Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 12/5/2018 - 19/5/2018

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  1. Re: Variazioni di velocità
  2. Nuovo DAC
  3. Upgrade diffusori
  4. Re: Dubbio Amletico
  5. Re: Upgrade impianto hi-fi
  6. Audioquest Jitterbug
  7. Radio Paradise in FLAC
  8. Nuova testina
  9. Nuovo impianto
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Re: Variazioni di velocità
Buongiorno Direttore,
ho sempre bisogno di lei e chiedo venia (
Vol. 844). Il mio giradischi è un Technics SL 1410...no, non ho ancora cambiato la cinghia poiché non sono capace. Può aiutarmi a scaricare uno stroboscopio? E come faccio ad eliminare la cinghia?
Francesco - E-mail: checcontr (at) yahoo.it

LC
Caro Francesco,
il tuo giradischi non ha la cinghia, ma è a trazione diretta! Se c'è una fluttuazione di velocità questa è pertanto da ricercare nel motore o nell'elettronica di controllo. Ora, siccome il giradischi ha delle regolazioni fini della velocità, è possibile che i contatti elettrici di questi potenziometri siano ossidati e comportino delle variazioni. Il giradischi sarebbe da smontare e revisionare, magari con uno spray disossidante per contatti elettrici si risolve. Poiché però non mi sembri esattamente un audiofilo esperto - altrimenti avresti capito che quella scritta "direct drive" sul tuo giradischi significa trazione diretta! - eviterei di fare danni azzardando pericolose riparazioni fai da te. Se avessi un amico o un tecnico di fiducia potresti rivolgerti a loro. Per quanto riguarda lo stroboscopio...non ti serve scaricarlo dalla rete, è integrato nel bordo del piatto del tuo giradischi! :-)
Se mi avessi dato queste informazioni nella prima e-mail che hai spedito avremmo evitato questi piccoli equivoci. Ma è così difficile dare a chi legge tutte le informazioni indispensabili per capire il problema per il quale si chiede consulenza? No, dico, sarebbe come se chiamassi un meccanico e gli dicessi: “guardi, ho la macchina che fa uno strano rumore, cosa accidenti potrà mai essere?” Senza dare ulteriori informazioni, potrebbe mai un meccanico dare una mano, per giunta da remoto?
A volte non capisco se è pigrizia, superficialità o...altro. Perdona la franchezza.
In definitiva: rivolgiti a un tecnico riparatore oppure acquista un giradischi nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo DAC
Buongiorno direttore, avevo da porle un quesito. Da anni mi sono avvicinato alla musica liquida e nonostante sia cresciuto con il vinile ho deciso di intraprendere questa evoluzione (anche se i “puristi” potrebbero storcere il naso. Mi avvalgo di un normale PC con installato JRiver e Fidelizer, di un Vault 1 della Bluesound e di un DAC DA 300USB della Denon (PC collegato con USB Asincrono e Vault con cavo ottico al DAC).
Con il ricavato della vendita del lettore cd (YBA classic 3 sigma) e aggiungendo qualcosa volevo acquistare un DAC di qualità. Secondo lei posso acquistare un prodotto che sostituisca sia il mio Convertitore sia il Vault, o mi conviene mantenere separate le 2 cose?
La ringrazio per la sua preziosa collaborazione (di cui ho già usufruito precedentemente) e le auguro una buona giornata,
Elio - E-mail: arlettielio (at) outlook.com

LC
Caro Elio,
non vedo alcuna ragione per sostituire il Vault, che svolge egregiamente la sua funzione e che potrebbe beneficiare di un DAC di qualità più elevata rispetto al DAC Denon che stai utilizzando ora. Quindi concentra tutte le tue finanze sull'acquisto di un DAC di qualità superiore, che abbia l'ingresso ottico per poter sfruttare l'uscita ottica del tuo Vault.
Occorrerebbe fissare un budget massimo, ma continuo a osservare - tristemente - che questo parametro ci si dimentica sempre di indicarlo, quando invece è quello più importante. Mi limito a indicarti alcuni modelli che dovrebbero farti fare un salto qualitativo sensbile rispetto al DAC attualmente in uso. Sto pensando a DAC come M2Tech Evo Dac Two Plus, Rotel RDD-1580, Rega DAC R, Audiolab mDAC, Musical Fidelity MX-DAC, Audiolab mDAC Plus. Ognuno di questi modelli ti farà compiere un salto qualitativo non trascurabile, posto che il resto dell'impianto sia in grado di evidenziarlo, naturalmente.
Qualora volessi un unico oggetto che oltre a fare ripping possa fare tante altre cose, potresti pensare a uno dei soliti all-in-one di Cocktail Audio. In questo modo potresti tranquillamente dimenticarti l'utilizzo del PC.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade diffusori
Gentile Direttore buongiorno,
è passato un po' di tempo dall'ultima volta che Le ho scritto - settembre 2013 - chiedendo consiglio per amplificare la mia coppia di Martin Logan Electromotion ESL appena acquistate. Di acqua sotto i ponti un po' ne è passata da allora e, attualmente, il mio impianto è così composto:

L'ambiente d'ascolto è una mansarda 4,5x6,5 con i diffusori sul lato corto, distanziati 1m circa dalle pareti di fondo e laterali. Nell'insieme l'ambiente è abbastaza neutro (lievemente tendente al riflettente). I rimbombi non sono un problema.
Tutto ciò alimenta le mie care ML, “aiutate” appena appena da un sub REL tagliato bassissimo (che mi pare si integri molto bene). Non sono sicuro che il sistema descritto sia perfettamente equilibrato; è cresciuto negli anni in base alle disponibilità, alle occasioni presentatesi e ai vostri preziosissimi consigli. Ad ogni modo sono molto soddisfatto del risultato, soprattutto dallo scorso Natale quando ho inserito nella catena la sorgente analogica (fra parentesi, il miglioramento rispetto al X-12+DAC mi ha abbastanza sconcertato, del tutto inaspettato...).
In buona sostanza, non sono attanagliato da particolari dubbi / problemi tuttavia...tuttavia visto che “sulla carta” sembrerebbero possibili ampi margini di miglioramento, perché non provare a godere ancora di più della musica rispetto a quanto (tanto) già stia facendo?
Chiarita brevemente la molla che mi spinge a disturbarla di nuovo, vorrei condividere un mio ragionamento che – naturalmente - sottende una sua richiesta di aiuto.
Leggendo le Sue prove e risposte, mi è parso di capire che le mie elettroniche - soprattutto la sezione di amplificazione - ben potrebbero reggere diffusori di buon livello. Anche le sorgenti, dopotutto, non dovrebbero mortificare set-up più impegnativi. Ciò detto, mi sembrerebbe possibile ragionare sull' UPGRADE per definizione: i diffusori.
Come dicevo, le ML mi soddisfano un po' su tutti i parametri fatta eccezione – forse – per uno sweet spot molto limitato. Ciò che però mi ha fatto innamorare della loro presentazione è stata la ricostruzione scenica, specie in relazione alla loro capacità di sparire e creare illusioni “olografiche”.
In sintesi, assumendo che: 1) le mie elettroniche possano reggere un upgrade di diffusori, 2) degli attuali diffusori amo moltissimo la presentazione 3D e la capacità di “sparire”; 3) l'unico limite che un po' mi affligge è lo sweet spot...riterrebbe sensato passare alle Duevel Bella Luna Diamante (usate)?
Leggendo la Sua recensione, mi pare che le qualità di questi diffusori siano fuori discussione ma, poiché si tratterebbe di upgrade relativamente impegnativo, secondo Lei nel mio sistema apporterebbero differenze tangibili? Prima di imbarcarmi nei pellegrinaggi richiesti per ascoltarle di persona e nelle consuete azioni di PR con mia moglie :-), ci terrei davvero alla Sua opinione spassionata, con preghiera di provare a descrivere quali tipi di differenze, pro e contro potrei aspettarmi dal cambiamento. Mi rendo conto, ma se fosse stato facile...avrei evitato di disturbarla.
Grazie in anticipo per l'attenzione e – soprattutto – per il lavoro e la passione che continua a regalarci.
Un caro saluto,
Lorenzo - E-mail: lmarchetto (at) sts.deloitte.it

LC
Caro Lorenzo,
ritengo i
Duevel Bellaluna dei diffusori per certi aspetti “definitivi”, nel senso che sono in grado di non mortificare impianti anche di altissimo livello. Si tratta, però, di diffusori abbastanza diversi dai tuoi pannelli elettrostatici, quindi un ascolto, secondo me, è obbligatorio, sia per questo motivo che per una mera ragione di costi, non certo contenuti, per entrarne in possesso.
Faccio fatica a immaginare qualcuno al quale le Bellaluna possano non piacere, ma il mondo è vario, meglio non dare tutto per ovvio e scontato.
Se non ti piace lo sweet spot delle tue ESL allora la strada da seguire sembrerebbe proprio quella delle Duevel! Un tentativo sarebbe certamente da fare, eventualmente portati appresso la tua amplificazione. Contatta il disponibilissimo distributore italiano di Duevel e chiedi quale possa essere il punto a te più vicino per poterle ascoltare. Sono abbastanza sicuro che resterai molto colpito però, ripeto, non si sa mai.
Tienimi aggiornato sugli sviluppi!
Lucio Cadeddu

Re: Dubbio Amletico
Carissimo direttore,
innanzitutto la ringrazio per la disponibilità ed i preziosi consigli che mi ha dato nel
volume 844 che sono stati davvero molto utili. Ho approfittato di questi giorni di ferie per macinare chilometri girando ad ascoltare e a montare e smontare gli impianti ed alla fine ho avuto la sorpresa che non mi aspettavo e che mi ha reso veramente un audiofilo felice.
Ma facciamo un passo indietro, indubbiamente nella mia precedente non ho espresso chiaramente alcune cose che possono aver dato adito a dubbi legittimi ed allora chiarisco meglio. Pur condividendo in pieno il discorso relativo al doppio impianto nel mio caso è un obbligo poiché per varie ragioni mi devo dividere tra due abitazioni dove vivo e trasferire ogni volta che mi sposto da una all'altra l'impianto (che serve anche per lavoro alla mia compagna che è musicista) non è proprio pensabile.
Detto questo mi sembra doveroso spiegare anche come intendevo il budget, nel senso che se mi fossi rivolto all'usato avevo la possibilità di spendere 1500 euro e tenermi le Minima Amator (alle quali sono affezionatissimo e rimangono tutt'ora diffusori dal mio punto di vista eccezionali), invece optando per il nuovo avrei potuto stare sui 2500 totali dando in permuta le SF che mi venivano valutate sui 1000 euro.
Sul nuovo sono rimasto molto favorevolmente impressionato dalle ProAC ma assolutamente fuori budget per me (le Response D 30 in particolare ma anche le Response D 20 non mi sono per nulla spiaciute) e chissà magari fra altri 20 anni arriverà una coppia di questi diffusori ad allietare gli ascolti, mentre invece sono rimasto deluso da Sonus Faber, forse perché sono troppo legato alla vecchia serie “latina” (ricordo ancora gli ascolti da brivido fatti con le “Extrema” e con le Electa Amator). Sembra che le nuove serie, ma lo dico appunto da innamorato dei diffusori di quell'epoca, abbiano perso la loro anima e, per quanto siano comunque ottimi componenti e suonino benissimo, non hanno saputo trasmettermi nulla che mi abbia invogliato a riprendere SF., e poi molti altri marchi che comunque non mi hanno convinto (come del resto già in passato) che ho potuto ascoltare in questi giorni.
Morale della storia mi ritrovo ora le Totem Sttaf nel primo impianto e le Minima Amator nel secondo e sono felicissimo delle prime ed ancor più di non aver dovuto separarmi dalle seconde. Devo confessare che le Totem sono state una sorpresa assoluta perché ascoltate nell'impianto del mio amico non mi avevano fatto una bellissima impressione, le trovavo troppo “effervescenti” ed anche un pelino “acide” ma credo dipendesse dall'ambiente troppo riflettente in cui erano collocate essendo la catena a monte una full Naim quindi al di sopra di ogni sospetto, e se non fosse stato per quel suo riferimento di provarle nel mio ambiente e con il mio impianto non le avrei minimamente tenute in considerazione.
Portate, invece, nel mio ambiente e collegate al mio impianto è stato un vero colpo di fulmine, direi quasi uno choc perché senza curarne minimamente il posizionamento mi sono ritrovato con una immagine tridimensionale stupefacente, una setosità ed una raffinatezza della gamma alta ed altissima che nulla ha a che vedere con quella sensazione provata nell'ambiente ove erano collocate, una gamma media precisa e veloce con sfumature che non avevo mai colto con le SF (soprattutto su alcuni strumenti a corde e sugli ottoni) ed un bel basso corposo anche se un po' rimbombante (ma quello si è sistemato affinando il posizionamento) e sufficientemente esteso almeno per i miei gusti, grande senso del ritmo e musicalità ma soprattutto una grande stabilità nell'immagine anche fuori da punto ideale di ascolto.
Curando poi attentamente il posizionamento la situazione è ulteriormente migliorata e adesso sono lì che suonano continuamente da quando sono arrivate senza mai stancarmi perché danno la sensazione che tutto sia al posto giusto e nel momento giusto e pur essendo ricchissime di microdettaglio e nouances non risultano mai affaticanti, anche quando sono impegnato come ora a scrivere o a fare dell'altro.
In definitiva si è trattata della soluzione più logica ed economica che mi garantirà almeno 20 anni di altri ottimi ascolti (non sono certo un audiofilo con l'ansia da cambiamento) con il primo impianto ed anche anche con il secondo.
In quest'altro caso le cose sono indubbiamente migliorate con l'inserimento delle Minima Amator rispetto alle pur buone Dynaudio anche se la parete di fondo così vicina chiaramente le “inscatola” un po' e non rendono come dovrebbero però devo dire che il risultato è decisamente buono soprattutto perché avevo delle forti perplessità riguardo l'amplificatore Aura che invece si è dimostrato in grado di pilotarle con sufficiente autorevolezza e grazia.
Un domani, magari tra altri vent'anni non dovrò più fare avanti-indrè e così potrò mettere mano e ripensare completamente l'impianto per averne uno solo e magari tornerò a scriverle per ulteriori consigli, ma questi sono discorsi troppo prematuri al momento.
Pertanto ora mi posso ritenere uno di quegli audiofili felici, anzi nel mio caso doppiamente felici.
La ringrazio nuovamente per la cortese attenzione e per i consigli ricevuti.
Cordiali saluti.
Marco - E-mail: marco.muttinelli (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
pubblico volentieri questa ulteriore testimonianza dell'importanza dell'ambiente d'ascolto. Non mi stancherò mai di ripeterlo: un impianto (o un diffusore) può sembrare meraviglioso o inascoltabile semplicemente variando ambiente e disposizione. Quanti upgrade inutili ci si potrebbe risparmiare se ci si fidasse di questa affermazione. E invece no, si continua ad acquistare componenti su componenti, nella speranza di trovare quello che compia l'impossibile miracolo.
Sono contento tu abbia trovato la soluzione ottimale per le tue esigenze. E grazie per aver chiarito la necessità dei due impianti, da me sempre vista come un inutile esagerazione. Nel tuo caso, invece, è una necessità :-)
Infine due parole sul suono Sonus Faber (vecchio vs nuovo). Indubbiamente l'impostazione sonora, negli anni, si è modificata ed è diventata, in qualche senso, più “moderna” e quindi aperta e dettagliata. Tutti i componenti HiFi di quest'ultimo decennio hanno virato verso impostazioni più orientate all'ultra definizione e all'apertura. Non sempre questo è stato un bene, anzi. In ambienti non perfetti e con incisioni non all'altezza (e quante ce ne sono) una tendenza di questo tipo può facilmente rivelarsi eccessiva.
Grazie per il feedback e il prezioso spunto di riflessione,
Lucio Cadeddu

Re: Upgrade impianto hi-fi
Caro direttore voglio ringraziarla per la risposta a “Upgrade impianto hi-fi” (
vol. 840). La ringrazio sopratutto perché mi ha dato la conferma che ho imparato qualcosa leggendo il vostro sito. Le comunico che ho anticipato, prima della sua risposta, l'acquisto di un Fortissimo (Audio Analogue) usato che ho potuto provare a casa e che mi da la possibilità di ascoltare concerti su you tube usando la sonorità dell'amplificatore-casse dell'impianto, sia di scaricare musica liquida. Ma a parte queste nuove possibilità, finalmente anche con l'aiuto dei vostri cavi TNT Triple T, ho avvertito una sostanziale differenza rispetto al pur ottimo NAD 3220 PE (a proposito il negoziante mi ha proposto il ritiro per 100€, dicendo che se restava sempre fermo avrebbe perso ....elasticità, ed io non avendo una seconda casa, se non il camper, ho accettato).
Ora credo che fino a che il mio lettore CD non darà problemi credo lo terrò, perchè ho avvertito e anche da voi confermato, almeno così ho capito, che a volte vale di più avere una buona incisione-registrazione che un ottima fonte (leggi piatto o lettore cd). Se poi capiterà un buon usato che si adatta alle caratteristiche dell'impianto (pensavo ad esempio ad un buon entry-level sempre di Audio Analogue) lo ascolterò e valuterò.
Un'ultima considerazione: ho letto la sua risposta che ero in giro con il mio camper (ho fatto un mesetto in Spagna) e dovendomi accontentare dell'impianto sul camper (sebbene dotato di subwoofer della Bose) al mio rientro ho apprezzato ancora di più la sonorità del nuovo impianto.
Grazie ancora del vostro prezioso aiuto e delle vostre rubriche che ora vado a leggere essendo in arretrato di un mese.
Cordialmente,
Massimo - E-mail: mcbonet51 (at) gmail.com

LC
Caro Massimo,
ottimo acquisto l'amplificatore Audio Analogue! In prospettiva, se ti piacciono queste sonorità, potrai certamente valutare l'acquisto di un lettore CD della stessa Casa, non dovrebbe essere impossibile trovare anche un buon usato recente. Per quanto riguarda il ritiro del tuo NAD 3220PE la cifra offerta dal tuo negoziante è sostanzialmente corretta, giusto perché lui ci doveva pur guadagnare qualcosa. Semmai, trovo discutibile l'affermazione relativa alla “perdita di elasticità” dell'amplificatore se questo fosse rimasto inutilizzato. Non ci sono parti in movimento, pertanto non vedo alcun rischio a lasciare spento e fermo un amplificatore. Certo, i condensatori invecchiano, ma accade anche agli apparecchi in funzione! Ogni tanto rispolvero alcuni apparecchi che tengo fermi da tempo e, dopo un nuovo breve warm-up, sono pronti a suonare più o meno come prima. Non ho notato perdite di “elasticià”. Non si finisce mai di imparare ;-)
Una cosa è certa: avresti potuto vendere il tuo NAD 3220 PE a una cifra ben più alta, almeno 150/200€, se perfetto.
Infine sì, è perfettamente normale che dopo ascolti mediocri il nostro impianto ci sembri straordinario. L'orecchio si abitua molto in fretta ed “equalizza” per far fronte alle mancanze dell'hardware. La stessa cosa accade quando si guidano due auto dalle prestazioni diverse. Dopo un po' di tempo sembra che quella meno veloce sia più veloce di quanto la ricordassimo...fintanto che non guidiamo quella più veloce. Insomma, dopo un breve periodo di adattamento, il nostro cervello si rilassa, è normale. Il “meglio”, però, lo si riconosce subito. Se non accade, significa che la differenza è piccola.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Audioquest Jitterbug
Salve Sig. direttore sono Pierluigi, volevo sinteticamente esporle una piccola scoperta che mi è capitato di fare di recente: nel mio sistema che si basa su musica liquida e sorgente digitale (mini-pc e lettore sacd che fa anche da convertitore) è presente un convertitore usb/spdif (M2Tech Hiface 2), ora proprio quel convertitore, che altro non è che una specie di chiave usb, viene alimentato dalla presa usb del computer che, senza avere mezzi per eseguire un controllo del genere, non credo fornisca la più pulita delle alimentazioni (i 5 volt dell'usb). Proprio lì c'è stata la sorpresa: ho inserito prima della Hiface 2 un piccolo filtro per l'alimentazione usb, prodotto dalla Audioquest si chiama “Jitterbug” e si presenta come una chiavetta con una spina usb da una parte e una presa dall'altra ed ha lo scopo di pulire l'alimentazione lasciando passare inalterati i dati digitali. Ogni sistema può rispondere in modo diverso, ma quel “coso” nel mio ha prodotto un miglioramento percepibile (la Hiface 2 credo sia meno disturbata dall'alimentatore switching del pc). Per poco più di 40 euro è un prodotto che consiglierei a tutti quelli che hanno dispositivi alimentati tramite usb.
Spero questa mia segnalazione sia gradita,
Saluti!
Pierluigi - E-mail: wigi__ (at) alice.it

LC
Caro Pierluigi,
abbiamo recensito diversi dispositivi pensati per fornire un'alimentazione USB più pulita per scopi audio, evidentemente il problema è concreto. Ti ringrazio per la preziosa segnalazione, magari proveremo a inserirlo tra le nostre prove d'ascolto, ove possibile. Se funziona come dici, tenuto conto del prezzo basso - per essere un componente audiophile - sembrerebbe davvero un ottimo affare. Ho letto un po' di recensioni della stampa internazionale ed effettivamente sembra un filtro che funziona seriamente. Ottimo!
Grazie per il prezioso feedback!
Lucio Cadeddu

Radio Paradise in FLAC
Direttore,
Scrivo solo per segnalare la presenza di Radio Paradise sulle onde FLAC! Il sito per raggiungere i lossless è
Radio Paradise. Al momento non è ancora disponibile lo streaming sul mio Uniti ma ci sono ottime speranze a sentir loro. Chiaramente, non ascolto una radio perché è HiFi.
Questa Radio è particolare: si parte dal rock e poi si va ogni tanto in terreni musicali interessanti anche per chi non è avvezzo. Descrivono in questo modo la musica che trasmettono. Interessante la storia dei due: due compagni di vita, oltre che amanti della Musica come si può leggere sul loro sito, che conducono la trasmissione, intervallandosi. Difficile trovare ancora tanto calore in altre radio online. Sarà l'età e il figlio appena arrivato ma accendere la Radio e ascoltare indistintamente Rock, Classica, Elettronica, Reggae, Folk, Africana mischiate come loro sanno fare in qualità CD non è poco ed pure gratis, salvo donazione.
Buon Lavoro Direttore,
Carlo - E-mail: carloobernardini (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
grazie anche a te per questa bella segnalazione, che ammetto di non conoscere! Rispetto alle radio FM che ormai trasmettono solo file musicali mp3 supercompressi, è una boccata d'aria fresca. Speriamo che iniziative lodevoli come queste si diffondano sempre di più e aiutino a migliorare la qualità media delle trasmissioni radiofoniche (via web e non). La qualità dell'FM nazionale è così bassa da vanificare qualunque investimento in sintonizzatori con velleità audiophile, ormai.
Grazie per la segnalazione e auguroni di cuore per la nuova paternità!
Lucio Cadeddu

Nuova testina
Buongiorno, mi rivolgo a lei, avrei per cortesia bisogno di lumi sulla mia indecisione. Bene, sono possessore di un giradischi Pro-ject 1xpression lll Classic il quale monta una Ortofon 2m Red, sono in procinto di cambiare puntina e fare un upgrade ma sono indeciso su quale prendere, una 2m Blue o una 2m Bronze, ma non conosco le differenze sonore e se ne vale la pena spendere 100 euro in più rispetto alla Blue. Come amplificatore ho un vecchio Pioneer sa 706 e diffusori Dali Zensor 7 da pavimento. In caso accetto consigli su altre puntine di altre marche su fascia di prezzo 200/300 euro.
Buona giornata,
Pierfrancesco - E-mail: Pierfrancescogariboldi (at) alice.it

LC
Caro Pierfrancesco,
credo che le differenze tra i vari modelli di testine Ortofon serie 2M risieda tutta nella diversa qualità dello stilo di lettura. È una scelta classica di moltissimi costruttori quella di realizzare un “motore” unico e poi dotarlo via via di stili di qualità sempre più alta. Tieni conto che la gran parte del costo di una testina è rappresentato proprio dallo stilo di lettura. Potrebbe valer la pena prendere la testina migliore che ti puoi permettere, perché il giradischi lo meriterebbe, ma qualcosa nell'economia del tuo impianto mi frena. Già, è quel vecchio amplificatore Pioneer a suonare davvero sbagliato all'interno del tuo sistema. Io ci vedrei meglio un amplificatore integrato di ben altra stirpe, più recente, magari abbinato a un buon pre fono esterno. Con il vecchio Pioneer a fare da cuore per tutto l'impianto anche le differenze tra testine diventano estremamente elusive e discutibili.
In ogni caso, puoi certamente upgradare la testina, ma avendo ben in mente che - per sentirla suonare come si deve - dovrai prima o poi programmare l'aggiornamento dell'amplificatore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo impianto
Eroico Lucio, grazie per la luce che offri con inesauribile pazienza.
Finalmente sono tornato a casa in pianta stabile ed ho cominciato a ricostruire l'impianto con il quale ascoltare la mia amata musica. Ho venduto i diffusori attivi Adam Audio e sto decidendo di vendere le apparecchiature acquistate nel periodo di traslochi frequenti, tutte in formato mignon, come le Totem Audio Kin Mini ed il Pro-ject Maia, per mettere i soldi in un impianto migliore.
Ho appena acquistato un ampli Unison Research Mood (l'unico che hanno fatto a transistor). Bellissmo! Lo so, non ha senso acquistare solo per l'estetica ma non ho saputo resistere e poi penso che potrebbe essere il partner ideale per le mie B&W CDM1 a cui non ho mai affiancato un amplificatore degno. Se poi non andrà bene lo rivenderò.
Sto valutando l'acquisto di un lettore cd Naim cd5x che ho trovato a 900 euro e può essere sempre arricchito con il Flatcap 2x in futuro, e qui sorgono dubbi ai quali nei vari forum non trovo risposta: ha senso acquistare un lettore datato seppur di medio alto livello come il Naim in questione? Oppure è meglio pescare nel nuovo qualcosa di recente? Con la stessa cifra posso trovare qualcosa che suoni meglio del Naim o del Naim+flatcap? Ho trovato ad esempio un Unison Research Unico cd Valvolare a 650 euro e per la stessa cifra si trova un Linn Ikemi, per poco più un Meridian 508.20 oppure nel nuovo i top di gamma Pro-Ject cd box rs, insomma di scelta ce ne sarebbe ma valutare quale sia la migliore senza poterli ascoltare tutti a confronto nel proprio ambiente è impresa ardua per un totale inesperto come me.
Riguardo ai diffusori vorrei fare un upgrade e magari decidere se tenere i CDM1 o i Kin Mini, oppure una coppia di LS3/5a (ne ho trovata una della Spendor a 550 euro) per un secondo impianto. Sono molto incuriosito dai Klipsch (Cornwall, Belle o La Scala) oppure dai diversissimi Tannoy dual concentric, però dovrei pescare nell'usato molto datato perché hanno quotazioni molto alte per le mie tasche. Cercando, mi sono fatto sfuggire una coppia di Klipsch Belle con modifica Volti Audio a 2000 euro (in verità fuori budget per me ma avrei fatto uno sforzo). Ho trovato anche una coppia di B&W DM6 molto ben tenute a 700 euro, leggendo cose belle su queste casse mi sono incuriosito ma ancora una volta è difficile valutare se oggi può avere senso spendere in un diffusore di 40 anni fa quando la tecnologia è andata avanti e magari per lo stesso prezzo si trovano casse molto migliori e più recenti, ma magari no, può essere che per trovare la stessa qualità si debba spendere molti soldi in più e allora prende senso assumersi il rischio di una vecchia coppia di diffusori che hanno fatto storia. Io abito nella campagna Toscana, lontano da tutto ed ascoltare apparecchiature usate diventa difficile e molto dispendioso senonché forse inutile visto che poi gli stessi componenti suonerebbero diversamente in una differente catena ed in un diverso ambiente, quindi devo arrangiarmi facendo ricerche e chiedendo aiuto a chi naviga da anni nell'audio e nella musica e nel caso poi non trovi soddisfazione rivendere.
Come per le DM6, a prezzi molto bassi (entro i 700 euro) si trovano le belle Allison One, oppure le AR 3a o Allison Four, Tannoy Eaton, Klipsch Heresy prima e seconda serie, Quad ESL63 ecc...Lo so, sono diffusori molto diversi tra loro, ma potrebbero essere tutti apprezzabili.
In un secondo tempo forse penserò a sostituire l'integrato Unison Research (oppure ad affiancarlo), sempre guardando al mercato usato quindi se ne hai mi piacerebbero consigli anche su quello, ma credo che molto dipenda dai diffusori scelti, quindi forse non ha senso. L'ambiente di ascolto è una stanza di 30 mq ben arredata e con molti tappeti, il budget indicativo è di massimo 1000 euro per il lettore cd (per il momento) e di massimo 1500 euro per i diffusori (ma se mi innamoro posso anche alzarlo un pochino) ovviamente devono suonare meglio degli attuali CDM1 e meglio pure delle DM6, che posso portarmi a casa per 700 euro.
Io ascolto Rock, Reggae, Classica, Elettronica e molto Jazz, vorrei un sistema che non stanchi all'ascolto e che renda piacevolmente i fiati ed il pianoforte, oltre che le voci, non mi interessano esageratamente le basse frequenze a patto che non manchino e ci sia una certa presenza.
Attendo con ansia e gratitudine i tuoi preziosi consigli.
Davide - E-mail: info (at) davidefusco.com

LC
Caro Davide,
buona la scelta dell'amplificazione, l'Unison dovrebbe essere un apparecchio abbastanza “universale” e adatto a diffusori anche molto diversi. Boccio invece l'idea di acquistare un lettore CD troppo vecchio (come l'Ikemi, il 508.20 etc.) e vedo con favore sia l'Unison Research, che ha il vantaggio di una certa uniformità timbrica con l'integrato che hai appena acquistato, ma vedo bene anche il Naim CD5X, pure senza Flatcap.
Tanta confusione, direi, sul fronte diffusori: spazi da minimonitor a grossi diffusori da pavimento, come se si trattasse di scelte alternative. O gli uni o gli altri, direi. Lascerei perdere, anche in questo caso, dffusori troppo vintage o troppo particolari (ESL, ad esempio) e punterei a qualcosa di moderno e universale, meglio se modelli da pavimento. La stanza d'ascolto, di 30 mq, li richiede. Per la cifra che hai stanziato e tenuto conto delle tue esigenze “musicali” io vedrei bene delle ProAC, delle Sonus Faber, KEF, Opera, Tannoy, Rega, magari da cercare nell'usato recente.
Non disdegnerei le
Duevel Planets, nuove. Sono molto godibili anche durante ascolti prolungati e non pongono vincoli troppo restrittivi per il posizionamento. Purtroppo dovrai fare uno sforzo e spostarti per ascoltare qualcosa.
Infine, stando così le cose, per ora non mi preoccuperei di sostituire l'amplificatore appena acquistato. Può stare tranquillamente al suo posto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Grazie direttore, grazie mille!
Da quando ho svincolato le Thiel dalla parete di fondo, dopo suo prezioso consiglio, si è aperto un altro mondo!!!
Adesso si che ho capito veramente cosa significa la scena tridimensionale, se si chiudono gli occhi sembra di avere davanti il palco.
Grazie di nuovo,
Diego - E-mail: bonfante.diego (at) virgilio.it

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Diego,
adesso si inizia a ragionare! Questa posizione è assolutamente più adeguata alle possibilità di questi bei diffusori...purtroppo ci sono poche scorciatoie: se si desidera sperimentare il palcoscenico tridimensionale bisogna allontanare i diffusori dalla parete di fondo. Gli unici diffusori in grado di dare un'illusione di terza dimensione e che però possono (anzi devono) stare addossati alla parete posteriore, sono i Larsen, che ho
recensito qualche tempo fa. A breve dovremmo essere in grado di recensire il modello top di questa interessante azienda. Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

Questa settimana una strepitosa Anna Bonitatibus canta “Gemo in un pento”, da L'Olimpiade di Giovanni Battista Pergolesi. Bellissima intepretazione da brividi, con un fantastico accompagnamento dell'orchestra Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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