Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 26/11/2016 - 3/12/2016

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente

[Trovaci su Facebook!]

  1. Proposta di ascolto cavi di semplice realizzazione e a costo quasi 0
  2. Prove effettuate su cavi di potenza
  3. Volume di difficile regolazione
  4. Condensatori in amplificatore
  5. JBL 4312a - amplificazione adeguata
  6. Consiglio lettore CD
  7. Nuovo ampli in classe D
  8. Lettore CD o musica liquida?
  9. Speakers da abbinare ad amplificatore digitale con TPA3118
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Proposta di ascolto cavi di semplice realizzazione e a costo quasi 0
[Cavo di segnale autocostruito]
Caro direttore,
ci siamo già sentiti per un consiglio su dell'apparecchiatura a basso costo, che alla fine ho comperato, data la mia passione in crescita per l'hi-fi, ma anche purtroppo il mio esiguo stipendio che non mi permette quasi nessuna spesa, ho optato via via per miglioramenti a costo molto contenuto, ho ad esempio ri venduto il Sony ta-fe200 per sostituirlo con il vostro
Insulto Finale in versione integrata che mi sono costruito, e che mi regala non poche soddisfazioni!
Purtroppo per quanto riguarda i cavi di segnale non ho mai potuto spendere nulla, ed andavo avanti con dei cavetti costruiti con dell'RG-58, da poco ho ideato una soluzione molto semplice e a costo praticamente nullo, che suona molto meglio dei cavetti sopra citati, naturalmente credo che non sarà mai alla pari di soluzioni costose, o dei vostri altri progetti immagino, ma dato che il mio impianto non ha così risoluzione e ciò nonostante con questi nuovi oggetti sento il suono molto meno gonfio verso il basso, e forse più dinamico, voglio comunque proporle di ascoltarli se ne avrà voglia: essi sono composti da un classico pin RCA non assemblato, con saldati due cavi elettrici comunissimi, e tenuti a distanza di 2 cm l'uno da l'altro lungo il mobile utilizzando delle fascette, o qualsiasi altro oggetto per distanziarli, tutto qua.
So che sembra molto ridicolo, ma io riesco a sentire il suono migliore sul mio impianto rispetto all'RG58, non ho idea di come possano comportarsi su un impianto degno di tale nome, e soprattutto alle orecchie di un vero esperto quale è lei.
Colgo l'occasione per ringraziarla di questo bellissimo sito, e di tutti i consigli preziosi che vi si possono trovare.
Saluti,
David - E-mail: burchiantidavid (at) yahoo.it

LC
Caro David,
sono contento che il nostro progetto dell'Insulto Finale in versione integrata ti abbia fatto fare un passo avanti rispetto al tuo precedente amplificatore Sony. Per quanto riguarda i cavi di segnale che proponi, credo che molto del risultato finale dipenda dalla sezione, dal dielettrico e dalla precisione con la quale si riescano a realizzare. Intanto si tratta di un cavo di segnale non schermato, e questo è sempre un grosso problema per via dei possibili ronzii che potrebbe captare e trasmettere. In secondo luogo dovresti essere più preciso su sezione e qualità del cavo, magari qualche altro lettore potrebbe essere interessato a provare la tua soluzione e magari riferire del risultato qui su questa stessa Rubrica.
Personalmente non ho più il tempo per fare questi esperimenti, faccio già moltissima fatica a eseguire prove di apparecchi commerciali. Il DIY richiede molto più tempo, tanti tentativi e pazienza, che io non ho più. Spero che qualche lettore di buona volontà si voglia cimentare nell'impresa.
Ricordo che da ragazzo provai una soluzione simile ma con esiti discutibili, per via del ronzio.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Prove effettuate su cavi di potenza
Caro Direttore,
poiché la maggior parte delle persone (me compreso) ha impianti di livello medio o medio-alto (quindi esclusi impianti da decine di migliaia di euro), voglio condividere i risultati di una prova pratica che ho fatto questo fine settimana.
Premessa: mi piace sentire la musica bene, ho una sufficiente conoscenza dell'elettronica (come disciplina) per cui mi autocostruisco casse (perché so di poter ottenere risultati soddisfacenti), ma compro amplificatori già fatti (perché so che non otterrei facilmente i risultati dei costruttori). Detto questo andiamo al nocciolo. Mi sono chiesto: vale la pena cambiare i cavi di potenza? Forse si, ma prima faccio una prova per vedere cosa succede con quello che ho. Cioè cosa succede se cambio il cavo di connnesione tra amplificatore e diffusori? Per capirlo ho pensato che prima di tutto dovevo rilevare le differenze nella risposta in frequenza.
Mi servivano 2 amplificatori diversi per damping factor e non troppo diversi per "qualità" del suono, una cassa acustica e tutti i cavi di potenza in mio possesso. Quindi, ho preso:

La rilevazione della risposta in frequenza è stata effettuata nelle stesse identiche condizioni di volume (sempre lo stesso), di ambiente (stessa stanza arredata senza muovere niente tra una rilevazione e l'altra) e di diffusori (gli stessi e nella stessa posizione).
Dopo la prova (in realtà già mentre la conducevo) la risposta alla domanda è stata: per il suono cambia molto poco con alcuni e qualcosina con altri; per il portafoglio molto se mi tolgo dalla testa di seguire l'estetica, le mode e le pubblicità! Ecco il perché.
Primo, il cavo autocostruito secondo il modello
TNT Star non si discosta molto da Kimber Kable, Wire World e Van Den Hul (che è quello con induttanza più alta tra tutti e velocità teorica maggiore), il costo si! Sto parlando di una variazione massima di circa 0,2 dB solo in un ristretto range di frequenze. Gli altri due hanno variazioni più marcate che arrivano anche a 0,5 dB, ma sempre in range ristretti di frequenze.
Secondo, le differenze sono un po' più apprezzabili nell'utilizzo dei cavi tra un amplificatore e l'altro; in generale sembra che più il damping factor è alto, più le differenze sono maggiori tra il gruppo cavi di “marca” + TNT Star e gli altri. Però, secondo la media e la deviazione standard delle differenze (tra la risposta rilevata per lo stesso cavo tra i due amplificatori) risultano valori più bassi per il Kimber Kable e per l' I.T. cc 2.5 mmq (che è un semplice bipolare acquistato in un negozio hi-fi per pochi euro al metro).
Terzo, i cavi direzionati (di "marca") se invertiti presentano risposte diverse soprattutto nei medio-alti e alti, in particolare il Wire World se invertito da una risposta più accentuata (circa 0,3 dB) dai medi in su.
Quarto, all'ascolto qualche differenza la percepisco, ma qui entrano in gioco altre variabili (vedere più sotto) per cui non dico quali sono i miei preferiti (anche se dico che li ho utilizzati per l'ascolto di più amplificatori integrati a stato solido prima di fare il mio ultimo acquisto e alle mie orecchio hanno suonato meglio di quelli della casa di uno degli amplificatori che ho ascoltato...e non comprato).
Quinto, ho utilizzato il file di Giussani "Risposta_Ampli-Casse" per vedere come il suo modello interpreta "teoricamente" le differenze tra i cavi a seconda degli amplificatori (servono i dati dell'impedenza della cassa e il damping factor dell'amplificatore oltre a induttanza, capacità e resistenza dei cavi) e tutto sommato dà indicazioni verosimili a quelle delle prove che ho fatto. In effetti il maggiore damping factor del Rotel (150) da come risultato qualche frazione di dB in più rispetto al Sony (50), che raggiunge il +0,45 con il Van Den Hul tra 210 e 219 Hz. Mentre il bipolare da impianto elettrico e l' I.T. cc 2.5 mmq presentano attenuazioni, con quest'ultimo meno “performante” (addirittura -0.5 dB di picco a 1223 Hz e -0.57 a 78 Hz).
Infine, casse con impedenze minime non basse (sopra i 5 ohm) riducono l'incidenza del cavo per cui sulle prove ha sicuramente inciso l'impedenza della cassa che ho usato, che è molto “gradevole” a qualsiasi amplificatore (ma questa è una mia scelta di fondo nel progettare i diffusori acustici).
Conclusione. Prima di spendere soldi è meglio documentarsi anzitutto sulle caratteristiche dell'amplificatore, delle casse (andamento dell'impedenza) e dei cavi e fare delle prove di ascolto. Lo so, non è facile, ma credetemi serve ed è bene "conoscere" prima di decidere. Quello che si trova sui vari forum può essere di stimolo alla prova, cioè a provare quello di cui parlano, ma non va dato come giudizio di riferimento, perché dipende da una combinazione di tanti fattori: amplificatore, sorgenti, casse, cavi di segnale, ambiente di ascolto e cosa molto importante il nostro orecchio.
Ebbene si, bisogna farsene una ragione: andando avanti con l'età - peggio se si fanno lavori che stressano l'udito - le altissime frequenze vanno a farsi benedire. Non le sentiamo! Perdiamo sensibilità che tradotto in dB vuol dire anche -30dB rispetto alle medie (che sentiamo comunque meglio). Avete idea di quanto sono -30 dB? Quindi, se una persona giovane dice che sente quel cavo "suonare" in certo modo una persona più anziana non può aspettarsi - a parità di tutte le altre condizioni - di sentirlo suonare allo stesso modo. Credo sia impossibile che chi legge un giudizio o una valutazione abbia la stessa identica combinazione di fattori e condizioni di chi l'ha scritta.
Si possono ottenere ottimi risultati senza seguire le mode. Ognuno è libero di fare quel che vuole con i propri soldi, ma credo che sia poco opportuno spendere cifre molto alte e a volte assurde, solo per aver sentito dire o letto da qualche parte che quel tal cavo suona meglio di quell'altro, è più aperto ed ha maggiore dinamica, migliora i bassi per non parlare dei medio-alti etc. etc. Con quello che si risparmia ci si fanno viaggi o si comprano altre cose per l'impianto, se proprio si vuole restare in tema.
Per quanto mi riguarda, i cavi di potenza non li cambio e mi tengo quelli che ho! Ma questa è un altra storia...
Cordialmente.
Enzo - E-mail: santurroe (at) gmail.com

LC
Caro Enzo,
le tue conclusioni fanno parte di una delle tante motivazioni che ci hanno spinto a non occuparci più di prove d'ascolto di cavi di collegamento. Le variabili in gioco sono tali e tante che è impossibile fornire giudizi un minimo attedibili se non consumandosi le orecchie nell'ascoltare tutte le combinazioni possibili di apparecchi. Personalmente, non ritengo che le differenze tra cavi audio siano piccole come sostieni tu e le misure lasciano sempre il tempo che trovano, visto che anche la risposta in frequenza di due lettori CD o di due amplificatori può essere la stessa ma all'ascolto il risultato può essere anche molto diverso.
Comunque sia, credo che alla fine ognuno debba sentirsi libero di spendere i propri soldi come preferisce, nel momento in cui crede o è sicuro di sentire differenze che valgono il prezzo richiesto. Tutto il resto è un discorso accademico che non serve a molto, in fondo.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Volume di difficile regolazione
Gentile Lucio,
ho un impianto così formato:

L'ambiente di ascolto è in una casa antica, quindi con mura in pietra molto spesse, di 4.30m x 4m e una volta la cui altezza massima è di circa 4m e più. La stanza ha 4 porte e una finestra e uno dei diffusori ha alle spalle un caminetto in disuso chiuso con delle lastre di metallo.
Ascolto principalmente musica rock (classico, hard), jazz e un po' di elettronica (es. Massive Attack), il mio problema è questo: non riesco ad alzare il volume, se metto la manopola con l'indicatore alle ore 9 mi sente tutto il quartiere, quindi non riesco a godere di una regolazione del volume su un ampia gamma, inoltre mi sembra un po' impastato.
O nessun volume o volume già abbastanza alto. Con il giradischi la situazione migliora. Inoltre l'ampli emette a volte un ronzio che però è della macchina e non esce dai diffusori.
è un problema di potenza dell'ampli o dei diffusori? A volte ho la sensazione di essere stato ingannato dal venditore dei diffusori che mi ha detto che in un ambiente come il mio delle bookshelf sarebbero state insufficienti.
Secondo lei potrei permutare uno tra ampli e diffusori e sostituirlo con qualcosa di più adatto alle mie esigenze aggiungendo al massimo 400 euro?
Grazie,
Antonio - E-mail: antoniotoscano77 (at) tiscali.it

LC
Caro Antonio,
i tuoi diffusori dichiarano una sensibilità abbastanza alta, di 92 dB/w/m, questo significa che bastano pochi watt per farli suonare forte. Potrebbe essere che il livello d'uscita del DAC e del lettore CD siano molto alti per la sensibilità d'ingresso dell'amplificatore anche se, a guardare i dati, mi sembra tutto assolutamente normale e standard. Se usassi soltanto sorgenti di uscita linea - cioè non il giradischi - ti consiglierei di usare degli attenuatori di linea come i
Rothwell che abbiamo recensito qualche anno fa.
Questi semplici attenuatori abbassano il livello d'ingresso delle sorgenti e rendono maggiormente utilizzabile la corsa della manopola del volume. Potresti utilizzarli sugli ingressi linea e accontentarti del livello più alto sul giradischi. Oppure, potresti acquistare un pre fono esterno (un centinaio di euro) e così collegare anche il giradischi a un ingresso linea, che sarebbe dunque attenuato dai Rothwell.
Ancora, e forse è la soluzione più semplice, potresti acquistare un altro amplificatore, ma dovresti cercarne uno con una sensibilità d'ingresso più bassa. Il tuo HK670 ha, mi pare, 270mV. Dovresti cercarne uno con 500mV o più e non è facile trovarli. Ho controllato i NAD e Rotel entry-level e hanno una sensibilità ancora più alta (150 e 200 mV, mi pare). Per capirci: più il valore è basso e più l'ampli suona forte a parità di segnale in ingresso. A te serve un amplificatore che si comporti in maniera opposta.
L'altra strada possibile è un amplificatore di bassa potenza, ma tutti quelli che mi vengono in mente non hanno né ingresso phono né abbastanza ingressi per gestire tutte le tue sorgenti.
Resta da valutare il discorso diffusori: un modello di sensibilità più bassa potrebbe risolvere un po' il problema. Infine, potrebbe essere utile sostituire il potenziometro del volume, con uno di tipo diverso, ma qui ti serve l'aiuto di un tecnico bravo.
Resterebbe comunque la questione del suono impastato, che secondo me è da addebitare all'acustica ambientale, probabilmente la stanza è inadatta, per via del soffitto così alto (è quasi un cubo!). Se l'arredo non è sufficientemente assorbente il risultato non potrà che essere disastroso e, probabilmente, contribuisce a farti percepire come troppo forte il suono che viene riprodotto. In una stanza dalla buona acustica si può alzare il volume fino a livelli da sala da ballo o quasi :-) e sembra che si stia ascoltando a volume basso. Ti accorgi che è alto quando provi a parlare con qualcuno che ti sta vicino!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Condensatori in amplificatore
Ciao,
ieri vi volevo fare una domanda Su Facebook e voi mi avete incoraggiato e anche indirizzato qui! Vedo di formulare in maniera semplice il quesito, leggendo il vostro articolo
l'alimentazione degli amplificatori a stato solido probabilmente mi è sembrato di intuire qualcosa ma non sono sicuro, vediamo! La metto sul pratico: amplificatore Harman Kardon, CA205 3,5W rms/canale (ampli car stereo), assorbimento 0,8 Ampere totali. Avendo usato un toroidale da 50w ed avendo una tensione filtrata di 15v a vuoto; tutti componenti sovradimensionati, ho usato 2 elettrolitici da 22000uf, per un totale di 44000. Ad un certo punto ho pensato di rimuovere i due elettrolitici presenti nell'amplificatore che sono 2 da 2200uf. Risultato: l'amplificatore alzando il volume emette una serie di ''bu,bu,bù' tanto da non smettere più! Invece rimontando la coppia da 2200 o usando al loro posto n2 tantalio da 1uf, il difetto non si presenta, anche se un pochino meno generoso alle basse frequenze!
La domanda è avendo messo 44000 sarebbero dovuti essere inutili gli altri 4400 presenti nel telaio dell'amplificatore! Dato che a 20cm di filo ci sono i 44000. Invece, quei 4400 sono necessari! Perché?
Vediamo se riesco a capire perché quei condensatori originali siano tanto necessari? Forse sono più di qualità dei miei general-purpose e dunque più veloci? Forse perchè i 44000 a 20cm di distanza dal circuito amplificatore hanno un alta impedenza? O forse altro?
Domani debbo far delle prove perchè voglio capire,
Grazie,
Luca - E-mail: lucadipaolonicola (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
non mi è chiarissimo cosa tu abbia voluto fare. Immagino abbia voluto utilizzare un finale car stereo in casa. Per fare questo ti serve un'alimentazione che fornisca 12-14 volt in corrente continua, che simuli quella che l'ampli car si aspetta di vedere ai suoi morsetti d'alimentazione, come se fosse collegato alla batteria dell'auto. L'ampli se ne frega di cosa ci sia a monte di esso, l'importante è che gli arrivino i volt in continua che si aspetta di vedere. Per questo motivo non aveva alcun senso eliminare gli elettrolitici interni all'amplificatore!!!
Non c'entra niente la qualità dei condensatori né il resto. Semplicemente, quell'amplificatore è fatto per funzionare così, ti devi solo preoccupare di fornirgli una tensione costante, pulita e in corrente continua, il resto lo fa lui. Bisognerebbe vedere come è il circuito interno dell'ampli prima di azzardare estirpazioni così radicali. Magari quei condensatori sono di vitale importanza per il circuito survoltore di solito presente nei finali car audio. E anche se non ci fosse il survoltore magari quei condensatori svolgono altri compiti vitali per la stabilità del circuito dell'amplificatore.
Considera anche che non è un caso se gli installatori di car stereo si preoccupano tanto di curare l'alimentazione a monte delle amplificazioni, con batterie super-potenti e grossissimi condensatori a monte di tutte le elettroniche...e non modificano certo i circuiti interni degli amplificatori!
Posso darti un consiglio? Occhio a mettere le mani sugli apparecchi elettronici senza aver capito bene come funzionano, il rischio di fare danni irreparabili è alto, così come quello di farsi del male.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

JBL 4312a - amplificazione adeguata
Buongiorno egr. Dott. Cadeddu,
le scrivo per aggiornarla sui progressi fatti seguendo i suoi consigli (
vol. 735). Ho installato le Jbl 4312A nella piccola sala di ascolto (4 x 2.5 m), ulteriormente ottimizzata all'ascolto hi fi seguendo i consigli di TNT. I diffusori sono posizionati lungo la parete lunga a circa 2.5 m tra loro, 50cm circa dalla parete posteriore e 75 cm circa da quelle laterali, elettroniche associate:

Il risultato ottenuto è stato positivo, ovviamente rispetto all'ambiente di prima di circa 25 mq. non posso alzare troppo il volume a causa di rimbombi dovuti a bassi eccessivi, ma questo non è un problema in quanto mi piace ascoltare a volumi medio-bassi. Il problema sta nel fatto che facendo prove è emerso che l'impianto più piccolo: suona più raffinato. Secondo il suo parere le Jbl rispetto alle B e W sono meno raffinate, ovvero più ruvide (maggiore impatto a discapito della qualità)? Oppure le jbl non riescono ad esprimersi bene, come dovrebbero, a causa di un amplificatore non alla loro altezza? Ho provato a collegarle alle elettroniche Nad ottenendo migliore qualità, dinamica, gli strumenti risultano anche più nitidi, ma la tonalità si è spostata troppo verso i toni bassi i quali risultano ancora più evidenti.
Poi ho provato con un amplificatore da 2000 euro di un amico, Yamaha AS 2000, qui grande delusione, il suono non si discosta molto dall'AS700, ho ottenuto migliore trasparenza ma scarsa dinamica, in altre parole il suono emesso è poco coinvolgente, il 700 addirittura risulta più incisivo. A questo punto che fare? Posso migliorare in termini di qualità, dettaglio, trasparenza, aria tra gli strumenti e dinamica? Le jbl saranno in grado di offrire ciò se adeguatamente pilotate?
Io prediligo musica jazz, la classica, fusion e blues. Secondo la sua esperienza quale potrebbe essere l'amplificatore ideale per questi diffusori? Nel caso fosse necessario per ottenere risultati evidenti, ovvero un buon salto di qualità, sarei disposto a spendere fino a 2500 euro. Ho letto molte recensioni positive di prodotti Naim, Rega, Roksan, Rotel e tanti altri, ma purtroppo mi risulta molto complicato ascoltarli, i pochi rivenditori della zona in cui vivo vendono solo su ordinazione ed hanno solo apparecchi economici a disposizione per eventuali prove o apparecchi dal costo proibitivo, ed ognuno di loro tira, ovviamente, acqua al proprio mulino, quindi per me e molto importante avere un suo parere in quanto lei è una persona molto competente, professionale e si mantiene lontano da ogni interesse.
Magari lei ha avuto modo di ascoltare per bene le Jbl 4312 A e di conoscere bene i loro pregi e difetti, nonché le loro potenzialità e quindi chi meglio di lei potrà indirizzarmi per un amplificatore ideale per tali diffusori. Mi rendo conto di essere stato eccessivamente lungo nell'esporre il tutto pertanto chiedo scusa. Con questo colgo l'occasione per ringraziarla per il tempo che dedica a tutti noi appassionati di musica e per l'immenso lavoro che svolge per tenere in vita il sito TNT-Audio che trovo il miglior punto di riferimento del settore, grazie ancora e Cordiali saluti.
Gennaro - E-mail: genn.barra (at) gmail.com

LC
Caro Gennaro,
ancora non mi è chiaro se i due impianti suonino o no nella stanza stanza. Se questo è il caso, come mi sembra di aver intuito sono entrambi installati nella stanza piccola, mi chiedo quale sia il senso di tutto. Potresti vendere tutti i componenti e acquistare un signor impianto che suoni meglio di entrambi. Oppure, se ti piace di più il suono dell'impianto piccolo, vendi l'altro!!! Perché accanirsi intorno a un diffusore che, evidentemente, non suona come tu ti aspetti? Non è che siccome i JBL 4312 sono una sorta di leggenda per molti audiofili questi diffusori debbano essere la soluzione ideale per chiunque. Proprio di recente un altro audiofilo con le 4311 ha ascoltato per caso delle Sonus Faber e ci è rimasto malissimo perché la gamma media di queste ultime era molto più realistica e raffinata di quella delle 4311. Quei monitor JBL fanno alcune cose molto bene, altre meno, si tratta di capire cosa stai cercando. Di sicuro suonano più ruvide di un moderno diffusore audiophile, sul quale hanno dei vantaggi in termini di dinamica e impatto, però.
Ti sconsiglio di spenderci soldi inutilmente, certo non ci investirei 2500€ per provare a trasformarle in qualcosa che non saranno mai. Meglio rassegnarsi. E certamente non ci collegherei un amplificatore vivace come uno Yamaha, non a caso con il NAD ti è sembrato che il suono si addomesticasse un po'. Potresti provare qualcosa a valvole, di media potenza, nella speranza di mitigare un po' il carattere delle 4312 ma temo che la risposta tu la conosca già. Le 4312 non ti piacciono. Capita, si fa un'esperienza e si volta pagina.
Mi ricordi quegli uomini (o donne) che si accaniscono con una compagna (compagno) nella speranza di plasmarlo a immagine di quell'ideale che hanno in testa. Le persone e i diffusori non cambiano, mai. Si può accettare qualche compromesso, questo sì, ma da quel che scrivi tu non mi sembri indirizzato su questa strada.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio lettore CD
Gentile Lucio, la seguo Da una decina di anni in silenzio ma avendo seguito molte cose nel mondo DIY da voi proposte. Le recensioni spesso strepitose, hanno sempre fatto da guida per acquisti modifiche etc. Vengo al nocciolo, ho un Marantz 63 SE comprato anni fa proprio dopo gli articoli letti presso TNT, davvero esaustivi. Mi è venuta la curiosità per il
Revox 226 ma non ho modo di provarlo a casa mia, altrove provarlo diventa troppo soggettivo, è tutto diverso ampli casse Etc. Le chiedo c'è molta differenza fra i due dal punto di vista suono intendo? Vale la pena cambiare?
La ringrazio in anticipo per la gentile attenzione e per il sito davvero impareggiabile!
A presto,
Roberto - E-mail: roberto.marzi (at) hotmail.it

LC
Caro Roberto,
la differenza tra un CD63 e un Revox B226 non è piccola, ma mi chiedo se abbia senso un passo così azzardato. Il Revox B226 è difficile da reperire in buone condizioni, costoso e complicato da riparare e, spesso, non ha neppure il telecomando. Quel che farei al posto tuo, se la meccanica del tuo Marantz fosse ancora in buone condizioni operative, sarebbe quello di affiancargli un DAC moderno, magari dotato di ingresso USB onde poter far evolvere l'impianto anche verso la musica liquida, qualora avessi questa curiosità. Ho dato un'occhiata alle quotazioni del Revox B226 e, rispetto al periodo nel quale io scrissi la mia recensione, sono salite alle stelle. Ora è difficile trovarne uno per meno di 1000€, e mi pare francamente una vera esagerazione.
Certo, se non potessi resistere al fascino del CD di alta classe e “vintage” allora non proverei a fermarti, ma devi essere ben conscio dei rischi: riparazioni, pezzi di ricambio etc.
Con la metà della cifra necessaria per un B226 oggi acquisti un signor DAC che può letteralmente trasformare il suono del tuo Marantz, aggiungendo una versatilità di collegamenti che può sempre tornare utile.
Cambridge Audio DAC Magic Plus e M2Tech Evo Two sono solo i primi due apparecchi, intorno ai 500€, che mi vengono in mente. Pensaci, anche se - ti capisco - al cuore non si comanda. Io acquistai due Revox B226, li feci revisionare in Germania, mi ci divertii non poco, ma io sono un “acquirente” anomalo, per via del fatto che faccio il recensore e perché all'epoca avevo due impianti coi quali giocare. E quello era l'impianto B. Ho acquistato e rivenduto diversi apparecchi storici, per fare esperienza e per divertirmi allo stesso tempo. Non faccio testo. Se invece il potenziale acquirente fosse un semplice appassionato che volesse solo ascoltare meglio i suoi CD, nutrirei qualche giusta riserva sul senso dell'operazione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli in classe D
Caro direttore, mi pare otto o nove anni fa, comperai un Trends 10.1 dopo aver letto la tua recensione del T-Amp, per provarlo d'estate al posto di un buon valvolare che scaldava troppo, e lì è rimasto, anche in inverno.
Pur trovando il Trends straordinario in relazione al costo, ero un po' perplesso per i bassi fin troppo ben educati. A seguito della tua recensione del Dayton ne ho quindi acquistato uno, per cento euro si poteva fare. La situazione da qualche anno è quindi questa: trovo il Trends superiore quasi in tutto, però... però tengo praticamente sempre collegato il Dayton, che suona più disinvolto.
Il resto dell'impianto è formato da Cocktail X10, convertitore DAC 7 Gold Note - che hanno sostituito un Rega Planet - e una coppia di Parva FM 4 S.F. Non vorrei proprio cambiare le casse per cercarne di più sensibili. Hai qualche suggerimento per un amplificatore con la spinta e la trasparenza del Dayton, ma che sia al contempo più raffinato in alto? Spesa massima se possibile entro i 700-800 Euro.
Ho già provato NuForce (DDA 100) e Nu Prime (IDA - 8) e li ho trovati molto ben contrastati e dinamici ma un po' artificiosi per i miei gusti, specialmente con la musica classica, che è quella che più ascolto insieme ai cantautori italiani. Preferisco i miei due. Vero è che in entrambi i casi c'è di mezzo un DAC che non è quello a cui sono abituato.
Mi chiedo anche, visto i miglioramenti apportati da messa in fase, filtraggio e cura delle alimentazioni (ottimi i TNT-TTS), se non sia invece il caso di sostituire gli switching in dotazione agli integrati, e magari anche al Cocktail X10, con alimentazioni di qualità superiore, lineari o ancora switching, piuttosto che cambiare amplificatore. Mi piacerebbe sapere la tua opinione in proposito e, eventualmente, se hai anche in questo caso qualche prodotto da indicarmi.
Grazie molte per la disponibilità, pazienza e competenza.
Cordiali saluti,
Beppe - E-mail: bepi2 (at) libero.it

LC
Caro Beppe,
inizio dal fondo della tua missiva. Non credo che modificando le alimentazioni degli amplificatori o del Cocktail il suono ne possa essere totalmente stravolto. Se ti piace il suono del Tripath che è il cuore del Dayton, ma vorresti un suono globalmente più raffinato la soluzione ideale sarebbe quella di cercare un altro amplificatore dotato di questo chip, ma costruito senza i compromessi del Dayton dove, per contenere i costi, si sono utilizzati componenti di qualità modesta e un assemblaggio quantomeno discutibile.
Prova a dare un'occhiata ai prodotti dell'italiana S3, in particolare i preassemblati Fenice di potenza medio-alta. In alternativa cerca, magari nell'usato, i Virtue Audio (One, Two e successivi, tutti recensiti da TNT-Audio). Un altro giocattolino molto interessante, per quanto di potenza non di molto superiore al Trends, è il
Bantam Gold che abbiamo recensito poco tempo fa. Ha un suono più scuro e solido del Trends, ma stessa magia in gamma medio-alta.
Infine, trovo abbastanza strano tu abbia giudicato “artificiosi” i NuForce e i NuPrime! Chi li ha acquistati passando da amplificazioni simil-Trends ne ha raccontato meraviglie. Rispetto al Dayton, che è più scuro e mieloso può darsi tu li abbia trovati troppo aperti e definiti, ma è il prezzo da pagare per un realismo (chiamamola fedeltà) di più alto livello.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Lettore CD o musica liquida?
Buonasera,
premetto che sono un sostenitore del Real Stereo, ci sentimmo tempo fa per collegare l'indirizzo del mio blog alla lista. In questi giorni è successo un bel problema: il fidato lettore CD Cambridge Audio D500 SE ha deciso che non mi sopporta più (legge i CD raramente e male e dopo un po' gracchia da un canale), suo fratello Cambridge Audio A500 si difende ancora e le casse Chario Reference 200T fanno bene il loro mestiere. Tutti sono lì dal 2003.
Se le potesse tornare utile, ho l'impianto in camera da letto (circa 4 x 4,5 x 3,5 m) con le casse ai piedi di quest'ultimo, non è una sistemazione ottimale, ma sono comunque soddisfatto e non mi lamento. Parlando con due negozianti di fiducia (specialmente uno da cui mi servo da quando son nato), ho ricevuto la proposta del Marantz CD6006 (esteticamente non mi piace affatto, ma quello è il meno). Ho letto un po' di recensioni qua e là e sicuramente lo proverei (prima dell'eventuale acquisto), ma...mi stavo facendo la malsana idea di convertire i miei CD (più di 200 in crescita...) in FLAC o Mp3 VBR, quindi con un dispositivo portatile, nella fattispecie il Fiio X3 2 gen... rimpiazzare il D500 SE.
Tenendo conto che il D500 SE costava sui €350 e il CD6006 ne costerebbe €450, visto che il Fiio X3 2 gen ne costa €200, ho ancora da investire su qualcosa di intermedio, se serve (e se esiste...) tra quest'ultimo e l'ampli A500.
Da un altro punto di vista il lettore Fiio, mi tornerebbe utilissimo come rimpiazzo per l'audio dell'iPhone 4 al quale collego le cuffie BeyerDynamic DT1350 CC.
Cosa mi consiglia??
Dj500 - E-mail: deejay500 (at) gmail.com

LC
Caro DJ500 (???)
se avessi già in idea di affrontare il lavoro di convertire i tuoi CD in file non compressi potrebbe essere inutile acquistare ora un nuovo lettore CD. Resterebbe il problema di leggere i CD per convertirli in flac, lo faresti con la meccanica del computer? Potresti valutare invece un apparecchio che in un colpo solo ti risolve entrambi i problemi: il Cocktail Audio (
X10 o X12, vedi recensioni qui su TNT-Audio) fa da lettore CD ma rippa i dischi mentre li legge, depositando i file su hard disk, dal quale poi può leggere accedendovi direttamente. Gli si può abbinare anche un DAC esterno, anche se ciò non è strettamente necessario. Non ti costerebbe molto di più del lettore Marantz e avresti una flessibilità operativa smisurata, in quanto il giocattolo fa anche da Internet Radio, da streamer, music server che gestisce tanti formati audio diversi etc. In più, si permette pure di suonare bene. Un X10 usato lo trovi per poco, l'X12 magari è più difficile da reperire second-hand. Nel mercato del nuovo potresti acquistarlo con poco più di 500€. Secondo me, rispetto al Marantz, non c'è partita, tenendo conto della tua volontà di passare alla musica liquida.
Appena puoi, pensa a rimpiazzare l'amplificatore A500, non ne conservo un ricordo memorabile. Oggi con poco, rinunciando a un po' di flessibilità operativa, si può ottenere di molto meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Speakers da abbinare ad amplificatore digitale con TPA3118
Gentilissimo direttore,
ho scoperto TNT recentemente e siete già diventati per me un punto di riferimento e una fonte di informazione libera e indipendente...
Mi permetto di chiederle un consiglio sull'acquisto di una coppia di speakers, bookshelf o da pavimento, da abbinare ad un piccolo amplicatore che mi hanno regalato. Si tratta di un amplificatore digitale in classe D basato su chip TPA3118 (Allo Volt+) che vanterebbe 40 watt per canale in classe D. Purtroppo non ho ancora avuto modo di provarlo per vedere di che pasta è fatto, mi manca un buon alimentatore che ho comunque già ordinato. La fonte è una Raspberry pi con distribuzione Moode Audio e scheda dac (Allo Piano), la musica ascoltata spazia dal Rock alla Classica, senza disprezzare gli altri generi..insomma, Musica a tutto tondo ed in formato Flac hires.
Ho provato a cercare autonomamente le informazioni prima di disturbarla, ma su questo accoppiamento ho trovato poco e niente. Il mio budget è di circa 500/700 euro, la stanza nel quale suoneranno è piccola, circa 12 mq, ma ho già acquistato dei pannelli assorbenti ed un tappeto per cercare di ottimizzare l'ambiente.
La ringrazio anticipatamente di tutto!!!
Saluti,
Mauro - E-mail: mauinfo (at) yahoo.com

LC
Caro Mauro,
tenuto conto della stanza piccola io valuterei delle piccole torri da pavimento oppure dei buoni bookshelf come i sorprendenti
Elac Debut B5 che ho recensito qualche mese fa e che stanno facendo parlare molto di sè. Tutto dipende dalla tipologia di diffusori che pensi di riuscire a inserire nella tua stanza in maniera da non creare incompatibilità con gli arredi. Qualora potessi optare per dei diffusori da pavimento, prova a valutare, all'interno del tuo budget, i seguenti modelli: Monitor Audio Reference MR4, Mission VX3, Cambridge Audio Aero 6, Indiana Line Tesi 560, Tannoy Eclipse Three. E se la magia delle Elac Debut B5 dovesse trasferirsi al corrispondente modello da pavimento (e sembrerebbe proprio così) valuta anche una coppia di Elac Debut F5. Se poi volessi rivolgerti al mercato dell'usato potresti trovare diffusori di ben altra qualità, naturalmente.
Non preoccuparti per il corretto abbinamento con l'amplificatore! La potenza è sufficiente e quel chip riesce a gestire senza problemi anche impedenze molto basse, quindi punta tutto sulla scelta del diffusore, che è il componente che maggiormente caratterizza il suono finale. Tutto dipende dal tuo gusto personale. Se posso sbilanciarmi un pochino, credo che con le Elac correresti pochissimi rischi di restare insoddisfatto!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio e carissimi lettori, è da così tanto tempo che vi seguo che ormai mi sembra di conoscervi personalmente. Più volte ho voluto scrivervi per condividere le mie gioie ma poi non l'ho più fatto: come quando ho comprato il
Monrio MC207, quando sono arrivate le Tower Sonus Faber Liuto e quando, per ultimo, si è unito il DAC Aqua la Voce. Ma oggi non posso fare a meno di condividere la mia nuova sorpresa (anche perché a costo ZERO!!!).
Un semplice e prezioso consiglio per tutti gli appassionati (e non) di musica liquida: curate la “pulizia” del vostro PC!!! In rete ho travato una tanto semplice quanto preziosa guida per ripulire programmi, processi e servizi inutili di Windows (http://answers.microsoft.com/it-it/windows/wiki/windows8_1-performance/avvio-pulito-per-windows-8-81-10 oppure cercate “Avvio Pulito per Windows 8 - 8.1 - 10”).
L'effetto per me è stato sorprendente: anche Jplay e Fidelizer nelle modalità più estreme (Hibernate e Purist) ne hanno beneficiato enormemente in termini di focalizzazione, dettagli e precisione. Probabilmente per me i risultati sono stati così evidenti perché ormai il mio PC era ridotto male, ma, vi posso assicurare che è sorprendente (oltretutto si sono ridotti drasticamente i tempi di avvio del PC).
Per cui, per tutti i possessori di Windows (non importa se 7, 8 o 10):

Lucio, tu che hai le orecchie buone, provalo e facci sapere cosa ne pensi...
Ciao,
Daniele - E-mail: dandomsim (at) libero.it

LC
Caro Daniele,
grazie per il prezioso feedback! Sull'argomento ci sono scuole di pensiero anche più estreme, che arrivano a rendere inutilizzabile il PC per scopi diversi da quelli audio! Meno applicazioni restano attive e più il suono ne guadagna, e questo mi pare assolutamente ovvio. Se tutta la potenza di calcolo resta a disposizione dei software per suonare i file musicali non è difficile immaginare che tutto ciò che possa andar storto si elimina alla radice. Esistono anche sistemi operativi ottimizzati per l'audio, quali ad esempio gli Audiophile Linux che abbiamo recensito. Potresti fare una partizione del disco e provare a installarlo, per vedere quale suoni meglio, se Windows ottimizzato o Audiophile Linux. Buon ascolto!

Suggerimento musicale della settimana

A molti non sarà sfuggita la bellissima modella in lingerie della nuova pubblicità televisiva Tezenis! Ebbene, lei è Rita Ora, che ha evidentemente anche altre doti, oltre a quelle estetiche. Qui si esibisce in una incredibile versione unplugged, chitarra acustica e voce, di “R.I.P”, brano tratto dal suo album ORA del 2012, disco con il quale ha esordito.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

[Trovaci su Facebook!]

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 | Vol.625 | Vol.626 | Vol.627 | Vol.628 | Vol.629 | Vol.630 | Vol.631 | Vol.632 | Vol.633 | Vol.634 | Vol.635 | Vol.636 | Vol.637 | Vol.638 | Vol.639 | Vol.640 | Vol.641 | Vol.642 | Vol.643 | Vol.644 | Vol.645 | Vol.646 | Vol.647 | Vol.648 | Vol.649 | Vol.650 | Vol.651 | Vol.652 | Vol.653 | Vol.654 | Vol.655 | Vol.656 | Vol.657 | Vol.658 | Vol.659 | Vol.660 | Vol.661 | Vol.662 | Vol.663 | Vol.664 | Vol.665 | Vol.666 | Vol.667 | Vol.668 | Vol.669 | Vol.670 | Vol.671 | Vol.672 | Vol.673 | Vol.674 | Vol.675 | Vol.676 | Vol.677 | Vol.678 | Vol.679 | Vol.680 | Vol.681 | Vol.682 | Vol.683 | Vol.684 | Vol.685 | Vol.686 | Vol.687 | Vol.688 | Vol.689 | Vol.690 | Vol.691 | Vol.692 | Vol.693 | Vol.694 | Vol.695 | Vol.696 | Vol.697 | Vol.698 | Vol.699 | Vol.700 | Vol.701 | Vol.702 | Vol.703 | Vol.704 | Vol.705 | Vol.706 | Vol.707 | Vol.708 | Vol.709 | Vol.710 | Vol.711 | Vol.712 | Vol.713 | Vol.714 | Vol.715 | Vol.716 | Vol.717 | Vol.718 | Vol.719 | Vol.720 | Vol.721 | Vol.722 | Vol.723 | Vol.724 | Vol.725 | Vol.726 | Vol.727 | Vol.728 | Vol.729 | Vol.730 | Vol.731 | Vol.732 | Vol.733 | Vol.734 | Vol.735 | Vol.736 | Vol.737 | Vol.738 | Vol.739 | Vol.740 | Vol.741 | Vol.742 | Vol.743 | Vol.744 | Vol.745 | Vol.746 | Vol.747 | Vol.748 | Vol.749 | Vol.750 | Vol.751 | Vol.752 | Vol.753 | Vol.754 | Vol.755 | Vol.756 | Vol.757 | Vol.758 | Vol.759 | Vol.760 | Vol.761 | Vol.762 | Vol.763 | Vol.764 | Vol.765 | Vol.766 | Vol.767 | Vol. 768 | Vol.769 | Vol.770 | Vol.771 | Vol.772 | Vol.773 | Vol.774 | Vol.775 | Vol.776 | Vol.777 | Vol.778 | Vol. 779 | Vol.780 | Vol.781 | Vol.782 | Vol.783 | Vol.784 | Vol.785 | Vol.786 | Vol.787 | Vol.788 | Vol.789 | Vol.790 ] [più recente]

© Copyright 2016 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com