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Caro Rosario,
ignoro completamente le motivazioni che ti spingono ad acquistare un amplificatore integrato vecchio ma non abbastanza da poter essere considerato vintage. Anzi, stai puntando a tre amplificatori consumer (= commerciali) di origine giapponese che neppure all'epoca godevano di chissà quale considerazione audiophile. Mi auguro che ci sia una ragione sonora a sostegno di questa scelta bizzarra e non, come purtroppo immagino, una mera attrazione estetica. Mi auguro che tu li abbia trovati a un prezzo praticamente simbolico e che, comunque, abbia messo in conto il costo di un'eventuale sostituzione dei condensatori d'alimentazione.
Comunque sia, di quei tre il meno peggio forse è l'Onkyo 9511.
Il mio consiglio spassionato è quello di puntare a un integrato recente, da scegliere tra gli entry-level di NAD, Rotel e Cambdidge, ad esempio. Volendo risparmiare potresti valutare anche un buon usato recente di pochi anni.
Infine, due parole sui diffusori e l'ambiente: le Concertino sono diffusori piccoli e la tua sala è grande (32 mq): non vorrei che ascolti ad alto volume e alta dinamica possano metterli alle corde. Valuta bene se non sia il caso di passare a un più completo e generoso diffusore da pavimento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
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Caro Stefano,
i diffusori bookshelf posizionati a pavimento davvero non si possono né vedere né sentire! Non immagino neppure come tu abbia potuto sopportarli sino ad ora. La tua stanza è di 16 mq, una dimensione che consente l'inserimento di diffusori anche abbastanza impegnativi dal punto di vista delle dimensioni, arredi permettendo. Da come hai descritto l'attuale installazione e da quel che si vede in foto, non prevedo ci possano essere grossi problemi di inserimento. Quei 30 cm dalla parete posteriore sono un po' pochini ma ancora accettabili. Se fossero 40 o 50 sarebbe molto meglio.
Per la cifra che hai stanziato le soluzioni possibili sono tante, diverse le trovi positivamente recensite anche qui su TNT-Audio. Mi riferisco alle Aliante Nova, alle Cabasse Jersey e, magari, alle Duevel Planets, insoliti ma efficacissimi diffusori omnidirezionali che mi son piaciuti davvero tanto.
Alternative possibili le trovi in casa Monitor Audio, KEF e Indiana Line, senza dimenticare le solite Sonus Faber Toy. È abbastanza importante che tu orienti la tua scelta verso diffusori che puoi ascoltare o confrontare, meglio ancora se inseriti nel tuo ambiente o, almeno, pilotati dalle tue elettroniche. Nel frattempo che effettui ascolti ponderati e giungi a una rosa di candidati possibili, solleva i tuoi diffusori dal pavimento: non servono chissà quali stands ad hoc, bastano anche, momentaneamente, delle pile di grossi libri o due sgabelli rigidi e leggeri :-)
Amplificatore e lettore CD, impilati uno sull'altro, non vanno bene. Hai a disposizione un altro ripiano, potresti mettere l'ampli nel ripiano inferiore e il CD in quello superiore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
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Caro Livio,
un bel fenomeno strano, in effetti! Se senza cavo non c'è ronzio e con QUALUNQUE cavo di segnale si innesca, verrebbe da pensare a un nefasto effetto antenna. Non è che il cavo di segnale che colleghi all'ingresso phono passi vicino a qualche trasformatore, lampada alogena o altri apparecchi elettrici? Il cavo di massa, quando colleghi il giradischi, è collegato da qualche parte? Il montaggio della scheda phono è corretto?
Proverei a inserire degli anelli in ferrite sul cavo phono, per vedere se il disturbo si attenua. Proverei anche a portare l'amplificatore (coi diffusori) in un'altra stanza, meglio ancora se in un'altra abitazione, per vedere che succede all'intensità del ronzio. In particolare, prova ad allontanare l'amplificatore da qualunque altro componente HiFi, non importa se questo sia spento o addirittura sconnesso dalla rete elettrica. Mettilo in una stanza da solo insieme ai diffusori e vediamo che succede.
Quando tutto dovesse fallire, acquista un pre fono separato e scollega la scheda phono interna che, tra l'altro, non è neppure così irresistibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
E così in questa selva oscura cerco nuovi lumi...
Egregio direttore,
con grande piacere e stima le riscrivo nuovamente dopo che, i suoi preziosi consigli mi hanno fatto riscoprire il piacere del vinile. Ma veniamo a noi, e le spiego perchè mi rivolgo nuovamente a lei.
Dopo essermi goduto appieno quanto realizzato con i suoi consigli ora mi trovo di fronte ad un ennesimo arcano, è possibile fare un ulteriore passo avanti con l'acquisto di una testina migliore...o dovrei pensare di cambiare altro? Al momento il mio setup è il seguente:
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Caro Gianluca,
il fatto che su dischi vecchi e malandati la testina salti, distorca o suoni male mi pare assolutamente NORMALE e sarebbe strano se non fosse così. Se speri di migliorare l'ascolto di dischi consumati con una testina migliore...tieniti pronto a una cocente delusione. Anzi, ti consiglierei di usare, per i dischi peggiori, una testina da battaglia in modo da non compromettere stilo e cantilever di quella ufficiale.
Per quanto riguarda la dinamica, è abbastanza normale che i bassi indietreggino un po' quando a suonare c'è una traccia molto complessa, con cori e chitarre, ad esempio: può essere certamente colpa del set-up analogico ma anche della qualità non eccelsa dell'incisione. Mi chiedo sempre per quale strano motivo i dischi non siano mai ricercati tra i colpevoli del suono che non soddisfa. In realtà lo sono per la maggior parte delle volte!!!
Migliorare, comunque, si può sempre. Io starei su una MM, per ora, visto il resto dell'impianto non vale la pena andare a caccia di guai con una MC. Ottima la AudioTechnica che citi ma valuta anche la Grado Gold1, la Goldring 2200 o la Ortofon 2MBlue.
Cambiare giradischi, per ora, non avrebbe molto senso. Il tuo Thorens TD160 è un'ottima macchina, se ben regolata, e in grado di ben figurare anche in impianti di ben altro impegno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
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Caro Andrea,
gran bei diffusori gli Yamaha NS1000M! Posizionati ad appena 10 cm dalla parete posteriore, però, soffrono molto ed è anche per questo motivo che il suono resta compresso e poco arioso: l'estrema vicinanza della parete posteriore sporca la gamma medo-alta e gonfia quella medio-bassa. Il suono che ne risulta, inevitabilmente, apparirà innaturale, gonfio e affaticante.
Certamente un amplificatore migliore potrà darti risultati più apprezzabili, ma non spererei in cambiamenti dalla notte al giorno. E certamente non riusciranno nel miracolo modesti amplificatori vintage come il Marantz 1070 e simili. Io mi rivolgerei a un integrato recente, modeno, magari con pochi anni sulle spalle. Per la cifra stanzata io ci vedrei bene i soliti NAD, Rotel, Cambridge, Rega, Audio Analogue da cercare con pazienza e attenzione nel mercato dell'usato. Il tuo Marantz 1070 puoi provarlo, magari quel suono un po' goffo, morbidoso e poco definito potrà anche piacerti, ma - credimi - le NS1000M possono fare moltissimo e meritano senz'altro di meglio.
Qualora tutto dovesse fallire, pianifica di regalare alle NS1000M un futuro migliore, mettendole in vendita e posizionando al loro posto dei diffusori meno esigenti. Inutile accanirsi a voler tirar fuori suoni decenti da un diffusore sofisticato quando le condizioni al contorno non lo consentono. Sarebbe frustrante.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Nuovo appartamento, nuovo impianto?
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Ho visto anche degli audiofili felici
La disposizione attuale dei diffusori, da un mese circa, la seguente:
La differenza, considerando la disposizione dei diffusori mostrata nella seconda foto, si traduce in qualcosa di incredibile:
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Torno su un tema a me molto caro, quello delle cover. Conosciamo tutti la canzone di Samuele Bersani Cosa vuoi da me, ma trattasi di (bella) cover della bellissima Glastonbury song dei The Waterboys, del 1993, qui magistralmente eseguita live.
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Gentilissimo Lucio,
torno a scrivere a TNT dopo molto tempo, anche se sono rimasto sempre fedele alla lettura settimanalmente. Ho scritto molto tempo fa qui, i miei gusti musicali e sonori non sono cambiati. Convivo felicemente da molti anni con l'impianto indicato nella precedente lettera, che riporto qui per brevità:
Il problema è questo: cambio casa. Il nuovo ambiente di ascolto sarà molto più piccolo del precedente, circa 20mq, pianta quadrata, arredamento tutto da fare, in un appartamento al secondo piano. Farci stare dentro questo impianto è una impresa secondo me un po' persa in partenza (inquilini piani sopra, sotto, di lato, dimensioni impianto). Cosa ne pensi?
Secondo me devo destrutturarmi. Sarà una abitazione temporanea per cui non venderò l'impianto odierno. Vorrei stare in cifre contenute, tenendo in primis il rapporto qualità/prezzo. Mi piace la sonorità vivace, punch, bassi corposi, ritmica, ma mi danno fastidio gli acuti e i medi sparati, per cui devo trovare un compromesso. Per ora sono arrivato a questa conclusione, ma non mi soddisfa appieno, soprattutto temo la troppa brillantezza negli alti:
Per quanto riguarda sorgente, dac, e diffusori sono abbastanza sicuro (rivendibilità B&W), non mi convince l'ampli. Vorrei orientarmi su qualcosa dal carattere morbido, con circa 60-70 W/ch, con più ingressi possibilmente (ne basterebbero 2-3), non disdegno quello phono, anzi mi piacerebbe. Dove mi dirigeresti? Per gli arredi della sala prometto che mi impegno con tappeti, divano imbottito, e tutto ciò che "riscalda" e ammorbidisce il suono.
Grazie per la tua attenzione e per la tua disponibilità.
Spero di sentirti presto.
Cari Saluti,
Gabriele - E-mail: gabriele.ghirardelli (at) gmail.com
Caro Gabriele,
secondo me sbagli. In 20 mq il tuo impianto ci sta senza alcun problema. Io in spazi simili sono riuscito a far suonare ben altri impianti, credimi. I diffusori non sono particolarmente grandi e ingombranti (appena 23 x 30 in pianta!) per cui sono certo che riuscirai tranquillamente a sistemarli, ancor più se consideri che l'ambiente è ancora tutto da arredare! Considera che le B&W 685 che vuoi acquistare con relativi stands, occuperanno più spazio delle tue attuali torri! Se proprio volessi risparmiare spazio prendi un piccolo ampli (come il Dayton, appunto) da usare al posto della coppia pre+finale Rotel. Per far funzionare anche il giradischi, dovesse essere indispensabile, potresti acquistare un piccolo pre fono separato, ma niente più di questo. Non spenderei un centesimo di più per una situazione che, tra l'altro, sembrerebbe pure momentanea!
Preoccupati semmai degli arredi, perché nella stanza (quadrata) vuota qualunque impianto suonerà malissimo.
Se proprio desiderassi ridurre al minimo gli ingombri pensa a una soluzione comoda e minimale come un Cocktail Audio collegato a due piccoli bookshelf. Spesa contenuta, ingombri minimi, suono accettabile e espandibilità futura dell'impianto principale grazie al comodo server liquido Cocktail. Pensaci. Prima di ogni cosa, però, arreda la stanza e mettici dentro il tuo impianto, secondo me desisterai dall'idea di spendere soldi in altri componenti temporanei.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Sergio,
per le sorgenti l'X12 + l'Oppo 103 andranno più che bene. Per l'amplificazione forse opterei per un integrato digitale come il Wadia 151 PowerDAC o il Nuforce DDA-100. Potresti collegare entrambe le sorgenti a uno di questi integrati, che
amplificano direttamente il segnale nel dominio digitale. Potenza e qualità sono più che sufficienti per pilotare al meglio i tuoi nuovi diffusori.
Per quanto riguarda il posizionamento, sentiti libero di provare anche l'altra parete, magari i nuovi diffusori si potrebbero trovare maggiormente a loro agio. Va benissimo l'idea del trattamento fonoassorbente, ma prima sperimenta il diverso posizionamento. Infine, scusa se sorrido all'ingenuo utilizzo del termine definitivo quando è affiancato al sostantivo impianto HiFi. Non c'è niente di veramente definitivo, solo un passo avanti in una certa direzione, direzione che - tra l'altro - potrebbe anche cambiare nel tempo, con l'esperienza e l'evoluzione del gusto personale.
Potresti scoprire, ad esempio, che il minidiffusore, per quanto sofisticato, difficilmente riesce a regalare l'impatto fisico di un buon diffusore da pavimento.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Salvo,
purtroppo l'ambiente temo che ci metta molto del suo. I diffusori sono ben posizionati, ma la sala è troppo spoglia, immagino sia molto riflettente, il che confonde le basse frequenze e aumenta il livello delle medio-alte, rendendo il suono, alla lunga, stancante. Un DSP non può fare miracoli, un tappeto e delle tende possono fare abbastanza, in questo frangente. Anche i diffusori hanno un'impostazione timbrica che non aiuta particolarmente. Cosa farei? Intanto aggiungerei un tappeto a pelo lungo tra diffusori e punto d'ascolto, poi pianificherei, eventualmente, una sostituzione dei diffusori. A mio parere, per caratteristiche timbriche, migliore integrazione nell'ambiente e, perché no, impatto estetico in quel contesto, considererei una coppia di Duevel Planets laccate bianche.
Certo, la potenza di un TA2024 a quel punto sarebbe insufficiente, secondo me potresti rimettere in campo il buon Dayton e magari eliminare il buffer valvolare.
Anche le Sonus Faber Toy potrebbero essere un'alternativa valida ma le Duevel Planets le trovo più facili da inserire e globalmente più godibili, visto che mi sembra tu prediliga ascolti rilassanti, puliti e precisi ma tendenzialmente poco stancanti. Rileggiti la mia prova delle Planets e vedi se riesci a vederti come un utente tipo per questi diffusori.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu
Caro Daniele,
visto che non vuoi sostituire l'amplificatore, temo tu debba necessariamente pensare a dei nuovi diffusori, nella speranza di trovare qualcosa che ti regali più grinta con la musica rock. Le Focal che hai individuato andrebbero bene, ma valuta anche delle Triangle, delle Cabasse o, in extrema ratio, anche delle Klipsch. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcosa di questi marchi.
Mi fa però riflettere il fatto che tu citi principalmente l'ascolto del vinile come fonte di scarso coinvolgimento, quindi deduco che con il digitale le cose vadano meglio. Se fosse così allora forse dovresti pensare anche alla sostituzione della testina del tuo Rega, con qualcosa di migliore o più vivace. Potresti anche prendere in considerazione la possibilità di affiancare al tuo Verdi un pre fono separato tipo Black Cube o Clearaudio.
La mia sensazione, se devo essere sincero fino in fondo, è che il tuo Verdi sia la causa di questa noia quando ascolti musica più ritmata. Tu dici che rispecchia il tuo ideale sonoro, ma in realtà ti va bene...fino a un certo punto. Dovresti forse valutare la possibilità di un amplificatore un po' meno caldo e sornione, che possa darti più vivacità coi generi musicali più dinamici.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Gentile direttore,
Le scrivo per condividere la semplice esperienza che sto per descrivere (e anche in base al fatto che raccomanda ripetutamente di considerare molto attentamente l'ambiente e la disposizione dei diffusori in esso).
Di seguito la descrizione dell'impianto in mio possesso:
La disposizione dei diffusori in ambiente era, da molto tempo e fino a un mese fa circa, la seguente (distanza tra i diffusori circa 2 metri, dalla parete posteriore circa 30cm):
Possibile che un semplice cambiamento nella disposizione dei diffusori, come questo che ho apportato) abbia sortito un simile effetto? Sostanzialmente la distanza tra loro è diventata circa 3 metri e la distanza dalla parete posteriore è diventata di circa 1,20metri. Ripeto, non si tratta di una miglioria....qui sembra proprio un altro impianto (o almeno sembra che ci sia stato un cambio di diffusori)! Non esagero e nemmeno mi sto impressionando dato che ascolto in questo modo da circa un mese (e chi li muove più da come sono disposti, anche se forse mi potrà far notare che sono troppo addossati alle pareti laterali).
Con un'operazione semplicissima ho stravolto il risultato finale dell'impianto e soprattutto a costo zero! Credo proprio che qualsiasi appassionato debba investire un po' di tempo nella disposizione dei diffusori in ambiente.
Un'ultima nota: è possibile che il lettore NAD suoni meglio se connesso con le proprie uscite analogiche, piuttosto che collegato al DAC Magic100 (mediante uscita coassiale, non ottica) o devo dedicare sessioni di ascolto più attente e prolungate? Per la musica liquida invece il DAC è pura magia, ha trasformato il PC in un'ottima sorgente :-)
Colgo infine l'occasione per ringraziarla dell'eccellente lavoro che svolge.
Le auguro una buona serata,
Stefano - E-mail: stefano_tiano (at) libero.it
Caro Stefano,
grazie per l'entusiasmante testimonianza di quanto possa influire un diverso posizionamento dei diffusori in ambiente. Spero sempre che queste esperienze possano convincere anche i più restii a mettere mano ai diffusori. Noto che tieni i tuoi Klipsch molto angolati verso il punto d'ascolto, hai provato anche delle angolazioni meno estreme di questa? Per quanto riguarda ciò che mi chiedi circa il collegamento del tuo lettore CD NAD al DAC Cambridge Audio, ti consiglierei di ascoltare sì con maggiore attenzione ma ti ricordo anche che non devi aspettarti differenze eclatanti. In fondo il DAC e gli stadi interni del NAD, più o meno, fanno parte della stessa categoria e, come sostengo da tempo, è molto difficile trovare differenze sostanziali tra sorgenti digitali di pari livello.
Ti auguro buon ascolto!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potrete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!