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LC
Caro Roberto,
sulla carta né il tuo impianto né l'ambiente dovrebbero produrre il suono che descrivi, anzi! Una foto del sistema in ambiente mi avrebbe aiutato a inquadrare meglio la situazione. Una cosa è certa: i cavi non possono essere i responsabili di ciò che senti! Quando leggi che i Supra EFF-I prediligono il medio-alto non devi pensare a un effetto macroscopico ma a qualcosa a livello di sfumature! L'unico elemento, nel tuo impianto, che può avere l'impostazione che descrivi è la sorgente ma dubito che possa essere la sola responsabile. A mio parere è una combinazione di fattori:
Verificherei questa terza ipotesi e proverei a porre rimedio spostando i diffusori in altre posizioni, magari con l'ausilio di supporti ad hoc. Potresti, come primo tentativo grossolano, provare ad avvicinare i diffusori alla parete posteriore, a passi di 5 cm per volta. Nel caso ciò non fosse possibile, li sostituirei con un modello da pavimento, magari da scegliere ancora all'interno del catalogo della stessa Chario, per non allontanarti da un'impostazione che conosci già e che andrebbe solo irrobustita in gamma bassa e medio-bassa (magari le Pegasus, usate).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Lorenzo,
condivido il tuo desiderio di un cambio di rotta abbastanza drastico ma non sono d'accordo sulla scelta fatta. Le B&W che hai citato costituirebbero, con l'ampli e le sorgenti Yamaha in tuo possesso, un sistema tendenzialmente squilibrato che potrebbe risultare stancante a lungo termine. Meglio che ti orienti su diffusori tendenzialmente meno vivaci in gamma medio-alta, da ricercare nei cataloghi di KEF, Opera, Sonus Faber, Chario, tanto per fare i primi nomi che mi vengono in mente. Inoltre, mi pare che la distanza tra i diffusori sia un po' eccessiva, potrebbe crearsi una sorta di buco al centro. Non solo, ma i 60 cm di distanza dalla parete posteriore - vista anche la distanza reciproca tra i diffusori - sono un po' risicati.
Non sarà facile ottenere tutto quel che chiedi ovvero un suono rigoroso e armonico ma con la stessa resa sui bassi di due woofer da 38 cm di diametro!!! Woofer così grossi spostano tanta aria e sono ormai introvabili su diffusori moderni di una certa tipologia. A qualcosa devi essere pronto a rinunciare! O si dispone di budget quasi illimtati oppure bisogna saper accettare l'idea del compromesso.
Per quanto riguarda il collegamento bilanciato, diciamo pure che è l'ultimo dei tuoi problemi, francamente non me ne preoccuperei! Concentrati sulla scelta e l'installazione dei nuovi diffusori, per le finezze sui collegamenti ci sarà tempo in seguito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Semplificazione impianto
Gentile direttore,
innanzitutto i miei complimenti per la costanza e impegno di tutti questi anni. Ho scoperto il vostro sito poco più di un anno fa, mentre mi informavo per l'acquisto di un nuovo impianto e negli ultimi giorni ho cominciato a ripercorrere a ritroso la rubrica della posta per curiosità e sperando di trovare un consiglio che mi aiuti. Mi sono deciso a scrivere però perchè il tempo di decidere se e cosa acquistare si sta avvicinando e vorrei evitare di fare scelte errate. La situazione: ho un impianto HIFI da una quindicina d'anni così composto
L'amplificatore in realtà l'ho appena acquistato per 250€ con garanzia un anno da un negozio di Milano, dato che al precedente Rotel RA-931 era saltato un finale. Di fronte alla riparazione da 100€ senza garanzie che non saltasse magari anche l'altro di lì a poco ho deciso di cambiarlo. Ho fatto bene? Il prezzo del 985 come lo trova? Del mio 931 rotto cosa posso fare?
Un anno e mezzo fa circa ho deciso di prendere un impianto home theatre pensando (sbagliando, ma me ne sono accorto dopo) di sostituire il Rotel e fare tutto con quello. L'impianto è così composto:
Ora, come vede dalla foto allegata c'è una certa proliferazione di diffusori. Al momento oltretutto le due coppie di casse sono una sopra l'altra! Per questo mi ero prefissato una serie di interventi successivi sui quali mi piacerebbe sapere il suo parere.
So cosa pensa dei sistemi multicanale e che secondo lei farei meglio a disfarmene ma a dire il vero la comodità di avere molte sorgenti disponibili (sky, pc, blu ray e altro) con l'impostazione automatico dell'ingresso giusto all'accensione dei vari apparecchi è molto comoda. Inoltre lo uso anche per ascoltare musica via Airplay o Spotify.
Aspetto con ansia una sua risposta e le porgo i miei saluti.
Gianpaolo - E-mail: gianpaolo.racca (at) gmail.com
LC
Caro Gianpaolo,
rabbrividisco nel vedere una coppia di nobilissime e altere Linn Kan posizionate in quel modo e confrontate (sic!) con una coppia di ben più modeste Indiana Line Tesi! No, non ci siamo davvero. Io terrei senza dubbio le Kan e le farei pilotare da un amplificatore degno del loro blasone. Il Rotel attuale può fungere, in effetti, l'ampli audio/video no. E, anziché utilizzare un selettore di amplificatori, io userei l'ampli Rotel per l'ascolto in stereofonia e l'altro per l'home theater, relegandolo però ad amplifcare solo canali posteriori e centrale. Il segnale per i frontali lo preleverei non amplificato (immagino si possa) e lo invierei alle prese AUX del Rotel. In questo modo non devi cambiare amplificatore. Puoi continuare a usare lo Yamaha come centro di smistamento di tutte le sorgenti. Ancora meglio, potresti utilizzare un finale due canali di qualità per le Kan, in maniera tale da poter regolare il volume direttamente dallo Yamaha. In alternativa, potresti persino usare l'attuale Rotel come finale, sponticellando le sezione pre e finale ed entrando col segnale front in uscita dallo Yamaha direttamente nella sezione finale di potenza del Rotel (che mi pare sia indicata come MAIN IN). Anche in questo modo dovresti riuscire a pilotare il volume direttamente dallo Yamaha.
Buona l'idea di sostituire l'attuale lettore CD con un multifunzione come un Cocktail Audio, e ottima quella di regalare alle Kan dei supporti ad hoc. Infine, per quanto riguarda il vecchio Rotel 931, puoi ripararlo per l'ultima volta e provare a venderlo, di sicuro recuperi i soldi della riparazione e ti avanza ancora qualcosa.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giorgio,
inutile che ti nasconda il mio pensiero: ritengo che l'anello debole della tua catena sia, complessivamente, proprio l'amplificatore. È un buon integrato vintage ma gli anni non sono passati senza lasciare il segno: la componentistica passiva, in particolar modo i condensatori, ha certamente fatto il suo tempo e andrebbe sostituita. Potresti però venderlo così com'è, di sicuro troveresti qualche appassionato disposto a pagarlo bene. Il Pathos Classic One sarebbe un buon passo avanti ma forse faresti meglio a cercare un buon integrato dotato di ingresso phono, così eviti la spesa di un pre fono separato. Nell'usato, con un migliaio di euro, potresti trovare ottimi apparecchi ma non disdegnare il nuovo. Ad esempio Arcam FMJ A19, Rega Brio-R o Audio Analogue Verdi 70. Si tratta di ottimi apparecchi, adatti, per impostazione sonora, ai tuoi gusti e ai tuoi diffusori e tutti dotati di ingresso phono di buona qualià. A quel punto potrai concentrarti solo sulla testina migliore: il suono dell'analogico migliorerà nettamente ma anche il digitale trarrà beneficio dalla nuova amplificazione.
Il fatto che tu percepisca il suono come bidimensionale è dovuto proprio all'amplificazione vintage, il che è normale se pensi che in quel periodo nessuno parlava di ricostruzione tridimensionale dell'immagine sonora. Naturalmente anche l'ambiente e la disposizione dei diffusori all'interno di esso giocano il loro ruolo. In particolare la disposizione dei diffusori è fondamentale per ottenere uno stage sonoro realistico. Fai esperimenti con piccoli spostamenti fino a trovare l'optimum. Avrai bisogno di dischi che, naturalmente, contengano tali informazioni ambientali.
Non aspettarti che dischi incisi male o LP conservati male possano rinascere a nuova vita. Continueranno a suonare male, temo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Nuovo ampli e nuovi diffusori di classe budget
Gentilissimo Direttore,
vi leggo da qualche anno, con estremo piacere ed avido interesse. Le mie ambizioni audiofile si sono dovute e tuttora si debbono confrontare con risorse modeste da dedicare alla ricerca dei mezzi con cui godere della musica, fine ultimo del percorso, secondo ciò che con estrema chiarezza sempre rammentate. Però, già la semplice ed economica combinazione Cocktail Audio x10/Scythe Kro Craft mkII/Scythe Kama Bay Amp 2000 (o, in alternativa, Sonic Impact T-Amp) con cavi di potenza TNT Star felicemente autocostruiti allieta i mie momenti di ascolto di musica, perloppiù liquida lossless, jazz, rock, pianoforte classico.
Vorrei, ora, salire un gradino più su: nel medesimo ambiente (5x4 tendente allo spoglio e al riflettente, ma cercherò di rimediare...) a parità di sorgente, non mi dispiacerebbe sostituire (pur meritevolissimi rispetto al prezzo irrisorio) diffusori con due torri da pavimento di budget non troppo impegnativo secondo i canoni predetti e, magari, passare ad un ampli multi-ingresso un po' più potente e telecomandato.
Oltre alle vostre segnalazioni usuali per la fascia di prezzo (penso a Denon PMA 520 AE, Cambridge Audio Topaz AM10 o ancora lo Yamaha A-S201 per l'ampli e, per i diffusori, a Indiana Line Tesi 540/560, KEF, Wharfedale e Mission), chiedendo ulteriori alternative per l'amplificazione, segnalo per i diffusori di quella categoria di aver letto, da ultimo, una recensione delle VEF Radiotehnika RRR Rigonda S FS-5.3. Si, lo so, mercato ristretto, assistenza chissà, impedenza 4 ohm... Mi rasserenerebbe, comunque, sapere se ne avete un'opinione diretta.
Ogni valutazione o consiglio sarà ben gradito.
Grazie e complimenti,
Paolo - E-mail: gar.topone (at) tiscali.it
LC
Caro Paolo,
purtroppo non ho informazioni precise da darti in merito al diffusore del quale ci chiedi un'opinione, mi spiace! Ho già avuto modo di rispondere a un quesito simile su diffusori di questo marchio (Vol. 719) spiegando le mie perplessità non tecniche ma di opportunità (presenza sul mercato, ricambi, rivendibilità etc.). Vedi anche, in proposito, la lettera successiva a questa. Qualora avessi la possibilità di ascoltarlo, magari a confronto coi soliti noti, non esimerti dal farlo! Sono d'accordo con te che nell'ambiente nel quale ascolti musica le piccole Scythe siano davvero sottodimensionate! Un paio di torri da pavimento ti garantiranno certamente prestazioni superiori! Anzi, vista la bassa potenza delle amplificazioni che utilizzi e la bassa sensibilità dei diffusori, mi chiedo come tu possa ottenere una pressione sonora accettabile. Stiamo parlando pur sempre di 20 metri quadri di superficie e le KroCraft sono davvero poco sensibili!!!
Tieni conto anche di questo fatto nella scelta di ampli e casse prossimi futuri. Orientativamente un amplificatore da 30-40 watt per canale dovrebbe essere adeguato con diffusori di sensibilità media (87-88 dB). In realtà mi preoccupa di più il fatto che l'ambiente sia spoglio e riflettente, in queste condizioni qualunque diffusore non potrà esprimersi al meglio. Prova a programmare qualche intervento anche in questo senso, magari investendo una piccola parte del budget in tappeti, tele, tende, cuscini e altre superfici/arredi assorbenti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Tandberg TLM 3005 - Consiglio
Buongiorno,
mi scuso per il disturbo ma vorrei, se possibile, un consiglio circa i miei diffusori. Comperate penso nel 1982, quando non ero sposato ed avevo un ambiente differente, mi hanno sempre dato soddisfazione. Allora le avevo pagate 3.000.000, dopo una lunga ed estenuante trattativa. Ero un neo-assunto e i fondi scarseggiavano...
Allora ero orientato su delle B&W o delle Kef (non sono sicuro dei modelli, forse le B&W erano le 801 e le Kef 105) ma poi, all'ultimo negozio, ho sentito queste e ho dovuto acquistarle. Ora mi sono un po' pentito, perchè se avessi preso le B&W, non avrei problemi a rivenderle oggi. Infatti, come saprà, queste casse sono praticamente sconosciute. Anche io, allora, non sapevo che Tandberg facesse diffusori. La conoscevo per
i registratori. In internet si trova pochissimo al riguardo. Le caratteristiche qui
nrhf.no/Tandberg/TR%20Hoyttalere/t-hoyt-tlm-3005.html
un forum in norvegese qui www.norskhififorum.no/forum/viewtopic.php?f=37&t=1221, un paio di foto simpatiche qui
www.thaigramophone.com/boarddetail.asp?qid=8336.
Il problema è proprio questo: vorrei rivendere i diffusori perchè ora sono incastrate negli angoli di una sala che misura 3x7,5 metri, contro
il muro, una è addirittura nel "buco" tra due divani messi ad angolo...
Non si possono proprio sentire! I bassi sono ipertrofici. Tra l'altro, vengono pilotate da un pre valvolare e un finale a mosfet
single ended, entrambi autocostruiti, tutto senza controreazione (nemmeno il pre RIAA!), che vanno benissimo ma sono privi di controlli
di tono.
Se riuscissi a venderle ad un prezzo decente, potrei acquistare altri
diffusori, più piccoli, che forse mia moglie potrebbe accettare anche
posizionati differentemente. La sala è fatta a T, 3x7,5 ma a metà è
aperta sull'ingresso 2,5x2,5. Potrei mettere le casse a metà sala,
creando un ambiente per l'ascolto di 3x3 metri circa, ed alle spalle dei
diffusori il resto della sala, 3*4,5. A questo punto, i diffusori
dovrebbero stare su stand o essere tower. Sapendo che ascolto prevalentemente rock e jazz, le domande alla fine sono:
LC
Caro Stefano,
l'unica speranza sarebbe quella di metterle in qualche mercatino e aspettare che, nel tempo, un appassionato del glorioso marchio Tandberg si incuriosisca e le prenda, magari per completare una collezione monomarca. In altro modo credo sia praticamente impossibile rivenderle. L'Azienda andò in bancarotta nel 1978, fu divisa e iniziò a diversificare la produzione. Il marchio esiste ancora, ma mi pare ora i prodotti siano del settore immagazzinamento dati. Ritengo sia molto difficile reperire i ricambi, anche se gli altoparlanti credo siano di origine norvegese, molto probabilmente della Seas. Chissà, magari qualcosa si trova ancora ma non so quanti audiofili vogliano rischiare un acquisto del genere.
Ripeto, l'acquirente ideale è il collezionista e appassionato del marchio. Se nel 1982 costavano 3 milioni di lire oggi - fatte le considerazioni di cui sopra - saresti fortunato a ricavarci poche centinaia di euro, temo. È un peccato, perché se fossero diffusori noti e di classe elevata, visto il periodo, oggi spunterebbero quotazioni interessanti, come i concorrenti che valutasti tu all'epoca.
Per sostituirli ti consiglio un paio di torri poco intrusive e, visto il posizionamento e le esigenze della consorte, proverei a proporre una coppia di Duevel Planets (anche usate): belle, ben suonanti e che si adattano facilmente anche a sistemazioni stereofonicamente non troppo ortodosse, grazie all'emissione omnidirezionale. Sono disponibili in tante laccature e finiture diverse, impossibile non trovarne una che sia di gradimento per entrambi e che si adatti alla perfezione ai vostri arredi.
In alternativa prova a valutare una qualunque torre tradizionale intorno a quella cifra o anche al di sotto, partendo da Indiana Line, passando per Wharfedale e KEF.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luca,
per un principiante assoluto l'idea di partire con un giradischi a telaio rigido, semplice ed essenziale come un Rega Planar, mi trova particolarmente d'accordo. Io propenderei per il Planar 3 che è comuque un'eccellente base di partenza, dotato di ottimo braccio, in grado di reggere testina di qualità anche molto elevata. Questa potrebbe anche essere una Rega (ad esempio una Elys 2), più immediata da montare sui bracci di "casa". Dovresti avere un budget ancora sufficiente per completare il tutto con un pre fono ancora Rega (il modello Fono), così da preservare sinergia elettrica e timbrica tra tutti i componenti del tuo futuro trittico analogico. La somma di Planar 3 + Elys 2 + Fono dovrebbe essere vicina al range minimo del budget che hai prefissato. Qualora l'analogico ti dovesse regalare grandi soddisfazioni, potrai sempre pensare ad upgrade futuri. Per ora, col resto del budget che ti avanzerebbe, penserei ad acquistare un bel po' di LP.
Mi raccomando, cura con attenzione l'installazione del giradischi: essendo a telaio rigido deve essere lontano da vibrazioni e...woofer. Se vuoi, con circa 150€ puoi completare il tutto con una mensola Rega da parete, una delle soluzioni migliori per questi giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Maurizio,
non mi è charissimo come si sia svolto il tuo esperimento: hai semplicemente messo le B&W nell'altro impianto che, immagino, è posizionato in altra stanza? Oppure i due impianti stazionano nello stesso ambiente? Te lo chiedo perché, nel primo caso, hai semplicemente ascoltato la diversa interazione dei B&W con un altro ambiente, magari acusticamente più adatto al rinforzo della gamma bassa. Una prova seria sarebbe quella di portare ampli e sorgente dell'altro impianto nella stanza dove suonano normalmente le B&W. Ancora, vorrei che verificassi che l'amplificatore vintage Pioneer avesse i controlli di tono e il loudness esclusi.
Tra l'altro, è altamente probabile che i caratteri delle elettroniche Marantz si sposino male con la personalità delle B&W. Per questo motivo, forse, la gamma bassa con le altre elettroniche si evidenzia un po' di più, magari semplicemente perché quella medio-alta è più in secondo piano.
Una cosa però è certa, le B&W sono troppo vicine alla parete posteriore, 14 cm sono veramente pochi. Per quanto riguarda i tappi in spugna...è una questione di gusti! Se inseriti la gamma bassa risulterà un po' più controllata e forse anche meno presente, viceversa se non si utilizzano i tappi. Fai un po' di prove e decidi secondo il tuo gusto. Già che ci sei fai anche altre prove ad incrocio tra amplificazioni, sorgenti e casse ma, mi raccomando, con calma e un componente alla volta, nel modo più scientifico possibile: prenditi tempo, scegli pochi brani ben incisi, che conosci bene e confronta.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alessandro,
sgombriamo subito il campo da un grossolano equivoco: non esistono amplificatori predisposti per il biwiring! Il fatto di disporre di doppie uscite per i diffusori non ha alcun significato, le uscite sono comunque in parallelo. Pertanto, anche un NAD 3020 può essere collegato in biwiring se mai ciò dovesse essere necessario! (e secondo me lo è raramente).
Tutto ciò premesso, a mio parere, l'ampli non sarebbe da sostituire. Semmai io penserei sia ai diffusori che all'ambiente. Una stanza molto riflettente fa perdere in precisione e definizione e il tutto si traduce in un suono impreciso e impastato, magari a tratti anche affaticante e confuso.
Quindi, prima di ogni altro ragionamento sui diffusori o sul resto dell'impianto, dovresti intervenire sull'ambiente. I diffusori sono comunque l'anello debole del tuo impianto, quindi prima o poi dovranno lasciare il posto a qualcosa di più raffinato e consono. Prima di passare ai suggerimenti, però, occorrerebbe conoscere il budget eventuale a tua disposizione. Dai un'occhiata a qualche diffusore da pavimento recensito qui su TNT-Audio e spesso citato in queste pagine della Rubrica della Posta, prova ad ascoltarlo e sentiamoci di nuovo per una scelta finale. Visti i generi musicali da te prediletti, però, qualche nome te lo voglio comunque suggerire: Klipsch, Triangle, Cabasse e Focal.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
LC
Questa settimana anche la musica deve ricordare il dramma che stanno vivendo le popolazioni vittime del terremoto in Nepal, ecco perché abbiamo scelto questo canto tradizionale (Men-Lha) interpretato dall'artista tibetana Dechen Shak Dagsay, da anni impegnata a diffondere i suoni della tradizione tibetana nel mondo occidentale.
ATTENZIONE!!! Leggere prima le ISTRUZIONI PER L'USO | Leggete le FAQ per le domande più generali | Per discussioni con altri audiofili visitate il nostro FORUM
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Buonasera Lucio,
nella mia ricerca di piccoli miglioramenti, con poche risorse, ho raggiunto il seguente impianto:
Il risultato è cambiato completamente; ora il suono è molto più morbido e profondo,
forse non molto dettagliato ma, per la Classica, molto piacevole.
La prova più ostica è per me l'inizio della terza di Brahms, edizione diretta da
Bernstein (Deutsche Grammophon), prima quasi inascoltabile, ora molto meglio
supportata dall'impianto, in grado di restituire tutta la grandiosità ed il respiro
dell'inizio.
Ti chiedo quindi se vale la pena, ora, investire qualcosa nei cavi (sia di potenza
che di segnale), essendo ancora quelli normalmente in dotazione.
Grazie molte per l'eventuale lettura.
Gianluca - E-mail: fred01 (at) alice.it
Caro Gianluca,
sono contento che sia arrivato a una composizione così soddisfacente. Non scordare mai che certi dischi continuano a suonar male anche su impianti molto buoni, non devi aspettarti che tutti i dischi suonino tollerabili. Puoi senz'altro migliorare ancora, ma solo se hai curato acustica ambienale e posizionamento dei diffusori. I cavi sono un primo passo (pensa magari all'autocostruzione, per cominciare a capire un po') ma anche gli accessori per la lotta alle vibrazioni, quali piedini morbidi, punte etc.
Anche per questa tipologia di prodotti la nostra Clinica del tweaking pullula di progetti a costo irrisorio, da realizzare in casa con poco sforzo. Buon ascolto!
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