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Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 14/2/2015 - 21/2/2015

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  1. Alta risoluzione o alta fregatura?
  2. Upgrade mirato con 500€
  3. Re: Richiesta consigli vari per upgrade
  4. Linea dedicata e interferenze
  5. Delusione ProAC
  6. Differenze tra digitale compresso e non compresso
  7. Filosofie sonore
  8. Sorgente e ampli per Klipsch
  9. Consiglio su amplificatore low budget
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Alta risoluzione o alta fregatura?
Ciao Lucio.
Permettimi, ma stavolta ho bisogno di darti del tu per affrontare questo delicato argomento. Spesso nelle pagine del tuo sito ci si imbatte in lamentele e impedimenti di vario tipo da parte dell'ormai famosissimo fattore waf, ebbene questo Natale, la mia cara mogliettina mi ha completamente sbalordito e spiazzato facendomi trovare sotto l'albero un bellissimo lettore Sony NWZ-A15S Walkman.
Il piccoletto (pesa solo 65 grammi) è in grado di leggere e decodificare file in alta risoluzione fino a 24 bit / 192 Khz, insomma, incredibile ma vero, proprio la consorte mi ha spalancato le porte per l'ingresso nel mondo della musica in alta risoluzione!!!
Approfittando della promozione natalizia della Linn Records ho scaricato gratuitamente una stessa traccia audio in 3 formati diversi, Il brano è tratto dalla compilation 24-bits of Christmas 2014 traccia n. 1 “Almost Like Being In Love”
Di seguito le caratteristiche tecniche dei 3 file scaricati:

La scelta del “brano test” non è stata casuale, mi sono documentato sul web, purtroppo non riesco a ricordare il sito, dove si spiega come la perdita di qualità dovuta alla compressione mp3, si fa sentire maggiormente nei brani jazz dove c'è un uso particolarmente veloce e ritmico dei piatti ed in generale nelle frequenze più elevate di un qualsiasi brano musicale.
Al lettore in questione ho collegato la mia fedele compagna, ovvero la cuffia Sennheiser HD 449, la ascolto ormai da 2 anni, è rodatissima e a mio avviso è molto equilibrata e dettagliata, con lei è facile cogliere particolari e sfumature anche sottili. Con grande attesa ed emozione ho iniziato i miei ascolti, aspettando di ascoltare finalmente la qualità di un brano in altissima risoluzione! Ebbene dopo numerosi ascolti ripetuti non sono riuscito a scorgere nessunissima differenza qualitativa tra i 3 formati!!!!
Sconcertato e avvilito ho proseguito il test coinvolgendo la cara mogliettina (quindi un altro orecchio) ma anche lei non è riuscita a distinguere alcuna differenza! Incredulo e frastornato ho prospettato lo stesso test a un caro collega audiofilo che si è presentato in ufficio con una cuffia AKG K518, perché pensavo fossero le mie cuffie a non essere all'altezza anche se hanno un valore di mercato di 99 euro! Ebbene anche lui non è riuscito a individuare alcuna differenza, anzi, di primo acchitto ha affermato che il brano Mp3 sembrava avere una maggiore articolazione in gamma bassa!
Ok, calma e sangue freddo, mi convinco che per apprezzare le differenze è solo necessario collegare il lettore ad un impianto HI-FI vero e proprio. In salone troneggia l'accoppiata ampli + diffusori Rotel RA980BX - B&W DM603, insieme i 2 fanno del dettaglio, dell'apertura in gamma medio alta, della dinamica e dell'estensione in gamma bassa la loro forza e la loro bellezza, ma con mio enorme stupore le differenze tra i 3 tipi di file non si percepiscono in alcun modo!!!!!!
Lucio!?!?!?!? Di che cosa stiamo parlando!?!?!?!?!?!?!?!?!? Cosa sta succedendo!?!?!?!?!?!?!? Il buon Giulio Andreotti affermava: “A pensar male si fa peccato… ma spesso ci si indovina!”
E io sono arrivato a pensare che le case discografiche, con questi fantomatici file in alta risoluzione, hanno solo cercato un modo per rilanciare l'ormai esaurito mercato discografico. In realtà l'orecchio umano, a parità di master, non è in grado di percepire alcuna differenza tra un file in alta risoluzione, un file in qualità CD ed un file Mp3!
E a questo punto dobbiamo tessere anche le lodi di chi ha concepito e brevettato l'algoritmo MP3 perché è riuscito a comprimere i file senza che l'orecchio umano se ne potesse accorgere!
Aggiungo e chiudo che, utilizzando la stessa catena di cui sopra, riesco a percepire invece notevoli differenze tra un'edizione musicale standard ed una in versione rimasterizzata, invito tutti ad effettuare una prova andando semplicemente su Spotify (versione gratis), settare nelle impostazioni “Qualità Alta” ed ascoltare brani in versione rimasterizzata, anche con la mia Sennhaiser è immediata la percezione dell'altissima qualità di questi brani a riprova che le cuffie sono di qualità HI-FI! Ricordo che in streaming ascoltiamo “banali” MP3 a 160 Kbps ma la qualità di ascolto delle tracce rimasterizzate è notevolissima e percepibilissima!
Il lettore Sony si è aggiudicato le 4 stelle della conosciutissima rivista What HI-FI quindi non posso pensare che sia il lettore la causa di tutto.
Lucio fammi luce perché vedo solo un colore: il nero!!!!!
Fabrizio - E-mail: FabrizioOrielli (at) libero.it

LC
Caro Fabrizio,
non conosco il lettore in questione quindi non posso commentare se possa essere lui (o meno) il collo di bottiglia. Controllerei che non abbia dei setting per i quali anche i file ad alta risoluzione vengano in qualche modo castrati. Al di là di tutto, però, ciò che mi dici non mi suona affatto sorprendente. Già in un vecchissimo
articolo del 1998 (!!!) mettevo in guardia circa la bontà della compressione MP3, che ad alti bitrate confonde ben più di un ascoltatore. Ascoltare in cuffia non basta, perché perdi le informazioni ambientali e, forse, il tuo impianto non è in grado di mettere in evidenza le differenze che ci sono ma che, soprattutto, bisogna saper riconoscere.
Sto parlando, naturalmente, di differenze tra MP3 e file non compresso. Per quanto riguarda l'alta risoluzione la questione si fa più delicata ed elusiva. C'è persino chi sostiene che in certi casi l'alta risoluzione sia dannosa anziché benefica, ne abbiamo già discusso in passato su questa stessa Rubrica. La verità sta probabilmente nel mezzo e dipende fortemente dalla qualità dei master di studio. Se questi sono già di qualità non eccelsa sarà difficile che un file ad alta risoluzione possa fare miracoli. Prova a mettere tutto sul PC, con un buon DAC USB e vediamo che succede. Una cosa è certa, le Case discografiche stanno provando in tutti i modi di venderci ancora una volta le stesse cose che già possediamo in N formati, ma questo l'abbiamo capito da tempo. In alcuni casi ne vale la pena, in altri no.
In tutto questo discorso, comunque, c'è qualcosa che mi sfugge: perché gli audiofilii siano così fissati con la qualità delle sorgenti digitali. L'ho detto tante, tantissime volte: le differenze spesso sono trascurabili e diventano inesistenti se a monte di tutto non c'è un impianto all'altezza. Meglio concentrare le proprie fissazioni su diffusori e acustica ambientale. È su questi due fattori che si gioca il 90% della partita.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade mirato con 500€
Caro Direttore,
pur essendo un neofita del mondo HiFi riesco a distinguere un suono dall'impostazione commerciale da uno forse più raffinato ed evoluto forse destinato ad un pubblico più esigente. Sono riuscito di recente ad assemblare il primo impiantino HiFi acquistando componenti usati, un po' "a naso" (cioè senza avere specifiche competenze tecniche né esperienza d'ascolto per valutare i componenti da me scelti, bensì solamente sulla base di voci, molto odioso marketing e qualche recensione quà e là).
Premetto che sono molto contento dei miei apparecchi e non credo negli impianti che costano quanto un appartamento; detto ciò ho adesso la possibilità di poter investire del denaro (500 euro) per migliorare o calibrare il mio impiantino che è basato sui seguenti pezzi:

Le chiedo gentilmente di volermi dare una sua opinione innanzitutto su come è assemblato il mio impiantino (stanza rettangolare 3m x 5m pavimento in legno e pareti in muratura nude e senza arredo) ed inoltre le chiedo gentilmente un suo parere esperto e disinteressato su quale componente lei sostituirebbe e con che cosa per avvicinarsi ad un suono forse più armonico, rotondo e raffinato?
La ringrazio anticipatamente,
Marco - E-mail: marcoappiani (at) hotmail.com

LC
Caro Marco,
io sostituirei...la stanza! Se fosse davvero priva di arredi come scrivi dovrebbe essere un vero incubo sonoro!!!! Possibile che sia completamente vuota? Devi intervenire assolutamente in questo senso con librerie, poltrone, cuscini, tende, arazzi, quadri in tela, insomma qualunque cosa che possa tenere a bada le inevitabili riflessioni sonore sulle pareti nude! Non so se basteranno 500€ ma saranno i soldi meglio spesi per il tuo impianto, credimi. Quest'ultimo infatti mi pare equilibrato e abbastanza omogeneo.
Se davvero volessi sostiture qualcosa, potresti partire dai diffusori, che sono i maggiori responsabili del suono generale ma, ora come ora, dubito fortemente che sia sensato un qualunque upgrade, di qualsivoglia componente.
Tra l'altro, con 500€ dubito che riusciresti a prendere dei diffusori sensibilmente migliori dei tuoi attuali, quindi attenderei tempi migliori e, pian piano, arrederei la sala d'ascolto. Se la stanza è vuota come dici, credimi, stai ascoltando il 20-30% di ciò che potrebbe dare il tuo impianto! Sono sicuro che faresti fatica a riconoscerlo se sistemato in una stanza adatta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Richiesta consigli vari per upgrade
Egr. Direttore, faccio seguito alla sua graditissima risposta pubblicata sulla
posta del 17 gennaio per chiederle un ulteriore aiuto. Intanto preciso (anche per quello che sto per chiederle) che, come da lei suggerito, quando ascolto musica, avanzo i diffusori di circa 1 m in maniera da limitare l'interferenza del mobile e del tavolino portaelettroniche. Passando al merito della questione...
Nella mia zona è difficile ascoltare personalmente i diffusori, sia nel nuovo che nell'usato, si figuri che non ho potuto neanche ascoltare gli indiana line in quanto il rivenditore locale ha appena smesso di venderli. Quindi non posso che acquistare alla cieca (o alla sorda che dir si voglia). E per questo motivo, escluderei l'usato.
Le chiedo di consigliarmi una sorta di classifica dei diffusori che si potrebbero meglio abbinare con il mio nad c320bee e con la disposizione della mia sala, tenuto conto che ascolto musica rock e pop (adele, negramaro, ligabue, consoli) e anche rock un po' più pesante (linkin park, prodigy). Ho passato questi giorni a fare un'indagine di mercato riguardo ai diffusori che mi ha consigliato e le espongo i risultati.
Sui Cambridge Audio s70 (300€) ho trovato poco. L'unico commento su amazon dice che gli alti non sono il punto forte dei diffusori e quindi non sono sicuro che si abbinino bene con il nad che predilige i bassi.
Sui Mission mx3 (470€) non ho trovato praticamente nulla, quindi non saprei cosa aspettarmi.
Degli Indiana Line Tesi 560 (470€) ho letto cose buone e cose meno buone, tanto che non capisco se le cose positive che leggo sono dette solo perchè sono prodotti italiani. Sono abbastanza confuso...
Per quanto riguarda i Klipsch, alcuni ne parlano bene altri male, soprattutto con riferimento agli alti per via del tw a tromba. Ho trovato gli rf42mkII a 470€ e un'offerta per gli rf52mkII (DEMO su hifiprestige.it) a 390€ (nuovi a 560€). Esteticamente mi piacciono, e forse si abbinerebbero bene con il nad, ma non vorrei che mancassero nella gamma media e bassa visto i woofer più piccoli delle wharfadale 10.6, ad esempio. Che ne pensa?
Infine le Wharfedale. Mi piacciono esteticamente e sui forum ne parlano bene. Le 10.3 vengono 300€, le 10.4 vengono 430€, le 10.5 vengono 500€ e le 10.6 vengono 550€.
Ciò premesso, e vengo al punto, potrebbe indicarmi quale può essere il prodotto che può fare di più al mio caso? Tenga conto che il prezzo è un elemento poco importante, sono disposto a prendere i diffusori più costosi, basta che siano i migliori per me.
Rimango in trepidante attesa di una sua risposta per procedere all'acquisto!!
Cordiali saluti,
Salvatore - E-mail: sal_lo (at) libero.it

LC
Caro Salvatore,
è assolutamente normale che cercando pareri in rete su qualunque apparecchio tu possa trovare opinioni anche molto discordanti...è il problema vero della rete e della sua democrazia/anarchia: troppa informazione equivale a nessuna informazione. Tradotto, significa che non si riesce a trovare un consiglio utile. A pensarci bene, tutto ciò non è necessariamente colpa della rete in quanto tale: in HiFi alla fin dei conti vale e predomina il gusto personale e pertanto è facile che ciò che piace a un appassionato non incontri il gusto di un altro.
Secondo me, visti i generi musicali che prediligi e viste le buone offerte che hai trovato, orientati pure su Klipsch, le più grandi della serie RF che ti puoi pemettere. Le RF52, ad esempio, andranno benissimo. Hanno due woofer da 13 cm e tutto si può dire tranne che i diffusori non abbiano bassi!!! E non mancherà neppure la gamma media! L'abbinamento col NAD, poi, potrebbe aiutare a tenere sotto controllo le eventuali intemperanze della gamma alta. Anche le Wharfedale potrebbero essere una buona scelta ma secondo me le Klipsch ti faranno emozionare di più, almeno coi generi che ascolti maggiormente.
Se le offerte che hai trovato non dovessero essere più disponibili dovresti, comunque, non trascurare del tutto l'usato. Se è vero che non si può ascoltare nei negozi, ci sono tanti audiofili che vendono materiale HiFi e potrebbero offrirti la possibilità di un ascolto o in casa loro o persino in casa tua (che sarebbe l'ideale). Magari guardati un po' in giro e vedi se riesci a trovare qualche buon usato vicino a dove abiti, per rendere l'ascolto diretto più semplice.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Linea dedicata e interferenze
Gentile Direttore,
ho seguito il suo suggerimento per la linea dedicata all'impianto audio così come specificato nella sua cortese mail, ma è successa una cosa curiosa. Un negoziante che voleva vendermi una ciabatta filtrata (circa 400 euro) si è reso disponibile a venire presso la mia abitazione per testare la "qualità" dell'impianto elettrico portandosi con se un apparecchio che servirebbe per rilevare i "rumori" della linea.
Collegando questo tester alla presa dedicata all'impianto è spuntata la voce di una radio! Beh devo dire che questo ha suscitato l'ilarità dei presenti e lo stupore quando invece ha interposto la ciabatta filtrata e sono spariti tutti i rumori. Sono state testate anche altre spine ad esempio nell'ingresso ma anche qui sentivamo piuttosto distintamente il programma in onda. Mi chiedo da cosa possa dipendere questa anomalia (forse la vicinanza del cavo antenna?) e se comunque è un difetto che sarebbe meglio eliminare magari utilizzando filtri di rete più economici.
Rinnovando i complimenti per la rivista che non manco mai di leggere, La ringrazio anticipatamente per la cortese attenzione che ha sempre dimostrato.
Cordiali saluti.
Michele - E-mail: news.informazioni (at) gmail.com

LC
Caro Michele,
specie in aree dove sono presenti ripetitori radio non è infrequente imbattersi in problemi di questo tipo. Pensa che in certe zone di Roma si poteva ascoltare la radio (mi pare fosse Radio Vaticana) direttamente dal citofono! Non mi sorprende, pertanto, che con apparati appositi si possa sentire la radio attraverso i cavi elettrici. Resta da verificare quanto di tutto questo sia di vitale rilevanza per le prestazioni del tuo impianto HiFi.
Io credo che, comunque, molto si possa risolvere con l'utilizzo di semplici filtri anti-interferenze come i soliti
Shaffner Continuiamo a concentrarci su aspetti marginali quando le vere differenze, come dico sempre, si realizzano in ben altri ambiti: diffusori, ambiente e posizionamento in ambiente. Perché dobbiamo diventare matti a migliorare quel misero 1% quando c'è un buon 60-70% che non aspetta altro che essere migliorato?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Delusione ProAC
Carissimo direttore,
sono Giuseppe e le ho già scritto un paio di volte per dei consigli in merito all'acquisto di alcune elettroniche per migliorare l'ascolto. Non smetterò mai di ringraziarla per avermi consigliato il Rega Apollo, un lettore veramente delizioso, nella sua classe di appartenenza.
La ragione per la quale le scrivo riguarda la scelta di un paio di nuovi diffusori in sostituzione delle ProAC Studio 125, le quali non mi hanno mai convinto del tutto.
Le ho tenute per poco più di un anno e le ho trovate poco raffinate, con una gamma bassa troppo in evidenza e non è un fatto di mal posizionamento, avendo avuto cura di mantenere una buona distanza fra i diffusori e dalle pareti laterali e di fondo. Non vorrei essere frainteso, nel complesso le inglesi suonano bene, sono io che ricerco una maggior raffinatezza. Forse mi aspettavo di più.
Aggiungo che i diffusori erano pilotati prima da un A.A. Maestro 70 e dopo da un Unison Research Unico 50, quest'ultimo ne ha messo a nudo i difetti in maniera clamorosa. In alcuni passaggi, a volumi sostenuti, si avvertiva la netta sensazione che le proac non ce la facessero a tenere il passo dell'ampli, quasi come se non avessero "fiato".
Vendute la ProAC, sto cercando un tipo di diffusore che mi dia maggior raffinatezza, per farmi capire, un tipo di suono di grana fine. Avrei a disposizione fra le 800 e le mille euro, da destinare al mercato dell'usato. Ho sentito parlare di Ruark, poco conosciute ma, a detta di tutti ottimi diffusori. Avrei inoltre messo gli occhi sulle Snell, Sonus Faber, Dynaudio, Opera, ma accetterei anche consigli su marchi diversi. Purtroppo non ho modo di fare ascolti e, sinceramente, non mi fido molto di prove fugaci in ambienti diversi dai quali il diffusore andrà a suonare, queste operazioni potrebbero essere fuorvianti.
Ovviamente questo è un mio personalissimo punto di vista. La stanza nelle quale suoneranno le nuove casse misura sui 20 mq ed è ben ammobiliata, con tappeti e tende. ascolto prevalentemente blues, country, soul, insomma musica americana in genere.
Chiedendole scusa per la lunghezza della lettera, le auguro ogni bene che la sua professionalità e serietà meritano a profusione.
Con sincera stima,
Giuseppe - E-mail: g.burgo (at) alice.iti

LC
Caro Giuseppe,
sei la prima persona che sento così insoddisfatta dalle ProAC Studio 125! Probabilmente l'abbinamento col tuo ambiente e col resto del tuo impianto non si è rivelato ottimale. Inoltre, forse tu stai cercando un suono di caratteristiche opposte. Allora ti direi di escludere dalla lista che hai fatto sia Opera che Sonus Faber, per esempio. Il problema vero però è che con la cifra a disposizione, anche cercando nell'usato, non è che possa acquistare chissà cosa. Piuttosto che metterti in casa diffusori che poi ti sarà difficile rivendere (es. Ruark) io punterei a soluzioni più standard come Magneplanar e Totem. Le prime fanno della grazia e della trasparenza le loro armi mgliori, le seconde sono precise, veloci e dettagliate. Potrei arrivare a dirti di cercare una coppia di Thiel ma coi 1000€ a disposizione non credo troverai moltissimo, forse delle 1.5 usate.
Anche Dynaudio potrebbe essere una buona alternativa, non so cosa riuscirai a trovare per quella cifra, però. Mi viene il sospetto che, comunque, le Studio 125 non siano state messe nelle condizioni migliori di esprimersi. Mi fa pensare questo la tua frase In alcuni passaggi, a volumi sostenuti, si avvertiva la netta sensazione che le ProAC non ce la facessero a tenere il passo dell'ampli, quasi come se non avessero "fiato". Ora, che dei diffusori così si trovino in difficoltà a volumi sostenuti (quanto sostenuti?) mi sembra molto strano, sei sicuro che non siano stati gli amplificatori ad andare in crisi prima di loro invece? Ti dico questo non per riabilitare le ProAC, ormai le hai vendute, quanto per non incorrere in errori di valutazione analoghi con gli eventuali nuovi diffusori. Un diffusore da pavimento di buone dimensioni, moderno, è difficile da mandare in crisi, molto difficile - se non impossibile - in un ambiente da 20 mq, tra l'altro. Secondo me ad andare in crisi sono state le amplificazioni...
Non fidarti della posizione della manopola del volume! Nella maggior parte dei casi già a metà corsa gli amplificatori stanno erogando la potenza massima, oltre questo restano solo clipping e distorsione!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Differenze tra digitale compresso e non compresso
Caro direttore, innanzitutto grazie per l'enorme servizio e divertimento che da anni fornisce alla comunità audiofila ed un ringraziamento particolare da parte mia perché seguendo i suoi consigli con poco più di mille euro mi sono costruito un impianto di cui sono molto soddisfatto.

Devo confessare che probabilmente non ho un orecchio così raffinato, non percepisco la differenza fra un file mp3 a 320kb ascoltato tramite WASAPI e un CD o un file FLAC, così ora mi sono definitivamente convertito alla musica liquida con abbonamento a deezer e con 10 euro al mese ho praticamente tutta la discografia che mi interessa sempre a disposizione.
Sono a chiederle se possibile di effettuare prove di qualità fra i vari operatori di musica in streaming (deezer, spotify etc. etc.), credo ci sia sempre più gente che si orienterà in questa direzione e presto molti operatori inizieranno a trasmettere in modalità non compressa.
Saluti,
Ludovico - E-mail: ludotumb (at) gmail.com

LC
Caro Ludovico,
come puoi vedere dalla prima lettera della settimana non sei il solo a non sentire differenze tra MP3 e digitale non compresso. A quanto ho già scritto poco sopra rispondendo all'altro lettore, aggiungo che talvolta è difficile sentire differenze perché anche il file originale non compresso in realtà lo è, anche se non nel vero senso del termine. Quasi tutte le moderne registrazioni sono affette da forte compressione dinamica, con lo scopo di farle suonare più forte e così la compressione MP3 ha gioco facile nell'ingannare ben bene l'orecchio. Se già in segnale in origine non è ricco di informazioni e dettagli sonori, puoi ben immaginare che ci sia ben poco da perdere comprimendo i dati con un algoritmo lossy. Per distinguere senza errore un file MP3 da un wav o flac originale servono tre cose:

Spesso è proprio questo terzo fattore a essere mancante. Non si diventa esperti ascoltatori semplicemente perché si è acquistato un buon impianto. Servono anni di prove e controprove, e tanto, tanto allenamento. Se ci pensi non è diverso da altri campi: non basta acquistare un'auto sportiva per essere dei buoni piloti né acquistare un buon vino per diventare esperti sommelier. L'ascolto della musica non fa eccezione.
Infine sì, proveremo ad accontentare la tua richiesta, mettendo a confronto - ove possibile - la qualità sonora dei vari servizi di streaming. So già però che si tratterà di un confronto ozioso perché la qualità è molto variabile da incisione a incisione, impossibile estrapolare una eventuale classifica. Anche confrontando incisioni identiche, il risultato potrebbe essere del tutto random: magari un provider fornisce una buona copia di un certo disco e una peggiore di un altro, che invece viene offerto in qualità superiore da un concorrente.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Filosofie sonore
Salve sig. Cadeddu, sono al mio primo impianto hi-fi, vorrei spendere il meno possibile ma ascoltare della BUONA musica.
Mi piacerebbe costruire i diffusori e mi ero orientato su un monovia tipo
The big fun box, o un progetto Audio Nirvana o un progetto con un open baffle con il Silver Iris. Di tutti questi ed anche degli amplificatori che seguono ho letto su TNT sempre ottime cose. Stanza 4 x 5, punto d'ascolto a circa 2 metri e mezzo.
Domande:

  1. convengono le sopraccitate rispetto alle prestazioni (a parte il risparmio notevole) queste soluzioni piuttosto che un diffusore tipo B&W 684 o Monitor Audio RX6?
  2. amplificazione: t-amp + t-preamp; valvolare tipo Yarland FV-34C; o andare sul sicuro tipo Arcam, NAD, che però costano di più? Per fascino mi piacerebbe open baffle + valvolare... come suonano?
Non ho grandissime pretese, quindi tenderei ad una configurazione pressoché definitiva o almeno che duri anni...
Grazie di cuore e cordiali saluti,
Maurizio - E-mail: maurizio.federici.it (at) gmail.com

LC
Caro Maurizio,
poni domande che difficilmente possono avere risposta univoca, perché si tratta di confrontare approcci alla riproduzione HiFi radicalmente diversi. Coi progetti autocostruiti hai il vantaggio del risparmio (quasi sempre) unito al piacere di aver realizzato qualcosa con le proprie mani. Lo svantaggio è che poi si tratta di oggetti invendibili. Realizzando diffusori monovia, inoltre, devi accettare i compromessi di un suono che non può essere, per forza di cose, completo agli estremi della gamma audio. Acquistando prodotti tradizionali hai la certezza di un suono probabilmente più equilibrato e universale, senza trascurare la rivendibilità dell'investimento fatto. Si tratta di un approccio più tranquillo per una certa tipologia di consumatore/appassionato.
Venendo allo specifico, per una stanza da 20 mq, volendo usare un amplificatore dalla potenza molto ridotta, devi pensare a progetti ad alta sensibilità. Il BFB andrebbe bene, ad esempio. Un progetto open baffle invece è più complicato da gestire in ambiente, tenderei a preferire soluzioni in cassa chiusa/reflex. Prima di avventurarti in una qualunque di queste soluzioni, però, fai di tutto per poter ascoltare di persona un impianto così impostato, perché potrebbe anche non piacerti e poiché la rivendibilità, come ho detto, è praticamente nulla, ti ritroveresti sul groppone dei mattoni inamovibili. Esiste anche una terza possibilità, ovvero quella di scegliere l'abbinamento valvole bassa potenza + diffusori commerciali ad alta sensibilità, ad esempio Klipsch, Triangle, JM Lab. Prenditi del tempo e prova a valutare le varie soluzioni, come avrai capito la risposta non può essere univoca anche perché moltissimo dipende dal tuo gusto personale.
Spero di esserti stato utile!
Lucio Cadeddu

Sorgente e ampli per Klipsch
Gentile Direttore, mi permetto di disturbarla per sottoporle la mia problematica. Leggendo i vostri articoli ho comperato i diffusori Klipsch RF82 II (98dB / 150 w). Ascolto musica in un locale di 35mq ben spezzato e ricco di mobili/tende etc...
Amo ascoltare musica a volume molto sostenuto spaziando dai Led Zeppelin (per la maggiore) fino ad arrivare a Vinicio Capossela (notare la varietà di stili). Non potendo provare le abbinate (nessun negozio nella mia città ha ancora una zona hi-fi) mi sto accingendo all'acquisto di un ampli (budget max 900€) e di un lettore CD (budget max 500€).
Ho letto prove d'ascolto e anche se sono molto confuso sarei indirizzato verso un ampli integrato NAD 356bee + lettore Marantz 6006 o simili. Ma non posso fare prove: devo comperare e provare ad acquisto fatto. Amo alti taglienti (come se i piatti della batteria fossero... in casa) e bassi pieni e potenti evitando distorsioni anche a volumi molto (sottolineo molto) sostenuti. Veniamo alle domande:

Non vorrei insomma che ampli e lettore PIALLASSERO troppo il carattere delle Klipsch RF82 II che vorrei far suonare assieme alla mia chitarra elettrica con la polizia che viene e stacca le valvole...
La ringrazio.
Silvio - E-mail: berello (at) libero.it

LC
Caro Silvio,
utilizzare le Klipsch per far suonare la tua chitarra elettrica è fortemente sconsigliato! Rischi seriamente di rompere tutto. Prendi un amplificatore per chitarra e usa solo quello, non componenti HiFi. Le esigenze necessarie per amplificare uno strumento musicale sono molto diverse da quelle di un buon ascolto domestico e per quanto le Klipsch possano essere robuste e cattive io non mi sentirei tranquillo nel saperle attaccate a una chitarra elettrica e, immagino, una serie di effetti e distorsori.
Per quanto riguarda invece la scelta delle elettroniche partner, vedrei abbastanza bene NAD ma, forse, visto il tipo di suono che vorresti ottenere, Rotel potrebbe persino andare meglio. Non metterei amplificatori a valvole, in tutta sincerità, non mi pare tu abbia alcuna voglia di addomesticare il suono Klipsch, sempre che questo suono tu lo conosca già. Mi sembra di capire che ora possegga solo le casse, giusto?
La potenza dell'amplificatore è bene che non sia inferiore alla quarantina di watt. È vero che i diffusori sono molto sensibili ma l'ambiente è grande e tu ami ascoltare a volumi molto alti.
Per la sorgente, in quella fascia di prezzo, le differenze non sono sostanziali, ti consiglierei, ove possibile, di realizzare un'accoppiata monomarca con l'amplificatore, ad esempio Rotel RA 12 + RCD 12, risparmieresti pure qualcosa sul budget complessivo.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Consiglio su amplificatore low budget
Buongiorno mi chiamo Alessandro scrivo da Roma e le faccio innanzitutto i miei complimenti per la sua rivista on line. Le pongo il seguente quesito: sono in procinto di completare la composizione del mio primo impianto HI-FI "serio" (lettore cd - ampli - casse) partendo dalle Mission 753 che mi sono state regalate da un parente che non le utilizzava più da diverso tempo e da un lettere Marantz cd 53 mkii kis da me acquistato usato.
Le premetto che la stanza in cui verrà posizionato l'impianto non è grande, circa 15 mq e quindi non avrò bisogno di grandi volumi.
Fino ad oggi ho utilizzato questo mini impianto con un t amp della SMSL Audio di c.a. 13 watt dal costo nuovo irrisorio (60euro) che con mia grande sorpresa riusciva a pilotare le casse fino a metà corsa del potenziometro con dei risultati sonori in termini di volume e chiarezza inaspettati, di molto migliori del sistema home theater che avevo utilizzato anche per ascoltare musica fino ad allora (Yamaha ysp 800). Superato la meta corsa del potenziometro l'ampli va in clipping (e ci mancherebbe) e incomincia a distorcere. In ogni caso il volume prima di tale limite è più che sufficiente per la stanza. Vorrei ora procedere co un upgrade o meglio con l'acquisto di un amplificatore di migliore resa (budget 500 Euro e anche qualcosa di più) e seguendo i vostri consigli ero orientato verso questi modelli:

Quali mi consiglia fra quelli sopra indicati?
La ringrazio per la sua gentile risposta.
Cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: musicalex00 (at) hotmail.com

LC
[nuforce DDA-100, frontale]
Caro Alessandro,
mi sembra di capire che la potenza dell'attuale amplificatore sia sufficiente per i tuoi scopi ma, forse, desidereresti qualcosa di più. Questo porrebbe fuori gioco il Trends Audio, che coi suoi 10 watt scarsi non potrà fare di più del tuo attuale SMSL. Non capisco poi perché tu voglia abbinarci un preamplificatore: utilizzando una sola sorgente questo componente sarebbe sostanzialmente un inutile collo di bottiglia. Una soluzione più economica e potente, dalle sonorità simili, sarebbe il Dayton DTA100/120. Potenza più che abbondante, impostazione sonora sempre Tripath, ma con un po' più di peso in gamma bassa e dolcezza in gamma alta. E un ingresso linea in più. Con un centinaio di euro te la cavi.
Le altre due soluzioni prospettate non possono essere alternative: si tratta di amplificatori con molti anni di servizio sulle spalle, ormai, e potenzialmente capaci di darti delle rogne serissime a breve termine. Tenderei a scartarli. Il loro suono, tra l'altro, non ha la trasparenza della classe D cui sei ormai abituato.
Visto che il tuo lettore CD Marantz è dotato di uscita digitale coassiale, potresti prendere in considerazione degli amplificatori interamente digitali come il
Nuforce DDA-100 (650€) o il Wadia 151 PowerDAC (circa 500€). Questi amplificatori accettano solo segnali digitali, pertanto se in futuro vorrai aggiungere una sorgente solo analogica non avresti possibilità di collegarla. Amplificano il segnale in dominio digitale ed erogano una potenza di circa 50 watt per canale. Inoltre, di fatto, sono anche dei DAC, pertanto torneranno utili in caso volessi trasformare in sorgente audiophile il tuo PC.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gent.mo Dott. Cadeddu,
le scrivo mentre mi sto deliziando con Alpha Centauri dei Tangerine Dream, ma sopratutto con le nuove casse abbinate all'impianto che ebbi modo di presentarle nel 2011. L'impostazione precedente dell'impianto (CD - Arcam FMJ CD 17; Amplificatore - Jadis Orchestra Reference; Diffusori - B&W DM 603 S3) era più che dignitosa, ma i diffusori mancavano di qualcosa. A volte sembravano affaticarsi ed era chiaro che fossero il punto debole della catena.
Complice la buona scusa con la moglie: "oramai sono 4 anni che suonano è ora di cambiarli....." mi sono fatto il regalo di Natale: B&W CM9. In realtà ci sono poche parole per descrivere la differenza derivante dall'upgrade, semplicemente il giorno e la notte. Bassi che prima non sentivo, dei medi che fanno rabbrividire per quanto sono dettagliati e netti, al pari degli alti, cristallini e vibranti. Queste due casse, anche considerando il prezzo non esoterico (poco meno di 2000 euro) sono a dir poco spettacolari. In più l'estetica lineare e piacevole (nero laccato) aiuta a far soprassedere dalla moglie gli ingombri maggiori.
Anche in questo caso la disponibilità del consueto rivenditore è stata proverbiale, provate e riprovate nella sua sala d'ascolto con la mia stessa configurazione di impianto (aveva in demo sia l'Arcam che il Jadis). Nelle varie prove ho testato anche altri modelli di casse, più blasonate e anche più costose, ma il suono che esce dall'impianto con le Cm9 è delizioso. Sto riscoprendo, nelle decine di ore di ascolto con i nuovi diffusori, cd che pensavo di conoscere, in particolare la resa sulle voci femminili è elettrizzante. Loreena McKennit con The Mask and the Mirror sembra essersi trasferita nel mio salone....
In abbinata, visto che c'ero, ho cambiato anche i cavi, prendendone una coppia con spessore praticamente doppio - Van Den Hul The Magnum - (non poca la difficoltà di inserimento). Purtroppo i nuovi cavi li ho messi direttamente sulle casse nuove, quindi non so quanto impattino sul suono in generale.
In conclusione, piena e completa soddisfazione dell'upgrade, con anche la "santa" moglie che al primo ascolto mi ha guardato decisamente stupita annuendo compiaciuta sulla resa musicale (sentivamo Etta James) e questa, se possibile, è la più grande soddisfazione. Il "bimbo cresce e non solo il papà se ne accorge!"
Un cordiale saluto ed un sempre vivo ringraziamento per il materiale che ci mette a disposizione con TNT.
Matteo - E-mail riservato

LC
Caro Matteo,
sono felice che questo upgrade si sia rivelato così soddisfacente! Certamente la consueta morbidezza di Arcam e Jadis aiuta a smussare la vivacità tipica delle tue B&W in gamma medio-alta. Il risultato finale dovrebbe essere, pertanto, molto equilibrato. Per capire quale sia l'influenza dei nuovi cavi, prova a rimettere i vecchi, se per caso li avessi ancora a disposizione. Grazie per il feedback!

In questa settimana dedicata alla riesumazione degli zombies della musica italiana (riusciremo mai ad affrancarci?), propongo un virtuoso della chitarra, già ospitato su queste pagine, qui in concerto, solo lui e la sua acustica, nel celebre locale Whisky a Go Go di Los Angeles. Vera musica italiana NUOVA che varca per davvero i confini nazionali fino ad arrivare al tempio della musica di Los Angeles. Complimenti a Roberto Diana, orgoglio della mia terra.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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