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LC
Caro Francesco,
qualcosa non mi torna nella tua esperienza d'ascolto. L'accoppiata Burson 160 + finali con IcePower dovrebbe farsi beffe del pur buon Audiolab 8000. O il carico delle Facette è troppo ostico per i moduli IcePower (ne dubito) oppure quel buffer valvolare sta limitando la forza bruta dei moduli in classe D. Sicuro non ci sia un modo per sconnettere questo buffer? Ho guardato le foto dell'interno ma non mi è chiaro se si possa fare facilmente semplicemente estirpandolo dal circuito :-)
Comunque sia, tieni anche conto di un altro fattore che ha a che fare con la psicoacustica: quando nella presentazione musicale manca qualcosa, l'orecchio sente di più ciò che c'è. Ad esempio, in un diffusore con pochi bassi, si sarà portati a dire che ha una gamma medio-alta bellissima...e viceversa. Ti sei concentrato sui bassi dell'Audiolab perché magari manca la raffinatezza in alto dell'altra amplficazione. Sei sicuro di avere fatto prove e controprove con cura? Ascolta per un po' di tempo con l'Audiolab e poi torna alla tua amplificazione, poi di nuovo Audiolab e ancora ndietro alla situazione precedente. Solo così si riesce a capire fino in fondo eventuali plus dell'una o dell'altra soluzione.
Tutto ciò premesso, potresti certamente rivolgere la tua attenzione verso una semplificazione dell'impianto, passando a un integrato di classe più elevata. I nomi sono tanti ma non cadere nella trappola della Classe A anche perché l'Audiolab, nonostante la A nella sigla, di Classe A ha poco e niente. È un normalissimo amplificatore in classe AB, magari in alta polarizzazione, ma pur sempre AB. La A nella sigla del modello identifica che si tratta di un amplificatore, niente più di questo, mi spiace :-)
Quindi punta su integrati di classe, dimenticandoti della classe di funzionamento (il gioco di parole era irresistibile, scusa).
Vanno bene quelli da te identificati, cui aggiungere un Naim Nait XS, qualche Primare e Musical Fidelity. Se posso esprimerti il mio pensiero in tutta onestà, magari potrai trovare il basso che ora sembra mancarti, ma non sarà facile ritrovare la trasparenza dell'amplificazione in classe D, se non spendendo cifre ben più alte.
In ogni caso, non acquistare nulla senza aver prima provato con le tue Dynaudio!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Perplessità da neofita
Stimato sig. direttore, rieccomi con un altro bel carico di dubbi. Incomincio con i diffusori. Ora ascolto con delle Indiana Line Tesi 560 e non più con le B&W 684, scambiate per ottimizzare un po' le spese. I problemi sono simili che con le B&W: suono confuso, poca pulizia, trasparenza, e risonanze strane, con vuoti che rendono difficile l'ascolto soprattutto a volumi più sostenuti. Ma già sapevo che sarebbe cambiato poco. Ora ascolto spesso spostando le casse in avanti e il risultato è si migliore ma no, non mi è ancora possibile ascoltare musica in pace, senza pensare a cosa non va, a cosa dovrei cambiare...
Per questo, vista la sua recensione di casse attive M-Audio BX8 D2, stavo pensando di cambiare tutto semplificandomi la vita e tenendo solo il cd Marantz 63. I miei dubbi sono a proposito di casse attive inserite in appartamento. Ho capito che i problemi nella mia stanza sono di risonanze che stravolgono rallentano e sporcano il suono. Ora, la casse monitor rispetto alle mie attuali I.L. Tesi 560 sono più o meno difficili da gestire?
Poi, la resa dei bassi e della batteria nella musica che lo richiede è paragonabile? C'è la sensazione di fisicità che esalta tanto delle casse da pavimento? Ovviamente sistemando tutto su adeguati supporti. E la distanza d'ascolto con queste casse?
Io ascolto su di un divano che dista circa 4 mt dalle casse. Non ci siamo con delle monitor mi sa?! Sto cercando un vera pulizia del suono, più dettaglio, senza rendere troppo freddo il suono. E' pensabile con queste M-Audio?
Ultima domanda quell'atrio che mostro nella foto non è un problema? Non è che i suoni (penso sopratutto i bassi) che vengono dal diffusore di sinistra fanno tutto quel giro e poi arrivano in ritardo? O è una mia fantasia morbosa?
La ringrazio davvero molto, anticipatamente.
Le invio tre foto per eventuali suggerimenti di trattamento acustico della stanza.
Davide - E-mail: davide.nic.80 (at) gmail.com
LC
Caro Davide,
la foto dell'atrio a sinistra della cassa sinistra non l'ho pubblicata, perché aggiunge poco al quadro generale. Certamente un'apertura laterale di quel tipo, assente nella zona di destra, non aiuta moltissimo, ma a mio parere sono altri i problemi da prendere in considerazione, oltre a tutti quelli già esposti nella lettera di qualche mese fa. Le distanze tra i diffusori e tra questi e il punto d'ascolto non sono certo ideali: il suono ti arriva da una distanza eccessiva, rispetto a quella che intercorre tra i diffusori e quindi ha il tempo di essere pesantemente inquinato dalle riflessioni della stanza. Occorre che ci sia un buon mix tra suono diretto e suono riflesso, ma nel tuo caso di suono diretto ne prendi davvero pochissimo. A peggiorare le cose c'è sia il tavolo da pranzo posto tra i diffusori e il punto d'ascolto sia il tavolinetto da salotto davanti alla tua postazione. In più, di fatto mancano superfici assorbenti sul pavimento (leggi: tappeti grandi e spessi) e questo non fa altro che aumentare la forza delle prime riflessioni del suono diretto.
Che fare? Stante la situazione logistica...non molto. Puoi aggiungere un bel tappeto grande e a pelo lungo tra diffusori e punto d'ascolto ma non molto più di questo. Chissà, magari dei diffusori omnidirezionali come i Duevel Planets potrebbero minimizzare i problemi che descrivi, ma si tratterebbe di provare con attenzione. Mi chiedi dei diffusori attivi...non c'è ragione alcuna per cui debbano suonare meglio in questa sistemazione, secondo me non avresti alcun beneficio sostanziale. Sì, gli M-Audio che ho provato sono diffusori completi, con una gamma bassa potente che non fa certo rimpiangere una piccola torre da pavimento ma, ripeto, secondo me non risolverebbero il problema.
Come hai potuto sperimentare, cambiare diffusori non ha avuto praticamente alcun effetto, segno che i motivi sono da ricercare altrove. Quando il problema è logistico o si ha la possibilità o il coraggio di fare scelte radicali (es. spostare l'impianto su un'altra parete, cambiare punto d'ascolto o cambiare stanza!) oppure è meglio rassegnarsi, le pozioni magiche non esistono. Cambiare a rotazione i diffusori è una roulette inutile e costosa.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alberto,
poiché il Rega P3 è un ottimo giradischi, dotato di un braccio eccellente, in grado di reggere testine anche molto impegnative, il mio consiglio è, tenendo anche conto del resto dell'impianto, di sostituire solo la testina, magari proprio con la Exact che hai individuato. Visto il posizionamento dei diffusori e l'ambiente (almeno la parte che si vede in foto) sono sorpreso non abbia lamentele da fare sul suono che ascolti. Diciamo che ci sono vari elementi che farebbero pensare a un suono con qualche problema, in termini di immagine e di pulizia generale, come minimo. Non hai mai pensato a un tappeto davanti ai diffusori? L'hai provato e non ti è piaciuto l'effetto sul suono? Hai pensato a un posizionamento diverso, magari su un'altra parete, che ti consenta maggiori spazi di manovra? Ti dico questo perché non vorrei che l'upgrade teoricamente possibile con la sostituzione della testina fosse in buona parte vanificato da una logistica abbastanza compromessa. Troppo spesso noi audiofili ci concentriamo sul cambio di componenti nella speranza di porre rimedio a problemi che andrebbero affrontati diversamente e radicalmente. Hai un impianto abbastanza costoso, costituito da componenti di ottimo livello, vederlo castigato così è un vero peccato.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fabrizio,
francamente mi sembra un po' presto per illudersi che a tua figlia interesserà ascoltare musica come si deve. Il fatto che si dimeni al ritmo di Money for nothing non è significativo, credimi. Ti consiglierei di attendere qualche anno per vedere gli sviluppi. Quattro anni sono veramente pochini pochini. Nel frattempo potrà ascoltare musica con l'impianto del papà, a meno che tu non lo abbia già circondato col filo spinato ;-)
Mia figlia, ormai ragazzina, ha sì un suo mini-impiantino ma di fatto lo usa per amplificare i suoni della Playstation, che così sono molto più realistici :-) e per fare beat-box col microfono. Non a caso le ho messo in camera un ampli vintage (Marantz 1060) perché aveva l'ingresso microfono! :-)
Per ascoltare musica o viene da me nell'impianto principale, o ascolta in auto o, come accade la maggior parte delle volte, ascolta i brani che preferisce direttamente sul suo smartphone. Qualitativamente è un disastro, ma è comodo e facile da usare. Per ora va benissimo anche così, l'importante è che ascolti musica, anche se compressa e distorta, e che sappia che si può ascoltare molto meglio. D'altra parte ascolta musica mentre fa altro, mai e poi mai si siederà davanti all'impianto per ore come possiamo fare noi.
Mi sa che invece è il papà ad avere voglia di secondo impianto! :-) Comunque non mi tiro indietro e ti consiglio ciò che secondo me è la soluzione ideale, sia per ora che per il futuro: il Cocktail Audio X10 abbinato a un paio di bookshelf piccoli ed efficaci, come le Indiana Line che hai individuato. Il vantaggio della soluzione Cocktail è notevole: ci ascolti i CD ma ci puoi collegare un hard disk con migliaia di CD liquefatti nel formato che preferisci (e il ripping bit perfect lo fa lui), ci ascolti (e registri) le Internet Radio, ci puoi collegare il PC, lo puoi comandare da remoto tramite il suo telecomando ma anche tramite smartphone, si connette in rete (anche WiFi) e può accedere al contenuto multimediale del tuo PC messo da un'altra parte della casa...e in più pilota tranquillamente un paio di casse come quelle che abbiamo detto. Meglio di così!
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Claudio,
sì, l'Auna sarebbe un ottimo acquisto: potente quanto basta, comodo e flessibile, economicissimo (100€!) e pure ben suonante. A quel prezzo è davvero difficile trovare qualcosa che possa competere, tenuto conto di tutto ciò che offre. Una possibile alternativa sarebbe un integrato usato, ma per 100€ trovi solo vecchi giapponesi senza infamia e senza lode. Con un po' di fortuna potresti trovare un NAD o un Rotel di qualche anno fa ma sarebbero vecchiotti, sprovvisti di telecomando e non necessariamene meglio suonanti. L'unico vantaggio reale è che sarebbero facilmente rivendibili, mentre l'Auna, per ora, certo non è ricercatissimo.
Migliorare il tuo giradischi si può, basterebbe anche un semplice ProJect Essential, già dotato di testina Ortofon. Eventualmente vendi il lettore CD, direi che non ti serve visto che usi già il PC con un DAC, e così recuperi la cifra per l'upgrade dell'analogico. E anche dalla vendita del giradischi qualcosa dovresti riuscire a ricavarla.
Mi compiaccio del fatto che dopo anni di compatti abbia deciso per il grande salto, significa che per questo vituperato settore c'è ancora qualche segnale di speranza e di ottimismo. Quel che conta è far capire alle persone che si possa ascoltare MEGLIO con POCO, mentre l'immagine che il nostro settore fornisce al mondo esterno è quello di una nicchia di pazzi furiosi che spendono cifre da capogiro per sentire la musica. Noi cerchiamo di far passare il messaggio opposto, ma serve l'auto di tutti, magari cominciando anche dai social forum, condividendo le proprie esperienze musicali e/o consigliando la lettura di qualche pagina del nostro sito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessandro,
prima di tutto un upgrade ortografico: acquista una buona fornitura di punti, virgole, apostrofi, accenti e maiuscole. Non serve che siano high-end, bastano anche quelli normali....li ho dovuto mettere tutti io di tasca mia. Non è per fare lo spilorcio, ma la crisi morde anche a queste latitudini ;-)
In HiFi tutto è possibile: che c'è di strano a preferire le Spendor alle Tannoy? Forse queste ultime non sono messe in grado di esprimersi al meglio, visto l'ambiente non certo enorme, forse è sottodosata l'amplificazione, difficile a dirsi. Semmai, ci sarebbe da capire come mai tu le possegga entrambe :-)
Vendi le Tannoy e goditi le Spendor! Per quanto riguarda il match con il tuo amplificatore non vedo problemi di sorta, la potenza non è tanta e la sensibilità dei diffusori è quella che è, ma la stanza è piccolina. Se avessi problemi di potenza te ne accorgeresti perché l'amplificatore arriverebbe al clipping, cosa di cui dubito fortemente. Metti pure in vendita le Tannoy, non senza aver prima provato a sistemarle diversamente in ambiente...magari il problema è tutto lì.
Una cosa non mi torna, però, in tutto il discorso...ed è quando dici che "Per quest'ultima (la musica classica) suppongo di perdere con le Spendor". Come puoi SUPPORRE che con la classica suonino peggio? Non puoi semplicemente ASCOLTARE a confronto e decidere? A volte ho la sensazione che ci sia una sorta di sconnessione tra ciò che un audiofilo crede di sentire dal suo impianto e...la realtà. Sei tu, da solo, davanti al tuo impianto e ai tuoi dischi: metti qualche brano classico che conosci bene e ascolta il risultato con entrambi i diffusori! Quale ti piace di più? È così semplice...
Comunque sia, con il ricavato dalla vendita delle Tannoy ben venga un buon lettore CD, che potresti cercare tra i vari modelli Rega, Naim, Primare. Non so se riuscirai a trovare l'equivalente qualitativo del tuo giradischi analogico, ma di sicuro con una buona macchina l'ascolto dei CD sarà più che tollerabile.
Tienimi al corrente degli sviluppi,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Raffaello,
tante sono le alternative che potresti valutare, magari fissare un budget di massima potrebbe aiutare nella scelta. ProAC sicuramente è un cambio di prospettiva sostanziale, diciamo che il suono, a grandi linee, è complementare a quello Thiel, potrebbe piacerti, visto che le tue 2.3 cominciano a suonare esili e affaticanti, di tanto in tanto. Di questo Costruttore inglese valuterei qualcosa della serie D, da cercare nell'usato, magari. Senza allontanarci troppo e restando in Terra d'Albione, prenderei in considerazione anche qualche Spendor. Bene anche Audio Physic ma inserisci nel lotto le Totem. La stanza non è enorme e delle snelle torri, generose e dinamiche come le Totem, potrebbe avere ottime chances di ben figurare. Mi permetto anche di consigliarti di valutare, ove ti fosse possibile, un outsider come Martin Logan: l'energia dei woofer dinamici unita alla trasparenza dei loro pannelli elettrostatici dovrebbe sposarsi molto bene con le analoghe caratteristiche dell'amplificazione nuforce.
I 40-50 cm di distanza dalla parete posteriore sarebbe meglio se fossero di più, magari almeno quando ascolti. Controlla bene anche l'acustica della stanza, sarà anche vero che le Thiel non perdonano ma probabilmente un'acustica riflettente potrebbe metterci del suo. Chissà, magari con un buon intervento sull'ambiente eviti di cambiare i diffusori! Il suono affaticante sul medio-alto e scialbo a bassi volumi è proprio tipico di una stanza che suona male.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessandro,
hai valutato la possibilità di vendere il Linn Classik Movie e il finale Cochet per finanziare l'acquisto di un amplificatore integrato di alto livello? Come avrai notato, quella integrata è una soluzione che mi piace molto e che consiglio spesso, almeno fino a certi livelli di spesa. Si risparmia spazio, cavi e si accorcia il percorso del segnale. Un integrato di classe per il tuo impianto potrebbe essere un Naim SuperNait, un nuforce IA18, uno dei due integrati BelCanto, qualche grosso Musical Fidelity...avresti solo l'imbarazzo della scelta.
Qualora invece volessi insistere a tutti i costi con un pre, mi sembra di capire a valvole, quelli che hai citato andrebbero benissimo, ma anche un Audio Research usato potrebbe essere una buona soluzione.
Per quanto riguarda l'upgrade dei diffusori sei rimasto un po' troppo sul vago: cifra da destinarci a parte, che non è un dettaglio, bisognerebbe capire cosa vorresti migliorare, quali aspetti del suono attuale vorresti preservare e quali, se ce ne sono, vorresti invece modificare. Senza queste informazioni fondamentali mi costringi a fare l'indovino ed è un ruolo che davvero non mi si addice...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
a mio parere non dovresti allontanarti troppo dalle tipiche caratteristiche del suono del Trends, che ti piace così tanto. Per questo motivo io ci vedrei bene sia un nuforce IA-7 usato che un DDA-100 nuovo, che accetta solo ingressi digitali ed è quindi adatto al tuo impianto, che è privo di giradischi e dispone invece di un lettore CD con diverse uscite digitali. Altre possibilità potrebbero essere sia il Wadia 151 che il BelCanto C5i, in due fasce di prezzo abbastanza diverse. Vedi se riesci ad ascoltare qualcuno dei componenti che ho elencato, possibilmente coi tuoi diffusori. Non fissarti con la potenza, quel perentorio almeno 70/80 watt che hai scritto non ha molto senso. Tenuto conto della sensibilità dei diffusori secondo me potrebbe bastarti molto, molto meno, giusto quella manciata (10, 20?) di watt in più rispetto al Trends che possa evitarti il clipping nei momenti più impegnativi. Se puoi, fatti prestare un amplificatore qualunque, anche molto economico, da 25/30 watt per canale, provalo coi tuoi diffusori e poi dimmi se la potenza è sufficiente oppure no. Questo esperimento ti darà la misura di quanta potenza realmente ti serva in ambiente domestico coi tuoi diffusori.
Spro di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Ciao Lucio,
innanzitutto grazie per aver risposto/pubblicato su TNT la mia ultima mail. A questo punto vorrei informarti che, casualmente, proprio nel periodo in cui attendevo una tua replica (quasi profetica), un amico mi ha proposto l'acquisto del suo amplificatore Rotel RA 1520, chiaramente usato. Macchina in ottime condizioni dall'estetica accattivante e che ben si sposa con il resto del set-up. Anche l'occhio vuole la sua parte!!! Ho potuto tenere l'ampli in prova, in ambiente controllato (ossia a casa mia), per circa 10 giorni ed in questo lasso di tempo, ho avuto modo di convincermi e decidere di acquistarlo. Onestamente questo upgrade è stata una piacevole rivelazione!!!
Dopo un primo momento di sgomento, in quanto ero ormai "assuefatto" al suono del Rotel ra04 (che comunque ribadisco, resta un più che ottimo entry level), ho iniziato a capire che con l'introduzione del 1520 nel mio set-up il suono diveniva, più preciso, più equilibrato, più raffinato. Con un miglioramento dei dettagli ed una maggior "separazione" degli strumenti. Bassi ben controllati e frequenze medie che (probabilmente prima erano troppo in avanti) ora riescono ad amalgamarsi meglio con il resto degli strumenti, creando una sensazione di avvolgimento maggiore.
Anche la scena si è allargata, nonostante sia sempre un po' troppo bassa, ma credo dipenda anche dal posizionamento forzato dei diffusori...
Inoltre il 1520 anche alzando i volumi oltre le soglie a cui ero abituato, sembra non scomporsi, dando prova di buone capacità di pilotaggio. Incredibile come i 60 watt dichiarati dalla casa, nelle varie prove effettuate dagli "addetti ai lavori", diventino quasi 100, rendendo quindi l'ampli, in grado di "muovere" più che egregiamente, diversi diffusori...
Con questo upgrade, si possono percepire (come mi avevi accennato) dei miglioramenti anche nello stadio Phono (seppur non macroscopici), e quindi ora potrei valutare un acquisto di una nuova testina, come da te precedentemente consigliato!!!
Per 320 euro, ho portato a casa una macchina davvero ben costruita, ben suonante e versatile. Ed anche restare con lo stesso brand, conoscendone le caratteristiche salienti, credo sia stata una mossa vincente. Sono davvero soddisfatto !!!
Anche gli amici audiofili che son passati a trovarmi son rimasti piacevolmente sorpresi, di come l'impianto sia ben suonante e ben assemblato, insomma notevolmente migliorato.
Mi ha lusingato molto sentire commenti sinceri, tra cui: "incredibile come suoni caldo questo Rotel, sembra un NAD" (sfatando alcuni giudizi molto prevenuti riguardo a queste elettroniche), oppure: "a questo punto io non cambierei più nulla, sei davvero a ottimi livelli"...
E mi chiedo perché alcuni componenti siano spesso (in Italia) snobbati, quando come Q/P risultino essere a livelli molto alti...
Ora il set-up (tutto acquistato usato) è così composto:
LC
La settimana scorsa è stata la volta del duo francese dei Daft Punk, questa settimana andiamo in Belgio, con Ozark Henry (al secolo Piet Goddaer), artista poliedrico che col suo album di debutto, nel 1996, aveva strappato a David Bowie l'apprezzamento per il miglior album di debutto dell'anno. Non a caso in Francia è noto com Le Jeune Bowie fiammingo! Nel 2013 Ozark arriva al successo internazionale con questa I'm your sacrifice, dove duetta con una straordinaria e angelica Amaryllis Uitterlindenm.
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Caro Roberto,
sono contento che il nuovo acquisto abbia prodotto risultati così positivi all'ascolto. Il prezzo pagato, tra l'altro, è più che onesto, davvero un buon acquisto! Perché dici che Rotel è snobbata in Italia? Non direi proprio! Noi abbiamo sempre parlato bene dei prodotti di questa storica Casa, sempre dei campioni nel rapporto qualità/prezzo.
Per quanto riguarda la testina, sì, l'AudioTechnica potrebbe essere un ottimo acquisto, se non sbaglio uno dei nostri redattori la ha in prova, pertanto aspettati una recensione nei prossimi mesi...se avrai la pazienza di aspettare ;-)
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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