Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 27/6/2015 - 4/7/2015

Voi siete qui > Home > Rubrica della Posta > Lettere della settimana

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali
| Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM | I volumi della posta precedente

[Trovaci su Facebook!]

  1. Diffusori per Hi-Fi entry level
  2. Il mistero dei watt
  3. In negozio suonava bene...
  4. Upgrade sorgente digitale
  5. Revox B 226 S
  6. Nuova testina con 300-400€
  7. Cuffie Beats messe a nudo
  8. Ritrovamenti vintage
  9. Consiglio per un upgrade
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Diffusori per Hi-Fi entry level
Gentile Cadeddu,
La ringrazio per avermi fatto riesplodere ls passione prt l'hi-fi (sopita da troppo tempo) grazie al vostro sito. Vado al dunque. Fino a un paio di settimane fa possedevo un impianto così composto acquistato in blocco nel '92:

Mi sono sempre ritenuto piuttosto soddisfatto per le mie esigenze (ascolto soprattutto elettronica, da quella più orchestrale tipo Vangelis e Jarre fino al pop e rock con forti influenze elettroniche - Peter Gabriel, Pink Floyd, Depeche Mode), ma a causa di un difetto all'ampli manifestatosi negli ultimi mesi, ho colto l'occasione per rinnovare tutto e farmi un impianto a budget ridotto molto essenziale: Per i diffusori ho trovato un'occasione nell'usato ed ho preso una coppia di Indiana Line HC 505. La sala dove si trova l'impianto misura circa 5x6 mt ed è arredata con librerie e tende dietro l'impianto. Purtroppo la scelta dei diffusori, per diverse necessità, è stata fatta di fretta e le considero solo di passaggio. Saprebbe consigliarmi dei diffusori da pavimento alternativi a quelli attuali? La somma che ho a disposizione è intorno ai 300 euro e vorrei orientarmi quindi nel mercato dell'usato.
La ringrazio anticipatamente per l'eventuale risposta.
Saluti.
Paolo - E-mail: paolobarre (at) gmail.com

LC
Caro Paolo,
sono felice che TNT-Audio abbia contribuito a riaccendere la passione per l'HiFi! I diffusori che hai acquistato non sono poi così male, costavano circa 300€ nel 2008 e, tenendo conto del tempo che è passato e dell'elevato rapporto qualità/prezzo dei prodotti Indiana Line non credere di riuscire a migliorarli in maniera sostanziale con una spesa, oggi, di 300€, anche guardando nell'usato. Io, in tutta sincerità, attenderei tempi migliori per un upgrade ancora più di sostanza, rischi di fare un side-grade, in questo modo. Tanto per parlar chiaro, con 300€ nell'usato, oggi, riusciresti a prendere dei diffusori che nuovi stanno sui 500/600€, e per quanto sia il doppio del prezzo originale dei tuoi Indiana Line, secondo me non basta per farti sentire chissà quale differenza.
Perché li vuoi sostituire subito? Non ti piacciono? Suonano male? Hanno dei difetti evidenti? Proverei a cercare il posizionamento migliore in ambiente e, magari, farei qualche piccolo intervento per farli rendere al meglio. Controlla il serraggio delle viti degli altoparlanti, interponi tra essi e il pavimento dei piedini morbidi assorbenti oppure delle punte. Eventualmente tratta con del materiale antivibrazioni (tipo blu-tack) i cestelli degli altoparlanti e, se te la senti, sostituisci i cavi interni con qualcosa di meglio. In questo modo dovrebbero poter tirare avanti ancora per un bel po', in attesa che il budget per la loro sostituzione si faccia più consistente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il mistero dei watt
Gentile Lucio,
Complimenti ancora per il sito nel quale anche chi non "s'intende tanto" come me di hi fi può trovare continui spunti e riflessioni. Volevo porti una domanda sui watt dell'amplificazione. E comincio nel citarti...
In un articolo "illuminantissimo" sul loudness hai scritto "Certo che i watts più sono meglio è...purtroppo costruire un ampli di alta potenza bensuonante costa molto mentre è più facile trovare piccoli amplificatori dal grande suono." Dunque io ho un Denon 520 che di watt ne dichiara quaranta con il quale ho accoppiato per iniziare delle Tannoy F1 da stand che per quello che costano trovo molto definite, considerando il fatto che ci ascolto classica e opera e sentivo le diverse linee musicali piuttosto nitide ...un ascolto piacevole insomma. Sui tutti orchestrali però se alzo troppo il volume (intendo un po' sopra le 20 e 45) il suono diventa assai duro ...sugli ottoni ad esempio. Ora sto pensando di prendere le Tannoy Revolution. Da ignorante ti chiedo: un ampli con più watt mi darebbe la garanzia di ascoltare "meglio" come timbrica allo stesso volume di cui sopra?
Scusa se non mi sono espresso con termini tecnici.
Saluti,
Grazie,
Lorenzo - E-mail: lorenzo.giannettiuno (at) gmail.com

LC
Caro Lorenzo,
se ho capito bene il suono diventa un po' fastidioso ad appena un quarto di corsa del volume, è così? Interpreto in questo modo il tuo 20 e 45. Se così fosse, credo che tu stia ancora usando una piccola parte della potenza a disposizione del tuo amplificatore. Non ho motivo di ritenere, quindi, che aumentando la potenza dell'amplificatore la situazione possa migliorare. Ci sono da fare altre considerazioni: i tuoi diffusori hanno una gamma medio-alta non esattamente morbida per cui, ad alti volumi e su strumenti come gli ottoni, un po' di fatica d'ascolto ci può stare, soprattutto se l'ambiente ci mette del suo. Ad esempio, se la stanza fosse sostanzialmente vuota o arredata con superfici riflettenti o, ancora, se i diffusori non fossero posizionati in modo ortodosso, allora questa presenza delle freqenze medio-alte risulterebbe ancora più accentuata. Inoltre, considera che gli ottoni, specie in un pieno orchestrale, sono dei clienti fastidiosissimi anche per i migliori impianti al mondo!
Parte delle colpa è anche dovuta alla qualità delle registrazioni, non sempre all'altezza del difficile compito.
Prima di ogni ulteriore passo, eseguirei questi controlli di base, altrimenti sarebbe del tutto inutile sostituire ampli o diffusori. Per quanto riguarda questi ultimi, non ho capito a quale modello di Revolution tu ti riferisca. Si tratta di una serie più raffinata di quella alla quale appartengono le tue, quindi di sicuro andrai a migliorare globalmente ma, ripeto, per non compromettere il risultato, va considerato tutto il contorno.
Per fare la cosiddetta prova del 9, perché non ti fai prestare un amplificatore più potente, uno qualunque, e verifichi tu stesso quanto ti ho detto?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

In negozio suonava bene...
Buongiorno, approfitto della sua competenza per porle una domanda tecnica: ho acquistato un ampli Onix ra 125 che sulla carta è eccellente ed anche negli ascolti in negozio mi sembrava "giusto" con le casse come le mie ProAC D18. Complessivamente però ora non mi soddisfa ....pensavo fosse una questione di acustica ma la stanza dove ascolto, le casse i cavi il lettore cd sono perfettamente uguali a prima ....mi pare soffocato, con poco dettaglio, le voci sono arretrate, la profondità e la spazialità che mi davano un umile Naim Nait1 ed un Pioneer a-400 da poche lire sono un ricordo (triste...).
Nelle recensioni non lo danno come un campione di dettaglio ....Facendo prove con i cavi di alimentazione le differenze si sentono ma rimane una sorta di velatura su strumenti e voci. Un'enorme potenza ma dettaglio modesto...Poi ho scoperto che dietro la vaschetta iec internamente ha un filtro contro i disturbi di rete che secondo me spunta parecchi acuti e definizione.
Infatti con tutti i filtri che ho provato con amplificatori diversi alimentati con il mio impianto elettrico di casa ho sempre subito peggioramenti proprio nel dettaglio e nella precisione del suono....Ora penso che possa essere questa la ragione della poca brillantezza e dell' opacità dell' Onix....Se provassi a disattivare il filtro e passare dalla iec ai trasformatori cosa normale in gran parte degli amplificatori che ho provato (tutti a dire il vero!) potrei magari ottenere quella chiarezza e trasparenza che mi mancano?
Può, in buona sostanza, secondo la sua esperienza, aprire il suono? La domanda è retorica, me ne rendo conto, ma il mio tentativo le pare ragionevole? Tutto qui.
la ringrazio di cuore per la risposta quando vorrà scrivermi due righe via mail a riguardo.
Cordialmente,
Anonimo - E-mail riservato

LC
Caro amico,
il filtro antidisturbo non taglia proprio niente, semmai elimina quanto di nocivo possa inficiare le prestazioni dell'amplificatore. Io lo lascerei al suo posto. Il fatto che sembri di sentire che senza il filtro ci siano pù alte frequenze è tutta psicoacustica: togliendo un filtro ci si aspetta un suono più aperto, peccato però che quel filtro non sia in serie al segnale audio!!!
Semmai, mi chiedo se il confronto con il Nait 1 e il Pioneer 400 lo stia facendo a memoria oppure se questi amplificatori siano ancora là con te. Te lo chiedo perché, come già detto tante volte, la memoria audio è fallace, molto fallace. Non solo, ma proprio quei due amplificatori (sia il Nait, che adoro, che il Pioneer) non sono esattamente dei campioni di dettaglio e trasparenza. Hanno altre doti, ma credo che, francamente, l'Onix se li mangi a colazione entrambi.
Forse le tue aspettative erano molto alte e sei rimasto deluso, non so. Oppure cercavi un'impostazione timbrica del tutto diversa! Non metterei mano all'amplificatore nella speranza di trasformarlo in ciò che non è e non sarà mai. Lo metterei in vendita o chiederei al negozio una permuta. Per una cifra analoga, mi chiedo come mai non abbia optato per un Nait 5i o simile, vista la positiva esperienza col vecchio Nait 1. Ancora, potresti trovare qualche integrato in classe D (es. nuforce, Bel Canto etc.) più adatto alle tue aspettative: in genere questi apparecchi fanno del dettaglio e della trasparenza le loro armi migliori.
Quel che non capisco è come mai l'Onix ti sia sembrato perfetto in negozio (con le stesse casse, mi pare di capire) e insoddisfacente a casa. Non ti viene il sospetto che non sia lui il problema, ma il contorno (esclusi i diffusori)? Mi riferisco a sorgente, ambiente e installazione del tutto.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Upgrade sorgente digitale
Buongiorno Direttore,
Leggo da sempre il vostro sito con grande interesse soprattutto per la ricchezza di contenuti, per la competenza e per la generale cordialità di tutto l'”ambiente”, cose non scontate e per le quali approfitto per farLe i complimenti.
Vorrei sottoporLe il mio piccolo dilemma ma, prima, elenco brevemente le componenti del mio modesto hi-fi:

Come vede, pian pianino sto mettendo insieme un impianto, secondo i miei personali gusti e il mio (piccolo) portafoglio, di cui essere soddisfatto. Ed in effetti lo sono. E grosso modo mi sento vicino a quello che, per me, potrebbe rappresentare l'assetto definitivo. Manca ancora qualcosa da sistemare (a parte qualche cavo “base” che ho ancora da sostituire): in particolare, in un'ottica di upgrade graduale verso la forma definitiva del mio hi-fi, mi restano da sostituire innanzitutto il CD Player (ultimo reduce del mio primo impianto da studentello), e poi il Dac.
Quindi, mentre sul dove concentrare i miei sforzi ho abbastanza le idee chiare, sono oggi più indeciso sul come, nei termini che Le spiego: il lettore CD è ovviamente “di fortuna” e senza dubbio non appropriato al livello generale del resto. Ho ottenuto qualche miglioramento usando come convertitore esterno il Dac Cambridge, ma la meccanica e le uscite del cd player sono quelle che sono e non ho nelle corde la manualità necessaria per gli interventi di tweaking di cui ho letto nei vostri approfondimenti.
A riguardo, Le espongo la mia idea: considerando che la presenza di un Dac esterno nel mio hi-fi è per me assolutamente da confermare (ascolto anche parecchia musica liquida nei formati lossless), stavo considerando, anziché prendere un lettore CD di livello (nel qual caso sarebbe un Rega Apollo R o simili), prenderne piuttosto uno più economico ma con buona meccanica, uscite digitali di buon livello (magari la coassiale, visto che il mio Denon non ce l'ha) e in generale con una struttura più decente, e di sfruttare il convertitore esterno. Questo, nei miei pensieri, mi porterebbe a risparmiare sul CD Player e a stanziare un budget maggiore per un Dac migliore, che è l'ultimo pezzo su cui sento di dover fare un upgrade (il sound del Cambridge non è male ma ho sentito altro che mi piace di più).
Quello che Le chiedo è una sua opinione riguardo a questa mia “idea”, se le sembra valida oppure no e, in caso positivo, su che lettore CD potrei orientarmi con le caratteristiche che le dicevo, dal momento che io ne capisco generalmente un po' di più su come suona un dato apparecchio ma molto poco (mea culpa) su come è costruito... Specifico che non disdegno l'usato.
Sono consapevole che comprare sia un lettore cd di livello che un dac migliore sarebbe la soluzione perfetta :-); quello che, in particolare, mi chiedo e Le chiedo, è se con la mia idea, riesco ad ottenere ugualmente un risultato comunque adeguato alle performances di tutte le altre componenti, senza rinunciare a troppo. Per completezza del quadro, quanto ai miei gusti personali circa il sound, amo (ma lo avrà intuito anche Lei :-)) il suono british e i bassi ben in evidenza mentre mi affaticano un po' i suoni troppo brillanti.
Non mi resta che ringraziarLa e augurare a Lei e a tutta TNT Audio tanta fortuna.
Vincenzo - E-mail: vincenzo.mulone (at) generali.com

LC
Caro Vincenzo,
stai usando il tuo onesto lettore CD come meccanica di lettura, in pratica. La buona notizia è che quasi niente di quel che c'è all'interno del tuo lettore può inficiare il risultato finale. Quando prelevi il segnale digitale questo non passa attraverso alcun circuito significativo: vengono saltati i chip di conversione e persino gli stadi d'uscita. Non sto dicendo che una meccanica migliore non possa fare una qualche differenza ma, nell'economia del tuo impianto, io terrei il Denon come unità di lettura e upgraderei la parte più influente sul suono, ovvero il DAC: prendi il miglior DAC che ti puoi permettere, magari guardando anche nell'usato. Tra l'altro, il tuo piccolo Denon non era neanche così tanto male, aveva un DAC già a 24/192 kHz e una certa cura era stata riservata ai circuiti di clock. Per tutti questi motivi...lascialo al suo posto finché continua a leggere i CD senza problemi!
Al massimo potresti rendere un po' più sordo il cabinet, metterci quattro piedini morbidi e, chissà, un cavo d'alimentazione migliore. Non serve essere autocostruttori per fare questo! Basta seguire le nostre indicazioni.
Per mantenere l'impronta british del tuo impianto penserei a un DAC Rega, Arcam, Musical Fidelity...vedrai che la sezione digitale del tuo impianto rinascerà a nuova vita, nonostante il lettore Denon utilizzato come sola meccanica! :-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Revox B 226 S
Salve.
Avrei per le mani un Revox B 226 S al prezzo di circa 500€. Sembrerebbe tutto in ordine ed in ottimo stato, anche a sentire il venditore, manca il telecomando che dice di non aver mai posseduto. Ho anche letto attentamente su tnt-audio la recensione fatta da Lei per quanto riguarda il "fratello minore" B 226 MKI e ne sono rimasto entusiasta.
Vorrei sapere se, secondo Lei, l'acquisto di tale macchina, e a quel prezzo, sia oggi ( fermo restando che sia tutto in ordine ) consigliabile. Il resto del mio impianto, al quale collegare tele lettore è composto da: finali monofonici Leak TL50/plus, pre Varislope stereo o pre Audio Research LS7 e diffusori TDL studio 1M.
Il mio dubbio riguarda se acquistare una macchina così datata o una più recente ma con un budget di circa, sempre 500-600€.
La ringrazio per l'attenzione.
Alessio - E-mail: alepapi (at) gmail.com

LC
Caro Alessio,
le mie considerazioni sull'oggetto in questione le scrissi tempo fa proprio in quella
recensione. È difficile decidere al posto di un'altra persona, perché diverse sono le aspettatve di ognuno di noi. Consiglieresti a cuor leggero una sportiva d'epoca a chiunque? Io no, eppure a me piacciono moltissimo. Diciamo che con un lettore CD con così tanti anni sulle spalle bisona essere pronti a qualche imprevisto: pezzi che si usurano, ricambi difficili da reperire, assistenza da gestire e così via. Non solo, ma questo lettore in particolare non ha neppure il telecomando (si può cercare usato, non è impossibile da trovare) e ciò ne rende il suo utilizzo un po' più laborioso e certamente meno comodo.
Dal punto di vista sonoro, si tratta di un'impostazione particolare, da valutare personalmente prima dell'acquisto. Alla stessa cifra, oggi, si trovano lettori certamente più raffinati in gamma medio-alta, ad esempio. Chi acquista un Revox B226 non sceglie con la testa, ma col cuore, perché ama quell'oggetto, il periodo nel quale è stato concepito e costruito, la storia che porta con sè e perché non disdegna un certo snobismo retrò. Pertanto, se vuoi che sia sincero fino in fondo ti dirò che, oggi, per la stessa cifra, si acquista di meglio: oggetti più sicuri, riparabili, con garanzia e con un suono più raffinato e moderno. Vedo che il tuo impianto, però, non disdegna qualche puntata retrò di classe e allora forse il B226S potrebbe essere una scelta, magari anche solo filologicamente, sensata.
Io coi miei due 226 mi sono divertito molto, basta non aspettarsi che questo apparecchio dia ciò che non può dare.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Nuova testina con 300-400€
Caro Lucio, sono qui per chiederti consigli per l'acquisto di una nuova testina, la Clearaudio Aurum Alpha dopo 7 anni si è danneggiata irreversibilmente mentre stavo spolverando il giradischi. Il vinile lo ascolto con il piatto Clearaudio Emotion, il pre-phono è un Audio Analogue Aria, casse della ProAC modello Response D15 e amplificatore da te consigliato, Monrio mc 207. Il mio budget è di 300 /400 euro. Tra le tante possibilità di scelta e con l'aiuto in rete sono usciti fuori alcuni candidati per sostituzione della vecchia Clearaudio Aurum.

Avrai notato che nella lista non ho inserito di proposito il marchio Clearaudio non perchè non soddisfatto della mia vecchia Aurum ma in quanto desideroso di conoscere e sperimentare nuovi marchi e nuove testine. Ascolto musica Rock, Pop, Jazz, Blues e Classica.
Ti ringrazio come sempre per la tua disponibilità.
Stefano - E-mail: standale (at) libero.it

LC
Caro Stefano,
comprendo la tua voglia di sperimentare impostazioni sonore diverse ma se non mi spieghi in quale direzione intendi sperimentare non è facile aiutarti. Le testine che hai elencato sono tutte ottime scelte, non è semplice fornire una risposta univoca. In più, il tuo pre fono consente regolazioni fini di tutti i parametri d'interfacciamento elettrico per cui non ne farei neppure un problema di compatibilità tra testina e pre fono. Fossi in te, e non lo sono, opterei per una Grado Platinum Wood, acquisto sicuro, facile da gestire e vero instant classic dell'analogico.
Non butterei la Alpha danneggiata, ma proverei a ristilarla, immagino che il danno sia solo di natura meccanica (cantilever o stilo). Da Torlai o da Audiosilente di Lucchetti, ad esempio, con meno di 200€ dovresti riuscire a sostituire sia il cantilever che il diamante e avresti una testina pari al nuovo, che potresti continuare a usare oppure rivendere ricavandoci qualche decina di euro nell'operazione. Prova a chiedere qualche preventivo, magari si riesce a sistemarla con meno, senza necessariamente la sostituzione completa di cantilever o stilo. Una Clearaudio Alpha nuova mi pare si acquisti intorno ai 250€. Fai la tue valutazioni e decidi cosa fare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cuffie Beats messe a nudo
Carissimo Lucio,
seguo sempre TNT e ti ringrazio per il lavoro. Scrivo solo per trasmetterti un
link interessante. Immagino che tu lo conosca già, ma nel dubbio te lo inoltro.
Ciao
Roberto - E-mail: roberto.dellacqua (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
ho visto che questo link sta girando anche su Facebook, è un po' la solita americanata in perfetto stile How's it's made che fa sensazione e prende tanti like. Se si facesse lo stesso tipo di analisi e di reverse engineering su prodotti ben più costosi le sorprese sarebbero ancora più eclatanti. E questo, bada bene, sia nel nostro settore che in tanti altri. Anzi, più in alto si va sul settore del lusso e più il costo non è assolutamente proporzionato né ai materiali utilizzati né alla costruzione.
Ora, le cuffie esaminate costerebbero, assumendo che i calcoli siano corretti (sull'altoparlante, ad es. qualche dubbio ce l'ho) circa 17$ e sarebbero vendute al pubblico a 199$, praticamente un fattore moltiplicativo superiore a 10. La cosa non mi sorprende affatto, perché l'autore dimentica che sul costo finale incide, in maniera pesante, tutta la campagna pubblicitaria, grazie alla quale la Beats ha conquistato una certa fetta di mercato.
Per quanto riguarda l'altoparlante, l'autore si mantiene veramente sul generico: costa veramente 1.8$? In base a quali considerazioni? Chi l'ha realizzato? Con quali materiali? Perché, da profano, uno potrebbe dire che anche due tweeter da 1 pollice siano identici, per forma e materiali, ma noi sappiamo bene che differenza di prezzo ci possa essere tra un cinese no-brand da 1€ e un top di gamma costruito su specifiche e tolleranze ristrettissime da 500€. Sono fattori che NON si vedono a occhio ma che infuenzano pesantemente la performance.
Comunque sia, non voglio certo fare l'avvocato d'ufficio della Beats, ne hanno sicuramente di migliori, ma voglio più semplicemente porre l'accento sulla pericolosità di un atteggiamento un po' facilone (pesa tot, è fatto di plastica e metallo, è tutto uguale) che non dice molto sulle reali qualità di un prodotto.
Noi audiofili navigati sappiamo bene, ad esempio, che il costo di produzione di un componente HiFi è, generalmente, ¼ o ⅕ del prezzo di listino. Un componente da 1000€ sul mercato costa, alla produzione, circa 200/250€ (sì, lo so, per molti questo è un vero shock!). Le cuffie in esame sembrerebbero superare questa soglia ma, ripeto, non credo che il calcolo sia stato fatto in maniera sufficientemente accurata.
Infine, non dimentichiamo come, talvolta, oggetti costruiti in maniera povera e apparentemente spartana, all'ascolto possano regalare più di una sorpresa. La storia dell'HiFi pullula di esempi di questo tipo (il T-Amp è uno di questi e in passato lo fu il NAD 3020).
Grazie per l'interessante spunto!
Lucio Cadeddu

Ritrovamenti vintage
Caro Lucio,
permettimi di farti i miei complimenti per il lavoro finora svolto con tnt audio. Complimenti per la tua passione (specialmente per le auto), sono un fans sfegatato della mitica Alfa spider del '70, auto che reputo un capolavoro.
Ti scrivo perchè avevo bisogno di un consiglio. Sono riuscito a resuscitare dalla cantina di nonna (forse appartenuto a mio zio) un vecchio mobile ormai distrutto da buttare, però al suo interno c'era forse vero e prorio tesoro, un amplificatore a valvole tutto italiano della STEREO 24. L'amplificatore si presenta in buone condizioni, l'ho pulito, rifatto il cabinet superiore in legno e fatto revisionare da tecnico competente.
Ha un suono molto gradevole, caldo, davvero piacevole da ascoltare, con 11 - 12 watt rms (però posso garantirti che suona meglio di un ampli 80 watt a transistor, certo dipende sempre con quale lo si confronta). All'interno sono presenti 3 grossi alimentatori (davvero bestiali oserei dire, vecchia scuola) e 8 valvole (usa delle ecc 83 come preanplificatrici e delle pcl 86 in push pull (alcune valvole sono orginali sue dell'epoca marca Mullard) le pcl 86 son state sostituite con delle valvole degli anni 60 -70 jugoslave usate in ambito militare dell'epoca (recuperate tra il materiale elletrico del papà di questo tecnico).
Sul tuo sito ma anche in giro non riesco a trovare nulla riguardante questa ditta e il livello dei suo prodotti, volevo capire se avevo trovato un bell oggetto, se si può considerare un ampli alta fedeltà (in qualità di suono non in potenza), ed la sua qualità.
Dopo questo volevo un cosiglio su un paio di casse adatte a qusto tipo di amplificazione preferibilmente usate, evitando di spendere un capitale. Io avevo trovato tra i 50 e i 150 delle B&W 550 o il modello DM 601, dei Boston Acoustic cr6, oppure un amico che ha auto costruito delle casse basandosi sui Chario Academy 2, nel senso che ha fatto la cassa in legno mettendo gli stessi woofer presenti in quella cassa, dovrei andarli a sentire venerdì prossimo.
Infine sempre in cantina ho recuperato un vecchio mangianastri a otto delle stereo 24 sempre. Ancora non l'ho fatto revisionare, cosa ne faccio? È valido?
Per il giradischi, invece sempre il mio amico tecnico potrebbe darmi un Garrard 66610, degli anni 60 che fa girare i dischi da i 16 giri ai 78; me lo darebbe amichevolmente a 30 euro. E' valido? Per il giradischi ho girato anche un po' la rete e ho trovato un Philips GA202 da riparare, un Philips 66611 e un Lenco L55. Il terzo è il mio preferito come design.
Per capirci ho letto l'articolo sui giradischi del sito, su quali prendere a che cifre (anche se è un po' datato parla di prezzi in lire) e per questo ero orientato verso il Garrard, però lui mi ha detto che si è un Garrard ma non è eccezionale allora ho cercato anche altri.
Grazie e scusa il disturbo,
Vittorio - E-mail: vittoriogeltride (at) gmail.com

[Ampli a valvole Stereo 24]

LC
Caro Vittorio,
purtroppo il marchio Stereo 24 non mi dice molto, mi spiace! Sembrerebbe un buon prodotto, potrebbe valer la pena tenerlo e utilizzarlo con dei diffusori moderni. Il mangianastri Stereo 8, invece, è inutilizzabile, prova a rimetterlo in vendita così com'è, magari qualche collezionista potrebbe essere interessato. Tra i diffusori che hai citato, lascerei decisamente perdere il Frankenstein della Chario Academy del tuo amico. Anche se suonassero bene, sarebbero invendibili.
Con i pochi watt dell'ampli a valvole io ci vedrei bene dei diffusori di sensibilità elevata, tipo Klipsch. Vedi se riesci a trovare dei modelli bookshelf usati. In alternativa, anche i modelli che hai elencato tu potrebbero andar bene. Prenderei le B&W 550 a 50€, se funzionano.
Per quanto riguarda il giradischi, tra tutti quelli elencati è certamente da preferire il Lenco B55S, se fosse in buone condizioni operative e non ci fosse da sostituire la testina (verifica!). Tieni conto però che con appena 180€ acquisti un ProJect Essential nuovo, con testina Ortofon nuova e garanzia di due anni. E, realisticamente, ti darà molti meno problemi di un giradischi così vecchio. Se lo scopo fosse solo quello di sentire bene i dischi senza star dietro alle bizze di un giradischi vintage e in condizioni operative tutte da verificare, questa sarebbe la scelta più sensata.
Il Garrard citato è molto vecchio e assolutamente non interessante, non è che tutta la produzione Garrard sia meritevole! A parte i classici grossi giradischi a puleggia pro (rari e molto costosi) e lo Zero 100 che ha un suo perché, tecnico e sonoro, il resto della produzione è, francamente, mediocre.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Consiglio per un upgrade
Buona sera Direttore, mi permetto di disturbarla a breve distanza da un quesito da me proposto poco tempo fa e che riguardava il difficile posizionamento a muro del supporto per giradischi Rega che, malgrado fosse stato sistemato a bolla al muro, una volta appoggiatovi sopra il giradischi, l'allineamento del gira medesimo ne risultava compromesso. Ho provveduto, come da suo suggerimento, ad inserire degli spessori in ferro che mi hanno consentito di allineare ottimamente il P5.
Ora, essendo in vena di cambiamenti avrei in mente, dopo anni di stabilità riguardante la composizione dell'impianto, di cercare di migliorarlo - ove possibile - per quanto riguarda la parte analogica, ovviamente passo dopo passo. Ma il dubbio è il primo dei passi da fare.
Innanzitutto le descrivo la composizione dell'impianto che è posizionato, purtroppo, sul lato corto di una stanza di mt 5 x 4 x 3,5 di altezza, completamente arredata con divano, poltrone, libreria, credenza e tendaggi:

L'impianto, a parte il giradischi collocato come dicevo prima sull'apposito supporto a muro, è posizionato su di un mobile portaelettroniche TARGET AUDIO, isolato dal pavimento con punte e sottopunte. Il suono dell'intero sistema mi soddisfa decisamente, ma si sa, dopo quel periodo di staticità che è consistito anche con la nascita di una figlia, ha bisogno di essere ravvivato per cercare di migliorare la resa dell'impianto.
Ma il punto come le dicevo è partire da dove: è preferibile prima acquistare uno stadio phono (sarei orientato su TRIGON Vanguard+Volcano, LEHMANN AUDIO Black Cube, TRICHORD Dino o REGA Aria), pur tenendo conto che lo stadio phono del Musical non è niente male oppure up gradare la testina (opzioni gradite REGA Exact, Goldring 2500 o AUDIO TECHNICA OC III, unica mc)?
La ringrazio sin d'ora per i suggerimenti ed il tempo che potrà dedicarmi.
Mauro - E-mail: soggiats (at) gmail.com

LC
Caro Mauro,
sono felice che il mio consiglio sul tavolinetto ti abbia consentito di rimettere in bolla il tuo giradischi Rega. Mi sembra tu voglia upgradare soltanto la parte analogica del tuo impianto, visto che mi chiedi consiglio solo su pre phono e nuova testina. Diciamo che tutto dipende dallo stato d'uso della tua attuale Rega Elys 2: è seminuova o ha già tante ore di servizio alle spalle? Se avesse ancora tanta vita residua, opterei per un pre fono esterno (benissimo uno qualunque di quelli citati, anche il Rega!) che resterà fisso nel tuo impianto e ti consentirà non solo di estrarre il massimo dalla tua Elys ma sarà pronto ad upgrade della testina anche molto significativi, in futuro. Se, al contrario, la testina fosse già arrivata, allora un cambio di questa sarebbe l'opzione più sensata. Benissimo la Exact: avresti lo stesso family feeling ma tanta raffinatezza e sostanza in più. Inoltre, usufruiresti ancora della perfetta compatiblità con il braccio.
In alternativa vedrei benissimo anche la Goldring che hai elencato.
Al tuo posto, forse, mi orienterei su qualcosa di più radicale: terrei da parte il budget attuale, attenderei di incrementarlo e andrei a caccia di una coppia di diffusori, magari da pavimento, di classe più elevata, da cercare magari nell'usato. Sarebbe un upgrade più sensibile e a beneficiarne sarebbe tutto l'impianto, non solo la sezione analogica.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buona sera Lucio,
ho girato e girato, poi sempre incuriosito dall'
Atoll IN 50, ho chiamato Audio Graffiti e mi hanno detto dove poterlo sentire a Roma; vado e... l' ho preso, subito, già dopo il primo brano avevo deciso, e più cambiavo brano più mi convincevo. Ora a giorni dovrebbe arrivare e lo porto a casa; poi le farò sapere. E' leggendo la sua recensione che ho scoperto la marca, che altrimenti è praticamente sconosciuta, o poco.
La cosa strana è che tutti quelli sentiti sono buoni ma nessuno mi ha fatto girare la testa, ma questo ha qualcosa che, almeno per i miei gusti, è su un altro pianeta, e la cosa mi è stata confermata dall'ascolto nella stessa catena con un bel Marantz di prezzo ben superiore.
Grazie e saluti,
Fabio - E-mail: fabers123 (at) gmail.com

LC
Caro Fabio,
sono felice che la mia recensione dell'Atoll IN50 ti abbia fatto scoprire un amplificatore così perfettamente adatto alle tue esigenze. Sono delle ottime elettroniche e mi spiace non aver più avuto l'occasione di provarne di nuove. Prodotti solidi, ben costruiti, un po' spartani (all'epoca) ma molto ben suonanti. A volte succede di trovare quell'apparecchio che ci colpisce in un modo inspiegabile. È quello che io chiamo il fenomeno click, come se nel cervello scattasse un interruttore e quel suono diventasse, improvvisamente, tutto ciò di cui abbiamo bisogno e che abbiamo sempre cercato. È una sensazione molto bella, che si prova raramente, purtroppo, ma quando accade è...magia! A me è successo più volte con diversi apparecchi che ho recensito o che ho acquistato, in tutti questi anni di passione. Se non ricordo male, gli ultimi ad aver fatto scattare quel click sono stati i minidiffusori Trenner & Friedl Art. Goditi il tuo nuovo acquisto!

Questa settimana una breve immersione nel mondo della musica elettronica (moderna). Tra i tanti gruppi, sconosciuti al grande pubblico, segnalo i Glass Candy, duo statunitense che ha realizzato pochi ma eccellenti album (in uscita il nuovo!). Questo brano Warm in the winter credo sia più noto di altri perché usato in un recente spot.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM

[Trovaci su Facebook!]

Cercate dentro i volumi della posta precedente con Google

[meno recente] Vol.01 | Vol.02 | Vol.03 | Vol.04 | Vol.05 | Vol.06 | Vol.07 | Vol.08 | Vol.09 | Vol.10 | Vol.11 | Vol.12 | Vol.13 | Vol.14 | Vol.15 | Vol.16 | Vol.17 | Vol.18 | Vol.19 | Vol.20 | Vol.21 | Vol.22 | Vol.23 | Vol.24 | Vol.25 | Vol.26 | Vol.27 | Vol.28 | Vol.29 | Vol.30 | Vol.31 | Vol.32 | Vol.33 | Vol.34 | Vol.35 | Vol.36 | Vol.37 | Vol.38 | Vol.39 | Vol.40 | Vol.41 | Vol.42 | Vol.43 | Vol.44 | Vol.45 | Vol.46 | Vol.47 | Vol.48 | Vol.49 | Vol.50 | Vol.51 | Vol.52 | Vol.53 | Vol.54 | Vol.55 | Vol.56 | Vol.57 | Vol.58 | Vol.59 | Vol.60 | Vol.61 | Vol.62 | Vol.63 | Vol.64 | Vol.65 | Vol.66 | Vol.67 | Vol.68 | Vol.69 | Vol.70 | Vol.71 | Vol.72 | Vol.73 | Vol.74 | Vol.75 | Vol.76 | Vol.77 | Vol.78 | Vol.79 | Vol.80 | Vol.81 | Vol.82 | Vol.83 | Vol.84 | Vol.85 | Vol.86 | Vol.87 | Vol.88 | Vol.89 | Vol.90 | Vol.91 | Vol.92 | Vol.93 | Vol.94 | Vol.95 | Vol.96 | Vol.97 | Vol.98 | Vol.99 | Vol.100 | Vol.101 | Vol.102 | Vol.103 | Vol.104 | Vol.105 | Vol.106 | Vol.107 | Vol.108 | Vol.109 | Vol.110 | Vol.111 | Vol.112 | Vol.113 | Vol.114 | Vol.115 | Vol.116 | Vol.117 | Vol.118 | Vol.119 | Vol.120 | Vol.121 | Vol.122 | Vol.123 | Vol.124 | Vol.125 | Vol.126 | Vol.127 | Vol.128 | Vol.129 | Vol.130 | Vol.131 | Vol.132 | Vol.133 | Vol.134 | Vol.135 | Vol.136 | Vol.137 | Vol.138 | Vol.139 | Vol.140 | Vol.141 | Vol.142 | Vol.143 | Vol.144 | Vol.145 | Vol.146 | Vol.147 | Vol.148 | Vol.149 | Vol.150 | Vol.151 | Vol.152 | Vol.153 | Vol.154 | Vol.155 | Vol.156 | Vol.157 | Vol.158 | Vol.159 | Vol.160 | Vol.161 | Vol.162 | Vol.163 | Vol.164 | Vol.165 | Vol.166 | Vol.167 | Vol.168 | Vol.169 | Vol.170 | Vol.171 | Vol.172 | Vol.173 | Vol.174 | Vol.175 | Vol.176 | Vol.177 | Vol.178 | Vol.179 | Vol.180 | Vol.181 | Vol.182 | Vol.183 | Vol.184 | Vol.185 | Vol.186 | Vol.187 | Vol.188 | Vol.189 | Vol.190 | Vol.191 | Vol.192 | Vol.193 | Vol.194 | Vol.195 | Vol.196 | Vol.197 | Vol.198 | Vol.199 | Vol.200 | Vol.201 | Vol.202 | Vol.203 | Vol.204 | Vol.205 | Vol.206 | Vol.207 | Vol.208 | Vol.209 | Vol.210 | Vol.211 | Vol.212 | Vol.213 | Vol.214 | Vol.215 | Vol.216 | Vol.217 | Vol.218 | Vol.219 | Vol.220 | Vol.221 | Vol.222 | Vol.223 | Vol.224 | Vol.225 | Vol.226 | Vol.227 | Vol.228 | Vol.229 | Vol.230 | Vol.231 | Vol.232 | Vol.233 | Vol.234 | Vol.235 | Vol.236 | Vol.237 | Vol.238 | Vol.239 | Vol.240 | Vol.241 | Vol.242 | Vol.243 | Vol.244 | Vol.245 | Vol.246 | Vol.247 | Vol.248 | Vol.249 | Vol.250 | Vol.251 | Vol.252 | Vol.253 | Vol.254 | Vol.255 | Vol.256 | Vol.257 | Vol.258 | Vol.259 | Vol.260 | Vol.261 | Vol.262 | Vol.263 | Vol.264 | Vol.265 | Vol.266 | Vol.267 | Vol.268 | Vol.269 | Vol.270 | Vol.271 | Vol.272 | Vol.273 | Vol.274 | Vol.275 | Vol.276 | Vol.277 | Vol.278 | Vol.279 | Vol.280 | Vol.281 | Vol.282 | Vol.283 | Vol.284 | Vol.285 | Vol.286 | Vol.287 | Vol.288 | Vol.289 | Vol.290 | Vol.291 | Vol.292 | Vol.293 | Vol.294 | Vol.295 | Vol.296 | Vol.297 | Vol.298 | Vol.299 | Vol.300 | Vol.301 | Vol.302 | Vol.303 | Vol.304 | Vol.305 | Vol.306 | Vol.307 | Vol.308 | Vol.309 | Vol.310 | Vol.311 | Vol.312 | Vol.313 | Vol.314 | Vol.315 | Vol.316 | Vol.317 | Vol.318 | Vol.319 | Vol.320 | Vol.321 | Vol.322 | Vol.323 | Vol.324 | Vol.325 | Vol.326 | Vol.327 | Vol.328 | Vol.329 | Vol.330 | Vol.331 | Vol.332 | Vol.333 | Vol.334 | Vol.335 | Vol.336 | Vol.337 | Vol.338 | Vol.339 | Vol.340 | Vol.341 | Vol.342 | Vol.343 | Vol.344 | Vol.345 | Vol.346 | Vol.347 | Vol.348 | Vol.349 | Vol.350 | Vol.351 | Vol.352 | Vol.353 | Vol.354 | Vol.355 | Vol.356 | Vol.357 | Vol.358 | Vol.359 | Vol.360 | Vol.361 | Vol.362 | Vol.363 | Vol.364 | Vol.365 | Vol.366 | Vol.367 | Vol.368 | Vol.369 | Vol.370 | Vol.371 | Vol.372 | Vol.373 | Vol.374 | Vol.375 | Vol.376 | Vol.377 | Vol.378 | Vol.379 | Vol.380 | Vol.381 | Vol.382 | Vol.383 | Vol.384 | Vol.385 | Vol.386 | Vol.387 | Vol.388 | Vol.389 | Vol.390 | Vol.391 | Vol.392 | Vol.393 | Vol.394 | Vol.395 | Vol.396 | Vol.397 | Vol.398 | Vol.399 | Vol.400 | Vol.401 | Vol.402 | Vol.403 | Vol.404 | Vol.405 | Vol.406 | Vol.407 | Vol.408 | Vol.409 | Vol.410 | Vol.411 | Vol.412 | Vol.413 | Vol.414 | Vol.415 | Vol.416 | Vol.417 | Vol.418 | Vol.419 | Vol.420 | Vol.421 | Vol.422 | Vol.423 | Vol.424 | Vol.425 | Vol.426 | Vol.427 | Vol.428 | Vol.429 | Vol.430 | Vol.431 | Vol.432 | Vol.433 | Vol.434 | Vol.435 | Vol.436 | Vol.437 | Vol.438 | Vol.439 | Vol.440 | Vol.441 | Vol.442 | Vol.443 | Vol.444 | Vol.445 | Vol.446 | Vol.447 | Vol.448 | Vol.449 | Vol.450 | Vol.451 | Vol.452 | Vol.453 | Vol.454 | Vol.455 | Vol.456 | Vol.457 | Vol.458 | Vol.459 | Vol.460 | Vol.461 | Vol.462 | Vol.463 | Vol.464 | Vol.465 | Vol.466 | Vol.467 | Vol.468 | Vol.469 | Vol.470 | Vol.471 | Vol.472 | Vol.473 | Vol.474 | Vol.475 | Vol.476 | Vol.477 | Vol.478 | Vol.479 | Vol.480 | Vol.481 | Vol.482 | Vol.483 | Vol.484 | Vol.485 | Vol.486 | Vol.487 | Vol.488 | Vol.489 | Vol.490 | Vol.491 | Vol.492 | Vol.493 | Vol.494 | Vol.495 | Vol.496 | Vol.497 | Vol.498 | Vol.499 | Vol.500 | Vol.501 | Vol.502 | Vol.503 | Vol.504 | Vol.505 | Vol.506 | Vol.507 | Vol.508 | Vol.509 | Vol.510 | Vol.511 | Vol.512 | Vol.513 | Vol.514 | Vol.515 | Vol.516 | Vol.517 | Vol.518 | Vol.519 | Vol.520 | Vol.521 | Vol.522 | Vol.523 | Vol.524 | Vol.525 | Vol.526 | Vol.527 | Vol.528 | Vol.529 | Vol.530 | Vol.531 | Vol.532 | Vol.533 | Vol.534 | Vol.535 | Vol.536 | Vol.537 | Vol.538 | Vol.539 | Vol.540 | Vol.541 | Vol.542 | Vol.543 | Vol.544 | Vol.545 | Vol.546 | Vol.547 | Vol.548 | Vol.549 | Vol.550 | Vol.551 | Vol.552 | Vol.553 | Vol.554 | Vol.555 | Vol.556 | Vol.557 | Vol.558 | Vol.559 | Vol.560 | Vol.561 | Vol.562 | Vol.563 | Vol.564 | Vol.565 | Vol.566 | Vol.567 | Vol.568 | Vol.569 | Vol.570 | Vol.571 | Vol.572 | Vol.573 | Vol.574 | Vol.575 | Vol.576 | Vol.577 | Vol.578 | Vol.579 | Vol.580 | Vol.581 | Vol.582 | Vol.583 | Vol.584 | Vol.585 | Vol.586 | Vol.587 | Vol.588 | Vol.589 | Vol.590 | Vol.591 | Vol.592 | Vol.593 | Vol.594 | Vol.595 | Vol.596 | Vol.597 | Vol.598 | Vol.599 | Vol.600 | Vol.601 | Vol.602 | Vol.603 | Vol.604 | Vol.605 | Vol.606 | Vol.607 | Vol.608 | Vol.609 | Vol.610 | Vol.611 | Vol.612 | Vol.613 | Vol.614 | Vol.615 | Vol.616 | Vol.617 | Vol.618 | Vol.619 | Vol.620 | Vol.621 | Vol.622 | Vol.623 | Vol.624 | Vol.625 | Vol.626 | Vol.627 | Vol.628 | Vol.629 | Vol.630 | Vol.631 | Vol.632 | Vol.633 | Vol.634 | Vol.635 | Vol.636 | Vol.637 | Vol.638 | Vol.639 | Vol.640 | Vol.641 | Vol.642 | Vol.643 | Vol.644 | Vol.645 | Vol.646 | Vol.647 | Vol.648 | Vol.649 | Vol.650 | Vol.651 | Vol.652 | Vol.653 | Vol.654 | Vol.655 | Vol.656 | Vol.657 | Vol.658 | Vol.659 | Vol.660 | Vol.661 | Vol.662 | Vol.663 | Vol.664 | Vol.665 | Vol.666 | Vol.667 | Vol.668 | Vol.669 | Vol.670 | Vol.671 | Vol.672 | Vol.673 | Vol.674 | Vol.675 | Vol.676 | Vol.677 | Vol.678 | Vol.679 | Vol.680 | Vol.681 | Vol.682 | Vol.683 | Vol.684 | Vol.685 | Vol.686 | Vol.687 | Vol.688 | Vol.689 | Vol.690 | Vol.691 | Vol.692 | Vol.693 | Vol.694 | Vol.695 | Vol.696 | Vol.697 | Vol.698 | Vol.699 | Vol.700 | Vol.701 | Vol.702 | Vol.703 | Vol.704 | Vol.705 | Vol.706 | Vol.707 | Vol.708 | Vol.709 | Vol.710 | Vol.711 | Vol.712 | Vol.713 | Vol.714 | Vol.715 | Vol.716 | Vol.717 | Vol.718 | Vol.719 | Vol.720 | Vol.721 | Vol.722 | Vol.723 | Vol.724 | Vol.725 | Vol.726 | Vol.727 | Vol.728 | Vol.729 | Vol.730 | Vol.731 | Vol.732 | Vol.733 | Vol.734 | Vol.735 | Vol.736 | Vol.737 | Vol.738 | Vol.739 [più recente]

© Copyright 2015 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com