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Modifiche per Pure Acoustics PRO838
Salve, le mando questa lettera con enorme entusiasmo per quello che mi è successo
oggi con le mie Pro Acoustic che per me ha del miracoloso. Premetto che non so
quanto possa interessarle ma ho pensato che ciò sia probabile visto che Lei dice di
possedere le pro838. Sono quella persona che chiedeva aiuto per i bassi con le QUAD
moda 2000 e la ringrazio tanto per la soluzione prospettata della quale ignoravo
l'esistenza.
Vengo al dunque però; per il mio compleanno mi sono regalato le pro838
pagate dal distributore italiano sottocosto per dei difetti estetici (99euro più 15
di spedizione su ebay si trovano anche ora) dopo aver letto la sua entusiastica
recensione su tnt; dopo una prima buona impressione sia collegate a un marantz pm17
ma anche a un tamp da 50 euro le mie orecchie, metabolizzato l'effetto novità, hanno
cominciato a percepire qualche limite come bassi troppo gonfi e slabbrati, suono un
po' inscatolato, voci poco brillanti, gamma sbilanciata e ho cosi deciso di fare una
bella opera di tweaking secondo il prontuario TNT.
Rivestito tutto l'interno con antirombo (2 fogli a 10 euro a foglio), cablaggio di sezione maggiore ma niente di
blasonato, nuovo materiale fonoassorbente all'interno, pasta per lavandini a
profusione nel cestello woofer... inizio a saldare ieri sera sulla scheda del
crossover ma stamattina faccio le prove e mi accorgo che a causa della mia
inesperienza con le saldature ho bruciato la scheda audio.
Faccio giri di telefonate a Cagliari e l'unico che ha un crossover, anzi due, è un certo nanni hi-fi di via
Scano, un omone di 2 metri... riesco ad arrivare in tempo poco prima della chiusura
e i due crossover sono due Coral, sembrano costruiti bene, ma sono per casse
centrali, e dopo contrattazioni varie si arriva a 70 euro. Accetto per disperazione
anche se la spesa mi sembra una follia ingiustificata in rapporto ad una cassa
modesta. Vado a casa e monto tutto. Ora la prova dei fatti, cassa originale contro
modello evo e rimango letteralmente sbalordito, non è un miglioramento, sembrano due
casse distanti anni luce, la nuova ha bassi snelli ma sempre potenti, le voci sono
vivissime, i medi hanno fascino e il dettaglio è impressionante. Allora finisco in
due ore pure l'altra cassa e quando le attacco al mio pm 17 ho avuto altre
bellissime emozioni; un sound stage eccezionale, immagine 3d quasi a livello delle
quad, bassi impressionanti, e le percussioni che sembrano lì di fronte a te, un
microdettaglio impressionante per una cassa di questo prezzo, solo il timbro è
palesemente meno raffinato delle quad. Sono rimasto quasi incredulo del risultato
così come mio padre e mio fratello. Non so se sia una cosa normale e sono io ad
esagerare, ma non mi aspettavo simili risultati. La saluto ringraziandola per il suo
enorme e bellissimo lavoro con TNT.
Nicola - E-mail: nicozurru (at) live.it
LC
Caro Nicola,
grazie per la testimonianza. Le PRO838 sono diffusori sorprendenti per il prezzo e certamente hanno enormi margini di miglioramento, visto il mobile e l'economicità della realizzazione. Complimenti per la tenacia ma una tirata d'orecchi la meriti comunque, visto che dovevi fare attenzione nel saldare! Non è facile adattare un altro crossover a una cassa nata con un circuito diverso, sei stato fortunato, probabilmente, perché in genere è difficile trovare la cella di attenuazione del tweeter (quasi sempre presente) tarata in maniera perfetta per una coppia diversa di altoparlanti.
Ti perdono solo perché le hai pagate 99€!!! A quel prezzo, se il difetto fosse solo estetico, sarebbero da prendere anche solo per divertircisi un po' come palestra per tweaking!
Sono contento che il risultato finale sia così entusiasmante, già solo con il rewiring e l'irrobustimento interno del cabinet hai fatto sicuramente moltissimo!
Grazie e buon ascolto!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Andrea,
non abbinerei mai un Rotel con le B&W o le Dynaudio, ancor meno pensando che queste finiranno dentro la nicchia di un mobile coperte da una griglia! No, meglio puntare a qualcosa di più modesto, ad esempio proprio le Pure Acoustics PRO838 di cui sopra. Costano la metà di ciò che puoi spendere tu, valgono almeno il doppio, suonano bene e sono molto generose, adattassime al genere pop-rock e certamente meno schizzinose delle B&W e delle Dynaudio e più consone ad un uso maggiormente disinvolto (vedi film). Le dimensioni sono compatibili (sic!) con quelle della nicchia. In alternativa considera qualche bookshelf di Indiana Line o KEF.
L'importante è che la tua nicchia lasci almeno 10 cm di aria dietro alle casse, per consentire un buon funzionamento del bass reflex.
Più in generale, ribadisco un concetto a me molto caro che periodicamente torna su queste pagine: non ha senso spendere tanti soldi in diffusori (e elettroniche!) quando poi si infilano le casse dentro delle nicchie di un mobile. Il risultato sarà il 10-20% delle potenzialità dei componenti utilizzati. Anche quel Rotel 1520, in questo contesto, lo vedo assolutamente sprecato. Non avresti sentito alcuna differenza utilizzando il modello base della serie (RA 04/05, ad esempio). Per quanto riguarda tua cugina, insegnale ad accendere l'impianto, non si sa mai.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Salvatore,
mi compiaccio che tu abbia abbandonato l'idea dell'amplificatore multicanale: avresti pagato tante funzioni in più che nell'ascolto della musica non ti sarebbero servite. Pertanto, a parità di prezzo, hai acquistato un amplificatore sicuramente più idoneo ai tuoi scopi. Buona l'idea di affiancargli il lettore CD suo compagno di scuderia, in futuro.
Per quanto riguarda i diffusori puoi certamente optare per le Indiana Line Tesi 260 ma la mia preferenza andrebbe verso qualche modello da pavimento. La stanza non è grande, ma una coppia di snelle torri da pavimento saranno più complete dal punto di vista timbrico e più facili da sistemare.
Per il tuo budget residuo, volendo restare nel nuovo, potresti valutare Wharfedale VR400 (300€) e Indiana Line Nota 550 (340€). Ovviamente, ben altre prospettive ti si offrirebbero allargando la visuale verso il mercato dell'usato. Ho dato un'occhiata veloce anche solo su Ebay e si trovano cose assolutamente interessanti, per il tuo budget, come delle Aliante CNM Tower, Castle Chester, Polk Audio Monitor 50... Eventualmente fai una piccola ricerca e sentiamoci di nuovo. Dovrai curarne con scrupolo il posizionamento in ambiente e, magari prestare un occhio di riguardo all'acustica dell'ambiente stesso.
Infine, per quanto concerne i cavi, posto che non forniamo più questo tipo di consulenza, da anni ormai, credo che un qualunque cavo commerciale di buona sezione andrà benissimo, ancora meglio se volessi risparmiare un po' con qualche progetto di facile ed economicissima autocostruzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Una buona incisione
Caro Lucio,
in uno spazio nel quale si discute appassionatamente tra appassionati (perdona il bisticcio) di riproduzione audio di qualità, mi permetto se me lo concedi, di dare un modesto suggerimento musicale. Si tratta di The yellow shark un lavoro, l'ultimo, del mai tanto compianto genio musicale Frank Zappa, del quale tra l'altro il prossimo 4 dicembre ricorre il ventennale della scomparsa. Tu naturalmente, come credo moti altri appassionati, sai di cosa sto parlando. Mi permetto di segnalare questo disco, peraltro facilmente reperibile anche su Amazon, a quanti non lo conoscessero per una serie di motivi che reputo assai importanti.
Il disco, registrato nel 1992 e pubblicato nel 1993 dall'etichetta Rykodisc, fu registrato con un sistema multitraccia a 96 piste, proprio allo scopo di ottenere un elevatissimo livello qualitativo delle registrazioni. Chi volesse qualche informazione in più può consultare Wikipedia. Io utilizzo questo disco dalle straordinarie caratteristiche audio, come disco di riferimento per testare sia componenti, che nuovi interventi fini per il miglioramento della qualità del mio impianto. Non mi voglio qui dilungare con il solito repertorio da recensore navigato, perché non lo sono e lascio che ognuno faccia il suo lavoro, io mi occupo di diritti dei bambini, ma la registrazione ha tutte quelle caratteristiche, non comuni a tutte le registrazioni, anzi, capaci di farti sentire letteralmente seduto nelle poltrone di prima/seconda fila, dentro l'auditorium nel quale si è svolta l'esibizione. Registrazione assolutamente stupefacente per profondità, realismo e dettaglio. Fra gli oltre 600 CD che possiedo non esiste nulla di simile. Mi permetto quindi di consigliarne l'ascolto a quanti amano lasciarsi letteralmente attraversare dalla Musica sia nel senso artistico che in quello sonoro.
Fatta questa doverosissima premessa non si può però tacere sulla cifra artistica del lavoro di Zappa. Chi si aspetta di sentire la consueta irriverente, scalmanata e dissacrante chitarra del grande Frank Zappa rimarrà deluso. Infatti in questo progetto Zappa veste i panni del compositore, scrivendo alcuni brani appositamente per l'Ensemble Modern, un gruppo da camera tedesco formato da una ventina di elementi e diretto da Peter Rundel, e contemporaneamente rivisita alcuni dei suoi brani del passato. Ho trovato assolutamente geniale l'utilizzo degli archi il cui pizzicato, nel brano "Questi cazzi di piccione" (traccia 12), ci restituisce una Venezia vista da un'angolazione...come dire...un po' diversa da quella a cui siamo abituati. Le note del disco recitano "Se siete mai stati a Venezia, beh, al posto degli alberi hanno i piccioni, e i prodotti dei piccioni. Il che probabilmente è una delle ragioni per cui la città sta affondando".
Buon ascolto.
Giovanni - E-mail: giopuleo (at) libero.it
LC
Caro Giovanni,
ti ringrazio per questa segnalazione, conosco bene Frank Zappa ma non ho (ancora) ascoltato questo suo The yellow shark. Se l'incisione è buona come dici, si tratta di un motivo in più per colmare la lacuna! In generale le registrazioni multitraccia fanno storcere il naso agli audiofili ma, se realizzate da qualcuno che sa il fatto suo, possono suonare molto bene anch'esse. Hai verificato il livello di compressione dinamica tramite il software DR? Trattandosi di un'incisione del '92 dovrebbe esssere immune da pesanti effetti di compressione dinamica: la loudness war è iniziata proprio in quegli anni. Ho visto che su Amazon ce n'è anche una versione rimasterizzata nel '99, probabilmente rovinata dalla compressione. Molte delle rimasterizzazioni di quegli anni avevano il preciso scopo di comprimere la dinamica per far suonare il disco più forte! Per questo motivo abbiamo sempre consigliato di guardare con sospetto alle rimasterizzazioni dagli anni '90 in poi, nella maggior parte dei casi si tratta di dischi che suonano peggio degli originali.
Grazie per il feedback e buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Re: Facciamo ordine
Gentile Direttore sono Gaetano da Avellino. Ho letto i suoi consigli e Le sono molto grato. Nel frattempo ho avuto la possibilità di ascoltare anche altri diffusori come le Monitor Audio rx6, le B&W 684 e le Klipsh rf 82. Le ho ascoltate con amplificazioni Cambridge audio e Nad nella fascia di prezzo credo € 300/400, non ricordo esattamente i modelli.
Ho scelto le Monitor Audio rx6 che acquisterò a breve permutando le IL 504 con conguaglio sulla notevole differenza di prezzo.
Per l'amplificazione stereo credo che continuerò ancora per un po' con il mio Gainclone (trasformatore toroidale 225VA per 30Volt e 40.000Uf sulla scheda raddrizzatice e con 1 chip LM3886 per canale) con pre buffer a valvole 6n3 cinese.
Il suo consiglio circa l'utilizzo di un DAC per le sorgenti già in mio possesso mi ha spinto a osservare cosa potessi acquistare e sinceramente, cercando la minore spesa, ho adocchiato i seguenti prodotti su cui vorrei, se possibile, qualche consiglio:
LC
Caro Gaetano,
hai scelto dei buoni diffusori e hai fatto bene a tenere il Gainclone come amplificazione, a questo punto ti mancano da sistemare solo le sorgenti. Visto che possiedi già dei vinili e li vorresti riascoltare, l'idea di un giradischi entry-level non è male ma mi perdonerai se continuo a pormi (e porvi) sempre lo stesso interrogativo: ne vale davvero la pena? Di quanti dischi stiamo parlando e, comunque, come sono stati suonati? Se si tratta di materiale passato sotto aratri anziché puntine come si deve, il rischio che non suonino più come dovrebbero è alto. Tenendo conto della spesa totale - ti servirebbe anche un pre phono - di circa 300€ (200 il giradischi e almeno 100 di pre fono) io valuterei se non sia il caso di riacquistare quei titoli direttamente in formato CD. I dischi argentati hanno ormai un costo irrisorio e con 300€ acquisti 30 CD da 10€ l'uno o 60 da 5€ l'uno (e ce ne sono tanti anche per cifre inferiori!). Valuta un po' tu se il gioco valga davvero la candela. Nel caso, comunque, l'Essential mi sembrerebbe un ottimo punto di partenza, in futuro potrai migliorarlo con una testina di qualità superiore.
Per quanto riguarda il digitale, visto il costo irrisorio del FiiO un tentativo potresti farlo, qualcosa dovrebbe migliorare, ma non aspettarti miracoli. Considera che, comunque, tra DAC, giradischi e pre fono...stai di nuovo aggiungendo componenti al tuo già affollatissimo impianto...occhio che il vizio dell'accumulo potrebbe rafforzarsi!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
a meno che tu non riesca a reperire gli altoparlanti originali ti sconsiglio nella maniera più assoluta la loro sostituzione. Cambierebbero sicuramente i parametri elettrici e meccanici dei driver e il risultato finale potrebbe essere del tutto imprevedibile. Basta solo pensare al dato di sensibilità dell'altoparlante sostituito: se più alto sentiresti solo lui e non il resto della cassa, se più basso...viceversa! Inoltre, un diffusore di pregio come una serie 7 di ESB andrebbe a perdere del tutto il suo appeal e conseguentemente il suo valore di mercato. Anche se non avessi in programma di sostituirle, per ora - nella vita non si può mai dire! - coi driver non originali diventerebbero dei catafalchi che nessuno vorrà mettersi in casa.
Di conseguenza, devi ricorrere a una nuova ribordatura. Un lavoro fatto bene, che volendo potresti fare anche tu in casa con un po' di attenzione e pazienza, eiminerà i residui del lavoro precedente e riporterà allo splendore originale i driver delle tue ESB. Certo, anche il lavoro di ribordatura non è esente da problemi, nel senso che l'elasticità del materiale moderno potrebbe non essere la stessa di quello originale e quindi qualcosa nella risposta degli altoparlanti potrebbe comunque cambiare, ma è l'unica strada percorribile. Qualora non ti sentissi di eseguire il lavoro in casa (abbiamo un articolo scritto esattamente per questo tipo di intervento) rivolgiti a professionisti seri e di grande esperienza, come Canini Altoparlanti, Audio Service o Vittorio Franchi. Queste Aziende citate accettano spedizioni da tutta Italia. Un pacco tracciabile ti costa 10€, ma prima fatti fare un preventivo esatto.
Se posso aggiugere un consiglio non richiesto...quei 20 cm di distanza dalla parete posteriore (se ho capito bene) sono davvero pochini per un diffusore grande come la 7/08. Secondo me suonerebbero meglio con qualche decina di cm di distanza in più.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
capisci che non sia facile diagnosticare una patologia per e-mail :-) senza visitare il paziente ma, descritto così, il problema mi sembra sia riconducibile a una scarsa lubrificazione della pista dove scorre il gruppo ottico laser del lettore CD. In genere c'è del grasso che con gli anni tende a seccarsi, impedendo i normali movimenti del pick-up. Bisognerebbe aprirlo e verificare. Altra possibilità è che dopo venti anni di onorato servizio il laser si stia ormai esaurendo e talvolta riesca a mettere a fuoco e altre volte no. In questo caso potresti cercare un gruppo ottico sostitutivo ma non mi risulta un lettore CD della Rotel con quella sigla, probabilmente hai letto quella dell'amplificatore. Potrebbe essere un RCD 855/865/965 o simili. Una volta individuato con precisione il modello basterà cercare in rete il gruppo ottico sostitutivo (anche su Ebay). La sostituzione non dovrebbe essere impossibile da fare in casa, con un po' di attenzione, ma se non ti senti sicuro meglio rivolgersi a un tecnico. Questo però farà lievitare i costi e renderà l'operazione un po' antieconomica, visto che per 200€ si trova un lettore Cambridge Audio Topaz5, nuovo, o tanti lettori usati di pochi anni fa, ancora in ottime condizioni operative.
Vedi cosa riesci a fare da solo o facendoti aiutare da un amico e, in caso di intervento di tecnico qualificato, fatti fare prima un preventivo preciso, perché il gioco potrebbe non valere la candela.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Mauro,
non mi è assolutamente chiaro cosa tu abbia realizzato, se un kit basato sul chip TA2024 o qualcosa di tua invenzione. Il TA2024 è un chipset straordinario, all'interno del suo range di utilizzo (basse potenze). Se il contorno, ovvero stadi d'ingresso e alimentazione, sono realizzati a dovere, è capace di suonare non come un amplificatore economico degli anni '70, ma come un moderno amplificatore di classe di questi anni. Quindi o è sbagliato il progettino o la realizzazione oppure abbiamo due concetti molto differenti su cosa si intenda per buon suono. Che il TA2024 disperda le armoniche della sorgente, anche sforzandomi di capire cosa tu intenda, è assolutamente insensato e lontano dall'esperienza comune su questo piccolo circuito: se una qualità gli è stata riconosciuta, da audiofili e recensori di tutto il mondo, è che il TA2024 abbia una ricchezza armonica e di particolari sconosciuta a tanti amplificatori, anche blasonati, di tecnologia tradizionale.
Se, però, il tuo intento fosse quello di replicare con un classe D il suono goffo e impastato del Pioneer SA-6300, mi spiace deluderti ma sarebbe una partita persa. Nessun classe D suonerà così (e meno male, aggiungo!). Qualora volessi sentire il TA2024 esprimersi da par suo, prova a farti prestare un Trends Audio TA10.1. Io credo che dovrai rivedere alla grande il tuo giudizio su questo magico chipset. Un suono certamente più dotato in termini di watt e probabilmente più morbido di quello del TA2024 lo puoi trovare invece nel TK2050 (Dayton e altri). Dubito, tuttavia, che tu stia cercando davvero questo tipo di suono. Tu sei probabilmente abituato alla melassa del Pioneer e qualcosa di radicalmente diverso ti sembra sbagliato. Capita, ma il mondo va avanti, anche nell'audio :-)
A tal proposito, prova a leggere la lettera immediatamente successiva...
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giacinto,
sono assolutamente d'accordo con te, il futuro è questo e non si torna indietro. Per i più resistenti resterà il vinile, con il suo caleidoscopio di emozioni e di rituali a fare da contorno all'ascolto domestico. I servizi come Spotify, che ancora devono forse ritagliarsi una dimensione precisa, anche e non solo per questioni di royalties con le solite Case discografiche, sono il futuro. Avere file HD, non compressi, in streaming nelle nostre case, specie in Italia, con la rete che abbiamo, è ancora di là da venire, non riesco a fare una previsione in tal senso. Sono anni ormai che la larghezza di banda è più o meno ferma, almeno qui in Italia. Per trasferire in streaming un flusso dati ad alta risoluzione di banda ne serve veramente tantissima e per ora non se ne parla. In futuro certamente sì. A quel punto tutto il resto sarà discussione oziosa: se posso accedere tramite rete, senza interruzioni o download estenuanti, agli stessi file master dello studio di registrazione, che senso ancora avrà parlare di supporto fisico?
Il problema reale continuerà ad essere, però, sempre lo stesso ovvero la qualità della registrazione di quei master: se il master è compresso e mal registrato, averlo a disposizione tale e quale in casa non sarà di grande aiuto, purtroppo!
Infine, per quanto riguarda il mio impianto di riferimento...ho risposto altre volte a questa domanda. Ho diversi apparecchi, che utilizzo a seconda delle esigenze, più una vasta collezione di componenti vintage. Non divulgo l'elenco di quelli di riferimento perché andrei contro la mia stessa filosofia sulla quale baso questa opera di consulenza audio: le persone devono scegliere con la propria testa e non, pigramente, coi gusti di un'altra, pur se più esperta. Ci sono apparecchi che mi sono piaciuti e che restano a farmi compagnia? Certamente. Tanti piccoli integrati: il NAD3120 e il Naim Nait, tanto per citarne due e poi il primo, mitico T-Amp :-) Ogni tanto li tiro giù e li riascolto, o per fare confronti o per un tuffo nel passato (e rinfrescare la memoria, ricontestualizzandola).
Qualche lettore CD, un paio di DAC, due coppie di diffusori, vari giradischi, per lo più in disuso (tranne uno). Da tanti altri mi sono separato, ad esempio quando ho deciso che non aveva più senso tenere due impianti, uno più semplice e uno più impegnativo, in due sale separate. Ho qualche rimpianto, ma non sono uno che riesce a innamorarsi di componenti inanimati. Sono giocattoli, e li tratto come tali...
Spero di aver, almeno in parte, soddisfatto la tua curiosità!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
volevo riallacciarmi a una frase presente in una tua risposta a una lettera: Quando avrai tempo e voglia potrai scoprire quanta differenza possa celarsi in piccoli interventi sull'acustica ambientale... (Vol.665 "Ho visto anche degli audiofili felici") solo per ribadire l'assoluta verità espressa da quelle parole.
Io stesso, grazie ai consigli che ho trovato sul sito TNT, sono passato dalla configurazione che puoi vedere qui sotto con tutto l'impianto disposto lungo la parete posteriore e senza alcun intervento sull'acustica della stanza, alla seguente configurazione con i soli diffusori lungo la parete posteriore e la componentistica (previa eliminazione di tutta la parte "video"...) lungo la parete laterale.
Ho poi realizzato dei pannelli fonoassorbenti e due tube traps (il tutto realizzato "in casa").
Ebbene, tutto ciò ha portato ad un grossissimo miglioramento del suono, cosa che non avrei mai creduto potesse succedere.
Grazie ancora per tutti i consigli che settimanalmente elargisci.
Flavio - E-mail: supervesnak (at) alice.it
LC
Un benvenuto - in ritardo - all'autunno, grazie alla voce di Van Morrison e alle note di questa dolcissima e malinconica When the leaves come falling down (Quando le foglie iniziano a cadere).
Caro Flavio,
complimenti per il lavoro fatto e per la pulizia di tutto l'attuale set-up! Ci credo che ora tu percepisca un grossissimo miglioramento! E capisco anche quanto si possa essere restii nel credere - come tu stesso hai ammesso - che persino un semplice riposizionamento dell'impianto, eliminando dallo spazio acustico elementi di disturbo come il tavolino portaelettroniche e uno schermo TV, possa fare così tanta differenza. Io da anni insisto nel dire che è un passo avanti di portata ben superiore a quello che garantirebbe un passaggio di classe nelle elettroniche dell'impianto...ma gli audiofili, un po' perché preferiscono comprare giocattoli nuovi, un po' perché talvolta impossibilitati dal menage familiare, insistono nell'accatastare alla bell'e'meglio elettroniche e diffusori, spesso anche di pregio, nella speranza che questi da soli possano riuscire nella magia. La strada, insisto, è diversa e passa necessariamente dall'ambiente d'ascolto.
Arrivo a dire che, quando l'ambiente è particolarmente curato, si faccia davvero fatica a trovare un componente HiFi che suoni male.
Ti auguro buon ascolto e ti ringrazio per la preziosissima testimonianza, speriamo che serva a convincere anche i più scettici.
Seguendo questo link potete visionare il video del live direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!
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