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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 11/6/2011 - 18/6/2011

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  1. Accensione amplificatori attraverso una ciabatta
  2. Quali diffusori per i mitici finali monofonici Threshold SA/2?
  3. Sub TNT Trentino e altre cose
  4. Prontuario per la Musica liquida
  5. Nuovi diffusori per una migliore immagine
  6. Labbra come canotti
  7. Pratiche divinatorie
  8. Primo impianto
  9. CD e diffusori con 300 €
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Accensione amplificatori attraverso una ciabatta
Buongiorno,
posseggo due ampli Klimo kent gold posizionati su tavolino che ospita anche un TV a tubo catodico, dato che finalmente vorrei fare il passo di acquistare un TV LED/Plasma ho il problema che sulla stessa base non ci entrano più, a questo punto ho due soluzioni:

Volevo chiederLe cosa mi consiglia e se esistono alternative più economiche ma di buona qualità al Blacknoise four (con interruttore 235€ +60€).
La ringrazio per l'attenzione.
Saluti.
Alessandro - E-mail: a_sansi (at) virgilio.it

LC
Caro Alessandro,
in effetti accendere un amplificatore con una ciabatta non è né sicuro né facile: intanto rischi di sbagliare mira e colpire qualche altro apparecchio e poi se l'interruttore è situato nel pannello posteriore devi dare alla ciabatta un effetto a rientrare (tipo calcio d'angolo alla Maradona) che richiede anni di allenamento. Non mi sentirei di consigliarti questa pratica, in tutta sincerità. Dovessi optare per questa soluzione, comunque, sarebbe del tutto inutile spendere così tanti soldi in una ciabatta BlackNoise, mi dicono che anche la DeFonseca ne faccia di decenti, di varie fogge e colori che si adattano bene a ogni vestaglia da camera.
In realtà - e fuor di metafora - ho il tuo stesso problema e ogni volta mi inginocchio per andare a cercare gli interruttori posti sul retro dei miei finali. Non è comodo, ma credo sopravviverò a questo stress fisico, ci sono sforzi peggiori.
Per dirla tutta, io ho dotato le prese a muro dedicate agli apparecchi (tante, una per ognuno) di ottimi interruttori quindi, volendo, potrei anche accendere tutto tramite questi...ma non lo faccio. Il rischio che mi dimentichi qualcosa è molto alto, preferisco fare più operazioni, in maniera tale da avere sempre tutto sotto controllo.
Accedere tutto l'impianto tramite un unico pulsante è un'idea che non mi piace, troppi transitori d'accensione simultanei, l'impianto elettrico o qualche apparecchio potrebbero non gradire. La stessa osservazione può essere ripetuta allo spegnimento, e dunque secondo me sarebbero preferibile un'accensione e uno spegnimento in sequenza.
Non solo, ma se i finali venissero accesi (o spenti) dallo stesso interruttore che accende il preamplificatore un bel botto sulle casse sarebbe assicurato. Infatti, prima si accende il pre e poi il finale, mentre per spegnere si deve fare il contrario.
Voto NO per la ciabatta, ma voto NO anche per il secondo tavolino, che ingombra e magari - se posizionato vicino ai diffusori - occupa in maniera acusticamente criticabile lo spazio tra di essi.
L'unica soluzione è dunque un po' di ginnastica ogni volta che devi accendere o spegnere l'impianto. È un piccolo sforzo, ma l'impianto ringrazierà. Anzi, a pensarci bene un'altra soluzione potrebbe esserci: appendere il TV al muro e liberare così spazio sul tavolino :-)
Una più estrema? Eliminare la TV: l'immagine stereofonica ne guadagnerebbe moltissimo così come i nostri neuroni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Quali diffusori per i mitici finali monofonici Threshold SA/2?
Io li pilotavo con pre Klyne SK-5AL + finale Carver m1t ed il risultato era entusiasmante sia con la musica liquida passata dal Power Book (MAC) attraverso un DAC Cambridge Audio DacMagic oppure con lettore CD Marantz CD94 (grande CD ancora attuale secondo me).
Al cambio della amplificazione tutto si è come scurito quando ho collegato le mie casse autocostruite (vedi link:
www.hawthorneaudio.com/), sono dei dipoli coassiali ad alta efficienza con miwoofer da 38 cm. e tweeter a compressione avvitato sul magnete del woofer, si è persa la magia, la dinamica, la scena...tutto. Sapreste dirmi la causa di questa caduta di qualità sonica nonostante il salto in avanti fatto con Threshold? Cosa c'è di sbagliato? AIUTOOOOOO!!!!!
Tenete conto che ho provato in casa di un amico con un pre Cabre e casse molto poco efficienti i miei finali ed hanno fatto venire i capelli bianchi!!! Dove sta l'errore?
Grazie a tutti per l'aiuto.
Dario - E-mail: d.gaballo (at) archiworld.it

LC
Caro Dario,
anni fa avevo una fidanzata con la quale mi trovavo benissimo: bella, intelligente, simpatica, sexy...insomma tutto quel che potevo desiderare da una donna. Preso anch'io da smania di upgrade, decisi di cambiarla e persi tutto: immagine, classe, raffinatezza...cosa mai avrò sbagliato secondo te?
Il parallelo è meno azzardato di quanto ti possa sembrare: se andava tutto così magicamente bene, mi spieghi perché ACCIDENTI hai cambiato? Non potevi semplicemente goderti la Musica? E non potevi fare una prova in casa prima di cambiare tutto?
Il mio consiglio, pertanto, è quello di tornare alla vecchia configurazione, se possibile, e nel caso non si potesse valuterei la possibilità di utilizzare un pre diverso, magari il Klyne coi Threshold non si sposa bene per ragioni elettriche o timbriche (lo ignoro, non li ho mai ascoltati insieme). Visto che l'amico ha un pre Cable con il quale i tuoi finali volano (occhio ai soprammobili, però), una prova con questo apparecchio la farei. Potresti scoprire che sono i diffusori a non piacerti più! Non mi è chiarissimo, infatti, se questi siano arrivati prima o dopo i finali.
In generale, non è mai una buona idea scegliere i diffusori in funzione dell'amplificazione, in realtà si dovrebbe sempre fare il contrario. Io capisco che i tuoi finali Threshold siano mitici come dici tu ma se nel tuo set-up suonano male forse sarebbe il caso di smitizzarli un pochino e magari pensare a qualcos'altro.
Tra l'altro, trovo MOLTO SINGOLARE che uno scelga la strada dell'alta sensibilità e poi utilizzi finaloni ad alta potenza, a meno che non debba sonorizzare Notre Dame o i Campi Elisi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Sub TNT Trentino e altre cose
Sperando di non disturbarla la aggiorno. Ho avuto modo di finire il
TNT Trentino e di giocarci qualche settimana.
Ho provato a metterlo in parallelo ad un paio di casse con i Nirvana Super 8 e, come era facilmente immaginabile vista la differenza di sensibilità dichiarata dei progetti, il Trentino praticamente scompare. Diciamo che ha fatto un po' di rodaggio e quindi non è stato tutto tempo perso.
Adesso è stato promosso in casa (prima era in box dove l'ho costruito) e l'ho attaccato in parallelo con le Scythe Krocraft (è quello che c'è in "studio" quindi mi devo adattare) e direi che l'accoppiata è meglio assortita anche se ad alzare il volume con alcuni brani MP3 (non ho nulla di energico e moderno trasferito da CD finora) la sensazione è come di un "risucchio" della corrente che svuota all'improvviso il suono. Probabilmente il povero amplificatore Scyte arriva dove arriva o i brani sono massacrati dalla compressione.
Usando le casse in campo ravvicinato (sono agli estremi più lontani della scrivania a circa mezzo metro dalle mie orecchie) ho dovuto lavorare un po' con il posizionamento del Trentino per raggiungere una integrazione adeguata.
Una nota sul campo ravvicinato: evidenzia alcune registrazioni apparentemente meno che stellari nei CD che ho trasferito su HDD e che risultano non gradevoli anche a volumi modesti. Cose che possono capitare, magari complice il DAC interno del portatile.
E adesso? Adesso tanta musica e magari qualche altro gioco (usato e senza fretta) per il futuro.
Icon? Crossover attivo? Nuovi cd? Qualche spaccio di musica non compressa a definizione più alta tanto per provare se le mie orecchie notano qualche differenza? Qualche altra autocostruzione?
Come mi scriveva lei: chissà :-)
Saluti,
Marco - E-mail: marco.ullasci (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
certo che anche tu vai a caccia di guai!!! Il povero amplificatorino Scythe chiamato a pilotare non solo le sue casse (molto poco sensibili) ma anche il carico del nostro Trentino...ma allora dillo che vuoi la morte prematura del piccolo chipset Yamaha in classe D! Comunque, ben vengano gli esperimenti, anche estremi, si ha sempre qualcosa da imparare e fintanto che si impara non si perde mai tempo.
Io magari proverei a metterci un Dayton al posto dello Scythe, credo che la notevole potenza in più potrebbe fare una seria differenza, in positivo. La sensazione di risucchio ad alto volume dovrebbe sparire o, magari, si presenterà a volumi più elevati rispetto a ora. Lascerei invece perdere gli MP3, semmai rippa qualche buon CD con EAC e dota il tu PC di un DAC USB di accettabile qualità, credo che in questo modo MOLTE cose miglioreranno. Visto che si tratta dell'impianto dello studio, forse però non vale la pena spenderci troppe energie, mentali e finanziarie, altrimenti sai come va a finire: due impianti più o meno analoghi e poi mi scriverai allegando una lunga lista, per chiedermi quali apparecchi tenere e quali rivendere :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Prontuario per la Musica liquida
Mi sono sentito dire che la musica liquida si chiama così a causa della dissenteria che suscita in chi la ascolta. Il mondo è pieno di gente volgare.
Io invece che, oltre a vantare una ineccepibile attività intestinale, sono da molti anni un accanito sostenitore del computer come potenziale sorgente musicale di alta qualità, colgo al volo lo spunto fornito dalla mail pubblicata nella vostra rubrica della posta del 21/5 intitolata agli audiofili felici, per estenderne un pochino i contenuti.
Come non essere d'accordo al 1000 x 1000 con le considerazioni esposte dall'amico lettore relativamente alla gigantesca importanza che riveste l'ambiente di ascolto nella resa finale di un impianto?
Anch'io, come tutti, ho sempre avuto i miei problemi, anche in ambienti diversi e, arrivato alla conclusione che più di tanto non potevo stravolgere l'arredo allo scopo di migliorare l'acustica, mi sono sempre interessato alle possibilità offerte dall'equalizzazione ambientale attiva. Risparmio la descrizione dei tristi risultati ottenuti diversi anni addietro con apparecchiature analogiche: basti dire che mi ero convinto si trattasse di un lavoro eccessivamente specialistico, e che quindi fosse meglio lasciar perdere.
Ma gli anni sono passati, è arrivato il computer, ed oggi è possibile, da semplici appassionati e con un investimento davvero ridicolo, ottenere risultati assolutamente sorprendenti. Risultati raggiunti con un investimento anche inferiore a quello sostenuto dall'amico lettore, e, non me ne voglia, un poco più raffinati.

  1. 1a MOSSA. Procurarsi (volevo dire comperare) un programmino chiamato PURE MUSIC che, ad onta della sua estetica dimessa, è un vero pozzo di S. Patrizio. Questo si attacca ad iTunes come una piattola e, sfruttandone interamente l'archivio musicale, si sostituisce ad esso trattando il segnale finalmente in una ottica HI-FI. Il suo prezzo (attorno ai 100 €) si giustificherebbe soltanto con la caratteristica di riconoscere la risoluzione del brano che sta per riprodurre e quindi settare automaticamente il formato coerente nel pannello di controllo dei dispositivi audio.
    Se qualcuno, come me, ha diversi brani ad alta risoluzione, che ascolta alternandoli ad altri a risoluzione CD, benedirà questa caratteristica che risparmia la manovra altrimenti manuale. Inoltre è possibile sovracampionare qualsiasi pezzo fino alla massima risoluzione consentita dal proprio DAC, anche se il risultato non appare poi così sconvolgente. Ma la vera perla, quasi nascosta tra la miriade di interventi offerti dagli innumerevoli settaggi, è la possiilità di caricare contemporaneamente in linea fino a 14 plug-ins disponibili tra i molti offerti dalla biblioteca Audio sviluppata direttamente dalla APPLE (ah, dimenticavo di dire che uso un MacBook e dedicato solo alla musica). Tra questi, ho trovato almeno due incredibili equalizzatori multibanda a 10 o 31 cursori, e UDITE UDITE un notevole equalizzatore parametrico con le sue brave capacità di intervento chirurgico su frequenza, intensità e pendenza. Io mi sono permesso di inserirne 9 (diconsi nove) e di migliorare 9 corrispondenti problemi, anche minimi, della risposta audio del mio ambiente. Come ho fatto?
  2. 2a MOSSA. Non è possibile controllare un simile ben di Dio ad orecchio, bisogna fare qualche altro sforzo, anche se contenuto. Ho comperato l'inevitabile microfono a condensatore della Behringher mod ECM8000 ed il suo alimentatore dedicato (totale 76 €, si, avete letto bene) con il quale entro direttamente in un iMac che ho nella stessa stanza, uno studio, e che uso per lavoro. Con i computer APPLE non c'è bisogno di una inutile (almeno nel mio caso) interfaccia audio, ed il microfono, piazzato sul cavalletto fotografico, fornisce dati all'altro pezzetto di software che bisogna procurarsi. Io ho scelto SPECTRE, della Audiofile Engineering, che non è altro se non una raccolta di strumenti per l'analisi del suono tra i quali figura anche un notevole analizzatore di spettro con un numero di regolazioni e possibilità imponenti (fino ad 1/48 di ottava!).
    Esiste una versione parziale (costo sui 50 €) che comprende ovviamente questo analizzatore, ma la si può scaricare come demo pienamente funzionante per 30 giorni ed avere ancora tutto il tempo per risolvere gratis i propri problemi. Cosa manca ancora ?
  3. 3a MOSSA facile facile e gratis. Dalla rete si scarica senza difficoltà (e onestamente) un WAV TEST con inciso un segnale di rumore rosa: io ne ho trovato uno continuo di 20 minuti e vi assicuro che, durante le regolazioni, poter disporre di questo tempo è davvero comodo.
FINE DEGLI SFORZI ED INIZIO DEL DIVERTIMENTO.
Rumore rosa sul computer, microfono al posto delle orecchie ed occhio all'altro monitor per avere sotto controllo, in tempo reale, la completa risposta del vostro ambiente di ascolto. La possibilità di utilizzare degli equalizzatori parametrici è la vera forza di tutto questo insieme, consentendo essa una precisione di intervento talmente elevata da non essere nemmeno paragonabile al tipo di regolazione consentita dai tradizionali multibanda.
Questi finiscono sempre con il coinvolgere le frequenze adiacenti a quella su cui si vuole intervenire, fornendo un risultato spesso insoddisfacente. Allora tutto fatto? Tutto così semplice? Neanche per idea. Intanto va precisato che i software a cui ho accennato non sono certo gli unici nel settore. Ne esistono un sacco, anche molto superiori (e più costosi), anche ovviamente in ambiente PC.
Io ha solo fornito uno spunto, presentando la mia esperienza personale, e di certo NON HO INVENTATO NULLA! Tenevo soltanto a sottolineare quanto la cosa sia davvero a portata di mano e quanto possa dare risultati molto più soddisfacenti di un estenuante girandola di componenti. E poi, proprio qui comincia il lavoro più delicato, quello per cui occorre grande pazienza e molto buon senso, senza dimenticare alcune basilari regole che possono fare la differenza tra un locale "guarito" ed un altro in ulteriore peggioramento.
Ma questo è già diventato un romanzo e non posso abusare più di tanto dello spazio e della pazienza del nostro direttore. Se però quest'ultimo dovesse riscontrare un certo interesse al seguito di questa (felice) odissea, me lo faccia sapere ed io sarò ben lieto di inviare la seconda puntata.
Grazie a tutti e grazie a Lucio.
Sandro - E-mail: sangallo (at) galsan.191.it

LC
Caro Sandro,
ottimo e abbondante, ovviamente sei precettato per la seconda puntata, hai raccontato un'esperienza che spero possa essere utile ad altri in vena di prendere il toro (l'acustica ambientale) per le corna.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Nuovi diffusori per una migliore immagine
Buonasera Direttore,
innanzitutto un davvero sentito plauso per la sua rivista on line: attendibile, intelligente, equilibrata; per me un punto di riferimento nel mondo dell'HIFI. Complimenti. Ma vengo ai miei dubbi. Innanzitutto questi i miei attuali apparecchi:

La mia stanza di ascolto non è molto grande, anzi: m. 3,8 x 4,3 (soffitto a 3 m.) con una libreria su ciascun lato lungo, tenda, vari tappeti e piccolo divano due posti. I diffusori sono disposti sul lato corto; tendo a posizionare il punto di ascolto distante circa ad 1,5 m. dalla parete di fondo.
A me il tutto non sembra suoni male. Però, però mi piacerebbe riuscire ad avere una migliore dislocazione degli strumenti sul palcoscenico ideale, inoltre talvolta mi sembra di essere troppo vicino ai diffusori (ed in effetti lo sono). Così ho iniziato a valutare la sostituzione del diffusori. Ed ecco i dubbi: minitower o da piedistallo? La logica mi porterebbe a prediligere i secondi, ma temo di poter in seguito rimpiangere i minitower (per la resa sui bassi, per una maggior presenza) Fra i bookshelf starei valutando i Dynaudio Special 25 ed i Opera Callas (ultimo modello). Fra i minitower mi incuriosiscono i Vienna Acoustic Beethoven Baby Grand.
Dopo aver letto un bel po' su questi diffusori ed aver quasi maturato la decisione di vendere i miei Sonus Faber mi sono bloccato. Penso che avrei la necessità di ascoltare i diffusori nel mio ambiente di ascolto, ma questo non è realizzabile.
Accetto qualsiasi suggerimento che possa schiarirmi le idee.
Cordiali saluti.
Antonio - E-mail: qanto21 (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
non è facile fare diagnosi a distanza e, soprattutto, mi è impossibile capire cosa tu intenda per migliore dislocazione degli strumenti. Essendo i diffusori abbastanza vicini tra loro e la stanza non certo enorme, non credo tu possa ottenere un palcoscenico molto ampio e, di conseguenza, le posizioni reciproche degli strumenti saranno, per forza di cose, ravvicinate. Più allarghi lo spazio tra i diffusori e più il palcoscenico si allarga, almeno fino a quando non si viene a creare un buco al centro per eccessiva distanza.
Io non credo che nuovi diffusori possano risolvere il problema. Potresti valutare invece un posizionamento diverso di quelli attuali, magari rivoluzionando posizione reciproca di diffusori e punto d'ascolto, spostando gli arredi e utilizzando pareti diverse. Ancora, potresti provare ad angolare fortemente i diffusori verso il punto d'ascolto e, magari, allontanare quest'ultimo il più possibile. Dici che ora è posizionato a 1,5 metri dalla parete posteriore, hai ancora tanto spazio con il quale giocare.
Qualora tutto dovesse fallire (ne dubito) potresti valutare la possibilità di minitower meno ingombranti dei Concerto Gran Piano, mi vengono in mente immediatamente i Totem, che fanno di immagine e gamma bassa profonda, veloce e articolata i loro punti di forza. Non conosco i minitower Vienna che citi, quindi non posso esprimermi in merito. Lascerei perdere i bookshelf, non guadagneresti in alcun parametro e perderesti in impatto e profondità della gamma bassa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Labbra come canotti
Di nuovo salve caro Direttore!
torno a disturbarla dopo un po' di tempo dalla mia precedente lettera:
Impianto liquido. Il tempo trascorso da quando ha pubblicato la mia lettera e la sua risposta l'ho impiegato per pensare, riflettere, leggere recensioni (anche su altri siti, mi perdonerà? ;-) ), leggere quasi tutte le lettere nella rubrica della posta e non ultimo, ho cercato di mettere da parte qualcosina (leggi $).
Ho valutato attentamente il suo consiglio di upgradare il mio impianto e questo è il frutto delle mie riflessioni per ognuno dei componenti attualmente in mio possesso:

  1. DAC USB Kingrex UD-01: ho cambiato or ora gli operazionali di fabbrica con due coppie di BB OPA627, e ho scoperto che c'è un universo di suoni parallelo al nostro da cui non voglio tornare!! questo DAC non si tocca almeno per un bel po' di tempo!
  2. ampli KamaBay Scythe: il suo suono mi aveva impressionato non poco, un po' mi piange il cuore, ma so che forse l'uso di questo amplificatore mi vincolerà sempre, per quanto riguarda la scelta dei diffusori; non potrò mai scendere al di sotto di una certa sensibilità. Lei mi ha consigliato, come possibile sostituto, il Dayton. Ho cominciato a farci un pensiero serio.
  3. Diffusori Indiana Line Arbour 5.06: e qui comincia la nota dolente! Sono affezionato tantissimo a questi speaker, ricordo ancora esattamente nel dettaglio il giorno in cui li ho acquistati, li ho collegati e ho fatto partire la musica: mi è scesa una lacrimuccia, davvero! Non avevo sentito niente del genere prima (non ho la fortuna di avere parenti o amici audiofili quindi non ho mai sentito un "vero" impianto). Il massimo riferimento per me, fino ad allora, era un compattone monomarca abbastanza costoso, ma l'unico suo pregio erano dei bassi pompatissimi!
Comunque... sono arrivato alla conclusione che non potrò mai disfarmene, ma potrei riciclarli per sostituire i frontali del mio impianto HT (attualmente uso gli speaker "di plastica" che facevano parte della confezione).
Ma ora il vero problema: con quali diffusori li sostituisco? Sto leggendo le mail della sua rubrica da giorni e non riesco a districarmi!! Il budget attualmente a mia disposizione è 350/400 €. Una scelta facile sembrerebbero le Klipsch, ma anche qui ho letto tutto e il contrario di tutto.
Nella mia seppur breve carriera di novizio audiofilo ho scoperto di amare il dettaglio, la correttezza timbrica, l'ariosità delle voci il soundstage 3D. Questo potrebbe esserli utile per indirizzarmi verso qualcosa di concreto?
No eh? è quello che tutti cercano d'altronde!
Pendo dalle sue labbra...
Marco - E-mail: Marco.Fosca (at) ism.cnr.it

LC
Caro Marco,
prima o poi dovrò ricorrere a un delicato intervento di chirurgia plastica riduttiva per le mie povere labbra: c'è chi se le fa gonfiare a dismisura e chi invece, a causa del peso delle persone che ci si appendono, sarà costretto a un costoso intervento chirurgico per ridurne forma e dimensioni. Metterò tutto sul conto di tutti quei lettori di TNT-Audio che attendono la...Parola.
No, proviamo anche a usare la nostra testa, ogni tanto, la soddisfazione sarà nettamente maggiore. Da ciò che scrivi mi pare tu abbia già individuato le strade da percorrere: con il piccolo Scythe sei vincolato a diffusori abbastanza sensibili, quindi prima di cambiare questi ultimi mi parrebbe cosa saggia pensare a una sua sostituzione con ampli più potenti. Il Dayton sarebbe il passo in avanti più sensato: costa poco, suona meglio e ha tanti watt. Questo primo passo ti permetterebbe di scegliere gli EVENTUALI nuovi diffusori in un range più ampio, non necessariamente tra quelli ad alta sensibilità.
Perché dico EVENTUALI nuovi diffusori? Perché potrebbe essere che il Dayton faccia suonare le tue attuali Indiana Line come nessuno mai, certamente con un basso più potente e profondo e con una dinamica nettamente superiore.
Dopo aver metabolizzato questo cambiamento potrai pensare a dei nuovi diffusori e non necessariamente Klipsch, a quel punto. Se ti son piaciute così tanto le Indiana Line...perché non restare in casa con una bella torre da pavimento top di gamma, magari da cercare usata? Come vedi le risposte le avevi sostanzialmente già trovate :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Pratiche divinatorie
Caro Lucio,
Le scrivo per portare la mia piccola ed umile esperienza, ed avere un riscontro da chi ormai è un riferimento. Da studente ho dedicato all'ascolto musicale la media di almeno un'ora al giorno, tempi ormai irraggiungibili per stato civile (adesso coniugato con prole), e stress lavorativo quotidiano, ho ascoltato musica in tutte le condizioni (volumi) e fasce orarie. Le condizioni di ascolto le possiamo riassumere in:

Potete immagine in una stanza così piccola con tutta questa potenza, ho sempre avuto il problema di bassi eccessivi che generavano un fastidioso rimbombo ed entravano in risonanza con il mobilio. Questo succedeva almeno 15 anni fa, ricordo di essere andato al negozio dove mi padre aveva acquistato l'impianto per chiedere un equalizzatore almeno da 11 bande, perché ero convinto che con tale apparecchio sarei riuscito a eliminare solo le frequenze fastidiose, ma fortunatamente il negoziante mi ha preso per eretico, e mi ha cacciato via.
Solo adesso, e grazie al Vostro lavoro avrei avuto qualche soluzione per risolvere il problema, ma mi sono dovuto arrangiare, e qui entriamo nel cuore del motivo della mia lettera. Come adesso Voi consigliate un rodaggio all'impianto, prima di catturarne le vere caratteristiche, io facevo un doppio rodaggio, su di me e sull'impianto: chiudendomi nella stanza e creando buio pesto, passavo circa 20 minuti ad ascoltare musica a bassissimo volume per raggiungere due obbiettivi, educare ed abituare l'orecchio a catturare ogni minimo suono e portare a temperatura l'amplificatore Classe A, passato questo momento preparatorio inserivo il CD da ascoltare ed alzavo il volume tanto quanto non andasse in risonanza con la stanza, e da lì iniziava il mio viaggio accompagnato dalla musica. Come la frase scritta nella brochure delle B&W "Listen and You'll See". Posso garantirvi che dopo quella oretta mi sentivo tra "Ho visto anche degli audiofili felici".
Senza aver speso soldi e senza aver modificato l'impianto avevo raggiunto lo scopo di ogni audiofilo, è bastato regolare la mia testa e il mio orecchio. Purtroppo capisco che i requisiti fondamentali sono un po' difficili da replicare: molto tempo per l'ascolto e stanza senza apparecchi che emettono rumori o ronzii, ma il risultato è notevole.
Questo modo di ascoltare musica mi ha portato a indirizzare il mio ascolto verso artisti che producevano più album che singoli, in molte lettere che arrivano alla redazione di TNT leggo che molti cercano l'impianto adatto al genere musicale preferito, per me è successa la cosa inversa, io ho iniziato ad ascoltare musica con questo impianto e miei gusti si sono orientati verso gli artisti ed etichette musicali che meglio venivano esaltate dalle magnifiche (per me) B&W.
Ancora adesso ho i brividi a pensare a Mission di Ennio Morricone o Amused to Death di Roger Waters; album dove si raggiungono le decine di Hz e con il mio piccolo stratagemma ho imparato ad amare.
Concludo porgendo i miei saluti e i miei ringraziamenti !!
PS: Vorrei tolta una curiosità sulle B&W e sul loro carattere, quelle che si trovano adesso in commercio mi sembra di capire che sono molto diverse dalle DM580 del 1991, o ancora ho molta strada da fare e musica da ascoltare ?
Le DM le trovo con un basso secco e preciso, e alti e medi non mi sembrano fastidiosi nel lungo ascolto.
Sergio - E-mail: sergio.arcoleo (at) gmail.com

LC
Caro Sergio,
sono contento tu abbia trovato la tua strada per il miglior ascolto. Sebbene la trovi poco pratica, non è molto diversa da quella che adotta la maggior parte degli audiofili: si inizia ascoltando a basso volume e poi si sale via via di livello, se l'impianto lo consente. Tutto ciò non è necessario tanto per mandare in temperatura l'impianto quanto per abituare e preparare l'orecchio ai suoni. Non è sempre facile partire da zero a palla, le orecchie non sempre gradiscono. Quindi, in sostanza, ti confermo che trattasi di pratica abbastanza diffusa. Personalmente, a fine ascolti, abbasso il volume quando scorgo in lontananza i lampeggianti delle forze dell'ordine.
La tua, forse, è un'estremizzazione, visto che impone il buio completo e i 20 minuti canonici di warm-up e francamente la trovo un po' eccessiva.
Ti confermo anche che è altrettanto diffuso il fine didattico/musicale di un impianto HiFi: tanti, dopo i primi ascolti HiFi, hanno provato a scoprire suoni nuovi e, pertanto, generi musicali nuovi. Da giovanissimo anch'io scoprii la Musica classica grazie all'impianto HiFi e alla lettura delle riviste musicali.
Consentimi poi una correzione: i rimbombi cui fai cenno non sono da attribuire all'eccessiva potenza dell'amplificatore o alla sensibilità dei diffusori: la potenza in più, se non si utilizza, non può far male. Semmai è l'ambiente e il posizionamento dei diffusori all'interno di esso a essere responsabili per il problema che segnali.
Infine, posso confermarti che il trend del nuovo suono B&W è andato in crescendo dagli anni '90 sino ad oggi, quindi i tuoi diffusori hanno un'impostazione, se non vecchio stile, ancora abbastanza equilibrata e neutra.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Buona sera mi chiamo Alberto, ho 21 anni, sono di Milano e seguo da un paio d'anni il vostro sito TNT-Audio. Per "colpa" di una recente scoperta riguardante LP dei miei genitori ho deciso di fare il grande passo per approdare all'alta fedeltà. Gli articoli e le recensioni di vari prodotti mi hanno convinto che questa passione possa essere perseguita anche da chi economicamente non ha grosso sostegno e così eccomi qua.
p Prima di proseguire con le domande ci tengo a precisare che mi son fatto parecchi scrupoli prima di scrivere questa email ho guardato numerosi articoli e siti anche al di fuori di TNT, ma purtroppo l'ignoranza non mi aiuta e certi passaggi mi rimangono all'oscuro. Sono qui dunque a chiedere aiuto per non compiere errori altrimenti riparabili grazie alla pazinenza che spero di trovare in voi della redazione.
Per il mio impianto parto davvero da 0. Ero deciso sull'ampli Scythe Kama Bay AMP 2000 (fratello maggiore di quello recensito da voi) da accoppiare alle casse della stessa marca, le Scythe Kro Craft.
Insieme a lui volevo aggiungervi il giradischi Project Debut III di cui ho sentito un gran bene. Ma da quel che ho capito il giradischi non può collegarsi ad un amplificatore se non tramite l'ingresso phono. La mia domanda è la seguente: cosa posso e mi conviene fare?
Comprare un pre phono (ho letto recensioni interessanti sugli stessi Project) e nel caso potrei poi collegarlo all'ampli della Scythe e mantenere lo stesso set up? Oppure mi converebbe lasciare stare il prephono e prendere un preamplificatore e quindi poi un finale (cosa che non vorrei fare dato le mie scarse conoscenze, denaro e spazio). Oppure ancora cercare un ampli con l'ingresso phono divenuti da quel che ho capito abbastanza rari?
Come avrai immaginato non ho ambizioni incredibili, dato soprattutto alla mia situazione economica, vorrei semplicemente ascoltare della buona musica in tutti i sensi.
Ti ringrazio di cuore solo già per il tempo che spendi dietro il sito che non manco di visitare, se riuscissi a sbrogliare anche questa mia nube te ne sarei veramente grato e saresti artefice di un neo Ascoltatore.
Molto grato.
P.S. grazie a voi ho scoperto il musicista Tricky!
Alberto - E-mail: ziopingu (at) libero.it

LC
Caro Alberto,
sono felice che la lettura di TNT-Audio ti abbia fatto scoprire un grande artista come Tricky! L'impianto senza Musica, che sia sempre nuova, alla lunga annoia.
Mi pare di capire che tu voglia partire da una sorgente con solo vinile, non fai menzione di lettore CD, dunque immagino non ti serva. Tuttavia, poiché sei giovane e immagino ascolti molta Musica dalla rete, varrebbe la pena considerare almeno il PC come ulterore sorgente del tuo neonato impianto. Per questa ragione vedrei male un amplificatore come lo Scythe, non dotato di ingresso phono, ma limitato a un solo ingresso linea. Esiste, è vero, il modello con più ingressi (oppure il NuForce Icon) ma resterebbe il problema di come pre-amplificare il giradischi. Il mio consiglio allora è quello di armarti di un po' di pazienza e di cercare, usato, un amplificatore dotato di più ingressi linea e di phono. Modelli recenti di Rotel e (meno recenti) di NAD, Arcam e Cambridge Audio possono darti quel che cerchi per cifre non troppo distanti dall'accoppiata Scythe + pre fono esterno. Con 100-150 € si trovano ottime soluzioni, che non solo risolverebbero il tuo problema, ma che ti permetterebbero anche di spaziare nella scelta dei diffusori, visto che dispongono di potenze d'uscita assolutamente ragionevoli.
Qualche nome? Tutta la serie RA 8XX e RA 9XX di Rotel, la serie 3XX di NAD (non i recenti C3XX però) dove con XX intendo altre due cifre arabe (es. RA 820, RA935 etc.). Cerca un po' in giro, su Ebay, su subito.it o su usatohifi.com per delle buone occasioni. Qualora fossi in difficoltà nel capire quali modelli prendere in considerazione e quale prezzo sia giusto pagarli, sentiti libero di ricontattarmi (non sempre riesco a rispondere velocemente, le richieste sono sempre moltissime).
Per quanto riguarda i diffusori, benissimo gli Scythe Krocraft, ma anche qualcosa di usato di Indiana Line, B&W, KEF, Wharfedale etc. Anche in questo caso, sentito libero di contattarmi per una cernita del materiale trovato guardandoti un po' in giro.
Qualora il budget non ti consentisse comunque di accedere a queste occasioni (certamente più costose dell'accoppiata Scythe ampli + casse) valuta tranquilamente un pre fono, ad esempio il ProJect ma anche qualche modello più economico tipo il TCC TC750. Avrai il fastidio di dover attaccare e staccare le due sorgenti, ma se il budget è ristretto qualche sacrificio occorre pur farlo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

CD e diffusori con 300 €
Gentile direttore,
da qualche mese - da quando il precariato è un po' meno precario - ho iniziato la mia discesa nell'alta fedeltà, con un impianto che tuttavia è ancora in via di allestimento.
Premesso che partivo da zero, ad oggi ho accostato un Thorens TD 158, un amplificatore NAD 3020, e ahimè una coppia di diffusori da scaffale Kenwood che mi avanzavano da un impianto molto vecchio (UD 551) ma all'epoca pagato davvero tanto.
Confesso che non sono molto esigente, anzi forse lo sono troppo poco: non concepisco ad esempio ansie come quelle relative ai cavi, che per me finchè c'è il suono vanno bene, né mi sono mai speso nel tentativo di provare decine di combinazioni di apparecchi prima di operare la mia scelta. Quando acquistai il Thorens avevo tanta voglia e da tanto tempo di ascoltare un vinile, che non stetti molto a preoccuparmi. Non ne sono pentito, ma vorrei un po' cambiare attitudine.
Il mio ambiente d'ascolto è una stanza di 4x5mt circa, i diffusori sono disposti a 1,5 mt dalla parete lunga, quasi al centro della stanza, a 2mt di distanza l'uno dall'altro. Non credo di avere un genere preferito, i vinili sono per lo più recuperi post punk e new wave, ma gli ascolti non si esauriscono qui: all'impianto infatti vorrei donare, oltre ai diffusori, anche un lettore cd e recuperare condizioni di ascolto anche per tutta la musica collezionata prima del vinile (qui la classificazione si fa molto complicata). Non vorrei spendere più di 300 euro tra lettore cd e diffusori: per il primo sono assolutamente disposto a rivolgermi all'usato, per i secondi ho qualche riserva non essendo ancora in grado di distinguere tanti particolari all'ascolto.
Ovviamente la cifra può salire un po', se questo aiuta ad aumentare il rapporto qualità prezzo o la mia esperienza in generale.
Grazie del supporto, anche se a volte sul sito non si trovano tutti i modelli che si cercano, direi che non si deve comunque sottovalutare la possibilità di avere un tale compendio a nostra disposizione, in ogni momento.
Saluti,
Vincenzo - E-mail: Vincenzo.DeSimone (at) metlife.it

LC
Caro Vincenzo,
per essere uno poco esigente direi che tu sia partito con il piede giusto: sia il NAD che il Thorens sono stati due ottimi acquisti. Con un budget di 300 € non è che ci si possa allargare tanto dovendo acquistare sia un CD che una coppia di diffusori. Non specifichi la tipologia di diffusori da te preferita ma immagino voglia ancora stare sul genere da scaffale, anche perché forse tale disposizione è quella attuale. Per il CD hai due possibilità: o acquisti un lettore DVD nuovo, di marca nota, intorno ai 50 € (Samsung, qualche Philips, LG) oppure ti armi di tanta pazienza alla ricerca di un lettore CD usato, non troppo vecchio, sotto i 100 € (su Ebay c'è veramente l'imbarazzo della scelta).
Un'alternativa a queste due soluzioni sarebbe quella di dotare il tuo PC di un DAC USB per trasformarlo in un lettore digitale di buon livello. In questo caso la spesa può, di nuovo, stare abbondantemente sotto i 100 €.
I diffusori sono il problema più grosso. Limitandoci al materiale nuovo e immaginando un budget residuo di 200/250 €, potresti valutare le seguenti proposte: Indiana Line Tesi 204 o 242, Wharfedale Diamond 10.1, Monitor Audio Bronze BX1, KEF C-3, Mission M31i. Qualora potessi optare per una soluzione da pavimento (che ti consiglierei, se avessi lo spazio) valuta con attenzione le Wharfedale VR200. Nell'usato il range si amplia molto, eventualmente guardati un po' in giro e sentiamoci di nuovo.
Il salto di qualità rispetto alla situazione attuale sarebbe comunque notevole, non puoi sbagliare. Infine, anche se pensi che sia una perdita di tempo, prova - una volta acquistato il nuovo materiale - ad autocostruirti qualche cavo, di segnale e di potenza, secondo alcune facili (e quasi a costo zero) ricette del nostro
Tempio del Tweaking.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gent.mo Lucio,
TNT-Audio può essere molto pericoloso, se maneggiato da mani inesperte e/o impazienti; la sindrome da upgradite è sempre dietro l'angolo. La cura che mi sento di consigliare è... TNT Audio stesso, letto (soprattutto) tra le righe, oltre a una sana distanza psicologica dall'impianto.
Questa mia, dunque, solo per ringraziarti per il bel servizio gratuitamente offerto. Allego alcune foto del mio (modesto) impianto, migliorato con i consigli e i progetti di TNT:

Impianto: Cordiali saluti,
Mattia - mattia.retta (at) libero.it
[Impianto audio]

LC
Caro Mattia,
pensavo esattamente la stessa cosa: la lettura di questo sito è pericolosa, dovrei mettere un bollino come si fa sui dischi di rap/hip hop "Parental advisory: explicit lyrics" dove al posto di lyrics si potrebbe mettere "advices". Non credo che i miei consigli siano sempre a fin di bene, spesso vado contro ciò che gli audiofili vorrebbero sentirsi dire. Molti, infatti, cercano solo conforto/conferme per dare forza ai propri piani deliranti che prevedono sempre la sostituzione di qualche componente, anche quando tutto va maledettamente bene (qualche esempio lampante anche nella posta di questa settimana). Molti cercano complicità, non consigli. Purtroppo io adoro scombinare le carte e non stare al gioco. Il malcelato scopo è quello di obbligare le persone a guardarsi un po' dall'esterno, con occhi diversi e a valutare diversamente le priorità, usando la propria testa.
La speranza è che, forse non per tutti, ma per molti questo approccio non mainstream li porti ad una maggiore consapevolezza e, di conseguenza, a un maggiore apprezzamento di ciò che hanno.
Avrei gioco facile nell'ingenerare stimoli da upgrade e fare da volano per quell'istinto (suicida) di cambiamento continuo dei componenti. Forse il mercato vorrebbe questo da una rivista HiFi, ma sono da sempre convinto che il turbinio degli apparecchi, alla lunga, causi disaffezione e allontamento da questo hobby. Il mio è un ragionamento da lungo periodo, vorrei che anche l'audiofilo italiano imparasse un po' del sano pragmatismo (maturo) anglosassone che talvolta valuta la possibilità di un downgrade anziché di un upgrade continuo. Siamo schiavi dell'idea che il PIL debba crescere sempre e comunque, io sono convinto che non si possa crescere indefinitamente. In HiFi come in altri settori: gli alberi non crescono fino in cielo, come magistralmente spiegato da Stephen J. Gould nel libro omonimo, del quale consiglio la lettura (per una rivisitazione insolita dell'evoluzionismo).
E poiché il cielo è il limite, fatemelo ripetere anche in Musica, con un brano di un disco che ho molto amato, prima opera postuma di Notorius B.I.G (al secolo Christopher George Latore Wallace III), scomparso esattamente 14 anni fa (9 Marzo '97), ucciso all'età di 25 anni a colpi di pistola mentre abbondona una festa insieme al suo amico/manager Puff Daddy (Sean Combs) a Los Angeles. Il brano si intitola, appunto, Sky's the limit. Notorius B.I.G. è stato considerato da più fonti autorevoli uno dei migliori rapper di tutti i tempi. Che piaccia il genere o no, questo brano merita più di un ascolto.

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