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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 2/11/2013 - 9/11/2013

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  1. Nuovo amplificatore
  2. Giradischi, testine e delusione da analogico
  3. Aiuto analogico giradischi ERA mk6 e l'animale che mi porto dentro
  4. Revisione amplificatore
  5. Nostalgie
  6. Acustica ambientale e nuovi diffusori
  7. Nuova sorgente?
  8. Cosa tenere?
  9. Pochi bassi
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Nuovo amplificatore
Egr. Direttore,
sono diversi anni che seguo la Sua rivista e la trovo di notevole interesse, soprattutto molto chiara. Arrivo subito al dunque. Ho un "vecchio" amplificatore che vorrei cambiare (Marantz PM-80) non perchè non vada bene ma avrei la necessità di poter ascoltare musica "liquida" di vario genere tramite l'amplificatore.
Da poco ho acquistato delle Klipsch rf-82 mkII ed un nuovo lettore Marantz cd-6004. Le faccio presente che mi piacerebbe poter avere quella sonorità che avevo con il Marantz, con suono caldo e bassi profondi, grazie anche alle Klipsch, a prescindere dalla potenza dell'ampli.
La sala dove ascolto l'impianto, dove è collegata anche la TV, con cavi segnale/potenza Audioquest è di circa 30 mq altezza soffitto 2.70 mt. con tappeti al centro e tende, distanza di ascolto circa 2 mt. Budget circa 1000/1200 €
Nel ringraziarla anticipatamente, la saluto cordialmente.
Arnaldo - E-mail: av_1973 (at) yahoo.com

LC
Caro Arnaldo,
non capisco perché per ascoltare musica liquida tu debba cambiare amplificatore. Se la sorgente fosse un PC, ad esempio, basterebbe usare un DAC USB, da collegare a un qualunque ingresso linea del vecchio Marantz. O vorresti un amplificatore già dotato di ingressi USB e annesso convertitore digitale? In tal caso un'ottima scelta potrebbe essere il NAD C356DAC, che costa circa 1000€ e incorpora già un DAC fino a 24bit/96 kHz. Oppure il Cyrus 6 DAC (circa 1100€). Volendo risparmiare un bel po' potresti valutare il Rotel RA12 (circa 700€) ma l'abbinata coi tuoi diffusori Klipsch potrebbe essere troppo vivace, specie se l'ambiente non fosse particolarmente assorbente. Gli amplificatori proposti sarebbero comunque un sensibile passo avanti rispetto al tuo precedente Marantz, il quale potrebbe tranquillamente prendere la strada del mercato dell'usato, sono sicuro che 150/200€ (o più, se perfetto e dotato di imballo originale e istruzioni) potresti ricavarceli.
Riflettevo, infine, su una cosa: se ami il suono caldo come ti è venuto in mente di prendere delle Klipsch della serie RF? Hanno un'impostazione diametralmente opposta! Mistero.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Giradischi, testine e delusione da analogico
Buon giorno Direttore (Lucio). Eccomi di nuovo per chiedere un consiglio, sperando di non disturbare e confidando nella solita gentilezza che ti contraddistingue. Ho acquistato da qualche mese un giradischi, a completamento dell'impianto che ne era sprovvisto. Questo anche per aver ritrovato in cantina la discoteca di famiglia, anni 60/70/80 e non solo e per riprovare l'analogico dopo anni di digitale.
Ho acquistato un Project 2.9 wood, usato ma praticamente nuovo, ad un prezzo allettante, corredato di testina Empire E500 nuova di scatola, pur se vintage. Andando al sodo, dopo qualche mese intenso, l'impressione di ascolto, pur se percepisco le potenzialità del vinile, non sono soddisfacenti. Specialmente se paragonate all'ascolto di un buon CD con il buon blasonato lettore 17 MK2 della Marantz.
Mancanza di bassi, suono abbastanza piatto etc.etc.etc. Un po' certamente dipende dal disco, ovviamente. Con registrazioni buone l'effetto è migliore, ma complessivamente comunque insoddisfacente, a parità di CD, al punto da farmi tentare di rivendere tutto. (Il cavo di segnale è un Van Den Hul The Name), il resto dell'impianto, un ampli COPLAND CSA28 e diffusori PROAC D18 (belle davvero sonicamente parlando, a mio parere), cavi XLO di potenza e dissnayake di segnale.
L'opinione che ti chiederei è, innanzi tutto, quanto secondo te influisce la testina sulla qualità del suono, e quindi un suggerimento su una testina non troppo costosa (per ora MM dato che non ho il pre phono) per migliorare l'ascolto, secondo la tua esperienza, supponendo che sia possibile migliorare sensibilmente con questo cambiamento. Aggiungo che a memoria ricordo ancora il trittico Thorens td160 marantz ??? e AR 7 (il Thorens montava una shure ???) di mio padre, che suscitava davvero emozioni forti, a volte da brivido, sia con il jazz che con il rock di quei tempi, che sono poi gli LP ritrovati.
Ecco perchè penso al sicuro margine di miglioramento e vorrei capirne il modo.
Grazie mille di nuovo e saluti,
Giulio - E-mail: gbuonomi (at) libero.it

LC
Caro Giulio,
la memoria audio è fallace. Lo stesso sistema, ascoltato oggi, ti regalerebbe molti meno brividi di allora, specie a confronto col CD. Il tuo ProJect è un giradischi di buon livello, non c'è motivo per cui non se la giochi ad armi pari (anzi, dovrebbe stravincere) con il lettore CD Marantz. Il problema, immaginando che anche il setting sia stato eseguito a regola d'arte, è quella testina, inadeguata per il giradischi e, immagino, ormai andata per via dell'età (anche se NOS).
Devi assolutamente dotare il ProJect di una testina degna, da cercare nel catalogo Grado, Goldring, Ortofon...stabilisci tu il budget, ma non scenderei sotto i 200€. Mi raccomando, installazione, peso di lettura, antiskating etc. devono essere regolati alla perfezione!
Altro aspetto da considerare è lo stato di conservazione di quei vinili. Non mi aspetto che siano in condizioni ideali, quindi ti consiglierei di acquistare qualche LP nuovo, ben registrato, prima di trarre conclusioni affrettate sul suono del vinile.
In generale, consentimi il mio solito commento a latere, non richiesto. Non si deve pensare che acquistando oggi un giradischi e facendoci suonare dischi ritrovati in cantina, questo possa suonar meglio del corrispondente CD, senza neppure pensare a regolare bene peso di lettura, antiskating e allineamento della testina sul braccio. L'analogico, l'ho detto altre volte, è affascinante quanto complicato - o affascinante perché complicato? - e senza le dovute attenzioni e condizioni al contorno può suonare male, anzi malissimo. Non dimentichiamoci che perse la battaglia con il CD proprio perché la maggior parte dei giradischi nelle case di tutti suonava male, anche rispetto ai pessimi lettori CD della prima ora.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Aiuto analogico giradischi ERA mk6 e l'animale che mi porto dentro
Gentile Direttore,
Ho apprezzato molto l'articolo relativo al kit di giradischi e braccio della
Temaad! Come ho scritto a Geoff, non smettete mai di stupirci! Non vedo l'ora di leggere la seconda parte e le impressioni del recensore. Mi è anche piaciuto molto l'articolo di Todd Bromgard in merito al giradischi Origin live Aurora. A tutto lo staff di TNT e specialmente al suo direttore, vanno i miei più sentiti complimenti e ringraziamenti per il lavoro che svolgete! Spero che continuiate così, senza cambiare una virgola il taglio della rivista, la linea editoriale ed il vostro approccio a questa passione.
Vorrei anche cogliere l'opportunità per chiederti lumi sulla manutenzione del mio giradischi. Sono il fiero proprietario di un ERA mk6, equipaggiato con un braccio SME 3009 imp II ed una Goldring 1042. Ho recentemente sostituito lo stilo della testina per cui ho risettato il giradischi, scoprendo che:

  1. Ad occhio e croce (niente disco stroboscopico, me lo sto procurando) bisognerebbe sostituire la cinghia che oscilla paurosamente quando il giradischi lavora a 33 giri. Ho comprato quella nuova ma non riesco a intuire come effettuare la sostituzione senza smontare l'intero telaio. Il contropiatto ha una specie di fermo che non lo lascia sfilarsi verso su; (mi è venuto in mente adesso che forse si può svitare il fermo da sotto; stasera ci provo). Mi chiedevo se hai mai effettuato l'operazione di smontaggio del telaio e se potevi darmi qualche dritta su come procedere. Presumo che per smontare il telaio devo capovolgere il giradischi, dopo aver svitato/tolto la basetta del braccio, e quindi svitare tutte le viti che apparentemente tengono insieme telaio e controtelaio. Ci sono poi delle viti segnate con colore rosso e suppongo siano quelle che tengono attacati il motore e il selettore di velocità. Chi sa perchè sono segnate col il rosso.. Vabbuò. Ma se lo capovolgo, l'eventuale olio della basetta del perno non rischia di fuoriuscire?. Come vedi non so dove mettere le mani...
  2. Le sospensioni di foam tra telaio e controtelaio, sembrano vecchie e...compresse. Insomma, dopo oltre trentacinque anni di onorato servizio, non hanno una bella cera. Mi chiedevo se con un po' di spray siliconico si riuscisse a fargli recuperare un po' della loro vecchia forma (ed elasticità), oppure bisognerebbe proprio sostituirle (si può, boh?) O ancora è meglio non fare niente e goderselo così.
  3. Ultimo ma non ultimo, il perno. Per caso sai come manutenere il perno? Olio, silicone, grasso nell'eventuale basetta?... cosa si potrebbe utilizzare, non saprei.. Non riesco neanche a vedere la basetta del perno, essendo sotto il contropiatto che è impossibile togliere (vedi sopra).
Per completezza, il resto del sistema è costituito da: A luglio sono diventato papà di un bellissimo maschietto! Complice la sempre strisciante voglia di upgrade e la preoccupazione per l'incolumità delle casse (modalità scherzosa ON) in caso di incontri ravvicinati con il bambino in versione safari, sono passato dalle ProAc Studio 100 posizionate su supporti, alle casse di pavimento attuali, trovate ad un prezzo onesto. Le Response d15 sono più stabili, più grandi e più grossse, si fanno rispettare. Vi-a-vis l'esile figura dei supporti è un bel cambiamento (spero) dal punto di vista del bambino.
Vendute le ProAc, la verità è che "l'animale che mi porto dentro" vuole (oltre il caffè) anche approfittare di una favolosa offerta di due finali valvolari (modello Apollon versione precedente) del marchio Greco Tsakiridis Devices, dei pp da 70w (4xEL34 e 4x12At7 ciascuno), che a 880 Euro entrambi confesso che mi tentano non poco. Dicevo, la voglia di provare il suono valvolare di questo marchio è tanta, ma il problema è anche di spazio (non avendo posto nel rack per accomodare i due bestioni) ma soprattutto (secondo mia amata moglie) estetico. In effetti non sono dei monumenti di bellezza (allego una foto) e poi davanti all'Electrocompaniet non è difficile sfigurare. Lo so che non è un concorso di bellezza, ma stiamo nel salone e tant'è.. Hai qualche suggerimento al riguardo (fermo restando che voglio tanto bene a mia moglie)?
Grazie, spero di non averti annoiato.
Un cordialissimo saluto,
Konstantinos - E-mail: kostas.polidis (at) gmail.com
[Tsakiridis Devices Apollon a valvole]

LC
Caro Konstantinos,
parto dalla fine: lascia pure perdere i due valvolari, ti servirebbe anche un pre, a meno che non voglia utilizzare la sezione pre dell'ElectroCompaniet che, a quel punto, però, sarebbe sprecato. Tra l'altro, non dovessero entusiasmarti, ti resterebbero sul groppone, essendo particolarmente difficili da rivendere. Semmai, se proprio valvole hanno da essere - ma con le tue ProAC io ci vedo meglio lo stato solido, magari anche più aperto di ElectroCompaniet (Naim etc.) - valuta un possibile amplificatore integrato. Ce ne sono di bellissimi (e ben suonanti) sia con le valvole a vista che nascoste. Cerca, nell'usato, qualche Jolida, Opera Consonance, Primaluna, Jadis, Antique Sound Labs etc.
Per quanto riguarda il tuo giradischi ERA mk6, mi costringi a tirarlo giù dallo scaffale. Nel mio, piatto e contropiatto non hanno alcun fermo, si sfilano entrambi con facilità, a parte un leggero effetto ventosa causato dal perno che scorre nella sua sede. La lubrificazione è minima, bastano poche gocce di olio sintetico per motori o anche il classico Olio Singer. Sostituire la cinghia senza smontare il telaio è possibile, devi lavorare un po' alla cieca infilando la mano dentro, passando dall'ampio foro che rimane libero una volta che sfili il contropiatto. Metti la cinghia nuova sulla gola della puleggia e la fai passare intorno al perno, reinfili il contropiatto e ci fai girare intorno la cinghia!
Per smontare il telaio, comunque, basta agire da sotto, svitando tutto, anche senza capovolgere il giradischi. Le sospensioni, se fungono ancora, le lascerei così come sono. Le viti rosse immagino siano semplicemente ricoperte di ceralacca, onde evitare manomissioni. È un giradischi semplice quanto ingegnoso, parto della mente di un giovanissimo e non famoso (allora!) J. C. Verdier, non dovrebbe essere troppo complicato venirne a capo.
Complimenti per la recente paternità! E ricorda che le valvole a vista, bollenti, non sono l'ideale per le mani curiose di un piccolo esploratore! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Revisione amplificatore
Caro direttore, scrivo dopo qualche anno per chiedere consiglio. Rispetto a quanto scritto in precedenza, ho sostituito il lettore cd e, seguendo le indicazioni di TNT, ho comprato un Oppo dv 980H, che devo dire veramente ottimo; era in pronta consegna da Buzzi a Busto Arsizio.
Ora vi è una novità: l'altra sera un amico mi ha regalato un Musical Fidelity B1 in condizioni praticamente pari al nuovo, pur trattandosi di ampli di circa venti anni. Mi pare che rispetto al Cyrus One "spinga" maggiormente ma forse il Cyrus era è più morbido. E' troppo presto per valutare, e non si riesce a fare confronti veloci, dato che il cyrus necessita di banane per i cavi delle casse mentre il Musical f. ha dei morsetti, per cui occorre ogni volta lavorare di cacciavite. In attesa di trovare un Naim Nait 1, mi godo il Musical Fidelity e il Cyrus.
Tra questi, naim escluso, ovviamente, quale preferisci e/o quale è il migliore?
In secondo luogo, vorrei comunque procedere a far revisionare il Cyrus ma non saprei dove portarlo.
E' sufficiente un negozio - rivenditore - restauratore, come Buzzi a Busto (http://www.buzzi.it/offerte.php) o Pieffe a Gallarate (http://www.pieffeaudiovideo.com/) o c'è qualche laboratorio specializzato?
Ti ringrazio sin d'ora per i sempre preziosi consigli.
Buona serata,
Mauro - E-mail: mauro.capodiferro (at) ids.it

LC
Caro Mauro,
per l'amor di Dio (e delle mie coronarie) non cominciare anche tu con la collezione di amplificatori tutti uguali!!! Ma che vi prende? Sono oggetti pure bruttini a vedersi, influenzano poco il suono dell'impianto, perché mettersene in casa così tanti, pure molto simili? Uno, ma che sia buono!!!
Ora, tra i tre, la mia preferenza va al Nait (anche il 2 andrebbe benissimo) ma trovarlo in condizioni decenti a un prezzo umano, almeno qui in Italia, è un'impresa. Terrei il Cyrus One, per ora, in seguito si vedrà. Cercherei magari un Cyrus 2, giusto per fare un salto qualitativo in avanti e non di lato :-)
La revisione del tuo Cyrus One è in grado di eseguirla correttamente qualunque laboratorio specializzato, in fondo si tratta di sostituire i condensatori d'alimentazione e, magari, controllare lo stato dei selettori e potenziometri. Mi sfugge questa tua voglia di revisione posto che l'ampli non mi pare dia problemi di sorta. Va bene che ha un po' di anni alle spalle, ma visto che stai cercando un sostituto migliore per ora soprassiederei.
A proposito di prove a confronto...usa il cavo spellato per entrambi gli amplificatori: se abbastanza grosso entra con sicurezza nei fori delle prese a banana e, ovviamente, altrettanto agevolmente in quelli a vite. Confrontando senza far passare troppo tempo ti convincerai che le differenze sono piccole. Non citi i diffusori in tuo possesso o la stanza. Ci son buone probabilità che potresti ottenere risultati di gran lunga più sensibili intervenendo su questi due fattori o anche su uno solo di essi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nostalgie
Buongiorno Lucio,
le porgo due domande banalissime, in un negozio ho trovato due oggetti che facevano parte dei miei desideri da ragazzo ovvero l'amplificatore integrato Sonus Faber Quid ed il giradischi Denon DP 59L. Vengono venduti il Quid a Euro 650 mentre il Denon comprensivo di braccio ma senza testina ad Euro 700. Secondo lei sono quotazioni accettabili o no?
Attualmente il mio impianto è cosi costituito:

Saluti,
Salvatore - E-mail: gscandura (at) tin.it

LC
Caro Salvatore,
se lo scopo fosse quello di fare un significativo upgrade all'impianto in tuo possesso la mia risposta sarebbe netta: no. Tenendo conto di ampli e giradischi attuali, la sostituzione non sarebbe niente di particolarmente significativo. Certo, il Quid e il Denon sono MOLTO più belli da vedere e da usare rispetto al Puccini e al 1200, rispettivamente, ma mi chiedo se questo basti a giustificare l'esborso di 1350 euro. Certo, potresti mettere in vendita ampli e giradischi attuali e recupereresti una parte della somma ma...devi prima capire quale sia lo scopo dell'acquisto. Se fosse solo emotivo, giusto per il gusto del possesso di questi apparecchi, procedi pure, i prezzi non sono irresistibili, però. Il Quid paga lo scotto di essere un oggetto abbastanza raro, quindi le quotazioni salgono e anche quel Denon non è esattamente facile da reperire. Se si trattasse solo di un capriccio potresti anche attendere occasioni migliori, più per il Denon che per il Quid. All'estero (Germania, ad es.) i Denon si trovano con una certa facilità, ho visto qualche modello di gamma superiore a quello che stai cercando tu per una cifra di poco più elevata.
Il Quid è un uccello raro, direbbero gli anglosassoni, e non è facile da trovare all'estero. Io il mio me lo tengo stretto, in attesa che le quotazioni salgano oltre ogni ragionevolezza :-)
Già ora il prezzo che ti hanno proposto è più alto di quello originale all'epoca (se non ricordo male lo pagai 1.200.000 lire).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Acustica ambientale e nuovi diffusori
Gentile Prof. Cadeddu,
spero gradirete un aggiornamento: ho deciso di accantonare, almeno per ora, l'idea della sostituzione delle Munis, perché se è vero che sul posizionamento dei diffusori ho fatto molte prove, trovando quello che secondo me è il miglior compromesso, penso di avere ancora dei margini di miglioramento riguardo l'ambiente.
La stanza l'ho già descritta nella mia mail precedente. Aggiungo che da 2, 2 metri in su tutte le pareti e il soffitto stesso sono nude e con certi brani, ad alto volume (che molto raramente imposto), si innesca un certo rimbombo sulle note basse e il suono tende a confondersi e a diventare un po' fastidioso. Suppongo che anche a volume medio basso i fenomeni responsabili di quanto riscontro ad alto volume si verifichino, pur se in misura minore, e che correggendo l'ambiente potrei forse notare qualche miglioramento anche al consueto volume di ascolto.
L'idea sarebbe di prendere i proverbiali due piccioni con una fava realizzando un isolamento termico verso il solaio (abito all'ultimo piano e nel sottotetto la temperatura d'estate è molto alta e d'inverno molto bassa) applicando al soffitto pannelli di fibra sintetica piuttosto densa, dello spessore di 5 cm, con la speranza di migliorare anche l'ascolto, rendendo l'ambiente un po' più assorbente.
Non sono certo di ottenere un miglioramento, ma credo che difficilmente l'impatto potrebbe essere negativo; in ogni caso un vostro consiglio, se riterrete opportuno darmelo, sarebbe sicuramente gradito.
Tornando ai diffusori di cui le chiedevo nella mail precedente: le Eyris sembrano ancora in vendita. Effettivamente non c'è la fila per prenderle! Il venditore non è lontano da casa mia, quindi non escludo di chiedergli un ascolto, ma non prima di avere trattato la stanza, sentito come suona e provato le Planets (anche se mi costerà un viaggetto non da poco perché rivenditori che hanno le Planets vicino a me non ce ne sono).
Delle MS Mezzo6/8 cosa pensate? Se e quando riprenderò in considerazione la sostituzione delle Munis, ha senso secondo voi tenerle nella rosa dei candidati, visto l'impianto? Anche queste comunque vorrei ascoltarle prima di valutarne l'eventuale acquisto, nonostante sugli ascolti mi rimanga sempre il dubbio di non essere capace di valutare correttamente un diffusore vista la poca esperienza, a maggior ragione se non mi trovo nel mio ambiente. D'altra parte non è che ci siano molte possibilità alternative, quindi a tempo debito tenterò e vi farò sapere come sarà andata.
Grazie di nuovo per l'attenzione.
Cordiali saluti,
Anonimo - E-mail riservato

LC
Caro lettore,
è cosa buona e giusta (lo so, sto prendendo una brutta piega...) pensare prima di tutto all'acustica della stanza e solo successivamente decidere per i nuovi diffusori. I rimbombi e la confusione ad alto volume fanno danni anche a basso volume, solo che generano meno fastidio. Correggendoli, limitandoli o eliminandoli del tutto, sentirai meglio sia ad alto che a basso volume. L'isolamento termico non è detto che riesca a fungere anche da trattamento acustico, bisogna vedere con quali materiali è realizzato e come avviene la posa in opera. In particolare, bisogna capire che tipo di materiale andrà a contatto con le onde sonore. La fibra sintetica che citi tu immagino sia anche rivestita da un qualche pannello tipo cartonegesso, per simulare un soffitto tradizionale, non credo che la fibra sia a vista (il che, acusticamente, sarebbe meglio).
Difficile, comunque, fare peggio del soffitto completamente spoglio! Certo, se i pannelli andassero sul pavimento del sottotetto l'effetto acustico sul locale sottstante sarebbe pressoché nullo. I consigli per trattare l'ambiente sono più o meno sempre gli stessi che ripeto ogni settimana.
Per quanto riguarda i diffusori, ascolta tutto quello che ti capita, pian piano riuscirai a capire cosa ti piace di più. È vero che l'esperienza d'ascolto è importante, ma se il suono che sentiamo ci rapisce e ci inganna siamo probabilmente sulla strada giusta. Non deve essere per forza d'effetto, deve essere godibile a lungo termmine e magari anche a volumi elevati.
Portati i dischi che conosci meglio e armati di tanta buona volontà.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova sorgente?
Ciao Lucio, ringraziando te e tutti i collaboratori di TNT per il vostro prezioso lavoro, volevo un paio dei tuoi saggi e utilissimi pareri.Da quando ho spostato l'impianto in una saletta dedicata tutto è migliorato tantissimo, l'unica cosa insopportabile ormai è il suono troppo sbilanciato sugli alti di un lettore dvd economico collegato in digitale ad un ampli ht alto di gamma Pioneer che utilizzo solo in stereo e del quale sono attualmente soddisfatto, tieni presente che il suono del vinile mi piace molto e che addirittura i concerti live trasmessi da SKY si sentono molto bene (stupendi Santana e gli Chic da Montreaux). Avevo pensato di sostituire il dvd con un Oppo 105 o 103 (la differenza di costo tra i 2 è notevole e ha un senso dal punto di vista solo audio?) ma dato che non possiedo molti dvd avrei pensato di prendere un lettore cd tra questi modelli con prezzo molto diverso a scalare: Cayin cdt 50t 890 euro, Bada hd23 700 euro, Arcam fmj17 645 euro, Cambridge audio azur 651c 570 euro, Advance acoustic mcx400 570 euro. Avrei un miglioramento sul suono?
Ho visto anche su alcuni siti un buffer valvolare yaqin cd1/cd2 a meno di 100 euro aiuterebbe ad addolcire il mio attuale lettore? Tu cosa mi consigli? Volevo anche chiederti se un buon progetto per il DIY di diffusori ha un costo di solo materiale (legno, altoparlanti, componenti vari) di 2000 euro con che fascia di prezzo commerciale si può paragonare?
Un tuo lettore mi ha fatto scoprire gli OI VA VOI parlandone sul sito e quindi vorrei chiudere dando il mio piccolo contributo; a chi piace il rock ben fatto consiglio di ascoltare questi 2 cd: "Little immaculate white fox" di PEARL e "Cosmic egg" dei Wolfmother.
Ringraziandoti anticipatamente mi scuso per la lunghezza della lettera, con affetto,
Giulio - E-mail: giucam61 (at) gmail.com

LC
Caro Giulio,
innanzitutto ti ringrazio per le segnalazioni musicali, purtroppo questa settimana lo spazio del brano è occupato doverosamente da Lou Reed, recentemente scomparso. Sarà per un'altra volta!
Venendo al tuo problema del suono troppo brillante e fastidioso in gamma medio-alta, qualche colpa la potrà anche avere il lettore DVD ma quasi certamente le ragioni vere sono da ricercare nell'acustica della stanza. Anche perché...se il DVD è collegato in digitale al DAC interno all'amplificatore in pratica lo stai usando solo come meccanica di lettura e la sua influenza sul suono, stando così le cose, è assolutamente trascurabile. Pertanto, la sostituzione del DVD con un lettore CD dedicato non credo migliorerà tanto le cose, a meno che non decida, prima, di sostituire l'amplificatore HT riciclato per la stereofonia. Meglio sarebbe un integrato solo stereo, ma di qualità. Con la cifra che hai stanziato per nuovo lettore CD acquisti già, nuovo o usato, un integrato di tutt'altra stoffa rispetto al Pioneer audio/video. Penso a Arcam, Audio Analogue, Vela, NAD...momentaneamente potresti usare ancora il lettore DVD (senza collegamento in digitale) e in futuro sostituirlo o con un lettore dedicato o con un Oppo 103, magari.
Lascia perdere i buffer valvolari che sono di fatto dei distorsori come quelli che si usano nelle chitarre elettriche. Non si può curare una patologia inserendo nell'organismo un altro virus :-)
Infine, per quanto riguarda i diffusori, di norma si deve moltiplicare per 4 il valore del materiale e della componentistica per ottenere il prezzo di listino finale di un diffusore commerciale. Pertanto, con 2000€ di materiale (tanta roba!!! Che progetto sarebbe?) ci costruisci dei diffusori che sul mercato possono stare tranquillamente tra gli 8000 e i 10.000€. C'è un grosso MA: il progetto è valido? Non bastano dei buoni ingredienti per cucinare una buona pietanza! In più, a cose fatte, se il diffusore da 2000€ autocostruito non dovesse piacerti...sarebbero 2000€ buttati dalla finestra, perché nessuno lo riacquisterà. Pensaci bene.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Cosa tenere?
Ciao Lucio complimenti per il vostro sito: chi ti scrive è un neofita di Taranto, mi chiamo Piero, diciamo che il Vintage mi ha sempre affascinato sin da piccolo ma purtroppo visto i costi esosi di alcuni modelli sono rimasto fino a poco tempo fa ancora all'ascolto di un vecchio Hitachi anni 80 che comunque ha fatto il suo modesto dovere.
Non voglio farti perdere del tempo prezioso, vorrei sapere adesso come sfruttare al meglio quello che ho sotto mano, pur sapendo che non ho granchè ma mi fido solo di te:

Cosa dovrò eliminare da questo impianto e cosa no? Ascolto musica dal Metal al jazz e la cameretta è 5x4.
Ti ringrazio Lucio sei MITICO!!!
Piero - E-mail: piero.losole (at) gmail.com

LC
Caro Piero,
il vintage, come già detto tante volte, è un percorso rischioso che MAI mi sentirei di consigliare a uno che si autodefinisce neofita. Lo lascerei ad audiofili navigati che sanno cosa aspettarsi, come metterci le mani e che, magari, hanno già un buon impianto moderno con il quale ascoltare come si deve, relegando il vintage a un eventuale angolo della nostalgia.
Il tuo impianto, per fortuna, di vintage ha davvero molto poco. Salverei l'amplificatore Pioneer, il sintonizzatore solo se ti servisse davvero, il lettore CD Yamaha, onesto entry-level abbastanza recente. Giradischi e diffusori devono prendere altre strade, ma non sono sicuro riuscirai a ricavarci cifre significative.
Ti servono dunque dei nuovi diffusori e, qualora la quantità di vinili in tuo possesso fosse significativa, anche un giradischi. Quest'ultimo potrebbe essere il solito ProJect Essential, meno di 200€, nuovo, già completo di testina. Fa barba e capelli a tanta robetta giapponese spacciata oggi per vintage di lusso, che era già scadente all'epoca, figuriamoci oggi.
I diffusori...dipende! Dal budget, dalla stanza e dai generi musicali preferiti. Non ci vedrei male una coppia di
Pure Acoustics PRO838: 200€ e ti porti a casa dei grossi bookshelf generosi e divertenti. In alternativa una torre da pavimento di Indiana Line o Wharfedale, nei 20 mq della tua saletta non potranno che essere utili.
Infine, dimenticati i diffusori vintage: nella maggior parte dei casi sono stati riparati alla meno peggio, spesso con componenti non originali...e comunque difficilmente, a parità di spesa, reggono il confronto con materiale moderno.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Pochi bassi
Gentile Direttore,
eccomi di nuovo a disturbare; dopo la sostituzione delle casse (
vol. 593) e la sostituzione del DAC ho sempre avuto l'impressione che la resa generale, pur ben equilibrata fosse un po' leggera in gamma bassa, sensazione è aumentata dopo aver assistito a vari concerti quest'estate.
Non volendo intervenire sui controlli di tono, peraltro basta passare dalla modalità by-pass a quella dei controlli inseriti ma a zero per sentire i cambiamenti, dove posso migliorare l'impianto oggi composto da:

che continua a suonare in un soggiorno 4,30x3,50 normalmente arredato. Al momento il dito è puntato sui cavi, principalmente potenza e sull'amplificazione; ho guardato ampli da accoppiare con il Vincent ma posso anche sostituire tutto con un integrato e non disdegno l'usato, fermo restando che la pressione sonora è già soddisfacente da dove comincio? O è tutto da rifare?
Grazie per la pazienza e la saluto,
Antonio - E-mail: a.lonegro (at) tiscali.it

LC
Caro Antonio,
visto che lamenti la mancanza di bassi indipendentemente dalle sorgenti, escluderei dalla lista dei colpevoli proprio queste. Escluderei anche i diffusori, che dovrebbero essere abbastanza generosi in basso. Non mi preoccuperei neppure dei cavi, proprio Monster è nota per realizzare conduttori che non si perdono le basse frequenze per strada. Cosa resta dunque? Amplificazione e...ambiente! Nella lettera di qualche tempo fa definivi l'ambiente normalmente arredato e a me questo avverbio preoccupa sempre un po'. Mi piacerebbe vedere una foto della sala, zona impianto e zona punto d'ascolto.
Senza queste informazioni resta solo l'amplificazione come principale imputata. Il preamplificatore è un buon componente, mi sento di escluderlo, quindi resta il dito da puntare su quelle schede Fenice 20. Tu dici che la potenza ti è sufficiente, ma forse ti manca un po' di spinta sui bassi. Il TA2024 è un bellissimo chip, raffinato e trasparente, ma certo non si può definire un mostro di cattiveria e forza bruta. Già un TK2050 ce lo vedrei molto, molto meglio. Una possibile soluzione potrebbe essere quella che vede una semplificazione dell'impianto, con l'eliminazione del preamplificatore, e al suo posto un semplice integrato con ingressi linea cui abbinare un pre fono per il giradischi. Il percorso del segnale si accorcerebbe molto e già con un semplice Dayton DTA100 (circa 100€) dovresti riuscire ad avere più presenza e corpo in basso. Se ti piace il suono dei TA2024, il Dayton non ti deluderà. Più rotondo e caldo, ma anche più muscoloso in gamma bassa. Non ha la magia del 2024 in gamma medio-alta, ma è un compromesso più che accettabile. Se ti capitasse, non disdegnare di provare un nuforce IA7.
In alternativa qualche amplificazione tradizionale dall'impostazione più rotonda, penso ai soliti NAD, Arcam, ma anche, nell'usato, Naim ed ElectroCompaniet. Continuo a pensare che i bassi siano castigati dall'ambiente e/o dalla disposizone dei diffusori, per questo motivo attendo foto :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Salve Lucio,
sono Marco un suo "fan" :) in quanto ho letto molti articoli da Lei redatti riguardo l'HiFi e, tra i tanti, mi ha colpito il trattato sull'ambiente in cui viene posto un impianto audio. Io sono entrato in questo mondo da meno di un anno e annovero nella mia umile catena un sinto (Marantz 6007) e una coppia di Indiana Line Tesi 260; con tale sistema ascolto (per il momento) anche la musica oltre sentire l'audio dei film.
Faccio una premessa: non sono il tipo che cerca di crearsi problemi forzatamente per poi risolverli però mi piace entrare nel dettaglio delle e capire in profondità. A tal proposito il parere che Le vorrei chiedere è sull'ambiente: ebbene io penso di avere un ambiente non sano per il posizionamento di diffusori audio ma l'effetto che ottengo è, a mio avviso, tutto il contrario che scarso e non capisco se sono io che non so giudicare, è il sinto che per struttura fisica non fornisce una qualità tale da accentuare gli "errori" oppure effettivamente non sussistono grosse distorsioni.
Come può vedere dalla foto i diffusori sono a ridosso di due angoli intonacati, lucidi vicino ad un mobile laccato (che dovrebbe riflettere gli alti), oltretutto quella di destra su un mobile di vetro. Il punto di ascolto è sul divano a metà stanza (la stanza è circa 26mq totale); il tutto sul lato corto della sala. Non ho tende né tappeti.
L'effetto che sento è questo a qualsiasi volume: voci nitide e squillanti, bassi netti anche se non sento la botta nello stomaco (ma stiamo pur sempre parlando di un sinto e non metto in mezzo il subwoofer perchè preferisco in stereofonia). Forse, unica pecca, i bassi un pochino appannati, come ci fosse un velo di fronte, ma questo l'avevo notato anche in negozio; quest'effetto, in negozio, veniva meno con le Monitor Audio bx2 quindi forse è proprio una proprietà delle Tesi. In effetti, se batto le mani, in qualsiasi punto, non sento alcun ritorno (cosa che percepisco per esempio in camera da letto). Se poi ascolto con le casse spostate in avanti (50cm piu in mezzo) non sento differenze sostanziali... anzi!!
Unico difetto? Su un brano di Enya ci sono dei ritorni pazzeschi... ma sarà forse il brano?? Infatti si verifica solo con questo brano su N cd con cui ho provato.
Ma secondo lei è possibile? Dov'è l'arcano? Nella mia inesperienza o ho una sala dove alla fine il tutto si compensa bene?
Grazie dell'attenzione, continuerò a seguirLa nei suoi articoli.
Marco - E-mail: kingmarco1983 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Marco,
intanto ti inserisco a pieno diritto tra gli audiofili felici, perché sembri davvero soddisfatto di ciò che ascolti, alla fine questo è ciò che conta veramente. Se la stanza, alla prova del battito delle mani, non risuona, significa che, per qualche motivo (resto degli arredi, geometria, proporzioni?) non è male dal punto di vista acustico. Quel che c'è di profondamente sbagliato è la disposizione dei diffusori. La vicinanza degli angoli enfatizza le basse frequenze e questo, con dei diffusori piccoli ed economici, potresti alla fine percepirlo come un vantaggio, tant'è che allontanandoli dalle pareti ti sembra che il suono peggiori (certo, perché si svuota!). Evidentemente ti manca l'esperienza per capire quanto ci sia di corretto nel suono che ascolti ma non c'è niente di male, si può vivere serenamente anche così. Onde evitare guai, ti sconsiglio di ascoltare un buon impianto HiFi ben installato, perché temo che entreresti in un tunnel che ti porterebbe a sostituire componenti e/o modificare la disposizione di diffusori e arredi. Fintanto che funziona, come dico sempre, meglio non cambiare. Sei soddisfatto così e va benissimo! Sai quanti audiofili invidiano la tua serenità? :-)

Pochi giorni fa ci ha lasciato Lou Reed, icona del rock e ispiratore per intere generazioni di musicisti. Nella nostra pagina Facebook ho pubblicato, il giorno della sua scomparsa, il video di una bellissima versione live di Sweet Jane, eseguita da Lou Reed. Stavolta preferisco scegliere quella cover che lo stesso Reed riteneva la migliore in assoluto tra le tantissime eseguite da musicisti di tutto il mondo. Si tratta di quella dei Cowboy Junkies, gruppo di alternative-rock canadese. Il brano, pubblicato nell'album The Trinity Sessions, è ben noto anche presso il pubblico audiofilo, perché inciso con un singolo microfono stereo Calrec Ambisonic direttamente su R-DAT, all'interno di una chiesa, senza manipolazioni, come tutto l'album, d'altra parte. All'ascolto è di una naturalezza e di un'ambienza disarmanti che si percepiscono anche dal video compresso di YouTube!
Seguendo questo link potete visionare il video del live direttamente su YouTube, nel caso l'embedding fosse disabilitato. Buon ascolto!

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