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Upgrade diffusori con 1000€
Salve Lucio,
ti scrissi precedentemente altre due volte alle quali tu cortesemente mi rispondesti e nella ultima lettera ti chiesi in merito ad un
eventuale primo upgrade del mio impianto cosi composto:
Mi consigliasti, se upgrade doveva essere, di sostituire eventualmente le casse con delle torri da pavimento e tenere il resto della catena.
Considerato il mio budget intorno ai mille euro sono tentato di orientare la scelta dell'acquisto alle Cabasse Jersey. Purtroppo non ho la possibilità di ascoltarle quindi sarebbe un acquisto "al buio". So che non è un buon punto di partenza l'acquisto senza ascolto ma ho letto solo varie recensioni compresa quella tua di un po' di tempo fa e
ne sono rimasto colpito. Che ne pensi? Varrebbe la pena in termini di salto di qualità del sound? Ascolto di tutto prevalentemente prog, metal
e jazz nei momenti di relax.
Ti ringrazio anticipatamente per la tua cortesia nel rispondermi.
Saluti,
Alex - E-mail: silvestra (at) tiscali.it
LC
Caro Alex,
gli acquisti al buio sono sempre sconsigliabili, perché non è detto che il nostro gusto personale coincida con quello del recensore. In più, se le recensioni sono da forum, è peggio che mai, visto che non si sa chi ci sia dall'altra parte della tastiera, i suoi gusti e la sua vera esperienza d'ascolto. A me le Jersey sono piaciute molto, ma - come ho scritto - si tratta di un suono più adatto a certi gusti e/o generi musicali. Fanno bene quasi tutto, ma sono, ad esempio, abbastanza diverse dall'impostazione cui sei abituato sinora, secondo me. Il salto di classe è indubbio, anche solo per la qualità e la completezza delal gamma bassa, ma non vorrei ti trovassi spiazzato davanti a un equilibrio abbastanza diverso. In sostanza: più serie e compassate le inglesi, più vivaci e aperte le francesi, se così posso riassumere. Ti consiglio di rileggere con attenzione TUTTA la recensione, non solo le conclusioni ;-)
Coi generi musicali che ascolti tu vedo bene le Cabasse, ma poi bisognerebbe vedere come si inseriscono nel tuo ambiente. Se questo fosse molto riflettente potresti avere un eccesso di vivacità in alto, ad esempio.
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
visto che 11 grammi sono il peso massimo consentito sul tuo braccio non dovresti avere alcuna necessità di aggiungere pesi addizionali. Tra l'altro, se la testina fosse troppo pesante, il problema sarebbe il contrappeso del braccio, insufficiente ad impostare un peso di lettura nel range specificato. Basterebbe, a quel punto, appesantire leggermente il contrappeso, senza andare ad intaccare minimamente il peso della canna del braccio. Stiamo parlando di differenze minime, comunque, non c'è alcun rischio di danneggiare le articolazioni del braccio, che sono sottoposte a ben altri sforzi quando lo prendiamo in mano noi. Magari ci sembra di usare tutta la delicatezza possibile, ma le trazioni cui sottoponiamo un braccio sono abbastanza forti. Si tratta di meccanismi di precisione ma sono comunque abbastanza robusti, evitiamo di cadere in paranoie tipicamente audiofile!
Quindi il mio consiglio è quello montare la Denon senza pesi aggiuntivi e verificare con una bilancina per testine se si riesce a impostare correttamente il peso di lettura. Ancora, non cambierei il body della testina, almeno non subito: prima di decidere per questo eventuale upgrade dovresti imparare a conoscerla, trovare il peso di lettura corretto per il tuo sistema e i tuoi gusti e a individuarne tutti i punti di forza o di debolezza. Solo dopo avrebbe senso cominciare a porsi il problema dell'upgrade del corpo testina. Non facciamo come quell'audiofilo che, recentemente, mi ha chiesto consiglio su nuovi diffusori da mettere in libreria non appena la moglie è rimasta incinta :-OOO
Mi aspetto un giorno o l'altro qualcuno che mi chieda: Ho appena conosciuto una ragazza, se per caso - e non è detto - riuscissi a farci sesso e lei restasse incinta, come potrei porre in salvo i miei diffusori? :-D
Ma, dico io, vivere un po' sereni no, eh? :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimo,
il tuo Thorens TD158 non è poi così male, si tratta di un onesto entry-level. Tuttavia, da come ne parli, ne sei completamente disamorato. Mettilo pure in vendita, farà la felicità di un novizio dell'analogico. Passare a un giradischi di classe superiore sarà comunque benefico, nella cifra massima che hai stanziato ci sono tante possibilità ma ti consiglio caldamente un modello con la testina già premontata e regolata, così eviti di dover spendere per farti installare e regolare tutto. Non si tratta in ogni caso di operazioni impossibili da fare da sè, ma se non ti fidi delle tue capacità meglio non rischiare!
Per la cifra indicata trovi: Pro-Ject 1-XPRESSION III Classic con testina premontata Ortofon 2M RED oppure, sempre con la stessa testina, il ProJect RPM 5.1. Si tratta di due giradischi qualitativamente equivalenti ma profondamente diversi come stile e soluzioni tecniche. Ancora, potresti prendere in considerazione un Thorens TD235, equipaggiato di serie con una più modesta AudioTechnica AT95. In casa Rega invece potresti risparmiare un po' con un RP1 SE dotato di testina Rega Bias oppure prendere un RP3 senza testina e poi montarci quella che c'è ora sul tuo Thorens, in attesa di tempi migliori.
Per quanto riguarda la differenza di livello tra CD e vinile non ti devi preoccupare, semplicemente ruota più a destra la manopola del volume dell'amplificatore, non è pericoloso, anzi! :-)
Scusa se ci scherzo su, ma ne ho parlato così tante vote che ormai non ha più senso ripetere lo stesso concetto, rischio seriamente di annoiare a morte chi segue con costanza questa Rubrica.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Network Player o PC con DAC USB
Salve Direttore,
sono un Vostro accanito lettore e da quando ho scoperto questo sito mi sono riavvicinato alla passione per l'HI-FI.
Il mio attuale impianto (o TNT-Impianto) è stato assemblato rispettando molte delle vostre indicazioni:
A breve mi prenderò anche una multipresa filtrata e un alimentatore dedicato (ZETAGI) per il T-Amp, tanto per non lasciare niente al caso.
Comunque le scrivo perché mi sto spostando sempre di più sulla musica liquida in HD, ho già acquistato diversi files da LINN records e HD tracks, e Le volevo chiedere appunto se si ottengono risultati migliori ascoltando questi files da un PC con un discreto dac come il mio (ho sostituito anche gli operazionali forniti dalla casa madre per un upgrade) oppure prendendo un componente dedicato come un Network Player, visto che ce ne sono alcuni tipo Pioneer n30 che costano come un dac.
Sono molto indeciso, devo dire che non sono un tecnico del settore e quindi mi baso su quello che si scrive in rete e che mi sembra più attendibile, mi sembra però che i DAC-USB stiano spopolando e ogni giorno ne esce un modello nuovo e invece i Network non stanno avendo molto successo. Quali sono secondo Lei i motivi? Avendo già un DAC-USB+PC sarebbe un miglioramento notevole passare ad un network player o non ne vale la pena? Oppure un network player economico come quello soprascritto abbinato ad un dac esterno (come quello che già ho) potrebbe essere una soluzione preferibile all'uso del PC come sorgente?
Auspicando una sua cortese risposta Le porgo distinti saluti e le faccio i miei più sentiti complimenti e ringraziamenti per quello che con tanta passione state portando avanti.
P.S. Anche il mio T.Amp ha lasciato perplessi per non dire a bocca aperta alcuni detrattori!!! Io me ne sono innamorato a tal punto che sto aspettando un nuovo modello sempre di questa casa che da quello che so dovrebbe uscire alla fine di quest'anno. Vedremo.
Fabio - E-mail: fabio79g (at) gmail.com
LC
Caro Fabio,
se ti trovi bene con l'interfaccia PC non vedo alcuna ragione per cambiare e passare a un network player! Uno dei motivi per i quali tanti non usano il PC è perché lo trovano scomodo come macchina da musica, bisogna attendere il sistema operativo, avere sempre a che fare con mouse e schermo...insomma, non mi sembra così strano che per ascoltare musica uno preferisca una macchina dedicata. A me piace molto l'idea di oggetti integrati come il Cocktail Audio X10, che fa tutto ciò che serve in maniera semplice e intuitiva e non costringe all'utilizzo di monitor e PC.
Dal punto di vista sonoro, se hai già ottimizzato il tuo PC per la lettura dei file musicali, non credo che una macchina dedicata di prezzo analogo possa fare molto meglio. Se non l'avessi già fatto, magari dotalo di un software tipo Jplay. Qualora volessi migliorare davvero dovresti passare a un DAC di più alta classe ma a quel punto anche il resto dell'impianto sarebbe da rivedere.
Non credo, inoltre, che un network player economico come il Pioneer possa essere un upgrade, tutt'altro!
Per quanto riguarda infine lo stupore generato dal tuo piccolo amplificatore in classe D con me sfondi una porta aperta: questi giocattolini, se ascoltati in condizioni ideali, possono ancora lasciare a bocca aperta tanti audiofili esperti che ascoltano con le orecchie e non con il portafoglio.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Flavio,
no, non ci siamo. E proprio perché la matematica non è un'opinione! Non so cosa tu ti aspettassi dal nuovo amplificatore ma sono certo che ruotando quell'accidenti di manopola del volume (che sia elettronico o meno fa poca differenza) puoi far suonare quei diffusori tanto forte da non riuscire a stare all'interno della stanza. La potenza, se la vuoi sentire, devi usarla tutta. O ti aspetti che una supersportiva vada a 300 km/h con un filo di gas? Ti aspettavi che cadessero giù i muri anche per piccoli movimenti del volume? Inoltre, ha ragione il Costruttore, la scala è logaritmica, dunque 160 watt non suonano 10 volte più forte di 16 watt. Questo non è vero per quell'amplificatore, è vero per TUTTI gli amplificatori. Non c'è la stessa differenza che passa tra un motore da 16 CV e uno da 160 CV! Mi sono permesso di rubare una tabella dal sito della Klipsch, che spiega abbastanza bene cosa succede quando si abbina un dato amplificatore a dei diffusori. Ti suggerisco di leggerla con attenzione e stampartela nella mente.
Morale della favola: o ti decidi ad aumentare il volume fino a usarli davvero tutti quei 200 watt (ti sfido: dubito che tu ci riesca!) oppure acquisti diffusori più sensibili, così anche con pochi watt puoi buttar giù i muri. Perché poi gli audiofili abbiano questi istinti da carpentiere bergamasco continua a restare un mistero insondabile :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Guido,
se riuscissi a fare a meno del sintonizzatore sarebbe già un bel passo avanti. In realtà non ti serve, puoi ascoltare tutte le radio del mondo direttamente dal PC, utilizzato come Internet Radio. Windows 8, ad esempio, ha questa feature di serie, funziona bene ed è comodissima. E ci puoi ascoltare anche Radio 24. Questo risparmio sul sintonizzatore ti permetterebbe di utilizzare più budget per il resto dell'impianto. Mi preoccupa un po' la disposizione non ortodossa dell'arredo e della posizione reciproca di punto d'ascolto e diffusori. L'ideale potrebbe essere una coppia di diffusori omnidirezionali come i Duevel Planets ma temo sforeremmo il budget. Facci un pensierino, in fondo ti basterebbe aggiungerci un amplificatore, che potrebbe anche essere più economico di quelli che hai individuato tu.
Mi preoccupa anche il tuo giudizio sul suono della coppia Cambridge/Indiana Line, definita poco dettagliata e velata. Non so cosa tu ti aspetti da un suono HiFi ma, credimi, ciò che sembra bello e lucente a un primo ascolto diventa un trapano per le orecchie dopo un'ora (o meno!) in un ambiente spoglio come il tuo. A mio parere l'accoppiata Duevel Planets + ampli Rotel (anche l'entry-level), o Marantz se ti piace di più, potrebbe essere una soluzione adatta per questo momento di transizione e conserverebbe una certa flessibilità per il futuro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Davide,
chi ti dice che quel suono fosse così bello perché c'erano delle valvole nell'impianto? Vuoi scomettere che se portassi quel finale nel tuo impianto la magia non si ripeterebbe? Anzi, guarda, chiedi pure al tuo amico pre e finale in prestito e fai la prova del nove: qualcosa migliorerà ma non sentirai quel che hai sentito a casa sua. Perché? Intanto perché l'ambiente è diverso e questo già da solo è il 50% della differenza, in secondo luogo non vorrei mettere a confronto delle ZU Audio con delle vecchie, seppur carine, ma minuscole Linn Kan. E non sto pensando neppure alla differenza tra le sorgenti digitali!!! Quei mille euro faresti meglio, molto meglio a investirli in una coppia di diffusori di livello superiore alle Kan, magari cercando nel mercato dell'usato. Tu però vuoi le valvole e hai 1000 euro che si trovano a disagio nel tuo conto in banca. Fai pure, ma senza il mio placet (e chissene, dirai tu, giustamente!). Volevo solo evitarti una cocente delusione, tutto qua. Poi lo so che al cuore non si comanda.
Già dalla scelta della Classe D a bassa potenza (abbastanza fuori luogo con le Kan) si è capito che sei uno dall'innamoramento facile, non credo che questo tuo atteggiamento ti porterà a investire bene i tuoi soldi neppure in futuro. L'HiFi è anche passione irrazionale, ma se il budget è limitato bisogna - ogni tanto - usare la testa.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Raffaele,
teniamoci sul semplice: se tutta la discografia fosse già tutta su hard disk perché non pensare a un componente come il Cocktail Audio X10? Fa esattamente tutto quello che vi serve e pure un po' di più! Lo si può collegare momentaneamente a una coppia di diffusori passivi o anche a dei monitor attivi tipo M-Audio. Recentemente ho provato con esiti molto positivi il modello grosso (BX8 D2) ma esiste un modello più compatto ed economico (il BX5) che andrebbe benissimo. In questo modo si limitano ingombri e complicazioni, visto che lo spazio a disposizione non è enorme. Il vantaggio ulteriore potrebbe essere persino quello della portatilità, si mettono diffusori e Cocktail Audio in una borsa sportiva e via! La qualità sonora sarebbe comunque garantita, i costi sono bassi e la fruibilità è massima.
Se, tuttavia, desiderassi qualcosa di più normale, allora una coppia di piccole torri da pavimento tipo Indiana Line o simili e un amplificatore con ingresso USB tipo NuForce Icon. Volendo, potresti pensare anche a un integrato tradizionale + DAC USB ma l'impianto si complica e non sono sicuro che per un ventenne sia l'ideale. Immagino siano più attratti da qualcosa di facile da usare e non troppo ingombrante, anche perché bisogna pur sempre fare i conti coi 10 mq - immagino super-affollati - della sua stanza.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Re: Ronzio Naim
Caro Marcello,
ho letto la tua lettera sulla Rubrica della Posta di TNT-Audio e volevo renderti
partecipe della mia esperienza. Il mio lettore cd Naim CD 5-i emetteva un fastidioso ronzio dal trasformatore; ho chiesto lumi a Lucio (che ci legge in copia) il quale mi ha dato diversi consigli (che potrai leggere sul volume 692, come citato dallo stesso Lucio nella risposta alla tua e-mail), uno fra i quali quello di dotarmi di un filtro di rete.
Ho deciso di seguire questa strada e ho risolto il problema: ora il ronzio è del tutto sparito ed ho anche notato dei piccoli benefici nella "pulizia" del suono. Io ho optato per una multipresa filtrata della Docet-Lector i cui benefici effetti si sono sentiti subito: francamente non pensavo di ottenere simili risultati.
Spero che questa mia esperienza possa esserti d'aiuto.
Flavio - E-mail: supervesnak (at) alice.it
LC
Caro Flavio,
grazie a te per la condivisione di questa esperienza positiva, sono felice di aver contribuito alla risoluzione del problema del ronzio nel tuo lettore CD Naim! Speriamo funzioni allo stesso modo anche con l'amico Marcello.
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
LC
Un giro nella mia personale giostra della memoria per recuperare un autore oscuro e controverso, Nick Cave, che coi suoi The Bad Seeds esegue live (Glastonbury, 2013) una bella versione di Jubilee Street, tratta dall'ultimo album in studio della band australiana, Push the Sky Away, pubblicato nel 2013.
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Caro Gianluca,
sono felice di sentirti così entusiasta. Per migliorare l'analogico puoi acquistare una testina di livello più elevato ma con 100€ non andrai lontano dalla qualità della testina attuale e della AT95, che ti consiglierei caldamente di provare ad installare.
Per quanto riguarda l'olio del perno, va benissimo il classico olio Singer per macchine da cucire o l'olio motore 100% sintetico 10/40 o analogo. Il clamp non è strettamente necessario, nel caso opta per uno che si serra sul perno e funziona grazie alla pressione, non al semplice peso (es. Michell). Grazie infine per la dritta sul lavaggio dei dischi!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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