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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 15/9/2012 - 22/9/2012

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  1. Medio-alto carente e upgrade
  2. Bookshelf in 80 mq
  3. Testine MC e step-up
  4. Misteriosi ronzii
  5. Reflex anteriore, posteriore o sospensione pneumatica?
  6. Non sento differenze
  7. Il mio primo impianto
  8. Nuovo analogico
  9. Amplificazione per AR 10 pi greco
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Medio-alto carente e upgrade
Buongiorno e, come si dice in questi casi: complimenti per la trasmissione.
Le scrivo perché mi sono riaccostato al mondo hi fi, dopo anni di allontanamento. Ho comprato un NAD 304 e un sony CDP370XE usati, a quel punto mi sono chiesto se le mie vecchie e fedeli RCF BR40B, naturalmente riconate, potessero essere all'altezza di darmi quelle sensazioni che cerco dal suono.
A questo punto però, mi sono reso conto che avevano un basso un po' troppo accentuato, oltre che un effetto loudness presente in tutta la gamma. Ho spostato allora le altre mie casse dall'impianto home theater che ho in un'altra stanza, si tratta di una coppia di B&W DM602: ho scoperto allora che, nonostante dopo aver letto la sua eminente esposizione sul corretto posizionamento delle casse nella stanza, le B&W non fossero comunque soddisfacenti a livello di definizione sui medio alti (installate ad altezza ottimale su supporti adeguati, rispettando la formula del triangolo).
Questa cosa mi sembrava di averla già notata, ma avevo dato la colpa all'altro amplificatore (HT), un Onkyo, oppure al lettore Pioneer DV610. Ho spostato allora le RCF nell'impianto HT, scoprendo come fossero più dettagliate a livello del medio alto, pagando solo nella parte bassa, risultando troppo morbide e poco trattenute.
Tenuto conto che ormai ascolto musica solo con l'impiantino puramente audio, collocato in una stanza di circa 4x4 mt, che potrei allontanare le casse dal muro solo di circa 30 cm, mi chiedevo se avesse senso andare a sostituire le casse con delle KEF iq7 che avrei trovato, o comunque con delle casse a pavimento.
Resto in attesa fiduciosa per un suo professionalissimo commento e saluto rinnovando i complimenti per tutto quello che fate e vi ringrazio.
Edi - E-mail: edi.gregori (at) libero.it

LC
Caro Edi,
come spesso suggerisco di fare in casi come questi ti invito a ripensare al tuo impianto: la strada migliore da percorrere è la razionalizzazione! Semplifica il tutto riducendo la dotazione standard a un solo (buon) impianto per l'ascolto della Musica. È assolutamente inutile utilizzare due impianti mediocri, uno per la Musica e uno per l'HT quando si potrebbe averne uno migliore che possa svolgere adeguatamente (anzi, meglio) entrambi i compiti. Un impianto solo audio, due canali, ben realizzato, renderà giustizia anche all'audio dei film.
Potresti tenere l'amplificatore NAD e puntare a una sorgente (se vuoi, un multilettore, magari ancora NAD o Oppo) di qualità superiore. Liberati di tutti i diffusori in tuo possesso e punta a una coppia da pavimento di qualità elevata. La carenza del registro medio-alto mi pare strana, visto che hai utilizzato dei diffusori B&W, noti per essere abbastanza generosi in questa porzione di spettro audio. Non escluderei un ambiente molto assorbente, visto che il posizionamento mi pare l'abbia curato a sufficienza. Oppure, non escluderei un orecchio abituato all'ascolto enfatizzato in questa porzione di frequenze, orecchio che pian piano dovrà essere rieducato. Ovviamente, sto immaginando che i controlli di tono del NAD fossero esclusi con l'apposito tastino di bypass presente tra le due manopole.
In ogni caso, eseguiti tutti questi controlli, potresti puntare a una coppia di diffusori da pavimento abbastanza vivaci, da ricercare nei cataloghi Cabasse, Triangle, Klipsch e Focal, ad esempio. Certamente non prenderei in considerazione le KEF da te citate, che hanno un'impostazione timbrica decisamente più morbida e tranquilla.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Bookshelf in 80 mq
Gentile Lucio, sono un incompetente e le chiedo consiglio. Negli anni ho comprato di seconda mano un bel doppio finale MBL, e un dac Audioaero. Potrei esser felice, ma la moglie NON vuole casse in salotto, dove ho gli apparati hi-end, e che è grande 80 mq.
Ho letto un suo articolo sui bookshielf, adesso ho le Fidelio Acapella, ma giocoforza montate su un ripiano senza stand (NON CI SONO BASSI), e il ricordo dei Bose Acoustimass è sconfortante. In sostanza, mi consiglia delle casse da parete e\o libreria, che reggano le mie potenze?
In cosa differenzia un diffusore da libreria rispetto ad un altro?
Infine, ma anche se le casse fossero vintage e grandi, io, in libreria ce le posso mettere?
Ho sentito dire di JBL Replica, ma non mi convincono.
Grazie,
Ciro - E-mail: ciminieri (at) fastwebnet.it

LC
Caro Ciro,
certo che è sconfortante avere un impianto di qualità elevata e doverlo sacrificare per esigenze d'arredo. Se il salotto è di 80 mq immagino ci sarà nel resto della casa una stanza di dimensioni ragionevoli dove installare l'impianto senza i diktat di una moglie, no? Non so, lo studio, una camera ospiti, qualunque altra cosa che ti consenta piena autonomia di posizionamento!
Ove ciò non fosse possibile e fossi costretto a posizionare i diffusori in libreria, temo ti dovrai rassegnare o a una riproduzione carente in molti aspetti (scena acustica, soprattutto) oppure all'acquisto di un sistema satelliti + subwoofer.
I bookshelf di dimensioni generose esistono, ma il posizonamento a libreria causa comunque dei problemi, soprattutto a diffusori di questo tipo: quando l'emissione di basse frequenze è consistente, è altamente probabile che la libreria stessa faccia da elemento risonante, sporcando l'emissione principale dei diffusori.
Possibili candidati, abbastanza generosi di basse frequenze, potrebbero essere i seguenti: ProAC Response D2, Tannoy Definition DC8, Spendor SP2/3R2, Dynaudio Contour S 1.4. Tieni però conto che gli 80 mq avrebbero necessità di ben altro! Temo, pertanto, che sia la collocazione sacrificata sia la cubatura dell'ambiente possano compromettere in ogni caso l'impatto delle basse frequenze. Avrai notato che ho indicato dei bookshelf di costo molto inferiore alle tue Fidelio...questo perché ritengo che in sistemazioni così compromesse investire cifre consistenti sia sostanzialmente inutile. Sono tuttavia convinto che i diffusori che ti ho suggerito possano suonare un po' più generosi in basso delle tue Fidelio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Testine MC e step-up
Gentile Direttore, sono alle prese con il "disperato" interfacciamento di testine mc Denon (giradischi Roksan Radius e braccio Nima) con il mio ampli integrato Copland cta 405. La prima testina in questione è la dl-304 collegata all'ingresso MM tramite step up dedicato Denon vintage (au 320) con rapporto di 1:10. Il risultato è soddisfacente solo a bassi volumi, il guadagno infatti non è sufficiente per tale puntina. Allora ho riprovato con una Denon dl 301 two che ha una tensione di uscita superiore alla precedente (0,4mv), ma il risultato purtroppo è migliorato solo di poco.
Mi sono reso conto che tutti i trasformatori passivi solitamente aumentano il guadagno abbassando l'impedenza e viceversa, cosi ho provato a collegare le mie testine (fregandomene dell'impedenza di carico di 40ohm) ad uno step up autocostruito con trasformatori emi (piuttosto costosi) con un'impedenza di carico bassa, inferiore ai 10 ohm e un guadagno di 1:50, il risultato in termini di "volume" è soddisfacente, ma è evidente che l'interfacciamento dell'impedenza non è corretto.
È quindi possibile modificare l'impedenza della testina o dello step up senza perdere guadagno in decibel?
Oppure sono costretto a "cestinare" le mie amate Denon per sostituirle con delle Ortofon mc che hanno impedenza minore? Ho provato ad utilizzare anche uno step up attivo a valvole ma sembra un po' rumoroso, mentre ho scartato l'ipotesi di uno attivo a stato solido avendo il Copland un ingresso MM a valvole (cosi diventerebbe un pre ibrido).
Spero in una vostra risposta e in un consiglio risolutivo!!!
Distinti Saluti,
Arturo - E-mail: camart79 (at) alice.it

LC
Caro Arturo,
la questione tecnica può essere riassunta più o meno come segue. Quando un trasformatore eleva la tensione di uscita di una testina di un fattore 10 (di dieci volte, cioè) si ha un cambiamento nell'impedenza vista dalla testina. Per capirci, una testina con uscita da 0.4 mV come la tua Denon verrebbe portata a 4 mV, che è un valore tutt'altro che disprezzabile, anzi di norma sufficiente per un qualunque ingresso MM. L'impedenza vista dalla testina, però, si abbassa di un fattore 102 cioè 100. Questo è un fatto generale, l'impedenza vista dalla testina si abbassa di un fattore pari al quadrato del fattore di guadagno del trasformatore. I 47000 ohm di carico standard di un ingresso phono MM diventano così, nel tuo caso specifico, 470. La Denon raccomanda un'impedenza maggiore di 100 Ohm (e minore di 1 kOhm), quindi direi che ci rientri perfettamente!
Qualora volessi fare esperimenti di carico potresti sempre utilizzare una resistenza in parallelo, ma in tutta sincerità ti consiglierei di tenere la DL301 così come è, coi 470 Ohm di carico.
Non è certo un caso che il trasformatore Denon abbia un fattore di trasformazione di 1:10, così l'impedenza del phono MM si abbassa di un fattore 100. Potresti fare altri esperimenti con step-up di tipo differente e guadagno analogo, giusto per capire cosa potrebbe cambiare in termini di suono (la qualità del trasformatore in sè è importante). Ne abbiamo recensito diversi qui su TNT-Audio.
Infine una nota sul guadagno: talvolta sento audiofili che si lamentano perché con qualche testina (o combinazione testina/step-up) sono costretti a ruotare maggiormente la manopola del volume verso destra. Questo non è un problema, anzi! Si utilizza il potenziometro di volume in una zona di maggiore linearità e precisione, rispetto al primo tratto della corsa, di norma abbastanza problematico. Quindi...se ti sembra che il volume sia basso, ruota la manopola ancora un po'! :-)
L'idea che così facendo si sforzi maggiormente l'amplificatore è COMPLETAMENTE SBAGLIATA! Il potenziometro del volume non è come il pedale dell'acceleratore in un'automobile, semmai va pensato come pedale del freno, un freno che limita la potenza d'uscita dell'amplificatore.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Misteriosi ronzii
Lucio buonagiornata, come al solito ho terminato avidamente la lettura del nuovo numero di TNT, ed ho deciso di scriverti per avere per favore un tuo parere su una strana situazione che da qualche settimana si verifica nel mio impianto, che è composto da:

Ebbene, da qualche tempo in ascolto del vinile in molte occasioni si manifesta un rumore di fondo del tutto simile a quello che interviene quando c'è la massa del giradischi staccata, ma purtroppo non dipende da questo perché ho fatto le prove, come del resto ho fatto prove staccando e riattaccando cavi, braccio, testina...e cambiando anche valvole. Anzi, l'assurdo è che il rumore persiste anche con il cavo del braccio completamente staccato.
Il rumore di fondo non compare subito, ma dopo pochi minuti ed aumenta progressivamente. Ma lo strano è che in qualche occasione sono riuscito ad ascoltare SENZA alcun ronzio, tranquillamente, mentre ieri vi era il solito rumore e la musica usciva solo a destra! Assalito dal dubbio che fosse proprio il pre a valvole, dato che ho anche un eccellente prephono-box della MF a transistor della serie VLP, ho messo questo nella catena ed il rumore è scomparso.
Per un anno ho goduto di ascolti sereni, anche perché questo pre a valvole ha un suono fantastico; i miei dubbi sorgono dall'alternanza dei "fenomeni" che si manifestano: è guasto il pre? Non sono io che ottimizzo a dovere l'impianto? Qualche "loop" passeggero?
Ieri quando la musica usciva solo a destra ho messo le mani nelle uscite Rca e non ti dico il baccano che le povere Monitor hanno prima diffuso e poi sopportato...evidentemente c'è qualcosa che non "quadra", in ogni caso Lucio ti ringrazio comunque per la tua attenzione, e come sempre buon lavoro ed una serena domenica.
Alessio - E-mail: alann69 (at) hotmail.it

LC
Caro Alessio,
evidentemente è guasto il pre fono...potrebbe essere una saldatura "fredda" che ha un contatto ballerino o qualche componente passivo un po' fuori specifiche, qualche zoccolo portavalvola dai contatti incerti e ossidati...
Controlla anche, più semplicemente, gli spinotti d'ingresso/uscita del segnale...è probabile che il problema della cattiva saldatura risieda proprio là, ipotesi che sembrerebbe confermata dal fatto che mettendo le mani sui connettori hai sentito un gran rumore.
Porterei immediatamente l'apparecchio dal rivenditore (o costruttore) per un'analisi accurata e una diagnosi precisa del problema. Spero che l'apparecchio abbia una sorta di garanzia, altrimenti aprilo tu e controlla le saldature dei connettori d'ingresso/uscita (questi ultimi in particolare). Talvolta la semplice azione meccanica dell'attaccare/staccare cavi di segnale con connettori particolarmente tenaci può portare a parziali dissaldature delle prese RCA. Non fare altri esperimenti ad apparecchio acceso, i tweeter (ma anche i woofer) potrebbero non gradire.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Reflex anteriore, posteriore o sospensione pneumatica?
Gent.mo Direttore,
Dopo un lunghissimo periodo di sonno mi sono risvegliato dopo aver ascoltato l'impianto audio di un mio amico che, sia per lo spazio che per il budget ridotto non potrò mai permettermi.
Questo risveglio però mi ha subito indotto a effettuare delle modifiche al mio impianto che era composto, tra l'altro, di ampli Marantz PM 44 SE. L'ampli in questione è stato, con enorme sorpresa, egregiamente sostituito dal T-amp Fenice 20 (impressionante il risultato ottenuto), il lettore cd è rimasto lo stesso (Yamaha CDX 397 MK2) così come i diffusori acustici (Mordaunt Short MS 10i).
Dal risveglio mi sono anche accorto che i diffusori, bass reflex posteriore, mal si sposano con la loro collocazione purtroppo obbligata in quanto poggiano su una base in muratura, sono incassati in una nicchia lunga 190 cm con una libreria che li sovrasta (dove è collocato il resto dell'impianto) e chiaramente risultano molto vicini al muro soprattutto lateralmente.
Premesso che non ho possibilità di far uscire le casse con delle mensole scorrevoli, la mia domanda è questa: visto che non realizzano più diffusori a sospensione pneumatica, con un budget di circa 500 euro, esistono diffusori acustici che potrei acquistare e che possano fare al mio caso? (bass reflex anteriore?) considerando anche le dimensioni, che, per ragioni di spazio non debbono superare le seguenti: Lunghezza 22 cm, Altezza 35-40 cm e profondità 22 cm. e tenendo anche conto che per essere pilotati dal T-amp Fenice 20 debbono avere una sensibilità vicina ai 90 dB.
Nel sperare che possa esserci una certa soluzione, ringrazio anticipatamente per gli eventuali consigli che mi potrà dare.
Marco - E-mail: marco.bartoli60 (at) libero.it

LC
Caro Marco,
vorresti qualcosa che nella realtà non può esistere: un diffusore piccolo, sostanzialmente a buon mercato, in sospensione pneumatica e con una sensibilità elevata. Alcune di queste richieste sono in antitesi (tecnica) come ad esempio le dimensioni ridotte e la sospensione pneumatica non possono andare d'accordo con la sensibilità elevata.
Ciò premesso, vista l'impossibilità di avere tutto ciò che desidereresti, proviamo a rivedere le condizioni al contorno del problema.
La presenza del reflex posteriore, come ho scritto un'infinità di altre volte, non è un limite insormontabile. Basta una decina di cm di spazio tra il retro del diffusore e la parete per consentire al reflex di funzionare in maniera ragionevole. Semmai, è tale vicinanza a creare problemi comunque, indipendentemente dal fatto che il reflex ci sia oppure no. Esistono anche altre soluzioni, ad esempio diffusori con sbocco reflex sulla base (es. Indiana Line, Chario) che di fatto eliminano alla radice il problema dello sbocco reflex. Mi concentrerei dunque sul dato di sensibilità, sulle dimensioni e sul costo.
Qualche esempio concreto: Focal 705V (89 dB, <400 €, appena fuori specifiche per le dimensioni), Indiana Line Musa 205 (90 dB, <400€, appena fuori specifiche per le dimensioni), Klipsch B-2 (92 dB, < 400€), Klipsch RB-51 (92 dB, <400€, appena fuori specifiche per le dimensioni), Monitor Audio BX2 (90 dB, <400€). Queste ultime in particolare mi paiono estremamente interessanti.
Tuttavia, non vorrei ti facessi delle illusioni: con restrizioni così severe in particolar modo sul posizionamento e la dimensione dei diffusori, non è certo il caso di aspettarsi miracoli. In sistemazioni così compromesse potrebbe persino non essere del tutto fuori luogo acquistare un sistemino 2.1 satelliti + subwoofer (es. Boston, Klipsch e Acoustic Energy).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Non sento differenze
Egregio Direttore,
ho un impianto formato da amp. Marantz pm5004 (impianto entry level), lettore harman kardon hd990 e diffusori indiana line tesi 260, tutto comprato recentemente, un anno fa forse, il problema è questo: confrontando il lettore cd con la scheda sonora integrata del pc non sento nessuna differenza, ho ascoltato lo stesso brano per più volte passando da una sorgente all'altra e l'unica differenza che noto è un volume più alto con l'harman kardon, per quale motivo non noto differenza fra un lettore da 400 euro e un scheda sonora da 30 euro?
Sono io a non avere orecchio, oppure è il mio impianto ad essere poco "rivelatore" come dice lei? Sono disposto a cambiare dei pezzi se necessario mi dica lei cosa fare, la ringrazio per l'aiuto e per le competenze che mette a nostra disposizione.
Cordiali saluti,
Michele - E-mail: stevesenders (at) alice.it

LC
Caro Michele,
cerchiamo di chiarirci le idee: lo scopo di un impianto HiFi non è quello di far sentire differenze tra un componente e l'altro, ma di far ascoltare Musica nel migliore dei modi. Questa premessa è essenziale a tutto ciò che segue. Ti piace come suona il tuo impianto, si o no? Se sì, che ti importa se non senti differenze tra una scheda audio e un lettore CD? Fossi in te, ne sarei invece ben felice, perché potrei rinunciare al CD player e spendere l'equivalente in dischi! Ancora, potresti abbinare al PC un DAC USB per trasformarlo in un'ottima (ancora migliore) sorgente audiophile per la musica liquida (e i CD, ovviamente).
Il fatto che tu non senta differenze potrebbe essere spiegato in tanti modi. Intanto, c'è da osservare che l'impianto in tuo possesso non è certo quella che si definirebbe una lente d'ingrandimento...certi dettagli potrebbe passare inosservati. In secondo luogo potresti essere tu a non avere sufficiente esperienza d'ascolto e certamente le differenze delle quali leggi su forum e riviste, gonfiate a dismisura per renderle evidenti e comprensibili, potresti essere portato a credere che siano macroscopiche. Così non è, le differenze ci sono, ma sono MOLTO piccole, specie tra sorgenti digitali.
Infine, se hai provato a sentire differenze con un metodo di confronto diretto A-B e le due sorgenti non avevano neppure i livelli d'uscita uguali...è altamente probabile che tu non possa essere in grado di trarre conclusioni sensate da tale confronto.
In altre parole: stai sereno e goditi la tua Musica! Se non senti differenze, investi i soldi in altro (Musica, ad esempio).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il mio primo impianto
Salve direttore, seguo la sua rubrica da diversi anni, coltivando il sogno di costruire un piccolo impianto hi fi. Ho constatato che purtroppo non è così semplice specialmente se si ha a disposizione un budget limitato. L'occasione per mettere su il primo mattoncino l'ho avuta (spero) acquistando un Harman Kardon hk 980 ad un prezzo di 230 euro.
A questo punto vorrei cercare di aggiungere casse da pavimento e lettore e mi affido al suo giudizio, poiché fare delle prove di ascolto a Catania é quasi impossibile perché sono rimasti solo un paio di negozi che offrono ben poco e lavorano su ordinazione. Il mio budget é di circa 1000 euro ma on line é possibile trovare qualche occasione. A proposito ho trovato delle Cabasse mt30 jersey a 600 euro la coppia, non so se possono andare bene per un locale di ascolto che è una cantina mediamente arredata di circa 55 mq a forma di L con tetti alti 5,50 mt e sul lato corto una tromba di scala aperta. Ascolto musica pop rock soul anni 70 80 90.
La ringrazio per i consigli che vorrà darmi.
Francesco - E-mail: livoti.francesco1970 (at) gmail.com

LC
Caro Francesco,
le
Cabasse Jersey a quel prezzo mi sembrano un ottimo affare e le vedrei adatte a sonorizzare anche un ambiente grande come il tuo. Coi 400 euro restanti potresti valutare un lettore CD entry-level sia ancora di Harman Kardon, per realizzare una buona accoppiata con il tuo amplificatore, sia qualcosa di NAD o Cambridge Audio.
Il problema della scomparsa dei negozi HiFi fisici o la riduzione della loro attività a fare da semplice tramite coi distributori e quindi a lavorare solo sull'ordine è una realtà cui dovremmo abituarci sempre di più. In regioni lontane dai grandi centri la situazione è evidentemente ancor più difficile.
Per questo motivo diventa importante, per un aspirante audiofilo, uscire dall'isolamento e provare a conoscere altri appassionati, tramite gli strumenti online che ci offre la rete. In questo modo aumentano le possibilità di fare esperienze d'ascolto e condividerle con altri.
Infine, non posso non metterti in guardia sui problemi acustici coi quali dovrai fare i conti. Un ambiente di 55 mq dai soffitti alti 5,5 metri e con la presenza dell'apertura della tromba delle scale temo ti darà non pochi grattacapi in termini di risonanze e rimbombi di varia natura. Cerca di riempirlo il più possibile di arredi assorbenti...se lo lasciassi vuoto il disastro sonoro sarebbe inevitabile, con qualunque impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo analogico
Sig. Cadeddu, questa volta è proprio importante per me riuscire a trovare una soluzione. Ho deciso di acquistare un nuovo giradischi il Rega RP6.
Come testina fra Elys 2 e la Exact2, c'è una bella differenza di prezzo, ma sarei orientato per la Exact in considerazione della classe dell'apparecchio. Fino a qui il problema è minimo.
Non ho mai avuto un giradischi a telaio rigido. Dove attualmente ho il Thorens, è un mobile lungo 192 cm. in truciolare pesante dove sono sistemati gli altri apparecchi e devo dire che non mi ha mai dato fastidio alcuno per quanto riguarda vibrazioni e/o rientri acustici.
Però ad alto volume un certo leggero vibrare l'ho percepito, ma le elettroniche non hanno dato segni. Insomma si aggiungerebbe la spesa della mensola e il posizionamento a regola d'arte a muro.
Infine il pre phono, ho un Nad PP2 per il thorens e non saprei se mi converrebbe la spesa per un pre-phono rega (355 €), ma la Exact secondo Lei lo meriterebbe? Del pre-phono TCC TC-750, siamo a livello del Nad?
Il Thorens lo devo regalare ad un amico ed avendo la testina Denon DL-103 dovrò regalargli anche il nad pp2. A proposito, ma cosa ne penserebbe della denon dl-103 col braccio rega 303?
Grazie infinite per la sua pazienza.
Tony - E-mail: upupa54 (at) email.it

LC
Caro Tony,
cadi anche tu nel solito cliché audiofilo del complicarsi la vita prima ancora di aver completato un acquisto. Hai deciso di acquistare il nuovo giradischi Rega? Benissimo! Prendilo e sistemalo esattamente come hai sistemato il Thorens. Solo con l'uso potrai capire se una mensola a muro ad hoc sarà necessaria oppure no! Per quanto riguarda la testina, prendi la migliore che il tuo attuale budget ti consente.
Discorso analogo potrei fare per il pre fono. È vero che dovrai liberarti del tuo NAD ma prima di darlo via non potresti ascoltare il nuovo giradischi con esso? Così almeno ti fai un'idea dell'eventuale passo avanti compiuto. Se cominci col cambiare tutto simultaneamente non capirai mai chi ti ha permesso cosa!
Il pre TCC, più o meno, è della stessa classe del NAD e certamente sia il giradischi che la testina meriterebbero qualcosa di più....ma fai un passo alla volta! Infine, non mi è chiarissima la domanda sulla Denon DL103...la vuoi acquistare al posto della Rega? Se così fosse, ti consiglirei di stare con Rega, invece, per tante ragioni che ho esposto un'infinità di altre volte (compatibilità meccanica e geometrica, in primis).
Non farti prendere dalla smania del cambiamento tutto e subito: devi capire pian piano in quale maniera i nuovi componenti ti consentono dei passi avanti, in special modo quando parliamo di analogico, dove le variabili (spesso impazzite) sono davvero tante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per AR 10 pi greco
Egregio direttore, ho letto la Sua rubrica e ciò mi ha fatto immenso piacere. Ho oramai superato i 65 anni e sono da molto tempo appassionato di impianti hi fi degli anni 70-80. Ne ho uno piccolo (gli universitari non hanno grosse disponibilità) che mi soddisfa ancora (td 166, shure m95ed, ampli yamaha ca 400, casse RCF BR 45 reg a bobine AKAI 4000 DB, cuffie koss 4 PRO AA).
Ho però ereditato da poco due casse AR 10 pi greco e vorrei abbinarle ad un ampli anche degli anni 80 o vintage, oppure ad un ampli recente, di almeno 80 watt rms per canale su 8 Hom o superiore e ad un lettore cd anche usato. Il tutto lo inserirò in un ambiente ampio ca.50/ 60 mq (casa di campagna) con soffitto che da 2,50 arriva a 4 metri sul colmo.
Non vorrei spendere grandi cifre max 800/1000 euro ma non saprei come orientarmi. I marchi dei miei tempi ( sansui, akai, onkyo, denon, marantz, pioneer, yamaha, luxman etc..) non li vedo più e sono stati in gran parte sostituiti da altre case che non conosco.
E' in grado Lei di fornirmi almeno delle indicazioni o dei criteri che potrei seguire per un abbinamento corretto?
La ringrazio anticipatamente e Le invio i più cordiali saluti.
Giuseppe - E-mail: ellebiservizi (at) libero.it

LC
Caro Giuseppe,
le AR 10 π erano dei diffusori straordinari ma anche piuttosto difficili da pilotare per via della loro bassa sensibilità (dichiarati 86 dB) e bassa impedenza. Tanti amplificatori dell'epoca, infatti, non erano assolutamente in grado di farli suonare a dovere. Tenendo anche conto che un amplificatore integrato coevo costerebbe molto e non necessariamente sarebbe un acquisto sicuro (componentistica vecchia e magari neppure del tutto originale) io mi orienterei verso qualcosa di moderno, magari anche usato, che possa muoverli a dovere. Tra l'altro la bassa sensibilità dei diffusori, abbinata a un ambiente di grandi dimensioni come il tuo, richiede potenze abbastanza elevate su basse impedenze. Quasi tutti gli amplificatori integrati moderni riescono nel difficile compito, comincio pertanto a segnalarti qualcosa nel mercato del nuovo, a meno che tu non insista per un impianto storicamente e filologicamente corretto.
Per la cifra che hai stanziato vedrei bene i seguenti: Audiolab 8200A, Arcam FMJ A28, NAD C356BEE, Musical Fidelity M3i, Cambridge 740A. Nell'usato potresti invece cercare un Naim Nait 5 o 5i o, con un po' di fortuna, un EletroCompaniet serie ECI.
Qualora desiderassi invece un amplificatore coevo a tutti i costi, cerca i grossi integrati di Marantz, Sansui e Pioneer ma fai molta attenzione perché c'è molta speculazione, spesso si trovano sul mercato apparecchi manomessi o modificati e quasi sempre sovraprezzati rispetto al loro reale valore tecnico e musicale. Recentemente mi ha scritto un (incauto) appassionato che ha acquistato un grosso integrato Sansui (mi pare fosse l'AU11000), amplificatore che andava in protezione dopo qualche decina di minuti di funzionamento. Be', il venditore gli ha detto che si trattava di una caratteristica tipica di quell'apparecchio! :-O
Per questa ragione ti invito a tenere gli occhi ben aperti, nel caso volessi affrontare questa avventura. La mia opinione è che con uno degli integrati moderni citati non solo avrai un suono migliore ma anche un apparecchio che difficilmente si rompe e che, anche se dovesse accadere, sarebbe comunque riparabile, con una tranquilla garanzia di 2 anni. Certi danni agli apparecchi vintage, ad esempio, non sono più riparabili (mancano i componenti sostitutivi sul mercato).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Direttore, sono a scriverti per la terza volta (o forse la quarta, non ricordo bene) ma stavolta solo per comunicarti del mio (finalmente!) aggiornamento del mio vecchio impianto. Come non ricorderai (viste le numerose mail che arrivano in redazione) avevo un impianto composto da giradischi Project RPM1 primo modello con testina Ortofon Alpha, ampli Pioneer SA 706, casse B&W DM 506.
Completato con un lettore multimediale Samsung per poter leggere cd, dvd etc. Il mio aggiornamento è consistito nel cambio di testina e dell'ampli. Ho acquistato una Ortofon 2M Red e un Arcam FMJ A18. Se in un primo momento (2-3 giorni) l'impatto è stato tremendo (il suono era completamente diverso da quello a cui ero abituato), passato il giusto tempo ho cominciato ad apprezzare sfumature sui toni medi che mi sembrava non avessi mai ascoltato. Forse in questo entra molto la testina ma l'ampli ha veramente un bel suono, equilibrato, preciso, forse i bassi non sono così "devastanti" come il mio vecchio Pioneer ma a piccoli spostamenti sono riuscito a trovare la posizione migliore.
Il prossimo aggiornamento, tra qualche mese, saranno i diffusori per i quali spero di stanziare una cifra vicina ai 1000 €.
Desidero, quindi, ringraziarti per la pazienza e per il lavoro svolto con tanta passione.
Con profonda stima,
Pietro - E-mail: p.losurdo (at) italferr.it

LC
Caro Pietro,
grazie per l'aggiornamento e per il feedback positivo! Confermi quanto detto altre volte ovvero che l'orecchio va rieducato, dopo anni di abitudine d'ascolto errato o enfatizzato. Ci vuole tempo, pazienza, buona volontà e desiderio di analizzare a fondo le differenze. La prova del nove, che consiglio sempre di eseguire, ove fosse ancora possibile, è di tornare ai vecchi componenti, per valutare bene l'entità dei miglioramenti ottenuti. La memoria audio gioca bruttissimi scherzi anche agli ascoltatori più esperti, credimi!
Nel tuo caso specifico il salto di qualità è stato quantico e, secondo me, non hai ancora avuto modo di apprezzare quanto avanti sia andato con questi nuovi componenti!
Solo una volta che avrai capito BENE quale sia il suono del tuo attuale impianto e quali siano, a tuo parere, i suoi limiti e le aree da migliorare, potrai dedicarti serenamente all'upgrade dei diffusori. Prima devi capire che tipo di suono stai cercando. Se puoi, ascolta altri impianti, in negozio o presso altri appassionati.
Buon ascolto!

Riprendiamo la nostra buona abitudine di proporre qualcosa di interessante ogni settimana, stavolta torno su un tema a me molto caro, quello delle buone e semplici canzoni rock, magari composte da gruppi di recente formazione. Si tratta dei KoL (ovvero Kings of Leon), un quartetto americano del Tennessee formato da tre fratelli Followill e da un cugino (ancora Followill). Ho fatto un po' di fatica a scegliere il brano da proporre perché questi fratellini sanno davvero come comporre canzoni semplici ma tutt'altro che banali. Ho infine deciso per questa versione live di Use somebody (il video ufficiale supera i 52 milioni di views su YouTube!) che trovo genuina e magistralmente eseguita, a conferma che un buon musicista debba sia saper comporre belle canzoni ma anche essere in grado di eseguirle live in maniera accettabile.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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