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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 9/6/2012 - 16/6/2012

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  1. Pre a valvole telecomandabile con 1000 €
  2. Amplificatore con 3000 €
  3. Macchie di muffa
  4. Nuovo giradischi?
  5. Ampli e CD con 2000 €
  6. L'impianto come lo vuole la fidanzata
  7. Upgrade generale
  8. Nuovo lettore CD
  9. Re: Voglia di calore
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Pre a valvole telecomandabile con 1000 €
Buongiorno Lucio,
gradirei molto un tuo cortese suggerimento. Sto pensando di sostituire il mio pre Audible Illusions 2A con un apparecchio che abbia il volume telecomandabile data la mutata disposizione dell'ambiente d'ascolto. (Si potrebbero senz'altro fare modifiche DIY all'apparecchio, ma credo che sia più giusto lasciarlo com'è).
Può essere anche un pre solo linea, a cui abbinerei un pre phono con calma. Se poi il sostituto avesse anche degli ingressi in più tanto meglio ma non è fondamentale, però trovo comoda la barra tape, per interfacciarsi con l'esterno, peccato che molti apparecchi vi rinuncino.
Vorrei mantenere una filosofia sonora simile, che gradisco molto. Mi piacciono le valvole per il margine d'intervento consentito dal tube rolling e per una mia personale simpatia ma non è affatto una condizione necessaria. (A.I. fa solo da poco dei pre telecomandabili, che sforano di molto il mio budget sia nuovi sia usati).
Budget appunto: un migliaio di euro circa, nuovo o usato. Il resto della catena:

Musica ascoltata: classica e antica, jazz, rock classico e progressive, r'n'b, soul, funk (indicazione poco utile temo).
Grazie mille e keep up the good work as usual.
Luca - E-mail: info (at) lucamartini.eu

LC
Caro Luca,
il budget e la scelta valvolare restringono moltissimo il campo d'azione, purtroppo. Nel nuovo vedrei soltanto un pre della Jolida (Music Envoy, da noi recensito, comprensivo di phono) e il Primaluna Prologue Three, con scheda phono opzionale. Non ricordo altri prodotti con le caratteristiche che cerchi, all'interno di questo budget. Probabilmente ci sono dei preamplificatori di provenienza cinese, ma non saprei indirizzarti al meglio.
Potresti cercare nell'usato, è vero, ma poi dovresti preventivare un'eventuale costo aggiuntivo per la sostituzione delle valvole (non puoi sapere quanto siano state usate) e alla fine il gioco non vale la candela, a mio parere.
Stante questa ristrettezza di scelta, ti consiglierei caldamente di rivedere la tua predilezione per le valvole e magari orientarti per qualcosa a stato solido o addirittura passivo a trasformatori. Ne abbiamo recensito diversi, purtroppo non tutti sono provvisti di telecomando. Un'altra opzione, che personalmente vedrei MOLTO bene, sarebbe quella di vendere sia il pre che il finale in favore di un integrato, a stato solido o a valvole, telecomandabile, ma di elevata qualità.
A questo punto le strade percorribili sarebbero molte, molte di più. Semplificheresti l'impianto e magari riusciresti contemporaneamente a migliorarne la qualità complessiva. Se ci pensi bene, non avrebbe molto senso ridurre la qualità del preamplificatore solo per poter disporre del telecomando. Meglio, molto meglio, eliminare un po' di scatole e puntare a un integrato di qualità magari anche a valvole e, con un po' di fortuna, dotato di ingresso phono. Le scelte sono tantissime, da Audiolab a Primare, passando per Jolida, Atoll, Arcam, NAD e Musical Fidelity. Rifletti un po' su queste opzioni, prova ad ascoltare qualcosa e decidi di conseguenza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore con 3000 €
Egregio Direttore, è grazie a lei (la mia ragazza dice "per colpa sua") che mi sono riavvicinato al mondo della musica di qualità dopo lustri e lustri di latitanza. Il mio parco audio era composto da un amplificatore NAD C300, lettore CD/DVD Cambridge Audio Dvd99 e altoparlanti Bose Acoustimass 3. Senza infamia e senza lode devo dire di non aver mai provato l'impulso di cercare qualcosa di meglio. Poi è scattata la molla...
Evitando i consigli degli innumerevoli forum mi sono recato direttamente da alcuni rivenditori per tastare il terreno e per effettuare alcune prove di ascolto. Anzitutto devo ammettere che, da perfetto ignorante, sono rimasto praticamente sbalordito da tutti gli ascolti che ho fatto (anche la mia ragazza...). Non essendo un buon sommelier della musica non mi permetto di fare un analisi tecnica di ciò che le mie orecchie hanno ascoltato ma tra una quindicina di proposte ho deciso di acquistare una coppia di diffusori Sonus Faber Liuto Wood. Mi sono piaciute la timbrica, il design e anche il prezzo e ho pensato bene di non affrettarmi ad acquistare anche un nuovo amplificatore perchè prima di alleggerire ulteriormente il portafogli volevo provare quello che ho già a casa.
Purtroppo il risultato della nuova accoppiata non mi soddisfa affatto perchè, mi conceda i termini, la musica che ottengo non ha la stessa dinamica, definizione e corpo di ciò che ho ascoltato in negozio con Naim Superuniti e Primare I22 (non ricordo il lettore cd ma con Naim ho ascoltato alcuni brani anche in wireless da un Ipad).
Ovviamente potrei risolvere rapidamente la questione acquistando uno dei sopraccitati apparecchi (anche se Naim non lo regalano...) ma prima di farlo mi vorrei togliere lo sfizio di avere un suo autorevole parere. Le chiedo quindi di consigliarmi altre soluzioni di amplificazione da poter valutare con un budget massimo di 3000€, sperando ovviamente che tra i sui consigli ci sia anche qualcosa di più economico. Io ascolto principalmente country e blues ma non disdegno musica leggera e rock. Non mi dispiacerebbe avere un apparecchio con il quale si possa ascoltare musica sia da cd (argomento che affronterò in futuro) sia da Ipad e pc, magari in wireless.
La ringrazio e porgo i miei più cordiali saluti.
Riccardo - E-mail: riccardomolinari76 (at) gmail.com

LC
Caro Riccardo,
chiedi pure scusa alla tua ragazza da parte mia, non era mia intenzione portati sulla cattiva strada, tutto sommato sono una brava persona :-)
Ottimo acquisto quello delle Sonus Faber Liuto, ora hai bisogno di elettroniche alla loro altezza. Visto che le hai ascoltate con Primare e Naim, questi due marchi sarebbero da tenere nella dovuta considerazione, prima di altre opzioni. Tu hai ascoltato il Primare I22, considera anche il modello superiore I32. Di Naim invece puoi valutare sia il piccolo Nait 5i che il Nait XS. Alternative possibili, sia a valvole che a stato solido, potrebbe essere ricercate tra i seguenti: Copland CTA405, ElectroCompaniet ECI-3, McIntosh MA6300, Cyrus 8XPD, NuForce IA7. Il fatto di volerci collegare Ipad o PC non dipende strettamente dall'amplificatore, fintanto che questi dispositivi possano essere interfacciati tramite un'uscita anlogica linea oppure un DAC con ingresso USB. Il Naim Superuniti che hai ascoltato è un complesso oggetto all-in-one del quale potresti anche non avere stretta necessità.
In realtà, non ti serve neppure un lettore CD, se pensi di ascoltare via PC: rippi i CD su hard disk e li riproduci passando attraverso un DAC USB, che andrà poi collegato a un qualunque ingresso linea dell'amplificatore. Potresti, è vero, eliminare lo scatolotto e prendere un integrato che abbia già al proprio interno un DAC USB, ma l'offerta di modelli sul mercato non è ancora così ampia da giustificare una restrizione così forte del range di scelte possibili.
Infine, il fatto che le Liuto Wood non suonino a casa tua come in negozio sarà certamente da attribuire all'inferiore qualità delle elettroniche in tuo possesso ma non trascurerei il fattore ambientale (acustica della stanza) e il posizionamento. Questi due elementi, insieme, intervengono oltre il 50% sulla resa totale di un qualunque impianto HiFi.
Non dobbiamo MAI pensare, neppure per un momento, che sia sufficiente acquistare dei bei diffusori per poter ascoltare bene. Se il negozio ha curato bene le sue sale, il risultato qualunque (nel senso del poco curato) in casa sarà necessariamente deludente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Macchie di muffa
Ciao, Lucio.
In primis i complimenti per il tuo lavoro di divulgatore dell' HI_END, a cui mi sono avvicinato da qualche anno a questa parte. Avrei voluto scriverti in passato per sottoporre al tuo giudizio indefettibile (!) elettroniche, diffusori ecc, ma una situazione incresciosa e d'emergenza estrema mi impone di scriverti per implorarti suggerimenti sul da farsi.
Ti scrivo per chiederti un consiglio: posseggo una coppia di Klipsch Heresy serie I acquistate usate circa un anno fa; le casse erano (!) in perfette condizioni. La mia sala d'ascolto è in taverna che, come potrai immaginare, ha un tasso di umidità alto. Prendo tutte le precauzioni possibili (areazione, deumidificatore ecc), ma circa due mesi fa mi sono accorto della presenza di alcune macchie sulla griglia in tessuto di una cassa; rimossa la griglia scopro che la muffa si è trasferita sul cono (macchie biancastre) ma soprattutto sulla sospensione dei woofer. Ho provato a rimuovere quest'ultime con uno spazzolino, cotton-fioc, ma niente da fare. Cosa mi consigli di fare? Sono preoccupato che la situazione possa peggiorare...il dio dell'eufonia non lo voglia!
Alla prossima
Andrea - E-mail: andreaschirinzi (at) yahoo.it

LC
Caro Andrea,
davvero una situazione antipatica! Intanto proverei con un po' di latte detergente, quello che utilizzano le signore per struccarsi. È un prodotto abbastanza delicato ma dalle buone caratteristiche pulenti. Si usa con estremo profitto anche sui divani in pelle o sugli interni in pelle delle auto, visto che l'effetto idratante consente di lasciare elastica e morbida la parte trattata. Preventivamente, e cercando di non bagnare la membrana dell'altoparlante, proverei con un batuffolo di cotone imbevuto in acqua tiepida e sapone neutro.
Se tutto dovesse fallire tenterei con qualcosa di più aggressivo, magari provandolo dapprima su una parte non vitale della sospensione. Stavo pensando a uno spray smacchiatore tipo ChanteClair, da utilizzare in modica quantità spruzzato su un batuffolo di cotone. Eviterei assolutamente l'alcool denaturato. Ovviamente la soluzione più efficace esiste, ma non ho idea di come reagirebbe il materiale della sospensione...sarebbe uno spray antimuffa a base di ipoclorito di sodio (sì, insomma, la vecchia candeggina).
Trattandosi di componenti delicati, mi raccomando di utilizzare la massima cautela nelle manovre di pulizia: mano salda e decisa, niente movimenti bruschi o improvvisi.
In ogni caso, qualora riuscissi a risolvere, ti consiglio di fare un'attenta prevenzione, lasciando i diffusori liberi di respirare. Le muffe si sviluppano certamente a causa dell'alto tasso di umidità ma anche in presenza di poca luce...condizione esattamente riprodotta dalla griglia parapolvere! Quindi..via quelle dannate griglie!!!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo giradischi?
Caro direttore,
sono possessore del seguente e modesto (tutto è relativo) impianto:

Il primo cambiamento effettuato fino ad ora è stato la testina ortofon di serie del piatto. Un netto miglioramento con la grado silver. Le chiedo tuttavia qualche consiglio per un "up-grade" partendo dall'usato. Probabilmente l'erba del vicino è sempre piu verde e la voglia di cambiamento del proprio impianto ha sempre mille spiegazioni possibili.... tuttavia, motivazioni varie a parte, ho ascoltato diverse volte l'impianto di un caro amico ...e devo dire che suona divinamente meglio. L'impianto in questione è comporto da un classico thorens td 160, da un ampli revox (un vecchio gioiello degli anni '70) e da un paio di strepitose...poichè tale è il suono che emanano, Cabasse sampan 311 degli anni 70.
Questions: ho tra le mani la possibità di acquistare un td 160 in buono stato con braccio pulisci disco, a un prezzo attorno ai 180 euro (con testina shure...che sostituirei con la mia grado). Ne vale la pena in termini di resa sostituire a suo avviso il mio td 190 (vendendolo chiaramente) con questo nuovo acquisto? tenga conto che ho circa 500 vinili...ed adoro il suono del vinile.
Che ne pensa della sostituzione delle mie AR Status 40 con delle cabasse sampan 311? Conosce le Cabasse? Ho visto che l'usato di tali diffusori in buone condizioni si aggira attorno ai 5-700 euro.
Un caro saluto
Carlo - E-mail: carlo.dellinoci (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
certamente il problema non lo risolvi acquistando un 160 al posto del 190. Semmai, potresti ottenere un risultato migliore con una testina di livello superiore, questo sì. Però non capisco come tu possa anche solo pensare di mettere insieme un pasticcio di impianto con vecchi diffusori degli anni '70, pilotati da un T-Amp come finale e un integrato NAD usato come pre. No, cerchiamo di essere razionali e mettiamo un po' di ordine. Intanto comincio col dirti che non mi piace la soluzione NAC C320 + T-Amp. Se minimalismo ha da essere, che minimalismo sia! Io venderei entrambi e prenderei un amplificatore integrato, magari dotato di ingresso phono, di qualità migliore.
Cerca un integrato, magari usato, già dotato di un buon stadio phono (Rotel, Arcam, un vecchio Naim Nait...) e vendi il resto. Poi potresti pensare ai diffusori. Francamente mi sembra follia spendere 700 € per dei vecchi diffusori di 40 anni fa che non sono neppure particolarmente ricercati dagli appassionati, dai ricambi sostanzialmente introvabili. Se ti interessa il vintage, ci sono tanti altri diffusori che potresti valutare PRIMA delle Cabasse...ma anche tanti altri diffusori recenti, nuovi o usati.
Capisco bene il desiderio di replicare il suono dell'impianto del tuo amico, ma il buon senso consiglierebbe di percorrere strade più semplici...anche perché non è affatto detto che il merito sia tutto dell'impianto (ne dubito) ma forse, anche e in buona misura, della sistemazione e dell'ambiente d'ascolto.
In secondo luogo, consentimi un'osservazione più generale: le tappe di avvicinamento al buon suono devono essere meditate e sostenute da esperienze replicabili. Non ha alcun senso decidere un cambiamento, in questo caso pure abbastanza bizzarro, solo perché a casa dell'amico si sente bene. Mi chiedo: quanti altri impianti hai ascoltato? E sai quanti potrebbero suonare meglio del tuo e magari meglio di quello del tuo amico, utilizzando idee semplici e di buon senso? Ti consiglio pertanto di ascoltare un po' di più, ovunque ti sia possibile, e di tenere a freno l'istinto di emulazione, che in questi casi non è mai foriero di buoni risultati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ampli e CD con 2000 €
Caro Direttore,
aver scoperto il suo sito è stata una vera folgorazione! ho letto ogni sezione, ho letteralmente divorato le sue rubriche sulla comprensione tecnica di diffusori, ampli, sorgenti, cavi di segnale e potenza, grazie a lei e alle sue spiegazioni così illuminanti (e agli esempi motoristici per me comprensibilissimi essendo un appassionato) mi sono avvicinato a questo splendido ed affascinante mondo come mai prima in passato. Davvero la ringrazio!
Sono Federico, un 32enne cresciuto a rock, pop e non solo anni 60/70 (Pink Floyd e Jimi Hendrix in cima), blues e jazz dagli anni 50 fino agli anni 80 (Miles Davis), nonchè musica classica e altre sonorità, il tutto grazie a ciò che mi lasciò mio padre prima di andarsene, 300 e passa vinili, un ampli Pioneer SA-6200 insieme agli altri suoi componenti dell'epoca (giradischi, diffusori). Nel tempo tutti i componenti sono periti, tranne l'indistruttibile amplificatore del 1973 cui io sono molto legato affettivamente, l'ho fatto revisionare 2 volte e ancora oggi suona bene, e pur essendo piuttosto semplice il suo compito lo svolge in modo onesto.
Ora però mi trovo davanti ad una svolta, e quì ho bisogno del suo aiuto: vorrei crescere di livello e farmi un "discreto impianto", nulla di esagerato e pretenzioso, il mio budget è 2.000 euro (per ampli e lettore cd, più cavi di segnale e potenza), mentre a livello di diffusori per ora uso delle B&W DM302, volendo potrei cambiare anche loro ma in un secondo tempo. L'ambiente in cui ascolto la musica è sui 30mq2 circa e ho modo di disporre i diffusori nel modo corretto.
Il mio dilemma è questo: essendo io molto legato alla serie Pioneer "silver degli anni 70", ho curiosato su internet e ho trovato degli amplificatori SA-9800 oppure SA-8800 che mi hanno solleticato non poco la fantasia...pur non essendo economici! Un SA-9800 revisionato viaggia sugli 800/900 euro.
Ora io non so se rivolgermi verso questi ampli top di gamma degli anni 70 che da quel che ho letto rappresentano una tipologia di ampli che vanta un certo numero di sostenitori, che addirittura li ritengono dotati di un suono "caldo quasi valvolare" non riscontrabile sui moderni ampli; oppure se concentrare i miei sforzi economici verso componentistica moderna ed aprirmi a sonorità che magari io ignoro, e potenzialità che immagino siano notevolissime! Infatti la mia esperienza in fatto di Hi-Fi è relegata alla sola esperienza del mio amato SA-6200, indi ignoro totalmente le potenzialità dei componenti moderni.
Le chiedo cortesemente di darmi una sua valutazione tecnica su SA-9800 e SA-8800 (premetto che ho ricercato sul suo sito ma purtroppo nessuna lettera dei lettori ha trattato nello specifico questi due modelli), e poi le chiedo un suggerimento su quale componentistica moderna scegliere in alternativa come amplificatore, e quale lettore cd prendere da abbinare all'ampli moderno oppure quale lettore cd meglio si abbinerebbe ai Pioneer anni 70'.
Sul lettore cd sono davvero in difficoltà, e necessito di una guida. Meglio un ottimo lettore cd hi-end usato di qualche anno fa, oppure uno moderno ma ahimè solo discreto? In termini di lettori cd mi pare di capire che la tecnologia sta avanzando molto di anno in anno.
In attesa di una risposta le porgo i miei più cordiali saluti e la ringrazio ancora per il grande lavoro di passione che sta portando avanti e che è consultabile sul suo sito. Davvero complimenti.
Federico - E-mail: luxautosrl (at) alice.it

LC
Caro Federico,
purtroppo le quotazioni degli amplificatori top di gamma degli anni '70 hanno ormai raggiunto vette assolutamente surreali, non proporzionate né al valore storico né musicale di quegli oggetti. Tra l'altro, tante incognite gravano su un acquisto del genere: non sappiamo come sia stata eseguita la revisione, se con componentistica originale o meno e ignoriamo quale possa essere la durata nel tempo di dispositivi vitali che magari sono nel frattempo diventati introvabili (es. transistor di potenza). Poiché l'HiFi si sceglie con le orecchie e non con gli occhi, sarebbe meglio, a mio parere, rivolgere la tua attenzione verso prodotti recenti e tenere un rappresentante di quel periodo solo per fini nostalgici/collezionistici.
A chi sostiene che tali amplificatori abbiano un suono caldo quasi valvolare faccio umilmente osservare che con le cifre delle quali stiamo parlando si può acquistare un amplificatore a valvole VERO ;-) [se proprio valvole hanno da essere, che lo siano!]
Ancora a vantaggio della scelta nel nuovo vanno la comodità di disporre di telecomando, anche per l'amplificatore, la certezza di una garanzia di almeno due anni e la tranquillità di un acquisto che, casi eccezionalmente sfortunati a parte, fornirà prestazioni certe e impeccabili per ancora tanti, tanti anni...tutti aspetti che un acquisto vintage di 40 anni fa non può garantire.
Inoltre, perdonami, contesto anche la scelta di acquistare ampli e lettore CD, con un budget così sproporzionato rispetto al valore dei diffusori. Io prima di tutto penserei a questi ultimi e poi a tutto il resto.
Comunque sia, non mi sottraggo alla tua richiesta e provo a consigliarti qualche possibile strada da seguire. Io starei su un'accoppiata monomarca di case note e ben distribuite, così da poterle eventualmente valutare direttamente, meglio ancora se coi tuoi diffusori. NAD, Arcam, Rotel, Cambridge, Audiolab, Cyrus e Primare sono giusto i primi marchi che mi vengono in mente. Le accoppiate che potresti valutare e che ti suggerisco sono le seguenti, alcune abbastanza sotto i 2000 € preventivati, altre leggermente al di sopra. Io starei su quelle più economiche, per poter destinare una cifra più importante ai diffusori (i prezzi tra parentesi sono una media degli street price che ho trovato): Arcam FMJ A 18 + FMJ CD17 (1600 €), NAD C356 DAC + NAD C565 BEE (1650 €), Audiolab 8200A + 8200CDV12E(1850 €), Primare I22 + CD22 (2400 €), Rotel RA1520 + RCD 1520 (1650 €), Cambridge Audio 740A + 750C (1900 €), Cyrus 6XP + CD6XP (2200 €).
Non ho considerato le accoppiate in funzione dei tuoi diffusori attuali che, ovviamente, andrebbero sostituiti.
Vedi cosa riesci a valutare personalmente e, se vuoi, sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

L'impianto come lo vuole la fidanzata
Buongiorno Direttore,
sono attualmente nel mezzo della fase di: "voler cambiare qualcosa all'interno del mio impianto" o meglio: "voler assecondare le esigenze della nuova fidanzata" che ha oramai preso possesso della casa. L'esigenza è quella di mettere l'impianto all'interno di un "un bel mobile che nasconda la tua roba". L'impianto è attualmente composto da:

Fondamentalmente pensavo di tenere solamente amplificatore, casse e dac... utilizzerei il ricavato della vendita di tutti gli altri oggetti (per il giradischi proprio mi piange il cuore, ma non c'è verso di tenerlo) per un dac nuovo (ed un pc di dimensioni molto piccole, tipo un'eee box di Asus), possibilmente in grado di ricevere musica in alta risoluzione e via usb. I candidati sono i costosi: Calyx Dac, il dac Young oppure i più economici TEAC UD-H01, l'esotico Audio-GD DAC NFB 17.2 ed il "commerciale" Dac Magic Plus. Tutti Dac di dimensione contenuta.
Attualmente ho già staccato tutto il superfluo (compresa ciabatta e gli enormi cavi di alimentazione) e collegato il dac via usb (rinunciando di fatto alla musica liquida in alta risoluzione).
Il suono sembra sia cambiato veramente poco (sfumature), il rippaggio di tutti i cd sta procedendo celermente e sono tutto sommato contento della semplificazione ottenuta, anche se ho dovuto rinunciare a malinquore all'ascolto del giradischi ed ai rari ascolti notturni in cuffia...
Ora, la domanda è: meglio mantenere il dac e sostituire l'amplificatore con un uno di dimensioni e potenza più ragionevoli (quale scegliere?), purtroppo nel nuovo mobile l'a10 ci sta a malapena e non vorrei che con l'arrivo dell'estate il caldo lo danneggiasse, tenendo presente, però, che i miei ascolti difficilmente superano l'ora e mezza, oppure sostituire il dac con uno dei sopracitati, sperando di avere un significativo miglioramento delle prestazioni sonore. In genere ascolto soprattutto musica Indie, pop e rock tranquillo, un po' di jazz ed un po' di classica ma di composizione contemporanea. Il budget sarebbe sempre e comunque intorno ai 1000 euro.
La ringrazio per il suo parere,
Maurizio - E-mail: maurizio.dallara (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
scusami se mi permetto ma...se da fidanzata è già così autoritaria, da moglie cosa farà? Ti chiederà di vendere tutto per costringerti ad ascoltare con un lettore MP3 da 10 euro? ;-)
Non so, la cosa mi sembra francamente eccessiva. Capisco la voglia sacrosanta di razionalizzare l'impianto, un po' meno le soluzioni imposte per motivi di arredo e gusti di terze persone. Alla lunga certe rinunce...pesano.
Chiudo la parentesi e passo a esaminare cosa potresti fare. Benissimo trasferire tutto su PC e utilizzare un DAC USB! Vedrei bene il Dac Magic Plus. Il fatto che il tuo esperimento iniziale abbia funzionato lascia ben sperare per il futuro.
L'amplificatore potrebbe essere un piccolo, gelido (nel senso di produzione di calore) NuForce IA7: ottimo suono, potenza sovrabbondante, tanti ingressi, telecomando, ingombri ridottissimi e temperature d'esercizio prossime a quella ambientale! Nuovo supera la cifra che hai stanziato ma ormai non è impossibile trovarlo usato a circa metà del prezzo di listino, eventualmente anche un prima serie potrebbe andare più che bene. E, credimi, rispetto al tuo attuale Aeron A10 sarebbe davvero ben altra cosa. In alternativa, per eliminare ancora scatole, potresti pensare a dei diffusori attivi. Utilizzando solo il PC come sorgente non avresti bisogno di più ingressi e dunque la scelta attiva assolutamente minimale potrebbe essere tutt'altro che bizzarra. Dynaudio, ad esempio, realizza degli ottimi bookshelf attivi. Qualora preferissi i modelli da pavimento, potresti cercare, con pazienza, qualche coppia di Meridian DSP attivi di qualche anno fa...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade generale
Egregio direttore buonasera,
innanzitutto mi complimento con Lei e tutti collaboratori di TNT AUDIO, per i preziosi consigli e informazioni fornite nella vostra rubrica, che purtroppo o scoperto solo da circa sei mesi.
Anni addietro (1983) acquistai un completo Technics, successivamente aggiornato con lettore cd DENON e da un anno nuovo amplificatore ARCAM, il tutto così composto:

Dopo vari ascolti da alcuni amici e successivamente da vari rivenditori, mi sono reso conto che devo migliorare il suono del mio impianto, iniziando con nuove casse ed eventuale amplificatore, successivamente nuovo lettore e giradischi.
Premetto che non sono un esperto di elettroniche ed un udito non allenato agli ascolti, per sentire immediatamente quelle piccole differenze di suono, ma molto importanti per un ascolto in stereofonia.
La camera dove è posizionato l'impianto è un rettangolo di circa mq 30 (mt 7,50 x 4,00 x h 3,00 mt), il tutto posto da una parte con diffusori rivolti sul lato stretto.
Distanza fra le due casse mt 2,20, distanza da casse al punto di ascolto mt 3,00, distanza casse dalla parete posteriore cm 40.
Mi piace un suono caldo ben definito, bassi in evidenza ma non sbrodoloni e buona dinamica. Dagli ascolti effettuati da vari rivenditori (i quali tutti mi hanno consigliato la sostituzione del mio ARCAM A18, causa potenza troppo bassa, sarà vero?) ora cerco di dare una valutazione puramente soggettiva e non da esperto. L'ultimo rivenditore (a mio parere al momento il più affidabile e preparato) dopo averlo informato come desidero ascoltare musica, mi ha consigliato casse CANTON ERGO 690 DC + MARANTZ PM 15S2 (purtroppo al momento non ancora ascoltate).
Ora direttore sono a chiederle cortesemente un suo consiglio per l'acquisto, perché vorrei fare una scelta accurata per un buon ascolto. Leggendo varie recensioni su amplificatori e casse, avrei ristretto la scelta a questi modelli (confidando nella sua esperienza per una scelta e abbinamento migliore): Cavi di segnale e potenza mi consigli lei. Ringraziandola anticipatamente,
Elio - E-mail: elio4878 (at) gmail.com

LC
Caro Elio,
credo che sia ora di finirla con questa stupidaggine della potenza sempre "insufficiente" degli amplificatori. Il tuo Arcam ha una potenza continua su 8 Ohm di 50 watt e questa, abbinata a diffusori di sensibilità media (88-90 dB), consente una pressione sonora assolutamente intollerabile in ambito condominiale. Ora, è vero che il tuo ambiente non è piccolo ma è altrettanto vero che ben pochi possono permettersi in casa pressioni sonore oltre i 100dB. Per capire a quanto equivalga questo valore, consiglio a tutti (e non mi stancherò mai di farlo) di acquistare un fonometro...per rendersi conto che nella maggior parte dei casi è già tanto se si superano i 90 dB di pressione sonora nel punto d'ascolto, durante i picchi.
Vi siete mai chiesti perché i negozi HiFi non utilizzino quasi mai questo semplice strumento? È semplice: perché così i clienti capirebbero che dell'amplificatore da 100 watt che si sentono proporre, ne utilizzerebbero a malapena il 10% della potenza. Davvero, vi invito a farla questa prova, così potremmo parlare di potenze realmente necessarie con un po' di cognizione di causa. Basta leggende metropolitane!!!
Tutto ciò premesso, lascia il tuo Arcam al suo posto, è l'unico componente da salvare nella tua catena. Io gli affiancherei il suo lettore CD (Arcam FMJ CD17) e andrei a caccia di un paio di casse di buona qualità. Le Canton non le ho ascoltate ma B&W e Monitor Audio potrebbero essere un completamento ideale per le sonorità morbide e tendenzialmente rilassate di Arcam. Coi soldi risparmiati dal mancato acquisto di un nuovo amplificatore faresti bene a puntare su modelli ancora più raffinati degli stessi Costruttori, allargando gli orizzonti, eventualmente, a case come Triangle, Focal e Mordaunt Short, se reperibili e valutabili direttamente. A proposito: quando vai ad ascoltare diffusori, portati appresso il tuo amplificatore, è abbastanza importante per valutare la sinergia che potresti realizzare.
Infine, occhio alla distanza dei diffusori dalla parete posteriore, i 40 cm che hai indicato sono giusto il minimo sindacale. Scusa, dimenticavo: sui cavi non forniamo più consulenza da anni, mi spiace.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo lettore CD
Gentile Sig. Cadeddu,
Leggo settimanalmente la sua rubrica. La ringrazio per quello che fa; le sue risposte sono sempre cordiali, ironiche, e immediate.
Ecco la mia situazione:

Il tutto è collocato al piano terra di un monolocale soppalcato; l'impianto è sulla prima metà del lato lungo della sala (circa 25mq). diffusori a circa 70 cm dal muro retrostante. Di fronte all'impianto un divano al "L", su di un lato una scala ferro/legno (con una tenda vicina). All'angolo una lampada con paralume. Come può ben capire, l'impianto è WIP dato che ancora manca un tassello.. il lettore cd... (e dei cavi di potenza dignitosi :-)
Ascolti fatti (ho voluto tastare con mano la differenza) Le alternative che ho valutato: (in ordine di preferenza) Secondo lei, avrebbe senso spendere tutti quei soldi per l'Audiolab? Lo vedrebbe ben inserito all'interno del mio impianto? È una macchina valida?
In attesa di un suo prezioso consiglio le porgo cordiali saluti,
Paolo - E-mail: paolo.marilungo (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
se credi di aver necessità di un ingresso digitale (ad es. da PC) allora l'Audiolab sarebbe un ottimo candidato. Un altro lettore CD dotato anch'esso di ingresso digitale potrebbe essere, a un prezzo leggermente inferiore, il NAD C565BEE. Il Rega Apollo mi piace, ma ha qualche anno sulle spalle e non ha ingressi digitali.
Alternativa ancora più economica ma comunque flessibile potrebbe essere quella di acquistare un DAC con ingressi multipli (SP/DIF, ottico e USB) per collegarci il tuo lettore DVD, usato come meccanica e, in futuro, un PC per la musica liquida. Riusciresti a risparmiare un bel po', aumenteresti la flessibilità dell'impianto e il suono ne guadagnerebbe comunque. Arcam Solo RDAC, KingRex UD01 o UD384, StyleAudio Carat sono solo alcuni modelli interessanti che potresti valutare (di alcuni di questi trovi le
recensioni qui su TNT-Audio).
Osservo come anche tu abbia notato differenze sensibili ma non enormi, nel tuo impianto, tra un lettore DVD da primo prezzo e una macchina abbastanza pretenziosa come il Marantz SA7001 KIS. Non solo, ma ammetti di non aver rilevato differenze sostanziali tra un Rega Apollo e un Naim CD5i (differenze minime per usare le tue parole). Questo conferma ancora una volta come, in impianti non estremamente rivelatori e ad orecchie forse non particolarmente allenate, le differenze tra sorgenti digitali appaiono modeste. Per questa ragione sconsiglio sempre di investire cifre importanti in questo componente, a meno di essere sicuri di aver percepito differenze davvero significative.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Voglia di calore
Caro direttore,
ti avevo già
raccontato... Dopo cinque anni di Tripath, con grandi diffusori open baffle autocostruiti, dac non oversampling, passo passo costruito un impianto che pensavo (a suo modo) allo stato dell'arte, ho di colpo avuto nostalgia del calore che mi dava - tempo fa - un vecchio Nad 3020. Ne ho ricomperato uno (un 3120) e purtroppo non ho ritrovato quello che ricordavo. Sono andato un po' in crisi (di mezz'età???). In realtà l'incompatibilità con i diffusori era assoluta: due minuscole Wharfedale Diamond II, acquistate per curiosità, hanno fatto ripetere il miracolo.
Sono pronto per essere pubblicato tra gli audiofili felici? Presto per dirlo, ma il Nad resterà con me per lungo tempo: oggi rinuncio volentieri a microdettaglio eccetera in cambio di quella spontaneità e di quel naturale senso della musica. Anche il mio dac Philips TDA1543 non oversampling ha ritrovato la sua voce. La strada è quella giusta (per me) quindi ho pensato a dei diffusori un po' più grandi, inglesi dello stesso periodo: forse le Linn Index, che però ho già avuto in passato, così (per un gusto giocoso della scoperta) ho preferito dare una chance a delle vecchie, classiche Kef Chorale.
L'abbinata funziona: i fiati (ascolto jazz) sono caldi, rotondi e reali, e così le voci. Ma funzionava anche con le Diamond (certo, il tweeter Kef -T27- è più raffinato del solito Audax plasticoso, i bassi delle Kef -in sospensione pneumatica- sono più controllati e profondi), ma sto qui a chiedermi come quelle scatolette dall'aria così cheap possano suonare (anche oggi) in quel modo, con una personalità così forte e dei bassi imprevedibili.
Dunque la domanda è la seguente: quando scegliere dei bookshelf e quando diffusori più grandi? Dimensione della stanza? Posizione? Preferenza per timbriche differenti? Ultimatum della moglie? Prevalenza della gamma media sul resto? Fedeltà di riproduzione della registrazione originale (studio monitor)?
Nei forum inglesi è tutto un tripudio di shoeboxes e tra i diffusori più amati ci sono piccoli Mission, Royd, B&W, Mordaunt Short, Proac Tablette, Ls3/5a, Linn Kan, Spica TC50, RCL the small, Goodmans Maxims, perfino cose all'epoca economicissime come i JPW Mini monitor o i Videoton Minimax.
Perdona la domanda da primo giorno di scuola.
Stefano - E-mail riservato

LC
Caro Stefano...fermarsi mai, eh? Hai trovato dei diffusori che ti soddisfano e invece no, cerchi ancora dell'altro. Perché? Gusto del gioco? Non è che il mezzo sta sostituendo il fine, cioè l'ascolto della Musica? Comunque sia, non mi sottraggo alle tue domande. Non è certo un mistero per nessuno che io prediliga (quasi sempre) diffusori da pavimento a diffusori da scaffale. Le ragioni le ho spiegate tante volte e non intendo ripetermi, dico soltanto che preferisco ci sia del volume di carico per un bel woofer al posto di un traballante supporto.
Verso cosa potresti rivolgere la tua attenzione? Tante le alternative inglesi interessanti, dalle KEF 104 (pure vintage, se vuoi) alle ProAC serie Studio, passando per Linn Keilidh e Kaber e magari qualche modello Naim. Non stare a leggere troppo quel che scrivono nei forum i nostri cugini britannici, loro spesso devono fare i conti con stanze davvero minuscole, dove il minidiffusore certamente crea meno problemi. È così che è nata la moda dei minidiffusori, poi dilagata, senza un valido fondamento musicale, un po' in tutto il mondo. Mi pare di capire che comunque tu sia in vena di altri esperimenti...non sarò io a fermarti, ma ricordati che prima o poi il gioco finisce e deve restare solo la Musica, non una teoria infinita di apparecchi acquistati e rivenduti nel tempo di un giro di valzer. Lo so che l'HiFi è un gioco e pertanto gli esperimenti ci possono anche stare, ma sarebbe un peccato perdere di vista il fine di tutto questo tormento, ovvero Lei, la nostra Musa preferita.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore,
Le scrivo per ringraziarla ancora dei consigli che mi ha dato l'anno scorso e per comunicarle che finalmente sono veramente un audiofilo felice. Ho composto il mio impianto dopo tante mail a lei indirizzate e ho fatto tesoro delle sue risposte ma soprattutto dei suoi consigli sull'ambiente.
E' vero tutto quello che dice ed ho constatato che è meglio un impianto discreto in un ambiente perfetto che viceversa. Posseggo un Dayton dta100a, un lettore Marantz CD 5003, casse Focal, piatto Thorens td 160 ed un ulteriore amplificatore Proton am 455, cavi TNT Star. Il 70% di queste cose le ho prese dopo suoi consigli.
In questo momento sto ascoltando il lago dei cigni ad un volume molto basso e riesco a sentire una quantità di dettagli musicali notevole ed ho scoperto già da tanto che anche a basso volume si può godere di un bell'ascolto. Ho investito molto tempo sulla disposizione dei diffusori e sull'ambiente, operando anche piccoli spostamenti posizionando molti tappeti, cuscinoni, tende e finalmente è più di 6 mesi che la stanza suona meravigliosamente tanto che preferisco sentire a casa musica classica che in teatro!
Ho detto la stanza suona; si perchè ho capito che è l'ambiente che suona non l'impianto e questo me lo ha fatto capire lei con i suoi tanti articoli e raccomandazioni di curare sempre l'ambiente di ascolto. Purtroppo anche un audiofilo felice come me ha qualche scheletro nell'armadio! Questa è una confessione e la voglio fare pubblicamente. Non sono mai riuscito a capire se suona meglio il Dayton o il Proton. Una volta lei mi disse che è molto difficile capire il suono di due buoni amplificatori Bene, voglio dirle che per me è impossibile quindi ho deciso di asoltare 6 mesi l'uno e 6 mesi l'altro. Chissà tra qualche anno potrò forse capire la differenza ma a parte questo piccolo dettaglio non potrò mai finire di ringraziarla perchè lei con la sua rubrica mi ha insegnato ad ascoltare la musica nella maniera più facile, meno dispendiosa semplicemente mettendo in atto quanto appreso dalla sua esperienza senza dover andare a cercare oggetti costosissimi, ultimo grido dell'elettronica, fumo negli occhi come oggi si legge nelle riviste hi fi più blasonate.
Continui così Direttore sempre e senza fermarsi mai.
Arrivederci e grazie ancora,
Stefano - E-mail: ste.gre (at) tin.it

LC
Caro Stefano,
grazie per il vibrante attestato di stima, che spero di meritare sempre. Il fatto che tu sia così felice è per me fonte di grande soddisfazione. Per quanto riguarda invece il tuo scheletro nell'armadio...alzi la mano chi non ne ha almeno uno! Tanti audiofili non confesseranno mai di non riuscire a sentire differenze tra un apparecchio e un altro, per timore di essere considerati affetti da sordità incipiente! Diciamo che, in generale, è difficile identificare differenze tra apparecchi di classe simile ma ancor più complicato, per chi non ha sufficiente esperienza d'ascolto, è decidere cosa sia meglio o peggio. Al massimo si arriva a decidere che una differenza ci sia, ma non si va oltre questo. Per questa ragione spesso riceviamo richieste di delega alla decisione, ovvero domande del tipo: "decida lei quale di questi apparecchi devo tenere, io non so decidere quale sia migliore". Questo è, ovviamente, un po' surreale, visto che se uno non sa decidere cosa sia meglio o peggio, è assolutamente ininfluente che sia l'Uomo Del Monte a decidere per lui. Tanto vale estrarre a sorte uno dei due apparecchi!
Pertanto ti consiglierei di tenerne solo uno, quello che ti sembra più comodo da usare. Vendi l'altro e col ricavato compra qualche disco in più. Con il crollo dei prezzi dei CD, già con 100 € si acquista un sacco di roba. Io di recente ho acquistato il bellissimo Magneti di Mario Venuti (anno 2006) alla folle cifra di 2 €, nuovo sigillato :-)
Mario Venuti, l'altra metà della favolosa mela Denovo (l'altro era Luca Madonia), da anni scrive autentiche perle sonore, eleganti e raffinate...peccato che in Italia faccia successo solo chi proviene dai talent show...

Approfitto pertanto dell'assist per proporre esattamente un brano di questo album, ho scelto la title track Magneti, live, perché è una delle poche che consenta l'embedding del video, le altre tracce hanno i contenuti bloccati dalla casa discografica. A chi giovi questo atteggiamento così restrittivo non è dato sapere...certo non all'artista, che ha un'occasione in meno per far conoscere la sua Musica (e quindi di venderla). Mah...ho sempre pensato che le case discografiche siano davvero il male peggiore nel mondo della musica.
Seguendo questo
link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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