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Caro Fabrizio,
la domanda forse te la poni tu, io (e moltissimi appassionati) ho smesso di pormela tantissimo tempo fa e ho deciso che preferisco ...la musica! In qualsiasi formato essa sia, basta che sia bella e ben incisa. Acquistare un giradischi, oggi, partendo da zero, significa investire ben più dei 300€ che hai preventivato...a meno che non ti accontenti di farci girare un solo LP. E già, perché il software costa più dell'hardware, ogni LP nuovo, decente, non costa meno di 10/15€ e già acquistandone 20 (dico VENTI!!!) siamo già arrivati alla cifra che hai preventivato di spendere per il giradischi. E ascolteresti comunque sempre e solo 20 LP. Una prospettiva un po' triste, non credi? Con un DAC, invece, e la sconfinata offerta di musica che si può scaricare a costi bassi - senza contare i CD che ormai quasi ti regalano - ti si apre un mondo infinito di possibilità. Cosa suoni meglio o peggio è del tutto irrilevante perché, credimi, tutto dipende dall'incisione. Una cattiva registrazione suonerà disastrosa sia su vinile che in digitale. E poi...chi ti dice che il vinile sia davvero analogico? Magari il master originale che lo ha generato - come accade spesso - è digitale. Quindi non riuscirai a sfuggire ai bit e al campionamento neppure con un giradischi, mettiti l'anima in pace.
Tra l'altro, e consentimi la mia solita franchezza fuori dai denti: con un impianto entry-level come il tuo disquisire di differenze tra analogico e digitale ad alta risoluzione è come cercare di capire le differenze tra Toyo Proxes T1R e Bridgestone S03 usando una Fiat Cinquecento. Lasciamo questi problemi a chi può porseli davvero (e non se li pone), tu cerca di concentrarti sulla musica ben riprodotta, in qualunque formato essa sia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luca,
ti consiglio di lasciar perdere il Pioneer PL5, davvero modesto, e di puntare invece su un buon giradischi entry-level moderno, tipo il Rega RP1 che citi ma anche un ProJect Essential, magari da dotare, in futuro, di una testina migliore. Ancora, potresti tentare la carta dell'usato recente, magari con una cifra analoga riesci a mettere le mani su un giradischi di livello più elevato, già dotato di testina migliore.
Il tuo centinaio di dischi merita senz'altro rispetto e attenzioni, non mi sentirei tranquillo a saperli girare su un vecchio automatico economico degli anni '80!
Per quanto riguarda il suono che prediligi, forse l'amplificatore è fuori posto! Arcam, soprattutto nelle vecchie serie, ha sempre avuto un debole per suoni tranquilli e rilassati, morbidi e caldi. Probabilmente in questo modo stemperi eventuali eccessi dei diffusori ma se volessi un po' di vivacità in più, che col rock serve sempre, dovresti pensare a Rotel, anche questi quasi sempre dotati di ottimi ingressi phono. Con un po' di fortuna con il compro-vendo nel mercato dell'usato potresti riuscire a fare uno scambio alla pari.
Tuttavia, se l'equilibrio raggiunto ti andasse già bene così, tieni pure l'Arcam e concentrati sul giradischi.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Corrado,
sarebbe un'ottima scelta quella della Yamaha NS1000M se queste avessero l'impostazione timbrica adatta ai tuoi gusti! In tutta sincerità, vanno un po' in direzione opposta a ciò che dici di preferire ovvero toni caldi e soffusi. Questi diffusori non suonano affatto così...spero non resterai deluso! In base a cosa hai scelto? Estetica, fascino, nostalgia? Comunque, meglio correre ai ripari scegliendo opportunamento le elettroniche.
Tenendo conto che desidereresti anche un ingresso phono (perché? Usi il giradischi?) mi vengono in mente due scelte possibili: Auaio Analogue e Arcam. La coppia Vela che ho recentemente ascoltato e recensito per TNT-Audio ti farebbe stare al di sotto dei 1200€ di budget massimo preventivato e sarebbe certamente adatta a pilotare le NS1000M. Certo, queste meriterebbero ben altre elettroniche ma bisogna pur fare i conti con il budget a disposizione. Arcam, nel nuovo, non mi pare ti consenta di acquistare ampli e CD entro i 1200€...potresti aver più fortuna con l'usato recente. Dando un'occhiata al mercato dell'usato potresti inserire nella lista dei papabili anche una coppia CD + integrato Rega.
Lascerei definitivamente cadere l'ipotesi di un integrato vintage: quelli buoni costano molto e l'intervento di restauro e manutenzione è sempre in agguato dietro l'angolo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianluigi,
i pre fono dotati di varie regolazioni sono semplicemente più flessibili nell'adattarsi a testine diverse, non devi pensare alle regolazioni come se fossero dei controlli di tono, anche perché non è così che funzionano! Intanto il problema del corretto interfacciamento ha senso compiuto solo con testine MC, quelle più sensibili al carico. Le MM sono più spartane e si riesce a modificare la loro risposta, di pochissimo, intervenendo sui valori di capacità in ingresso. Devi vedere le diverse regolazioni offerte da certi pre fono come un aiuto per trovare l'interfacciamento ideale, non per modificare a piacimento il suono della testina! Certe testine MC gradiscono vedere un carico ben preciso e danno il meglio in quella situazione. Mettendo un carico sbagliato funzionano peggio e basta! Ti giuro che è la prima volta che sento di qualcuno che vorrebbe un pre fono regolabile per sperimentare varie possibilità di ascolto! Fermati finché sei in tempo, stai percorrendo una strada pericolosa che ti sta allontanando dal concetto stesso di HiFi! :-)
Tutto ciò premesso, punta la tua attenzione su un pre fono di qualità superiore. Gli eventuali settaggi extra saranno un plus se in futuro vorrai provare diverse testine, tutto qua. Se la tua testina fosse una semplice MM, come immagino, puoi dormire sonni tranquilli e prendere un pre fono privo di particolari regolazioni.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Massimiliano,
cosa spinga persone normalmente sane di mente e apparentemente equilibrate a mettere il volume al massimo per sentire il rumore di fondo del proprio impianto è un mistero che mi ha sempre affascinato e turbato al tempo stesso. Magari, poi, le stesse persone circolano con la pressione delle gomme dell'auto su valori di fantasia (2.5 a destra e 1.5 a sinistra) :-)
Cerchiamo di capirci, una volta per tutte: un po' di sbilanciamento tra i canali può essere fisiologico e dipende da tanti fattori ma quel che conta è se tale sbilanciamento, che tu senti solo sul rumore di fondo e mettendo il volume al massimo, influenzi oppure no l'ascolto. Magari l'amplificatore è sanissimo e su un canale senti più forte perché la disposizione dei diffusori non è simmetrica rispetto alle pareti o agli arredi. Già questo basterebbe per rinforzare l'emissione di una cassa rispetto all'altra (e scambiarle, evidentemente, non risolve il problema).
In secondo luogo, potrebbe anche essere - e spesso è davvero così - che le nostre orecchie abbiano sensibilità diverse, sia come risposta in frequenza che come soglia di sensibilità. Abbiamo occhi anche molto diversi l'uno dall'altro, non vedo perché debba sembrare insolita una asimmetria uditiva.
Infine, può anche darsi che il balance abbia lo scattino centrale leggermente fuori specifiche. Una prova che puoi fare è usare un fonometro e misurare la pressione sonora prima di una cassa e poi dell'altra, spostando il balance da destra a sinistra. È di fondamentale importanza che la misurazione avvenga alla stessa esatta distanza da ogni singola cassa. Variazioni di cm di distanza possono falsare il test. Più stai vicino alla cassa e più minimizzi eventuali rinforzi ambientali nei pressi degli altoparlanti.
Più in generale, però, ti consiglierei di lasciar perdere queste paranoie (perché di questo si tratta) e di concentrarti nell'ascoltare la musica, non il rumore prodotto dagli apparecchi HiFi. A tal proposito, ti inviterei a leggere, a scopo preventivo, la nostra sezione dedicata alle paranoie audio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fulvio,
se si è capita l'idea generale è tutto più semplice, ma è più complicato da spiegare che da mettere in pratica. In buona sostanza le schermature dei tre cavi vanno unite tra loro e poi insieme devono essere collegate al conduttore di terra. Il congiugimento si realizza un po' prima della spina perché altrimenti sarebbe troppo complicato riuscire a infilare tutto nello spinotto centrale di terra. Controlla la costruzione del cavo TNT Merlino: se ti è chiara quella...ti sarà chiara anche quella del TNT TTS che altro non è se uno una sua generalizzazione al caso di tre conduttori.
Per quanto riguarda invece il dimensionamento del filtro antirumore IEC è sufficiente che controlli l'amperaggio del fusibile generale sull'alimentazione del tuo amplificatore. Se non fosse accessibile dal pannello posteriore dovresti aprire l'apparecchio e controllare all'interno, vicino al trasformatore d'alimentazione o al tasto d'accensione. In alternativa, si tratta di applicare una semplice formula che leghi watt, volt e ampere. Trovi dei calcolatori online molto ben realizzati su questo sito. Tenendosi larghi direi che un filtro IEC dimensionato per un paio di ampere sia largamente sufficiente per il tuo amplificatore. Tieni conto che i 6 ampere che citi equivalgono a 1300 VA...in pratica ci puoi collegare un intero impianto ad alta potenza!
È importante, affinché tutti questi accorgimenti funzionino a dovere, che in casa sia presente un vero impianto di messa a terra e che l'amplificatore non sia del tipo a doppio isolamento, sprovvisto, cioè, del conduttore di terra!
Lucio Cadeddu
Ancora sulla musica
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Ho visto anche degli audiofili felici
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Questa settimana dobbiamo commemorare la scomparsa di un altro grande maestro della musica. Si tratta di Jim Hall, un gigante della chitarra jazz, scoparso pochi giorni fa all'età di 83 anni. Ho scelto questa All the things you are in duetto con uno dei miei chitarristi preferiti, Pat Metheny.
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© Copyright 2013 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
Caro direttore,
in fondo, credo, complice anche l'età, non siamo così in disaccordo come appare. La distinzione, che credo ci accomuni, è tra una musica che non stimoli mente e cuore, che non sollevi perplessità, curiosità, emozioni inaudite, e musica che invece lo fa.
Possiamo tornare indietro quanto vogliamo: Mozart era considerato, dai suoi contemporanei, un cacciatore di dissonanze (del resto "non si pasce di cibo mortale chi si pasce di cibo celeste" è la prima serie dodecafonica della storia, e stiamo parlando di Mozart, uno oggi che viene usato per vendere i brandy.
Non è questo il punto: il punto è l'onestà, la freschezza, l'originalità di quel che viene scritto e suonato. Così come - a parziale correzione di quanto dicevo la volta scorsa - nemmeno il "suonare" in quanto tale è una discriminante assoluta: Gould ripeteva decine di volte, in studio, un passaggio di poche battute, per trasmettere quella che lui credeva (ecco l'onestà) fosse la sostanza del messaggio musicale.
Detto ciò, certi pum-pum (ok, certi, mica tutti) non sono solo al mio gusto orribili: continuo a pensare che siano, verso tutti, cattivi.
Non è così in tutte le cose? Non pensa anche lei, per esempio, che certi impianti nascondano la musica? Ingannino? Degradino il gusto?
So bene, non sono un ingenuo, che il gusto è soggettivo e storico: prendiamo ciò per base comune di discussione, non come uno dei corni del dilemma.
Tuttavia, quando parlo con mio nipote metallaro, e gli faccio ascoltare i Van der Graaf o la Regina della notte... beh, lo vedo che fa un occhio sbalordito, e mi confessa che il cuore gli batte in un altro modo.
Volevo, poi, dire solo questo. E grazie, anche a lei, per lo spunto.
Giancarlo - E-mail: tamin (at) libero.it
Caro Giancarlo,
alla fine della discussione vedo che i nostri punti di vista provano a convergere. Si tratta forse di sensibilità diverse: io, più onnivoro, tendo a essere più tollerante verso certi suoni, tu invece, di formazione più classica, tendi ad essere più rigido. Per quanto riguarda gli impianti HiFi che ingannano...bisogna anche qui intendersi sui termini. L'inganno è il fine ultimo di ogni impianto HiFi: l'inganno dei sensi! Se invece parliamo di inganno vero, cioè di interpretazione personale e soggettiva del messaggio musicale, sono d'accordo con te che questa andrebbe evitata per quanto possibile. Gli impianti HiFi che distorcono palesemente il messaggio musicale non sono, evidentemente, considerabili HiFi. All'interno di una fedeltà di fondo esistono però mille sfumature interpretative e intorno a quelle prende vita la passione degli audiofili: chi desidera suoni nudi e crudi, senza alcuna eufonia e chi invece è disposto a sacrificare un po' di precisione chirurgica in favore di una maggiore godibilità d'insieme.
Tutto il mondo HiFi gioca intorno a queste sfumature di verità. L'ideale sarebbe un impianto che estrae esattamente e soltanto ciò che c'è nei dischi ma siccome quest'ultimo dato è, nella stragrande maggioranza dei casi, ignoto, alla fine ci si accontenta di un sistema che ci faccia vivere l'illusione di non assistere a una performance riprodotta ma reale, credibile. Più l'impianto riesce in questo inganno e più vicino si sarà arrivati verso l'ideale.
Grazie per il prezioso spunto di discussione!
Lucio Cadeddu
Caro Raffaele,
grazie per le tue belle parole e per questa illuminante esperienza. Non è un caso che spesso consigli amplificatori a stato solido con le Klipsch, magari evitando quelli più vivaci e brillanti in gamma medio-alta. La prova delle RF-3 la feci principalmente con amplificatori a stato solido, e ti garantisco che mi divertii non poco. Le valvole vanno benissimo, per carità, ma lo slam violento di un buon amplificatore a transistor non è facile da replicare coi tubi, se non facendo intervenire tanti buoni watt e un progetto robusto e concreto. I single-ended da pochi watt suonano benissimo, nessuno può negarlo, ma se è la ciccia quella che si desidera e non solo il velluto...beh, allora lo stato solido è quasi un must. È anche vero che tanti audiofili ascoltano a basso volume musica assolutamente tranquilla...ecco, questi non sentiranno mai l'esigenza di più sostanza.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Luca,
prima di tutto ti invito a leggere la lettera precedente, ti farà probabilmente riflettere su questi tuoi apparenetemente incrollabili punti fermi. Non fissarti con certe idee, concentrati sul risultato finale, indipendentemente da come è stato ottenuto. Non fossilizzarti, pertanto, con le amplificazioni valvolari perché ti precluderesti un intero mondo a transistor che, credimi, merita di essere scoperto. Inoltre, occhio a non commettere l'errore di etichettare come scadenti delle elettroniche solo perché fatte in Cina. Ti turberà molto, forse, sapere che la grandissima parte dei prodotti HiFi, anche di blasonati marchi occidentali, è realizzata in Cina. Una volta liberato da questi pregiudizi, assolutamente privi di fondamento, potrai ascoltare con un atteggiamento diverso catene composte da soluzioni anche molto differenti da quelle alle quali ti sembra, ora, di non poter rinunciare. Se avessi la possibilità di ascoltare altro, fallo senza perdere altro tempo.
Se ti è piaciuta l'abbinata Cayin + Tannoy, non vedo ragione per non prenderla seriamente in considerazione, senza andare a giocare un terno al lotto cambiando amplificatore. Anche la prima soluzione a me piace abbastanza e potrebbe essere più universale di quella con le Tannoy. Infine, immagino che tu abbia ascoltato questi impianti in luoghi differenti: se così fosse, è impossibile capire quanto del risultato fosse dovuto ai componenti e alla loro sinergia e quanto invece alla corretta installazione e all'acustica della saletta. Se ti fosse possibile, quindi, chiedi di poter provare almeno i diffusori nel tuo ambiente. Il risultato finale potrebbe essere RADICALMENTE diverso da quel che hai sentito in negozio (tipicamente, sarà peggiore).
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Buon giorno Lucio, mi sembra corretto riportarti le novità, dopo le
abbondanti letture e approfondimenti di queste settimane su come "configurare"
il tutto per ascoltare bene il vinile, non ultime le tue considerazioni che lì
per lì mi avevano quasi frustrato, ma che mi hanno messo abbondantemente la
pulce nell'orecchio.
Allora, intanto la EMPIRE è una 8000 S, non una 500. Ho fatto ricerche e tra
il poco che si trova ho letto su un vecchio listino che all'epoca costava circa
80.000 lire, quindi in linea con parecchie altre blasonate e ben considerate,
come costo.
Ma a parte il prezzo, il fatto è che non è poi cosi male come credevo.
Infatti, dopo tanta lettura e scambi di idee, anche alla ricerca della testina
per la sostituzione, ho ritarato bene braccio giradischi e la testina e ho
rifatto confronti fra CD e LP, ma utilizzando dischi ben registrati e non le
incisioni "scarse" che avevo provato in precedenza confrontando con il relativo
CD remastered.....
Bè, ho dovuto ricredermi parecchio. Ora ci siamo, e comincio a riacquistare la
dovuta confidenza con il vinile. Il tipo di ascolto è molto diverso, il vinile
è più caldo, più "rotondo" , direi più "ricco" di armoniche, globalmente
parlando e anche la scena sonora è secondo me più veritiera, sia per profondità
che ariosità, nonché i due canali...
Insomma, pur con questa testina e piatto, che so non essere il top pur se
accettabilissimi, devi dire che l'LP vince, almeno per me, come piacevolezza di
ascolto. La prossima puntata quando cambierò la testina, ma ormai senza più tanta
fretta, intanto me lo godo cosi. Ora ho su un piacevolissimo Eagles Live molto
ben suonante......
Saluti e grazie ancora,
Giulio - E-mail: gbuonomi (at) libero.it
Caro Gulio,
la fretta e l'approssimazione, in questo hobby, sono deleterie: portano a conclusioni errate che poi sono madri di forti pregiudizi difficili da eradicare. Per giudicare l'analogico non bastano, come hai potuto sperimentare, un qualunque vecchio giradischi che suona dischi di dubbia qualità e stato di conservazione. I confronti CD-vinile vanno fatti con tutti i crismi ossia giradischi in buone condizioni operative, regolati alla perfezione e che suonino dischi nuovi ben incisi o vecchi ma ben conservati e contenenti incisioni di buona qualità. Ho così tanti LP che suonano male che se dovessi far riferimento a questi dedurrei che l'analogico suona male e basta, così come farei con il digitale se suonassi solo quei CD ipercompressi e distorti che, purtroppo, sono abbastanza diffusi.
Sono contento che abbia trovato il modo migliore per ascoltare i dischi facendo rendere al meglio il materiale in tuo possesso. Che l'analogico sia sempre meglio del digitale, però, non è affatto vero. Come in tutte le cose, la risposta giusta e onesta deve essere sempre: dipende. Ti auguro buon ascolto!
Poiché l'embedding del video potrebbe essere vietato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!