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Re: Ampli valvolare?
Buongiorno Sig. Direttore, grazie per la risposta. Avrei però delle
considerazioni da fare, che terrei ad esporLe, riguardo alla sua lettera
risposta e ad altre che ho letto nella rubrica.
Non mi è chiaro, o meglio mi ha creato grossi dubbi, il suo consiglio sul
dimenticare tutto quello che conosco o ho sentito dire su ciò che riguarda
l'amplificazione "musicale". è sicuramente vero che in quel mondo, a
partire dallo strumento, dall'amplificatore, agli effetti, per arrivare a
corde, plettri e - perchè no - cavi e tutte le varie ed eventuali, si va
alla ricerca di un timbro. Quello che si ha nella testa, che si sogna...
(sto cominciando ad accennare un parallelismo col mondo degli audiofili
eternamente insoddisfatti, come la maggioranza dei musicisti).
Il mio dubbio, o forse dovrei dire il mio grosso punto di domanda, si è subito
impigliato nei ricordi della scelta dei diffusori per l'impianto Hi-Fi. Non
ho forse scelto - come voi consigliate spesso - quelle che appagavano
meglio il mio orecchio? Ci sono diffusori più o meno brillanti, più o meno
puliti, più o meno reattivi, squillanti, "caldi", "freddi"... non stiamo
parlando di "gusti"? Di timbri diversi? Non credo che siano tutti prodotti
partendo dall'idea (cito) "nessuna interpretazione, per quanto possibile"
per poi fallire in un distinguibile indirizzo timbrico. Forse la sua
sentenza può valere per le sorgenti, loro sì che hanno il solo compito di
raccogliere quanto più segnale possibile senza interferire, ma tutto quello
che viene dopo, un po' del suo ce lo mette (o toglie), quindi per forza deve
procedere per gusti, dico bene?
L'altro grosso dubbio è: quando parlavo di "supremazia" della valvola
rispetto al transistor mi riferivo ancora all'ambito "musicale", non mi
sento ancora sufficientemente ferrato in Hi-Fi da poter sentenziare,
accolgo e condivido la sua bacchettata ma rimango della mia idea. La
valvola vince. Non perchè sia dimostrabile la sua migliore performance sul
piano fisico (l'analogico contro gli "uni e zeri" ha un vantaggio non
quantificabile), sto parlando di una cosa che "sento". Personalmente, suono
e ascolto "di pancia", può far ridere, ma è così, la prima cosa che ascolto
è il sentimento, quello che stringe o scalda le budella mentre le orecchie
ed il cervello elaborano a modo loro la stessa esperienza.
In questo mondo, le valvole sono *lo* strumento, per la dinamica ed il suono *naturale*. è
qualcosa di molto simile alla differenza che sento tra un vinile da 90
grammi e uno da 180. La differenza c'è, l'ho sentita fin dalle prime
esperienze, ne sono certo, e per me è netta, distinguibile, anche
abbastanza facilmente riconoscibile e assolutamente preferibile. Mi aspetto
altrettanto dalle valvole, nell'Hi-Fi, o davvero, signor Direttore, sto
ammucchiando sciocchezze su sciocchezze?
Infine la volevo sollevare dalla preoccupazione che può averle dato la mia
assenza iniziale di un punto d'ascolto. L'ho trovato, è dove mangio. Sì,
non capisco (o forse lo capirò solo più avanti) come l'audiofilo tipo
possa trovare il tempo e lo spazio (una stanza dedicata!) per sedersi ad
ascoltare musica. L'audiofilo medio, invece, quello che vive e lavora sulla
Terra, è costretto a tanti compromessi, di tempo, di spazio, di convivenza,
di denaro... io il mio piccolo angolo di paradiso l'ho trovato lì. Godo del
cibo e godo della musica, contemporaneamente. Potrà non essere accademico,
ma mi piace, e anche la preparazione della cena, nonostante per forza di
cose non possa avvenire stando fermo nel mio punto d'ascolto (ancora meno
accademico) è diventato un momento della giornata di assoluto relax e
piacere.
Per non turbarla con continue e-mail, vorrei chiudere con una
considerazione che forse dovrei tenere per me, ma già che ci sono... Non
sono d'accordo sul suo sconsigliare un approccio al mondo Hi-Fi con un
impianto basato solo sul vinile. Io l'ho fatto, coscientemente, e ne sono
felicissimo, dovessi rifare la stessa esperienza dieci volte, dieci volte
partirei con un giradischi. Non credo si debba essere sempre accademici,
"da manuale", col rischio di impersonare il caratteristico Rettore
spocchioso e polveroso di una nobile Università, soprattutto perchè in un
mondo dove si spende così tanto tempo e denaro e passione per
*godere* della musica, si debba lasciare un po' di spazio anche al gusto
personale della gente.
Se una persona sente *suo* il vinile, va bene, e vinile sia.
Forse resterà la sua preferenza a vita, forse no, ma perchè dovremmo
partire tutti dal cd o dalla musica liquida? Dove sta scritto? Mi sembra di
sentire quelle sentenze che sentivo da ragazzino quando mi approcciavo al
mondo dello studio della musica, dove si racconta di strumenti "difficili"
e strumenti "facili", magari solo perchè hanno meno corde. O strumenti "da
maschio" o "da femmina". Sciocchezze, pantagrueliche sciocchezze. A meno di
importanti menomazioni fisiche, consiglio di approcciarsi allo studio dello
strumento che si preferisce, anche cambiandolo poi, perchè è solo l'inizio
di un'esperienza. Penso che, più di *come* si inizi, l'importante sia
iniziare.
Lasciamo all'espressione del piacere il suo spazio, e che ognuno goda come
meglio crede. Esagero?
La ringrazio signor Direttore, per la sua pazienza. Non mi aspetto che
pubblichi anche questa mia lettera, per me era importante controbattere ai
punti di cui sopra, perchè ci tengo a non lasciare a metà una discussione
che offre spunti per diventare costruttiva, e utile per me, che in questo
mondo procedo ancora nella nebbia di chi vi si è da poco affacciato.
Grazie, con stima ed affetto,
Nicola - E-mail: nicolaboschetti79 (at) gmail.com
LC
Caro Nicola,
la ricerca del proprio gusto personale - in HiFi - la si intraprende, a mio parere, quando un livello minimo di fedeltà all'originale è garantito. Non così in musica, dove è prassi normale l'inserimento di effetti e distorsori (!!!) proprio per alterare a piacimento il suono dello strumento. Sono due punti di vista diametralmente opposti, come tu possa vederli analoghi, francamente, mi sfugge. Tu forse stai cercando un impianto my-fi e non hi-fi...va benissimo anche così, ma allora i miei consigli diventano sostanzialmente inutili.
Tra l'altro, ho la sensazione che le tue verità siano ormai incrollabili (come le differenze tra vinile 90 grammi e vinile da 180!!!) e io poco posso fare se non ricordarti che di così CERTO, in questo settore, non c'è niente, ma proprio niente. Al contrario, più impari e più ti accorgi quanto ci sia ancora da imparare e quanto certe verità siano molto lontane dall'essere intoccabili. Capisco, tuttavia, che chi comincia abbia bisogno di pilastri solidi cui appoggiarsi.
Per quanto riguarda la mia idea che oggi non sia (ancora?) conveniente partire da zero con il vinile, continuo a pensarla così, ma sono felice che ci siano persone che abbiano trovato la loro strada seguendo percorsi differenti. Ti sembra davvero che io non lasci "un po' di spazio anche al gusto personale della gente"? Ti chiedo...ma da quanto tempo leggi TNT-Audio e questa Rubrica? Se la leggessi da un po' sapresti che ripeto sempre, come una litania, che alla fine DEVE essere il proprio gusto a indirizzare le decisioni, certo non il mio. Mai e poi mai vorrei che le persone smettessero di pensare e scegliere con la propria testa! Se poi molti lo fanno perché incapaci di fare altrimenti e perché abituati da una vita a seguire pedissequamente i consigli degli esperti...tanto peggio per loro, io la coscienza ce l'ho pulita e libera da qualunque peso, credimi.
Non mi interessa il proselitismo (anzi, cerco di evitarlo in tutti i modi) e i seguaci mi hanno sempre causato una certa irritazione. Non ritengo economicamente conveniente comprare un giradischi se non si possiedono già abbastanza vinili...questo per te è non lasciare spazio al gusto personale della gente? Me lo vuoi lasciare un po' di spazio per le MIE opinioni? O non si può solo perché sono diverse dalle tue? Curioso, quantomeno. Comunque sia, io vivo serenamente con le mie incertezze, e lascio tranquillamente agli altri le verità incrollabili. C'è chi nella vita ha bisogno di dubbi, per continuare nella ricerca e non fermarsi mai, e chi invece necessita di verità assolute. L'importante è - alla fine - sedersi davanti a un impianto HiFi e godere della propria musica preferita.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Re: Attenzione al vintage!
Ancora una volta vedo lettere che trattano di apparecchi vintage e di amare esperienze d'uso. Su ebay e nei vari mercatini on-line apparecchi anni '70
hanno raggiunto quotazioni indecenti.
Quello che non capisco è perché molti non tengono conto che il tempo passa
inesorabilmente. Sono anch'io un appassionato di autocostruzione,
aggeggiatore e diyer impenitente ma credo che alcuni punti vadano sempre
presi in considerazione nel caso di acquisti vintage:
LC
Caro Stefano,
grazie per il feedback e il prezioso contributo alla discussione. Credo però che contro certi muri di gomma sia quasi inutile continuare a sbattere. C'è chi non si rende conto delle cose fintanto che non ci sbatte sonoramente il muso. E, in ogni caso, continueranno a dirti che eh, ma il suono di una volta...!, sai, quel non_so_che di vintage...! e amenità di questo tipo. Se esistono polli (e non mi sbilancio) disposti ad acquistare ferraglia quasi inutilizzabile e quasi sempre malsuonante per cifre fuori da ogni logica che male c'è? Contenti loro, contenti i venditori, contenti tutti. L'importante è che poi non vengano qui a lagnarsi perché un certo apparecchio non funziona o perché non sono stati instradati nella maniera giusta verso acquisti più sensati. Mai come oggi i prodotti HiFi che suonano bene sono alla portata di tutti, con poche centinaia di euro si acquistano impianti completi che suonano in maniera imbarazzante (in senso positivo) anche al cospetto di apparecchi di classe. E mai come oggi sono diventati ridicoli i prezzi di certi apparecchi VECCHI (chiamarli vintage è eccessivo).
Che ti devo dire? Il mercato segue la legge della domanda e dell'offerta...se i prezzi sono alti significa che qualcuno è disposto a pagarli. Francamente, non è un problema che mi leva il sonno...coi propri soldi ognuno è libero di fare come crede.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco, come DAC USB dovrebbe andar benissino anche il Fiio E10 o altro analogo. Il problema più serio è l'amplificazione dei tuoi diffusori. La sensibilità delle tue JBL non è bassa, 88 dB sono un valore medio, ma in una stanza da 25 mq la potenza del T-Amp o di altro amplificatore analogo come lo Scythe sarebbe a mio parere insufficiente. Non capisco perché tu sostenga di non aver bisogno di tanta potenza. Sonorizzare a livelli realistici 25 mq, con diffusori da 88 dB, richiede una quantità di watt ben superiore ai 7-8 del chip Tripath TA 2024! A meno che esigenze condominiali estremamente restrittive non ti obblighino ad ascolti sottovoce. In tal caso anche un T-Amp potrebbe essere ampiamente sufficiente.
Altrimenti devi pensare a qualcosa con almeno 20-30 watt veri per canale. Qualora volessi contenere gli ingombri e non fossi interessato a disporre di tanti ingressi e di features particolari (toni, balance, phono etc.) io opterei per un piccolo Classe D ma di buona potenza, come il Dayton DTA-100 o analogo orientale con lo stesso chipset Tripath. Qualora invece desiderassi un amplificatore più completo potresti optare per il NAD C300, che mi sembrerebbe l'acquisto migliore tra quelli che hai elencato, semplicemente per una questione anagrafica.
Lascerei perdere l'ipotesi del biamping, l'ho sempre visto come uno spreco di risorse e una complicazione inutile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Proprietà della musica che acquistiamo
Tornando un momento sulla lettera di qualche settimana fa relativa al
problema della proprietà della musica digitale. Dal punto di vista legale la
risposta è (relativamente) semplice: quando c'è stato il problema di
regolamentare il commercio dei contenuti digitali "immateriali" gli editori
sono riusciti a far passare il concetto per cui detti contenuti non vengono
"venduti" ma "dati in licenza d'uso" con la stessa disciplina legale usata
per il software (che ovviamente presenta problemi tecnici di potenziale
modifica o reverse engineering del tutto diversi da un file audio o video).
Per questo il file scaricato non è di nostra proprietà "fisica", non
possiamo venderlo ad altri, si può inibirne la copia privata. Si tratta
quindi di una disciplina del tutto eccezionale, il che ad esempio comporta
che la Francia, che recentemente ha abbassato l'aliquota IVA sull'editoria
digitale per allinearla a quella agevolata dell'editoria cartacea e aiutare
così il mercato (accadesse da noi) rischia una multa salatissima dalla
Comunità Europea, che peraltro deve applicare la normativa vigente: i
contenuti digitali NON ricadono nelle comuni normative sull'editoria.
A tutti i livelli su scala mondiale si è ormai capito che è indispensabile
trovare una differente regolamentazione di tutto il comparto se non si vuole
affossarlo come Lucio giustamente sottolinea, ma le lobby premono a più non
posso per conservare questa posizione di enorme vantaggio.
Luca - E-mail: st2_998 (at) alice.it
LC
Caro Luca,
mentre posso essere abbastanza d'accordo sul fatto che un file scaricato non possa essere trasferito perché di fatto è una sorta di licenza d'uso (come un software mono-licenza che si può installare una volta sola) mi chiedo come mai si possano vendere, usati, i CD e gli LP. Mi sfugge, francamente, la differenza. La licenza d'uso in questo caso non c'è? Il contenuto del CD è di mia proprietà o no? E se sì, non è peggio - dal punto di vista della proprietà intellettuale - possedere (e quindi rivendere) i file wav originali piuttosto che le brutte copie in mp3 che si possono scaricare legalmente in rete?
L'unica cosa che mi è chiara di questa faccenda è che le Case discografiche stiano naufragando e vogliano portarsi appresso anche la musica. Mi aspetto sempre un moto d'orgoglio dagli artisti, ma questi oltre a prendersela contro la pirateria non sembra sappiano fare altro.
Non hanno saputo ribellarsi alla loudness war (anzi talvolta l'hanno sostenuta), non sanno ribellarsi alla dittatura delle Case discografiche...quanto potrà durare ancora questa situazione?
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco, probabilmente tutto dipende dalla distanza dei diffusori dalla parete posteriore, ora sono più lontani, prima erano più vicini. Potresti provare a diminuire questa distanza e fare qualche esperimento con l'orientazione dei diffusori verso il punto d'ascolto, anche posizionandoli perfettamente paralleli alla parete posteriore. La scrivania in mezzo ai diffusori proprio non si può vedere e, probabilmente, SENTIRE...nel senso che qualche danno lo fa di sicuro. Immagino non si possa spostare :-(
Nel resto dell'ambiente non mi sembra ci sia qualcosa di palesemente sbagliato o compromettente. Forse quello che senti è il vero basso dei tuoi diffusori, ciò che sentivi prima, magari, era gonfiato da qualche risonanza di troppo. La soluzione definitiva al problema, lo sai anche tu, sarebbe un cambio di diffusori, passando a una piccola torre da pavimento. Lo spazio occupato in pianta, viste le dimensioni del piede degli stands attuali, sarebbe persino inferiore...e guadagneresti in estensione, dinamica e potenza in basso. La stanza è abbastanza grande, non puoi sperare che dei piccoli microbi come le Eltax riescano in un miracolo!
Potresti trovare anche dei diffsuori da pavimento dello stesso costruttore, qualora non volessi abbandonare un'impronta timbrica conosciuta e, immagino, gradita. Altrimenti...fissa un budget e leggiti un po' di recensioni qui su TNT-Audio, compresi i consigli per torri da pavimento qui sulla Rubrica della Posta...i marchi e i modelli che consiglio, più o meno, sono sempre gli stessi :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Ancora sulla proprietà della musica + nuovo impianto
Egregio Direttore,
L'ultima volta ho scritto tre anni fa e ancora La ringrazio per recensire
prodotti con una onestà e coerenza che la carta (o cartaccia. non ne conpro
un...rotolo da quando ho acquistato il t-amp e ho capito tante cose) del
settore non si può permettere di sbandierare.
Ho un impianto così composto:
Sono più che contento del suono che produce (e il mio bambino di un anno si
addormenta con uno zecchino d'oro davvero hi-fi, tanto per dire che tempo
per la musica oramai ne ho davvero poco). Però per quella oretta a settimana mi piacerebbe coronare il mio sogno, una
coppia di Diapason Adamantes sempre amate!
Ora il Trends Audio magari è piccolino per le Adamantes o no? Quale il Suo
parere? E se si, per mantenere il suono che a me piace e strapiace avrei
pensato all'acquisto di un Virtue Audio One.2 o di un NuForce DDA-100, un
tbi millenia, i quali non ho mai ascoltato e non saprei proprio dove
ascoltare, ma un parere di Lucio Cadeddu mi conforterebbe, o un altro ampli
consigliato.
Inoltre il cd Atoll mi piace molto, non sarà un campione ma è il tipo di
suono che preferisco peccato che abbia preso l'abitudine di passare tutti i
dischi su un hard disk. Quindi, secondo lei cosa posso trovare in giro che
abbia un suono simile e con almeno quella qualità per leggere musica
liquida? Non so, un king rex?
Per quanto riguarda la musica che ascolto, ascolto tutto, rock classica,
jazz, leggera, a secondo degli umori e della giornata.
Spero potrà occuparsi anche di questi miei capricci da audiofilo nei
prossimi giorni e nel frattempo mi vorrei ricollegare alla lettera "Proprietà della musica che acquistiamo" pubblicata domenica 4/11.
Questa che riporto è una notizia che, se vera, prova che i signori editori
non possono lamentarsi proprio di nulla. Comunque condivido le perplessità e
le amarezze della mail (anche Bruce Willis se non sbaglio qualcosina sui
diritti della musica acquistata la sta dicendo):
Mentre in Italia le autorità impongono l'oscuramento di KickAssTorrents
L'economista Robert Hammond ha analizzato i dati di vendita di 1.095 album
nell'arco di cinque settimane, confrontando i dati ufficiali forniti da
Nielsen SoundScan con i download degli stessi album su un tracker BitTorrent
privato. Il risultato è stato alquanto sorprendente.
Grazie ad un modello elaborato dallo stesso Hammond sulla base dei dati
raccolti, si è scoperto che gli album trapelati sulla rete Torrent almeno un
mese prima dell'uscita ufficiale nei negozi sono destinati a vendere 60
copie in più rispetto a quelli non oggetto di leak. Si tratta di circa 0.26
copie in più per ogni download pirata effettuato, con un beneficio maggiore
per gli artisti che riescono a vendere almeno 100.000 copie dei propri
dischi (ovvero quelli più famosi e protetti dai colossi dell'industria
discografica).
P.S. sono nato nel 1974, sono musicalmente figlio del cd perché i vinili mi
duravano il tempo di scaraventarci sopra la testina e tanta grande musica
rock anni '70 e classica l'ho scoperta grazie a niente meno che napster. Se
no Emerson Lake and Palmer quando me li faceva ascoltare mtv??? E di dischi
ne ho comprati tanti.
Distinti saluti,
Pietro - E-mail: belvedere (at) termebelvedere.it
LC
Caro Pietro,
grazie per la notizia che riporti sulla questione della proprietà dei file digitali. Non ho molto aggiungere, direi che la notizia si commenta ampiamente da sola. Ho sempre pensato che più un prodotto (musicale, artistico, letterario etc.) è conosciuto più lo si riesca a vendere. Per questo motivo la pirateria è da valutare in tutti gli aspetti, sia quelli negativi (momentanea mancata vendita) che quelli positivi (maggior diffusione del prodotto e quindi potenziale aumento delle vendite reali).
Per quanto riguarda invece la tua voglia di Adamantes non mi sento di ostacolarla, per quanto l'utilizzo estremamente limitato (un'ora a settimana) consiglierebbe più ragionevolmente di acquistare dischi :-)
Comunque sì, ti confermo che il Trends non ce la farebbe e anzi è già un miracolo che faccia suonare le Prelude! Visto però che per te, apparentemente, anche un'accoppiata sulla carta non ideale (Trends + Prelude) sembra soddisfarti molto...perché non prendere le Adamantes e provarci comunque con il piccoletto? Sia mai che ti basti già così! Acquistare subito un nuovo amplificatore lo vedrei abbastanza inutile, prima fai questa prova bizzarra, poi potrai decidere con l'acquisita e accertata consapevolezza di ciò che manca e che desideri.
In questa prospettiva futura, visto che sembra tu abbia bisogno anche di un DAC USB, perché non tagliare la testa al toro e prendere un nuforce DDA-100? Accetta qualunque sorgente digitale e la amplifica (molto :-)) in dominio digitale...ci potresti collegare il PC ma anche il lettore CD tramite l'uscita digitale coassiale.
Prima però, fai un tentativo con il Trends, non si sa mai.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fabrizio,
come si possa rinunciare a una passione o all'ascolto della musica, per così tanto tempo e per motivi di pax familiare è un concetto che davvero mi sfugge. Evidentemente esistono dinamiche a me ignote. La vita è fatta di compromessi, ma azzerare completamente se stessi e le proprie passioni non mi sembra esattamente una buona idea. Si può ridimensionare tutto, ma rinunciarci...mai! :-)
Sono dunque felice di sapere che abbia deciso di ritornare alla vecchia passione e mi pare che tu sia ripartito con il piede giusto. Non conosco in dettaglio i tuoi diffusori ma ho ben presente a che livelli di qualità siano arrivati i prodotti entry-level. Dubito fortemente che riuscirai a migliorare la qualità del tuo ascolto con una cifra così modesta. Sei sicuro che invece il problema non sia l'ambiente e il posizionamento dei diffusori? 30 mq quadri di spazio potrebbero essere difficili da sonorizzare per bene, se non curi con attenzione il posizionamento dei diffusori e se l'acustica della stanza non è ottimale. Comunque, siccome non spieghi in dettaglio né come è fatta la stanza (una foto avrebbe aiutato molto) né i motivi per i quali il suono non ti soddisfa...non riesco a essere più preciso di così. Se proprio volessi provare altri diffusori, tra quelli che hai elencato la mia preferenza andrebbe alle KEF iQ5 senza dubbio.
Tuttavia, una cosa continua a non essermi chiara: visto che il tuo integrato NAD è sprovvisto di ingresso phono...non è che hai collegato il giradischi a un ingresso linea? Non farti ingannare dal fatto che una coppia di ingressi sia marchiata "DISC", si tratta di un ingresso linea come tutti gli altri! Se avessi commesso questo errore, capirei come mai il suono non ti soddisfi. Dovrebbe essere del tutto inascoltabile infatti! :-)
Se questo fosse il problema, avresti necessità di un pre phono (NAD, ProJect, TCC etc.).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Impianto e trasloco
LC
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Dopo un po' di musica contemporanea e insolite cover di brani rock torno alle segnalazioni di cose nuove. Pochi giorni fa è uscito il nuovo disco di Ensi, rapper italiano che si avvale di collaborazioni crossover (nel disco anche Almamegretta e Subsonica). Il primo singolo e video estratto dall'album è questa potentissima Abracadabra, che riprende un break di Hand clapping song, un classico funky anni '70 dei The meters. Non aggiungo altro, solo il consueto augurio di ...buon ascolto!
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© Copyright 2012 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
Caro Direttore,
salto i complimenti, perchè ovvi, diversamente non vi scriverei.
Dopo parecchi anni di permute, sostituzioni, prove, etc etc, possiedo da un paio di anni un impianto 2 canali composto da:
Ascolto ogni genere musicale e..... fino ad un mese fa, con grande soddisfazione di ascolto. Ora è accaduto che io abbia traslocato e l'impianto che fino ad un mese fa suonava in un stanza di 8 metri x 6, ora sia posizionato in una stanza di 3,50 x 5, e anche se divano, tendaggi e tappeti siano gli stessi, qui tutto suona diversamente e maledettamente insoddisfacente. Penso di dover sostituire i diffusori con due da scaffale o da supporto ma in ogni caso più piccoli come cubatura, ma non saprei se questa sia la strada corretta per tornare a sentire come prima. I diffusori mi paiono troppo vicini al punto di ascolto (all'orecchio) e non posso allontanarli di più...Aiuto che faccio?
Grazie in anticipo per la sua cortese risposta.
Luigi - E-mail: luigi_69 (at) rocketmail.com
Caro Luigi,
un ambiente di quasi 18 mq non può essere troppo piccolo per le tue Monitor Audio. Ho visto ambienti più piccoli far suonare bene diffusori ben più grossi. Probabilmente devi lavorare sulla disposizione dei diffusori all'interno dell'ambiente, provarli sia sul lato corto che sul lato lungo, orientarli verso il punto d'ascolto...insomma, le solite cose. Se ti sembrano troppo vicini al punto d'ascolto immagino li abbia posizionati sul lato lungo della stanza. Prova a metterli su quello corto, in questo modo la distanza dal punto d'ascolto puoi scegliarla con una maggiore libertà. Cambiare diffusori non servirà a molto, in ogni caso - mantenendo la stessa posizione - gli altoparlanti saranno vicini al punto d'ascolto, e questo anche se dovessi prendere dei minuscoli bookshelf!
Qualora non potessi, per questioni di arredo, modificare l'attuale posizione dei diffusori non ti resta che provare dei diffusori come i Duevel Planets che consentono di preccuparsi molto meno delle pareti vicine o del punto d'ascolto. Emettendo omnidirezionalmente, la finestra utile di ascolto è molto più ampia e l'interazione delle pareti circostanti molto meno critica. L'impronta timbrica è abbastanza diversa da quella dei tuoi diffusori ma faccio fatica a credere che non possa conquistarti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Simone,
la posizione migliore mi sembra quella che vede i diffusori davanti alla tenda, che non deve stare obbligatoriamente chiusa, potresti provare a tenerla anche un po' aperta, non dovrebbero esserci problemi eccessivi. Il suono non ti piace perché, in sostanza, non ti piace come suonano i tuoi diffusori. La stanza in sè non mi pare questo grande disastro acustico, tra l'altro è anche grande a sufficienza per ospitare dei diffusori da pavimento! Quel suono
che "privilegia in modo marcato la gamma alta e il dettaglio", per usare le tue stesse parole, è il suono dei diffusori, non riuscirai a trasformarli in qualcos'altro! Pertanto, posto che la sistemazione migliore mi sembra quella della foto 2, passerei senz'altro a valutare la possibilità di un cambio di prospettiva: diffusori da pavimento di impostazione sonora diametralmente opposta. Sto pensando a torri di Opera, KEF, ProAC, Chario, Sonus Faber, da cercare magari nell'usato recente. L'ingombro, comunque, sarebbe pari a quello delle attuali B&W 685 sui loro stands.
Per eliminare la presenza ingombrante del mobiletto HiFi puoi certamente utilizzare cavi lunghi: se di qualità accettabile anche lunghezze di 10 metri per cassa non sono affatto un problema (e puoi usare anche lunghezze diverse per i due canali). Ti garantisco che non avere più di fronte il mobile dell'impianto, anche psicologicamente, aiuta moltissimo: la tua visione attraverso il palcoscenico virtuale non è più ostacolata da riflessi o lucette fastidiose. In più, il suono ne guadagna in qualità generale.
Infine, grazie per i complimenti che mi fai riguardo la mia presunta cultura musicale...sono solo una persona curiosa, patologicamente curiosa: non riesco a fossilizzarmi sulle quattro cose che ascoltavo da giovane, la musica mi piace tutta e adoro conoscerne sempre di nuova. In casa, poi, di musica ce n'è tanta, con una moglie che suona il flauto traverso e una figlia che suona flauto dolce e chitarra.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Gentile direttore,
Volevo ringraziarla, per la quantità di informazioni che ci offre, io senza il vostro aiuto non sarei mai riuscito a concludere il mio sistema hi fi, ho 15 anni, e sono appassionato di alta fedeltà da circa 6 mesi, che comunque sono stati molto intensi, sono partito con un sistemino della Cambridge audio, poi passato ad un Sae 2600 come finale, Sae 2100 come pre, come sorgente un oppo Dv 983h, e come diffusori delle Chario Accademy millenium 2, infine ho fatto un ultimo upgrade, che è composto da Trends 10.1 come finale, alimentato a batteria, sempre il Sae 2100 come pre, come sorgente utilizzo quasi sempre l'Oppo, spesso l'iphone e qualche volta il giradischi Denon vintage a trazione diretta, ho poi aggiunto una coppia di equalizzatori klark teknik dn 27 ed ho scartato le Chario Accademy millenium per delle Klipsch La Scala prestatemi da mio zio, tutto ciò grazie a lei e alla sua pazienza e passione che mi trasmette.
Io come altri migliaia di audiofili le siamo debitori!
Mille grazie, arrivederci.
Giordano - E-mail: info.giordano (at) yahoo.it
Caro Giordano,
avere a 15 anni già un simile impianto è una gran bella cosa...complimenti allo zio generoso! Non capisco, tuttavia, a cosa ti servano gli equalizzatori, eliminali al più presto possibile, nel tuo impianto possono soltanto fare danni.
Visto che scrivi che siete tutti debitori, potresti dire a tuo zio che se gli avanzassero delle Klipschorn potrebbe mandarle da me per saldare il debito? :-)
Scherzo, ovviamente, goditi il tuo impianto e buon ascolto!
Seguendo questo link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!