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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 19/01/2013 - 26/01/2013

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  1. Suono diverso a seconda dell'incisione
  2. Diffusori trentennali
  3. HiFi e bambini
  4. Suoni distorti da un canale
  5. Ancora suono freddo e affaticante
  6. Primo impianto con 1000 €
  7. Voglia di upgrade
  8. Prezzi dell'HiFi e differenze all'ascolto
  9. 20-20.000 Hz
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Suono diverso a seconda dell'incisione
Carissimo Direttore,
Le scrivo (ed a questo proposito, spero di aver azzeccato il destinatario) per chiederLe un parere su un problema che sto riscontrando nel mio impianto audio. Amo la musica ed il buon suono e poichè le tasche son quel che sono, ho cercato di raggiungere il miglior risultato possibile con la minima spesa. Ovvero, autocostruzione!
La mia catena è così composta:

In poche parole, trovo il suono di questo impianto decisamente gradevole, abbastanza neutro e per nulla sbilanciato su nessuna gamma di frequenze. La profondità, le proporzioni verticali ed orizzontali del soundstage lasciano un po' a desiderare, colpa soprattutto della collocazione dei diffusori in ambiente decisamente pessima (stanza rettangolare 5 metri x 3,5 circa, non trattata acusticamente, diffusori ai lati del televisore e praticamente attaccati alla parete di fondo, sub ad angolo), il fuoco inoltre è un po' ballerino, per nulla "composto", anche se mediamente centrato. Insomma, come dicevo sopra mi piace molto la timbrica dell'impianto.... con musica acustica, classica e comunque con incisioni "rinomate" o comunque con brani con pochi strumenti. Ma se solo provo a far suonare altri generi, heavy metal in primis, il tutto diventa quasi inascoltabile. Suono impastato, gamma media/medio alta decisamente troppo in evidenza, chitarre elettriche fastidiosissime, tweeter che "friggono".
E mi è sorto un dubbio: il mio impianto fa schifo e suona decentemente solo con incisioni impeccabili, oppure al contrario il mio impianto suona decisamente bene e mette impietosamente in evidenza i difetti di registrazione?
Da premettere che quando acquistai questo tweeter ero entusiasta all'idea che fosse un prodotto di riferimento (perlomeno a giudicare dal prezzo, e dalle recensioni lette sulla rete...), invece ora mi trovo un po' deluso.
Ed in ogni caso, anche con incisioni superbe (chesky, Hans Theessink, Elsiane, Katie Melua) sento che la "grana" della gamma alta ed altissima è un pelo metallica, cosa che non mi sarei mai aspettato da questi tweeter. In gamma medio bassa e bassa invece non ho nulla da dire: il 16cm coral fa sempre il suo dovere, anche se non è un campione del basso, ma per quello c'è il Trentino, un sub che trovo semplicemente favoloso.
Quello che so sin d'ora è che la sezione sorgenti e soprattutto amplificazione non è certo delle migliori, la definirei entry level per non dire di peggio. Ma proprio non riesco a spiegarmi questa totale differenza di suono al variare delle incisioni, sembra di sentire tanti impianti diversi!
Questo è quanto. Spero di essere stato più esaustivo possibile, e La ringrazio anticipatamente, fosse solo per l'attenzione.
Daniele - E-mail: Chaize.Daniele (at) alitalia.it

LC
Caro Daniele,
che alcuni dischi siano incisi così male da risultare inascoltabili è un fatto della vita. Come ho scritto (tante) altre volte, bisogna rassegnarsi: i dischi mal registrati si sentono male, indipendentemente dall'impianto.
Non è una sorpresa il fatto che l'impianto sembri cambiare personalità a seconda del disco che suona, è esattamente così che accade e DEVE accadere...a volte sembra ci siano troppi bassi, altre volte troppo pochi e così via. Dipende moltissimo dalla registrazione! Un impianto che facesse suonare tutti i dischi in maniera uguale ci metterebbe TROPPO del suo e non sarebbe HiFi!
Per capire meglio avresti dovuto citare qualche disco che suona così male nel tuo impianto, magari avrei potuto darti un'indicazione più precisa.
Questo suono così metallico però è sospetto in ogni caso, non è che c'è qualcosa di sbagliato nella realizzazione del progettino Ciare? Hai avuto modo di provare con un'altra amplificazione? Il T-Amp certo granuloso non è (e suona molto meglio dell'Aeron A2) ma ha i suoi limiti in termini di capacità di pilotaggio...se gli tiri troppo il collo distorce senza se e senza ma :-)
La disposizione dei diffusori, da come la descrivi, certo non aiuta la pulizia di emissione, tieni conto che la gamma medio-alta viene di fatto sporcata dalle riflessioni precoci delle pareti così vicine. In più, dici che la stanza non ha alcun tipo di trattamento acustico (e questo può anche starci) ma sarebbe un disastro se l'arredo fosse tale da renderla troppo riflettente. Un suono aspro ed enfatizzato in gamma medio-alta è quasi sempre causato da un'acustica ambientale troppo riflettente (pochi arredi e poche superfici assorbenti). Prova a intervenire un po' in questa direzione, prima di fare qualunque altro passo. Trovi tante indicazioni qui sul sito e su questa stessa Rubrica della Posta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori trentennali
Gentile Lucio,
sono un appassionato di lunga data e sono sempre rimasto con i piedi per terra nelle scelte di nuovi componenti per il mio impianto hi-fi. Ora però un dubbio mi "tarla"; posseggo una coppia di B&W 801 prima serie in sospensione pneumatica, che affiancate a componenti più moderni di adeguato livello, continuano nonostante la veneranda età di quasi 30 anni ad allietare i miei ascolti di musica classica, soprattutto a basso volume (e suonano benissimo), in una stanza probabilmente troppo piccola per loro (circa 16mq). Allo stato attuale i diffusori funzionano ancora perfettamente, ma sono conscio che prima o poi (forse prima) cominceranno ad essere affetti dalle magagne dovute all'età.
E questa è la questione che in sostanza ti pongo: conviene farle mettere a posto quando cominceranno a manifestare problemi o venderle ora che funzionano ancora bene? I motivi per i quali sono incerto sul da farsi sono:

  1. Ho sentito suonare diversi diffusori messi in condizioni quantomeno buone e nessuno come suono mi ha mai particolarmente attratto come le mie, salvo diffusori dal costo decisamente impegnativo (almeno 7000-8000€) e di dimensioni geometriche paragonabili;
  2. È possibile che un diffusore dopo 30 anni sia ancora più che competitivo nelle performance rispetto a ciò che c'è in giro di nuovo?
  3. La B&W non fornisce alcun ricambio né assistenza e quindi le operazioni di eventuale "lifting" conservativo diventano un rischio: se è pur vero che le parti elettroniche sono quelle più semplici da sostituire è anche vero, che quando si apre un diffusore di 30 anni le incognite sono molte: per esempio, siamo sicuri che una volta smontato il wf le guarnizioni poste tra altoparlante e mobile non si polverizzino?
  4. Non sono un tecnico ed i lavori dovrò farli fare a qualcuno che li sappia fare, con costi conseguenti. Se poi ci sono incognite, con pezzi da rifare artigianalmente, i costi potrebbero anche lievitare di molto rendendo l'operazione antieconomica per un diffuore che nel mercato dell'usato è quotato dai 2000 ai 3000€;
  5. E se ne acquistassi un'altra coppia da utilizzare come magazzino ricambi per le mie?
Ti ringrazio, Stefano - E-mail: s.disaro (at) gmail.com

LC
Caro Stefano,
in un diffusore così vecchio i componenti che potrebbero darti più noie sono le sospensioni degli altoparlanti, che però si possono far sostituire a regola d'arte, e la componentistica passiva dei crossover (condensatori, in primis). Anche in questo secondo caso una sostituzione a regola d'arte è possibile e non necessariamente costosa. Per quanto riguarda le guarnizioni non dovrebbero esserci problemi, si può usare un qualunque materiale analogo ritagliato e sistemato come l'originale, l'importante è che la tenuta d'aria sia assicurata.
Per quanto riguarda il suono è assolutamente probabile che tu sia assuefatto a un certo tipo di impostazione e tutto ciò che si discosta da questa suoni strana e non familiare. Certo è che si tratta di diffusori di ottimo livello e che ancora oggi possono dire la loro, specie se pilotati a dovere.
Non ritengo invece sensata l'opzione di acquistare una seconda coppia come "donatrice d'organi" anche perché l'età sarebbe analoga e lo stato di utilizzo difficile da valutare. Sostituire un woofer di 30 anni con un altro di 30 anni non avrebbe alcun senso, né tecnico né economico.
Ti consiglio, in generale, di godere dei tuoi diffusori fintanto che continueranno a suonare decentemente. In futuro deciderai sul da farsi.
Spero di essersti stato utile!
Lucio Cadeddu

HiFi e bambini
Ciao Lucio, grazie del tuo tempo e per i consigli che mi hai ultimamente offerto (
vol. 591).
Ti disturbo ancora perché volevo chiederti un tuo parere su un confronto che non riuscirei mai a fare di persona: Naim Nait e Sonus Faber Quid. Te lo chiedo perché ho un Unison Research Mood, molto simile al Quid, e sto valutando l'idea di sostituirlo con Nait o coppia Nac+Nap per aumentare il WAF (Wife Acceptance Factor) del mio impianto, già molto basso: il Naim si "nasconderebbe" meglio...
Il Mood attualmente pilota una coppia di TDL Studio 0.5 in una stanza 4x5 m e questi ultimi sono il vero oggetto dei dissapori coniugali, nonostante molto abbia io già concesso al WAF, penalizzando non poco il posizionamento dei diffusori. Morale, l'impianto, attualmente in apposito stand in vetro della Apollo, dovrebbe finire in libreria assieme alle "odiate casse". Come sostituire le "odiate" possibilmente con scambio alla pari o quasi? Quali bookshelf acquistare per tenerli in libreria minimizzando lo scempio? Pure Acoustic? Sonus Faber? Aliante? Chario? Indiana Line? O sistema Sub+sat? So benissimo cosa perdo passando da minitorri a pavimento a minidiffusori in libreria, ma che devo fà!? ;-)
E' assurdo dal punto di vista hifi, concordo, ma col bimbo di 3 anni non riesco più ad usare l'impianto se non per "home cinema" in hifi stereo. E comunque vengo criticato e deriso da mezza famiglia perché "per queste casse non si può sistemare il soggiorno", ecc, ecc. Una stanza da dedicare non ce l'ho. Sono piuttosto stufo e a volte mi viene voglia di vendere tutto e farla finita.
Insomma, preferirei ripensare totalmente l'impianto in chiave di impatto visivo minimo, mantenendo però giradischi Thorens TD-165 (eh no, il vinile no!) e lettore DVD Oppo 980H per il cinema in hifi (unico vero utilizzo che si fa dell'impianto al giorno d'oggi).
Non è che non mi piaccia il suono del mio impianto ma visto anche che lo uso davvero poco, sono anche disposto a cedere spazi e procurarmi un impianto comunque valido per quando il bimbo crescerà e sarà magari un appassionato di hifi - allora saremo in due contro uno! ;-) Scusa lo sfogo ed un grazie anticipato per l'attenzione che vorrai riservarmi.
Un abbraccio,
Pasquale - E-mail: probustini (at) yahoo.it

LC
Caro Pasquale,
non ricordo più quante volte io abbia già affrontato l'argomento. Secondo te tutti coloro che hanno avuto figli piccoli hanno dovuto ridimensionare l'impianto così pesantemente, pur non disponendo di stanza dedicata? E perché mai? Quanto spazio occupa un bambino piccolo? Perché lo si deve considerare sempre alla stregua di un elefante in una cristalleria? E, infine, perché mai - con la nascita del bambino - l'impianto si usa solo come HT? Non so, faccio davvero fatica a capirlo.
Avrei dovuto smettere di fare il recensore quando mia figlia era piccola? E invece gli apparecchi entravano e uscivano da casa esattamente come prima e come continuano a fare oggi. Non si è rotto niente, e gli spazi erano sufficienti per fare tutto. Anzi, credo di aver pubblicato una foto di mia figlia, quando aveva l'età del tuo, che si divertiva a osservare i luccicanti colori di un integrato Pathos Classic One che avevo in prova...
Posso capire i diffusori (manco fossero poi chissà quanto ingombranti!) ma pure le elettroniche!!! Perché non proponi di ridurre i pollici dello schermo televisivo, per rispamiare spazio? ;-) O il numero di scarpiere in casa? :-)))
Comunque, lungi da me la tentazione di convincerti che HiFi e bambini possano convivere serenamente, il mio timore è che accettare compromessi così dolorosi (o tali sembrano) ora creerà situazioni di stress e di malcontento poco gestibili in futuro. Pensaci.
Comunque sia, per ridurre drasticamente gli spazi prenditi un amplificatore piccolo tipo il Dayton DTA-100 (e te l'avevo già detto) da abbinare a un pre fono per il vinile. Starebbero entrambi nel palmo di una mano! Per i diffusori, un qualunque bookshelf andrà benissimo, anche i Pure Acoustics. Per via della sistemazione sbagliata sarebbe assolutamente inutile investire nei diffusori e nel resto dell'impianto cifre impegnative.
Infine, non per fare fosche previsioni, ma se speri di costruire ORA un impianto per quando tuo figlio sarà in grado di apprezzarlo...faresti bene a farti due conti sull'età. Non basteranno 10 anni e fra 10 anni chissà come gli adolescenti ascolteranno la musica! E chissà come sarà il tuo impianto fra dieci anni! Pensa a te stesso e alla tua soddisfazione, semmai.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suoni distorti da un canale
Spett.le direttore,
Mi chiamo Pietro, vivo in Basilicata in Prov. di Matera. Sono un vecchio (nel vero senso della parola: 66 anni) appassionato musica (quella degli anni 70/80 la migliore secondo un mio modestissimo parere di cui ne vado pazzo). Ho smesso di ascoltare musica da circa un anno non per mia scelta ma solo perchè avevo le mie casse acustiche le GENESIS 320 (tre vie con due woofer da 20 cm) rotte nella sospensione in foam. Finalmente mi sono deciso di far fare ribordatura da un esperto ligure, io ricevuto e rimontato i coni, dopo varie prove mi sono accorto che il midrange del diffusore sx emetteva un suono non consono ma GRAFFIANTE e DISTORTO!
Ho provato ad invertire i midrange, i cavi, invertito addirittura le casse, cambiato collegamento alle uscite al finale "A" con l'uscita "B", ma il problema della distorsione al midrange della cassa collegata al canale SX è rimasto identico. Inoltre durante l'ascolto, con bilanciamento centrale al preamplificatore, ho notato che il VU METER del canale SX era molto + basso del canale DX come se l'amplificatore pilotasse un carico diverso, per cui, per compensazione sono costretto a tenere il fader + spostato un po' più a SX. Inoltre ho notato anche che rimettendo il bilanciamento dei canali al centro e disinserendo le casse acustiche con il pulsante "B" situato sul finale, il VU meter SX ritorna alla normalità.
L'uscita del suono in cuffia invece è normale senza alcuna distorsione di sorta.
Secondo Lei può essere un problema esclusivo del finale o cos'altro..in un primo momento avevo pensato che potesse essere un problema di crossover della cassa in questione che però subito ho escluso!
L'impianto, un vintage, è cosi composto:

Grazie e tantissimi auguri per le festività natalizie,
Pietro - E-mail: fpietro.6491 (at) alice.it

LC
Caro Pietro,
se invertendo le casse il problema si ripresenta sempre sul canale sinistro temo che siano da controllare il finale o il preamplificatore. Per capire quale dei due è il vero colpevole, prova a invertire i canali tra pre e finale (destro con sinistro). Se il difetto dovesse spostarsi da una cassa all'altra la colpa sarebbe del pre, altrimenti resta solo il finale come unico colpevole. Data l'età dei componenti potrebbe essere anche soltanto un problema di ossido in qualche punto di passaggio del segnale oppure qualcosa di più serio, come un componente ormai fuori specifiche (es. condensatori).
Qualora non dovessi risolvere con una controllata e disossidata generale fatta in casa, portalo da un buon tecnico riparatore. Lo schema di quel finale mi pare di ricordare sia assolutamente classico (anzi, ha fatto scuola), un qualunque tecnico capace dovrebbe essere in grado di metterci le mani e riportarlo a nuova vita.
Consentimi infine un commento musicale non richiesto. La musica è bella tutta e non solo quella degli anni '70/'80. Il problema è avere la voglia (e l'apertura mentale) per conoscere cose sempre nuove. Non è un caso che tu prediliga quella dei tuoi trent'anni ma, credimi, esiste un universo intero da scoprire coì ricco e sconfinato che non ci basterebbe tutta la vita per conoscerlo e apprezzarlo.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ancora suono freddo e affaticante
Buongiorno direttore!
Ormai ho perso il conto delle email che le ho mandato, ma in questo periodo ho bisogno di confrontarmi con qualcuno che di HIFI ci capisce...eccome!
Con qualcuno che ama la musica e l'alta fedeltà forse anche più di me, visto che è riuscito a farne praticamente una ragione di vita, ed in questo la invidio un po'! :-)
Perdoni la sviolinata che serve però a farle capire la mia grande stima nei suoi confronti...
Dunque, andiamo con ordine, il mio impianto è composto da:

I diffusori sono disaccoppiati dal pavimento tramite le punte coniche fornite dal costruttore, le elettroniche sono impilate l'una sull'altra ed in attesa di essere disaccoppiate tra loro tramite i piedini UPIM come da lei consigliatomi a suo tempo. L'area di ascolto è di 6 metri per 5, ovvero, una porzione di un salone poco più grande con pavimento in marmo, i diffusori sono disposti sul lato lungo della stanza, praticamente addossati alla parete, ma almeno ruotati verso il punto di ascolto.
Tra i 2 diffusori vi è una porta a vetri che per fortuna non vibra, vi è anche una grande libreria con un discreto numero di testi, cd, dvd e il mio impianto. Altri elementi dell'area sono: 2 divani disposti ad L in tessuto, 2 grossi mobili alti circa un metro, un tavolo con 4 sedie tutto in legno e un bel tappeto subito davanti il punto d'ascolto. Il diffusore di destra è praticamente incastrato in una sorta di nicchia tra l'angolo della stanza e la libreria, fortunatamente, c'è una tenda lungo tutta la parete di destra che sono riuscito ad allungare fin dietro il diffusore in modo da ammorbidire gli eccessi della gamma bassa (almeno spero!). Ascolto prevalentemente musica rock e leggera, sia italiana che straniera.
Come suona il tutto?....alla grande direi, mi piace tantissimo il basso di questo impianto, meravigliosa è la gamma media grazie soprattutto al kevlar dei coni degli altoparlanti, anche alle alte frequenze il sistema si comporta + che bene anche se a volte il suono appare un po' metallico e freddo.
E' un impianto molto rilevatore ed ogni cd suona in maniera differente. Tutti questi pregi però permangono solo quando ascolto tracce dove ci sono pochi strumenti e musica diciamo soft, i problemi iniziano quando gli strumenti aumentano e la dinamica cresce, si perchè l'affaticamento arriva dopo pochi minuti!!!!!
Non so come mai ma il sintonizzatore è praticamente inascoltabile sempre per questo stesso problema!!!! Posso lavorare ancora sul posizionamento dei diffusori? Può essere un problema di cavi?
E' arrivato il momento di sostituire qualche altro componente della catena? E se aggiungessi un bel giradischi per "scaldare" il suono? (budget sui 300 euro).
Mi verrebbe voglia di vendere tutto l'impianto e acquistare tutti elementi nuovi, con un ampli molto meno potente, ma ormai mi sono affezionato a questi oggetti e alle emozioni che sanno ancora regalarmi!!!
Forse con i consigli giusti...
Grazie per l'attenzione e la pazienza!
A presto...
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
grazie a Dio non ho fatto dell'HiFi la mia ragione di vita...sarei messo MALISSIMO :-) E' una delle mie passioni, solo questo. E per fortuna non è il mio lavoro.
Ciò premesso, passiamo al tuo problema che è sorprendentemente simile a quello della prima lettera di questa settimana. Impianto che suona benissimo qualche disco facile e che poi diventa inascoltabile con tutto il resto. L'ambiente e la disposizione dei diffusori certo non aiutano, fai copia e incolla dalla prima lettera per qualche idea in merito. Nel tuo caso, però, a peggiorare le cose ci si mette un abbinamento elettroniche/diffusori con una netta propensione verso suoni aperti e vivaci. Rotel e B&W, in particolare, come abbiamo scritto tante volte su questa stessa Rubrica, producono un suono che tende a enfatizzare la gamma medioalta. Questo, unito a un ambiente probabilmente già riflettente di suo, produce l'effetto di affaticamento all'ascolto che hai perfettamente descritto tu.
Che fare? Posto che occorre sempre e comunque intervenire in ambiente e nel posizionamento dei diffusori, per quanto possibile, io comincerei a pianificare la sostituzione di questi ultimi. Ti serve qualcosa di impostazione diametralmente opposta: Sonus Faber, Opera, ma anche ProAC, Chario, KEF...vedi cosa riesci ad ascoltare all'interno di un budget ancora tutto da definire e poi sentiamoci di nuovo.
Assolutamente contrario all'acquisto di un giradischi per scaldare il suono, come scrivi tu. Ma quando mai! Ammesso che il vinile abbia questa magica proprietà (mica sempre vero) poi che fai? Butti via tutti i CD? No, il problema va risolto radicalmente, prima intervenendo in ambiente e sul posizionamento dei diffusori e poi su questi ultimi, mandandoli definitivamente in pensione.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Primo impianto con 1000 €
Gentile Direttore,
anzitutto le vorrei esprimere tutta la mia ammirazione per il lavoro suo e dei suoi collaboratori. La vostra competenza e la vostra passione sono un aiuto fondamentale per neofiti e non esperti, come il sottoscritto. Vengo al dunque. Pur ascoltando musica praticamente da sempre, solo oggi alla veneranda età di 45 anni ho rotto gli indugi ed ho deciso di costruirmi un impianto in grado di darmi qualche piccola soddisfazione, almeno è questo l'auspicio. Provo a darle qualche input nella speranza che possa esserle utile qualora riterrà opportuno darmi suggerimenti.
L'impianto sarà destinato principalmente alla musica liquida (circa 1.000 album), in misura un poco minore alla riproduzione da CD (circa 300 album) e per l'audio di DVD/BLU-RAY di concerti o film musicali (ne posseggo circa 50). Per quanto riguarda le mie preferenze musicali, diciamo che amo molto il blues (il mio genere preferito) ma ascolto anche rock, new wave, elettronica, soul, pop un po' di tutto insomma. Non ascolto musica classica.
Come sorgenti per ora dispongo di un netbook per la liquida (eventualmente sostituito da un MacMini usato che potrei acquistare ad una cifra molto conveniente), di un vecchio Pioneer DV-393 per i CD e di una PS3 per DVD/BLU-RAY.
Il mio budget è di più o meno 1.000€ e dovrebbe bastare per il seguente setup:

Per quanto riguarda i diffusori mi sono affidato principalmente alle recensioni su siti specializzati e su forum vari, cercando ovviamente di selezionare quelli che mi sembrano accopiabili al Teac. L'ultima scrematura l'ho fatta facendo qualche telefonata a negozi specializzati e così il ventaglio si è ridotto ai soli modelli che avrò la possibilità di ascoltare, abbinati anche al Teac, nelle prossime settimane. Mi piacerebbe arrivare alla sessione d'ascolto con "in tasca" anche un suo parere. Secondo lei sono abbinamenti sensati? Oppure sono totalmente fuori strada?
Chiudo con la nota dolente: l'ambiente di ascolto. Purtroppo l'unico layout per ora possibile (allego schema) prevede un diffusore su stand e un diffusore posizionato sulla libreria su un ripiano comunque non angustissimo (H100xL100xP40).
La soluzione è così mortificante dal punto di vista acustico? L'unica alternativa sarebbe mettere anche il secondo diffusore su stand e piazzarlo davanti al radiatore che, suppongo, dovrei spegnere. Oppure rivoluzionare il salotto, cosa fattibile ma con tempi un po' lunghi.
La ringrazio in anticipo per i suoi preziosi consigli.
Roberto - E-mail: roberto.recchia (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Roberto,
la disposizione dei diffusori è abbastanza tragica anche perché credo ti sarà difficile fare in modo che si trovino entrambi alla stessa altezza. Inoltre, l'essere poggiati su due superfici molto diverse non giova alla simmetria dell'ascolto. D'altra parte, l'altra possibilità è fuori discussione, la cassa non solo si troverebbe ad arrostire vicino al termosifone (e questo potrebbe persino essere tollerabile) ma sarebbe chiusa in un angolo, con la porta pericolosamente vicina. No, eviterei questa seconda possibilità. L'ideale sarebbe stravolgere tutto e spostare l'impianto sulla parete destra, con conseguente spostamento del punto d'ascolto sulla parete opposta. Comunque, sono valutazioni di fattibilità che puoi fare soltanto tu.
Mi piace l'idea dell'all-in-one (che, nello specifico, non conosco) abbinato a due bookshelf di qualche pretesa. Tuttavia, come ho già scritto poco sopra rispondendo ad un altro lettore, eviterei di spendere cifre elevate, stante questa sistemazione di forte compromesso. Tra i diffusori che hai individuato la mia preferenza andrebbe a Sonus Faber e Mordaunt Short, essendo gli altri due un po' troppo caratterizzati in gamma medio-alta. L'ambiente non sembra particolarmente assorbente, meglio evitare diffusori troppo vivaci in tale gamma di frequenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade
Caro Direttore, ti disturbo per chiederti in parere ed un consiglio, se vorrai. Il mio impianto è così composto:

Negli ultimi tempi mi sono dedicato, con infinita pazienza, al posizionamento dei diffusori nell'ambiente (circa 20 mq) passando, devo dire, divertentissime serate con gli amici. Il loro contributo è stato fondamentale perché, oltre portare un paio di orecchie in più, hanno condiviso con me il peso di quegli sguardi obliqui della mia dolce metà, che nella mia solitudine audiofila, tanto mi feriscono...
Ho migliorato l'acustica con quadri senza vetro, tende, tappeti e librerie. Oggi che finalmente ho raggiunto un buon compromesso, perché ascoltare nel salotto mi rendo conto essere pur sempre un compromesso, mi piacerebbe fare un upgrade del mio impianto. Sto pensando al finale.
Premetto che non amo ascoltare ad alti volumi, anzi, molto spesso la musica per me deve essere un dolce sottofondo, diciamo compreso tra i 50 e 60 decibel, che mi accompagna nelle ore notturne. Vorrei un finale che mi consenta un buon passo in avanti rispetto ad ora, che si sposi bene con gli altri componenti e che, anche a bassi volumi, riesca a fare fluire la musica nel modo giusto. Vorrei suonasse, idealmente, raffinato e non affaticante con una scena ampia e profonda. I miei generi preferiti sono musica acustica, cantautori, qualcosa di jazz e di classica.
Il budget destinato è al massimo 2000 euro che vorrei spendere nell'usato. Ti chiedo gentilmente se quella a cui ho pensato possa essere una soluzione sensata e, se lo è, ti chiederei qualche consiglio sui modelli per mettermi, con calma, alla ricerca.
Ti ringrazio per la passione e per la dedizione che metti sempre a nostra disposizione e soprattutto ti ringrazio anticipatamente per la risposta.
Lorenzo - E-mail: m.lorenzo76 (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
non ti lasciar ferire dagli sguardi compassionevoli della tua metà...è risaputo che questo hobby abbia una forte connotazione maschile. Prova a ricambiare con lo stesso sguardo ogni volta che entra in casa un nuovo vestito o un nuovo paio di scarpe :-)
Per quanto riguarda la tua voglia di upgrade, logica vorrebbe che si debba pensare al partner ideale per il tuo P8, ovvero una coppia di finali NuForce REF8 o REF9, da cercare anche usati. Tuttavia, la logica si scontra un po' con il tipo di ascolti che tu fai. Ascoltando principalmente a 50-60 dB in pratica ti basta e avanza un watt di potenza reale o poco più. Tutta l'energia dei finali NuForce sarebbe ampiamente sprecata. Opterei, dunque, per qualcosa di più radicale ovvero un integrato minimale di bassa potenza e alta qualità, magari dotato di chip Tripath TA2024. Ne abbiamo recensito diversi di questi ma ne abbiamo provato anche altri aventi in comune la filosofia circuitale in Classe D. Ad esempio il
Lym Audio 1.0T, il nuovo nuforce DDA-100 che ti consentirebbe di evitare il passaggio nel DAC Burson, volendo anche un integrato nuforce IA-7 (da cercare usato), il Virtue Audio Sensation M451, oppure anche la piccola coppia pre+finale Lehmann Audio Stamp + Linear. L'opzione che preferisco è quella del nuforce DDA-100 che consentirebbe di accorciare ulteriormente il percorso del segnale e di recuperare una parte del budget con la vendita del DAC Burson, a quel punto del tutto superfluo.
Forse non è ciò che volevi sentirti dire ma ritengo che per le tue esigenze questa sia di gran lunga la soluzione tecnicamente ed economicamente più intelligente.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Prezzi dell'HiFi e differenze all'ascolto
Salve Lucio ti scrivo prima per farti gli auguri di Natale e felice anno nuovo ormai prossimo. Volevo porti un problema che ha constatato personalmente sentendo suonare vari apparecchi hi-fi. Sono un appassionato di musica classica e jazz e ho studiato anche musica al conservatorio. Il mio impianto è composto da elettroniche Naim Nait 5I-2 CD Naim 5I-2 giradischi Rega P5 con testina exact e pre fono con alimentatore Moth. Ho diffusori Spendor S35/SE installati su stand Music Tools tool one.
Ascolto prevalentemente musica classica in dischi vinile e Jazz in CD.
Ho avuto modo di provare il Naim XS con la catena del mio impianto da un mio amico il rivenditore mi aveva chiesto per provarlo a casa la cauzione di 100 euro che qualora non avessi comprato l'apparecchio non mi avrebbe restituito la cauzione già tale comportamento mi sembra anomalo. Devo dire che con il Naim XS il suono è peggiorato più scuro meno dettagliato e i diffusori specie nei bassi erano rimbombanti e non precisi nella cadenza musicale. Ho pensato probabilmente che poichè utilizzo il cavo di potenza Naim Nac A5 dalla lunghezza corta non 3,5 metri come consigliato da Naim ma 1,5 metri ognuno che peraltro suona come quello più lungo da 3,5 metri avendoli sentiti suonare entrambi, ed avendo anche CD Naim entry-level che probabilmente la mia componentisitca non si adattava a tale integrato ma il problema si evidenziava maggiormente nell'ascolto dell'analogico con il Rega.
Ora mi chiedo è giustificato spendere soldi piuttosto rilevanti per passare da un entry-level ad un modello maggiore per quello che ho ascoltato pare di no il Nait 5I-2 che ho per me nel mio impianto e stanza 18 mq calpestabili suona meglio.
Ho visto anche che tu alcune volte nelle tue lettere dici che in stanze di 15 mq ed oltre è meglio diffusori da pavimento a quelli da stand. Posso dirti che per come ascolto la musica ripeto considerazione soggettiva in una stanza di 15-20 mq diciamo la più comune è assolutamente sconsigliato un diffusore da pavimento, per me la musica deve essere musica raffinata elegante suscitare emozioni e non dare fatica di ascolto per chi la sente per un tempo prolungato in una stanza di anche 20 mq i diffusori da pavimento già con sensibilità e spostamento d'aria maggiore per le leggi della fisica alla lunga diventano fastidiosi ed irritanti, se vogliamo rumore è un'altra cosa.
In ambienti più grandi da 30 mq in su si adattano maggiormente tali diffusori. Inoltre alla Music Tools per riempire gli stand mi hanno chiesto 120 per la sabbia da loro prodotta antirisonante io ho speso 25 euro per riempirli con piombini e sabbia per acquario di acqua dolce. Come mai siamo arrivati a tanto far credere di migliorare il suono con tali banalità e con spese davvore esose.
Prima di chiudere ti chiedevo se conosci i diffusori Diapason Micra 1 2 3 e Prelude 2 secondo te si possono adattare al mio impianto per ascolto di musica classica io sarei orientato alla Micra 1 serie mi pare montavano tweeter in cupola a seta tratta e non tweeter metallico penso che i diffusori prodotti prima suonano meglio di quelli attuali vedi un esempio di adesso che molti produttori montano tweeter Seas di ultima generazione pensionando il vecchio modello e il tweeter Scanspeak che a mio parere e per timbrica e musicalità è nettamente superiore al Seas.
Ti saluto nuovamente Lucio e spero di risentirti prossimamente.
Marco - E-mail: mark65mm (at) virgilio.it

LC
Caro Marco, per quanto riguarda il peggioramento del suono passando dal Nait 5i al Nait XS resto molto perplesso. Magari l'aumento di presenza in gamma bassa ha stravolto un equilibrio che avevi raggiunto con l'altro amplificatore, portando così il suono a non essere più gradevole come prima. Tieni conto che comunque, visto che la stanza è anche piccola, la potenza in più del Nait XS resta assolutamente inespressa, quindi stai sempre e soltanto valutando i famosi primi watt.
Poi, che le differenze di prestazioni non siano proporzionate alle differenze di prezzo è cosa ben nota, e più si sale nella gerarchia e più diventa difficile (e costoso) percepire miglioramenti. Per questo non ci si deve sorprendere più di tanto se per operazioni banali come quella di riempire di sabbia degli stand ci possano chiedere cifre elevate, diciamo che l'HiFi non è esattamente un bene di prima necessità, di conseguenza i prezzi seguono logiche assolutamente diverse e, spesso, fuori da ogni ragionevolezza (basta vedere i prezzi dei cavi).
Per quanto riguarda la tua considerazione sui diffusori da pavimento proverò a ricordarmene ogni volta che accenderò l'impianto. Accidenti, non mi ero mai accorto di ascoltare rumore e non musica :-( Grazie per la precisazione ;-)
Infine no, non sostituirei i tuoi attuali diffusori con le Diapason Micra, credo sarebbe un sidegrade e non un upgrade. Se puoi, ascoltali a confronto e fai le tue valutazioni. Valuta, eventualmente, una coppia di Diapason Adamantes, sempre che non siano troppo grandi per il tuo modo di vedere l'abbinamento casse-ambiente.
Uh, scusa, prima che mi dimentichi: fai controllare la tastiera del tuo PC, c'è il tasto della virgola che si deve essere guastato. E anche quello del punto non gode di buona salute.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

20-20.000 Hz
Salve Direttore,
sto pensando di cambiare casse e il mio budget è di 2500/3000 euro. Il mio pensiero sta ricadendo sul modello Klipsch Rf 7 Mk.
Ma i miei dubbi sulle casse in generale sono molteplici. Prima di tutto: avendo due coni da 25 cm come woofers e una sola via per le alte frequenze, non ci sarà una difficoltà a riprodurre le medie frequenze? Seconda cosa: a me interessa un diffusore che scenda nelle basse frequenze il più possibile, l'ideale sarebbe 20-20000 Hz. Ma vedo che nemmeno arrivando a 30000 euro riesco a vedere una cassa che riproduce tutto.
Ma che "alta fedeltà" è se non riproduce tutto lo spettro udibile (almeno)?
Terza questione: il tweeter a tromba dà "problemi"? nel senso... a me piace la cassa che riproduce in modo NEUTRO le frequenze. Insomma non m'interessa una cassa "equalizzata". Sono tra l'altro un musicista e conosco bene il suono degli strumenti. Non mi piace il suono sovraccaricato, colorito (Vedi B&W). Anni fa mi consigliasti la NAD, come amplificatore e lettore cd dal suono neutro. E fu una scelta vincente. Secondo te, abbinando le Klipsch, avrò delle alterazioni?
Insomma dalle casse chiedo: estrema pulizia, range di frequenze che si avvicinano a 20-20.000 hz, mancanza di "colore". Per me questa è Alta Fedeltà. Secondo te le Klipsch in questione soddisfano tutti i miei requisiti?
L'ultima domanda: un'alternativa in quella fascia di prezzo con requisiti simili.
Saluti e buone feste.
Roberto - E-mail: thriller87@libero.it

LC
Caro Roberto,
purtroppo esistono al mondo pochissimi diffusori che arrivano (a stento) a 20 Hz e non solo costano cifre elevatissime ma hanno, ovviamente, ingombri molto importanti (nomi? Wilson Audio, Von Schweikert e pochissimi altri). Tu dici che se non si arriva a 20 Hz non è alta fedeltà...posso anche essere d'accordo, ma allora che facciamo? Buttiamo via il 99.9% dei diffusori presenti sul mercato? :-) E poi, anche disponendo di un diffusore in grado di scendere a 20 Hz, siamo sicuri di essere in grado di gestire in ambiente tali frequenze? O di possedere dischi dove i 20 Hz siano DAVVERO presenti?Sono pochi, pochissimi, credimi.
Per quanto riguarda le Klipsch che hai individuato...dubito sentirai la mancanza di quella manciata di Hz in basso, ne dubito davvero. E puoi stare tranquillo anche relativamente alla gamma media e al tweeter a tromba, metti da parte i pregiudizi. Certo, si tratta di diffusori abbastanza vivaci ma da qui a definirli equalizzati ce ne passa.
Il mio consiglio è quello di andare ad ascoltarli, solo così cominceresti a capire quali siano le tue REALI esigenze. L'abbinamento con le tue elettroniche NAD lo trovo ideale, dal punto di vista timbrico. Ti consiglierei, tuttavia, di non fermarti a un modello solo: prova ad ascoltare anche altre cose. In quella fascia di prezzo potresti valutare qualche diffusore molto diverso come impostazione (es. Opera, Sonus Faber, ProAC) oppure analogo (Focal, Triangle...), così, giusto per chiarirti le idee.
Hai bisogno di ascoltare e valutare con le tue orecchie perché da ciò che scrivi mi pare che la strada da fare per capire e saper giudicare un impianto HiFi sia ancora molto, molto lunga. Purtroppo essere musicisti non aiuta, anzi. I musicisti audiofili sono, infatti, una vera rarità. La maggior parte si accontenta di ascoltare come capita perché l'interesse del professionista dello strumento va verso altre direzioni, differenti da quelle audiophile. Ti sembrerà strano...ma è così.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
La ringrazio per la risposta e le rinnovo i complimenti, il servizio che fa alle nostre orecchie è impagabile.
Visto che ci sono voglio renderla partecipe di un piccolo gioco che ho fatto in quest'ultima settimana; due o tre anni fa ho comprato su ebay per una trentina di euro spedizione compresa un vecchio Technics sl- p111 da abbinare al mio primo impianto Pioneer classe 1980 che mi comprai allora con i sudati risparmi e che era ovviamente sprovvisto di cd, l'unico parametro di acquisto era che nel colore e nella linea il Techincs era molto simile ai componenti del mio Pioneer.
Avevo già letto con interesse alcuni articoli di upgrade di lettori cd sul suo sito e quindi in un piovoso e noioso pomeriggio cosi per giocare ho iniziato a intervenire sul cabinet sui cavetti e sui piedini del lettore come indicato nei vostri articoli e ...... ammetto il primo impatto è stato di essere suggestionato, sì il lettore suonava in modo diverso ma pensavo che forse solo uno scherzo del mio cervello, prima il suono era piuttosto confuso, freddo con quell'idea di metallico, poca profondità scena quasi assente, poi di colpo il suono si è ammorbidito, dettagliato, ed era apparsa una scena con dimensioni di larghezza e profondità abbastanza definite, rimane una certa predilezione dei toni medi ed acuti rispetto ai bassi, comunque migliorati di molto ... ma insomma è un lettore di minimo 20 anni fa pagato 30 euro spedizione compresa!!
No, è illusione!! Nel dubbio ho chiamato mia moglie ... era oramai sera tardi e lei era già placidamente coricata , l'ho portata in salotto e le ho detto: "secondo te come suona questo lettore"?
Nessuna spiegazione ... nulla ... non volevo influenzarla, risposta: "suona molto preciso, dettagliato, suona bene"!!
Il tutto al prezzo di qualche foglio di sughero, tre fermaporta e blue tac!! Mi sto già attrezzando per il cavo di alimentazione, sono proprio curioso!!
Scusandomi per il pistolotto la ringrazio di nuovo e vista la solita ora le auguro buona notte,
Oliviero - E-mail: oliviero.luciana (at) alice.it

LC
Caro Oliviero,
secondo me tua moglie aveva solo fretta di tornarsene a letto e dormire! :-) Anche tu, però, farla alzare per sentire un lettore CD modificato!!! Ma che ti salta in mente? Daiiii, poi ci lamentiamo quando ci prendono per fissati (e non uso il termine che mi è venuto in mente...per decenza!).
Comunque sì, quelle piccole modifiche funzionano, non si tratta di differenze dalla notte al giorno, ma se l'impianto è sufficientemente rivelatore qualcosa dovrebbe sentirsi.
Fammi sapere come andrà coi nuovi cavi d'alimentazione e magari applica modifiche analoghe al resto dell'impianto, non prima di aver pensato all'ambiente e alla disposizione dei diffusori all'interno di esso.

Inizio l'anno con un auspicio, sarà banale, ma non credo nelle grandi rivoluzioni, confido nei piccoli passi di tante persone. Ecco perché scelgo questa ottimistica e trascinante A better man (Un uomo migliore) di Keb'Mò, suonata live alla LRBC (Legendary Rhythm & Blues Cruise) nel gennaio di tre anni fa. L'album dal quale è tratta è "Slow Down".
Seguendo questo
link potete visionare il video direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

I'm gonna make my world a better place
I'm gonna keep that smile on my face
I'm gonna teach myself how to understand
I'm gonna make myself a better man

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