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LC
Caro Paolo,
al tuo posto distribuirei diversamente il budget: visto che è contenuto, inutile spalmarlo su tre upgrade diversi, meglio puntare su pochi interventi ma di qualità nettamente superiore, altrimenti corri il rischio di incappare in un side-grade piuttosto che in un up-grade!
Lascerei per ora al suo posto il lettore CD, che non è poi così male e che difficilmente riusciresti a migliorare drasticamente con 150 €, anche guardando nell'usato.
Visto che stavi pensando alla musica liquida potresti acquistare un DAC USB che sia dotato anche di ingresso coassiale. In questo modo potresti risolvere due problemi con spesa minima: collegheresti il PC all'impianto stereo e miglioreresti l'ascolto dei CD attraverso il Teac che, per fortuna, dispone di uscita digitale coassiale e può pertanto funzionare come meccanica di lettura!
Tutta la tua musica, in questo modo, passerebbe attraverso lo stesso DAC. Ne esistono diversi in commercio che dispongono di ingressi USB, coassiale e ottico, comincia a dare un'occhiata a qualche nostra prova d'ascolto (es. iniziando da questa). Come budget potresti stanziare i 150 € che avevi previsto per il lettore CD sostitutivo, magari incrementando fino a 200/250 € se ti fosse possibile.
Tutto il resto del budget lo dirotterei sui diffusori! Con 300 €, anche cercando nell'usato di qualche anno fa, secondo me non faresti un salto in avanti significativo. Dovresti arrivare almeno a 400/500 €, cifra che ti consentirebbe di acquistare qualche diffusore a torre che costa(va) circa 1000 € di listino. Questo ti consentirebbe un salto qualitativo sensibile. I marchi da cercare potrebbero essere Chario, KEF, Monitor Audio, Mordaunt Short e, con un po' di fortuna, Opera (es. le vecchie Platea).
Infine, un'osservazione sul tuo esperimento con l'Ipod: per musica liquida non si intende un lettore MP3 collegato all'ingresso cuffie! Tra l'altro, cosa mai sarà un ingresso cuffie? Gli amplificatori possiedono solo un'uscita cuffie, non un ingresso! Spero di aver capito male, perché quel che hai fatto non dovrebbe semplicemente funzionare! Probabilmente hai collegato l'uscita cuffie del lettore a un ingresso linea dell'amplificatore...
Per musica liquida si intende un qualunque dispositivo che possa gestire file audio possibilmente non compressi, collegato via digitale a un DAC, quindi - ad esempio - un PC che suona i files wav o flac da hard disk e che esce in digitale dalla sua USB fino a un DAC esterno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Beppe,
visto che non ami l'ascolto in cuffia perché forzarti a fare una cosa che probabilmente non ti piacerà? Ora, che la nascita di un figlio possa modificare un po' la routine quotidiana ci può stare, che questo significhi non poter più ascoltare musica attraverso l'impianto HiFi...mi pare davvero un'esagerazione! Comunque sia, non acquisterei né il T-Amp né lo Scythe con lo scopo di ascoltare in cuffia, perché l'uscita cuffia di questi amplificatori non è adeguata. Ti serve un amplificatore per cuffie dedicato. Ne abbiamo recensito diversi, in varie fasce di prezzo, ma visti gli apparecchi che hai considerato immagino il budget sia ridotto. In tal caso un oggetto piccolo ed economico come il Practical Devices XM-3 o i modelli vari FiiO e PopPulse potrebbero andar benissimo.
È vero che non potrai riciclarli per un secondo impianto ma....prima di costruirne un altro, perché non pensare a migliorare il primo? Immagino desideri un impianto più privato da poter ascoltare in santa pace. Ebbene, sarebbe meglio spostare quello principale, semmai. Questa moda della moltiplicazione degli impianti non l'ho mai capita fino in fondo. Io utilizzavo due impianti diversi per esigenze da recensore - uno top-class e l'altro più budget-class - poi ho deciso di razionalizzare il tutto, facendo ruotare gli apparecchi in caso di necessità. E il tutto all'interno di una stanza dedicata.
Continuo a ritenere che sia mille volte meglio un impianto più piccolo in una stanza dedicata (fruibile quando vogliamo) piuttosto che un impianto più impegnativo in una stanza dove di fatto non abbiamo libero accesso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
la scelta di una meccanica è impresa quantomai difficile, soprattutto oggi che sono diventate una rarità. Tuttavia, tenere imballato un DAC perché non hai una meccanica mi pare un'esagerazione! Non hai un lettore DVD da pochi euro a disposizione? Momentaneamente può fungere da meccanica, in attesa di trovare una valida sostituta! La CEC che citi tu sarebbe una buona scelta, ma prima mi accerterei che l'assistenza italiana fosse garantita. Il distributore dovrebbe essere Fugagnollo, non mi pare che il sito sia aggiornato di frequente. Nel dubbio, contattali.
Mi preoccupa l'assistenza perché il meccanismo di trazione a cinghia potrebbe necessitare di interventi e/o sostituzioni più frequenti di quelli a trazione diretta dei lettori/meccaniche CD tradizionali.
Possibili alternative, nell'usato, Wadia, Mark Levinson, Accuphase...ma stiamo parlando di una fascia di prezzo abbastanza impegnativa. Nel nuovo, a prezzi ben più contenuti, valuta le meccaniche di Cyrus e Musical Fidelity.
Infine, due parole sulla foto allegata alla tua mail. Mi auguro che i diffusori siano stati messi così per esigenze fotografiche, perché in caso contrario mi sembrerebbero davvero troppo vicini! Posto che il FleXy sarà largo 50, al messimo 60 cm, lo spazio tra i diffusori è poco più di un metro! Se puoi, elimina il tavolinetto dallo spazio tra i diffusori (allunga i cavi e mettilo su una parete laterale) e magari aggiungi un tappeto davanti ad essi. Non poche cose credo miglioreranno drasticamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Quanti dubbi e quante incertezze
Caro Lucio,
mi chiamo Franco sono di Mestre e ti ho già scritto più di una volta per
preziosi consigli su come migliorare il mio impianto che da un paio d'anni
oramai è composto da:
Come ti scrissi nella lettera del 3 dicembre 2011 sono soddisfatto del
suono e anche tu mi dicesti che l'impianto ti sembrava buono..... ma come sai noi audiofili mai contenti siamo.
Vengo al dunque... il mio cruccio sono le ESS AMT1d che pur dotate di un
tweeter strabiliante, anche splendidamente recensito sulla tua rivista,
soffrono e qui sta il cruccio a detta di tutti (e adesso mi tirerari le
orecchie: tutti chi?) di uno scollamento tra la gamma medio alta del
velocissimo tweeter, tagliato a 900 hertz circa (una eccellente moto da
competizione) ed il pesantissimo woofer da 30 più radiatore passivo sul
retro (un trattore?) e anche di una assenza sostanziale di medi oltre che
un salto di quasi 10 dB tra gamma alta e gamma bassa con pilotaggio di 20
watt (dati presi da una rivista tecnica dell'epoca).
Di queste cose tecniche non me ne intendo molto e ti chiedo: ma tutto
questo fa diventare veramente il suono della cassa squilibrato e molto
loudness? Non avendo un termine di confronto diretto non riesco a capire
pur avendo effettuato altri ascolti nelle fiere e in altri negozi.
L'unica cosa che ricordo è che quando le ho acquistate le avevo
immediatamente preferite alle b&W e alle esb di più o meno pari prezzo. (3
milioni di lire di fine anni 80) ascoltate dallo stesso rivenditore (le esb
in particolare mi sembrava avessero una coperta sopra tanto chiuso era il
suono in confronto alle ess). mi ricordo anche il disco di prova brothers
in arms dei dire straits...
Che faccio Lucio mi tengo le ESS magari come suggerisce qualcuno
biamplificandole e inserendo un crossover elettronico con un taglio al
tweeter diverso.
Devo dire che rinunciare all'heil mi costerebbe e non saprei se cercare su
altre marche che lo usano ma hanno prezzi proibitivi o proprio cambiare
impostazione...
Help :-)
Ti scrivo poi per un suggerimento ambientale. Mi piace ascoltare la musica
alta, sicuramente più alta di un livello accettabile per i miei vicini
soprattutto per la signora che abita nel pianerottolo a fianco del mio
appartamento (abitiamo all'ultimo piano).
La mia stanza di ascolto (vedi sempre lettera precedente) presenta un arco
aperto che da sul piccolo ingresso dell'appartamento e poi ovviamente
attraverso la porta di entrata sul pianerottolo e quindi sulla tromba delle
scale. I condomini si lamentano parecchio dei miei ascolti pur effettuati diciamo
un'oretta ogni paio di giorni e in ore preserali.
Secondo te se chiudessi l'arco otterrei una riduzione del rumore
significativa, e con cosa chiuderlo? Vivendo da solo non ho problemi di estetica potrebbero essere anche dei
pannelli fonoisolanti che monto al bisogno e smonto.
Perchè vedi caro Lucio ho provato ad ascoltare la musica a livelli
condominiali ma mi emoziona poco. So che l'alternativa sarebbe una villetta isolata....ma al momento non è
possibile...
Grazie mille per tutti i suggerimenti.
Ciao,
Franco - E-mail: 18fran64 (at) gmail.com
LC
Caro Franco,
puoi rispondere a questa semplicissima domanda? Il suono del tuo impianto ti piace SI o NO? È facile da capire: quando ascolti la Musica ti dimentichi dell'impianto o stai lì a cercar difetti? Metti solo dischi che suonano bene, evitando gli altri? Se così fosse o sei ammalato di upgradite (e non c'è cura) oppure il tuo impianto, sostanzialmente, non ti piace. Non cercare giustificazioni tecniche con leggende metropolitane che vorrebbero il tweeter di Heil velocissimo e qualunque woofer lento al suo confronto. Suonano bene oppure no? Perché una differenza di velocità come l'hai descritta dovrebbe sentirsi in maniera decisa! Comunque sia, io non toccherei i diffusori, guardandomi bene dal modificare l'incrocio tra i driver, né biamplificherei (a che scopo?). Se i woofer sono lenti...resterebbero lenti qualunque cosa tu ci attaccassi dietro.
La prima (e unica) cosa da fare dunque è un bell'esame di coscienza, sereno e circostanziato. Devi chiederti se stai cercando scuse per sostituire i diffusori oppure no. Se ti piace il loro suono, perché stare a sentire ciò che si dice in giro? Vai, esci, ascolta altri impianti (e magari un po' di musica dal vivo) e valuta cosa, eventualmente, manca nel tuo impianto. Fatta questa analisi, ne potremo riparlare.
Per quanto riguarda invece il problema dei vicini, l'unica cosa che puoi fare è installare dei pannelli fonoisolanti nelle pareti confinanti. Non risolvi il problema ma qualche dB in meno dovresti riuscire a ottenerlo. Dei volumi condominiali bisogna fare di necessità virtù...ecco perché tanti audiofili adorano i minidiffusori: mancherà l'impatto ma si lasciano ascoltare piacevolmente per tante altre ragioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Pulizia vinile
LC
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Confusione totale
LC
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Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Questa settimana ricorre Halloween e quale migliore colonna sonora per la notte delle streghe se non questa Songe d'une nuit de Sabbat, il sabba delle streghe di Hector Berlioz? La sua Sinfonia Fantastica resta, per me, un vero monumento senza tempo, visionario, ribelle (per l'epoca, 1830-1845) e quasi lisergico. È inoltre un terreno di test difficilissimo per qualunque impianto HiFi degno di questo nome. Questa che propongo è un'edizione diretta da Leonard Bernstein ed eseguita dalla Orchestre National de France a Parigi nel 1976. Buon ascolto!
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© Copyright 2012 Lucio Cadeddu - direttore (at) tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
Caro Lucio, ti ho scritto atre volte in passato, seguo sempre la tua rivista e volevo porre una considerazione circa i vari metodi di pulizia del vinile sempre proposti da tanti appassionati. Forse sono in controtendenza, ma io di LP non ne ho MAI pulito uno!!!! Ne posseggo circa 300 degli anni 70/80 e li considero un buon patrimonio culturale dal quale non mi separeri mai.
Prima dell' ascolto do un passaggio con una apposita spazzola per togliere le cariche elettrostatiche e subito dopo li ripongo nella copertina e quindi nello scaffale. Tutto qui. Ti assicuro che qualche LP l' avro ascoltato decine e decine di volte e suona sempre benissimo. Io ritengo che una buona conservazione valga più di mille pulizie.
Ciao,
Bruno - E-mail: bruno.siri (at) telecomitalia.it
Caro Bruno,
la penso esattamente come te e credo di averlo scritto più volte: un buon modo per avere LP sempre puliti è quello di...non sporcarli, evitando che la polvere abbia il tempo di depositarsi dentro ai solchi. Nel mio caso il rullo Nagaoka ha sempre svolto questo compito alla perfezione. Devi però tener conto che esistono audiofili che acquistano tanto vinile usato, spesso in improbabili mercatini e le condizioni in cui versano questi LP sono, spesso, davvero terribili, tanto da necessitare di lavaggi energici! Ecco perché molti si affannano a cercare il metodo di lavaggio più efficace.
Non credo, infatti, che chi acquista LP nuovi abbia tutto questo bisogno di lavare a fondo i dischi. È vero che talvolta anche i dischi nuovi hanno dei residui di lavorazione che andrebbero asportati ma, di nuovo, credo che una pulizia a secco con rullo adesivo o spazzola in fibra di carbonio sia più che sufficiente!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Claudio,
in generale, quando le cifre in gioco non sono elevate, preferisco consigliare la soluzione integrata e non quella pre + finale. Visto che desideri un suono caldo e avvolgente come lo chiami tu, i nomi da tenere in considerazione sono NAD, Naim, Arcam e Audio Analogue. Ovviamente le due coppie di casse andrebbero pilotate...una coppia per volta! Vista l'alta sensibilità dei diffusori in questione non avrai problemi ad ottenere altissimi livelli di pressione sonora anche con pochi watt. A mio parere anche un buon integrato da 50 watt basta e avanza per disturbare il vicinato :-)
Potresti, volendo, incrementare il tuo budget mediante la vendita delle altre elettroniche, sia il NAD 3020 che il finale Proton dovrebbero essere semplici da...piazzare. Questo ti permetterebbe di acquistare un amplificatore integrato di ancor maggiore qualità. Continuo a non condividere questa moltiplicazione dei pani e dei pesci cui molti audiofili si dedicano con caparbietà. Meglio poche cose, ma al di sopra di ogni sospetto, che tante delle quali non si sa neppure bene che fare.
Posso al limite comprendere la tua scelta di tenere due coppie di diffusori, almeno sono di tipologia abbastanza diversa, ma tante elettroniche proprio no, quando ne basta una, ma buona.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Nicola, grazie per le belle parole sul nostro umile operato. Inizio a risponderti in maniera drastica: dimenticati tutto quello che sai (e che si dice) in ambito di amplificazioni per strumenti musicali. I due mondi, quello musicale e quello HiFi sono molto lontani l'uno dall'altro, soprattutto come scopi: nel primo caso si cerca un certo tipo di suono e lo strumento musicale abbinato alla sua amplificazione diventano un tutt'uno, il cui suono deve essere quello che il musicista ha in mente. In HiFi no, il suono deve essere fedele a ciò che c'è nei dischi. Nessuna interpretazione, per quanto possibile.
Quindi non comprerei un amplificatore a valvole solo perché suono un strumento con un amplificatore a valvole. Sarebbe come dire che acquisto un'auto diesel perché sono contento di come va il mio trattore ;-)
Non mi lancerei in affermazioni categoriche come esistono amplificatori a transistor eccezionali ma il tube sound si trova solo nelle valvole perché presuppongono una conoscenza del mondo delle amplificazioni HiFi che, al momento, direi, ti è preclusa. Esistono amplificatori a valvole come suonano come dei transistor e viceversa, fidati.
Tra l'altro, il tuo impianto mi pare equilibrato e non vedrei l'ampli come punto debole. Semmai, credo dovrai lavorare un po' di più nell'ambiente, già il fatto che manchi un punto d'ascolto definito non mi sembra una cosa molto sensata. Nella stereofonia, purtroppo, esiste un punto abbastanza preciso dove il sistema di riproduzione rende al suo massimo, se così non fosse si potrebbero disporre i diffusori come capita e tutto suonerebbe uguale. I consigli sulla disposizione dei diffusori e sulla cura dell'acustica ambientale li trovi tutti nelle nostre FAQ che ti invito a leggere con attenzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Lucio,
grazie per aver risposto alla mia lettera. Non capisco davvero come tu riesca a coniugare i tuoi molteplici impegni anche con questa "Rubrica del Lazzaretto", affollata di "pazienti" (spesso a mio avviso ipocondriaci), che sperano di risolvere i propri problemi esistenziali subissandoti di domande e richieste di "ricette miracolose".
Credo la risposta sia una sola: passione. Grazie a nome di tutti noi, sono convinto di essere "malato" pure io. Nella precedente ti chiedevo consigli circa una sorgente da abbinare al mio impiantino e suggerimenti su eventuali diffusori monovia autocostruiti: ebbene, con la tua risposta mi hai messo in "crisi"! (scherzandoci sopra, consiglio le virgolette d'obbligo a tutti quanti usino parole di questo genere nella rubrica...diamo il giusto valore alle cose, ok?).
Sarò breve, vista la lunga introduzione. Ho fatto un PASSO INDIETRO. Dopo i tuoi consigli non ho acquistato la nuova sorgente, non ho costruito i monovia, ho cominciato invece ad "ascoltare" (ci provo!) la MUSICA: ora entro nei negozi hi-fi per fare prove, stufo all' inverosimile il mio amico ampli-diffusor-autocostruttore, "porto a spasso" (tua citazione) i miei diffusori per la stanza...risultato: CONFUSIONE TOTALE!
Perché? Perchè il mio orecchio, e parlo da musicista, non è sufficientemente allenato! Oggi ascolto un cd e "vedo" il sax in una certa posizione; domani, ne sono sicuro, con lo stress accumulato (ed i rumori passivamente ascoltati) durante una normale giornata di lavoro da rappresentante, il maledetto sax non è più lì, e l' impianto è lo stesso, così pure il posizionamento d' ascolto!
Mi chiedo: ha senso acquistare nuovi componenti e/o autocostruire diffusori o quant'altro se non siamo preparati, almeno sufficientemente, all'ascolto? Ho cercato, forse poco e mi scuso, sia sul sito che altrove qualcosa che potesse aiutarmi ad allenare l'orecchio, ma con scarsi risultati...potresti aiutarmi (e qui torna il "Lazzaretto") consigliandomi qualche libro, o altro, per affinare la mia percezione del suono, in modo da poter giudicare oggettivamente il "buono" ed il "cattivo"? Forse sono "malato" anch' io...
Grazie ancora, Lucio. Di cuore, anzi, d'orecchi.
Francesco - E-mail: frkbaresi (at) libero.it
Caro Francesco,
imparare ad ascoltare leggendo sui libri sarebbe come diventare piloti leggendo un manuale di guida o diventare sommelier restando astemi. Non si può. E non serve, tra l'altro. Dobbiamo prima di tutto liberare il cervello dalle troppe informazioni lette qua e là, distrattamente e senza capire fino in fondo il senso delle parole. Ascoltare è facile: ci si mette davanti all'impianto e ci si chiede: mi inganna a sufficienza? Quanto somiglia a qualcosa di realistico? Le risposte sono spontanee: alcune cose piacciono, altre no...si comincia così, scartando quel che non ci piace. Pian piano avremo modo di affinare il gusto. All'inizio si andrà alla ricerca dell'effetto (tanti bassi, tanti alti etc.) poi si scopriranno altri parametri che rendono la riproduzione più o meno realistica: la dinamica, l'immagine etc.
Non deve essere così difficile se mia figlia, che non si era mai soffermata a fare confronti audio, è riuscita, nel giro di pochi minuti, a capire quale fosse il diffusore migliore in prova e non solo, me ne ha elencato pure pregi e difetti. Il linguaggio era approssimativo, certo, ma ti garantisco che ha azzeccato tutto ciò che veniva in mente anche a me. E quando le ho svelato che un diffusore costava 300 euro e l'altro 3000 (peraltro indistinguibili, per forma e dimensioni) ha detto tranquillamente che - comunque sia - quello da 3000 suonava enormemente meglio, la differenza di prezzo non l'ha meravigliata affatto. Le differenze erano, per capirci, non così eclatanti come si potrebbe pensare...ed è per questo che l'esperimento è stato per me illuminante a dir poco...
Quindi: basta sgombrare la testa da tutte le sciocchezze che circolano in questo settore e sedersi ad ascoltare. L'unica cosa che ti può tornare utile è la lettura di alcune recensioni di dischi che usiamo per le nostre prove d'ascolto: avendo gli stessi dischi a disposizione sarà più facile, traccia dopo traccia, confrontare ciò che si legge con ciò che si ascolta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Nicola,
in generale, specie in prodotti di un certo pregio come quelli elencati, il suono dell'ingresso phono conserva inalterate la timbrica e l'impostazione generale dell'amplificatore. Quindi non c'è da aspettarsi alcuna sorpresa negativa. Semmai, potrebbe essere utile pensare a un pre fono separato qualora desiderassi allargare la rosa dei candidati, non sono molti gli integrati a disporre di ingresso phono. È vero che di fatto aggiungeresti una scatola in più ma un pre fono multiconfigurabile, oltre a offrirti una qualità sonora spesso introvabile nelle schede phono interne agli amplificatori integrati, ti permetterebbe di stare al sicuro in termini di interfacciabilità ottimale con la testina (presente e futura). Penso ad apparecchi come il Lehmann Black Cube o anche l'Audio Analogue Aria.
Poiché mi chiedi delle alternative ai tre integrati citati io aggiungerei Naim Nait XS, che potrebbe essere una equilibrata via di mezzo tra le impostazioni sonore dei tre amplificatori che hai ascoltato. Altre possibilità le trovi nei cataloghi Electrocompaniet e Musical Fidelity. L'ideale sarebbe poter sentire tutto coi tuoi diffusori e nel tuo ambiente. In tutta sincerità eviterei amplificatori troppo caldi e morbidi, per non esaltare caratteristiche simili dei diffusori. Il risultato potrebbe risultare eccessivo. Per questo motivo sarei curioso di sapere se il Densen l'abbia ascoltato con le tue Sonus Faber o con altri diffusori. Ciò che può sembrare freddo e analitico con un certo diffusore potrebbe essere il partner ideale con un altro, di differente impostazione!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Mi chiamo Edoardo, vorrei dire che ance io ho cambiato diversi componenti, ma ora ho capito che l'impianto attuale per me è ottimo.p Però ogni volta che cambiavo componente vendevo il vecchio. Ora ho un pre Conrad Johnson pv10b, un finale MCintosh mc275, un cd Meridian 506 20bit, diffusori Magneplanar mg1.6qr. Il tutto suona in camera mia. Secondo me le Magneplanar con ampli a stato solido avevano il basso lungo, ora con le valvole suonano stupendamente, infatti le casse spariscono e i musicisti sembrano essere lì nella mia stanza...ora mi concentro sui dischi che amo di più e ogni volta che ascolto la tromba di Miles Davis o la chitarra di Hendrix o il sax di Coltrane o la voce di Fabrizio o la musica di Bach scopro sempre qualcosa di nuovo e continuano a darmi delle forti emozioni. Scusa della mia lungaggine,
Ciao,
Edoardo - E-mail: edocorri (at) alice.it
Caro Edoardo,
grazie per questa preziosa testimonianza, quello del cambiamento continuo di apparecchi è forse una fase che devono attraversare tutti, per rendersi conto e toccare con mano che non porta da alcuna parte, solo al prosciugamento del conto in banca. Si insegue una chimera, spesso dai contorni indefiniti, sperando di raggiungerla con spese via via crescenti. Il problema è quello di avere in mente un tipo di suono ben preciso e perseguire quello. Vedo tanti audiofili vagare da una soluzione all'altra alla ricerca di qualcosa che non hanno mai ben messo a fuoco. È ovvio che la soddisfazione, in questo modo, non arriverà mai. Qualcuno gode di questo stato di equilibrio instabile, qualche altro ne fa una vera e propria malattia. La mia filosofia, nell'audio come in tante altre cose della vita, è sempre stata: soddisfatto sempre, appagato mai.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!