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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 29/3/2014 - 5/4/2014

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  1. Chiarimento sui bassi volumi d'ascolto
  2. Nuovo ampli integrato con 1000€
  3. Oppo + Duevel, quale ampli?
  4. Upgrade generale in dominio digitale
  5. Nuova amplificazione Real Stereo
  6. Re: Pochi bassi da impianto vintage
  7. L'anello debole della mia catena
  8. Posizione asimmetrica diffusori
  9. Nuovo preamplificatore
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Chiarimento sui bassi volumi d'ascolto
Buongiorno; sono sempre stato appassionato di musica; quando ero giovane e single ero riuscito ad impostarmi un impiantino che mi dava molta soddisfazione, composto da ampli Creek cas 4040, diffusori Rogers LS5 su stand autocostruiti ed insonorizzati con polvere di marmo e lettore cd Philips di cui non ricordo il modello; tutto questo per dire che mi piaceva/piace ascoltare bene.
Quando mi sono sposato, ho dovuto cedere ad un impianto Bose perchè il vecchio era troppo "appariscente ed ingombrante". Nello studiolo, dove sta il pc, anni fa avevo messo un sistema Altec Lansing FX6021 (un 2.1) che non era male, anche se aveva qualche carenza nei medio/bassi, con il quale mi godevo un po' di musica.
A distanza di 10 anni però il sistema Altec è saltato e non è più riparabile. Ho deciso di approfittarne per rifarmi (in economia) qualcosa per riascoltare ad un discreto livello. Ho acquistato un amplificatorino della Scythe (il 35-2000 leggermente più potente del primo) e gli ho abbinato un paio di diffusori che avevo per il surround (che non uso): delle Phonic SE206. Il problema è che il suono non mi soddisfa per niente; è secco, stancante e fastidioso. Volendo cambiare diffusori, con un budget basso, mi sto incasinando, nel senso che dovrei, per forza di cose, appoggiarli al muro (eliminiamo così quelli col bass reflex posteriore); tenerli su una mensola appena sopra la scrivania (e addio bassi); inoltre ascolterei a basso volume e quì interviene un suo precedente consiglio; così scrisse ad altro lettore per un caso analogo "In ogni caso, volendo a tutti i costi un suono più vivace, anziché cambiare amplificazione, proverei dei diffusori di differente impostazione, magari più sensibili, tipo Klipsch, Triangle e Focal" e qui le chiedo il chiarimento: casse più sensibili, ossia più efficienti, possono dare più bassi a basso volume di ascolto?
Perchè se così fosse, devo cambiare i miei criteri di scelta e mettere l'efficienza al primo posto.
Grazie,
Gemmino - E-mail: gemmino.tardini (at) tin.it

LC
Caro Gemmino,
la risposta alla tua speranza è negativa. Non esistono diffusori che diano più bassi a livelli d'ascolto contenuti, perché il problema vero non sono i diffusori ma le nostre orecchie, come spiegato non mi ricordo più quante decine di volte. A basso volume non sentiamo le basse frequenze, prendetevela con il Creatore, non coi diffusori e gli impianti HiFi! :-)
La soluzione al tuo problema, tenendo conto anche della collocazione, è un sistema attivo 2.1 con satelliti e subwoofer. I satelliti occupano poco spazio e non risentono troppo della parete posteriore vicina, il subwoofer può darti un basso convinecente senza farsi notare troppo. Cambridge Audio da sempre realizza sistemi di questo tipo che non costano molto e suonano, diciamo, bene. In alternativa, delle Indiana Line Tesi con reflex anteriore, sono persino abbastanza sensibili per il piccolo Scythe che hai acquistato. Hai rinunciato all'impianto buono perché dava fastidio...sarebbe interessante provare a eliminare le scarpiere in casa, chissà che le signore non si rendano conto che certi oggetti hanno una funzione e non possono essere eliminati o sostituiti così facilmente. Comunque, contento tu ;-)
Quando un audiofilo mi chiede quale possa essere l'anello debole del proprio impianto rispondo che è sempre quello che si porta al dito ;-)
Valuta bene la proposta che ti ho fatto: potresti vendere lo Scythe e puntare a un più semplice sistema 2.1, si trovano con grande facilità anche usati.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli integrato con 1000€
Gentile Direttore,
è la prima volta che approfitto direttamente della Vostra competenza, pur seguendovi da tempo.
Ascolto musica classica, rock ‘70, progressive e musica psichedelica nel salotto di casa mia, che è spazioso, di forma regolare, dotato di parquet, tende e pochi mobili, tutti in legno e pelle, altezza cielo terra cm 270. Utilizzo la seguente combinazione di componenti hi-fi:

Non posso lamentarmi dei risultati che ottengo (dignitosi), ma l'amplificatore comincia a dare segni di stanchezza e devo pensare di sostituirlo, dedicando all'acquisto un budget di circa mille euro. Fra i tanti, ho notato gli integrati della Exposure, ma passo a Lei la parola.
Grazie.
Cordiali saluti.
Leonardo - E-mail: lpoli (at) live.it

LC
Caro Leonardo,
intanto revisionerei un po' la coppia NAD, con l'intento di ricavarci tanti bei soldini nel mercato dell'usato. Tieni conto che il pre era, di fatto, un NAD3020 privato della sezione di potenza (quindi abbastanza ben considerato e ricercato) mentre il finale era un classico super-potente di NAD che ha certamente i suoi estimatori.
Concordo con te sulla necessità di passare a un amplificatore integrato moderno. La presenza di un giradischi nell'impianto impone l'utilizzo di un pre fono esterno - ma sarebbe un costo in più - oppure di un amplificatore dotato di ingresso phono. Non mi risulta che gli attuali integrati Exposure siano dotati di tale feature, pertanto bisogna pensare a qualcos'altro. I NAD attuali soffrono dello stesso problema, pertanto sono da escludere, altrimenti avresti potuto restare in famiglia. I Rotel, invece, offrono lo stadio phono e qualche modello recente persino un DAC USB integrato che ti consentirebbe di fare a meno del DAC Magic che hai acquistato, ma come impostazione sonora siamo lontani da quella cui sei abituato. Risparmiamdo un bel po' potresti pensare all'integrato italiano, di scuola Audio Analogue, il
Vela amp. Risparmieresti ben 500€ :-)
In alternativa un Arcam FMJ A19 o i precedenti A18/A28 che si trovano ancora in commercio. Tutti dispongono di phono MM e di un'impostazione sonora abbastanza vicina a quella cui sei abituato. Un discorso analogo può essere fatto per l'Audio Analogue Primo Settanta e per il Rega Brio R che, forse, potrebbe essere un compagno ideale per il tuo giradischi Rega.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Oppo + Duevel, quale ampli?
Salve,
un paio di anni fa mi è stato di prezioso aiuto per l'acquisto delle
Duevel Planets abbinate al piccolo Dayton dta 100a. Scelta di cui sono tutt'ora contentissimo! Le scrivo oggi perchè nel frattempo pure la mia compagna si è innamorata delle Planets e quindi ne abbiamo comprato un secondo paio per la nostra nuova casa (i casi della vita mi hanno portato ad abitare in Germania dove le Planets costano ben 300 euro in meno! 700 euro contro i 1000 che pagai in Italia). Come sorgente intendiamo usare il lettore universale Oppo BDP-105 (da voi recentemente recensito), e ci terrei ad avere una sua opinione diretta in merito. Per l'amplificatore, volendo migliorare il già ottimo suono del piccolo Dayton, mi affido invece totalmente a lei. La mia idea era di riuscire a sfruttare queste due particolarità del lettore Oppo:

Le sembra una scelta sensata installare direttamente dopo il lettore un amplificatore di potenza? Come budget... diciamo 700 euro.
La stanza ove è installato l'impianto è 5 x 6 metri. Le casse sono posizionate a 0,7m dalla parete posteriore ed almeno 1 m dalle pareti laterali. La parete posteriore è una grossa libreia stracolma. Poi divano gigante a L, tende, tante piante e quadri (solo tele)... insomma l'acustica della stanza è buona. So che ci tiene, quindi voglio sottolinearlo, tra le due casse non c'è nessun televisore a disturbare l'ascolto. Per la visione dei bluray usiamo un videoproiettore e quindi il telo si avvolge e scompare completamente.
La rigrazio per l'attenzione e per una sua cortese risposta.
Davide - E-mail: davide_marseglia (at) libero.it

LC
Caro Davide, va benissimo la scelta del versatilissimo Oppo e così pure quella di un piccolo finale di potenza da abbinarci, a patto di non aver poi bisogno di qualche ingresso in più! Rifletti bene sulla possibile espansione dell'impianto ad altre sorgenti. Un amplificatore integrato lo rivendi quando vuoi, un finale da solo è molto più difficilmente rivendibile.
Ciò premesso, alcuni finali che ci vedrei bene con le Planets potrebbero essere il NAD C245BEE, qualora volessi preservare un'impostazione tendenzialmente calda (come le Planets stesse) altrimenti i Rotel RB-1552 o RB1562, o l'outsider Pro-Ject AMP BOX RS. Valuta anche qualcosa nel mercato dell'usato, si trovano molte cose a prezzi bassi. Qualche esempio: finali di potenza Rega e Naim, per stare su prodotti abbastanza diffusi e conosciuti.
Per quanto riguarda invece le uscite bilanciate la vedo difficile, pochi finali, nella fascia di prezzo che hai indicato, consentono collegamenti in bilanciato. Dovresti andare sull'usato tipo AM Audio etc, nella speranza di trovare qualche configurazione bilanciata. Secondo me questo aspetto, però, non mi sembra possa essere indispensabile tanto da costringerti a limitare così pesantemente la rosa dei candidati.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Upgrade generale in dominio digitale
Salve Direttore,
ho un gran mal di testa e un po' di sconforto: il mal di testa è causato dalle ore passate davanti al pc a leggere recensioni confrontando stelle e medaglie di test, sconforto dato dall'impossibilità di ascoltare dal vivo i pezzi che vorrei acquistare (conosco amici che hanno ottimi impianti tipo McIntosh, Copland, molto al di sopra delle mie possibilità attuali).
Il mio impianto è composto da un Rotel RA04, casse B&W 685 e lettore cd Technics SLPG5. Vorrei aggiornare il lettore cd (è con me da 15 anni credo), e mi interessa l'Audiolab 8200cd v12. L'acquisto del lettore cd è il primo passo per un aggiornamento generale, vorrei prendere in seguito al lettore un ampli della nuForce, il DDA 100 mantenendo le casse che ho.
Ritiene che sia una mossa giusta o ha qualche suggerimento da darmi? Mi può suggerire un set up alternativo mantenendo una spesa di 1500€. Mi interessa uscire dal cd con l'uscita ottica e mantenere il segnale digitale fino all'uscita delle casse...non ho dischi, per questo ho scelto questa accoppiata ma conoscendo poco di alta fedeltà non vorrei fare un salto nel buio...
La mia sala di ascolto è piccola 4x5 con tappeti e libreria, al momento non ho problemi acustici, al massimo il volume del Rotel viene utilizzato a metà scala, di solito ad un quarto........Ascolto musica classica, contemporanea soprattutto e un po' di post rock, se le può essere di aiuto.
Non so se ho più paura che mi dica che ho scelto un'accoppiata pessima o che mi dica che devo cambiare pure le casse.
Grazie in anticipo,
Cristiano - E-mail: c.nemesis (at) libero.it

LC
Caro Cristiano,
visto il tuo desiderio di utilizzare un amplificatore digitale come il
nuforce DDA-100 che accetta solo ingressi digitali e amplifica il segnale nel dominio digitale l'acquisto del lettore Audiolab è assolutamente superfluo. Infatti, esso funzionerebbe come elementare meccanica di lettura, scopo al quale assolve benissimo anche il tuo attuale lettore Technics. Il mio consiglio pertanto è quello di prendere il nuforce e di collegarci, tramite uscita ottica, il tuo lettore Technics. L'abbinamento nuforce - B&W è da valutare attentamente in ambiente (che dici sia acusticamente buono) e con le tue orecchie. Credo che il salto di qualità rispetto alla situazione attuale sarà comunque notevolissimo, con una spesa minima, tra l'altro. Tieni conto che così facendo ti avanzerebbero circa 900€ del budget preventivato che potrebbero consentirti un upgrade sostanziale anche dei diffusori, se volessi.
Cercando nell'usato potresti portarti a casa dei diffusori da pavimento di qualità notevolmente superiore ai tuoi bookshelf attuali, magari anche restando ancora in casa B&W, se fossi soddisfatto dell'equilibrio timbrico del nuovo impianto. Oppure, se l'opzione da pavimento non fosse praticabile, potresti prendere dei diffusori da scaffale di ben altra classe. Con queste due mosse (ampli + nuovi diffusori) il salto qualitativo sarebbe enorme, rispetto a quello che otterresti prendendo ora un lettore CD buono che di fatto useresti solo come meccanica di lettura. Pensaci!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuova amplificazione Real Stereo
Caro Direttore,
Innanzitutto vorrei complimentarmi per il Vostro sito che mi è stato di grande aiuto nella scelta dei componenti del mio impianto. Al momento dispongo di un impianto così composto:

La stanza d'ascolto è di circa 20mq, con un divano posto nel centro. Il lato del "triangolo equilatero" tra i due diffusori e tra il diffusore e la posizione ottimale d'ascolto è di circa 2m.
Sorgente 2 (non ancora in mio possesso ma di imminente arrivo) Olive One (http://www.myoliveone.com) Lettore di musica liquida (del quale mi permetto di suggerirVi una recensione in quanto, almeno sulla carta, promette molto).
Breve motivazione delle scelte: quando mi sono trasferito 4 anni fa avevo intenzione di creare un impianto A/V surround che potesse però rendere dignitosamente anche come impianto stereo (ragione che mi ha spinto alla scelta del Marantz NR1501). La scelta dei diffusori (che trovo deliziosi!) è scaturita in primis dall'ascolto ed inoltre dalla loro unica disposizione di tweeter e woofer (essendo montati su mensole leggermente più alte della posizione ottimale d'ascolto) l'inversione dei due magneti ha aiutato moltissimo (e di questa dritta sono veramente grato al Vostro recensore che mi ha illuminato).
Man mano che passa il tempo mi sto rendendo conto che non ho intenzione di completare il sistema A/V surround (tutt'ora la sola coppia di soli diffusori di cui sopra) e inoltre, dato l'imminente arrivo della nuove sorgente (Olive One), stavo meditando sul sostituire l'amplificatore A/V con un amplificatore stereo di qualità superiore.
Non sono deluso del suono del Marantz NR1501 ma sono certo che rinunciando agli inutili ed inutilizzati (almeno nel mio caso) 5 canali extra potrei aumentare la qualità complessiva del suono.
Premetto che il cambiamento non sarebbe imminente (voglio comunque sottoporre ad attento e prolungato ascolto l'Olive One con l'attuale amplificatore A/V) e che per la scelta definitiva dell'eventuale nuovo amplificatore mi recherò in negozio per degli ascolti, volevo porgerLe alcuni questioni "a monte".
Leggendo vari articoli e recensioni sul web sarei orientato su due modelli entry level (che credo possano bastare per una stanza piccola come la mia): Non sono interessato a pinzillacchere digitali (l'Olive One monta a bordo un ottimo DAC e quello del 5004 mi sembra essere discreto). Volevo domandarle in primo luogo se Lei ritiene questi due amplificatori possano essere adeguati al mio impianto e alla mia sala ed inoltre gradirei un suo parere sul fatto che questi amplificatori possano effettivamente apportare un miglioramento significativo rispetto al Marantz NR1501.
Chiederei inoltre la sua opinione riguardo la capacità di pilotaggio dei suddetti amplificatori, pare che entrambi promettano una eccellente capacità di pilotaggio a fronte dei relativamente bassi watt nominali di uscita. Stando alle specifiche sembrerebbe che le Arbour 5.04 mi sembrano casse piuttosto facili da pilotare per la loro classe, gradirei essere rassicurato sul fatto che questi due amplificatori possano erogare una potenza sufficiente a far suonare bene i diffusori (ad un volume adatto alle dimensioni della stanza) e, soprattutto, che non necessitino di alzare troppo la manopola dando origine a potenziali (e nocive) distorsioni sui diffusori.
Come generi ascoltati direi 70% Rock (sia anni 60-70 che contemporaneo), 20% Jazz (prevalentemente avant-jazz contemporaneo), 10% classica (letture orchestrali). Come fonte al momento direi che è al 100% ma conto di spostare ma maggior parte degli alscolti su formati liquidi non compressi (o quantomeno FLAC Lossless) con l'arrivo dell'Olive One.
Spero di non essere stato troppo prolisso ma ci tenevo a fornirLe il maggior numero di dati possibile al fine di facilitarLe la risposta.
La ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti.
Matteo - E-mail: m.bagnasacco (at) gmail.com

LC
Caro Matteo,
l'idea di eliminare un integrato audio/video e passare a un prodotto semplicemente stereofonico mi trova assolutamente d'accordo. Sia il NAD che il Rotel saranno, a mio parere, delle ottime scelte e suoneranno meglio del Marantz attuale. Non mi aspetterei miracoli, ma la qualità globale del suono dovrebbe cambiare. Scegli il NAD se hai desiderio di tonalità più calde e morbide, viceversa prendi il Rotel. La potenza di entrambi sarà più che sufficiente per i tuoi scopi, la stanza non è enorme e le Indiana Lne sono abbastanza sensibili.
Resto perplesso quando scrivi di sperare che gli amplificatori [...] non necessitino di alzare troppo la manopola dando origine a potenziali (e nocive) distorsioni sui diffusori. Avrò ripetuto questo concetto centinaia di volte, ma evidentemente non sono state sufficienti. Non ha alcuna importanza in quale posizione della manopola del volume un amplificatore eroghi la potenza massima: lo può fare a un quarto, a metà corsa o, udite udite!, a fine corsa. I watt sono watt e il fatto che vengano raggiunti a fine corsa della manopola non implica che l'amplificatore sia in distorsione. Come già spiegato, tutto dipende dalla sensibilità degli ingressi dell'ampli e dal livello d'uscita della sorgente cui è collegato.
Quindi, per capirci ancora meglio: non è che l'amplificatore distorce per forza se la manopola del volume è vicina a fine corsa! L'amplificatore distorce (e può rovinare gli altoparlanti) quando è utilizzato alla soglia del clipping, cioè oltre le sue possibilità ma questo, ripeto, può verificarsi in QUALUNQUE posizione si trovi la manopola del volume!
Perché gli audiofili si siano convinti che oltre metà corsa l'amplificatore sia sotto sforzo resterà per sempre un grande mistero. Diverse volte mi è capitato, causa infelice abbinamento sorgente/amplificatore, di dover ruotare la manopola del volume fino a fine corsa. In taluni casi, addirittura, neppure a fine corsa l'amplificatore andava in distorsione, evidentemente perché non stava erogando la sua massima potenza. Per capire meglio il concetto basterebbe prendere due sorgenti che abbiano un livello d'uscita abbastanza diverso per rendersi conto che mentre la potenza dell'amplificatore non cambia, può variare moltissimo la posizione della manopola del volume ad un determinato livello d'ascolto. Con una sorgente si raggiunge il volume desiderato a un quarto di giro, con un'altra magari è necessario girare fino a tre quarti. Questo, ripeto, è fisiologico e non STRESSA in alcun modo l'amplificatore. Anzi, in generale è più utile poter disporre di un range di regolazione più ampio, anziché concentrare tutto nel primo quarto di giro, dove a piccoli spostamenti corrispondono grandi variazioni di livello d'uscita. Non solo, ma in generale i potenziometri del volume funzionano meglio quando usati lontano dalla zona di massima attenuazione.
In altre parole, per tornare al tuo caso specifico: puoi stare tranquillo, la potenza del nuovo amplificatore sarà più che sufficiente per un ascolto domestico indistorto anche a livelli molto alti (vedi lettera successiva, in proposito). Credo ti sorprenderesti nello scoprire che, nell'utilizzo quotidiano, sarebbe già tanto se di watt ne utilizzassi appena una decina. Se dovesse capitarti l'occasione, fatti prestare un integratino in Classe D (Trends, Scythe, T-Amp etc.)...credo che saresti sorpreso nello scoprire quanto baccano possano fare anche solo 10 watt per canale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Pochi bassi da impianto vintage
Ciao Lucio e grazie ancora per il tempo che mi hai dedicato. Sono nuovamente a scriverti riguardo la situazione della mancanza di basse frequenze
nel mio hi fi. Ieri mi sono precipitato a cercare negozi più o meno vicini dove ascoltare i due ampli da te consigliati. Purtroppo non ho trovato posti dove fosse presente il Vela (che in verità avevo preso in seria considerazione, anche grazie alla vostra recensione) e alla fine ho optato per il Nad c316bee. Inutile dire che la situazione è radicalmente migliorata sotto ogni punto di vista: il nanerottolo, oltre ad essere immensamente più musicale del mio vecchio integrato, sfodera una potenza che non mi aspettavo da un ampli che dichiara meno della metà dei watt del Toshiba che avevo. Purtroppo la gamma bassa, pur essendo migliorata (non solo in quantità, ma anche e soprattutto in qualità) è ancora un po' deboluccia e non ancora sufficiente a riequilibrare il suono complessivo che risulta ancora, in certi tratti, squillante.
Sicuramente, come hai tu stesso detto, l'aver cambiato uno dei due woofer è tra i principali indiziati quale responsabile del problema, ma non credi che possa dipendere anche dal giradischi, che magari ha un suono brillante (non so se sto dicendo una fesseria: non conosco nessuno con lo stesso giradischi) e dalla Goldring 2200 (anche lei molto aperta sulle alte frequenze)? Nel caso la cosa fosse plausibile, sapresti consigliarmi dei tweaking che possano aiutare in tal senso? O qualche semplice trucchetto? Ad esempio, potrebbe aver senso modificare il tappetino di serie in gomma da 5mm con qualcosa di altro materiale e più basso in modo da abbassare il braccio? (Magari un TNT Janus).
Detto questo, il problema principale rimangono i diffusori, quindi ti chiedo anche dei consigli su cosa scegliere, visto che sto già mettendo i soldi da parte. Torri o bookshelf? Che marchi mi consigli di ascoltare visto il mio problema, il mio nuovo ampli e i gusti musicali che ti ho scritto nella scorsa mail? Il budget starebbe tra i 300 e i 500 euro e vorrei qualcosa che mi dia un notevole miglioramento sotto tutti i punti di vista rispetto alle mie vecchie ESB 70LD (naturalmente sui bassi ma anche, se il prezzo lo consente, sull'immagine sonora e sul dettaglio). Vorrei qualcosa di caldo ma dettagliato e non chiuso sugli alti (so che probabilmente sto chiedendo qualcosa che non si addice al mio budget, ma d'altronde chiedere non costa niente :-D)
Inoltre vorrei provare a diminuire la riflessione delle alte frequenze della stanza. Esistono alcuni trucchi a parte tende, tele e libri (con i quali andrò presto a riempire la stanza)?
P.S. Qua scrivo sicuramente una fesseria: esiste qualcosa da porre nell'ambiente che possa potenziare la gamma bassa (una specie di tube traps al contrario)?
Riguardo alle casse non mi dispiacerebbe affatto provare a intraprendere la via dell'autocostruzione. Credi che i progetti presenti sul sito (pensavo a Munis o Nues) possano essere all'altezza dei diffusori commerciali che il mio budget mi permetterebbe (che ti ricordo si aggira tra 300 e 500 euro)? Nel caso quali dei due mi consiglieresti di costruire?
P.S.: nel frattempo non ho resistito e ho smontato completamente il giradischi: l'ho pulito, ho rivestito l'interno con antirombo e il motore con blue tack. Inutile dire che ci sono stati miglioramenti, soprattutto sulle alte frequenze che adesso sono molto più pulite. È incredibile quante cose si possano fare per migliorare il suono di un impianto...
Grazie mille,
Alessandro - E-mail: alessandro_verdigi (at) alice.it

LC
Caro Alessandro,
se i diffusori o la stanza non consentono alle basse frequenze di esprimersi, un amplificatore non può fare molto. Si può limare qua e là, ma i miracoli sono davvero impossibili. Pensa prima alla stanza, poi affrontiamo il resto del problema. Che io sappia, non esistono soluzioni per aumentare i bassi in una stanza, puoi però provare a diminuire i medio-alti...conseguentemente sentirai di più i bassi. Per curare le riflessioni si procede nei soliti modi più volte indicati: tappeti, tende, tele, arazzi, cuscini etc. Prima ti decidi ad intraprendere questa strada e prima riuscirai a rendere più tollerabile il suono del tuo impianto. Se anche con questi interventi il risultato non dovesse essere soddisfacente, non ti resterebbe altro da fare che sostituire i diffusori. Una torre da pavimento moderna e generosa in basso ti farà dimenticare il caratterino asciutto delle tue ESB cannibalizzate (per via del woofer non originale, intendo).
L'autocostruzione è una possibilità ma il nostro progetto Nues è vecchiotto e ci sono concreti problemi di reperibilità dei driver previsti.
Nel mercato del nuovo, invece, potresti trovare grandi soddisfazioni nelle Wharfedale Diamond 10.3 o 10.4, Indiana Line Tesi 560 o KEF C-5, tutti diffusori molto generosi in gamma bassa. Se volessi provare a rivolgerti al mercato dell'usato, con le stesse cifre potresti mettere le mani su modelli di altro livello qualitativo, magari guardati un po' in giro (Ebay, subito.it o i soliti mercatini di HiFi usato come Usato HiFi) e se vuoi sentiamoci di nuovo.
Solo un appunto sulle tue pretese audiofile: quando scrivi "Vorrei qualcosa di caldo ma dettagliato e non chiuso sugli alti" stai di fatto chiedendo soluzioni antitetiche. Ciò che si intende normalmente per suono caldo contrasta con l'apertura sulle alte frequenze. Insomma: o è un suono caldo (cioè con alte frequenze non evidenza, ma anzi un po' smussate) oppure non lo è :-)
Sono certo che si tratta di un'interpretazione confusa degli aggettivi audiophile e non te ne faccio una colpa. Mi riprometto sempre di stilare una guida alla grammatica dell'audiofilia, per capire cosa si intenda nomalmente con alcuni aggettivi, quando riferiti al suono.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

L'anello debole della mia catena?
Egregio Direttore,
un po' alla volta sono riuscito a costruire un impianto hi-fi di mio gradimento, assemblando "avanzi" di altri impianti. Il tutto è ora composto da diffusori Chario Reference 300 (recentemente riconati e revisionati), Lettore CD Harman Kardon HD 7525, DAC Cambridge Audio DACMagic, PC con Foobar come sorgente per quest'ultimo, e amplificatore Unison Research Unico Secondo. I cavi di potenza sono dei 2x6mmq terminati con forcelle dalla parte dei diffusori, e spelati dalla parte dell'amplificatore, i cavi di alimentazione sono ottenuti da cavi industriali 3x2,5, i cavi di segnale sono dei viablue nf-s1 terminati in bilanciato tra amplificatore e DAC, e in "semibilanciato" tra lettore CD e amplificatore.
Il tutto è installato in sala da pranzo, ovvero 50 metri cubi circa da "sonorizzare". Al momento sto pensando alla realizzazione di pannelli, per migliorare ove possibile le riflessioni e i riverberi. L'Unico Secondo è l'ultimo arrivato nella catena, e da ormai quasi un anno fa suonare le Reference, e benchè mi sia convinto di aver (probabilmente) esagerato, non ascolto mai con il volume oltre la seconda tacca (ce ne sono dodici), il tutto suona, perlomeno secondo il mio orecchio, molto bene.
Ma... nonostante sia già MOLTO contento del punto al quale sono arrivato, mi chiedevo se, sostituendo il DACMagic e il lettore Harman Kardon con un Lettore CD Unison (con ingresso USB o S/PDIF, in modo che operi anche da DAC), da cercare rigorosamente usato, il tutto potesse suonare ancora meglio. O piuttosto, se non sia consigliabile puntare su un DAC più performante, al quale collegare anche l'attuale lettore CD, o puntare ad altri diffusori.
La ringrazio in anticipo per la risposta,
Carlo - E-mail: karletto (at) yahoo.de

LC
Caro Carlo,
anche tu con questa storia della posizione della manopola del volume! Ma allora ditelo che vi siete messi d'accordo! :-) Leggi qualche mail sopra per chiarimenti in merito. Non sono d'accordo nella tua strategia di miglioramento dell'impianto, se davvero volessi aumentare la qualità delle sorgenti dovresti soltanto pensare a un DAC di livello più elevato, che possa ancora funzionare sia per il lettore CD che per il PC. Proverei, qualora non l'avessi già fatto, a utilizzare il Cambridge DacMagic come unità esterna anche per il lettore CD Harman Kardon.
Questo dovrebbe essere dotato di uscita digitale coassiale, un tentativo con il DacMagic lo farei. In ogni caso, un DAC migliore ti permetterà, in un sol colpo, di upgradare sia la lettura dei CD tradizionali che quella dei file musicali del tuo PC. Stabilisci un budget e vedi cosa offre il mercato, noi ne stiamo recensendo tanti, prova anche a dare un'occhiata ai nostri articoli. Sul migliaio di euro, tanto per andare su prodotti che di sicuro ti farebbero fare un bel salto qualitativo in avanti sono tante le alternative possibili, valuta ad esempio l'M2Tech Young e il Wyred4Sound DAC1. Potresti anche pianificare l'acquisto di un DAC, magari usato, di livello leggermente inferiore, e dirottare quel che resta del budget verso una coppia di diffusori da pavimento di livello più elevato, magari stando ancora in casa Chario, se ti piace quell'impostazione sonora.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Posizione asimmetrica diffusori
Buonasera direttore,
Introduco la mia lettera con la descrizione del mio impianto:

La disposizione dell'impianto è inoltre quella indicata nell'immagine. Le scrivo per avere un parere riguardo alcune questioni, prima di tutto mi piacerebbe approfondire maggiormente le problematiche legate alla disposizione asimmetrica dei miei diffusori, a volte mi domando quanto questa possa influire, nel mio impianto, alla corretta ricostruzione del palcoscenico e alla focalizzazione degli strumenti.
In teoria, vista la maggior vicinanza alla parete laterale del diffusore di sinistra rispetto a quello di destra, all'ascoltatore dovrebbe giungere un suono di volume maggiore dalla sinistra (suono riflesso + suono diretto) con conseguente percezione dei suoni spostati verso sinistra rispetto alla posizione originale che essi hanno nella registrazione. Ma ciò, per quel poco che posso capire, sembra non avvenire in quanto generalmente sento le voci ben focalizzate al centro e se sento uno strumento in una certa posizione (ad esempio 50 cm a sinistra dal centro) lo stesso strumento lo sento in posizione opposta invertendo i cavi dei diffusori (nell'esempio citato a 50 cm a destra dal centro).
Secondo lei le mie rilevazioni indicano che il palcoscenico è correttamente ricostruito nonostante l'asimmetria? Ci sono dei metodi più precisi per misurare la qualità della ricostruzione spaziale degli strumenti e della focalizzazione degli stessi?
Per cercare di assorbire le riflessioni di sinistra ho installato una tenda ma è di lino e abbastanza leggera quindi non mi aspetterei una assorbimento notevole. Ho valutato anche un nuova disposizione dell'ambiente come si può vedere nell'immagine ambiente_ipotetico.jpg ma dovrei sacrificare un po' l'estetica complessiva dell'ambiente perché sarebbe meno naturale e funzionale rispetto a quella attuale.
Spero di non essere troppo noioso ma mi piacerebbe avere un parere anche sulle elettroniche. Considerando che i diffusori hanno un prezzo di listino di 4000 euro servirebbe ben altro amplificatore per farle suonare al meglio? (il Naim costa poco più di un quarto rispetto i diffusori). Riguardo il lettore Micromega invece mi piacerebbe capire di più riguardo la sua qualità, in rete non ho trovato recensioni o paragoni inoltre considerando che è ormai ha un bel po' di anni è l'elemento che cambierei per primo. Ad esempio rispetto un Naim cd5si che si colloca più o meno nella stessa fascia di prezzo del Micromega avrei un miglioramento? Oppure per avere un discreto miglioramento servirebbe qualcosa tipo un Naim cd5x?
Non vedo l'ora di leggere la sua eventuale risposta se troverà il tempo di darmi ascolto perché le sue risposte sono sempre molto interessanti.
Un sentito ringraziamento,
Paolo - E-mail: paolofog (at) libero.it
[Sala d'ascolto attuale]
[Sala d'ascolto ipotetica]

LC
Caro Paolo,
dubito che la leggera asimmetria del posizionamento dei diffusori possa compromettere sensibilmente l'immagine sonora. Le voci al centro del palcoscenico dovresti percepirle leggermente spostate da una parte, se ci fosse un qualche rinforzo sensibile causato dalla parete più vicina, ma non credo che sia questo il caso. Pertanto non modificherei la disposizione dell'impianto, che mi pare assolutamente accettabile e certamente migliore della media di quelle che si vedono in queste pagine. Poiché mi sembri soddisfatto della performance dell'immagine sonora generata dal tuo impianto non andrei a cercare soluzioni per problemi che non esistono, sottile arte nella quale noi audiofili siamo campioni mondiali :-)
Per quanto riguarda l'equilibrio dell'impianto francamente non condivido la tua analisi: è corretto che i diffusori siano molto più costosi dell'amplificatore e della sorgente, almeno sino a certi livelli di spesa. Certo una coppia Nait XS + CD5Si sarebbe un passo avanti di una qualche rilevanza, ma, forse, sarebbe opportuno attendere di poter fare upgrade ancora più sostanziali, come gli stessi cui pensavi tu.
Il tuo Micromega è una macchina mid-class onestissima e ben suonante e, come dico spesso, per migliorarla credo che le cifre da investire siano abbastanza elevate.
Nel frattempo, per giocare un po' e per ottenere risultati talvolta insperati, potresti provare a dotare lettore CD e amplificatore di accessori per la lotta alle vibrazioni, ad esempio gli efficacissimi BrightStar Isonode (o prodotti analoghi) che abbiamo recensito più volte in diverse configurazioni. Anche cavi di alimentazione, magari autocostruiti secondo nostri
progetti DIY possono far fare un salto qualitativo notevole a tutto l'impianto.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Nuovo preamplificatore
Gentile Direttore,
a distanza di dieci anni esatti le scrivo nuovamente, per ringraziarla degli ottimi consigli ricevuti allora (che in questi anni mi hanno tenuto impegnato) e per avere ancora la Sua opinione. All'epoca avevo:

Dopo lungo peregrinare (su percorsi da Lei tracciati), arrivo alla configurazione-top (per me, naturalmente): Per due bellissimi anni, ho ascoltato – finalmente – solo musica (specie vinile), appagato della qualità raggiunta.
Poi, purtroppo, l'avvento della musica liquida ha cambiato le mie abitudini e, contemporaneamente, tenere tanti soldini investiti in hi-fi, ha iniziato a pesare. Vendi qui, scambia lì, arrivo ora al "pro-austerity": Di meglio, finora, non sono riuscito a fare. Il primo upgrade, quasi concluso, riguarda la testina: ho ancora la mia adorata Accuphase AC-3 e la metterò presto a suonare (il pre Electro ha solo l'ingresso MM: ho trovato un pre phono Electro ECP-1 d'occasione). Per il tocco decisivo ho però bisogno del suo consiglio: per migliorare qualità, estensione, scena e dettaglio, quale preampli (usato, costo max 1.500,00) invece dell'attuale EC-3? Mi attira il Merlino di Klimo, ma nutro seri dubbi di abbinamento con i Crown; che altro? Un vecchio Accuphase o MBL?
Mi fermo qui, e chiedo venia per essermi dilungato troppo.
Cordiali saluti.
Dario - E-mail: dario.lampariello (at) tin.it

LC
Caro Dario,
per essere un impianto pro-austerity diciamo che hai ben poco di cui lamentarti! Ottimi apparecchi, complimenti. Visto che intendi migliorare dettaglio ed estensione, secondo me devi evitare apparecchi tendenzialmente caldi o scuri, esattamente come l'ElectroCompaniet attuale. Eviterei dunque Accuphase e valuterei con attenzione Klimo e MBL, cui aggiungerei, come possibili candidati, anche qualche pre Audio Research e Krell. Cercando con attenzione nell'usato sono sicuro che riusciresti a trovare un pre già dotato di ottimi ingressi phono, così da eliminare alla radice la necessità di pre fono esterno. In alternativa, e secondo me sarebbe la soluzione migliore per quel che cerchi tu, potresti valutare un pre passivo a trasformatori, ne abbiamo recensito diversi (Music First Audio, DIY Supply Django e Townshend Allegri, per citare i più noti) e sono apparecchi estremamente trasparenti che non soffrono dei problemi tipici dei vecchi pre passivi standard (livello d'uscita insufficiente o disadattamenti d'impedenza tra sorgente e finale). A questo punto però dovrai avere un pre fono esterno che gestisca MM e MC, tipo Lehmann Black Cube, per citare un classico. Con questa soluzione il salto qualitativo, in termini di trasparenza e di ricchezza di informazioni riprodotte, sarebbe decisamente sensibile. Magari, chissà, il nuovo set-up ti soddisferà ancora per i prossimi dieci anni, come è successo l'ultima volta che ci siamo sentiti :-)
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buonasera direttore.
mi chiamo Davide e le scrivo dalla provincia di Milano. Dopo molti anni di frequentazione del sito ho deciso di scriverle per la prima volta. Da qualche mese ho avuto la possibilità di cambiare una buona parte dell'impianto stereo, del quale evito di sciorinarle i componenti, limitandomi a parlarle solo di uno di essi: il DSPeaker Anti-Mode 2.0 Dual Core.
Mi è parso il caso di inviarle una specie di breve recensione dell'oggetto in questione prendendo spunto dalle lettere riguardanti i problemi delle sale d'ascolto che chiunque di noi può avere, ma che troppo spesso non siamo in grado di percepire come tali o che, peggio, non vogliamo prendere in considerazione.
Questo apparecchio di piccole dimensioni e dall'aspetto piuttosto dimesso è un gioiellino di intelligenza audio. Si tratta di un dac-pre-dsp, ovvero di un convertitore d/a, preamplificatore e processore audio digitale. Per quanto riguarda la preamplificazione, l'anti-mode è in grado di gestire due ingressi digitali (uno ottico e uno usb asincrono) e due analogici (uno bilanciato e uno sbilanciato, non utilizzabili contemporaneamente), avendo a disposizione due uscite analogiche (una bilanciata e una sbilanciata, utilizzabili contemporaneamente) e una digitale ottica.
la sezione d/a accetta segnali diversi per l'ingresso spdif (24 bit 32-44.1-48-88.2-96 kHz) e usb (24 bit - 48kHz, che può essere visto come un limite, ma che è più che adeguato nella maggior parte dei casi).
Il dsp, che secondo me è il vero punto di forza dell'Anti-Mode, è, in parole povere, un equalizzatore digitale con possibilità di analisi della propria sala d'ascolto per poterne compensare i problemi acustici. Già mi pare di sentire gli audiofili incalliti che gridano allo scandalo! "Cosa? Usare un equalizzatore nel mio impianto stereo? ma che siamo matti?!?". E magari queste persone, possessori di diffusori da 7000 euro la coppia e amplificazione a valvole in classe a, ascoltano la musica in una stanza con una fantastica vetrata senza tende e le casse messe in un angolo, lamentandosi del fatto che "suona gonfio".
Questo oggetto nasce per quelli, come me, che non possono (e non vogliono) modificare sostanzialmente l'arredamento della propria sala d'ascolto, perché magari quella stessa stanza è il salotto della propria abitazione, e a immaginare tube traps negli angoli (funzionali, per carità, ma sicuramente non belli), pannelli diffusori sulla parete opposta alle casse e tappeti a pelo alto davanti all'impianto proprio non ci riescono.
L'apparecchio arriva in dotazione con il proprio microfono calibrato, e la procedura di analisi dell'ambiente è veloce ed efficacissima. Tra l'altro, tramite il tasto bypass del telecomando, si può in tempo reale, escludere o attivare l'equalizzazione per sentire la differenza. Nel mio caso, è impressionante: nessuna coda in basso e l'importantissima parte medio-bassa dello spettro risulta ripulita da veli e sporcature. Tra l'altro, la calibrazione è volutamente limitata ad un massimo di 500 Hz, ovvero dove si concentrano i problemi acustici dei locali d'ascolto. Il limite massimo è, inoltre, settabile dall'utente: se si sa che il proprio ambiente ha dei problemi solo nelle frequenze basse, per esempio fino a 150 Hz, non si fa altro che impostare il limite a quella frequenza e l'Anti-Mode analizzerà l'ambiente solo fino al limite desiderato.
A tutto ciò si aggiunge anche la possibilità di avere la bellezza di 16 filtri parametrici, utili, per esempio, nel caso in cui il nostro impianto abbia qualche problema sulle sibilanti o manchi di un po' di calore. Insomma, è un apparecchio veramente utile ad un costo molto abbordabile (sotto i 1000 euro, e non di poco). Non è bello - anzi, diciamo che uno sforzo per renderlo un filo più attraente 'sti finlandesi potevano anche farlo -, il telecomando è piccolo e fragile, non ha dodici ingressi e l'usb non gestisce i 192 kHz, ma ha una serie di funzioni impressionante per il suo prezzo, che è quello che veramente conta.
Beh, mi sembra chiaro che l'oggetto mi piace proprio e che lo consiglio caldamente a chi non si spaventa di fronte alla parola "equalizzazione". se poi lei o uno dei suoi validissimi collaboratori avesse la voglia di recensirlo, credo che fareste un favore a un bel po' di persone.
Mi scuso per la lunghezza di questa mia e le auguro ogni fortuna,
Davide - E-mail: mistermiele (at) gmail.com

LC
Caro Davide,
questa tua è arrivata proprio nel periodo nel quale avevo in casa il
DSPeaker Anti-Mode 2.0 in prova. Come potrai leggere nella mia recensione, confermo tutte le tue impressioni positive e sono felice che nel tuo sistema abbia avuto effetti così determinanti. In stanze già ottimizzate l'effetto è certamente meno evidente, ma è un oggetto trasparente, che si usa facilmente e che risolve tanti problemi. Grazie per il feedback e buon ascolto!

Ispirato dai recenti venti di secessione vi propongo una bellissima versione live di Padania, tratta dall'album omonimo del 2012, della band italiana degli Afterhours, qui live a Rockin' Umbria.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube.

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