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Voglia di VU meter
Salve carissimo dottor Lucio,
innanzitutto farei un passo indietro precisando di non essere un audiofilo
ma solo amante della buona musica. A fine febbraio (vol.646) le scrissi chiedendole un consiglio se mandare il mio vecchio Akai am 2450 in pensione, e mi rispose con testuali parole:
Per quanto riguarda la decisione se sostituire o no l'amplificatore, di
sicuro lo Yamaha A S300 sarebbe un passo avanti rispetto al vecchio Akai,
non foss'altro che per una questione di semplice invecchiamento della
componentistica, ma quell'integrato, coi suoi VU meters è troppo carino per
finire nel dimenticatoio.
Ha avuto ragione per ben due volte ho fatto dei passi di gigante cambiando
l'amplificatore ma mi mancava terribilmente il fascino dei vu meter.
Avvilito da questa lacuna solo esclusivamente dal lato estetico ho fatto
una ricerca in rete per trovare un'apparecchiatura che facesse solo la
funzione di indicatore di segnale, ma ahimé non ho trovato nulla, per farla
breve alla fine ho deciso di autocostruirmi un box con i vu meter e
adesso sono un ascoltatore FELICISSIMO.
Allego alcune foto per rendere l'idea.
Ringraziandola ancora una volta le porgo sinceri saluti e buona musica a
tutti,
Leonardo - E-mail: elettrauno (at) gmail.com
LC
Caro Leonardo,
sono felice che il mio consiglio abbia avuto un riscontro positivo all'ascolto! Ti ringrazio per il feedback e per le foto della realizzazione dei tuoi VU meters. Certo che siamo strani noi audiofili, quasi peggio dei bambini coi loro giocattoli! Capisco che la danza dei VU metters mentre si ascolta musica possa essere ipnotica, ma come la mettiamo con quelli che preferiscono ascoltare ad occhi chiusi? :-)
Mi auguro che il collegamento dell'apparecchio all'interno dell'anello del segnale non abbia influenze nefaste sul suono finale, fai una prova attenta "con" e "senza".
Comunque sia, a ognuno il suo...ti auguro buon divertimento e buon ascolto!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alex,
posto che le sorgenti e l'amplificazione sono in grado di sostenere anche catene di livello più elevato, prima di tutto mi concentrerei sui diffusori, magari optando per dei modelli da pavimento di ispirazione ancora inglese. Ovviamente Heybrook è il primo nome che mi viene in mente, per non alterare il buon equilibrio che sembra tu abbia raggiunto, ma anche KEF, Rega e ProAC sono tre candidati possibili.
Molto dipende, naturalmente, dalla cifra a tua disposizione con la quale pensavi di fare l'upgrade. Se i soldi non bastassero per una torre di pavimento di media qualità potresti fare un piccolo passo intermedio e sostituire la testina con qualcosa di più raffinato, da cercare nel catalogo Grado, Goldring, Ortofon o anche Rega, giusto per ottimizzare - in quest'ultimo caso - la sinergia, timbrica e meccanica, con il tuo giradischi.
A costo quasi zero potresti anche migliorare un po' il lettore CD, con i tanti interventi di tweaking consigliati qui su TNT-Audio proprio per il tuo Marantz.
Naturalmente, tutti questi ragionamenti (e interventi eventuali) dovrebbero essere successivi a un'ottimizzazione dell'ambiente e della sistemazione dei diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Domenico,
mi pare tu abbia iniziato con il piede giusto: il Dayton con le Klipsch dovrebbe essere un buon abbinamento, sia elettrico che timbrico. Se il tuo genere preferito è il rock non vedo come l'abbinata non possa soddisfarti!
Mi raccomando fai suonare un bel po' i diffusori, ad alto volume e con generi musicali ricchi di basse frequenze. Essendo stati usati come semplici surround temo che siano ancora un po' inchiodati.
Sul Dayton niente da dire se non che volendo utilizzare due sorgenti (CD e PC) troverai il piccoletto un po' scomodo, visto che il secondo ingresso è sul frontale e non è in standard RCA.
Per quanto riguarda la scelta dei DAC USB, come avrai notato ne abbiamo recensito molti, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Niente male i FiiO citati ma tieni in considerazione anche il SuperPro707, il KingRex UD01 e il PopPulse Uii, tutti sotto la soglia massima dei 150€ che hai preventivato. Nell'usato potresti anche trovare dell'altro, da Musical Fidelity a Cambridge Audio, passando per Trends Audio.
L'importante, comunque, è che il PC sia settato in modo conveniente e che le operazioni di ripping siano eseguite correttamente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
mi fa piacere che abbia verificato con mano anzi, con orecchio, ciò che cercavo di spiegarti sulla fatica d'ascolto e sul fatto che diffusori inizialmente più convincenti alla lunga possano trasformarsi in strumenti di tortura uditiva :-)
Per questo motivo consiglio sempre ascolti il più possibile prolungati e ad alto volume meglio ancora se nel proprio ambiente. Ciò che appare straordinario nella saletta trattata del negozio dopo 5 minuti di ascolto può rivelarsi intollerabile a casa per un paio d'ore.
Visto dunque che i tuoi gusti sembrano orientati verso sonorità meno vivaci in gamma medio-alta ti consiglierei di aggiungere al lotto di candidati, oltre ai KEF che hai ascoltato, anche diffusori come i ProAC Studio 140 e D18 (leggermente sotto e leggermente sopra i 3000€ rispettivamente), Spendor A6 e gli italiani Opera Quinta (o altro modello da pavimento Opera). Si tratta di diffusori abbastanza diffusi sul mercato, non dovresti faticare a reperirli e ascoltarli. Tuttavia, se per caso non dovessi riuscire, e tenendo conto che le KEF mi pare ti siano piaciute a sufficienza, non vedo ragione per non acquistarle.
Un commento a latere sull'utilizzo che fai dell'aggettivo duri associato a dei diffusori. In genere si intende con questo termine un diffusore difficile da pilotare, o perché di impedenza bassa e tormentata o perché di bassa sensibilità (o entrambi i casi). Questo però non ha necessariamente qualcosa a che vedere con la timbrica del diffusore, esistono infatti modelli duri nell'accezione di cui sopra ma decisamente aperti e vivaci. Il primo nome che mi viene in mente è Thiel, ad esempio.
Tra l'altro, non tutti i diffusori dal timbro caldo e poco frizzante devono essere necessariamente difficili da pilotare o di bassa sensibilità. I diffusori che ho elencato, ad esempio, non rappresentano carichi particolarmente ostici per l'amplificatore. Tanto per andare sul concreto, le ProAC Studio 140 sono dichiarate per 91 dB di sensibilità.
In conclusione, vedi cosa riesci ad ascoltare e, se vuoi, sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Pietro,
vedo che ancora siamo lontanucci dall'avere le idee chiare. Se pensassi di ottenere le prestazioni di una buona cuffia da un diffusore economico semplicemente regolando i toni...be', ci sarebbero molte cose che ancora dovresti metabolizzare. Se fosse così facile trasformare un prodotto economico in uno preciso, trasparente, dettagliato, raffinato etc. si venderebbero solo diffusori economici ed equalizzatori. Se non è così ci dovrà pur essere una ragione, no?
Anche l'aver preferito un integrato Pioneer a un Trends TA10 la dice lunga su ciò che vai cercando in termini di riproduzione sonora. La strada è ancora molto, molto lunga, temo.
La quantità di dettaglio che una buona cuffia riesce a riprodurre è elevatissima, soprattutto perché il suo suono non interagisce con l'ambiente!!! I diffusori, invece, per quanto buoni possano essere, devono sempre combattere con le sporcizie aggiunte dalle riflessioni delle pareti.
Per raggiungere prestazioni altrettanto elevate in termini di trasparenza e dettaglio le cifre da mettere in gioco sono elevate e la stanza deve essere al di sopra di ogni sospetto.
Il fatto che tu ora ascolti coi bassi e alti in evidenza mi conferma due cose: che l'ambiente o l'installazione non sono ottimali e che probabilmente il tuo modo di ascoltare va ancora un pochino affinato.
Le Planets NON sarebbero una soluzione al tuo problema visto che mi pare sia scritto abbastanza chiaramente nella recensione che non fanno certo del dettaglio e della trasparenza le loro armi migliori. Sono facile da posizionare e molto piacevoli da ascoltare, per ore e ore, ma non ti daranno quella precisione e ricchezza di particolari che ti dà una cuffia.
Prima di decidere di ascoltare SEMPRE in cuffia, però, prenditi del tempo. Alla lunga, nonostante tutta la trasparenza che ci potrà essere, l'ascolto in cuffia suonerà innaturale, perché manca l'impatto fisico che solo un diffusore può dare. D'altra parte noi ascoltiamo la realtà ...senza cuffie! Quando si va a concerto o si sente uno strumento musicale suonare davanti a noi la sensazione fisica è preponderante rispetto a quella uditiva. Non sono mai stato un grande amante dell'ascolto in cuffia proprio per queste ragioni.
Un tecnico del suono deve ascoltare in cuffia, per riuscire a sentire tutto senza l'influenza dell'ambiente, ma un semplice ascoltatore, a meno che non abbia severe restrizioni coi volumi tollerabili in ambiente domestico, troverà più soddisfazione nell'ascolto tradizionale, anche a costo di pagare pegno in termini di dettagli e precisione. Il basso alla bocca dello stomaco e l'immagine tridimensionale davanti ai propri occhi sono due aspetti che, nell'ascolto in cuffia, dovrai dimenticarti.
Per tutte queste ragioni non solo ti sconsiglio le Planets (che sono comunque una spanna sopra ai diffusori che hai citato) ma ti suggerisco di educare ancora un po' l'orecchio, facendo altri ascolti, in negozio, alle mostre, in casa di altri audiofili. C'è ancora TANTO da capire, credimi. Ci vuole tempo e pazienza.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Restauro KLH e altre cose
Ciao Lucio,
eccomi nuovamente qui a disturbarti. Ti ho scritto recentemente (Vol. 649 "Problemi ai diffusori") riguardo la rottura della sospensione di un diffusore KLH 3 (si quello con il analog computer bass) e dello sbilanciamento di volume. Dopo la tua risposta ho portato il tutto ad un negoziante di zona che le ha prese in carico. Mi ha detto che lo sbilanciamento, forse è dovuto da ossido presente sulle connessioni all'interno del calcolatore. Anche lui come te ha consigliato vivamente di restaurarle, convinto che la spesa ne valga la pena. Così ho fatto, e con €52 (26 per cassa) le ha riconate, aperto il calcolatore e data una bella ripulita alle connessioni. Il risultato é che le casse suonano bene e non "sbilanciano" più. Meglio di così!
Mentre mi trovavo nel negozio ho sentito suonare qualche impianto ed ho sentito la "differenza". Quindi se l'appetito vien mangiando...
Nella tua risposta alla mia ultima lettera mi sembra di capire che le casse possono ancora dire la loro e che se voglio migliorare la mia catena audio devo rivedere per primo l'amplificatore e poi il giradischi. Se per il giradischi dopo le varie lettere lette credo di aver individuato un prodotto idoneo alle mie esigenze (Pro Ject Debut III o un entry level Rega) i dubbi mi rimangono per l'amplificatore, non perché sulla rivista manchino spunti, anzi, ma perché le KLH hanno bisogno per poter funzionare di un amplificatore con delle specifiche piuttosto precise e tra le varie proposte nella rubrica della posta non riesco bene a capire quale ampli possa andare bene.
Di cosa ho bisogno?
Le istruzioni delle casse citano, potenza minimo 40 watt massimo 200 watt X2 reali, una uscita "Pre o Pre Out" ed un ingresso "Main o Main In" in alternativa una uscita "tape out" o "record" e un ingresso "Tape in", "Play" o "Monitor". Nel 2013 questi ingressi e uscite si chiamano sempre così :-)?
Ingressi: Phono, Cd e magari un Aux per il pc. Se non ha l'ingresso Phono da prevedere un ingresso per il pre phono, ma in quel caso il budget si abbassa. L'ingresso da 3,5 per mp3 non è necessario, l'uscita cuffie non è fondamentale.
Non mi servono filtri, toni etc. Budget max €400, non disdegno l'usato.
Suono: mi piace il suono caldo, non affaticante, ascolto a volumi condominiali consapevole dei limiti che il nostro orecchio ci impone a certi livelli di volume (anche se ogni tanto...:-))
Musica: Rock, Pop ed ultimamente mi sto avvicinando al Jazz e la Classica (la De Agostini a poco prezzo aiuta).
Attuale impianto:
LC
Caro Pierpaolo,
sono felice tu abbia restaurato questi bei giocattoli, lo meritavano anche solo per una ragione storica. La spesa sostenuta, poi, è trascurabile rispetto al valore degli oggetti.
Per la scelta del giradischi concordo sui nomi che hai indicato, mentre per l'amplificatore non pensare che sia così complicato trovarne uno adatto alle tue KLH. Di fatto serve un apparecchio che abbia un'uscita pre e un ingresso per il finale. Queste connessioni così si chiamano anche oggi (pre out, main in). In alternativa si può usare il loop del registratore (TAPE IN/OUT o TAPE PLAY/REC) ma mi sentirei più tranquillo se usassi la separazione pre-finale. Diversi integrati, sia recenti che meno recenti, dispongono di questa caratteristica. Essa serve, naturalmente, per inserirci l'Analog Bass Computer delle tue KLH.
Un po' più raro, sugli amplificatori moderni, è l'ingresso phono. Il budget a disposizione, semmai, rende un pochino più complicata la scelta. Un apparecchio recente che dispone di ciò che serve (phono + tape loop, ha il pre out ma non il main in) è il Rotel RA10, che costa persino meno dei 400€ previsti. Potresti in alternativa cercare qualche Rotel della serie immediatamente precedente (RA04/05) o persino più vecchi, dispongono delle medesime features. Tre altre possibilità sono rappresentate dal Denon PMA720 AE, dall'Harman Kardon HK970 e dall'Harman Kardon HK980. Nell'usato potresti cercare qualche Arcam o Audio Analogue, quasi tutti i modelli dovrebbero avere le caratteristiche di cui hai bisogno.
Questa è una possibile panoramica ma, tenendo conto che possiedi già un lettore CD Rotel di una serie recente forse la scelta più logica sarebbe un compagno di scuderia della stessa serie.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
La stanza...sbagliata
LC
Voglia di upgrade
LC
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
A proposito di buona musica, questa settimana propongo un bellissimo brano acustico (Coffee break) di un chitarrista sardo, Roberto Diana, che non solo ha un incredibile talento tecnico ma ha notevolissime doti compositive. In casi come questi vien da chiedersi come sia possibile che così tanto talento sia così poco conosciuto al grande pubblico. Per fortuna che non è passato del tutto inosservato, visto che il suo disco Raighes vol. 1 è tra le nomination per i 12th Indipendent Music Awards per la categoria Album strumentale (uno dei cinque nominati in tutto il mondo, non male davvero).
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© Copyright 2013 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
Buongiorno Sig. Lucio,
Mi chiamo Matteo e sono un grande appassionato di Musica. Ho 39 anni e
dopo avere per anni seguito con passione il "mainstream", chiamiamolo
così, è già da un po' che mi sono convertito o sto cercando di
convertirmi ad un ascolto di maggior qualità. In una parola, all'hi-fi!
Le scrivo per sottoporLe un problema legato alla stanza che finalmente
dopo anni sono riuscito ad adibire all'ascolto (e produzione) della Musica.
Scrivo produzione perchè mi diletto anche con la musica fatta in casa;
nei pochi momenti di tempo libero tento anche di suonare il pianoforte,
(impersonificato in una tastiera pesata Korg M1).
La stanza che uso ha le seguenti dimensioni: 480 x 380 x altezza 220 cm.
Fin da quando mi sono messo a imbiancarla ho subito percepito l'acustica
distorta. Si tratta di veri rimbombi, chiaramente percepibili anche
senza musica. Ed è qualcosa che trascende il normale riverbero di una
stanza vuota (senza mobili), caratteristica che poi di solito sparisce
inserendo le mobilie. Qui si tratta di vere risonanze su certe frequenze.
Sono così "spaventato" dalle caratteristiche sonore di questa stanza,
che sono quasi persuaso a cambiare collocazione dell'impianto.
Però prima Le volevo chiedere un parere. Prima di rinunciare ho voluto
provare la seguente strategia:
Ebbene, al termine di questa prova ho ottenuto la forma d'onda che Le
allego come immagine jpg. Si vede chiaramente che alle seguenti
frequenze vi sono NOTEVOLI amplificazioni:
Non ho fatto analisi spettrali (FFT) perchè non sono in grado di farle
in maniera adeguata con i mezzi che ho.
Mi sono solo limitato a osservare la forma d'onda nei suoi picchi, e lì
a misurare sempre con il sound editor la durata di un ciclo di sinusoide
per poi farne l'inverso e ottenere la frequenza.
La mia domanda quindi è: c'è qualcosa che posso fare? Devo mettere delle
bass-traps? O è proprio meglio cambiare stanza? Ciò significherebbe
rimandare ulteriormente di anni un sano ascolto musicale, cosa per me
irrinunciabile!
Se mi può dare qualche consiglio su tutta la faccenda, Le sarei
veramente grato.
Un saluto, a presto e grazie per aver inventato TNT audio e per i
consigli che dà agli appassionati.
Sono perle nell'immenso mare di questo web ormai così diverso dalle sue
origini!
Matteo - E-mail: mrescaldani (at) gmail.com
Caro Matteo,
trovo ammirevole il tuo impegno per capire come suoni la stanza ma sarebbe stato sufficiente osservarla anche solo un po' per capire: stanza vuota = suono pessimo! Prima delle frequenze, dei picchi, dei riverberi e di quant'altro di scientifico possiamo mettere in campo, una stanza come questa che si vede in foto non potrà che suonare MALE. MOLTO MALE! Pertanto, anziché pensare a trappole per i bassi etc, comincia a riempirla di mobili. Poltrone, divani, tappeti, tende, arazzi, cuscini...e vedrai che magicamente diventerà tollerabile.
Questo, tuttavia, non basterà. Infatti, per aggiungere orrore all'orrore, vedo che i diffusori sono sia attaccati alla parete di fondo che posizionati su altri diffusori che risuonano a loro volta, eccitati dalle vibrazioni dei primi. E il punto d'ascolto dov'è? Ti siedi su dei grossi contenitori in plastica per ascoltare?
Ancora: lo scaffale tra le casse è la cosa peggiore che potevi utilizzare: quei ripiani metallici, peraltro molto grandi, risuonano come dei veri e propri gong. Se puoi, elimina tutto tra i diffusori e posiziona le elettroniche lateralmente. Io eliminerei anche la tastiera dallo spazio tra i diffusori. E già che ci sei, vendi tutto il surplus di apparecchi, non credo tu abbia realmente bisogno di tutto quel materiale: bastano un lettore CD, un giradischi, un amplificatore e due casse, più i componenti per l'home studio, immagino un mixer e un registratore.
Ecco, e perdonami per la franchezza, se servisse un esempio di come NON si dovrebbe mai installare un impianto HiFi e (non) arredare una stanza per la musica...queste tre foto sarebbero più utili di mille parole!
No, caro Matteo, la stanza non ha niente che non va - tra l'altro ha dimensioni e proporzioni assolutamente accettabili - sei tu che non hai letto le FAQ!!! :-)
Cominciamo dalle basi, dall'ABC e dopo, qualche ANNO dopo, potrai metter mano a frequenze e microfoni di misurazione. Comincia con l'arredo e con la disposizione dei diffusori. Soltanto dopo potremo cominciare a parlare di HiFi.
Spero di esserti stato utile e mi auguro apprezzerai la franchezza!
Lucio Cadeddu
Caro Lucio, innanzi tutto rinnovo i complimenti per la tua bella rivista, che fornisce sempre un sacco di buoni consigli.
Grazie a TNT Audio, dopo essermi riavvicinato al mondo HI FI, ho migliorato il mio impianto in maniera oserei dire drastica. All'inizio era così composto:
Dopo essermi acculturato sulle pagine di TNT-Audio ecco come si presenta ora il mio impianto:
Ora mi sto divertendo con tutti i vari formati. Ascolto musica liquida acquistando i files su itunes (e devo dire che è un gran bel sentire anche se mi manca un po' il supporto), CD (se qualcosa mi interessa davvero) e vinili quando mi capita a tiro qualche buona occasione.
Sinceramente non so chi suona meglio, ogni sorgente ha la sua particolarità rispetto alle altre. Il fascino del vinile, tuttavia non lo batte nessuno a mio avviso. Mentre il CD rimane il compromesso più pratico, soprattutto se per casa girano persone che non hanno molta dimestichezza con le nuove tecnologie. Ciò premesso,questa volta volevo chiederti alcuni consigli.
Il primo e più importante è su un eventuale upgrade dei diffusori.
Non sono scontento di come suonano le mie Wharfedale, ma mi chiedevo se il mio impianto non meritasse qualcosa di meglio.
Il budget che vorrei spendere sarebbe di 400-450 euro. C'è qualcosa di interessante in quella fascia di prezzo o mi conviene tenere i miei diffusori attuali? Evenutalmente, con un piccolo sforzo potrei arrivare a 500 euro.
Ti allego una piantina della stanza di ascolto (mi scuso per la qualità della realizzazione tecnica).
Tieni presente che i diffusori distano dalla parete posteriore più di una decina di centimetri, e durante l'ascolto riesco a spostarli leggermente in avanti e a distanziarli un po' tra loro. Inoltre li ruoto di una trentina di gradi.
La stanza ha alcuni quadri appesi alle pareti, ma niente tappeti o drappi.
Seconda questione, più frivola. Nonostante dei full-immersion nella posta di TNT audio non sono riuscito a capire se la pennetta M2Tech apporti qualche miglioramento anche sulla musica a risoluzione standard?
Mi spiego: ho capito che tramite quell'aggeggio si possono superare le limitazioni della porta USB, ma sulla musica in formato normale cambia qualcosa?
Te lo chiedo perchè per quanto riguarda i generi musicali che ascolto di tracce in alta definizione ne girano molto molto poche.
P.S. Ritengo che l'idea di aprire una pagina Facebook di TNT-Audio sia molto valida. I social network possono piacere o meno, ma sicuramente rappresentano un canale di divulgazione che sarebbe stupido ignorare. E' il progresso bellezza.
Ti ringrazio in anticipo per l'attenzione.
Un saluto.
Massimiliano - E-mail: zattera.massimiliano (at) gmail.com
Caro Massimiliano,
hai messo in piedi un impianto molto equilibrato e sicuramente capace di sostenere il peso di diffusori anche più impegnativi e raffinati. I tuoi attuali Wharfedale sono, in effetti, l'attuale collo di bottiglia. Con la cifra stanziata non fai miracoli (a meno che non guardi anche al mercato dell'usato) ma qualcosa si può sempre tentare.
Tieni conto che, comunque, stiamo parlando di una cifra doppia rispetto al costo attuale dei tuoi Wharfedale VR-200. Già restando con lo stesso marchio ma passando alla serie Diamond (es. le 10.3) dovresti fare un salto in avanti significativo, in termini di raffinatezza generale. Potresti anche valutare le Indiana Line Tesi 560 o le KEF C-5. Anche le Klipsch F-1, pur di impostazione generale molto diversa, potrebbero essere un'alternativa, specie se ascolti molto rock.
Vedi cosa riesci a valutare personalmente, magari portandoti appresso il piccolo Dayton, tanto per non sbagliare sinergie.
La stanza d'ascolto non sembra malvagia anche se appare un po' vuota...un bel tappeto o delle tende aiuterebbero molto. La distanza dalla parete posteriore, qualora riuscissi ad aumentarla, sarebbe un altro passo avanti, naturalmente.
Per quanto riguarda la pennetta M2Tech (in arrivo varie recensioni dei prodotti di quest'Azienda italiana) sembra proprio che realizzi un'eccellente connessione tra il PC e il mondo esterno, indipendentemente dal fatto che si suoni file ad alta risoluzione o meno. Poiché però disponi già di un DAC e tenuto conto della classe dell'impianto, rimanderei ogni decisione sul suo acquisto a tempi più idonei, quando l'impianto avrà un assetto di più elevato livello qualitativo. Già le differenze tra DAC sono spesso evanescenti, su un impianto economico diventano praticamente inesistenti.
Infine, grazie per l'apprezzamento della nostra pagina Facebook ufficiale! Hai assolutamente ragione: gli strumenti di comunicazione non sono buoni o cattivi di per sè, tutto dipende dall'uso che se ne fa. Noi per ora ci stiamo limitando a riportare gli aggiornamenti settimanali della rivista e poco più ma pian piano arricchiremo il profilo con contenuti "non web" extra per i nostri tanti followers. Qualora voleste darci una mano, condividete coi vostri amici qualche news del nostro profilo Facebook sui vostri diari. La speranza è quella che qualche non audiofilo si incuriosisca e resti...intrappolato da questo bellissimo hobby!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Alessandro,
certamente le elettroniche invecchiano, in particolare la loro componentistica passiva (condensatori in primis) ma 12 anni per un lettore CD, almeno dal punto di vista della sua vita residua, sono pochi. Semmai, potrebbe esserci qualche incertezza in lettura a causa del laser, ma il suono dovrebbe restare identico a come era in origine. Realisticamente è una tua impressione, inconsciamente venuta alla luce per giustificare un nuovo acquisto e forse generata dal confronto diretto con l'analogico. Non è strano, le passioni si nutrono anche di queste piccole paranoie. Il fatto che il suono ti sembri meno dinamico rispetto a 10 anni fa potrebbe anche trovare spiegazione nella qualità sempre peggiore delle incisioni, che proprio in questi ultimi 10 anni hanno visto calare drasticamente il contenuto dinamico.
Tra le due macchine che hai individuato ho qualche incertezza nel darti un nome secco. Musicalmente forse preferirei il Naim, ma è usato, mentre il Primare ha dalla sua il fatto che sia nuovo (e quindi con due anni di garanzia) e di dover lavorare con l'amplificatore partner. L'ideale sarebbe ascoltarli a confronto diretto nel tuo impianto. Ove ciò non fosse possibile...prendi il Naim, che ha anche il piccolo vantaggio di costare meno :-)
Alternative possibili le vedrei ancora in casa Rega, che continua a realizzare ottime macchine digitali. Nell'usato recente non dovresti faticare a reperire, al di sotto dei 1000€, qualche macchina assolutamente interessante per il tuo impianto.
Naturalmente, dai sempre la precedenza a ciò che puoi ascoltare e valutare direttamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Gentile Lucio,
le spedisco questa mia, a due anni esatti dalla mia prima lettera ("Suono poco dettagliato", lettera della settimana 26/3/2011 - 2/4/2011) perchè non posso farne a meno. Buonsenso direbbe "lascia
stare, non hai letto le istruzioni per l'uso? Non hai visto i volumi di
lettere ammassati in basso? Non hai letto quante sviolinate, che se ne
faranno quelli di TNT dell'ennesimo entusiasta che hanno aiutato
nell'ABC della riproduzione sonora??...quasi quasi la chiudo qui.
No. BREVEMENTE (giuro!!!):
Grazie Sig. Cadeddu, di tutto. Le prometto che non la importunerò per almeno altri due anni, magari chiedendo consigli per gli acquisti.....
Problema: un diffusore davanti alla porta di camera. Con la cassa avanti e indietro ho
resistito 6 settimane. Altre prove, altra buona posizione sempre sul
lato corto, con i diffusori fuori asse (?) e la postazione d'ascolto non
parallela alle pareti. La porta si apre, ma il divano non c'entra più
(la stanza d'ascolto di 4x6 è anche... tutto il resto! soggiorno,
salotto ecc). Quindi, divano da scavalcare nell'ingresso, postazione
d'ascolto su una sedia...lì ho capito davvero cosa si intende per
ascolto rilassante :-)
Ho resistito una settimana. Alla fine, un buon
compromesso. Tutto sul lato lungo come prima, divano più avanti, fuori
da una rientranza maledetta, e i diffusori più vicini (forse meno di 2
m) , distanti tra loro circa 170-175 cm e due bei cuscini sotto e dietro che hanno concluso il miracolo. Osanna.
Cambiano il suono, non ho capito ancora in che modo, ma sta cominciando a
piacermi e non li tolgo più. L'ultimo oggetto davvero hi-fi che
possiedo è quello che sarà il primo vero upgrade della mia catena: non
sto più in pace con me stesso (e con gli altri) con DUE coperte di pile
attaccate approssimativamente al muro, una dietro la mia testa e una
sulla parete laterale più vicina...dovrei sostituirle con qualcosa di meno sociopatico.
Sono album di grande interplay, di fraseggi interpretativi di riferimento, o semplicemente
album innovativi o tecnicamente (in senso strumentale!!) eccezionali di
strumentisti che hanno dato il meglio di sè in album di qualità tecnica
magari discutibile...se poi uno vuole ascoltare solo registrazioni più
che ottime (nell'hard bop specialmente, diverse etichette si dotarono di
produttori leggendari...mi vengono in mente Blue Note, Verve,
Prestige..o anche Steeplechase...) può farlo, ma secondo me ci si perde
una larga fetta musicale fondamentale...mi fermo qui per non uscire
dalle mie conoscenze (zero) sulla ripresa sonora. Mi piacerebbe però avere un
suo autorevole parere sull'argomento, che mi smentisca magari...
Charlie - E-mail: charlie_bucci (at) virgilio.it
Caro Charlie,
tutto è bene quel che finisce bene, si diceva una volta! Tanti sbattimenti ma alla fine mi sembra che il risultato sia arrivato. Sicuramente ci sono ancora tanti altri esperimenti da provare, la nostra clinica del tweaking è una fucina di idee, pian piano potrai fare altre esperienze. L'importante è non perdere di vista l'obbiettivo, che è quello del miglior ascolto possibile della nostra amata musica. Questo ci porta inevitabilmente al discorso della qualità delle registrazioni, discorso che ho affrontato non mi ricordo più quante volte. È chiaro che i dischi si debbano ascoltare per il contenuto musicale e non per quello tecnico ma è altrettanto chiaro che abbiamo il dovere morale di segnalare le cattive incisioni, perché siamo convinti che alla lunga anche i discografici più criminali cominceranno ad imparare la lezione. Il sostegno contro la loudness war, che ci vede impegnati in primo piano all'interno della Pleasurize Music Foundation, qualche frutto lo sta cominciando a dare. Diversi musicisti e tecnici del suono stanno prendendo atto che anche l'ascoltatore medio preferisce musica poco compressa. È un percorso lungo e difficile, ma non bisogna arrendersi.
Quindi: lamentiamoci pure delle cattive incisioni ma continuiamo a scegliere i dischi in base alla musica e non ai suoni.
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!