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Diffusori attivi
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Senza musica?
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Ho visto anche degli audiofili felici
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Come riaprire i nostri appuntamenti musicali settimanali se non con una band che si chiama...Stereophonics? Questo è il quarto singolo estratto, proprio lo scorso agosto, dal loro ultimo album Graffiti on the train. Si intitola We share the same Sun e, in fondo, in un mondo che sembra sempre più ossessionato dalla ricerca delle differenze, etniche, culturali, religiose e politiche, non è male ricordarsi che, in fondo, condividiamo tutti la stessa fonte di vita.
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Gentile Direttore, Le ho scritto a marzo di quest'anno chiedendoLe un consiglio circa l'acquisto di pannelli MMG abbinati a NuForce DDA100. La ringrazio per la cortese ed esauriente risposta ma......avevo fatto i conti senza l'oste, in questo caso rappresentato dalla mia augusta consorte, che ha posto un aut aut - per altro piuttosto interessante...:) - o le MMG o lei....
Dunque, ho dovuto rinunciare al mio progetto, con un certo rammarico ed una certa stizza, che per altro mi ha portato ad aumentare il (modesto) budget di spesa. Avendo sempre TNT come riferimento, mi ha colpito la recensione entusiasta delle Unity Audio the Rock hifi active speaker. Avrei pensato di abbinare il M2Tech hiFace USB DAC, recensito sempre dal Vostro versante inglese. Considerati i generi musicali da me prediletti (jazz, voci, musica barocca e prebarocca), che ne pensa? Trattandosi di monitor, non credo che dovrebbero presentare problemi, se non di spietatezza nei confronti della registrazione e della fonte. Che ne pensa dell'abbinamento con l'economico M2Tech?
Le chiedo poi un chiarimento, se può darmelo. La recensione è delle The Rock Hifi, ma una dello foto è relativa alla The Rock MK2, dalla quale il modello recensito si distinguerebbe per una diversa componentistica, più audiophile.
Ho cercato in vari siti, anche esteri, ma ho trovato in vendita solo le MK2, ad un prezzo intorno ai 2.500 euro. Nessun prezzo per le hifi. Devo insistere per queste ultime o le differenze con le MK2 sono trascurabili? Convengo che sarebbe stato preferibile rivolgersi direttamente al recensore, ma il mio inglese non è tale da consentirmi di esprimermi senza correre il rischio di diventare incomprensibile.....
Mi scuso con Lei per questo. Rimane il problema della fonte e del settaggio del pc, essendo io del tutto a digiuno in materia, ma non voglio tediarLa ancora.
Sempre molte grazie per la Sua cortesia.
Francesco - E-mail: f.monaldi (at) yopmail.com
Caro Francesco,
purtroppo non conosco le differenze tra i due modelli di diffusori né li ho potuto ascoltare e tantomeno confrontare. La strada maestra è chiedere al recensore, basta una semplice frase diretta, senza impegnarsi troppo con l'inglese.
Mi resta il dubbio se sia veramente il caso di investire una cifra così importante in un diffusore che non si può valutare personalmente e che, ove dovesse risultare insoddisfacente per qualche ragione, non sarebbe esattamente semplice da rivendere. Il loro carattere tendenzialmente spietato (da quel che si legge nella recensione) potrebbe non essere il benvenuto se la tua sala d'ascolto non fosse acusticamente ben ottimizzata. Inoltre, sei sicuro che questi diffusori saranno più accettati dalla tua consorte? Le MMG sono, a mio parere, molto più eleganti e molto meno intrusive, per quanto siano più grandi. Tieni anche conto che, senza un pre a monte, regolare il volume può essere piuttosto seccante.
Ciò premesso, il DAC M2Tech andrebbe benissimo, abbinato al tuo PC e a questi diffusori. Sta però a te decidere se correre il rischio oppure no, tenendo conto delle osservazioni fatte sopra.
Anche una soluzione più tradizionale, con piccoli diffusori passivi e un nuforce DDA-100 collegato al PC potrebbe non essere del tutto da trascurare, almeno riusciresti a regolare il volume in maniera comoda!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Lorenzo, hai fatto benissimo a iniziare con piccoli passi, cercando poi di procedere per gradi. I tuoi diffusori hanno una sensibilità abbastanza alta (mi pare 91 dB) quindi, nel tuo ambiente di 12 mq, non servono tantissimi watt per suonare forte. Infatti, anche le 300B del tuo amplificatore sono quasi sufficienti. Non ritengo pertanto necessario che tu opti per un amplificatore superpotente, a mio parere una trentina di watt saranno più che sufficienti per i tuoi scopi. La potenza del Primaluna, pertanto, dovrebbe bastarti ampiamente!
Dei tre amplificatori che hai selezionato, dunque, la mia simpatia personale va proprio all'ultimo della lista, posto che sia un buon usato, con abbastanza vita residua nelle valvole (OK, si possono sostituire, nel caso). Il Krell sarebbe un cambio di direzione drastico rispetto al tipo di suono che ascolti ora e che sembra soddiisfarti, e così pure il Classé. Non aspettarti cambiamenti radicali come quello che hai percepito nel cambio di diffusori, ma sicuramente avrai un po' più di raffinatezza e un bel po' di punch. Visto che si tratta di un usato, valuta la possibilità di chiederlo in prova coi tuoi diffusori, se il rivenditore fosse vicino e disponibile.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Giuseppe,
non dovendo vendere alcunché è assolutamente normale che ci dedichiamo con la stessa attenzione sia a chi ha budget consistenti che a chi deve fare i conti con risorse limitate. Solo i negozianti sono costretti a ragionare in modo diverso. Forse non dovrebbe essere così, ma è assolutamente logico che accada. Su un impianto costoso il margine di guadagno è elevato e ha pertanto senso investire ore del proprio lavoro per concludere al meglio la vendita. Se il margine fosse risicatissimo, come nel caso di impianti entry-level, investire tante ore del proprio lavoro potrebbe avere senso soltanto in un'ottica a lungo termine di fidelizzazione del cliente...e non tutti sono disposti a investire così nel futuro, che è molto incerto :-)
Ciò premesso, complimenti per l'ottimo acquisto, il Marantz CD67 è una buona macchina e a quel prezzo è davvero un affare. Eviterei di abbinarci un integrato Marantz, prediligendo NAD, Rotel, Cambridge o Arcam, usati di qualche anno fa. Il 3020 è una bella macchina ma è molto vecchio e le sue quotazioni, ormai, rasentano il ridicolo e non sono giustificate dalle prestazioni sonore delle quali è capace, senza contare che ci sarebbe da preventivare qualche eventuale intervento di restauro conservativo (potenziomentri, condensatori etc.).
I NAD recenti a poco più di 100€ che sostieni di aver trovato saranno, realisticamente, degli ottimi partners. Per quanto riguarda la scelta dei diffusori, che andrebbbero acquistati prima dell'ampli e non viceversa, perché restringere il campo solo a Klipsch? Certo, se ascolti solo hard rock potrebbero essere ideali, ma anche altri marchi possono andare ugualmente bene (Focal, Triangle, Monitor Audio, Wharfedale...). Cerca, anche in questo caso, nell'usato recente, e vedi un po' cosa riesci a reperire. Se vuoi, sentiamoci di nuovo per una scelta finale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Claudio,
anche se questa tua avrebbe dovuto essere inserita di diritto nella sezione Ho visto anche degli audiofili felici mi permetto di inserirla nella posta ordinaria, un po' per iniziare con duplice slancio ottimistico la riapertura ddel sito dopo la pausa estiva, visto che di ottimismo ne abbiamo tutti un gran bisogno, sia perché mi permette di sottolineare, una volta di più, come l'ambiente e l'ottimizzazione dell'impianto all'interno di esso sia molto, molto più influente di qualunque cambio di componenti, al punto che, come tu stesso ci racconti, lo stesso impianto può apparire irriconoscibile una volta spostato di stanza. Complimenti per la tenacia e la pignoleria, alla lunga sono doti che pagano sempre in questo campo.
Per quanto riguarda gli upgrade futuri, forse è un po' presto per pensarci ma se posso permettermi un consiglio, punta tutta la tua attenzione, inizialmente, al discorso diffusori. Prenditi tutto il tempo necessario per ascoltare tante soluzioni, anche radicalmente differenti. Hai puntato sulle Stirling e va benissimo, immagino lo abbia fatto a ragion veduta (ascolto) e non perché già possessore di Tannoy. Ti suggerisco di eliminare certi punti fermi e di spaziare nell'ampia offerta del mercato, ti si potrebbero aprire strade che non hai neppure preso in considerazione. Recentemente ho convinto un amico, da sempre orientato verso diffusori tradizionali, a provare dei pannelli Magnepan, viste le sue particolari esigenze d'arredo e di acustica ambientale. Dubbioso circa il risultato finale, ora mi pare che se ne stia innamorando :-)
Una volta scelti i diffusori, il resto seguirà a ruota e, secondo me, l'ordine dovrà essere: amplificazione e poi sorgenti.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Enzo,
uno stabilizzatore in sughero, riposizionabile facilmente, lo potresti realizzare se riuscissi a reperire dei fogli sottili di questo materiale che non siano adesivi. Non dovrebbe essere troppo difficile reperirli presso dei ferramenta/bricolage center ben forniti o in negozi di materiale per l'edilizia. In alternativa anche un foglietto di gomma sottile dovrebbe andar bene, l'importante è che tutto sia perfettamente centrato e bilanciato, altrimenti vai a introdure oscillazioni che al motore e alla lettura del laser non fanno certo un favore! Potrebbe andar bene anche del cartoncino che abbia spessore simile a quello del CD. Su Ebay ne ho visto diversi in vendita, realizzati in carbonio, per cifre anche inferiori ai 30€.
Ti sconsiglio di intervenire sulla meccanica, in particolare sul clamp, che immagino vorresti modificare! Pessima idea, il rischio di rendere la lettura dei CD più faticosa è altissimo!
Infine, mi stupisce un po' che la differenza che tu percepisca utilizzando due CD sia così netta, in genere si tratta di sfumature percepibili non senza un certo sforzo, su macchine e impianti abbastanza rivelatori. Sicuro che non sia stato vittima di un certo effetto placebo? :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Sul sito del Stereophile è stato postato un interessante articolo di Steve Guttenberg sul futuro della musica registrata. La sua opinione è che a causa di cambiamenti demografici la quantità della musica registrata diminuisce. La qualità è altro discorso. La maggioranza dei artisti guadagna da concerti, licenze e merchadising.
Nella stessa pagina c'è la risposta del Fred von Lohman, avvocato e consigliere del Google per diritti d'autore. Direi che la risposta è abbastanza debole perché non confuta i punti salienti di Steve Guttenberg. Inoltre mi sembra che anche un po' miope perché anche Google ed altri servizi di streaming senza la musica nuova potranno offrire solo le cose vecchie.
Visto che la musica è la materia prima per i nostri impianti che si fa?
Tra un po' di anni rimaneremo ascoltare sempre le stesse cose perché quelle nuove lo potremo sentire solo in concerto?
Rick - E-mail: rphal99 (at) yahoo.com
Caro Rick,
da tempo vado scrivendo che gli artisti guadagnano solo da concerti e merchandising, la vendita dei dischi non produce profitti concreti, almeno per loro.
Questo, però, non significa che gli artisti non comporranno e produrranno più musica nuova, il business dei concerti e dell'indotto va comunque sempre alimentato con linfa nuova. Più realisticamente, sempre più artisti impareranno a fare tutto in casa, dalla produzione alla commercializzazione attraverso i loro siti internet, già diversi hanno intrapreso questa strada. In questo modo si tagliano i famelici middle men ovvero i discografici e tutto il carrozzone succhia-risorse che si è sempre frapposto tra artisti e utenti finali.
Personalmente, non ho notato un calo di produzione, anzi, c'è tanta più musica oggi rispetto a 30 anni fa, basti solo pensare al genere pop-rock per farsi un'idea. Perché? Esattamente per il discorso appena fatto: oggi è molto più facile produrre musica e distribuirla, una volta i canali erano solo quelli standard e tradizionali. Al massimo si distribuiva qualche mixtape tra gli amici e i conoscenti! Oggi chiunque può registrare in casa, con risultati spesso MOLTO buoni, e mettere online, gratis o a pagamento, la propria musica. Basti pensare ai fenomeni nati proprio sul web, grazie alle views di YouTube. Questo è il futuro e, secondo me, è ben più roseo delle fosche previsioni di Stereophile. E infatti sono assolutamente d'accordo con la visione di von Lohman.
I nostri impianti, dunque, avranno sempre più file musicali da suonare e molti di questi saranno gratuiti. Certo, dovremo abituarci a riconsiderare l'idea di supporto fisico. È probabile che, come ho scritto tante altre volte, solo il vinile potrà sopravvivere, anche se non so ancora per quanto tempo.
Grazie per il prezioso spunto,
Lucio Cadeddu
Caro Francesco,
a una certa età (non so quanti anni tu abbia) qualche acufene bisogna metterlo in conto, talvolta vanno e vengono, altre volte ...restano. Ho un amico che combatte con questo problema da anni, ma non ha smesso di ascoltare musica. A lui il fastido è scatenato dall'ascolto di basse frequenze ad alto volume, quindi le evita. Se il tuo disturbo fosse costante pian piano dovresti imparare a conviverci, il cervello alla lunga filtra automaticamente e si autoadatta. Ci vuole tempo e pazienza. Suonare il corno per tanti anni e ascoltare l'impianto ad alto volume ha, presumibilmente, creato il problema. Ti consiglierei di evitare pressioni sonore elevate e incisioni troppo ricche di alte frequenze, almeno in questa prima fase. Vendere l'impianto non è una soluzione, ma non sarebbe la fine del mondo. Magari col ricavato riesci a prendere un piccolo sistema per ascoltare dal PC, tipo un DAC USB e un paio di casse attive di buona qualità. Le cifre che ti hanno offerto per i tuoi componenti sono basse, dovresti provare a vendere tutto per conto tuo, col solito sistema degli annunci. Armati di pazienza e aspetta la buona occasione.
In ogni caso le tue orecchie hanno bisogno di riposo, trattale bene e non sollecitarle ulteriormente. Anche l'ascolto in cuffia può essere un'opzione, a patto che sia effettuato a basso volume, una cosa difficile da realizzare con questo tipo di trasduttori, si è sempre tentati di alzare il livello più del dovuto. Infine, rivolgiti a un buon otorino, qualcosa si può fare, vedi ad esempio su questo sito. Esistono terapie e strumenti elettronici che funzionano col principio del mascheramento, prova a informarti.
Per tutto il resto un grande, affettuoso in bocca al lupo specialmente per il lavoro e il disturbo depressivo che, se reale, andrebbe affrontato seriamente, PRIMA DI OGNI ALTRA COSA. Con la serenità e la pazienza sono sicuro che tornerai ad ascoltare musica in maniera assolutamente soddisfacente.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Salvatore,
la funzione sintonizzatore ti è davvero indispensabile? Con l'enorme quantità di Internet Radio l'FM sta diventando assolutamente obsoleta e inutile. La qualità è comunque bassa, visto che nel 99% dei casi si trasmettono file MP3 supercompressi. E ancora: che te ne fai dei 5.1 canali se ci devi ascoltare solo musica? No, credo proprio che tu debba orientarti su qualcosa di più...stereofonico :-)
Ti basta un amplificatore stereo, magari con ingresso frontale per l'Ipod, l'Airplay non mi pare fondamentale in appena 12 mq :-) ma, in ogni caso, puoi sempre utilizzare un'interfaccia Airport Express, che nell'usato si trova per 40/50€.
Come amplificatore andrà benissimo un Dayton DTA-100 (circa 100€) o un qualunque altro Classe D in questa fascia di prezzo. A questo punto ti restano quasi 400€ (se prendi anche l'Airport usato) per i diffusori, che potranno essere di qualità nettamente superiore alle Indiana Line Tesi 240N che avresti considerato. Potresti, ad esempio, considerare dei modelli da pavimento come le Indiana Line Tesi 340, le Wharfedale Diamond 10.3, le Mission M33i, le KEF C5. Sarebbero tutte un bel passo avanti rispetto alle piccole Indiana Line che avevi individuato tu. Qualora non potessi scegliere una piccola torre da pavimento, opta per dei bookshelf, di questi stessi marchi, nella stessa fascia di prezzo. Il problema della potenza e dell'accoppiamento con l'amplificatore non devi portelo, con un Dayton DTA-100 e una coppia di diffusori di sensibilità media sonorizzi a livelli da festa danzante anche ambienti grandi il doppio del tuo.
Cura bene il posizionamento e vedrai che verrà fuori un signor impianto, spendendo solo per ciò che ti serve realmente.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Caro Andrea,
per quanto riguarda il confronto tra casse da scaffale e da pavimento, per rendere la partita equa occorrerebbe sommare al costo delle prime quello di una coppia di supporti decenti. A quel punto la faccenda si complica e i diffusori da pavimento, normalmente ben più generosi di basse frequenze, prendono decisamente il largo. Per capirci: un diffusore da scaffale da 500€ la coppia, accoppiato con degli stands da 200€ la coppia se la vede male a suonar meglio di una torre da pavimento da 700€. Certo, in altre fasce di prezzo la questione si fa più delicata ma in fascia economica, dove il costo dello stand incide molto in percentuale, lo scontro vede, a mio parere, vincente la soluzione da pavimento. E non sto neppure considerando la maggiore semplicità di installazione! Un diffusore posto su un trespolo è pur sempre una soluzione un po'...ballerina e pericolosa.
Per quanto riguarda invece la scelta dell'impianto, io ci andrei cauto con il prurito valvolare anche perché quel Dared ha 18 watt per canale, la stanza da sonorizzare è di 25 mq e mi pare abbia i soffitti alti. Senza diffusori di sensibilità adeguata la potenza potrebbe non essere sufficiente. Visto che ti serve un ingresso phono per il giradischi, perché non pensare a un amplificatore che l'abbia già in dotazione? Ad esempio un Rotel RA-10 (meno di 400€) oppure un Vela Audio, da poco recensito, per 499€. Il resto del budget potrebbe andare sui diffusori, andrebbero benissimo anche quei Monitor Audio RX6 che hai trovato usati. Il lettore CD al momento ce l'hai, anche se non è certo adeguato alla classe del futuro impianto. Ha, comunque, una buona meccanica e un buon convertitore, momentaneamente, in attesa di tempi migliori, può ancora stare al suo posto. In alternativa, poiché il budget di 1200€ non sarebbe ancora esaurito del tutto, potresti cercare una macchina più recente, tipo il Cambridge Topaz CD10 (270€), il Denon DCD520AE (250€) o un buon lettore tipo NAD, Rotel, Cambridge etc. nell'usato recente.
Il resto del materiale in tuo possesso, magari, potrebbe aiutare a rimpolpare il budget, in caso di vendita.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Carissimo Lucio,
da quanto Vi seguo - con immutato apprezzamento per il Vostro "sano"
approccio al mondo dell'alta fedeltà - Ti ho scritto un paio di volte, la
prima nel 2000 ("Dubbi, dubbi, dubbi!"), la seconda nel 2011
"Posizionamento diffusori").
Nel frattempo l'impianto è rimasto quello originario, a parte qualche
piccola modifica (punte e materiali smorzanti) suggerita dal Tempio del
Tweaking e l'aggiunta di un paio di cuffie (delle Denon AHD 2000 di cui sono soddisfattissimo),
necessarie poiché i miei ascolti sono per lo più serali e notturni.
Un mese fa ho acquistato un amplificatore per le cuffie (un Lehmann
Rhinelander) per poi constatare (con un certo stupore, in tutta franchezza)
che il suono era esattamente uguale (lo dico a ragion veduta dopo numerose
prove, effettuate anche con i cavi di connessione Mogami ed Audioquest
imprestatimi dal cortesissimo rivenditore) a quello dell'uscita cuffia del
mio amplificatore (un Nad 1240). Il rivenditore ha affermato che la causa di tutto ciò è da imputarsi alla
mediocre uscita tape del Nad cui avevo connesso il Lehmann.
Non so se ciò sia corretto (magari l'uscita cuffia del Nad è invece ben
fatta), ma resta il fatto che il rivenditore, con estrema disponibilità, si
è offerto di ritirare il Lehmann Rhinelander e di farmi un "buono". Io ho colto la palla al balzo e, ricordandomi di un tuo suggerimento, ho scambiato, aggiungendo la differenza di prezzo, l'ampli cuffie con un
Lehmann Black Cube. Poi mi son comprato un cavo di (a parer mio) qualità: 25 euro per un Monster
Standard THX si son rivelati più che sufficienti, anche perché, dopo alcune
prove (comunque non troppe perché, in tutta onestà, non ci tengo ad
ammalarmi di psicofobie e paranoie acustiche) non ho riscontrato differenze
tra il nuovo cavo ed i suddetti e neppure con quelli, dei Monacor Power
Concept, che già avevo (e tuttora utilizzo per collegare ampli e cd).
Per stringere, la conclusione è stata: "ma guarda un po' questo signor Cadeddu come c'aveva azzeccato"!
Avevi infatti avuto ragione: allo stadio fono del mio pre adesso non ci voglio collegare manco una fonovaligia!
Ti ringrazio ancora per il Tuo prezioso consiglio.
Adesso - come un "vero audiofilo felice" - continuo a godermi la mia musica
con il mio impianto (e non l'impianto con la mia musica), senza
arrovellamenti su cavi o quant'altro di accessoristica pressoché - a mio
modesto avviso - inutile.
Resta solo - tra un ascolto e l'altro - da aggiustare un po', con pannelli
fotografi "farciti" di bugnato, l'ambiente: e ciò, molto più della
"cavetteria", potrà fare la differenza.
Ma questa è/sarà un'altra storia.
Grazie ancora.
Un caro saluto.
Alessandro - E-mail: alessandro.bolla (at) studioferreri.it
Caro Alessandro,
non sono esperto di cuffie e non conosco l'ampli per cuffia Lehmann che avevi acquistato, per cui non oso esprimermi in merito alla mancata soddisfazione da te rilevata con il nuovo componente. Anche le differenze tra cavi, che pure esistono, potrebbero passare inosservate, molto dipende dal contesto, dall'abitudine all'ascolto critico e dal resto del sistema. Non mi sorprendo, invece, che tu abbia riscontrato un grande miglioramento passando da un onesto ingresso phono entrobordo a un Black Cube fuoribordo :-)
Sono felice di esserti stato utile e di saperti così soddisfatto. Quando avrai tempo e voglia potrai scoprire quanta differenza possa celarsi in piccoli interventi sull'acustica ambientale...
Fino ad allora ti auguro buon ascolto!
Seguendo questo link potete visionare il video del live direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!
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