualità attuale, è risaputo, è scaduta rispetto alla serie DM sono a chiederle un suggerimento in merito perché sinceramente non so come orientarmi. I requisiti che il nuovo ampli dovrebbe soddisfare sono:

Ho anche scritto in Canada a Totem per chiedere consigli e mi hanno consigliato NAIM electronics e Ayre Acoustics oltre che McIntosh (anche se per le mie tasche nuovo potrei permettermi solo il 6300 e non credo intendessero quello nella risposta...i modelli superiori costano come automobili).
Ayre costa una cifra distruttiva e in Italia non si trova, Naim (modello SUPERNAIT credo suggerissero) non lo conosco e non so dove ascoltarlo, un suo parere su questo marchio mi interesserebbe molto eventualmente se a suo giudizio ne valesse la pena proverei ad ingegnarmi.
Se eventualmente mi consigliasse anche qualcosa sull'usato di qualità lo considerei volentieri.
Grazie, con stima e riconoscenza,
Francesco - E-mail: mazzettif (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
storco sempre un po' il naso all'idea di un impianto con più amplificatori, quello che farei io è tenere il Densen, ripararlo (basta uno spray disossidante per contatti elettrici, disponibile in qualunque ferramenta) e rinunciare all'idea di un nuovo amplificatore, visto che mi sembri completamente soddisfatto del suono attuale.
Tuttavia, volendo insistere sull'idea della sostituzione, la proposta Naim mi piace, rispetta praticamente TUTTI i paletti che hai indicato e si tratta di materiale che si trova con una discreta facilità. Il suono, tra l'altro, non è troppo distante, come filosofia, da quello del Densen in tuo possesso. Ho da sempre amato la filosofia semplice e senza fronzoli di questa Azienda, il suo eccellente customer care, l'affidabilità, e un'impostazione sonora sana e non troppo audiophile (inteso nell'accezione peggiore del termine). Nell'usato, specie in UK, potresti fare degli ottimi affari sugli integrati top della Casa di Salisbury.
Per quanto riguarda Ayre, non capisco perché dici sia introvabile, a me risulta regolarmente distribuito da Audio Natali, uno dei nomi storici dell'HiFi in Italia. Eventualmente prova a contattarli per verificare la disponibilità di qualche prodotto ascoltabile in un negozio non troppo distante da te.
Alternative a questi marchi possono essere cercate tra i vari modelli di amplificatori integrati di Aziende come ElectroCompaniet e Musical Fidelity, tanto per citare due marchi che rispettano ampiamente i paletti che hai imposto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

La via del futuro?
Ciao Lucio, un saluto a te ed a tutti i lettori dalla lontana America!
Ti scrivo non per chiedere consigli, o cercare simpatia per gli amplificatori bruciati, woofers saltati etc. dopo un esperimento con la Trance music (ma anche the Fat of the Land ha contribuito...), ma per riferire in interessante articolo apparso sulla diffusa rivista USA che va sotto il nome di Sound + Vision.
Questa rivista si occupa di sistemi e componenti Audio e Video, molto più video che Audio direi, nonostante sia la diretta discendente di praticamente tutte le riviste Audio degli anni passati, tipo HiFi USA, Stereo Review e persino la prestigiosa Audio.
Ebbene, il più recente numero (May 2012, vedi anche
www.soundandvisionmag.com) di questa rivista ha pubblicato alcuni reportages sul ultimo CES (Consumer Electronic Show), una gigantesca mostra delle novità anche in campo Audio Video, avvenuto a Las Vegas lo scorso Gennaio. Il succo di questi articoli è che i sistemi di HT erano molto meno rappresentati degli scorsi anni, e si notava un ritorno all' HiFi tradizionale a DUE canali. Perché? Il motivo principale è che tale è la richiesta del pubblico; a quanto pare la qualità dei varii sistemi di riproduzione audio attuali è scesa ad un punto talmente basso che è impossibile fare di peggio, quindi si può solo migliorare, e che i sistemi di HT sono ingombranti, complicati, ed avari di soddisfazioni. Questo non è certo una sorpresa né per i lettori di TNT-Audio né per tutti quelli che prediligono la qualità sulla quantità e convenienza. Quello che è sorprendente è che tutto questo sia riportato in maniera altisonante su Sound + Vision, una rivista votata da più di un decennio alla diffusione di sistemi video ed HT e non agli Stereo tradizionali.
Che questo "ritorno al passato" sia in realtà la via del futuro? Che anche gli Americani, nonostante le loro enormi case, si siano infine stufati dei sistemi HT a N.1 canali? Che anche i nababbi evitino, e neanche si possano più permettere, di spendere cifre inusistate in vari sistemi "Hi-End" ? Certamente questa rinascita di un Audio a due canali, di qualità accettabile ed a pezzi abbordabili sarà benvenuta e speriamo porti ad una maggior vendita e produzione di Musica, sicuramente più facile da gustare ed apprezzare su tali sistemi.
Concludo rigraziandoti, Lucio, per la tua opera instancabile nel promuovere i "semplici" sistemi a 2 canali, ed aver evitato a tanti appassionati dubbie e costose avventure nei fantasiosi sistemi alternativi del momento!
Antonio - E-mail: moronia.geo (at) yahoo.com

LC
Caro Antonio,
è un piacere sentirti! Lo so che sarebbe antipatico replicare con un semplice quanto spocchioso Noi ve l'avevamo detto! però la tentazione è fortissima. Già 10 anni fa TNT-Audio aveva deciso di abbandonare al suo destino il fenomeno da baraccone dell'Home Theater, inizialmente interessante e in seguito evolutosi in triste pantomima di se stesso, con sistemi inavvicinabili per ingombri e costi da una parte e dall'altra con giocattoli che facevano semplicemente sorridere, anziché suonare. Fa piacere osservare e sottolineare che, allora, avessimo già visto lungo. Così come avevamo visto lungo quando decidemmo di non sostenere in alcun modo l'avvento dei nuovi formati digitali ottici (SACD e DVD-Audio), continuando a sostenere il vinile (e la musica liquida), e ancora quando invece decidemmo di promuovere i nuovi amplificatori in classe D, straordinari per rapporto prezzo/prestazioni, in grado di avvicinare molte più persone verso l'audio di qualità. Semplice, economico, senza inutili orpelli, ben suonante. Questo è il suono che ci piace. E questo è ciò che vuole la stragrande maggioranza degli appassionati.
Lo so, l'autocelebrazione è sempre rischiosa ma ogni tanto bisogna ricordare, per futura memoria, chi ha precorso i tempi e chi, obtorto collo, ci si è dovuto adattare. Il successo internazionale della nostra campagna We Support Real Stereo ne è la prova più lampante.
Un caro saluto!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Dott. Cadeddu Buonasera,
sotto consiglio di carissimo amico ho consultato il tuo sito trovandolo ricchissimo di informazioni e notevoli spunti. Sebbene condivida con molti lettori la passione per la musica non ho mai avuto modo, fino ad oggi, di potermi dedicare con un minimo di ordine alla realizzazione di un sistema quantomeno decente per l'ascolto preferendo, per mere questioni di praticità e spazio, a sistemi a più vie (2.1 & 5.1).
Questa scelta nel tempo si è rivelata la più abbordabile sebbene col tempo abbia man mano cominciato a sentirne i limiti. Trovandomi finalmente in un nuovo ambiente (stanza 4m x 4,5m) ed avendo ricevuto in dono uno Scythe SDA-2100 mi chiedevo quale diffusore potessi abbinare date le caratteristiche dell'apparato.
Apprezzo svariati generi musicali, ma al ritorno dal lavoro prediligo morbide sonorità jazz e blues, sebbene non disdegni qualche buon pezzo rock. La sorgente è (sperando di non commettere imperdonabile eresia in merito!) il mio mac, dove ho digitalizzato i miei cd.
La ringrazio anticipatamente per ogni suggerimento che vorrà condividere con me, ovviamente nei tempi e nei modi più consoni ai suoi impegni.
Colgo l'occasione per salutarla,
Cordialmente,
Alessio - E-mail: a.marcheggiani (at) gmail.com

LC
Caro Alessio,
il tuo amplificatore ha un cuore che è sostanzialmente identico a quello del modello
SDA-1100 che recensii qualche tempo fa. Pertanto, si tratta di un amplificatore di bassa potenza, che necessita, per sonorizzare a dovere ambienti ampi (il tuo è 18 mq, non piccolo), di diffusori sufficientemente sensibili. Personalmente, non scenderei sotto i 90-91 dB/w/m. Anche tu, come tradizione, ti dimentichi di specificare il budget a disposizione ma immagino debba essere consono all'amplificatore e al fatto che ricicli il tuo Mac come sorgente audio (magari abbinaci un DAC esterno, però). Una piccola torre da pavimento sufficientemente sensibile per lo scopo e adatta anche a generi musicali vivaci, la puoi trovare nel catalogo Indiana Line (serie Tesi e Nota) e in quello Klipsch (serie F)...è sufficiente stabilire la cifra a disposizione (non deve essere così difficile, basta uno sguardo all'estratto conto della banca) e controllare i listini o le offerte di qualche negozio online. Ce ne sono tre che consiglio spesso, che hanno a catalogo molte soluzioni per questa tipologia di prodotto, sto parlando di Playstereo, Magicsound e Videosell.
È chiaro che una volta individuati i possibili candidati, l'ideale sarebbe andarli ad ascoltare con il piccolo Scythe sottobraccio.
Una volta presa la decisione ci sarà da curare l'installazione in ambiente e l'acustica dello stesso, senza questi due parametri essenziali gran parte dello sforzo compiuto sarebbe vanificato. Fai riferimento alle nostre FAQ per i consigli più generali in merito a questi due importantissimi aspetti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori con 2500 €
Egregio direttore,
mi permetto di darti del tu questa volta essendo la seconda volta che ti scrivo nel giro di poche settimane e visto il clima informale che mi pare di percepire nella tua preziosissima rubrica. Alcune premesse e un riassunto della puntata precedente: non sono un esperto, né un audiofilo, ma sempicemente un grande appassionato di musica. Mi piace ascoltare SOPRATTUTTO il rock acustico umplugged molto "tranquillo", senza troppo "rumore" con gli strumenti (chitarra in primis) e le voci calde in prima fila, inoltre un po' di classica (musica sinfonica per orchestra specialmente).
Posseggo una coppia di diffusori Klipsch RF 62 (vecchia serie) abbinati recentissimamente (buon prezzo del mio negozio di fiducia), dopo molto girovagare su forum on line e in negozi specializzati, a un' accoppiata Audio Analogue Verdi 100 + CD Rossini (upgrade dei miei precedenti Marantz CDP 5001 e PM 4001).
L'ambiente di ascolto, pressochè rettangolare, è una parte di un ampio salone (separata dal resto da un setto in cartongesso che contiene le elettroniche) delle misure di circa 4x3 m. I diffusori separati tra loro di 2 metri con punto d'ascolto al vertice del triangolo a circa 2,5 m. Come avrai capito c' è MOLTO spazio vuoto dietro le torri che mi pare sia un bene nel caso delle Klipsch.
Veniamo al dunque...premesso che le nuove elettroniche mi hanno fatto fare un buon salto di qualità, sono un po' entrato in paranoia da inesperto aspirante audiofilo (con orecchio ancora in ogni caso da allenare) su tre questioni in particolare:

  1. Questione cavi.
    Attualmente ereditati dalla precedente configurazione ci sono come cavo di segnale un van den hul the name e come cavi di potenza van den hul cs 122 hybrid (mi sembra). Cosa ne pensi di questi cavi soprattutto tenendo conto dei miei gusti musicali e dell' assetto attuale di elettroniche AA + Klipsch RF? Girando un po' di negozi specializzati nella mia città e navigando in rete ho constatato che i suddetti cavi costituiscono un entry level specie quello di segnale e ci terrei a fare un upgrade in modo da avere il cavo secondo te ottimale per la mia configurazione, con un budget massimo di circa 200-250 euro. So già che mi dirai che i diversi cavi andrebbero ascoltati uno ad uno, che non esiste quello perfetto in assoluto... ma io mi fido della tua esperienza anche perchè purtroppo non ho granchè possibilità di ascoltarli separatamente (e francamente né la voglia, né le conoscenze per autocostruirli..) e vorrei chiudere il cerchio con dei cavi all'altezza del resto della catena. Queste sono le diverse opzioni che mi hanno prospettato nei vari rivenditori (non uno che dicesse la stessa cosa!):
    • Transparent Music link 250 euro circa, cavo da un metro
    • Audioquest diamondback 140 euro, cavo 60 cm
    • Nordost (varie serie colorate, purple ecc...) a prezzi decisamente più elevati
    Io avevo proposto van den hul D102 mk III avendone letto bene sui forum ma quasi tutti me lo hanno bocciato reputandolo troppo "particolare" e poco neutro...
    Secondo la tua esperienza e in base ai miei gusti musicali quale potrebbe essere quello migliore? Per i cavi di potenza cosa mi consigli? Può andare bene conservare gli attuali? ( van den hul cs 122 hybrid ). Toglimi inoltre se puoi un altro dubbio amletico ... Qual' è la migliore connessione per i cavi di potenza?! banane?? forcelle saldate? cavo nudo? Nei diversi rivenditori che ho contattato ho chiesto quale fosse il collegamento più affidabile per non perdere segnale e non c'è UNA SOLA persona che mi abbia detto la stessa cosa!
  2. Questione diffusori.
    Tenuto conto dei miei gusti musicali cosa ne pensi delle RF62? Ricordo una tua recensione entusiasta del modello RF3 se non sbaglio...Le RF62 a tuo parere sono simili come resa sonora? Ultimamente ho sentito opinioni piuttosto negative in ambito 2 canali e in particolare in un negozio che le criticava ho ascoltato per caso una coppia di torri TOTEM (marchio canadese che non conoscevo) che mi hanno veramente impressionato per trasparenza e dettaglio.
    Sempre tenuto conto dei miei gusti musicali e volendo in futuro pensare a un upgrade diffusori (tenendo come punto fermo l' accoppiata AA) quale sarebbe il tuo consiglio considerando un budget di 2000-2500 euro?
Lo so che ho fatto mille domande ma se puoi rispondimi anche in maniera telegrafica. Mi fido della tua esperienza.
Ti ringrazio anticipatamente e ti rinnovo i complimenti per il tuo preziosissimo sito.
Cordiali saluti,
Umberto - E-mail: umbertoturci (at) hotmail.com

LC
Caro Umberto,
mi spiace abbia perso tempo a scrivere una così dettagliata richiesta di consulenza per i cavi perché da anni ormai non forniamo più risposte su questo argomento. È scritto a chiare lettere anche nelle
istruzioni per la Rubrica della Posta. A volte è sufficiente LEGGERE, per evitare di perdere tempo.
La seconda questione è invece abbastanza interessante. Bene, provo a riassumere: hai acquistato dei Klipsch della serie RF, si tratta di una scelta abbastanza decisa e orientata verso certe sonorità. Non la riterrei una scelta adattissima ai generi che ascolti, ma si tratta comunque di buoni diffusori. Ecco però che il tarlo del dubbio inizia a rodere, perché leggendo qua e là trovi qualcuno che ne parla male. Fattene una ragione: qualunque cosa tu acquisterai troverai qualcuno, su qualche forum, che ne parla male, anche solo per fare il bastian contrario. Se stai a sentire i mille pareri diversi che potrai incontrare...non vivi più. La domanda vera semmai è: mi piace il suono del mio impianto? Oppure: quali aspetti vorrei tenere e quali migliorare? Senza questa domanda, stiamo perdendo tempo in due.
Seconda considerazione: hai ascoltato in un negozio dei diffusori Totem (quali?), collegati non so a quale impianto (immagino di buon livello) e che suonavano chissà quali dischi e ne sei rimasto impressionato. Non ho dubbi che questo possa essere successo, ma hai anche chiesto il prezzo di quei diffusori e del resto dell'impianto? Hai controllato se la saletta fosse come la tua stanza o se invece, magari, non fosse profondamente curata dal punto di vista dell'acustica?
Vedi, troverai sempre qualcosa che ti impressiona di più di ciò che hai a casa...bisogna capire cosa si vuole e quando fermarsi. E, soprattutto, se si è nelle condizioni logistiche e ambientali (oltre che economiche) per poter ottenere certi risultati. Insomma, mi pare che la strada della consapevolezza sia ancora molto lunga, ma hai iniziato a muovere i primi passi...e stai già camminando in una direzione pericolosa. Fermati a riflettere, se puoi ascolta più cose possibile, magari coi tuoi dischi, e cerca di capire COSA vorresti davvero migliorare del tuo impianto. Con 2500 € da investire sui diffusori le strade sono così tante che indicarne una precisa, senza un input CHIARO da parte tua, sarebbe un grosso rischio.
Un consiglio finale: non chiedere mai all'oste se il suo vino è buono. La risposta, almeno quella, è scontata.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pre a valvole con 2000 €
Caro Lucio, eccomi qui nuovamente per chiederti un consiglio su come migliorare il mio impianto Hi Fi.
L'ultimo acquisto che ho fatto è stato il CD Rega Saturn che tu mi avevi consigliato. Sicuramente è stata una mossa notevole ed azzeccata. Sono soddisfattissimo! Grazie per il consiglio.
Adesso vorrei fare un passo successivo. Vorrei cambiare il mio preamplificatore. Nonostante il mio Yamaha CX1000 suoni decisamente bene (sicuramente meglio rispetto al pre che avevo prima, il NAD1000), vorrei dare un po' più di calore all'immagine globale, pur mantenendo un dettaglio spinto. Per questo avrei pensato ad un preamplificatore valvolare. Pensavo di orientarmi verso la Conrad Johnson oppure un Audio Research.
Hai qualche consiglio da darmi!? Qualche modello in particolare? Il mio budget di spesa è intorno ai 2000 euro; se proprio necessario potrei aprire anche un po' di più il mio portafoglio. Sono cosciente che mi dovrò r ivolgere al mondo dell'usato.
Le casse che ho sono le Audio Pro A414 insieme al sub B250 di cui sono immensamente soddisfatto! Cosa ne pensi? Dall'accoppiata valvole e transistor può venir fuori un buon matrimonio!?
Prediligo generalmente musica con strumenti acustici, per intenderci il Pat Metheny più acustico, e cantanti tipo Norah Jones, Amanda Mc Broom. Amo il fado e tutte quelle sonorità eleganti.
La mia sala di ascolto è un 6x4 con parquet con un bel tappeto di lana in mezzo, quindi un ambiente mediamente assorbente. L'impianto:

Un saluto, ed un apprezzamento caloroso per il tempo che dedichi a noi audiofili.
Ciao,
Alessandro - E-mail: alessandro.depra (at) fastwebnet.it

LC
Caro Alessandro,
mi sembra una buona idea migliorare la sezione preamplificatrice, anche tenendo conto del fatto che i tuoi diffusori sono attivi. Non vedo alcuna controindicazione nel pianificare l'abbinamento con un pre a valvole, anche se la sezione amplificatrice dei tuoi diffusori è a stato solido.
Coi 2000 € stanziati i pre dei marchi che hai citato temo li possa acquistare solo usati e, di conseguenza, dovrai mettere in conto la possibilità che le valvole siano da sostituire. Magari non è così, ma sono sicuro che sarebbe la prima domanda e la prima preoccupazione che ti verrà in mente non appena completato l'acquisto ;-)
Pertanto, io ti consiglierei di cercare qualcosa di nuovo. Per quella cifra, ad esempio, compri un buon AudioNote M1 Line (non mi pare tu abbia bisogno dell'ingresso phono) e, risparmiando un po', anche un Primaluna Prologue Three. Altre possibilità che potresti valutare sono il Copland CTA305 e l'Opera Consonance R1.1. Sono sicuro che uno qualunque di questi apparecchi ti farebbe fare non solo un bel salto di qualità dal punto di vista generale, ma potrebbe eliminare quella punta di freddezza che certamente il tuo Yamaha possiede. Per i generi musicali sornioni che sembra tu prediliga ascoltare potrebbe essere un passo nella direzione giusta. Acquistando nel nuovo, poi, ti metti al riparo da un sacco di potenziali problemi e in più hai una garanzia di almeno due anni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Frustrazioni audiofile
Buona sera Direttore,
ho appena letto la sua
risposta e non posso che ringraziarla per i suoi preziosi consigli. Un paio di precisazioni mi son d'obbligo però prima che cominci a sentirmi un deficiente.
Non è possibile, o comunque molto difficile, ascoltare componenti di vent'anni fa come il 3120 o Naim Nait 1-2...
Non intendo certo sbarazzarmi adesso del NAD per il Nait (il costo è ormai triplo!). Ho potuto riconoscere e in seguito apprezzare la "rotondità" del 3020i che ho venduto per il 3120 appunto per restare sulla stessa scia ma con qualcosa in più allo stesso prezzo.
Non nego che ho letto e riletto lettere e quant'altro alla ricerca di un compromesso economico-qualitativo che si sposasse sia con le mie tasche che con le mie orecchie, ma, per un principiante come me penso sia inevitabile una iniziale indigestione di informazioni in modo da avere qualche coordinata prima dell'approccio empirico che in definitiva sarà il solo a decidere cosa "conservare" della teoria e, quindi, cosa dimenticare. (Com' era il detto?: impara l'arte e....).
Non ho mania per il giocattolo mi creda, sono un attento fruitore di musica e musicista. Ho capito cosa vuole dire comunque quando parla di recensioni-incantesimo, nel campo degli strumenti musicali, chitarre e accessori nello specifico, mi son sentito molte volte come Ulisse quando si imbatte nelle sirene...conviene farsi legare!
Dopo tutto ho letto una SUA recensione con pro e contro in perfetto stile TNT, non di una qualsivoglia rivista del settore infarcita di marketing.
Poi: intendevo proprio Naimecciano nel senso di indigeno del pianeta Naim :-)
Naturalmente parlavo ironicamente di "frustrazione" intendendola specificamente per la creazione di un primo impianto da parte di un inesperto. Frustrazione (ironicamente parlando) dovuta alle attenzioni necessarie ad acquistare un prodotto usato ed a far combaciare esigenze economiche e di gusto. Come in tutto lo sforzo maggiore sta all'inizio.
Per concludere la informo che finalmente ho trovato la pace, oggi ho acquistato un Nad 545BEE a 180UKP spedizione inclusa (e pensare che stavo per acquistare un modello inferiore!) perfetto ma senza telecomando... ma chi se ne frega! I Rega Planet e Linn Mimik stanno a circa 300UKP, per ora sono fuori dalla mia orbita. Dopo tutto sono un misero squattrinato studente di filosofia.
(Ah!, in un negozio sotto casa ho preso Spectrum di Billy Cobham a 7 euro!) Forse qua lo dirà lei: chi se ne frega! :)
Riassumendo quindi:

Il mio primo impianto con 660 Euro e molte, molte ore di dedizione :-)
Grazie Direttore, ora non leggerò TNT per un po'.
La saluto, e la lascio in pace (per un po') promesso!
Marco - E-mail: marco.piras83 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
alla fine mi sembra che comunque un qualche risultato ragionevole sia stato raggiunto. Durerà? Mi auguro di sì. È proprio chi è alle prime armi che deve tirare i freni, perché per capire occorre ascoltare, tanto, e in maniera critica. Bisogna non solo imparare a conoscere il proprio impianto, ma anche e soprattutto se stessi, quali siano le cose che piacciono, quelle che non interessano e le eventuali aree da migliorare. Cambiando rapidamente componenti, sulla scia dell'entusiasmo, è un grosso rischio, si finisce per fare solo una enorme confusione.
Io stesso sono principiante in molte cose alle quali mi sono avvicinato di recente, quindi conosco bene la sensazione del voler imparare tutto leggendo su Internet. Per fortuna ho imparato a filtrare la buona informazione da quella cattiva ma, soprattutto, a mettere in relazione gli input che ricevo con le mie personali esigenze. So bene che i fanatismi, specie sui forum, sono pane quotidiano. In genere rifuggo da chi esordisce con la fatidica frase Guarda, per meno di XXXX Euro non possiamo neppure parlare di qualità minima. E buttà sul tappeto verde una cifra che tipicamente è 10 volte tanto quella che avevo pensato di spendere :-)
Per inciso, ho acquistato da poco una nuova videocamera ed ero indeciso su due modelli, mi son studiato le caratteristiche e poi sono andato a leggere un po' di opinioni. A sentire gli esperti da forum, quelli a cui non va mai bene niente - pare abbiano una madre comune, spesso incinta - con gli oggetti che avevo in mente non ci si poteva fare neanche il filmino della festa di pensionamento del collega anziano. Ovviamente la videocamera che ho preso è persino sovrabbondante per le mie esigenze.
Lo stesso accade in HiFi: si legge tanto, troppo, e non ci si accorge che, magari, le nostre esigenze possono essere soddisfatte da sistemi economici, coi quali gli esperti non si sporcherebbero mai le mani. E allora via a chiedersi a me sembra che suoni bene, però in quel forum ho letto che... oppure in quella recensione si narra mirabilie di.... Impariamo a dare il giusto peso a ciò che si legge e questo vale, ovviamente e soprattutto, anche per ciò che si legge qui.
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Dott. Cadeddu
questa mia brevissima per esprimerLe il mio sostegno nella battaglia che prova a portare avanti per il mantenimento di una DECENZA grammaticale nel suo sito, per farle i complimenti per la campagna che da tempo porta avanti sulla loudness war, sperando che il suo buonsenso audiofilo ed i suoi consigli possano essere di aiuto ed esempio a tanti altri, come me, che solo dopo tanto tempo (e tanti soldi, e tanti apparecchi) hanno scoperto l'importanza dell'ambiente di ascolto.
un cordiale saluto da un audiofilo autocostruttore tweaker e not-forumer felice.
Giovanni - E-mail: giovanni.ditucci (at) email.it

LC
Caro Giovanni,
grazie per il bellissimo messaggio di...solidarietà, a volte mi sento un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento. Correggo la grammatica, invito a usare un italiano decente, a non scambiare una e-mail per un SMS, ma sembra che i miei sforzi risultino vani. Sembra che la forma sia diventata inutile...e potrebbe esserlo, se almeno ci fosse la sostanza, che invece spesso latita: le richieste mancano SEMPRE di qualche aspetto fondamentale (eppure è tutto ben spiegato nelle
Istruzioni per la Rubrica della Posta) la cifra a disposizione, una descrizione precisa delle esigenze, del locale d'ascolto, delle preferenze musicali, della situazione al contorno. Possibile che sia così dannatamente faticoso attenersi alle regole? Devo per forza piegarmi all'abusato cliché, che mi disgusta, del siamo italiani?
Comunque non mi arrendo, continuo, settimana dopo settimana, a battere sugli stessi temi, convinto che prima o poi i lettori si adeguino a un livello MINIMO di ragionevolezza.
Sull'ambiente d'ascolto, poi, non si dirà mai abbastanza. Il fatto è che operatori del settore e riviste (quando conniventi) non hanno MAI avuto alcun interesse a far capire che l'ambiente viene prima di ogni cosa. Sai perché? Perché purtroppo in un ambiente buono la maggior parte degli impianti, anche quelli più sbagliati, suona accettabilmente bene! Questo bloccherebbe sul nascere qualunque corsa al rapido turnover degli apparecchi, con risultato che meno audiofili cambierebbero in continuazione componenti, nella vana speranza di raggiungere un obbiettivo reso irraggiungibile da un'acustica ambientale e da un posizionamento profondamente e inappellabilmente SBAGLIATI. Si potrà obbiettare che, col rapido turnover, almeno si fa girare il mercato. Pia illusione, la realtà è che a un certo punto le persone si disamorano e smettono tout court di acquistare e, in secondo luogo, questi non sono tempi nei quali è saggio alimentare una irrazionale corsa all'acquisto. Mancano le basi, cioè le risorse, psicologiche ancor prima che materiali.

Questa settimana ci congediamo da voi per un lungo ponte pasquale :-) perché, come da tradizione, TNT-Audio si concede un fermo biologico di qualche settimana. Gli aggiornamenti settimanali torneranno online il 28 Aprile. Fino ad allora vi chiediamo la cortesia e la delicatezza di evitare richieste di consulenze (anche quelle brevi e telegrafiche), abbiamo ancora tanto, tantissimo arretrato da smaltire.

Poiché da pochi giorni è iniziata la primavera, mi permetto un classico della Musica (senza etichette, stavolta!), ovvero la Sagra della Primavera di Stravinskij, qui eseguita dall'Orchestra Filarmonica della Scala sotto la sapiente direzione di Pierre Boulez. Croce e delizia di tanti audiofili, quest'opera può avere un certo scopo didattico, come le due proposte di Beethoven di qualche settimana fa. Una buona edizione audiophile è quella diretta da Lorin Maazel per la Telarc (CD-80054), un raro connubio di qualità sonora e artistica.
Buona Pasqua da tutto lo staff di TNT-Audio e buon ascolto!
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato.

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