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LC
Cara Roberta,
se la tua esigenza fosse quella di suonare tanti formati diversi io propenderei per una macchina multiformato che legga tutto. Per la cifra a disposizione esistono varie alternative, pure di stirpe audiophile, che potresti prendere in considerazione. Ad esempio: Cambridge Audio Azur BD651 (circa 900€), Denon DBP-2012UD (circa 800€), Marantz UD5007 (circa 600€). In alternativa, magari cercando nell'usato, puoi prendere una console Playstation PS3, che legge tutto ciò che ti serve. Ovviamente, il tutto andrà collegato a un amplificatore e a dei diffusori, naturalmente a più canali se ti interessasse davvero il surround. Io ti consiglio di stare sul semplice, con un ampli stereo e due diffusori stereo, a parità di spesa la qualità generale è più alta.
Per quanto riguarda la guerra dei supporti io adotterei un sistema semplice e pragmatico: se si possiede già una discoteca ben fornita è inutili buttarsi su altri media, l'importante è far suonare bene ciò che si ha. I CD spariranno, certo, ma ci vorrà del tempo e pian piano ci abitueremo a utilizzare quel che resta, in particolare il download dalla rete. Il vinile, come ho sempre detto, varebbe la pena considerarlo solo se si possedesse già un congruo numero di dischi, ben tenuti, da ascoltare. Cominciare da zero, oggi, con il vinile, non ha (ancora) molto senso. Il numero di nuove uscite in questo formato è tuttora molto basso.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Daniele,
il sistemino che hai individuato è, nella sua minimalità, un ottimo punto di partenza. Certo, il punto debole sono i diffusori ma avrai tempo per fare meglio. Io, forse, avrei diviso in maniera differente il budget. Un bel ProJect Essential per 200€, un Denon PMA520AE come amplificatore (220/230€) e i restanti 200€ circa per una coppia di diffusori tipo i Pure Acoustics PRO838 se puoi sistemare solo dei bookshelf oppure, tra quelli da pavimento, Wharfedale Vardus VR200 o VR300. Rispetto alle pur ottime Scythe stiamo parlando comunque di un suono più completo e di sostanza. Tieni conto che la differenza tra i giradischi dei quali stiamo parlando è praticamente inesistente, ma un modello più economico come l'Essential potrai sempre migliorarlo con una testina di qualità superiore, in futuro. Per quanto riguarda l'amplificazione, forse il Denon non è trasparente come il Dayton, ma ti evita l'acquisto del pre fono, ha tanta potenza in più e anche un comodo telecomando. Inoltre, usi un cavo di segnale in meno, il che non guasta di certo.
In questo modo riesci a spostare una parte del budget verso i diffusori. Nei tuoi 20mq dei woofer un po' più grandi di quelli minuscoli delle Scythe Kro Craft ti serviranno eccome!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianluigi,
la memoria audio è quanto di più fallace ci possa essere. Una possibile, semplicissima spiegazione potrebbe essere quella che ora preferisci ascoltare a volume più elevato. Ti "sembra" sia lo stesso di prima ma forse non è così. Forse solo un fonometro, utilizzato allora e oggi, con gli stessi dischi, potrebbe svelare il mistero :-)
Ancora, potrebbe essere che i dischi non siano gli stessi, ci sono differenze notevoli di livello sonoro tra un disco e l'altro. Altra variabile...il rumore di sottofondo. Basterebbe che la zona dove abiti fosse diventata leggermente più rumorosa e saresti costretto ad alzare un po' di più il volume per ottenere le stesse sensazioni uditive. Anche semplicemente installare un sistema di aria condizionata e tenerlo acceso durante l'ascolto può fare una bella differenza.
Infine sì, potrebbe essere che le tue orecchie abbiano perso un po' di sensibilità, ma una visita otorino non chiarirà il dubbio, neanche se avessi una visita analoga eseguita anni fa. E no, gli apparecchi, realisticamente, non hanno perso niente per strada. E certamente non nell'arco di due soli anni.
In ogni caso...non mi preoccuperei più di tanto: se avessi perso un po' di udito, questo lo sentiresti anche quando ascolti musica dal vivo...quindi il problema non si porrebbe. Semplicemente, la tua nuova realtà uditiva sarebbe cambiata...e non solo quando ascolti l'impianto. Propendo per una serie di fattori ambientali, anche legati ai dischi utilizzati.
Spero di essserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Franco,
si tratta di un problema già affrontato su queste pagine, è il famigerato effetto copia (pre-echo in inglese) ben noto a tutti gli appassionati di vinile. In pratica si sente una sorta di eco del segnale principale, in leggero anticipo sul suono vero e proprio, riprodotto dai solchi muti che precedono quelli incisi a un livello più alto. Ad esempio, è facile sentirlo all'inizio di ogni disco o tra una traccia e l'altra. Ancora, come lo senti anche tu, tra un solco che contiene un passaggio a bassissimo livello seguito da uno a livello più elevato.
Le cause di questo fenomeno sono sostanzialmente due. La prima è la leggera magnetizzazione che si verifica tra le spire successive del nastro master. In gergo tecnico si chiama print-through. Più raramente si può verificare, per la stessa ragione, un post-echo.
La magnetizzazione delle spire del nastro master non è l'unica causa, però. La seconda infatti è la deformazione dei solchi in fase di incisione del disco master: le forti modulazioni riescono a deformare leggermente (e nello stesso modo, ovviamente) anche i solchi precedenti, causando il noto groove-echo. Entrambi questi fattori contribuiscono a questo fastidioso fenomeno, ben più evidente sui dischi di classica, dove pianissimo e fortissimo sono spesso adiacenti. L'effetto è ovviamente meno presente su dischi a basso contenuto dinamico (musica leggera, pop, rock).
A molti appassionati di vinile, non quelli della prima ora, naturalmente, questo difetto piace, lo ritengono uno degli aspetti caratterizzanti l'esperienza dell'ascolto analogico. Talvolta, su CD incisi da master analogici, questo tipo di effetto può risultare ugualmente udibile.
Proverei a concentrarmi sulla musica :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Renato,
è sempre molto difficile seguire le articolate descrizioni verbali degli ambienti degli altri perché un conto è descrivere una cosa avendola davanti, un'altra farla immaginare a un'altra persona. Un paio di foto, in genere, spiegano molto più chiaramente di mille parole!
Non so darti consigli sull'ambiente, oltre ai soliti. Dietro alle tele puoi mettere dei fogli di bugnato fonoassorbente, questo sì. La presenza del pianoforte mi preoccupa molto, essendo uno strumento che lavora grazie alla risonanza (forte) della sua cassa armonica...
Per quanto riguarda l'impianto non ho molto da dire, mi pare costituito da ottimi elementi tendenzialmente neutri, non conoscendo le tue Cervin Vega (immagino abbiano un sound abbastanza vivace) è difficile esprimere un giudizio complessivo. Il giradischi Pioneer PL12D è un buon componente del passato, merita senz'altro di essere messo in condizioni di funzionare bene. Prova tutte e tre le testine, quella che suona meno peggio la tieni :-)
Per l'usura dello stilo ci vorrebbe una forte lente d'ingradimento e un occhio esperto. Tuttavia, se i dischi fossero molto rovinati, non mi impegnerei più di tanto col giradischi, a meno che non desiderassi acquistare tanto vinile nuovo.
Le radio digitali o via web trasmettono file MP3, niente più di questo. Spesso, tra l'altro, i rate di compressione sono molto spinti (appunto, 128k) non si tratta dunque di software di livello HiFi, ma per ascoltare un po' di musica gratis va più che bene. D'altra parte anche l'FM nazionale passa soltano file MP3, con pochissime eccezioni.
Infine due parole sul riversamento su hard disk. Diciamo che la lettura da HD è meno problematica che da supporto ottico e coi settaggi giusti e un buon DAC USB il PC può facilmente diventare una sorgente HiFi di buon livello.
Se puoi, fai una prova.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Problemi con l'analogico
Caro Lucio,
ti ringrazio per la risposta sulla posta di TNT.
Ti confermo che il Gyrodec non è nuovo, acquistato 18 mesi fa, e che prima non ha mai avuto i problemi di cui ti parlavo.
Anche le scariche elettrosatiche, che sono normali, lo so, le faceva anche prima ma mai così numerose e rumorose.
Se sono sicuro che tutto è tarato a dovere? No. Non lo so. Ho chiamato il tecnico del negozio che è già venuto nel passato e mi ha sempre fatto lui le regolazioni.
Non so, non capisco, sono perplesso. L'unica cosa che potrei aggiungere è che il gira è stato fermo un bel po' di tempo per via di varie rotture di componenti che per fortuna mi hanno sempre sostituito anche se ho dovuto aspettare un certo tempo. I rischi di acquistare via web e usato, pur garantito. Forse ha preso troppa polvere. Ricordo anche che quando il tecnico lo ha riposizionato sul tavolino ho notato che una guarnizione che separa i piedi dalla parte superiore del piatto era fuori asse ma mi sembra che poi fu rimessa a posto, almeno spero.
Non posso mettere una mensola a muro. Se ci mettessi sotto una tavola di marmo? Spesso almeno un paio di cm?
Comunque ti devo ringraziare per avermi fatto scoprire le Duevel. Infatti dopo la tua recensione mi sono messo in contatto con Bruno Fazzini, della Sophos, distributore nel Lazio (VT) di Mondoaudio, che mi ha fatto provare prima le Bella Luna e poi le Venus. Alla fine ho scelto le Venus, certo meno performanti e corpose delle Bella Luna, ma nel mio ambiente vanno benissimo e seppur non sono campioni mondiali nel dettaglio creano una magia ogni volta che sei all'ascolto.
In accoppiata poi col Music First Silver e i due finali Bel Canto credo di aver trovato la giusta combinazione. Certo il rock duro non è proprio il loro pane ma se la cavano più che brillantemente. Io ascolto in maggior parte jazz, classica, blues rock prog etc e quindi vanno benissimo. Favolose poi con i dischi dal vivo ben registrati. Ti fanno rivivere l'evento.
Comunque è un ascolto particolare e penso che non tutti le trovino così magiche, anzi. Specie chi è abituato a ricevere il suono direttamente addosso, per così dire.
Ciao e ancora grazie di tutto,
Gabriele - E-mail: gabpepe (at) libero.it
LC
Caro Gabriele,
per le cariche elettrostatiche, ripeto, può essere un problema di testina, che mi pare tu abbia sostituito. Le Grado non sono particolarmente ben schermate. Riguardo l'eccessiva sensibilità del Gyrodec insisto nel dire che non è affatto normale! Una lastra di marmo non risolverà il problema, anzi potrebbe pure peggiorarlo. Devi invece isolare quanto più possibile il giradischi dal mobiletto delle elettroniche. Vanno bene anche soluzioni caserecce tipo un ripiano leggero (medium density) con sotto una camera d'aria, come in questo nostro progetto d'autocostruzione, oppure ancora dei piedini morbidi tra giradischi e ripiano...insomma, qualunque soluzione che possa attutire le interferenze meccaniche che raggiungono il giradischi. Il tecnico dovrebbe essere in grado di intervenire, ma tu controlla che il giradischi sia libero di oscillare sul piano verticale. Il Gyrodec ha delle sospensioni abbastanza morbide, mi sembra assurdo che la puntina salti quando uno tocca semplicemente la manopola del volume!
Quanto alle Duevel, sono contento di avertele fatte scoprire: si tratta di un approccio abbastanza diverso ma sempre molto, molto musicale. Una volta ascoltate non è facile tornare a un diffusore a emissione frontale!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Emilio,
la messa a terra di un impianto elettrico domestico è, da tempo, obbligatoria per legge ed è una questione, innanzitutto, di sicurezza. Senza di essa persino i salvavita hanno funzionalità limitata. Inoltre, molti apparecchi HiFi devono essere messi a terra, fatta eccezione per quelli a doppio isolamento che infatti non presentano la classica spina a tre poli, ma ne hanno solo due. Per dirla tutta, sarebbe meglio se a terra ci fosse collegato un solo apparecchio, onde evitare dei fastidiosi loop di massa. Quindi...la sicurezza prima di ogni cosa!
Veniamo alle questioni sonore: la maggior parte dei filtri di rete funziona solo in presenza di una reale messa a terra. Questo significa che non solo non dovrai eliminare la ciabatta filtrata (poi bisogna vedere che filtro ci sia dentro!) ma che questa potrà finalmente funzionare a dovere. Già che ci sei, però, chiedi all'elettricista, ove sia possibile, di passare una linea completamente dedicata all'impianto HiFi, in uscita dal contatore, con cavi di buona sezione e più prese a muro multistandard. Ciò ti eviterà, tra l'altro, di captare disturbi generati da altri servizi e probabilmente riuscirai persino a eliminare la ciabatta, disponendo di un numero maggiore di prese. Ancora meglio sarebbe disporre di due linee dedicate, una per l'amplificazione e l'altra per le sorgenti. La differenza all'ascolto, a questo punto, impianto permettendo, dovrebbe essere sensibile.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Problema con giradischi Garrard
Egregio Cadeddu,
le scrivo per avere suo parere tecnico circa intervento riparazione giradischi Garrard. Ben ricordo i suoi
articoli relativi ad un modello Garrard simile al mio, articoli cui ho fatto proficuo riferimento per modifiche e migliorie. La mia macchina è Garrard ZERO
100 S, trazione con puleggia, completamente automatico. Il porta testina, a slitta,
garantisce la continuità delle linee tramite 4 contatti striscianti; la loro
pulizia mi ha consentito negli anni di rimediare a saltuarie interruzioni di
canale A o B, ma la frequenza di questo inconveniente è andata crescendo!
Per sostituzione cavi A e B e diretta connessione alla testina (ovviando ai contatti striscianti) ho
ipotizzato di praticare un piccolo foro nel braccio, intercettare i vecchi fili e
sfruttarli come "sonda" per introdurre i nuovi, nuovi che collegherei direttamente
alla testina tramite relative pagliuzze. Ritengo che l'intervento sia
fattibile, ma mi chiedevo se non ci fosse il rischio di compromettere la
dinamica del braccio.
A suo parere ne può valer la pena? Valore affettivo a parte per questa macchina, è forse più ragionevole, dopo tanti anni, rivolgersi al mercato del nuovo? Se si, sarebbe cosi gentile da consigliarmi un'altra macchina con partenza e fermata automatica?
La ringrazio anticipatamente,
Cordialmente,
Francesco - E-mail: lanzif (at) hotmail.com
LC
Caro Francesco,
il mio primo istinto sarebbe quello di provare a migliorare i contatti della slitta portatestina. A suo tempo io interposi un po' di Blu Tack (o plastilina equivalente) tra il braccio e la slitta, di modo tale da forzare i contatti a stare più vicini possibile e non produrre fenomeni di falso contatto.
In alternativa, e sarebbe una soluzione definitiva, potresti provare a saldare le pagliuzze in uscita dalla testina direttamente ai punti di contatto sullo shell del braccio. La soluzione che prospetti tu non va bene, per due ragioni:
Non ricordo giradischi moderni completamente automatici (a parte qualche modello molto costoso o da DJ), si trova qualcosa di semiautomatico, con stop e, quando va bene, ritorno del braccio a fine disco. Ti confesso però che non ho mai capito l'utilità degli automatismi: per cambiare facciata ti devi comunque alzare dalla poltrona, no? Inoltre, quando si arriva a fine facciata hai tutto il tempo per sollevare il braccio e mettere il giradischi in stop.
Comunque, in caso col Garrard non riuscissi a risolvere, potresti guardare qualche bel giradischi di qualche anno fa, tanti giapponesi erano completamente automatici (ma pure qualche europeo tipo Dual). La ragione per la quale l'automatismo non ha mai convinto gli audiofili è semplice: un braccio asservito a motori e leveraggi non è libero di seguire i solchi, come dovrebbe essere. Non solo, ma tutto quello che non c'è...non si rompe e gli automatismi ogni tanto fanno le bizze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Claudio,
non c'è alcun modo per risalire alla qualità dell'incisione di un disco, se non basarsi su recensioni attendibili. La risoluzione, come ho detto altre volte, è l'ultimo dei nostri problemi: anche una semplice incisione 16/44 (standard Red Book CD) può suonare dannatamente bene. Arrivo a dirti che persino un buon MP3 320 kB, ottenuto da un'ottima base di partenza, può suonare meglio di una scadente incisione non compressa! Sull'analogico, poi, è tutto ancora più complicato! Impossibile risalire alla qualità del processo di registrazione e di stampa, talvolta neppure il fatto di utilizzare vinile 180 grammi è garanzia di qualità. Anzi, spesso, si tratta di specchietti per le allodole.
E allora che fare? Io mi regolo così: compro la musica che mi piace, e non per come è incisa. Le nuove incisioni, chi più chi meno, sono affette da compressione dinamica molto spinta...ma se la musica incisa mi piace che faccio? Rinuncio ad acquistare il disco solo perché è compresso? Dovrei buttare alle ortiche tutti i dischi dei Coldplay e degli Oasis e il 90% di quelli rock. Non sono fanatico fino a questo punto! Se dovessimo essere così intransigenti dovremmo rinunciare al 99% dei concerti dal vivo di musica elettrificata perché spesso si tratta di una vera tortura per le orecchie. No, ascoltiamo la musica, comunque essa sia incisa, e facciamolo con un impianto che la faccia esprimere al meglio...questo è, in fondo, l'unico scopo di un impianto HiFi. Cerchiamo di non dimenticarcene!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
ci siamo lasciati qualche mesetto fa, con una mia mail in cui esprimevo tutta la mia massima soddisfazione per l'acquisto di un Nuforce IA7. Cos'è cambiato da allora? Nulla. Continuo ad ascoltare musica, bene e senza complicazioni. Goduria pura!
Perchè, allora, mi intasi la posta con questa tua mail, ti chiederai? Il fatto nuovo è questo: ho stravolto il mio secondo impianto, che ero solito ascoltare nel mio piccolo studio di lavoro. Come ti dissi, avevo collegato il vecchio Audible Illusions, il Sumo Nine e le Spendor LS3/5a ad un DAC Music Streamer II e al PC. Con il passare del tempo, una volta assuefatto al suono dinamico della coppia Nuforce/Proac, quello che un tempo era un suono che mi piaceva, è diventato insopportabile.
Ho riflettuto, ho pensato ai tuoi frequenti inviti a "non innamorarsi degli oggetti vintage" ed ho deciso: vendo tutto. Ho messo un annuncio su un noto sito e in poco tempo ho svuotato lo studiolo. Col ricavato ho comprato una Vespina 4t usata a mia figlia e il rimanente l'ho investito in un paio di Duevel Planets usate ed un Dayton DTA 100a nuovo. Per puro caso mi sono arrivati lo stesso giorno. Ho collegato il tutto al Music Streamer, ho messo su il secondo album degli Oi Va Voi (Laughter Through Tears), primo pezzo "Refugee" e ... "se non sto attento, casco dalla sedia"! PAZZESCO!!! Goccioloni agli occhi, pelle d'oca. Non aggiungo altro! 1000 euro di impianto (compreso il DAC)!!! Mai e poi mai, avrei pensato che si potesse ascoltare musica, così bene, e con così poco. E' la dimostrazione di quello che tu dici da molto tempo: "per ascoltare bene non servono budget esorbitanti"! Che dire Lucio: grazie ancora una volta!
Di seguito un estratto live del disco citato sopra. Non è bello come l'album in studio (che consiglio a tutti, anche per la registrazione), ma ha un suo fascino.
Carlo - E-mail: carlo.bergamini.mail (at) gmail.com
LC
Infatti, questa settimana devo purtroppo ricordare un altro musicista che ci ha prematuramente lasciato, si tratta di Alan Myers, batterista dei Devo per 10 anni (dal debutto sino al 1986) e vero responsabile per i ritmi sincopati e artificiali della originalissima band di Akron. Vi propongo un vecchio video dei loro primi live, con la folle Gut feeling (Slap you mammy) (una delle mie preferite di sempre!!!) con un Alan Myers in gran spolvero, appena 23enne. Perdonate la qualità del video, ma l'energia profusa dalla band in questo brano merita di tollerare qualche imprecisione tecnica. Qualora voleste sentire la più pulita versione in studio seguite questo link mentre seguendo quest'altro potete visionare il video del live direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!
Caro Carlo,
grazie per il prezioso feedback! Hai visto che bastano due casse neanche tanto grandi (o costose) e un piccolo amplificatore in Classe D per fare ottime cose, senza ricorrere ai giganti di ferro del passato? Ottima poi l'idea di vendere tutto, fare un consistente downsizing e col ricavato acquistare una Vespa :-)
Grazie per la bella segnalazione musicale, l'avrei volentieri inclusa come suggerimento della settimana ma la recentissima scomparsa di un altro musicista mi obbliga a onorarne la memoria.
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM
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