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Re: Alta Infedeltà
Ciao Lucio,
volevo innanzitutto ringraziarti per la tua risposta alla mia mail, che hai pubblicato su Tnt nello scorso weekend, e poi per precisare qualcosa sulla questione dell'amplificatore Rogers che mi venne venduto per nuovo, quando invece era stato ampiamente "smanettato" da almeno un recensore di una rivista del settore.
Vorrei precisare che quella rivista, di cui comprai il numero arretrato su cui c'era la prova dell'apparecchio in questione, era antecedente all'acquisto dell'amplificatore da parte mia di oltre un anno. Tutto faceva quindi supporre che l'amplificatore fosse stato usato anche da altre persone, recensori e non. Direi quindi che il discorso del rodaggio non sta più in piedi.
D'altro canto, inizialmente mi si disse che quello era l'ultimo esemplare in possesso dell'importatore italiano, ma quando uscì fuori la magagna e io minacciai di portarli in tribunale loro e il negoziante, non si sa come uscì fuori magicamente un altro esemplare che mi fu consegnato in brevissimo tempo. Credo che anche questo dimostri la malafede dei signori con cui ho avuto a che fare.
Ci hanno provato, in poche parole, ma gli è andata male. Purtroppo quello che mi è accaduto, che non è tra l'altro quasi niente a confronto con quello che ho letto su internet e che è successo ad altri, si è sommato ad altre esperienze negative avute in seguito e così mi sono creato la convinzione, ancora valida, che quel mondo funziona davvero male e io non voglio più averci a che fare.
Del mio attuale modo di vedere le cose ti ho già detto nella mia mail. Ora vedo tutto da un punto di vista totalmente diverso da allora. Attualmente prendo in considerazione soltanto i "T-Amp" del caso, siano essi amplificatori o altri apparecchi per la riproduzione del suono. Anche se avessi i soldi, non spenderei un centesimo di più. Ti ringrazio ancora e sicuramente continuerò a leggere TNT.
Ciao!
Giancarlo - E-mail: frondutog (at) gmail.com
LC
Caro Giancarlo,
certo che con queste tue precisazioni il quadretto assume contorni ben più foschi! Mi spiace, purtroppo queste cose capitano un po' in tutti i settori. Immagino sia ben al corrente del cosa accada nel mercato delle auto usate: spesso i bidoni più grossi sono proprio quelli rifilati dalle concessionarie. Bisogna un po' imparare a schivare le mine vaganti, certi negozi hanno una fama ben nota, basta fare un giro nei forum e chiedere qualche parere. Una volta, senza la rete, avevano vita più facile, ora è tutto dannatamente più complicato. I giochetti, come quello classico di spacciare per nuovi apparecchi usati, vengono scoperti abbastanza rapidamente.
Fai comunque bene a puntare sulla ottimizzazione del rapporto qualità/prezzo, oggi si possono acquistare ottime cose a prezzi quasi simbolici. Alla peggio, almeno, si sarà rischiata solo una cifra molto bassa. Questo, tuttavia, non implica necessariamente che i prodotti HiFi costosi siano truffe o suonino più o meno come quelli economici, perché così non è. Certi prezzi sono largamente ingiustificati, ma la qualità, anche in HiFi, si paga.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
per il sinto non ti devi assolutamente giustificare: come ho detto sempre non ha senso, oggi, spendere tanti soldi in un sintonizzatore perché tutte le radio FM trasmettono file MP3 supercompressi. Di conseguenza la qualità è tosata all'origine, e non verrà mai più recuperata. Anche le trasmissioni DAB di fatto sono basate sul digitale compresso.
Per quanto riguarda il tuo impianto, mi pare personalmente un po' squilibrato a favore della gamma medio-alta, sia Rotel che B&W che Marantz sono tendenzialmente vivaci in questo registro audio.
Se tu però sei soddisfatto evidentemente l'ambiente e il tuo gusto personale compensano in qualche modo questa tendenza. Se io dovessi intervenire per un upgrade punterei direttamente sui diffusori, a mio modo di vedere un po' al di sotto rispetto alla categoria delle elettroniche. Visto che ti piace l'impostazione B&W potresti puntare ancora su modelli da pavimento di questo marchio ma anche Monitor Audio, Triangle o Focal.
Un altro passo possibile potrebbe essere quello di sostituire la coppia pre + finale con un integrato di classe più elevata, un po' per semplificare l'impianto e un po' per migliorarne il suono complessivamente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gianni,
con una sensibilità molto alta (92.5 dB) e un'impedenza non assassina, le tue Focal sembrano essere delle buone candidate per essere abbinate a un amplificatore a valvole. Con quella cifra potresti prendere in considerazione i seguenti amplificatori: Copland CTA405, Primaluna Dialogue con le EL34, Ming Da MC 34 ASE, Jadis Orchestra.
Qualora invece volessi provare con un'amplificazione a stato solido, ma tendenzialmente morbida e calda, potresti valutare qualche integrato di casa Audio Analogue o Arcam.
Non so dirti, francamente, cosa sia meglio, come tu mi chiedi. Posto che le soluzioni prospettate sono tutte valide, alla fine il giudice è sempre e solo il tuo orecchio! Diciamo che, in generale, la soluzione a valvole può essere più affascinante ma anche potenzialmente più impegnativa, sia come utilizzo (riscaldamento più lungo) che come manutenzione (usura delle valvole). Quindi la scelta dipende anche da che tipo di audiofilo sei, se più pratico e sbrigativo o se anche disposto a qualche piccolo fastidio in più.
Se puoi, naturalmente, fai qualche ascolto comparativo tra le diverse soluzioni.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Vittorio,
sulla carta, il tuo impianto non dovrebbe essere carente sui bassi. Diffusori ed elettroniche dovrebbe essere tranquillamente in grado di riprodurre basse frequenze profonde e potenti. Il problema sta evidentemente altrove e dando un'occhiata alla piantina qualcosa la si può intuire. Intanto la stanza, pure perfettamente quadrata, sembra quasi completamente vuota, lo spazio tra diffusori e punto d'ascolto dovrebbe avere almeno un tappeto a pelo lungo. Pure qualche tendaggio qua e là non sarebbe male prevederlo. In secondo luogo quel mobile messo posteriormente alla zona diffusori non aiuta di certo.
Anche la disposizione dei diffusori credo debba essere rivista: troppo distanti dalla parete posteriore e, forse, troppo angolati verso il punto d'ascolto. Fai esperimenti in questo senso: prova ad avvicinare i diffusori alla parete di fondo e, magari, riduci quell'eccesso di toe-in.
Prova anche ad allontanare un po' il divano dalla parete, in maniera tale che le orecchie non si trovino così vicine alla parete, quando ascolti.
Questi piccoli interventi potrebbero darti dei buoni risultati. Mi chiedi cosa altro potresti fare ma la risposta è categorica: niente! Non devi acquistare altri componenti, fintanto che non intervieni sull'ambiente è perfettamente inutile qualunque investimento nel capitolo elettroniche o diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fabio,
se vuoi lavare i dischi le mani te le devi sporcare un pochino, non c'è alternativa. Secondo me un'ottima soluzione come rapporto qualità/prezzo e semplicità d'uso è la Knosti. Una volta effettuato il lavaggio di quelli più critici si passa all'uso del rullo Nagaoka che sarà pur aumentato molto di prezzo ma comunque funziona maledettamente bene e dura un'eternità.
A mio parere, per la maggior parte dei dischi il rullo è sufficiente! Persino la classica spazzola in fibra di carbonio va benissimo. Se i dischi non sono stati maltrattati il lavaggio potrebbe persino essere superfluo. Mi sembra di capire, però, che i dischi non siano sempre stati tra le tue mani, in tal caso, nel dubbio, un bagnetto lo farei fare.
Segui le istruzioni e vedrai che è più facile di quanto sembri. Le procedure di lavaggio più sofisticate servono soltanto nel caso di dischi veramente irrecuperabili in altra maniera.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Dubbi su lettore CD
LC
LC
Rack e shelf DIY “sospesi”
Caro Lucio,
al rientro dopo una bellissima vacanza nella tua bellissima Sardegna sono ripartiti alcuni dubbi diciamo così di fine estate. E' un periodo in cui sento tanta musica sicuramente durante i week end, passando da un genere all'altro.
Più che dubbi sono constatazioni di avere un impianto che giudico ottimo globalmente; ma forse è più corretto dire eccellente per alcuni generi, con problemi e limiti con altri. Ecco il mio attuale set up figlio di un percorso che ho accelerato negli ultimi 2 anni.
Mi spiego meglio: un po' di tempo fa mi segnalavi di iniziare a pensare ad un possibile upgrading sul cdp, magari un Naim usato. Ma prima di fare questa scelta vorrei essere sicuro. Perché in realtà la mia attuale soddisfazione è legata sensibilmente al tipo di musica che sento.
In generale molto bene quando ascolto il vinile su tutti i generi. Ma quando passo ai CD iniziano i problemi.
Musica come Radiohead, Joy Division, The National, Dead can dance, Ultravox sono suonati magnificamente. Bassi potenti e puliti (di cui sono patito), alto di gamma esteso, tutti gli strumenti ben separati. Su questa musica tutto gira a meraviglia e anzi dopo l'inserimento dell'Hicap la situazione è ulteriormente migliorata in ampiezza di suono e anche dettaglio.
Ma quando passo al rock con chitarra distorta, anche con CD decentemente registrati, come Strokes o Arctic Monkeys la questione si complica. La chitarra ma anche i piatti, insomma i medio-alti in generali, diventano aspri, taglienti, stancanti. Dopo 20 minuti mollo o abbasso il volume sensibilmente....o passo la vinile. Insomma un peccato. Ho il timore che il mio impianto con le elettroniche Naim tendano ad amplificare questa caratteristica. L'ambiente è secondo me buono, ossia l'insonorizzazione (divani, tende, tappeto) non mi sembra il problema, anche perché dovrei avere problemi anche con gli altri generi e sorgenti.
Adesso penso che la scelta del CDP sia abbastanza cruciale. Trovare un lettore morbido morbido in grado di limitare questa percezione. Forse generata dal mio vecchio Marantz. Ma ho voluto fare un passo oltre. Sono riuscito a poter comparare presso un rivenditore il mio vecchio Marantz con il NAim CD5i, test fatto con un XS come ampli ma con casse ovviamente non Proac.
Devo dire che ho sentito differenze sensibili, ma se devo essere onesto non nella morbidezza del suono. Il CD5i usciva più ampio come suono in generale ma con caratteristiche di dettaglio soprattutto in medio alto molto più accentuate del Marantz. Dettaglio che forse per il rock con distorsore non rende al massimo.
Quale strada percorrere? Sto valutando sul mercato dell'usato delle soluzioni Naim magari non recentissimo ma di livello superiore al cd5i nuovo o semiusato. Un mio amico mi consiglia di tenermi il Marantz come meccanica e acquistare un DAC Rega che potrebbe lavorare nella direzione da me auspicata. Sempre un mio conoscente mi ha caldeggiato cdp Lector per le loro caratteristiche. Non affronto la questione cavetteria perché so che non è tema da trattare qui. La mia intenzione di spesa non supera i 1100/1200 Euro.
Mille grazie per il grande lavoro che fate per tutti noi,
Attendo news,
Andrea - E-mail: tavella66 (at) libero.it
Caro Andrea,
come scrivo sempre, alcuni dischi rock suonano male sempre e comunque, con qualunque impianto. Il tuo sistema non ha niente di sbagliato, tant'è che con rock ben inciso suona benissimo! Non puoi cavar sangue dalle rape, certe incisioni sono nate per suonare distorte, fastidiose e affaticanti. Ti posso dire che, ad esempio, i dischi degli Oasis e alcuni dischi dei Coldplay suonano male anche nel mio sistema di riferimento. Anzi, ti dirò di più: maggiore è il livello qualitativo dell'impianto e più si amplia la forbice delle differenze qualitative tra le incisioni. Nel mio sistema passare da un disco a un altro è veramente traumatico, perché senti tutte le porcherie fatte in sala d'incisione.
Se dovessi mettere insieme un sistema che smussa le incisioni peggiori al punto da renderle accettabili, tutte le altre suonerebbero malissimo, chiuse, intubate e innaturalmente morbide. Si tratta di accettare dei compromessi! Gli stessi dischi, tra l'altro, suoneranno male anche col vinile.
Fatta questa doverosa premessa, certamente il Marantz non è il lettore adatto per smussare intemperanze eccessive. Cerca un Rega Planet prima serie, ascoltalo a confronto e vedi se è sufficiente. Ormai lo trovi per 250/300€, secondo me può essere una buona soluzione temporanea. La sua musicalità globale è sullo stesso livello del tuo Marantz attuale, se non superiore. Non sono d'accordo sull'acquisto di un DAC esterno per due ragioni: aumenteresti il numero di apparecchi nel sistema e potresti potenzialmente peggiorare la situazione visto che la stragande maggioranza dei DAC moderni punta a un suono molto trasparente e dettagliato. Altri lettori, moderni, che potresti prendere in considerazione, oltre a Lector, li trovi nei cataloghi di Audio Analogue e Arcam.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Maurizio,
conservo un bellissimo ricordo delle Claravox Euritmica, un diffusore che avrebbe meritato ben più successo e considerazione. Certamente si tratta di diffusori molto trasparenti e aperti, ma il resto delle elettroniche non ha questo tipo di impostazione, per cui io tenderei a puntare il dito sull'ambiente, che non descrivi, o sull'installazione dei diffusori. Ovviamente, poi, vale tutto quanto già detto nella lettera precedente sulla qualità delle incisioni.
Potrebbe essere che tu abbia bisogno di un diffusore diverso, magari da pavimento, più generoso e completo. Hai mai valutato questa possibilità? Potresti andare ad ascoltare qualcosa di ProAC, Sonus Faber, Opera, magari anche Chario. È chiaro che, però, il budget da stanziare per un cambio di questo tipo debba essere alto, per avere la stessa raffinata qualità delle Euritmica con in più maggior peso ed estensione in gamma bassa. Vedi se ti riesce di fare qualche ascolto in questa direzione.
Per quanto riguarda la seconda domanda, ti rispondo che in generale è meglio tenere al massimo il volume della sorgente e regolare tutto dal pre. Se questo portasse a un range di utilizzo del potenziometro del volume un po' troppo ristretto potresti pensare a degli attenuatori RCA (tipo i Rothwell) da inserire tra sorgente e preamplificatore. In questo modo potresti sfruttare meglio l'intera corsa della manopola del volume del pre. Non specifichi quale sia la sorgente che tu utilizzi quindi non riesco a essere più preciso di così. In generale i controlli di volume dei lettori CD sono di scarsa qualità, ecco perché si tende a preferire tenerli al massimo, per ridurre al minimo la loro nefasta influenza.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio e bentornato dalle ferie,
Come molti appassionati audio anche io ho una piccolo stanza dedicata all'ascolto della musica. Negli ultimi anni l'impianto è stato un “work in progress”: ho fatto molti cambiamenti e prove nel tentativo di trovare un soddisfacente set up in una stanza dall'acustica un po' disastrosa. Lo scorso anno sono riuscito a trovare la quadra (soprattutto grazie al Dspeaker anti-mode 2.0) e così ho deciso di mettere la ciliegina sulla torta: un bel rack su cui sistemare tutti I vari componenti (6 al momento) e in grado di "nascondere" il subwoofer attivo, ultima aggiunta all'impianto.
Doveva essere il rack "definitivo", per cui volevo anche qualcosa di originale, un po' fuori dai soliti standard. Alla fine ho deciso di puntare su una soluzione che io trovo non solo esteticamente piacevole ma anche valida nella lotta all'isolamento dalle vibrazioni: l'utilizzo di cavetti di acciaio per sospendere le varie mensole.
L'idea non è di certo nuova, basta pensare ai diffusori U-vola, ma cercando su internet ho notato che tale sistema non è per niente diffuso nel campo dei tavolini. Sono riuscito a scovare solo una ditta americana (Stillpoints) che costrisce rack impressionanti di acciaio e cristallo con i ripiani sostenuti da robusti cavi di acciaio; belli ma costosissimi. Ho quindi pensato che fosse un bel territorio da esplorare.
Dovevo comunque partire da una struttura di base; inizialmente pensavo di fare tutto da zero, poi ho dato un'occhiata al catalogo IKEA e ho trovato un tavolo che poteva fare al caso mio, il Rekarne. Si tratta di un tavolo di legno praticamente grezzo, ben robusto, e con un ripiano superiore di buon spessore (maggiore lungo la periferia, come visibile nelle foto, grazie ad una cornice di rinforzo applicata sul lato inferiore); le dimensioni sono 112x61cm; ideale per sistemare 2 componenti affiancati.
Il ripiano inferiore del tavolo si può eliminare (è solamente appoggiato) e ciò permette nel mio caso di mettere il sub sotto il tavolo e appoggiato direttamente sul pavimento. Il resto dello spazio sotto il tavolo può essere sfruttato per sospendere un po' di mensole (da comprare a parte). Anche se il ripiano superiore è molto ampio, lo spazio sottostante è più rosicato; io ho idealmente diviso il tavolo in due metà (destra e sinistra) e ho valutato che tenendo il sub tutto spostato su un lato avrei avuto spazio per sospendere una mensola sopra di esso e altre due mensole sull'altro lato. Dopo aver preso un po' di misure ho concluso che le mensole sarebbero state di 44(L) x 40(P). Questa misura permette di posizionare la maggior parte delle elettroniche in commercio, incluse le mie che non sono extralarge.
Il diametro del cavo di acciaio, come suggerito dal ferramenta che me lo ha venduto, non deve essere esagerato: 1mm. sostiene senza problemi diverse decine di Kg ed è quello che ho preso. Servono poi degli accessori per terminare il cavo in forma di anello (presi dallo stesso ferramenta) e dei robusti ganci ad uncino autofilettanti dove poter agganciare i cavetti. Ogni mensola è agganciata ai 4 angoli e per il taglio del cavo basta una semplice tronchesina.
La lunghezza dei 4 cavi che sostengono ciascuna mensola (calcolata sulla base dell'altezza delle elettroniche e sulla base della necessaria areazione di ciascuna) dovrebbe essere ovviamente la stessa, quindi bisogna cercare di essere il più precisi possibile sia nel taglio che nell'operazione di chiusura degli anelli ad ogni estremità. Non esiste un protocollo valido per tutti, basta trovarne uno e mantenerlo meticolosamente per tutti gli spezzoni da creare. Per formare l'anello a tutte le estremità mi sono aiutato con il corpo cilindrico di una penna in maniera da avere tutte le terminazioni il più simile possibile; il blocco dell'anello al capo di ogni spezzone va fatto serrando bene le viti dell'accessorio dedicato. In una foto si vede una mensola con i 4 ganci avvitati e i 4 cavetti terminati per la sua sospensione.
I ganci ad uncino sono stati inseriti sotto il ripiano superiore (4 per le mensole del lato dx e 4 per quelle del lato sx) e ai 4 angoli delle mensole. Per quanto riguarda quelli del ripiano superiore la distanza tra di loro dovrebbe essere leggermente superiore a quella calcolata sulle mensole. Raccomando di preparare il foro con un trapano (magari a colonna) per fare in modo che i ganci autofilettanti entrino tutti perfettamente perpendicolari alle superfici. Visto che la dimensione delle mensole era un po' risicata ho deciso di sistemare i ganci sul lato inferiore (vedi foto) per lasciare tutta la superficie superiore a disposizione delle elettroniche. Le due mensole sospese sullo stesso lato sono attaccate individualmente ai ganci.
Sotto il ripiano superiore del tavolo, tra le 4 gambe, corre una piccola cornice su cui il ripiano appoggia; questa limita un po' l'accesso se una mensola viene sospesa a pochi cm. (meno di 20) dal ripiano. Io sono stato obbligato ad una situazione del genere e su quella mensola ho messo il pre fono che ha solo il tasto di accensione sul pannello frontale.
In una foto è possibile vedere il risultato finale (dopo il trattamento di tavolo e mensole con vernice per legno) sia del rack vuoto che insieme all'impianto. Il risultato è per me ottimo: anche se un po' affollato (soprattutto a causa del sub) l'uso dei cavi dona leggerezza ed un pizzico di eleganza al tutto. La libertà che ha ogni mensola di oscillare insieme all'elettronica che sostiene dovrebbe poi aiutare ad isolare la stessa dalle vibrazioni ambientali.
Spero sia tutto chiaro, resto comunque a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Massimiliano - E-mail garre1968 (at) gmail.com
LC
Caro Massimiliano,
congratulazioni per l'idea e la realizzazione, davvero molto bella! Una soluzione più estrema, alla quale penso da anni, sia per le elettroniche che per i diffusori, è quella della sospensione metallica a soffitto, tramite tiranti metallici che vanno a fissarsi direttamente sul soffitto. C'è un certo numero di controindicazioni (es. i cavi di collegamento) ma sono sicuro che i benefici supererebbero di gran lunga gli svantaggi.
Nella tua soluzione, molto bella ed elegante, io avrei sottolineato ancor di più la leggerezza dell'insieme inserendo il sistema in un rack anch'esso essenziale, magari realizzato in tubi d'alluminio. Tutto quel legno a vista appesantisce un po', a mio parere, l'eleganza della realizzazione sospesa. Piccola nota stonata...i comodini utilizzati come stand per i diffusori! Saranno anche rigidi e sordi (spero) ma non si possono davvero vedere :-)
Di nuovo complimenti per la realizzazione e grazie infinite per averla condivisa con tutta la comunità!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Gamma alta arretrata
Caro Direttore,
è da tempo che seguo la rivista TNT e i preziosi consigli che trovo all'interno delle rubriche dedicate all'alta fedeltà. La mia passione verso questo hobby (secoli posso definirlo) è iniziata più di 20 anni fa ma allora ero un semplice studente universitario e le disponibilità economiche erano alquanto limitate per poter assemblare un impianto di qualità, tuttavia riuscivo ad accontentarmi ed era composto da:
Dopo alcuni anni di astinenza in quanto mi sono trasferito per lavoro, ho ripreso da qualche anno e con il tempo ho assemblato il mio attuale impianto così costituito:
Nel complesso l'impianto suona discretamente se non fosse che la gamma alta è un po' troppo arretrata, a volte poco udibile. Sono in procinto ti acquistare un preamplificatore magari a valvole da sostituire a quello attuale, per poter utilizzare l'Arcam alpha 7 per un secondo impianto.
Volevo un consiglio generale sull'impianto e nello specifico per quanto riguarda l'acquisto del Pre considerato un budget di circa 500€ pertanto sarei orientato ad acquistare un usato. Cosa ne dice se il pre fosse un Conrad Johnson Sonographe sc 25 (stato solido) che ho trovato a circa 350€.
Grazie per l'attenzione.
Raffaele - E-mail: raffaele.annunziata (at) gmail.com
LC
Caro Raffaele,
non capisco come mai la gamma alta del tuo impianto suoni così arretrata, sulla carta dovrebbe essere l'esatto contrario, visti i componenti che ne fanno parte. Non è che l'ambiente e la sistemazione dei diffusori siano...particolari? I tweeter sono in asse con le orecchie quando ascolti? L'acquisto del pre a valvole, realisticamente, non porterà a chissà quale vantaggio, mentre vedrei molto meglio la vendita dell'attuale integrato e del finale, per poter finanziare l'acquisto di un integrato di classe superiore.
Visto che sembri prediligere un suono brillante, punterei a un integrato di alta gamma di Rotel, ma anche Atoll, Norma, Cambridge e Primare. Potresti persino semplificare il tutto con un buon integrato in classe D (nuforce, Bel Canto etc.) che certamente potrebbe darti un po' di apertura e di trasparenza in più sul registro medio-alto.
In sintesi: ipotesi preamplificatore a valvole senz'altro bocciata, controllare comunque acustica ambientale e posizionamento diffusori (ma che vi costa fare la foto alla stanza con il cellulare e allegarla alla mail?).
Inutile sacrificare l'Arcam Alpha 7 per un secondo impianto, meglio metterci un integratino in Classe D da 100€. Saresti sorpreso nel sentire quanto poco ti farebbe rimpiangere l'Arcam. Anzi...
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Questa settimana un po' di musica nuova. Lei è l'astro nascente della musica francese, una voce straordinariamente comunicativa, qui in una splendida cover acustica di Stay di Rihanna. Sentiremo ancora parlare di...Marina Kaye!
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Per ascoltare la musica dal PC e precisamente da Youtube ho collegato al pc un dac tramite usb il Pro-ject usb box s ed al dac ho collegato
della casse Canton amplificate modello Plus media3, e rispetto alle casse per pc da 10 o 15 euro il suno è migliorato tanto non si sente
naturalmente come ascoltare da un buon hi fi ma la differenza fra le casse economiche per pc e queste casse e dac la si sente.
Saluti e grazie 1000,
Edoardo - E-mail: edocorri (at) alice.it
Caro Edoardo,
grazie per il feedback positivo su DAC e diffusori attivi. Ho sempre sostenuto che si tratta di una soluzione molto furba ed efficiente: semplice, compatta e ben suonante. Le Canton che hai scelto sono ben altra cosa rispetto ai soliti sistemini da PC, essendo dotate di un bel woofer da 13 cm in bass reflex, tweeter in alluminio e una buona amplificazione interna da 20 watt per canale.
Il DAC USB, poi, per quanto basic possa essere, è - in genere - un passo avanti rispetto alla schedina audio integrata nel PC. Goditi la tua musica preferita adesso!
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