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LC
Caro Emanuele,
se gli attuali diffusori distano appena 20 cm dalla parete posteriore hai bella voglia a voler cambiare amplificatore per migliorare l'immagine!!! Prima di tutto devi allontanare i diffusori dalla parete posteriore, poi si potrà cominciare a discutere sulla qualità dell'immagine stereofonica. Ciò premesso, certamente puoi migliorare almeno il resto della performance audio, con un integrato stereofonico ad hoc. Per il tuo budget prova a valutare, oltre all'ottimo Vela che ho recensito qualche mese fa, anche apparecchi di costo più elevato, visto che la cifra stanziata sfiora i 900 €, se non ho capito male. Sto pensando a Arcam FMJ A19, Rotel RA12 o RA1520 e persino Primare I22. Il salto qualitativo sarà notevole, se non nell'immagine, castigata dal posizionamento, almeno negli altri parametri importanti. Sono tutti di dimensioni adatte al tuo mobile e hanno potenza sufficiente per smuovere anche i woofer più pigri. Mi preoccupa invece un po' questo switch per amplificatori che costruiresti o ti faresti costruire...ho paura che possa limitare la qualità del segnale in arrivo al nuovo amplificatore integrato. Chiedi che sia realizzato con componenti di buona qualità.
Io al posto tuo sarei decisamente più drastico: collegherei tutto al nuovo amplificatore, staccando i cavi dei diffusori quando deve funzionare quello HT. Può sembrarti seccante, ma è la soluzione qualitativamente migliore. Altrimenti utilizza solo il nuovo amplificatore per pilotare i diffusori frontali, prelevando il segnale front da una qualche uscita del tuo Onkyo, ad esempio dalla TAPE/VCR OUT.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
evidentemente la vicinanza del trasformatore d'alimentazione a qualche altro componente audio innesca questo fastidioso ronzio. Per eliminazioni successive dovresti cercare di capire quale sia il componente più sensibile e la posizione ideale del trasformatore per non sentire più il rumore. Se, come penso, il problema fosse l'alimentatore, potresti provare a rinchiuderlo dentro una scatola metallica che funzioni da gabbia di Faraday, così i disturbi da esso innescati resterebbero intrappolati dentro il cabinet.
Puoi certamente acquistare il super-alimentatore ma ho paura che il fenomeno possa ripresentarsi, se l'apparecchio imputato fosse sensbile al campo generato anche da questo secondo alimentatore. In linea del tutto generale sarebbe una buona idea tenere gli alimentatori (tutti!) e i cavi di alimentazione ben lontani dal giradischi e dalla testina. Tieni conto che soprattutto le MC a bassa uscita devono subire una forte preamplificazione che, inevitabilmente, si trascina con sè una certa sensibilità al rumore e alle interferenze.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Re: Nuovo analogico
Buongiorno, e grazie della rapida risposta. Ne avevo bisogno!
A questo punto ti chiederei ancora un aiuto: cosa posso cercare sull'usato? Quali modelli? E che testine?
Tieni conto che vorrei qualcosa che possa essere una buona base per un futuro upgrade (di testina, ma anche dell'impianto). Da una rapida ricerca fatta su oggetti reperibili entro i 300 euro e visionabili di persona (ho più volte comprato usato al buio, ma col giradischi non so... non me la sento) ti elenco:
LC
Caro Luca,
le offerte che hai trovato non mi sembrano irresistibili. Come si possa sperare di vendere un ProJect Debut III usato, con testina usata, a 200€ quando nuovo si trova a 250 resta per me un grande mistero. I Thorens 165/166 sono un terno al lotto, bisogna conoscerli bene, sono rognosi da regolare e montano un braccio appena discreto. Con 300€ oggi si compra di meglio, nel nuovo e non si hanno sorprese. Il Pioneer ha un prezzo quasi onesto, bisogna vedere in che condizioni è e che testina è stata montata. In previsione di crescita futura però, è quello che può seguirti di meno, essendo un entry-level di oltre 30 anni fa.
Tieni conto che, nel nuovo, con appena 290€ (spedizione compresa!) ti portano a casa un ProJect Debut Carbon con una ottima testina Ortofon 2M Red, che da sola costa 100€. Con queste occasioni il mercato dell'usato dovrebbe ridimensionarsi un pochino, secondo me. Tu avresti un ottimo giradischi, nuovo con garanzia ufficiale, una testina ottima e nuova, già montata. Mi pare che ci sia poco da discutere. O l'usato propone a queste cifre giradischi nettamente migliori oppure i prezzi devono calare. Non se ne può più dei prezzi gonfiati a dismisura con la scusa dell'analogico vintage. L'usato ha senso fintanto che permette di acquistare prodotti migliori a prezzi inferiori...oggi siamo giunti all'eccesso: giradischi economici già 30-35 anni fa spacciati oggi come merce sofisticata e di lusso. Ma per favore! Confido sempre in un risveglio del popolo audiofilo, che mandi a stendere questi improvvisati incantatori di serpenti. Sgrunt.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Ernesto,
quello dello sdoppiatore a Y in foto è l'unico modo per duplicare un segnale in maniera tale da inviarlo a due amplificatori, a meno che il pre non disponga già di uscite sdoppiate. Puoi stare tranquillo: non succede proprio nulla, il segnale linea raggiungerà i due amplificatori senza alterazioni di sorta! Semmai, devi porti il problema se valga la pena oppure no complicare così tanto l'impianto, quando magari con una spesa non molto diversa potresti acquistare un amplificatore integrato di qualità più elevata. Pensaci bene: ti serve un secondo finale, poi un altro cavo di segnale identico al primo, magari anche un altro cavo d'alimentazione, qualora ne usassi uno speciale nel primo finale e se i diffusori non fossero già collegati in biwiring ti servirebbe anche un altro set di cavi di potenza. Ora, non so di che livello di apparecchi stiamo parlando ma dalla vendita dell'attuale pre e finale, maggiorata del budget necessario per l'acquisto di tutto il materale necessario potresti ricavare abbastanza per acquistare un amplificatore integrato di classe più elevata: impianto più semplice, percorso del segnale brevissimo, un solo apparecchio da accendere anziché tre, bolletta ENEL realisticamente più bassa e tanti, ma proprio tanti cavi in meno!
A mio modo di vedere l'unica biamplificazione sensata, per i vantaggi che porta, è quella vera, cioè quella attiva, con crossover elettronico e finali dedicati a ciascuna via.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Pietro,
ti ringrazio per questa brillante sintesi di concetti base che, evidentemente, visto il tenore di certe lettere che riceviamo, non sono ancora patrimonio comune di tutti gli audiofili o degli aspiranti tali.
Io credo che tutto si basi sulla pressante voglia di certezze incrollabili alle quali aggrapparsi: per qualcuno sono le valvole, per altri il vinile, per altri ancora il digitale e così via. Avere certezze e punti fissi semplifica la vita, su questo non c'è dubbio. Visto che l'offerta del mercato è sconfinata, senza riferimenti precisi si corre il rischio di affogare. Pertanto, già eliminare tutti gli apparecchi a stato solido, per partito preso, significa dover decidere su un numero minore di possibilità. Oppure eliminare il digitale per concentrarsi sull'analogico o ancora l'alta sensibilità al posto dei diffusori tradizionali...sono tutti modi per restringere il campo d'azione. Peccato che la verità sia sempre trasversale e mai orizzontale: ci sono ottime soluzioni in una tipologia di prodotti e in un'altra opposta, per questo è fondamentale lasciare l'orecchio e il cervello liberi di decidere, senza troppi condizionamenti.
È un processo mentale che richiede maturità ed esperienza, non possiamo pretendere da un novizio la serenità per affrontare da subito un percorso simile. Quello che chiederei ai principianti è, però, di fidarsi un po' di chi quelle strade le ha già percorse, ne ha individuato i pericoli e può segnalarli agli altri.
Grazie per il preziosissimo feedback!
Lucio Cadeddu
Loudness war
Buonasera caro Lucio da una fredda Venezia, ti segnalo il seguente video sulla loudness war tratto dal sito
sentireascoltare che a sua volta l'ha tratto dal sito degli Einstürzende Neubauten: http://sentireascoltare.com. Ecco perchè preferisco ascoltare molti cd rock con lo stereo Pioneer anni 80 in cucina piuttosto che con l'impianto Primare + ESS in sala.
Un caro saluto,
Franco - E-mail: 18fran64 (at) gmail.com
LC
Caro Franco,
ti ringrazio per la segnalazione che giro volentieri ai lettori di TNT-Audio. Purtroppo c'è ancora molta confusione riguardo alla compressione dinamica. Tanti appassionati tendono a confondere la compressione dinamica (che è il livellamento verso l'alto di tutti i picchi di segnale) con la compressione dati (con perdita di informazione) che è alla base dell'algoritmo MP3. Sono due cose che non hanno niente a che vedere l'una con l'altra. Posso avere un file MP3 con una dinamica molto elevata e un file wav, non compresso, inciso su CD, completamente piatto, senza dinamica. L'equivoco nasce dal fatto che si utilizza lo stesso termine compressione senza distinguere tra quella dinamica e quella dati.
Non mi sorprende che tu preferisca ascoltare i CD ipercompressi su un impianto peggiore: quello buono metterebbe troppo in evidenza la pochezza della registrazione! Un impianto modesto, che suona tutto più o meno male, alla fine rende tollerabile - proprio perché le nostre aspettative sono più basse - qualunque cattiva incisione. Pian piano comunque il vento sta cambiando, ci sono segnali, da più parti, che si sia presa coscienza dei danni della loudness war e si provi a fare marcia indietro.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Nuovi diffusori per migliorare l'ascolto in stereo
LC
LC
Re: Primo impianto con 3500-4000€
LC
Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore.
Ho sempre piacere nel leggere le recensioni sul sito. Ho letto quelle
sui diffusori attivi che ho trovato molto interessanti e io stesso
nell'ultimo anno ho guardato con interesse p.es alla serie Xeo di
Dynaudio da utilizzare con lo smarthphone o con un Cocktail audio X10
per il passaggio definitivo alla musica liquida. Chissà che non le
mandino gli Xeo5 prima o poi :-)
Vengo al punto descrivendole il mio attuale impianto costruito nel
tempo con modifiche varie partendo da un sistema HT economico.
Ho comprato da poco il Pioneer in base al fatto di poterlo usare come
finale in uso HT, migliorando la resa in uso stereo.
Il salotto è di 19mq, 4x4,7m circa, lungo la parete corta c'è un mobile
libreria con al centro la TV, sotto a questo ci sono due mensole in
metallo avvitate al ripiano della TV e su una delle mensole ho messo
il BDP, sotto ancora sono poggiati sul pavimento i due ampli. Alla
sinistra della libreria c'è la porta di ingresso in casa e a destra
una porta interna che va nella zona notte.
Il diffusore centrale è posizionato dietro la TV (perchè davanti mi
occulterebbe parte dello schermo e sopra o sotto non c'è spazio) e i
diffusori frontali ai lati del mobile libreria distaccati dalla parete
di circa 30cm e posizionati in modo un po' convergente verso il centro
della stanza dove tengo il divano quando vedo film con i dipolari
appesi alle pareti laterali a circa 1,6 metri dal pavimento.
Dietro al divano c'è una finestra con porta finestra che accede al balcone e
alla sinistra del divano c'è la porta scorrevole che va in cucina. Se
ascolto musica invece tengo il divano più indietro addossato alla
finestra e più distante quindi dalla libreria.
La mia esigenza è quella di migliorare l'ascolto nell'uso stereo. Per
l'HT posso dire di essere abbastanza soddisfatto delle Mission, ho
eliminato il sub Wharfedale che avevo, sia per motivi di spazio, sia
perchè prima avevo dei piccoli diffusori da piedistallo che non
scendevano molto in gamma bassa. Poi ho preso le Mission usate, del
1995. Il problema principale è con la musica classica ovviamente, se
ci sono molti strumenti si confondono e l'orchestra diventa confusa. Va meglio con singoli strumenti o voci che
sento provenire dal centro del campo sonoro, anche se col solo
pianoforte si sente di nuovo che qualcosa non va, mentre chitarra e
violino mi risultano gradevoli ma quest'ultimo a volte spento, non
brillante (ma certo dipenderà anche dai CD che uso). Anche in gamma
bassa a volte provo fastidio all'ascolto (gioverebbe un tappeto tra
divano e impianto?). Quindi penserei a delle tre vie e mi rivolgerei preferibilmente al
mercato dell'usato, dato il mio basso budget.
Sui diffusori ho letto di tutto...anche in riferimento all'accoppiata
tra diffusori brillanti e ampli dolci e caldi o viceversa. Anche se in
teoria tutto dovrebbe essere neutro. Ho letto anche che sarebbe
importante la risposta in frequenza lineare, è vero? E se anche fosse
(mi sembra alcuni modelli Audes) ciò aiuterebbe con i problemi legati
all'ambiente di ascolto e all'accoppiamento all'amplificatore?
Io vorrei un equilibrio tra uso HT e stereo, considerando che non ho sub.
Attualmente sto pensando a:
Certo mi piacerebbero anche dei diffusori italiani tipo Chario, Sonus
Faber, Opera. Come vede ho elencato diffusori con caratteristiche e carattere
diverso e diverse fasce di prezzo, perchè il mio dubbio principale è
se vale la pena cambiare i miei diffusori con diffusori di pari
livello del mio, almeno come costo o invece raccogliere i soldi per
puntare ad un budget superiore e di quanto, volendo migliorare
sensibilmente. In un impianto, molti dicono che ci si debba
concentrare su amplificatore, diffusori ed ambiente. Ho da poco
comprato il Pioneer A30 per iniziare e già il miglioramento lo percepisco.
Io ho paura di comprare casse costose (per me) anche da più di 1000
euro e poi rimanere deluso nel mio ambiente di ascolto. Quindi magari
potrei raccogliere i soldi e puntare su qualcosa di davvero valido
invece di fare cambi inutili.
La ringrazio infinitamente per i suoi suggerimenti e le auguro Buon Natale.
Sergio - E-mail: guadix73 (at) gmail.com
Caro Sergio,
la mia sensazione è che neppure con 1000€ di budget riuscirai a fare grandi passi avanti rispetto alle tue ottime Mission. Tra l'altro, visto che l'amplificatore integrato Pioneer A30 l'hai appena acquistato, non ti consiglio di pensare subito a un suo sostituto. Comincerei col verificare il collegamento tra sorgente e amplificatore stereo. Mi pare di capire tu utilizzi il tuo Pioneer come finale di potenza, mentre sarebbe molto meglio saltare del tutto il sintoampli HT e collegare direttamente la sorgente all'ampli integrato, eventualmente sdoppiando le uscite RCA con gli sdoppiatori a Y che vedi nella foto poco sopra. I problemi che lamenti sono, a mio parere, anche addebitabili alla sistemazione dei diffusori e all'acustica della stanza. Certamente un tappeto aiuterebbe molto, ma anche poter dare più aria ai diffusori quando ascolti musica, allontanandoli da arredi e pareti circostanti. Lascia perdere tutte le sciocchezze che, immagino, abbia letto in qualche forum: la risposta in frequenza lineare è l'ideale per tutti i Costruttori, ma bisogna fare i conti con la risposta in ambiente, non con quella in camera anecoica. Se solo Audes avesse la risposta perfetta, al mondo si venderebbero solo diffusori Audes, ti pare? Come ho detto sempre: i grafici e le misure o li si sa leggere e interpretare nel verso giusto, altrimenti è mille volte meglio lasciarli perdere e concentrarsi sull'ascolto. Tra l'altro, la risposta in frequenza lineare è una chimera irraggiungibile, per qualunque diffusore, di qualunque prezzo. Solo un'elettronica può sperare di avere una risposta in frequenza piatta, ammesso che ciò abbia senso all'interno di un ambiente domestico. Non solo, ma la risposta in frequenza non ha niente a che vedere con l'abbinamento con gli amplificatori o i problemi ambientali. Se fosse così facile risolvere i problemi di un posizionamento sbagliato o di un'acustica non ottimale...la concorrenza avrebbe chiuso da un pezzo.
In definitiva: collega meglio sorgente e ampli stereo, lascia perdere le sciocchezze pseudo-tecniche e cura al meglio l'acustica dell'ambiente. Almeno il 50% del risultato finale dipende da questo. Leggi, a tal proposito, la lettera che segue.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Claudio,
grazie per l'aggiornamento e per l'ennesima conferma di quanto l'ambiente possa cambiare RADICALMENTE il suono di un impianto. Casse eccellenti possono suonare terribili se mal installate o se l'ambiente è acusticamente inadatto e, talvolta, quei diffusori che ci sembravano intollerabili, dei brutti anatroccoli da rivendere al più presto, si trasformano in graziosi cigni semplicemente mettendoli in condizioni migliori. Confido sempre nel fatto che a furia di ripeterlo questo concetto diventi non dico vangelo ma almeno un'ipotesi di lavoro sulla quale riflettere prima di un qualunque cambio di componente. Abbiamo sempre detto che l'ambiente e l'installazione dei diffusori all'interno di esso può influire persino per oltre il 50% sul risultato finale...la tua lettera prova ancora una volta che questo è fondamentalmente vero.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Gentile Direttore,
la ringrazio moltissimo per la risposta rapida e per la disponibilità. Mi scuso anticipatamente se le riscrivo a stretto giro di posta. Attenderò con pazienza la sua risposta.
In effetti non ho preclusioni sugli amplificatori a transistor. Questo dell'alta fedeltà è per me un mondo del tutto nuovo ed
ho notato che più si ascoltano impianti più cresce la sensibilità alla resa sonora. Il fatto di essermi indirizzato sui valvolari deriva da una esperienza di ascolto (UnisonResearch Simply Italy vs Unico Primo) che, mantenendo sorgente e diffusori invariati (Opera Grand Mezza) mi ha dato impressioni di coinvolgimento nella scena decisamente a favore del valvolare. Diciamo che con l'amplificatore ss ascoltato ho avuto l'impressione di una scena meno profonda.
Successivamente ho incontrato le Tannoy Turnberry SE.. ed è stato come essere nel centro dell'orchestra che suonava!
Ed in quella occasione era il Cayin a55t a pilotarle. A questo punto la domanda è: quali amplificatori a ss mi consiglia di abbinare alle Tannoy nei miei prossimi ascolti? E, soprattutto, è vero, come dicono molti, che per avere un suono "simile" al valvolare, con uno ss bisogna
spendere molto di più?
La ringrazio ancora molto.
Saluti,
Luca - E-mail: grecoland (at) gmail.com
Caro Luca,
è difficile e generalmente fuorviante giudicare se siano meglio gli amplificatori a valvole o quelli a stato solido da un solo confronto! Tra l'altro, anche l'Unico Primo usa le valvole nella sezione di preamplificazione. Visto che sembri orientato sulle Tannoy e che il Cayin è un integrato intorno ai 1500€ potresti contrapporgli, ove sia possibile un confronto con gli stessi diffusori e nello stesso ambiente, i seguenti integrati a stato solido di pari classe: Primare I22, Wyred4Sound Mini-INT, Arcam FMJ A28, Audio Analogue Puccini 70 Rev.2, Naim Nait 5i o 5si. Se fosse vera la stupidaggine che ti hanno detto, ovvero che per avere un suono di pari qualità occorra spendere molto di più con un ampli a stato solido, al mondo si venderebbero solo amplificatori a valvole. Chi sarebbe il cretino che spende la stessa cifra per ottenere meno qualità? Mi sorprendo sempre quando sento queste colossali sciocchezze, evidentemente la voglia di spararle grosse fa fatica ad abbandonare l'audiofilo quadratico medio :-)
Lo so, dovrei esserci abituato, anche perché sono sempre le stesse, più o meno, però non riesco a rassegnarmi!
Tornando al tuo impianto...se ti piace così tanto l'abbinata Cayin + Tannoy, prendila pure senza troppi problemi.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Gentile Direttore, le scrissi mesi fa per avere un suggerimento in
merito a quale amplificazione utilizzare con le TNT Lilliput
autocostruite, da mettere in studio. Sapendo che avevo a disposizione un "Marantz 8B", lei mi suggerì una preamplificazione dello stesso periodo
o una preamplificazione passiva per "non modificare la timbrica del bel
Marantz". Da buon allievo indisciplinato, non ho seguito i consigli, ma ho
collegato direttamente il Marantz all'uscita delle cuffie di un PC
portatile, visto che il segnale di uscita sembrava sufficiente per
essere amplificato dal finale.
Che dire... il sistema suona che è una meraviglia. Mi perdonino gli
esperti che magari saranno inorriditi dalla "catena corta" dell'impianto
ma ho ottenuto ciò che desideravo: poter lavorare accompagnato da musica
ben suonata, pulita, precisa e non affaticante.
Sono contento che due apparecchi che hanno quasi 50 anni di differenza
vadano così d'accordo! Certo, adesso ci si muove verso sistemi super
integrati che fanno mille cose insieme, audio, video, controlli domotici
ecc. il Marantz fa solo una cosa: "amplifica un segnale" e lo fa davvero
bene.
Grazie per le dritte, è sempre un piacere leggerla!
Buon Natale!
P.S. In allegato una foto de "il vecchio, il bambino e le Lilliput" il
plotter non centra nulla ma lì era il posto giusto per le casse.
Agostino - E-mail: agoguerrini (at) gmail.com
LC
Per augurarvi Buone Feste quest'anno ho scelto The Christmas song, scritta da Mel Tormé e Bob Wells, interpretata live dallo stesso Tormé, raffinatissimo cantante e compositore jazz. Su YouTube c'è anche una bellissima versione di Nat King Cole, ma l'embedding del video, per le solite politiche astruse di Vevo, non è consentito.
Come consuetudine, TNT-Audio va in vacanza a ridosso delle festività, augurando a voi e alle vostre famiglie serenità e tanta buona musica, vi ricordiamo che i nostri consueti aggiornamenti settimanali saranno nuovamente online sabato 18 Gennaio 2014. Buon Natale e Buon Anno Nuovo, continuate a seguirci sul nostro sito Facebook che terremo aggiornato con suggerimenti musicali e altre notizie dal mondo della musica e dell'audio.
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Caro Agostino,
sono felice che tu sia soddisfatto, ma temo che la tua catena corta sia molto meno corta di quanto tu creda. E già, perché a monte del tuo finale Marantz c'è sia un convertitore D/A che un preamplificatore, entrambi interni al tuo PC...e ti lascio immaginare quale sia la qualità di entrambi! Il segnale audio, all'interno del PC viaggia in digitale, pertanto va prima convertito in analogico e poi spedito agli stadi analogici d'uscita, che sono quelli della scheda audio interna. Per non parlare dei diversi driver audio e delle differenze di qualità tra i vari software di lettura per file audio! Certo, tutto funziona e magari pure bene, ma credimi se ti dico che potrebbe suonare molto, molto meglio, utilizzando un DAC USB con regolazione di volume o un DAC USB seguito da un pre (passivo o no). I passaggi che farebbe il segnale sarebbero gli stessi, ma ci sarebbe il vantaggio di farlo transitare all'interno di componenti di qualità HiFi, cosa che la tua scheda audio non è.
Tra l'altro, avresti potuto realizzare una catena veramente più pulita e corta semplicemente collegando al tuo PC un amplificatore/DAC come il Nuforce Icon che oltre a convertire il segnale digitale dalla USB del tuo PC lo amplifica e lo spedisce alle casse: percorso brevissimo e trasparente. Avresti avuto anche il vantaggio di un ingombro assolutamente trascurabile e, d'estate, avresti evitato di avere a fianco il fornetto a valvole...
Comunque sia, l'importante è che tu abbia raggiunto il tuo scopo! Tanti cari auguri anche a te!
Nel caso anche questo embedding dovesse essere vietato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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